Autore: Dèsirèe Dalla Fontana

  • Doping: Carl Lewis accusa, Usain Bolt risponde

    Doping: Carl Lewis accusa, Usain Bolt risponde

    Nella giornata in cui diventa leggenda, bissando la medaglia d’oro nei 100m e nei 200m di Pechino 2008, Usain Bolt decide anche di rispondere alle provocazioni dell’ex atleta americano Carl Lewis, il quale era stato fino a ieri l’unico ad essere riuscito a centrare la vittoria nei 100m e nei 200m in due Olimpiadi consecutive. Il conosciutissimo velocista americano si è infatti conquistato le prime pagine dei giornali cercando di sminuire quanto fatto in questi giorni dal giamaicano, insinuando l’uso di sostanze dopanti da parte di Bolt in quanto i tempi totalizzati durante questi anni sono andati migliorando troppo velocemente.

    La risposta di Usain Bolt è stata molto dura: l’attuale uomo più veloce del mondo ha infatti dichiarato di aver perso in un solo momento tutta la stima ed il rispetto che negli anni si erano sviluppati nei confronti di Carl Lewis, il quale era stato il suo idolo fin da quando era bambino. Un colpo basso soprattutto perchè l’americano ha tirato in ballo l’intera squadra giamaicana, sostenendo che in un paese come il loro i controlli a sorpresa non vengono effettuati e che gli atleti potrebbero far uso di sostanze dopanti per mesi e poi arrivare alle Olimpiadi puliti per gareggiare ma pur sempre rinforzati dagli allenamenti disputati in quel periodo.

    Usain Bolt © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Dichiarazioni pesanti che sono andati a colpire anche il giovane Blake e tutti gli altri velocisti giamaicani, motivo per cui Usain Bolt è voluto salire in cattedra per poter difendere, oltre che se stesso, anche i propri compagni dicendo:

    “Penso che il doping sia una cosa seria e molti atleti ci finiscono perchè hanno paura di perdere. Che Carl Lewis abbia avanzato dei dubbi su un atleta mi fa davvero rabbia, ma siccome vado sempre oltre, penso che sia arrivato a tanto perchè ha bisogno di attirare l’attenzione su di se perchè non si parla più di lui”.

    Inoltre, nel 2003, Carl Lewis era stato indicato dal direttore del Comitato americano anti doping Wade Exum, come uno dei tanti atleti americani che, durante gli anni della propria carriera, erano stati protetti dallo stesso Comitato Olimpico Americano sebbene fossero risultati positivi ad alcuni test sulle sostanze dopanti. Nel 1988 infatti l’atleta americano era stato trovato positivo all’efedrina, alla pseudoefedrina e alla fenilpropanolamina. Questa parte però Usain Bolt non l’ha voluta toccare e, da vero campione, non ha risposto alla domanda che gli era stata posta dichiarando che ormai il passato non conta.

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  • Pistorius e compagni ripescati dalla Iaaf per la finale 4x400m

    Pistorius e compagni ripescati dalla Iaaf per la finale 4x400m

    Sembrava tutto perso in un batter d’occhio ed invece la Iaaf ha accettato il ricorso che il Sud Africa ha presentato ai danni del Kenya: durante le gare per poter accedere alla finale della staffetta 4×400 metri, Ofentse Mogawane, secondo frazionista sudafricano era infatti stato infastidito dal kenyano Vincent Mumo Kilo, il quale aveva scaturito un contatto che aveva fatto finire entrambi a terra. La differenza sta nel fatto che mentre il kenyano è riuscito a rialzarsi e portare a termine il primo giro di pista, il sudafricano è rimasto al suolo, ritirandosi, e lasciando Oscar Pistorius sulla linea del via che incredulo ha assistito a quanto successo.

