Autore: Daniel Scullino

  • Europa League: Lione-Juventus, assalto alla semifinale

    Europa League: Lione-Juventus, assalto alla semifinale

    La settimana “europea” sta per concludersi e, come di consueto tutte le attenzioni verranno rivolte al turno di Europa League: considerata come poco importante da chi fa della Champions League un traguardo di vita o di morte, in realtà l‘Europa League, o Coppa U.E.F.A. per i nostalgici, ha sempre dato il via a cicli di vittorie di molti club. Basti pensare, guardando la storia recente, al Porto di Mourinho: nel 2003 i lusitani si aggiudicarono la Coppa U.E.F.A. e l’anno seguente, nel 2004, trionfarono nella massima competizione europea oppure, tornando un po’ indietro, possiamo guardare il cammino dell’Ajax che si aggiudicò la  Coppa U.E.F.A. nel 1992 e la  Coppa dei Campioni nel 1995 restando ad livelli altissimi per molto tempo.

    Uno dei match più affascinanti in programma in questi quarti di finale, è Lione-Juventus. Partita tra nobili decadute della Champions League, le due squadre si sono trovate l’una contro l’altra in Europa League dopo aver affrontato percorsi diversi: il Lione, dopo aver perso il treno dei gironi di Champions League, ad opera del Real Sociedad con un risultato complessivo di 0-4, ha dovuto affrontare un cammino meno complicato dei bianconeri. La vittoria nel girone I composto da Betis, Vitória Guimaraes e Rijeka dominato senza subire sconfitte, e a seguire le vittorie sui  Cornomorec nei sedicesimi  e Viktoria Plzeň negli ottavi ha permesso ai francesi di arrivare ai quarti di finale senza eccessive difficoltà. Discorso opposto invece per la Juventus che, dopo aver subito l’eliminazione dalla Champions L. nel gruppo con Real Madrid, Copenaghen e Galatasaray,  conquistando però  il terzo posto nel girone che ha permesso di raggiungere l’accesso in  Europa League, ha affrontato ed eliminato, nei sedicesimi, i turchi del Trabzonspor (vincitore del girone della Lazio) e, negli ottavi di finale, i rivali della Fiorentina.

    Festeggiamenti della Juventus dopo la vittoria sulla Fiorentina in Europa League | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Festeggiamenti della Juventus dopo la vittoria sulla Fiorentina in Europa League | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Le recenti dichiarazioni del tecnico del Lione, Remi Garde, che ha sottolineato l’equivalenza di qualità tra Paris Saint Germain e Juventus, fanno pensare a pura pretattica psicologica volta a scaricare la sua squadra di eccessive responsabilità, cercando invece di aggiungere pressione al club bianconero che, si ritroverebbe cosi con il “peso di squadra favorita che non può fallire” contro un  avversario minore. In  casa  Juventus però nessuno sembra essersi nascosto: infatti alcuni tesserati, mister Conte compreso, hanno dichiarato che, per cancellare la sconfitta di Napoli,  sarà necessario ottenere una vittoria a Lione. Vedremo chi tra i due tecnici alla fine la spunterà.

     

    LE PROBABILI FORMAZIONI

    LIONE (4-4-2): A. Lopes; Dabo, Koné, Zeffane, Brand; Gonalons, Mvuemba, Ferri, Malbranque; Lacazette, Gomis.

    All.: Garde.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Osvaldo.

    All.: Conte.

  • Tutti pronti per il recupero di Roma-Parma

    Tutti pronti per il recupero di Roma-Parma

    Chi ama il calcio sa bene che le partite possono svilupparsi in determinati modi: si può assistere a partite spettacolari rese tali da giocatori dalla grande tecnica o da squadre con manovre organizzate oppure, specie nell’attuale calcio totale, si può assistere, nella maggioranza dei casi, a partite maschie e aggressive  dove a farla da padrona sono la fisicità e la motivazione degli effettivi in campo. Ci sono però alcune situazioni limite in cui il campo  non può permettere di sviluppare  calcio nonostante le qualità dei giocatori. Detto questo, chi possiede discreta memoria, ricorderà sicuramente il caso di Roma-Parma dello scorso 2 febbraio: la partita fu sospesa all’ 8°minuto del primo tempo causa diluvio abbattutosi sullo Stadio “Olimpico”, ma a volere la fortemente la sospensione della partita  non fu l’arbitro del match De Marco, ma i protagonisti, rappresentati dai loro capitani Totti e Lucarelli.

