Autore: Dèsirèe Dalla Fontana

  • Tragedia in Spagna: muore Victor Cabedo, giovane ciclista

    Tragedia in Spagna: muore Victor Cabedo, giovane ciclista

    Neanche il tempo di cominciare a vincere tra i professionisti che Victor Cabedo è rimasto vittima di un tragico incidente: secondo quanto rivelano i primi testimoni il talentuoso ciclista sarebbe infatti stato travolto da un auto mentre si allenava e, dopo l’impatto, è stato sbalzato in un burrone. Il tutto è successo nei pressi della località di Almedijar, dove il ventitrenne stava facendo la sua seduta quotidiana di preparazione, ma ancora non si è capito se la causa della morte è stato l’impatto o il successivo volo nel precipizio.

    Cabedo, promettente ciclista spagnolo, era riuscito ad entrare nel giro dei professionisti proprio due anni fa e, in questi ultime competizioni aveva messo a segno dei buoni risultati: il giovane aveva fatto il suo debutto nella gara del World Tour ad inizio anno con l’Euskaltel Euskadi, mentre poco fa aveva preso parte al Giro d’Italia arrivando al traguardo di Milano al 129esimo posto. In Spagna però era conosciuto soprattutto come futuro campione, notorietà che si era guadagnato con il successo nella 4° tappa del Giro delle Asturie dove arrivò primo.

    Victor Cabedo, promettente ciclista ucciso da un’auto

    “Non ci credo ancora, è una grande perdita umana. Era un ciclista molto promettente, avrebbe fatto grandi cose in squadra. Ma soprattutto era un bravo ragazzo che dalla vita avrebbe meritato sicuramente una chance in più”.

    Con queste poche parole Miguel Madariaga, manager della Euskaltel-Euskadi, ha inoltre espresso la sua vicinanza ai famigliari, dichiarando di voler inoltre aprire un nuovo dibattito per quanto riguarda la sicurezza dei ciclisti in strada. Non è infatti il primo incidente che avviene quando i corridori scendono in pista dove le strade sono aperte al traffico: sicuramente ora, con questo tragico avvenimento sulle spalle, qualcosa e qualcuno si muoverà per poter tenere al sicuro chiunque arrivi a correre in strada che sia per disputare una gara o anche semplicemente per fare allenamento.

  • I tifosi del Napoli chiedono la ripetizione della finale di Supercoppa

    I tifosi del Napoli chiedono la ripetizione della finale di Supercoppa

    Che al Napoli avesse dato molto fastidio aver perso la partita di Supercoppa Italiana contro la Juventus era chiaro, in quanto la squadra non si era nemmeno presentata alla premiazione. Ma ora a salire in cattedra per farsi sentire non è ne Aurelio De Laurentiis ne un componente del club, bensì i tifosi. Nella giornata di oggi infatti oltre cento tifosi della società campana hanno chiesto la ripetizione della gara di Supercoppa: i motivi per cui viene richiesto tutto questo sono vari ma il punto di fondo è che tutti loro sono convinti che sotto vi sia una truffa. Tramite l’avvocato Gaetano Di Cicco gli ultrà napoletani hanno contattato il giornale “Il Mattino” dove hanno inserito quanto segue:

    “L’avvocato Gaetano Di Cicco, comunicato di aver curato l’esposto inoltrato alle procure della Repubblica di Parma e di Roma e alla Procura della Federcalcio, riporta che i tifosi che si sono rivolti al mio studio sono oltre cento e chiedono la ripetizione della gara”.

    Tifosi Napoli vogliono la ripetizione della gara di Supercoppa © CARLO HERMANN/AFP/GettyImages

    Ma questo non è il primo reclamo dei fanatici seguaci del Napoli: già poco dopo la sconfitta infatti sono partite varie richieste da più parti dei tifosi che sembrano proprio non aver digerito la vittoria della Juventus. Tra i tanti ci sono stati anche volti noti come Nino D’Angelo, Biagio Izzo, Vincenzo Maria Siniscalchi, Maurizio De Giovanni, Monica Sarnelli e tanti altri che hanno voluto esprimere il proprio pensiero riguardo l’arbitraggio di Mazzoleni.