    Il campione paralimpico, schierato come terzo frazionista visti anche gli ottimi risultati nella gara individuale dei 400m dove si è fermato in semifinale, in quel momento si è visto crollare un sogno, ma ci ha pensato la Iaaf a ridare a Pistorius la possibilità di correre anche nella staffetta in questi Giochi Olimpici di Londra 2012: lo staff del Sud Africa ha infatti spiegato che la loro eliminazione è avvenuta a causa del Kenya in quanto il loro secondo frazionista aveva ostruito la traiettoria di Ofentse Mogawane, e così la federatletica internazionale ha inserito Pistorius e compagni nella finale di venerdì 10 agosto: alle 22.20 italiane ci saranno quindi ben nove squadre a contendersi un posto sul podio.

    Oscar Pistorius © Phil Walter/Getty Images

    Oltre ai gialloverdi, a gareggiare domani sera ci saranno il quartetto della Russia, del Venezuela, del Trinida&Tobago, della Gran Bretagna, delle Bahamas, degli Stati Uniti, del Belgio e di Cuba. I candidati a salire sul podio sono di certo gli americani e gli inglesi ma, ricordando i Mondiali del 2011, dove fu proprio il SudAfrica a conquistare la medaglia d’argento, anche Pistorius e compagni potrebbero riuscire a centrare l’impresa.

    Quella di domani sarà quindi una giornata speciale ed importante per il campione paralimpico che, a differenza della finale di Daegu, dove corse nella prima frazione per volere della Iaaf che pensava a proteggere gli avversari da un possibile infortunio causato dalle sue protesi, potrà scendere in pista nella terza frazione, cercando di migliorare il risultato dell’anno scorso, dove si accontentarono del secondo posto.

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  • Viviano ancora ko, infortunio al ginocchio

    Viviano ancora ko, infortunio al ginocchio

    La sfotuna sembra perseguitare l’estremo difensore della Fiorentina Emiliano Viviano che, nella giornata di ieri, durante l’amichevole contro il Galatasaray, è stato sotituito proprio dopo aver subito l’ennesimo infortunio. Nella partita persa 1-0 dai viola infatti, l’ex neroazzurro ha dovuto lasciare il campo in barella poco dopo aver subito la rete del vantaggio sul tiro di Umut Bulut, quando ha accusato un forte dolore al tendine del bicipite del ginocchio sinistro che tra l’altro aveva operato proprio alcuni mesi fa.

    Poco più di un anno fa infatti, e precisamente lo scorso 23 luglio, Viviano si infortunò durante un allenamento con la sua ex squadra neroazzurra, arrivando a dover sottoporsi ad un intervento chirurgico in quanto aveva lesionato completamente il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Per questo l’attuale portiere toscano è dovuto rimanere fuori rosa per ben 6 mesi, tempo di riprendersi e poter tornare in campo fisicamente in buone condizioni.

    Emiliano Viviano © Valerio Pennicino/Getty Images

    Inizialmente si pensava ad una ennesima rottura completa del tendine, prevedendo un nuovo duro e lungo recupero, invece secondo i primi accertamenti di oggi questa volta il portiere di Fiesole dovrà stare a riposo per un massimo di sei/sette settimane, ma nei prossimi giorni sarà sottoposto ad ulteriori visite mediche per assicurare l’entità dell’infortunio e non velocizzare troppo i tempi di guarigione che potrebbero portare ad una ricaduta durante il campionato.

    Nonostante la sconfitta e l’infortunio di Viviano, i viola si dicono soddisfatti del match disputato alla Telekom Arena di Istanbul e, a fine gara Fatih Terim, tecnico del Galatasaray ma soprattutto ex viola, ha promesso che ci sarà sicuramente il tempo per una rivincita per la Fiorentina in casa italiana, porgendo anche i migliori auguri di pronta guarigione all’estremo difensore toscano. In queste settimane di stop, Viviano sarà infatti sostituito provvisoriamente dagli altri portieri della rosa Cristiano Lupatelli, Artur Boruc, Norberto Murara Neto e Luca Lezzerini.

