Autore: Cristiano Previ

  • Trofeo Tim al Milan, Inter ancora dietro

    Trofeo Tim al Milan, Inter ancora dietro

    Il primo trofeo estivo nostrano di un certo spessore, escludendo l’ufficiale Supercoppa italiana vinta dalla Juventus, va al nuovo Milan di Sinisa Mihajlovic che prima batte per la seconda volta l’Inter e poi ai rigori supera anche il Sassuolo portandosi a casa il Trofeo Tim.

    I rossoneri appaiono più in palla e più amalgamati dei cugini e nella prima sfida del trofeo trovano subito la vittoria grazie ad uno strepitoso Bacca in grado prima di metter in condizione Bertolacci di portare in vantaggio il Milan e poi di raddoppiare con una bellissima rete.

    Rispetto alla sfida asiatica tra le due squadre si sono visti in entrambi i team dei rispettivi progressi, tuttavia l’Inter desta ancora moltissima perplessità soprattutto in difesa. Così la prima partita del Trofeo Tim inizia a tinte nerazzurre, la squadra di Mancini pressa alto e schiaccia i cugini cercando subito la via della rete, il Milan chiude bene ed in contropiede fa male. Bacca sulla sinistra lavora un bel pallone, crossa in area e trova Bertolacci che porta in vantaggio la squadra di Mihajlovic, fa riflettere in chiave mercato che Kovacic si perda Bertolacci e non lo segua, un errore visto e rivisto tante volte nella scorsa stagione e che è costato punti all’Inter.

    Carlos Bacca contro l'Inter realizza il 2-0 | Foto Twitter
    Carlos Bacca contro l’Inter realizza il 2-0 | Foto Twitter

    La mini-partita cambia ed è il Milan a condurre le danze, nell’Inter Kovacic va a fiammate ed è l’unico che inventa qualcosa ma è impreciso anche in impostazione. Il Bacca show si completa a metà tempo quando da solo salta come le porte di uno slalom gigante Santon e Miranda per poi battere Handanovic e fare il 2-0. Brozovic riapre la partita poco dopo accorciando le distanze e nel finale dei 45 minuti viene anche espulso Alex per fallo su Icardi lanciato a rete, tuttavia il primo match del Trofeo Tim finisce 2-1.

    Nella seconda mini partita è il Sassuolo ad affrontare l’Inter. Mancini cambia parecchio rispetto alla prima prova, ma il risultato non cambia. Defrel, uomo deputato ad ereditare il ruolo di Zaza, passato alla Juventus, realizza il suo primo gol di spessore con i neroverdi che basta a sconfiggere l’Inter confusa e poco vogliosa. La rete si materializza grazie ad un lancio lungo di Cannavaro che innesca Defrel e l’ex-cesenate batte Carrizo in uscita.

    Nella terza partita si decide il vincitore e il Milan di Mihajlovic cambia qualche interprete, dentro Suso, Matri e Cerci anche il Sassuolo pratica un po’ di turn-over ma più soft. I primi minuti sono da match di Serie A vero e proprio e pure spettacolare, Consigli si prodiga a neutralizzare le conclusioni di Suso e di Mexes, poi Floro Flores coglie un palo clamoroso a Donnarumma battuto. In vantaggio va per primo il Sassuolo, grazie a Duncan che con un bel diagonale supera il portiere rossonero, il Milan reagisce subito e con Cerci potrebbe pareggiare, ma sulla linea Acerbi sventa la minaccia poi è Nocerino, nei minuti di recupero, a realizzare l’1-1 con un bel tiro a girare.

    Si finisce ai rigori e Donnarumma, come contro il Real Madrid qualche settimana fa, fa la differenza neutralizzando i tiri dal dischetto di Berardi e Acerbi. Il rigore decisivo per il Milan invece lo trasforma Nocerino.