    “I club e tutti i tifosi organizzati sono pronti ad una protesta ufficiale – ha dichiarato il presidente del Napoli Club Saverio Passaretti – gli errori di Mazzoleni hanno deciso il risultato. Ringraziamo gli azzurri per l’impegno profuso, siamo con la società per la decisione di non presentarsi alla premiazione”.

    Nonostante siano passati ormai due mesi il Napoli non molla quindi la presa anche se le possibilità di ripetere il match sono praticamente nulle.

  • Marco Verratti idolo dei tifosi del Psg

    Marco Verratti idolo dei tifosi del Psg

    Che i club itaiani si sono fatti sfuggire uno dei talenti più grandi che ci siano al momento lo si era capito ma, a rafforzare la cosa sono le prestazioni maiuscole che Marco Verratti sta dando al Paris Saint Germain: a mettere la ciliegina sulla torta è stata poi la vittoria per 4-1 in Champions League contro la Dinamo Kiev, dove il pescarese ha dato davvero il meglio di se stesso. I francesi sono infatti impazziti e, allo stadio, il nome che più echeggiava era proprio quello del non ancora ventenne azzurro: sia l’Equipe che Le Parisien hanno infatti coronato Verratti con un nove in pagella che va ad alzare ancora di più il valore del piccolo gioiello di Carlo Ancelotti.

    Così in un batter d’occhio il centrocampista del Paris Saint Germain è passatto da trascinatore del Pescara a regista di Ibrahimovic, Pastore, Lavezzi e tanti altri, coronando il sogno di chiunque indossi le scarpe con i tacchetti. Non bastasse il “Petit Italiaen”, così lo chiamano in Francia, spiega di trovarsi davvero bene con l’intera squadra e di aver trovato in Parigi una città davvero affascinante.

    Marco Verratti idolo del Psg © KENZO TRIBOUILLARD/AFP/GettyImages

    Il calciatore ha però dichiarato di sentire molto la mancanza di Pescara e di tutti i suoi ex compagni ed amici, spiegando inoltre che sta seguendo attentamente ogni partita della sua squadra del cuore, per la quale ha installato anche un’antenna speciale.

    “Fa piacere leggere e sentire tanti complimenti, ma per me questo è solo un punto di partenza – ha spiegato Verratti – voglio continuare così cercando di migliorare giorno per giorno. L’altra sera in Champions League avevo la pelle d’oca, Ancelotti mi ha tranquillizzato dicendomi di entrare in campo e fare quello che so fare. Per me è una cosa importante che il mister mi stia dando fiducia e spero di ripagarlo in ogni istante. Però voglio anche far presente che mi sto vedendo tutte le partite del Pescara e mi dispiace che non sia riuscito a vincere. Contro la Samp non ha fatto male ma sono sicuro che si salverà”.

  • Chelsea-Juve, Conte “marcato stretto” dalla Uefa

    Chelsea-Juve, Conte “marcato stretto” dalla Uefa

    Il Sun aveva ragione, Antonio Conte durante il match tra Genoa e Juventus ha fatto dubitare parecchi dei presenti e, dopo le foto scattate dal giornalista inglese, inviato in gran segreto per presentare alla perfezione il match di Champions League contro il Chelsea, la Uefa ha deciso di tenerlo sott’occhio. Per questo motivo infatti durante la partita che si giocherà stasera, valida per il primo incontro del Girone E, il tecnico bianconero dovrà fare a meno di aiutare il proprio vice Massimo Carrera, sedendo in tribuna proprio come un vero tifoso.

    La Uefa ha quindi proibito allo squalificato allenatore bianconero qualsiasi tipo di contatto con la guida della Juventus e ovviamente con qualsiasi parte della squadra: vietato infatti il cellulare al mister e l’invio di sms da parte di altri per dare indicazioni su cambi e schemi. Di certo non sarà cosa facile per Conte restare a guardare senza poter fare nulla, soprattutto in una partita come questa dove la Juventus torna in Champions League dopo alcuni anni di non presenza.

    Antonio Conte © Valerio Pennicino/Getty Images

    Quel che è certo è che il club di Torino vuole evitare ogni altro tipo di sanzione. Per poter tener sotto controllo Antonio Conte la Uefa si è infatti munita di agenti speciali in grado di non farsi mancare alcun movimento del tecnico: di certo la Juve avrà bene a mente quando Wenger, beccato dall’obiettivo fotografico, venne squalificato ulteriormente per aver inviato alcuni sms ai collaboratori.

