Autore: Cristiano Previ

  • Lazio, per il dopo Klose c’è Djordjevic

    Lazio, per il dopo Klose c’è Djordjevic

    Grandissimo colpo della Lazio che si muove veloce e senza improntare una trattativa lunga e deleteria come era stata quella per Burat Yilmaz. In estate il club capitolino si era infognato in un estenuante tira e molla  fino al termine della sessione del mercato, per poi dirottare all’ultimo su Quagliarella che per diktat di Antonio Conte rimase a Torino.

    Nei piani della Lazio anche sull’allenatore ci si è dovuti arenare, l’ingaggio di Edy Reja doveva essere finalizzato al traghettamento della squadra fino al termine della stagione, poi Lotito aveva trovato un mezzo accordo con il tecnico del Basilea Burat Yakin. Il tecnico del team svizzero però proprio i primi di gennaio ha rinnovato di un altro anno il proprio contratto mettendo in condizione la Lazio, se proprio vuole, questo allenatore, di dover sborsare un indennizzo, cosa che Lotito non intende fare.

    Così si deve fare di necessità virtù ed il meglio sulla piazza, visto che poi è già sulla piazza, è proprio Edy Reja. Il tecnico goriziano ha chiarito che vuole fare, se interessa, un discorso programmatico e che sono necessari rinforzi. L’avventura di Miro Klose alla Lazio, è già da qualche mese che si sa, è giunta al termine per volontà del giocatore tedesco e così la Lazio parte a costruire la nuova squadra proprio da qui.

    Il “mercato di riparazione“, così come chiamata questa sessione, spesso viene utilizzata per aprire le strade che poi verranno battute in estate. Ed ecco che quindi la Lazio si è preparata per tempo trovando il sostituto di Klose e rinforzandosi in attacco, ma per giugno quando il tedesco andrà via ed il nuovo giocatore arriverà a parametro zero, ergo zero spese e zero perdite.

    Filip Djordjevic | © Jean-Sebastien / Getty Images
    Filip Djordjevic | © Jean-Sebastien / Getty Images

    Il giocatore in questione è Filip Djordjevic, attaccante serbo che sta stupendo in Ligue 1 con la maglia del Nantes, campionato dove, seppur il livello tecnico delle squadre sia più basso di quello italiano, c’è la concorrenza di certi nomi quali Falcao e Ibrahimovic.

    Il calciatore, che ha come procuratore Alessandro Lucci, pare abbia già accettato un contratto quinquennale con la società biancoceleste che nelle ultime ore ha battuto la concorrenza del Tottenham. I contatti proseguono ma il grosso è fatto, a fine mese o al massimo i primi di febbraio arriveranno anche le cifre ufficiali di un’affare davvero interessante per quello che sarà l’erede di Miroslav Klose.

    Filip Djordjevic, nazionale croato di 26 anni ha disputato in questa stagione 23 partite realizzando 11 reti tra Ligue 1, Coppa di Lega e Nazionale. Si tratta di un giocatore con le caratteristiche molto simili a quelle di Klose, mobile, veloce e scaltro in area di rigore. In Serie A potrebbe fare molto bene anche se le difese sono molto più chiuse e arcigne di quelle della Ligue 1.

    Questa operazione, come detto ai dettagli, si concluderà effettivamente a giugno, tuttavia la Lazio è comunque attiva nell’immediato per dare a Reja quello che ha chiesto. Mentre registra movimenti e sondaggi su Hernanes soprattutto dall’Inter, che ha trovato un accordo con il giocatore ma non con Lotito e con Milan, le inglesi Arsenal e Liverpool e la spagnola Atletico Madrid alla finestra, la Lazio tratta con il Bologna per cedere Floccari e si prepara per dare l’assalto a Quagliarella. Solo con l’uscita di un giocatore in attacco, il patron si muoverà per arrivare al rinforzo offensivo tanto desiderato da Edy Reja. Al momento, dopo aver ottenuto l’ok del calabrese al trasferimento in rossoblù, i due club stanno trattando per trovare l’accordo definitivo sulla cifra.

  • Coppa Italia: il Napoli supera l’Atalanta e avanza

    Coppa Italia: il Napoli supera l’Atalanta e avanza

    Diciamo subito che il risultato finale (3-1) non rende giustizia alla buona prova offerta dall’Atalanta in un campo difficile come quello di Napoli. Decisivo l’episodio che si verifica in occasione del 2-1 realizzato da Lorenzo Insigne, quando De Marco ed i suoi assistenti non fischiano il fuorigioco evidente a Higuain, la palla era indirizzata a lui. Tanta contestazione sulla quale ne farà poi le spese Yepes espulso per somma di ammonizioni. Ma andiamo con ordine.