    Il Milan vince il Trofeo Tim | Foto Twitter
    Il Milan vince il Trofeo Tim | Foto Twitter

    Per quanto un trofeo estivo amichevole possa avere valore Sassuolo e Milan hanno fatto vedere che il mercato ha portato nuova linfa e che c’è un dettame tattico importante che tiene in piedi entrambe le compagini con una buona prospettiva di ulteriore miglioramento soprattutto per il Milan. L’Inter esce da questo Trofeo Tim non ridimensionata, ma certamente con sempre più incertezze che lacune risolte rispetto alla scorsa stagione. Mancini attende novità sul mercato, mentre i tifosi e gli addetti ai lavori vorrebbero vedere più sostanza e meno progetti.

  • Wrestling: PWE Live 4 con i turisti a San Vincenzo

    Wrestling: PWE Live 4 con i turisti a San Vincenzo

    Tra le tante iniziative sportive, in programma nella settimana di ferragosto su tutto lo stivale, ne segnaliamo una che seppur, non è una novità, suscita molta attesa e rende alternativa una delle serate vacanziere nel Bel Paese. Il Wrestling sbarca in Toscana attraverso la Power Wrestling Entertainment ed il suo PWE Live 4, più precisamente al Camping Village Park Albatros di San Vincenzo (Li).

    L’organizzazione, curata dalla Pro Wrestling Academy Genova porterà in scena questa sera, o meglio in arena, uno spettacolo esclusivo per i villeggianti del mega campeggio che promette scintille, almeno nel promo rilasciato dalla PWE.

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    In palio ci saranno ben 3 titoli ed una title shot per affrontare il campione mondiale Chris “The Bambikiller” Raaber in seguito, perché si sa il wrestling è seguitissimo proprio per il saper tirare una storyline o una rivalità per più tempo appassionando i tifosi pronti ad esaltarsi per una vittoria al pari di un’evoluzione acrobatica subita dal proprio beniamino. Non c’è una vera vittoria o una vera sconfitta alla fine, c’è sempre in ogni caso il sapore agrodolce del “E ora cosa succede?” Ragione per cui questo sport-spettacolo resta sempre molto seguito.

    Locandina PWE Live 4 | Foto web
    Locandina PWE Live 4 | Foto web

    La locandina dello spettacolo parla già da sola per chi conosce i lottatori, spicca senz’altro i nomi di Icarus, atleta acrobatico ungherese in grado di fare evoluzioni strabilianti al pari dei colleghi più famosi della WWE americana e Kenzo Richards, precursore olandese che da ormai anni è al top della scena europea ma che ha anche combattuto negli Stati Uniti e in Giappone, dove il wrestling o Puroresu ha ben altra cassa di risonanza.

    Saranno proprio loro due nel main event di PWE Live 4 a contendersi la possibilità di, nelle prossime rassegne, sfidare il Campione Mondiale PWE. Ma prima in scaletta sono stati annunciati altri incontri che traghetteranno il pubblico verso il gran finale e non sono per nulla da meno. Il titolo italiano sarà difeso dal torinese Bako contro chi lo deteneva prima di lui e lo dovette lasciare vacante per andare a far wrestling negli Stati Uniti. Adesso Andrew Winston è tornato e pretende ciò che era suo.

    Chi è andato a fare degli stage negli Stati Uniti ed è tornato più agguerrito che mai sono i romani Dave Blasco e Willy G. che in coppia formeranno il tag team Roman Dynasty e tenteranno di vincere il titolo per la prima volta messo in palio, in un match ad eliminazione ma con stipulazione particolare, se la dovranno vedere con JT9 “The Way”, idolo bolognese, ed il suo partner Lio Kong al debutto. Oltre che con i genovesi William Miller ed il suo partner rapper Kevin Dopa, anche lui sul ring per la prima volta e infine la coppia Blindo – Alex Gory.

    Inoltre la PWE essendo radicata su tutto il territorio nazionale ha anche il titolo territoriale che per importanza è subito sotto a quello italiano. E per il titolo Northern Italy si sfideranno il genovese Big Marcus ed l’attuale iridato Horus da Bergamo. Tutto coordinato dal veterano del wrestling italiano Marco “Darkness” Conti che dopo aver tanto girato in tutto il mondo per gli incontri si è ritirato e oggi è il responsabile tecnico e General Manager del polo North Italy della Power Wrestling Entertainment.

    l'idolo olandese Kenzo Richards | Foto Web
    l’idolo olandese Kenzo Richards | Foto Web

    L’antivigilia di ferragosto non poteva essere più calda per i turisti del Camping Village Park Albatros che anziché ballare sulle note di qualche tormentone estivo per una sera potranno ammirare le evoluzioni di questi atleti.