    IL VIDEO DEL MOMENTO DELL’INFORTUNIO DI VIVIANO

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  • Londra 2012: il settebello doma l’Ungheria e approda in semifinale

    Londra 2012: il settebello doma l’Ungheria e approda in semifinale

    Una giornata tutta al maschile quella di oggi per l’Italia: dopo la vittoria inaspettata sugli Stati Uniti della squadra di pallavolo guidata da Mauro Berruto, a bissare il successo è il settebello che, in una partita decisamente perfetta, è riuscita a superare l’Ungheria e ad approdare così in semifinale. Da dimenticare invece quest’avventura alle Olimpiadi di Londra 2012 per il setterosa che, nel girone di consolazione per il piazzamento tra il quinto e l’ottavo posto, ha perso contro la Cina ed è finito così nella finale valida per l’ultimo ed il penultimo posto.

    MASCHILE: Spesso si dice che la partita perfetta non esiste, eppure questa sera i ragazzi di Sandro Campagna ci sono andati vicini: grazie all’11-9 finale l’Italia ha infatti superato l’Ungheria, formazione che dal 2000 ha sempre conquistato la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici. Nonostante una fase a girone non di certo spettacolare, gli azzurri sono infatti riusciti a compiere una piccola impresa che fa ben sperare per il proseguimento di queste Olimpiadi: ora il settebello dovrà vedersela con la Serbia, squadra che proprio gli azzurri superarono nel match della finale del Mondiale 2011 dove salirono sul gradino più alto del podio.

    Maurizio Felugo © Phil Walter/Getty Images

    Tornando al match di oggi a farla da padrona è stata sicuramente la voglia di riscatto e la fame di vittoria che colmava gli occhi dei ragazzi di Campagna: un’ottima prova generale dunque ma un premio come migliori in campo a Tempesti, Figlioli, Giorgetti, Felugo e Presciutti, veri trascinatori di questa formazione vincente. Il match è rimasto sul pareggio fino alla fine del secondo quarto dove il risultato era bloccato sul 5-4: nel terzo quarto gli azzurri hanno però ingranato la marcia giusta e, rete dopo rete, si sono portati sull’8-5 a pochi minuti dal termine.

    La paura di conquistare forse qualcosa di grande fa perdere la testa per un po’ di minuti agli italiani nel quarto ed ultimo quarto dove l’Ungheria cerca di rientrare in partita, avvicinandosi fino al 9-8: qui però salgono in cattedra Felugo e Presciutti che, con due fantastiche reti, portano l’Italia in semifinale grazie all’11-9 allo scadere del tempo.

    FEMMINILE: Un setterosa deluso ed amareggiato per l’eliminazione avvenuta nella partita dei quarti di finale contro gli Stati Uniti è quello che è sceso in campo ieri, durante il match valido per il piazzamento tra gli ultimi quattro posti di queste Olimpiadi di Londra 2012. Nella partita contro la Cina infatti le azzurre lasciano fare alle proprie avversarie il bello ed il cattivo tempo, uscendo a testa bassa già al secondo quarto con il risultato di 10-4.

    Una minima reazione si è vista da parte delle azzurre nel terzo e quarto periodo di gara, ma le sei reti da recuperare si sono dimostrate essere troppe, e così il match si è concluso con un deludente 14-10. Così facendo il setterosa scivola ancora più in basso, in quanto scenderà in vasca per disputare la finalina per l’ultimo ed il penultimo posto contro le padrone di casa della Gran Bretagna, squadra che le azzurre hanno incontrato e superato durante la fase a gironi.

    “Sicuramente oggi il morale delle ragazze era sotto le scarpe – ha spiegato il ct Fabio Conti – veniamo da due anni di soddisfazioni e ritrovarci a competere nella parte del torneo olimpico per gli eliminati non è cosa facile da digerire. Sapevamo che il livello di queste Olimpiadi sarebbe stato alto ed equilibrato e questo ci rode ulteriormente perchè tra il podio e questa posizione non c’è poi così tanta differenza. Ma noi siamo fatti per le sfide, come abbiamo vinto tutti assieme abbiamo perso tutti assieme ed ora ripartiremo da qui, più uniti che mai”.