    “Abbiamo rivisto gli errori di Genova: in allenamento abbiamo lavorato per colmare certe lacune, contro il Chelsea non possiamo permettercele. Per quanto riguarda Antonio, con lui ovviamente ci siamo confrontati su molte cose per poter preparare al meglio la partita, mentre per quanto riguarda la formazione la decideremo oggi in giornata”.

    Con queste poche parole Massimo Carrera ha spiegato la situazione, precisando anche che la squadra è pronta ad affrontare il match nel migliore dei modi.

  • Federica Pellegrini rivuole Lucas, la Fin si oppone

    Federica Pellegrini rivuole Lucas, la Fin si oppone

    Il triangolo Federica Pellegrini, Federazione Italiana Nuoto e Philippe Lucas sembra essere qualcosa di infinito: a quanto pare infatti la FIN ha messo con le spalle al muro la nuotatrice italiana, spiegando di non aver preso bene la decisione affrettata dell’atleta veneta. Secondo quanto riportato da Paolo Barelli, vertice della Federazione Italiana Nuoto, la campionessa avrebbe infatti solamente informato della sua decisione, invece di consultare chi di dovere prima di chiamare il tecnico francese.

    “Non si può dare tutto per scontato, non può essere tutto bianco o nero, chi sta con me o contro di me. Di questo ci siamo rotti le scatole – ha spiegato Barelli – siamo sempre stati a disposizione della Pellegrini con grande compiacimento, ora valuteremo anche questa sua quarta, quinta necessità, ma normalmente le cose avvengono al contrario”.

    Federica Pellegrini contro la Fin © MARTIN BUREAU/AFP/GettyImages

    Parole che fanno ben capire qual è stato il problema principale: decidendo di portare all’interno dello staff italiano nuovamente Lucas, Federica Pellegrini ha scavalcato i piani alti della Fin e del CONI. Questo suo movimento ha infastidito non poco chi di dovere, facendo scaturire delle risposte non piacevoli che sono andate anche ad irritare la diretta interessata.

    Proprio nella giornata di ieri infatti si è tenuta la riunione al CONI dove si è discusso sui risultati azzurri ai Giochi Olimpici di Londra: di certo non è stato messo da parte il problema della squadra dell’Italnuoto, la quale è sembrata essere l’unico lato negativo di questa esperienza olimpica. In luce è ovviamente stato messo il flop dei big, tra cui spicca quello della Pellegrini la quale ha voluto specificare che la scelta di portare Lucas a Verona come tecnico la riporterebbe in alto.

    “Molti pensavano che ambissi a fare un reality e invece ho lavorato su un’idea che costruisse un programma di lavoro verso Rio 2016 – ha affermato l’azzurra – Sono un po’ scossa in quanto non so perché la Fin abbia detto certe cose. Le mie scelte sono state fatte in base ai risultati e con Lucas penso che si siano visti anche i minimi miglioramenti. Spero che il caso si chiuda il prima possibile, intanto io torno ad allenarmi”.

  • Il Sun spia Conte “E’ il Mourinho italiano”

    Il Sun spia Conte “E’ il Mourinho italiano”

    Poco meno di dieci giorni fa il tanto amato quanto discusso tecnico dei blancos Josè Mourinho aveva stupito tutti rilasciando alcune dichiarazioni su Antonio Conte: il portoghese aveva infatti celebrato lo squalificato bianconero spiegando di essere attratto dal suo modo di fare e di allenare. In molti hanno poi paragonato i due per come entrambi preparano in maniera perfetta le partite e, questa volta, a chiamare Conte “Il Mourinho italiano” è il giornale Sun, il quale ha inviato un proprio giornalista in Italia per seguire segretamente ogni passo di Antonio Conte durante il match Genoa-Juventus.

    Il giornale inglese ha infatti voluto presentare al meglio la partita di Champions League tra Chelsea e Juventus e, soprattutto, da vera spia, ha rivelato alcune notizie importanti: secondo l’inviato segreto, il quale ha controllato ogni minimo movimento del tecnico bianconero, Conte avrebbe seguito l’incontro con il Genoa dal box tv, sedendosi assieme a Fabio Paratici nel primo tempo e ad Angelo Alessio nella ripresa. Quel che più ha lasciato perplessi i giornalisti del Sun è la scomparsa del bianconero poco prima della fine dei primi 45′ di gioco e la sua ricomparsa poco dopo l’inizio del secondo tempo: una cosa che ha insospettito non poco chiunque l’abbia notata, sicuramente in pochi data la postazione ottima del tecnico.