  • Sampdoria, Okaka ceduto all’Anderlecht

    Sampdoria, Okaka ceduto all’Anderlecht

    La Sampdoria ha definito una delle sue trattative in uscita più spinose. Stefano Okaka ha firmato per l’Anderlecht squadra di prima fascia belga che da alcuni giorni faceva pressing per portare lo statuario calciatore tra le sue fila.

    L’annuncio è stato dato ieri e Stefano Okaka attraverso Twitter ha mostrato tutto il suo gradimento per la conclusione della trattativa dichiarando:

    “Sono orgoglioso di essere approdato in un grande club europeo”.

    Certo l’avventura di Stefano Okaka da gennaio in poi è stata tutta un sali e scendi con i blucerchiati. Con Mihajlovic qualche screzio e digiuni lunghi di reti, morale solo 4 gol in tutta la stagione dopo 32 partite una chiusura negativa che ha fatto da contrasto con il buon inizio che tra le altre cose gli era valsa anche la convocazione in Nazionale.

    Il tweet dell'Anderlecht e le foto delle visite mediche per Okaka | Foto Twitter
    Il tweet dell’Anderlecht e le foto delle visite mediche per Okaka | Foto Twitter

    Alla Sampdoria andranno circa tre milioni di Euro, che potranno essere reinvestiti sul mercato, non male considerando che l’attaccante era in scadenza di contratto e aveva già manifestato la volontà di non rinnovare con i blucerchiati. Stefano Okaka ieri ha effettuato le visite mediche come testimoniano le foto rilasciate via Twitter dal profilo ufficiale dell’Anderlecht. L’Anderlecht con Okaka ha trovato il sostituto di Mitrovic, ceduto proprio la scorsa settimana al Newcastle.

    Stefano Okaka con la maglia della Sampdoria | Foto Web
    Stefano Okaka con la maglia della Sampdoria | Foto Web

    Parole dolci da parte del presidente Massimo Ferrero attraverso il sito ufficiale della Sampdoria che augura al suo ex calciatore un futuro radioso nella sua nuova avventura a Bruxelles:

    “Quando un ragazzo lascia la mia Samp, rimane sempre un amaro in bocca. Tutti mi dicono che questo è il calcio, bisogna vivere e capire le situazioni che si vengono a creare. Ma ad un tifoso come me, pieno d’amore, la cosa spezza sempre un po’ il cuore. In bocca al lupo, bravo ragazzo e grande campione, ti seguiremo sempre con affetto”.

    Adesso la Sampdoria però in entrata deve necessariamente cercare e trovare una punta vera da dare a Zenga per la prossima stagione.

  • Salah alla Roma, ma la firma slitta

    Salah alla Roma, ma la firma slitta

    Mohamed Salah sarà presto un giocatore della Roma in maniera ufficiale, per ora è atteso a Fiumicino e dall’entourage giallorosso per effettuare le visite mediche poi avverrà tutto il resto dell’iter per il tesseramento e così si chiude una delle prime telenovele estive che riguardavano in primis il giocatore, la Fiorentina e il Chelsea, poi ne è stato coinvolto l’Inter e alla fine ne ha guadagnato Sabatini e la lupa.

    La trama è stata complicata e fatta di tante, forse troppe, parole. Ma alla fine arriva a una conclusione, non inaspettata ma certamente che ha dato i toni del giallo dalle sue prime battute. Il distacco del giocatore dalla Fiorentina, con la quale aveva un accordo e sul quale la viola intende far valere ancora oggi le proprie ragioni aveva messo in imbarazzo il Chelsea, ma non l’agente del calciatore, il quale da subito aveva detto no al club toscano ma che vedeva sicuro il futuro di Salah in Italia e in Serie A. Poi i tentativi nerazzurri, fastidiosi ma mai insistiti, per prendere il calciatore e toglierlo dall’impasse che si era creato ed infine la Roma che con una manovra decisa strappa l’accordo con Chelsea e giocatore.