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  • Londra 2012, pallavolo maschile gli azzurri travolgono gli USA

    Londra 2012, pallavolo maschile gli azzurri travolgono gli USA

    Nella giornata di ieri ai Giochi Olimpici di Londra 2012 è arrivata una sconfitta dolorosa per le azzurre dell’Italvolley che sono state eliminate dalla Corea del Sud con un finale 3-1, perdendo nuovamente l’occasione di conquistare una medaglia olimpica. Fortunamente però a risollevare l’umore in casa dell’Italia è la formazione maschile che, in una gara quasi proibitiva, ha superato gli Stati Uniti ottenendo così il pass per la semifinale.

    PALLAVOLO MASCHILE: Una vittoria inaspettata e quindi dal valore doppio per Lasko e compagni che nella serata di oggi hanno superato gli Stati Uniti con un netto 3-0. Nonostante gli azzurri abbiano disputato un percorso altalenante, arrivando a conquistare la quarta posizione nel proprio girone, sono riusciti a trovare la chiave di volta per affrontare in questi quarti di finale la formazione americana, che si era classificata al primo posto nel girone B.

    Ivan Zaytsev © Elsa/Getty Images

    Un’altra Italia è infatti scesa in campo oggi, consapevole di avere davanti una rosa che aveva conquistato solo vittorie durante la fase a gironi, tranne la sconfitta al tie break contro la quotata formazione russa. Sarà stato sicuramente anche questo a influenzare i ragazzi di Berruto che hanno dimostrato di meritare nettamente la vittoria di questa sera sugli Stati Uniti. Su tutti, ottima la prova di Zaytsev e Savani, veri trascinatori, che han saputo chiudere il match nei momenti più delicati con un 3-0 composto dai 28-26, 25-20, 25-20.

    Ora altri due giorni di riposo per l’Italia che scenderà in campo venerdì 10 agosto alle 19.30 per disputare la semifinale contro il Brasile. Bulgaria, Germania, Polonia e Russia sono infine le altre quattro squadre che si giocheranno nella serata di oggi l’accesso all’altra semifinale.

    PALLAVOLO FEMMINILE: Si è chiusa con un quinto posto che lascia l’amaro in bocca l’Olimpiade di Londra 2012 per le ragazze di Barbolini che, proprio nella giornata di ieri sono state sconfitte con un 3-1 finale dalla Corea del Sud. Così, come era successo ad Atene 2004 e a Pechino 2008, l’Italvolley si vede sfumare in una partita la possibilità di conquistare una medaglia ai Giochi Olimpici, fermandosi proprio nella partita dei quarti di finale. Ieri a buttare fuori le azzurre ci hanno pensato Kim Ym e compagne che sono state in grado di mettere in difficoltà le azzurre, nonostante l’inizio di gara facesse prevedere tutt’altro: il primo set è stato infatti vinto dall’Italia ma negli altri set qualcosa è cambiato.

    Sicuramente quel che ha cambiato le carte in tavola durante la partita è stata l’ottima difesa che le coreane sono riuscite a mettere in piedi, forti del proprio muro e del grande attacco che sono riuscite a svillupare nel corso del match. Una sconfitta che fa male alle ragazze di Barbolini che fino a quel momento avevano disputato un percorso praticamente perfetto superando tutte le squadre del girone e arrendendosi solamente alla Russia al tie break.

    “La Corea ha meritato la vittoria – spiega il ct azzurro Massimo Barbolini – noi abbiamo fatto un’Olimpiade davvero buona, ma questa sera ci siamo trovati di fronte ad una squadra più forte di noi e, nonostante le mie ragazze non abbiano mai smesso di crederci e abbiano dato tutto in campo, ci siamo dovuti arrendere. Nel volley succede che a volte si lavora bene ma non arrivano i risultati e questa volta è toccato a noi”.

    Queste dunque le poche parole che a caldo ha dichiarato il tecnico della squadra femminile italiana di pallavolo. Ora il 9 agosto si disputeranno le due gare valide per conquistare un posto in finale: la Corea del Sud dovrà vedersela con gli Stati Uniti mentre l’altra semifinale sarà quella tra il Brasile ed il Giappone.