    L’anomalia data da questa situazione è figlia dell’attuale calcio dove le pressione delle piattaforme televisive e degli altri club sulla conseguente “regolarità del campionato” spingono il direttore di gara a trascurare quella che è la regola in caso di condizioni avverse. Si ricordi che la Fifa, alla norma numero 5 attribuisce  all’arbitro, la facoltà di sospendere l’incontro ”a motivo delle condizioni atmosferiche’‘. E in caso di pioggia, quando il pallone non rimbalza o galleggia in più zone del terreno o quando le pozzanghere impediscono la regolare segnatura.

    Roma-Parma| Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il match tra Roma e Parma, secondo le previsioni,  sarà invece all’insegna del bel tempo e, secondo il cammino delle due squadre,  si prospetterà una partita spettacolare: se da una parte la Roma proverà ad aumentare il vantaggio sul Napoli mettendo in sicurezza il passaggio diretto in Champions League, con un occhio al gap dalla Juventus, che in caso di vittoria sarebbe ridotto a 8 punti, dall’altra il Parma di Donadoni proverà a superare l’Inter di Mazzarri consolidando ulteriormente la sua posizione nella lotta per un posto in Europa League.  Per ottenere un risultato positivo il tecnico dei ducali, dovrà sicuramente leggere la partita in maniera ottimale, considerando che la Roma all’Olimpico ha subito soltanto 5 goal in 15 partite, e dovrà cercare inoltre, di interrompere il filotto negativo che non vede vincere il Parma da tre partite, ovvero dal match di “San Siro“, quando vinse per 4-2 contro  il Milan. Purtroppo per il Parma o per fortuna per la Roma, il tecnico ducale dovrà fare a meno di due elementi fondamentali nello scacchiere gialloblù: tra i convocati  del match non risultano infatti l’oriundo Paletta per via della febbre e l’ex di turno Antonio Cassano causa forte contusione alla caviglia nella partita con la Lazio. Per Rudi Garcia invece, sono a disposizione quasi tutti gli effettivi tranne lo sfortunato  Strootman e  Balzaretti. Per il club capitolino, si tratta di una grande opportunità da sfruttare per avvicinare l’obbiettivo Champions League, considerando l’emergenza degli avversari.

    Statistiche alla mano, nei 22 incontri giocati a Roma,  il Parma è passato soltanto una volta, nella stagione 1996/97  grazie alla marcatura di Hernan Crespo.  Per la Roma le vittorie sono ben 16 e 5 sono i pareggi. Da ricordare la vittoria più larga della Roma nella stagione 2004/05  un sonoro 5-1 con due doppiette siglate:  Cassano e Totti ne furono gli autori

    PROBABILI FORMAZIONI

    ROMA (4-2-3-1): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Romagnoli; Taddei, De Rossi, Pjanic; Destro, Totti, Gervinho.

    All.:  R. Garcia

    PARMA (4-3-3): Mirante; Cassani, Felipe, Rossini, Molinaro; Acquah, Marchionni, Parolo; Biabiany, Amauri, Schelotto.

    All.: R. Donadoni

     

  • Napoli-Juventus sarà nuovamente partita e polemiche?

    Napoli-Juventus sarà nuovamente partita e polemiche?

    Quando si pensa a Napoli-Juventus si pensa sempre ad un match entusiasmante che ha sempre sfornato sfide dal grandissimo contorno di pubblico e giocatori di grandissimo livello da ammirare allo stadio: dalle sfide dei primi anni 70′ quando Zoff difendeva i pali della porta del Napoli con Altafini a finire contro la Juventus dei vari  Capello, Anastasi e Bettega agli attuali Higuain e Tevez passando per gli anni ’80 quando i rispettivi leader erano Maradona e Platini e, la lotta per lo scudetto era una lotta prevalentemente tra questi due club. Tra le ultime sfide più belle e più accese, della storia recente, possiamo ricordare quella della Supercoppa Italiana del 2012 terminata 4-2 ai tempi supplementari  in favore dei bianconeri nello stadio “Business” di Pechino con tanto di protesta dei partenopei che a termine della partita non si presentarono alla premiazione.