    Mohamed Salah | Foto Twitter
    Mohamed Salah | Foto Twitter

    Per la Fiorentina, ovviamente la questione non finirà così perché comunque sostiene di avere i documenti che provano l’accordo trovato a gennaio con Mohamed Salah che non sono stati rispettati dallo stesso giocatore e che comunque il Chelsea non abbia rispettato tali accordi concludendo trattative con altri club stralciando di fatto quanto pattuito nel trasferimento con diritto di riscatto. Per tutto questo la Fiorentina non è felicissima ed inoltre è rimasta piuttosto ferma sul mercato in attesa di capire anche quali buchi sono da coprire. E poi ci sono le vecchie parole del procuratore di Salah che era sicuro sul futuro in Serie A del suo assistito ma non con la casacca viola, questo fa presupporre un accordo sottobanco e poco corretto di un altro club della massima serie nostrana.

    In ogni caso Salah arriverà oggi a Roma con il suo entourage per prendere conoscenza della sua nuova realtà ma come detto non potrà firmare per i giallorossi proprio per aspettare il risolversi del contenzioso tra Fiorentina e Chelsea. Tuttavia il club capitolino è fiducioso di ottenere un transfer provvisorio da parte dell’UEFA in tempi brevi.

  • Napoli, Chiriches in città per le visite mediche

    Napoli, Chiriches in città per le visite mediche

    Il calciomercato si sa è storia di lavori sottobanco, di trattative apparentemente di facciata, di disturbo ma che poi divampano come un incendio e diventano reali. E’ un po’ la storia del Napoli con Vlad Chiriches, difensore rumeno in forza, almeno ancora per qualche ora, al Tottenham Hotspur.

    Secondo fonti autorevoli inglesi infatti il calciatore, seguito anche dalla Fiorentina, sarebbe approdato nella notte a Napoli e oggi potrebbe già effettuare le visite mediche e firmare il trasferimento. Al Tottenham andrebbero 6 milioni di Euro per il trasferimento definitivo.

    Il calciatore era seguito, come abbiamo detto, dalla Fiorentina che però si è mossa secondo il binario collaudato del prestito oneroso di un anno con diritto di riscatto, formula però che poco convinceva i britannici, ecco che quindi domenica si è inserito il club partenopeo che mentre incassava i tentennamenti di Astori chiedeva proprio di quantificare il valore di Chiriches al Tottenham.

    Vlad Chiriches con la maglia del Tottenham | Foto Twitter
    Vlad Chiriches con la maglia del Tottenham | Foto Twitter

    Morale, quella che sembrava una manovra per far abbassare le pretese di Astori e disturbare la Fiorentina si è rivelata un affare di mercato per la società azzurra che limando un po’ le richieste d’oltre Manica ha trovato in fretta un punto d’incontro con la società proprietaria del cartellino prima e con il giocatore poi, spiazzando la viola che appare finora sempre più subire questo calciomercato.

    Vlad Chiriches ha già avuto il benestare di Maurizio Sarri che vuole aggiungere al reparto difensivo napoletano una buona dose di prestanza fisica e il venticinquenne rumeno su questo piano è un ottimo acquisto, bisognerà vedere se il tecnico ex-Empoli riuscirà a sgrezzare qualche limite tecnico messo in mostra in Premier League.

    Oltre a Vlad Chiriches il Napoli sta chiudendo anche per un altro obbiettivo richiesto da Sarri, si tratta dell’esterno albanese Hysaj che proprio con il neo allenatore azzurro nella scorsa stagione ha stupito tutti, tanto che già prima di scegliere la nuova guida tecnica il Napoli lo seguiva con interesse.