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  • Intervista ad Alex Schwazer: “A Pechino ero pulito!”. Video

    Intervista ad Alex Schwazer: “A Pechino ero pulito!”. Video

    Per la prima volta dopo il caso di doping che l’ha colpito in prima persona, Alex Schwazer ha deciso di rilasciare un’intervista al Tg1 dove, dopo essersi scusato in lacrime, ha spiegato come è successo il tutto. Sicuramente questi giorni non saranno facili per l’atleta azzurro che è caduto nel tunnel infinito dell’EPO: è proprio questa infatti la sostanza di cui Schwazer ha scelto di fare uso per cercare di conquistare anche in questi Giochi Olimpici una medaglia d’oro e bissare il risultato di Pechino 2008. L’atleta italiano ha inoltre dichiarato di aver fatto tutto da solo, informandosi su internet e mentendo anche alla tanto amata fidanzata Carolina Kostner la quale, a differenza di lui, era riuscita a riprendersi benissimo dopo il flop di qualche anno fa.

    La paura di deludere e di non farcela si è quindi impadronita dell’atleta altoatesino che ora rischia dai due ai quattro anni e mezzo di squalifica: ad aggravare la situazione è inoltre il fatto che Schwazer faceva parte dei Carabinieri dai quale è stato ovviamente espulso con tanto di denuncia e fascicolo conoscitivo che si andranno ad aggiungere a tutte quelle fatte dopo i test della Wada.

    Alex Schwazer © Mark Dadswell

    Nell’intervista però Alex Schwazer ha voluto precisare che a Pechino 2008 era pulitissimo e che ha vinto solamente con le sue forze: l’idea dell’epo è infatti arrivata a luglio, proprio pochi giorni prima di partire per Londra 2012 spinto anche dalle parole che alcuni anni prima i russi gli dissero a riguardo dell’uso che loro facevano di alcune sostanze dopanti. Probabilmente però l’atleta azzurro è stato pedinato per molti giorni per vari sospetti e, il 30 luglio, la Wada si è presentata alla sua porta per prelevare un campione d’urina: qui Alex Schwazer ha infatti capito che la sua carriera sarebbe finita in quanto l’ultima iniezione risaliva al pomeriggio precedente.

    Interi anni di lavoro buttati al vento per poche iniezioni dunque, ma nelle parole rilasciate, Alex Schwazer ha preferito non parlare dei complici che l’hanno seguito in questi giorni di paura, ed ha invece puntato il dito contro altri atleti che fanno uso di sostanze dopanti: precisamente, anche se non ha fatto nomi, l’altoatesino ha fatto riferimento alla nuotatrice cinese Ye Shiwen, la quale ha disputato i 400 misti sotto i tempi di Michael Phelps, uno dei più forti nuotatori al mondo di tutti i tempi. Un modo come un altro per scaricare la colpa anche su altri e sentirsi un po’ meno in torto quello di Alex Schwazer, che però ora dovrà pensare a questo suo grave errore che gli costerà caro.

    L’INTERVISTA DI ALEX SCHWAZER

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    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Liu Xiang Olimpiadi maledette, cade al primo ostacolo. Video

    Liu Xiang Olimpiadi maledette, cade al primo ostacolo. Video

    Un infortunio che si ripete come una maledizione: è questo ciò che è successo nella batteria di qualificazione nei 110hs di oggi all’ostacolista Liu Xiang, Campione Olimpico ad Atene 2004. La sua gara si è infatti conclusa pochi metri dopo la partenza, come accadde a Pechino 2008 quando, davanti ad un pubblico accorso solo per lui allo stadio, diede forfait per un problema al tendine d’Achille. Stamattina stessa gara e stesso numero di pettorina: un 1356 che sembra portare alquanto sfortuna all’atleta cinese che, mentre stava per superare il primo ostacolo, è caduto di peso sulla pista infortunandosi la gamba destra.