    Questa sera la sfida sarà sicuramente all’altezza delle precedenti, anche se i ruoli dei rispettivi club in campionato sono già definiti: La Juventus, che sta dominando il nostro campionato, cercherà di dimostrare nuovamente la propria forza al “San Paolo” provando  a mettere le mani sullo scudetto, ormai sempre più vicino, cercando di ottenere una vittoria di prestigio, spinta dalla fame di successo, che mister Conte certamente trasmetterà ai suoi effettivi. Invece il Napoli, partito con l’ambizione di  essere l’ “anti-Juve” di questo campionato, si ritrova al terzo posto, a 6 punti di distanza dalla Roma (con ha una partita da recuperare), al di sotto delle aspettative, nonostante gli importanti investimenti nel mercato estivo. La squadra partenopea proverà a vincere la partita per muovere  la classifica, ma sopratutto per fare un regalo ai tifosi, dopo lo 0-3 subito nella gara di andata, ricco di polemiche per il gol in apertura in presunto fuorigioco di Llorente e per le dichiarazione post-partita che fece  Conte:

    Antonio Conte| Foto Twitter

    “Si prendessero tutti un po’di responsabilità , perché quest’anno, chi non vince, ha fallito”.

    Ovvio ogni riferimento al collega Rafa Benitez dopo i vari proclami del tecnico spagnolo nel ruolo di antagonista della Juventus di inizio campionato:

    “Voglio vincere. Se il presidente mi ha scelto vuol dire che ha fiducia. Noi lavoriamo al 100% per vincere ogni partita”.

    e ancora:

    “Niente scaramanzia. Vogliamo vincere e dobbiamo fare di tutto per battere le altre squadre che sono molto forti come Inter, Fiorentina, Roma Juventus”.

     

    Le premesse per assistere ad una partita scoppiettante ci sono tutte: la favolosa cornice di pubblico del “San Paolo“, il botta e risposta tra i due tecnici, il livello tecnico degli effettivi in campo, e soprattutto la storia dei rispettivi club. I precedenti tra i due club al “San Paolo” sono in perfetto equilibrio: la squadra di casa ha collezionato 21 vittorie contro 20 della squadra ospite. In tutto i pareggi sono 27.

    La Juventus non vince a Napoli dalla stagione 2000/01 a chiudere il match fu Del Piero. L’ultima vittoria del Napoli nelle mura amiche invece, è della stagione 2010/11 partita in cui il “matador” Cavani trascinò al successo i padroni di casa con una tripletta.

     

    PROBABILI FORMAZIONI:

    NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain.

    All.:   R. Benitez

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Llorente, Osvaldo.

    All.:  A.Conte

  • Fiorentina-Milan sarà partita complicata per Seedorf

    Fiorentina-Milan sarà partita complicata per Seedorf

    Fiorentina-Milan significa sfida tra cadute d’Europa. Infatti, dopo l’amaro epilogo degli ottavi di finale,  con conseguente uscita dalle rispettive coppe europee, i due club si affronteranno con stati d’animo completamente opposti. I “viola infatti, cercheranno di ottenere il massimo risultato per tenere ancora aperta la lotta al terzo posto, occupato al momento dal Napoli di Benitez, che però se la vedrà con il Catania, al Massimino, in un sfida sulla carta, a basso coefficiente di difficoltà. L’ambiente in casa viola, grazie all’eccezionale vittoria del San Paolo, è nuovamente positivo, e i giocatori, sulla scia delle recenti ottimistiche dichiarazioni di  Montella sull’eventuale aggancio al Napoli, sono determinati a recuperare il distacco sui partenopei ridotto ormai a 7 punti.

    Clarence Seedorf | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Di fronte, però,  la Fiorentina troverà un Milan che, nonostante palesi evidenti  difficoltà di gioco e di risultati,  proverà a strappare un risultato positivo, per evitare un’altra settimana difficile, che potrebbe inguaiare ulteriormente la panchina di Clarence Seedorf. Infatti, gli ultimi rumours non sono proprio positivi per il tecnico olandese, in quanto si vocifera un cambio della guida tecnica in caso di ulteriori risultati negativi . I rossoneri, d’altronde, non riescono a vincere da più di un mese: l’ultima vittoria infatti risale alla trasferta di Genova dove i rossoneri si imposero per 2 reti a 0 sui padroni di casa della Sampdoria con gol di Taarabt e Rami. Per strappare un risultato utile, il Milan dovrà dimostrare una maggiore solidità difensiva rispetto alla partita col Parma e dovrà pungere con i suoi giocatori più rappresentativi: Kakà, Honda, ma sopratutto Balotelli dovranno dimostrare di essere all’altezza e di digerire le critiche e i fischi di San Siro. Seedorf  dovrà quindi dimostrare,di essere in grado, di dare la giusta motivazione a tutto lo spogliatoio, cercando di capovolgere la situazione negativa dell’ambiente sviluppatasi dopo i recenti risultati.