  • Video, surfista italiano travolto da onda gigante

    Video, surfista italiano travolto da onda gigante

    E’ passata nemmeno una settimana dalle terribili immagini, che hanno girato il mondo, delle finali della World Surfing League in Sudafrica dove un surfista australiano, mentre era nell’attesa dell’onda giusta per fare le sue evoluzioni è stato attaccato da uno squalo. Oggi un video rivela invece la disavventura capitata ad un altro surfista, italiano, che a Tahiti in Polinesia viene travolto da un’onda enorme.

    Mick Fanning in Sudafrica è uscito scosso, ma illeso alla sua disavventura e il suo incontro con lo squalo. Queste sono le disavventure che possono capitare praticando uno sport che si svolge in mare aperto e soprattutto quando, in acque oceaniche, lo stesso movimento del surfista può essere un forte richiamo per un predatore. Per fortuna si tratta di disavventure non frequentissime che, come ne caso di Fanning, finiscono la maggior parte delle volte con un lieto fine, ma non è sempre così.

    Mick Fanning attaccato da uno squalo | Foto Web
    Mick Fanning attaccato da uno squalo | Foto Web

    La stessa cosa vale per Niccolò Porcella, surfista italiano che a Tahiti prende come mille altre volte ha fatto un’onda, probabilmente non immaginava che quell’onda sarebbe diventata enorme e potente, anche se il contest era chiaramente ispirato alle dimensioni delle onde sulla line-up, infatti la sessione era dedicata alle big wave di Teahupoo a Tahiti il 22 luglio scorso. Porcella viene travolto e risucchiato nel ventre della massa d’acqua, ecco il video:

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    Si vede chiaramente il surfista sardo che prima perde l’equilibrio e poi è in balia dell’onda che lo sbatte sulla barriera corallina, tornerà in superficie dopo diversi minuti rischiando la vita. Tuttavia anche questa storia ha un lieto fine, infatti Porcella nonostante il rovinoso wipe out dopo essersi ripreso ha continuato a surfare e le immagini che avete visto sono entrate in concorso per il WSL Big Wave Awards.

    L'onda gigante che ha travolto Niccolò Porcella | Foto Web
    L’onda gigante che ha travolto Niccolò Porcella | Foto Web
  • Bomba Juve, Vidal al Bayern e Pogba?

    Bomba Juve, Vidal al Bayern e Pogba?

    Ci sono sconquassi che si verificano in modo improvviso, come un tuono in piena notte che sveglia tutti e spaventa greggi di animali. La stessa cosa capita nel calciomercato, quando una bomba viene lanciata all’improvviso destando stupore e facendo tremare o sognare i supporters delle squadre coinvolte.

    Notizia della notte, ma neanche tanto improvvisa è che l’agente di Arturo Vidal sia in Baviera in queste ore per chiudere l’accordo con il Bayern Monaco con il benestare della Juventus, la quale nelle sue idee sarebbe più accondiscendente a far partire il cileno, negli ultimi anni più al centro di questioni extra-calcio che sul campo, piuttosto che il richiestissimo Pogba.

    Arturo Vidal di spalle con le altre stelle bianconere uscenti Pirlo e Tevez | Foto Twitter
    Arturo Vidal di spalle con le altre stelle bianconere uscenti Pirlo e Tevez | Foto Twitter

    Il Bayern per Vidal si era mosso da tempo attraverso dei sondaggi, Marotta & Co. avevano risposto “45 ma a 40 si chiude“, morale il fatto scatenante che ha fatto decidere il club tedesco è stata la cessione di Schweinsteiger la cui sostituzione naturale è stata trovata proprio nel cileno vincitore della Coppa America. La leva che può far chiudere la forbice economica tra domanda ed offerta, perché il Bayern ha offerto 30/35 milioni, è quel Mario Goetze che non è nel disegno di Guardiola. Ma la Juve a sua volta aveva fatto delle avances per l’ex giallorosso Benatia, visto come un ottimo rinforzo per la linea difensiva. Tra i due la preferenza di Max Allegri dovrebbe essere per il trequartista, ma chissà che la Juve non pensi di prendere due piccioni con una fava?