    Antonio Conte il Mou tricolore © Claudio Villa/Getty Images

    Proprio questa è quindi la frecciatina che il Sun ha voluto lanciare al “Mou tricolore” che sembra aver intimorito non poco gli inglesi azzeccando la sostituzione di Asamoah e Vucinic, i quali hanno cambiato radicalmente il verso della partita: proprio nello stesso articolo è infatti stato sottolineato che Conte non può avere nessun tipo di contatto con la squadra ne prima ne durante le gare, ma questi sono ovviamente solo sospetti infondati per rendere piccante il pre gara con il Chelsea, il quale sicuramente non dormirà sogni tranquilli visto il tris calato dalla Juve in queste prime partite di campionato dove Conte non ha sbagliato un colpo.

  • Llorente avvicina la Juve: “A gennaio lascio l’Athletic Bilbao”

    Llorente avvicina la Juve: “A gennaio lascio l’Athletic Bilbao”

    Nonostante la rete del momentaneo 2-2 durante l’incontro tra l’Athletic Bilbao e l’Espanyol, Fernando Llorente sembra non voler saperne di rimanere a giocare in terra spagnola. Nel match disputatosi ieri infatti il bomber della Spagna è partito dalla panchina e, quando al 26′ di gioco del secondo tempo Marcelo Bielsa ha deciso di farlo entrare, lui ha ripagato tutti i presenti insaccando la rete neanche dopo due minuti dal proprio ritorno in campo. Il tecnico del club spagnolo aveva infatti scelto di lasciare fuori rosa il calciatore durante le prime tre giornate di campionato in quanto quest’ultimo aveva dichiarato di voler andarsene già durante l’estate.

    Purtroppo però durante il mercato estivo nemmeno la Juventus era riuscita a strappare il talentuoso centravanti spagnolo e, nonostante l’aria in casa Bilbao fosse a dir poco pesante, il fuoriclasse era rimasto alla corte di Bielsa. Probabilmente la scelta di riportarlo in panchina e di inserirlo a gara iniziata era frutto di un voler tenersi ben stretto Llorente ma, neanche il tempo di esultare, il giocatore a fine gara ha voluto precisare:

    Fernando Llorente © Jorge Guerrero/AFP/Getty Images

    “Da gennaio sarò ancora libero di negoziare. Si tratta di una decisione personale e deve essere rispettata. Anche se un giorno non giocherò più per l’Athletic, sarò sempre tifoso di questa squadra. Mi ha dato tutto, mi ha fatto crescere”.

    Un’ultima frase che viene di certo detta per tenere tranquilli i tifosi del club i quali, proprio durante la fase di preparazione atletica avevano fischiato più volte Llorente nel corso degli allenamenti, riservandogli anche frasi poco carine, ma anche per ringraziare tutto lo staff che compone la squadra.

    Importanti notizie dunque per Beppe Marotta in quanto la Juventus non ha ancora messo a segno il colpo finale ed è alla ricerca di un giocatore che sappia fare la differenza a livello offensivo: di certo Fernando Llorente saprebbe dare quel tocco in più al club bianconero, il quale sta già dimostrando di avere forza e determinazione per imporsi in questo campionato.

  • Napoli-Parma 3-1, prima gioia per Insigne

    Napoli-Parma 3-1, prima gioia per Insigne

    Il Napoli centra il tris e soprattutto riesce a sfatare il tabù targato Parma: nella terza giornata di campionato Walter Mazzarri schiera in campo un 3-5-1-1 che mette in totale crisi gli emiliani. Già al 2′ di gioco infatti i partenopei si portano in vantaggio grazie alla rete di Cavani che non sbaglia dal dischetto: il rigore viene però procurato dall’ottima giocata tra Hamsik e Pandev, in quanto il primo mette su un piatto d’argento un assist in profondità al macedone che viene messo a terra in piena area da Mirante, il quale viene anche ammonito. Le occasioni per raddoppiare sono parecchie ma bisogna aspettare il 39′ di gioco per vedere la palla finire in rete per la seconda volta dal fischio d’inizio: questa volta a far partire l’azione è Cavani che lancia Hamsik il quale sfodera un fantastico assist per Pandev che supera Mirante.