    Dopo i primi minuti di studio, la prima frazione si accende all’improvviso. Al 14° l’Atalanta passa in vantaggio. Benalouane esce palla al piede dalla propria zona di competenza e con un lancio lunghissimo pesca Livaja sulla sinistra, l’attaccante croato vede in mezzo e serve a De Luca una palla impossibile da sbagliare e il piccolo fantasista nerazzurro segna. La gioia bergamasca però si smorza dopo un solo minuto. Réveillère da sinistra effettua un cross pennellato per Callejón che si coordina magistralmente e dal vertice destro dell’area piccola colpendo di mezzo collo esterno al volo batte Polito sul palo opposto.

    Esultanza della squadra, dopo la rete bellissima di Callejòn | © Giuseppe Bellini / Getty Images
    Esultanza della squadra, dopo la rete bellissima di Callejòn | © Giuseppe Bellini / Getty Images

    Un’occasione per parte prima di terminare il primo tempo è il resto che questa prima frazione regala, l’Atalanta potrebbe passare in vantaggio grazie a Britos che per anticipare De Luca ancora un po’ e combina un pasticcio, mentre il Napoli sfiora il vantaggio in pieno recupero, con Yepes che si immola evitando che Zapata colpisca a botta sicura dopo il preciso assist di Maggio.

    Nella ripresa l’Atalanta controlla il match o almeno prova a farlo e ci riesce fino a quando Benitez mette dentro Hamsik per uno spento Pandev. La mossa del tecnico non pare dare i frutti sperati perché il Napoli sfiora il gol solo su palle inattive. Insigne al 64° colpisce l’incrocio dei pali a Polito battuto con una punizione incredibile da una ventina di metri. Al 73° ecco il fattaccio che cambia la gara irrimediabilmente spezzando un bell’equilibrio. Réveillère mette in area per Higuain in evidente posizione irregolare. La palla però rimbalza sulla schiena di Del Grosso fermo a chiedere il fuorigioco e carambola verso Insigne che, solo soletto in area essendosi la difesa bergamasca fermata, mette in rete facilmente. Atalanta inviperita con De Marco. Ne fa le spese Yepes, che viene espulso per proteste.

    La partita si chiude definitivamente all’ 80°, con Callejón che sigla il punto del 3-1 con un piatto al volo su assist di Inler, stesso schema del lancio su Higuain di sette minuti prima ma con esito vincente stavolta poiché Del Grosso è in palese ritardo e fuori posizione.

    Napoli – Atalanta 3 – 1 (1 – 1) 14° De Luca (A), 15° Callejón (N), 72° Insigne (N), 80° Callejón (N)

    Napoli (4-2-3-1): Rafael 6; Maggio 6, Albiol 5,5, Britos 5,5, Réveillère 7; Inler 6,5, Radošević 5,5; Callejón 8 (84° Bariti sv), Pandev 6 (59° Hamšík 6), Insigne 6,5; Zapata 5,5 (71° Higuain 6).

    All. Benitez 6,5

    Atalanta (4-4-2): Polito 6; Nica 6, Yepes 5,5, Benalouane 6,5, Del Grosso 4; Giorgi 6,5 (84° Cigarini sv), Baselli 6 (73° Stendardo sv), Cazzola 6, Kone 5,5; De Luca 7 (62° Marilungo 6), Livaja 6,5.

    All. Colantuono 6

    Arbitro: Andrea De Marco (sezione di Chiavari) 5
    Ammoniti: Benalouane (A), Cazzola (A), Albiol (N), Livaja (A) Espulsi: Yepes (A) per proteste

  • Rosati, Matri e Anderson alla Fiorentina ma non finisce qui

    Rosati, Matri e Anderson alla Fiorentina ma non finisce qui

    La Fiorentina già questa estate ci aveva abituato al suo modo incredibile di operare sul calciomercato. Sorniona, alla finestra e attendista, poi come un fulmine a ciel sereno colpisce portando a casa quello che cerca. (altro…)

  • Calciomercato Napoli, su Jorginho e Capoue ma occhio a Inler e Hamsik

    Calciomercato Napoli, su Jorginho e Capoue ma occhio a Inler e Hamsik

    Si battono strade inglesi per il Napoli in questi giorni, passando per Verona. Da tempo il club del patron Aurelio De Laurentiis ha in piedi una trattativa con il club gialloblù per Jorginho, centrocampista 22enne di origine brasiliana naturalizzato italiano che si è messo in gran luce durante questa prima parte della Serie A.