    La gara è ovviamente continuata ma tutti gli occhi dei presenti erano puntati su Liu Xiang che, ancora una volta, si è visto costretto a raggiungere il traguardo percorrendosi tutto il tratto saltellando: nei metri finali sono poi stati il britannico Andrew Turner e lo spagnolo Jackson Quinonez ad aiutare l’atleta cinese a chiudere la sua gara per poi farlo salire su di una sedia a rotelle per raggiungere gli spogliatoi.

    Liu Xiang © Ezra Shaw/Getty Images

    Un incubo che si ripete quindi per lo sfortunato atleta che, dopo l’infortunio subito a Pechino 2008, fu sottoposto ad un intervento negli Stati Uniti che lo costrinse a ripartire da zero: nonostante questo però Liu Xiang riuscì a tornare ai livelli di sempre grazie alla determinazione con cui tornò ad allenarsi e, proprio l’anno scorso, conquistò la medaglia d’argento ai Mondiali. Un lavoro che ad oggi sembra tempo buttato al vento: i medici dello staff cinese hanno infatti confermato che l’atleta è ricaduto nella stessa rottura del tendine d’achille di quattro anni fa, complice anche il troppo allenamento disputato per arrivare pronto a Londra 2012.

    Ma quello che più ha lasciato a bocca aperta tutti i presenti è stato il gesto che l’atleta cinese ha fatto prima di lasciare la pista: dopo essersi infortunato infatti Liu Xiang è andato a baciare l’ostacolo, come se fosse l’addio ad un oggetto che ha fatto parte della sua vita per tanti anni. L’ennesima caduta farà sicuramente riflettere a lungo l’ostacolista cinese che ci penserà due volte prima di tornare in pista.

    Importante passaggio in semifinale invece per l’azzurro Emanuele Abate che, nonostante il problema ai blocchi dove ha discusso con un giudice per la posizione dei piedi, è riuscito a ritrovare la concentrazione e a centrare la qualificazione al turno successivo grazie al tempo finale di 13″46, che gli ha permesso di essere ripescato tra i 24 che cercheranno di conquistarsi un posto in finale nella gara di domani.

    VIDEO LA CADUTA DELL’EX CAMPIONE OLIMPICO LIU XIANG

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    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Immensa Josefa Idem, ottava finale olimpica

    Immensa Josefa Idem, ottava finale olimpica

    In una giornata alquanto grigia per lo sport italiano, a fare tornare il sole ci pensa Josefa Idem: la quarantasettenne canoista azzurra è infatti riuscita a centrare la sua ottava finale ai Giochi Olimpici, andando a vincere la semifinale con un 1’52″232 che le ha consegnato il settimo tempo valido per la gara di giovedì dove potrà giocarsi una medaglia nella finale della canoa K1 500. Così facendo l’ex atleta tedesca entra nella storia essendo l’unica donna ad aver raggiunto questo traguardo: Los Angeles 1984, Seul 1988, Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 sono infatti le Olimpiadi nelle quali l’atleta azzurra ha conquistato una finale. Importante anche il dato che stabilisce che Josefa Idem dal 1996 è sempre riuscita a salire sul podio, conquistando una medaglia d’oro, due argenti ed un bronzo.

    E nella gara di giovedì che si disputerà alle 11.08 italiane, l’italo-tedesca scenderà in acqua per conquistare quell’oro che proprio a Pechino 2008 gli fù negato per soli 4 millesimi di secondo. A vincere infatti in quella finale maledetta fu l’ucraina Usypenko-Radomska, che per un nulla mise dietro l’azzurra che si dovette accontentare dell’argento. Sicuramente la Idem scenderà in acqua decisa a raggiungere l’obiettivo per cui lavora da quattro anni: la stessa atleta ha dichiarato che alla sua età sarebbe da pazzi mettere da parte i figli per poi arrivare all’Olimpiade e non salire sul podio.