    Altra questione è quella che riguarda Paul Pogba, al momento la situazione è in stand-by ma sabato ci saranno le elezioni per la presidenza del club blaugrana e allora cosa potrebbe succedere? Bartomeu, candidato uscente e favorito ha detto che il prezzo imposto dalla Juventus è una follia e sarebbe assurdo anche pensare di comprare un giocatore per averlo da gennaio, visto che il blocco U.E.F.A. persiste e lui nel programma non prevede cessioni illustri. Laporta, l’altro candidato, invece ha dichiarato di averlo assolutamente e che è pronto a scatenarsi nell’asta per il francese, per farlo è pronto a muovere il mercato in uscita del Barcellona. Staremo a vedere.

    Arturo Vidal e Paul Pogba | Foto Twitter
    Arturo Vidal e Paul Pogba | Foto Twitter

    Intanto per Paul Pogba ci sono delle sirene d’oltre manica interessanti che fanno da antipasto alla settimana prossima. Infatti se Marotta tende a portare questa telenovela fino alla fine del mercato, magari uscendone con ancora Pogba nella rosa, Raiola non è dello stesso avviso e anzi vorrebbe trovare un acquirente per il suo assistito al più presto.

    Nel suo viaggio in Inghilterra ha incontrato l’entourage del Manchester City che è pronto a muoversi con un’offerta fatta di liquidi ed una contropartita tecnica interessante. Si tratta di David Silva, il trequartista spagnolo che Allegri già ai tempi del Milan bramava.

    Insomma la signora ha alcuni gioielli che hanno appeal e ha l’occasione per rifarsi il trucco ancora una volta o sarà la volta buona di quella famosa rivoluzione invocata da Conte l’estate scorsa, rivista e corretta da Max Allegri?

  • Fabio Capello liberato dalla Russia, insidia per Conte?

    Fabio Capello liberato dalla Russia, insidia per Conte?

    La notizia circolava nell’aria da tempo, i rapporti tra Fabio Capello e la Federcalcio russa non erano più idilliaci da un bel po’. Tuttavia c’erano, a saldare un rapporto logoro, degli accordi remunerativi che, come spesso capita nel calcio, blindano entrambe le parti a tentennare prima di ufficializzare il divorzio.

    Fabio Capello era entrato nel calcio sovietico con un progetto importante, quello di traghettare l’emergente Russia verso i Campionati del Mondo che si terranno proprio lì nel 2018 con l’obbiettivo di alzare ulteriormente il livello già discreto messo in mostra a Brasil 2014. Tuttavia durante questo percorso una serie di eventi, sia legati al calcio che non hanno rovinato e minato la possibilità per l’ex tecnico di Milan, Real Madrid, Juventus e Roma di compiere l’ambiziosa missione.

    Fabio Capello | Foto Twitter
    Fabio Capello | Foto Twitter

    La Federcalcio russa con un comunicato ufficiale ha dichiarato di aver rescisso in modo consensuale il rapporto di lavoro con il C. T. a più di tre anni dalla sua scadenza naturale del contratto. Cosa può comportare il rientro o la semplice rimessa in gioco di Fabio Capello nel panorama del calcio internazionale?

    Il tecnico friulano ha molti estimatori, nonostante le ultime apparizioni poco convincenti della Russia, soprattutto in Premier League dove però i posti più appetibili sono tutti assegnati, seppur con qualche scricchiolio, e poi c’è quella parentesi alla guida della Nazionale inglese che non ha riscosso grandi consensi tra il pubblico d’oltre manica.

    La base su cui si può trattare a livello economico per l’ingaggio è alta, quindi PSG e Monaco a parte e con i posti da tecnico assegnati non c’è possibilità in Ligue 1. La Spagna è una roccaforte sicura, Capello ha allenato e vinto con il Real Madrid e si è trovato benissimo tuttavia blancos e blaugrana sono a posto, ci può essere qualche idea bizzarra in qualche club di seconda fascia che sta emergendo ma anche in questi casi ci sarebbe da aspettare il fallimento di qualche collega e nessuna garanzia tecnica. Capello in squadre di club difficilmente prenderebbe un cavallo in corsa se non per qualcosa di veramente appetibile.