    Previsto un incontro a Milano tra il D. S. Bigon e il D. G. scaligero Sogliano per ultimare i dettagli e tra gli addetti ai lavori si respira aria di grande ottimismo. Il Napoli questa volta si è mosso per tempo e anche le parole di Benitez sull’argomento fanno pensare ad una breve conclusione dell’affare:

    Jorginho? Lo guardiamo, come ho già detto, così come osserviamo altri giocatori. Con Bigon si sta lavorando al massimo, e lo dimostra il mercato che abbiamo fatto quest’anno. La rosa ora è giovane, ma ha anche più esperienza internazionale. Non facciamo nomi ma qualcosa faremo. E’ importante lavorare anche per il prossimo anno. Stiamo tutti lavorando sul mercato ma, come ho detto, a gennaio non è mai facile. Se troviamo giovani italiani di livello è meglio, perché non hanno bisogno di adattarsi. Ma non è facile. Dobbiamo essere attenti a questo mercato, ma anche a quello internazionale. Perché ci sono giocatori che magari hanno voglia di venire a Napoli per vincere”.

    Il fronte sul quale sta lavorando l’entourage azzurro è doppio ovvero una cessione immediata o un prestito con diritto di riscatto basato su 8 milioni di Euro, cifra sulla quale i due club concordano.

    Jorginho e Gokhan Inler | © Dino Panato / Getty Images
    Jorginho e Gokhan Inler | © Dino Panato / Getty Images

    In Italia il Napoli è interessato anche ad un altro gioiellino, proveniente da Bergamo. Forte è infatti la volontà di portare a Castel Volturno Daniele Baselli, centrocampista offensivo di soli 21 anni dell’Atalanta che ha ben figurato nelle sue 11 presenze in Serie A.

    Bigon successivamente volerà a Londra, sponda Tottenham per cominciare la trattativa relativa ad Etienne Capoue,  versatile centrocampista che i londinesi hanno acquistato quest’estate dal Tolosa pagandolo 11 milioni di Euro. Il Napoli parte da una cifra che verrà certamente rifiutata, 8 milioni ma poi proverà a salire, inoltre sul giocatore è piombato anche il Liverpool. Si potrebbe chiudere a 9 milioni con il pagamento di altri due a giugno.

    Oltre a tutto questo il D. S. partenopeo dovrà fare i conti con due interessamenti in uscita. Uno forte e l’altro certamente da valutare e tenere sotto controllo.

    Gokhan Inler sembra essere un obbiettivo proprio del Liverpool che avrebbe pronta un’offerta per la società azzurra e il viaggio di Bigon nel Regno Unito potrebbe fare da spartiacque sulla vicenda. Il Napoli deve fare i conti attualmente con l’infortunio accorso a Valon Behrami, quindi il reparto è già in emergenza, tuttavia con l’arrivo di Capoue appunto qualcosa si potrebbe muovere altrimenti è difficile pensare che entro fine mese i partenopei possano privarsi di Inler.

    Un’altro rumors molto accattivante riguarda Marek Hamsik, il centrocampista slovacco è molto piaciuto a Moyes, tecnico del Manchester United durante il suo tour in Italia per vedere la Serie A e secondo SoccerLens.com è pronta un’offerta pari a 35 milioni di sterline (poco più di 40 milioni di Euro). Non è chiaro però se l’interesse è rivolto a questa finestra di mercato o per quella di giugno.

  • Coppa Italia: doppio Perea e la Lazio è ai quarti

    Coppa Italia: doppio Perea e la Lazio è ai quarti

    In vista dei prossimi impegni in campionato Reja sceglie, per questo match di Coppa Italia, una formazione con molte seconde linee. Restano fuori nella Lazio infatti ben otto titolari tra assenze forzate e scelte tecniche (Biava, Dias, Ledesma, Gonzalez, Candreva, Klose, Lulic ed Hernanes) rimpiazzati da altrettanti giocatori che fino ad oggi hanno avuto poco spazio per mettersi in luce (Ciani, Novaretti, Onazi, Biglia, Felipe Anderson, Keita, Ederson e Perea).

    Il Parma scende a Roma per giocarsi la partita a viso aperto, magari cercando di sfruttare il momento non felice della Lazio e prima che la mano dell’allenatore possa modellare la squadra. All’ Olimpico i gialloblù si presentano con un tridente offensivo formato da Sansone, Cassano e Biabiany, mentre Amauri si accomoda in panchina.

    Brayan Perea | © Paolo Bruno / Getty Images
    Brayan Perea | © Paolo Bruno / Getty Images

    La Lazio nei primi 20′ mette sotto i ducali, creando almeno tre nitide palle gol non sfruttate, mettendo a frutto una evidente supremazia a centrocampo. I biancocelesti sfiorano il vantaggio con Keita e due volte con Perea. E’ proprio il giovane attaccante colombiano che trova la rete del vantaggio sfruttando una respinta corta di Bajza su un sinistro potente di Felipe Anderson.