    Josefa Idem © MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images

    Finita la gara infatti il cuor di mamma di Josefa Idem ha voluto dedicare la vittoria a Janek e Jonas, ed inevitabile è stato un pensiero ad Alex Schwazer che, vista l’età, potrebbe essere proprio il figlio da rimproverare per l’errore commesso: la canoista ha infatti dichiarato che in questo giorno di lutto sportivo non riesce a capacitarsi sul perchè un ragazzo come lui sia caduto in questi tranelli, spiegando di essere rimasta sotto shock appena è venuta a conoscenza di quanto accaduto. Ora però Josefa Idem dovrà liberare la mente da ogni pensiero in quanto giovedì scenderà in vasca contro atlete agguerrite che, come lei, vorranno conquistare il gradino più alto del podio.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Londra 2012, pallavolo: l’Italia si arrende alla Russia

    Londra 2012, pallavolo: l’Italia si arrende alla Russia

    Continuano i cammini della formazione femminile e maschile di pallavolo che, impegnate nella fase a gironi, hanno racimolato rispettivamente una sconfitta ed una vittoria nell’ultimo match disputato: gara sofferta per gli azzurri di Berruto che sono riusciti a strappare un 3-2 all’Australia mentre sconfitta che sta stretta alle azzurre contro la Russia, formazione che si aggiudica quindi la prima posizione nel girone.

    FEMMINILE: Nel match valido per la conquista della prima posizione del girone A, l’Italia di Barbolini si arrende dopo cinque set alla Russia, dopo aver vinto le partite contro Giappone, Repubblica Dominicana, Gran Bretagna ed Algeria. Nonostante il risultato finale, le azzurre si sono giocate la vittoria fino all’ultimo minuto in quanto sono arrivate al quinto set perdendo anche l’occasione di battere le russe nel quarto. L’Italia parte infatti con il piede giusto e, dopo essersi portata avanti sul 5-1, gioca punto su punto, arrivando al 28-26 finale che le assegna il primo set. Situazione completamente diversa in quello successivo dove è la Russia a farla da padrona,  in 23’ di gioco costringe le azzurre ad arrendersi con un 19-25 che porta le due squadre sul pari.

    Italia-Russia © Elsa/Getty Images

    Nel terzo e quarto set identica situazione dei primi due: nessuna delle formazioni in campo vuole concedere il primo posto all’avversaria, nonostante siano entrambe già matematicamente qualificate per la prossima fase, e così si arriva al quinto set dove, ad avere la meglio, è la Russia che si aggiudica quindi la prima posizione. Ora le azzurre approderanno ai quarti di finale dove dovranno vedersela o con la Corea del Sud o con la Turchia, a seconda degli ultimi risultati dell’altro girone.

    MASCHILE: Vittoria soffertissima quella di ieri pomeriggio dove l’Italia è scesa in campo per affrontare la formazione dell’Australia. Gli azzurri di Berruto impiegano infatti tre set per riuscire ad entrare in partita, dopo aver brutalmente perso i primi due con un 21-25 ed un 18-25 che han fatto preoccupare non poco l’Italia. Quella che doveva essere niente di più che una partita di allenamento si è infatti trasformata in un match dove gli azzurri hanno anche rischiato di perdere: scesi in campo prendendo l’impegno decisamente sottogamba, gli italiani si sono trovati a rincorrere l’Australia avanti sul 2-0 ma finalmente, nel terzo set è arrivata la vittoria della svolta. Nonostante si sia giocato punto su punto, Berruto ha trovato il mondo di svegliare i suoi, che hanno messo il naso avanti per la prima volta durante il match, andando a chiudere con un 25-21.

    Nel quarto set in campo si vedono due squadre completamente diverse: l’Italia torna ad essere la formazione di sempre, guidata da un fantastico Lasko che alla fine ha messo a segno ben 25 punti, e l’Australia dimostra di valere in tutto e per tutto il 22esimo posto nel ranking mondiale della pallavolo: in un batter d’occhio gli azzurri stoppano la furia dei canguri, e si portano al tie break grazie al set vinto con un netto 25-14. Nel set decisivo per la vittoria gli australiani hanno cercato di completare lo sgambetto alla quotata formazione azzurra ma, grazie al ritorno in campo di Fei, l’Italia mette a segno il 15esimo punto che conclude la partita più brutta fino ad ora disputata dai ragazzi di Berruto.