    E allora ecco che il pensiero non può non essere rivolto ad una Nazionale, si ma quale? Perché per convincerlo ci vuole un ingaggio alto e un progetto ambizioso. Ecco che allora viene automatico pensare alla Nazionale azzurra, che vive un momento più di bassi che di alti. Come aveva previsto qualcuno, noi per esempio, l’effetto Antonio Conte aveva la possibilità, dopo le prime due brillanti prestazioni del nuovo corso, di evaporare per due motivi. Il primo legato alla scarsa collaborazione dei club per gli stage azzurri, il secondo, legato al primo, perché il tecnico pugliese ha sempre fatto della “presa” sulle sue squadre il suo punto di forza, tanto che da molti è stato definito un “martello continuo“, ed era ovvio che senza stage e in una Nazionale questo inevitabilmente veniva meno.

    Antonio Conte e Carlo Tavecchio | Foto Twitter
    Antonio Conte e Carlo Tavecchio | Foto Twitter

    Oltre a questi fattori il rapporto tra Conte e la F.I.G.C. si è incrinato con le recenti rivelazioni dell’inchiesta riaperta per il calcioscommesse, per ora Tavecchio e Lotito hanno difeso il C.T., tuttavia anno fra le mani un boomerang che scotta e che mina la già pericolante credibilità del sistema calcio. In pratica è già da qualche mese che se ne parla, le strade di Antonio Conte e della Nazionale potrebbero separarsi per malumori reciproci.

    Finora Conte si è dovuto difendere, sui nomi che sono stati accostati alla panchina azzurra, da o tecnici che dovevano essere liberati dai rispettivi contratti o da tecnici con un’esperienza ed un palmares più scarso confronto al suo, con Fabio Capello però tutto cambia.

    Ecco che quindi l’humus per una crisi interna all’entourage azzurro è fertile e lo si è visto dalle recenti dichiarazioni delle parti in causa, impegnate sempre a tranquillizzare l’ambiente ed ecco che ora c’è anche un nome sul quale Carlo Tavecchio e Claudio Lotito possono lavorare sottotraccia per togliersi le castagne dal fuoco, almeno su quel fronte. Staremo a vedere.

  • Andrea Pirlo, prima la Champions e poi New York

    Andrea Pirlo, prima la Champions e poi New York

    Si paventava da alcuni mesi al possibilità che il playmaker bianconero potesse smettere o migrare altrove dopo il, allora possibile, approdo della Juventus in finale di Champions League. Adesso che la finale di Berlino è conquistata e imminente arrivano sempre più certezze su Andrea Pirlo.

    Una settimana fa circa con le sue dichiarazioni aveva spaventato l’ambiente durante le canoniche interviste dedicate ai magazine specializzati che si occupano della maggiore competizione europea. Parlava della possibilità di vincere la finale e del sogno che sarebbe stato alzare quella coppa con la maglia della Juventus e poi disse che dopo una finale di Champions, che per la Juventus rappresenta comunque una vittoria, avrebbe potuto pensare di lasciare.

    Andrea Pirlo | Foto Twitter
    Andrea Pirlo | Foto Twitter

    Le conferme poi nei giorni scorsi si sono trovate in alcuni indizi, indizi che riportano sempre alle sue parole ed al passato quando la coesistenza con Allegri era terminata proprio con la sua cessione in bianconero da parte della società di via Turati.

    Ad inizio stagione per i supporter bianconeri era proprio uno dei punti caldi della contestazione al tecnico, che poi con il lavoro ha conquistato anche  più scettici. Pirlo alla scadenza dell’ultimo contratto (due anni or sono) aveva detto che non ci sarebbero stati problemi per un rinnovo se il progetto bianconero fosse ruotato comunque intorno a lui. Poi l’arrivo di Allegri, il chiarimento, gli infortuni, lo scudetto e Khedira. Una sequenza di cose che hanno fatto ponderare un po’ tutti, intanto in stagione la Juve ha dimostrato di poter sopperire alla mancanza di Pirlo e poi l’arrivo di un’altra stella in mezzo al campo fa aumentare la concorrenza in un reparto che già a detta di molti era uno dei più forti del mondo.