    Il Parma però non ci sta e, seppur in maniera non troppo esuberante cerca di reagire e di mettere il bastone tra le ruote agli azzurri: Donadoni cerca di spronare i suoi e, appena dopo il palo di Dzemaili, arriva la rete della speranza per gli emiliani grazie al colpo di testa di Parolo, lanciato da Ninis.

    Il primo tempo si chiude dunque con un 2-1 per i padroni di casa, con gli ospiti che sperano di poter rientrare completamente in partita nella ripresa, purtroppo per i ragazzi di Donadoni c’è però poco da fare: la seconda frazione di gioco si rivela infatti essere una partita a senso unico. Il Napoli si lancia in una serie di contropiedi infiniti che mettono i brividi a Mirante ma, spesso sbaglia la soluzione finale: Pandev, Cavani e Inler sciupano infatti varie ottime occasioni e alla fine Mazzarri opta per inserire Insigne al posto dell’uruguaiano.

    Pandev, Insigne e Hamsik © ROBERTO SALOMONE/AFP/GettyImages

    Il giovane talento, partito dalla panchina per lasciare il posto ad un rientrato Pandev, è entrato in campo con le idee molto chiare: neanche il tempo di scaldarsi che il macedone gli ha messo tra i piedi un pallone d’oro, trasformato in una prima magnifica rete in Serie A che chiude il match con un 3-1 finale. Grandi festeggiamenti dunque in casa di De Laurentiis dove il Napoli è riuscito a conquistare la terza vittoria consecutiva e soprattutto ad esprimere un buon gioco nonostante i numerosi errori davanti alla porta.

    LE PAGELLE:

    NAPOLI-PARMA 3-1
    Reti: 3′ Cavani (N), 39′ Pandev (N), 44′ Parolo (P), 32′ st Insigne (N)
    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica 6,5 (1′ st Gamberini 6); Maggio 6, Inler 6,5 (19′ st Behrami 6), Dzemaili 6, Hamsik 8, Zuniga 6,5; Pandev 7,5, Cavani 7 (31′ st Insigne 7). A disposizione: Rosati, Colombo, Fernandez, Grava, Mesto, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. All. Mazzarri
    Parma (3-5-2): Mirante 5,5; Zaccardo 5, Paletta 5,5, Lucarelli 5; Rosi 5 (34′ st Palladino), Galloppa 5,5, Valdes 5, Parolo 6 (23′ st Acquah), Gobbi 6; Belfodil 5, Ninis 5 (13′ st Pabon 5,5). A disposizione: Pavarini, Fideleff, Benalouane, Morrone, Musacci. All. Donadoni.
    Arbitro: Gervasoni
    Ammoniti: Mirante, Galloppa, Rosi, Valdes (P), Inler (N)

    IL MIGLIORE:

    HAMSIK 8: Senza dubbio la chiave del gioco del Napoli: sfodera assist magnifici e porta continuamente idee all’attacco e alle ripartenze degli azzurri. Oggi ha aperto il match con un passaggio in profondità per Pandev per poi lanciare lo stesso macedone alla rete del 2-0. Sicuramente saprà migliorare ancora durante tutto il campionato e saprà rendersi sempre più protagonista di questa annata che vede il Napoli vera spina nella schiena per tutte le big.

    IL PEGGIORE:

    ZACCARDO 5: Già dal fischio d’inizio si fa trovare impreparato facendosi superare da Pandev e costringendo Mirante ad intervenire rischiando anche l’espulsione. Per tutto il resto della partita soffre le mosse del macedone e si trova in difficoltà più di una volta complice anche l’ottima prova dell’azzurro.

    IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS DEL MATCH FINITO 3-1

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  • Zeman “Vialli pensavo avesse smesso con i farmaci”

    Zeman “Vialli pensavo avesse smesso con i farmaci”

    Zeman Vialli: atto terzo. I due si sono resi protagonisti di un continuo botta e risposta a distanza che sembra essere diventato una soap a puntate: ieri è stato infatti il turno del boemo che, per l’ennesima volta, è andato a pungere proprio sul tanto discusso caso doping, polverone alzato proprio dal tecnico giallorosso alcuni anni fa nei confronti dell’ex giocatore della Juventus e di altri calciatori.