    Ora l’Italia dovrà cancellare questo match per poter arrivare a mente libera a disputare la gara più importante del girone: lunedì gli azzurri dovranno infatti affrontare la Bulgaria, formazione che ha superato la Polonia, ma che può benissimo essere alla portata di Mastrangelo e compagni. Se l’Italia conquistasse la vittoria con i bulgari, andrebbe a raggiungere la seconda posizione, utile per gli accoppiamenti dei quarti di finale.

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  • Londra 2012, pallanuoto: il setterosa esce dai giochi

    Londra 2012, pallanuoto: il setterosa esce dai giochi

    Finisce qui l’avventura ai Giochi Olimpici di Londra 2012 per il setterosa che, dopo essere approdato ai quarti di finale, si è dovuto arrendere alla quotata formazione degli Stati Uniti. Situazione diversa invece per il settebello che, già matematicamente qualificato, aspetta con ansia il match di domani dove affronterà la Spagna per poter conquistare la seconda posizione in classifica in vista degli accoppiamenti per i quarti di finale.

    FEMMINILE: Avendo conquistato la terza posizione in classifica dietro all’Australia e alla Russia, il setterosa è stato costretto ad affrontare nella serata di ieri la quotata formazione degli Stati Uniti uscendone sconfitta con il risultato finale di 9-6. Le azzurre sono comunque scese in vasca determinate a conquistare la semifinale pur sapendo di aver davanti la formazione favorita alla vittoria del titolo olimpico: con Radicchi e Di Mario si portano subito sullo 0-2 ma la risposta delle americane non si fa aspettare e il primo quarto si chiude con un 3-3. Nel secondo quarto l’Italia sparisce davanti alla fantasia degli USAche riescono a segnare anche dalla distanza e chiudono avanti di tre reti costringendo le azzurre a chiudere il quarto a bocca asciutta.

    Gulia Rambaldi © Jeff J Mitchell/Getty Images

    Negli ultimi due quarti l’Italia cerca invano di riavvicinarsi alle americane in quanto non riescono ad andare oltre alla sesta rete mentre gli Stati Uniti chiudono il match siglandone nove. Finisce dunque l’avventura per le ragazze di Fabio Conti a queste Olimpiadi di Londra 2012, le quali hanno sicuramente dovuto lottare anche contro un regolamento molto permissivo al quale non sono abituate.

    MASCHILE: Con il match di ieri contro il Kazakistan, il settebello mette a segno la seconda vittoria in questa prima fase a gironi dei Giochi Olimpici di Londra 2012: i ragazzi di Sandro Campagna hanno infatti superato gli avversari con un 9-6 finale. Consci di dover battere i kazaki per poter essere certi di passare il turno, gli azzurri sono scesi in vasca determinati a far propria la partita e, nei primi due quarti, hanno dominato chiudendo due volte con un 4-2: nel terzo quarto è arrivato il pareggio che ha portato le due squadre sul 9-5, mentre nell’ultimo quarto ad avere la meglio è stato il Kazakistan che ha così chiuso il match sotto di tre reti.

    Ora gli azzurri dovranno affrontare nella gara di lunedì la quotata squadra spagnola, match che andrà a decidere definitivamente gli accoppiamenti per i quarti di finale. In questo match l’Italia dovrà tirare fuori quel qualcosa in più che fino ad ora non ha mostrato: lo stesso ct Sandro Campagna ha richiamato più volte i suoi ragazzi che durante la partita contro il Kazakistan sono calati molto mentalmente, lasciando spazi troppo grandi in difesa e sbagliando troppo in attacco davanti all’estremo difensore. Errori del genere infatti sono fattibili solamente contro le squadre cuscinetto e, fino ad ora, gli azzurri hanno vinto proprio con le formazioni più deboli del girone: ecco perché la partita contro la Spagna potrebbe determinare la svolta del percorso del settebello in queste Olimpiadi, andando così ad aggiudicarsi la seconda posizione nella classifica che ad oggi ci vede al terzo posto dietro alla Croazia e alla Spagna.

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