    Proprio con i blaugrana si intreccia la sua storia e si intrecciano le trame per il futuro di Andrea Pirlo. Infatti i New York City, hanno contattato prima Xavi, stella uscente dal club catalano per approdare negli Emirati Arabi e poi si sono rivolti proprio al giocatore della Juventus, trovando un’intesa di massima.

    A rivelarlo è il quotidiano As che è certo delle sue fonti al punto tale che afferma che l’annuncio ufficiale del trasferimento avverrà dopo la partita di sabato dove Pirlo e compagni tenteranno di fare un triplete storico per la Juventus evitando di far raggiungere lo stesso traguardo al Barcellona. Il centrocampista raggiungerebbe così a New York Frank Lampard e David Villa, facendo così aumentare il livello della Major League Soccer.

  • Eterno Toni, baluardo italiano tra gli argentini

    Eterno Toni, baluardo italiano tra gli argentini

    Quando l’Hellas Verona, per il suo ritorno in Serie A, decise di affidare il peso del suo attacco a Luca Toni ci furono molte opinioni contrastanti a cominciare proprio in seno al capoluogo veneto. Molti pensarono allora che la squadra di Mandorlini potesse avere difficoltà a restare nella massima serie, proprio perché a compensare una difesa da verificare c’era un attacco che poteva risultare datato ed asfittico.

    Luca Toni veniva da esperienze non proprio positive tra Genoa, Juventus e Fiorentina dopo l’esperienza internazionale nel Bayern Monaco. Poi l’Hellas esplose nella scorsa stagione in Serie A, sorprendendo tutti grazie alla rivelazione Iturbe, Jorginho e soprattutto ai suoi gol. A fine mercato estivo quest’anno tra gli addetti ai lavori serpeggiava pessimismo per i veneti. Il Verona pareva smembrato e senza più giocatori di qualità e solo il “vecchioLuca Toni senza gli assist di Iturbe sembrava spacciato a fare una gramma vita tra le maglie difensive della Serie A che con giocatori non velocissimi e piuttosto piazzati fisicamente sono più che collaudate.

    La gioia di Luca Toni | Foto Twitter
    La gioia di Luca Toni | Foto Twitter

    In Germania la sua posizione al centro dell’attacco del Bayern venne spodestata dall’arrivo di un altro gigante che poi lo ha raggiunto in Serie A in questi anni, età diverse così come sono diversi i rendimenti dei due giocatori, parliamo di Mario Gomez. Il calciatore tedesco ha subito infortuni che hanno minato la sua esperienza in Italia, ha 29 anni ed oggi è un oggetto discusso a Firenze, già proprio quella Firenze che cedette Luca Toni al Bayern nel 2009. Un incrocio singolare, considerando che uno è arrivato nel Bel Paese facendo brillare gli occhi per aspettative di alto lignaggio e l’altro arrivava a Verona senza troppe aspettative ed una scommessa da vincere.

    A 37 anni Luca Toni la sua scommessa l’ha vinta, nella Serie A 2014/15 ad una giornata dalla fine, con la doppietta rifilata al Parma oggi pomeriggio, balza in testa alla classifica marcatori con 21 reti superando lo strapotere argentino che ha tenuto la testa della classifica per tutta la stagione. Il trio Higuain, Tevez e Icardi dopo una battaglia testa a testa si è visto superare dal gigante buono di Pavullo nel Frignano.

    Luca Toni raggiunge quota 150 reti di Serie A e supera quota 20 gol in stagione per la sesta volta nella sua carriera, due volte con il Palermo, due con il Verona una con la Fiorentina ed una con il Bayern Monaco. In due anni è stato il giocatore più prolifico della massima serie con 41 reti.

    In una stagione che anche a livello europeo potrebbe segnare la rinascita del calcio italiano il fatto che un vecchio baluardo come Luca Toni possa spodestare lo strapotere degli attaccanti stranieri rappresenta un messaggio importante per chi fa calciomercato in Italia, investe e fa investire milioni di euro in un ruolo dove ancora abbiamo molto da dire.