    Statistiche alla mano, le partite al Franchi sono in sostanziale equilibrio:  29 le vittorie dei “viola“, 23 quelle dei rossoneri e 21 pareggi totali.  La Fiorentina non vince in casa contro il Milan dalla stagione 2005/06 ,quando s’impose sui rossoneri per 3-1 con doppietta di Toni. Invece, segno del destino, l’ultima vittoria del Milan fu nella stagione 2010/11: il match terminò 2-1 e ad aprire le marcature fu proprio l’attuale tecnico Clarence Seedorf.

    Le probabili formazioni

    Fiorentina (4-3-3): Neto, Tomovic, G.Rodriguez,  Savic, Pasqual, Ambrosini, Aquilani, Borja Valero, Cuadrado, Matri, Joaquin. Allenatore V.Montella

    Milan (4-2-3-1): Abbiati, Bonera, Rami, Mexes, Constant, De Jong, Muntari, Honda, Kakà, Taarabt, Balotelli.                     Allenatore  C.Seedorf

     

  • Roma-Torino: Aneddoti, sfide e curiosità sull’anticipo 30ma giornata

    Roma-Torino: Aneddoti, sfide e curiosità sull’anticipo 30ma giornata

    Neanche il tempo di gioire per una vittoria o  digerire una sconfitta che, pronti-via, si riparte! Il campionato torna nuovamente nel bel mezzo della settimana a solo due giorni di distanza dall’ultimo match disputato, per la gioia di appassionati e tifosi e, con esso, si profilano alcune sfide molto interessanti  da seguire. Tra queste spicca l’anticipo della 30esima giornata Roma-Torino, sfida storica, la n°69 tra le due compagini nell’Olimpico della capitale, che vedrà contrapporsi due futuri gioielli del calcio italiano, Mattia Destro e Ciro Immobile: i due attaccanti dovranno impegnarsi al massimo, non solo per fare bene nei rispettivi club ma, per provare a minare le idee del CT Prandelli sulla scelta degli effettivi nel reparto avanzato della nazionale maggiore.

     Francesco Totti | Foto Twitter
    Francesco Totti | Foto Twitter

    Ma questo anticipo  sarà anche la sfida dei colpi di fioretto e della  fantasia che contrapporrà l’eterno capitano Francesco Totti al possibile candidato al mondiale in Brasile, Alessio Cerci ,che con Giampiero Ventura, suo dichiarato estimatore, ha trovato una certa continuità di rendimento. Il club capitolino dovrà fare bottino pieno per mantenere accesa la speranza, seppur minima ,di un eventuale recupero al limite del miracoloso sui rivali della Juventus ma dovrà vedersela con il Torino che, dopo la vittoria con il Livorno, vorrebbe riprendere il ritmo che aveva portato a sognare  i tifosi ad un piazzamento in zona Europa League.

    Statistiche alla mano, per i tifosi granata il match risulta quasi proibitivo: infatti nei 68 precedenti incontri disputati a Roma , il Torino  è passato soltanto 13 volte a dispetto delle 42 vittorie dei padroni di casa e dei 13 pareggi. L’ultima vittoria granata risale alla stagione 2006/07, vittoria  targata  Roberto Muzzi: l’ex giallo-rosso, inserendosi a seguito di un lancio in profondità, sfruttava  un’ incomprensione dei difensori centrali, andando a realizzare un gol pesantissimo, che permise al Torino di raggiungere la salvezza. Da ricordare, inoltre, il pirotecnico incontro tra le due formazioni nella stagione 1992/93 , partita con più gol realizzati ,sempre nelle sfide di sempre giocate all’Olimpico, terminata con punteggio di 4-5 a favore dei granata, allenati allora da mister Emiliano Mondonico , che trionfarono grazie ad una tripletta di “PatoAguilera ai danni della Roma di Vujadin Boškov.L’ultima vittoria dei capitolini invece è della scorsa stagione, match terminato per 2-0 con gol di Osvaldo e Pjanic su rigore. I granata dovranno inoltre sfatare il tabù del calcio di rigore: da tre stagioni consecutive infatti, la Roma usufruisce di un calcio di rigore, fischiato a proprio favore nelle mure amiche, ai danni del Torino

    Le probabili formazioni:

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Castan, Romagnoli, Dodò; Pjanic, Nainggolan, De Rossi; Destro, Totti, Gervinho. Allenatore  Rudi Garcia

    Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Kurtic, Vives, El Kaddouri, Darmian; Cerci, Immobile.             Allenatore  Giampiero Ventura