    Nei giorni scorsi Vialli aveva lanciano una sorta di provocazione a Zeman, definendolo un “paraculo” e sostenendo che sia una persona che combatte solo le battaglie che gli fanno comodo, evitando invece di parlare di altre cose. Dopo aver rilasciato queste dichiarazioni, l’attuale commentatore di Sky, era stato vittima di uno scherzo da parte dell’imitatore Gianfranco Butinarnel corso di “Chiambretti ore 10”, il quale si era calato perfettamente nel personaggio Zeman, mettendo in chiaro imbarazzo l’ex bianconero.

    Zdenek Zeman risponde a Vialli © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La vera risposta del giallorosso si è fatta attendere ma alla fine è arrivata: proprio ieri a Trigoria, prima della conferenza stampa in vista del match tra Roma e Bologna, Zeman ha infatti risposto al colpo del ben noto nemico. “Pensavo che Vialli avesse smesso di prendere farmaci”: è proprio questa la frase con cui il tecnico della Roma racchiude tutto il suo disprezzo e la sua antipatia verso l’ex azzurro. Non a caso l’allenatore va a mettere nuovamente le mani nel sacco del caso doping che ha visto Vialli e Del Piero passare dei giorni non proprio sereni.

    Nonostante tutto però la sentenza finale, il caso si è chiuso nel 2007, ha visto la Juventus uscirne senza feriti e quindi con queste accuse Zeman sembra continuare a fare buchi nell’acqua: quel che è certo è che ora arriverà la risposta di Vialli, il quale saprà colpire nuovamente il boemo, mentre tutti aspettano il 29 settembre per poter assistere al tanto atteso big match tra Juventus-Roma.

  • Napoli-Parma, Mazzarri sceglie Pandev per Insigne

    Napoli-Parma, Mazzarri sceglie Pandev per Insigne

    Il Napoli cerca la terza vittoria consecutiva nel match di oggi contro il Parma: il tutto sarà però impresa non da poco in quanto gli emiliani sono sempre riusciti a mettere il bastone tra le ruote ai campani nelle precedenti sfide che li ha visti a confronto. Nella 300esima presenza come allenatore in Serie A per Walter Mazzarri arriva infatti la squadra di Roberto Donadoni a cercare di fermare la corazzata che in questi giorni è stata etichettata come una delle papabili vincitrici dello scudetto: da una parte il Napoli non è riuscito a preparare al meglio la partita visti gli impegni delle varie Nazionali, dall’altra il Parma non ha avuto alcun tipo di problema dato che praticamente nessuno era convocato per le Qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014.

    Nonostante un po’ di nervosismo per questo, Mazzarri può considerarsi un po’ più sicuro in quanto può contare sul ritorno in campo di Goran Pandev e Andrea Dossena, rientrati dalla squalifica, ma dall’altra parte dovrà essere in grado di sopperire alla mancanza di Miguel Angel Britos, fuori per infortunio, il quale è stato di certo uno dei migliori in questo avvio di campionato.

    Goran Pandev al posto di Insigne GOH CHAI HIN/AFP/GettyImages

    A far da supporto ad un sempre presente Cavani questa volta ci sarà dunque Pandev il quale ha sfilato dai piedi il posto da titolare a Insigne, che questa volta partirà dalla panchina. Tutto confermato invece il trio difensivo composto da Campagnaro, Cannavaro ed Aronica, i quali dovranno occuparsi tenere alla larga Ninis e compagni dalla porta di De Sanctis.

    Per quanto riguarda invece il Parma, Roberto Donadoni ha scelto di non convocare Amauri e Biabiany: l’ex ct azzurro ha infatti deciso di scendere in campo con un 3-5-2 che andrà a contrastare il 3-5-1-1 del Napoli cercando di rendere difficile il gioco ad Hamsik e compagni.

    LE PROBABILI FORMAZIONI DI NAPOLI-PARMA

    NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Dzemaili, Hamsik, Zuniga; Pandev, Cavani. A disposizione: Rosati, Colombo, Gamberini, Fernandez, Grava, Mesto, Donadel, Behrami, Dossena, El Kaddouri, Insigne, Vargas. All. Mazzarri

    PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Galloppa, Valdes, Parolo, Gobbi; Belfodil, Ninis. A disposizione: Pavarini, Fideleff, Benalouane, Morrone, Musacci, Acquah, Pabon, Palladino. All. Donadoni.