    Il Parma reagisce, prima con Parolo che costringe Berisha a superarsi, poi Biabiany pareggia i conti sfruttando un’ amnesia difensiva dei padroni di casa. Per la Lazio è tutto da rifare.

    Il secondo tempo della gara assume un tono più maschio e con ritmi elevati che fanno risaltare la stanchezza fisica degli uomini di Reya, infatti avendo allestito una formazione con molte riserve, gli stessi non hanno i ’90 minuti nelle gambe. Non è un caso che le uniche due occasioni da gol capitano sui piedi di Sansone, che alla prima, l’ attaccante del Parma non, riesce a dare forza alla sua conclusione che diventa un passaggio a Berisha, nella seconda Salsone si fa anticipare prima di concludere a rete da Ciani.

    Quando tutti sono ormai convinti che si dovrà andare ai supplementari ecco la svolta. Su un cross senza pretese di Candreva, la difesa parmense buca e il più lesto ad approfittarne è Perea che con un delicato pallonetto supera Bajza in uscita disperata. Una rete del tutto insperata che toglie le castagne dal fuoco a una squadra in manifesta apnea fisica e che rischiava anche di capitolare da un momento all’altro. Adesso i biancocelesti affronteranno, nei quarti di finale di Coppa Italia, la vincente della sfida Napoli-Atalanta

    LAZIO-PARMA (1-1) 2-1 (Perea 25°, 91°: Biabiany 43°)

    Lazio (4-2-3-1): Berisha 6; Konko 6, Ciani 6, Novaretti 5,5 (76° Dias 6), Radu 6 (57° Cavanda 6); Onazi 6,5, Biglia 6; Felipe Anderson 6,5, Ederson 5,5 (67° Candreva 6), Keita 6; Perea 7A disp. Strakosha, Guerrieri, Biava, Vinìcius, Ledesma, Gonzalez, Klose, Floccari.

    All.Reja 6.

    Parma (4-3-3): Bajza 5,5; Cassani 6, Paletta 6, Felipe 5,5, Gobbi 6; Gargano 5,5, Marchionni 6, Parolo 6; Sansone 5,5, Cassano 6, Biabiany 6,5 (67° Palladino 6). A disp.Mirante, Coric, Mesbah, Lucarelli, Rosi, Kone, Acquah, Galloppa, Munari, Mendes, Amauri.

    All.Donadoni 6.
    Arbitro: Gervasoni.
    Note: Ammoniti Biglia (L), Perea (L); Felipe (P).

  • Coppa Italia: Torosidis regala i quarti alla Roma

    Coppa Italia: Torosidis regala i quarti alla Roma

    Ottavi di finale intensi per la Roma di Rudi Garcia che affrontava, tra le proprie mura la Sampdoria. Gara resa suggestiva dal fatto che era quella dell’esordio per Nainggolan e per il fatto che in palio c’era il passaggio ai quarti di finale contro la già qualificata Juventus e quindi una chance immediata dal sapore di vendetta.

    I liguri partono senza alcun timore reverenziale e cercano di prendere in mano l’iniziativa, la Roma dal canto suo ha una missione primaria che è quella di dimenticare in fretta la sconfitta dello Juventus Stadium di domenica sera.

    Le formazioni di entrambe le compagini sono farcite di seconde linee che potrebbero dare qualche indicazione in più sul loro stato di forma ai due tecnici per questi ottavi di Coppa Italia. Nonostante la partenza migliore della Sampdoria che non capitalizza un paio di traversoni la Roma però è più determinata, e al 6° passa con Torosidis, rapido a sfruttare una deviazione corta di Fiorillo.

    Vasilis Torosidis realizza l'1-0 | © Paolo Bruno / Getty Images
    Vasilis Torosidis realizza l’1-0 | © Paolo Bruno / Getty Images

    La Sampdoria è presente, dimostra di avere una propria identità e di essere arrivata a Roma con l’intento di giocarsi la partita e  a parte uno svarione difensivo che al 19° può mettere in condizione Ljajic di farle male tiene i giallorossi a bada.

    Al 25° Ljajic serve al debuttante Nainggolan il pallone del raddoppio, ma il belga manca il gol all’esordio. Il serbo è la chiave per aprire una retroguardia blucerchiata non irresistibile, e alla mezz’ora impegna Fiorillo. Ora la Sampdoria fatica a uscire dalla sua metà campo e la Roma regala i dieci minuti finali all’attacco, solo un doppio miracolo di Fiorillo (uno dei migliori in campo per i suoi) su Florenzi nega il raddoppio ai giallorossi.

    Nella ripresa le due squadre giocano a ritmi più alti e la Sampdoria con il passare dei minuti prende sempre più campo, ma è un predominio sterile e lo rimane quando al 60° Sinisa Mihajlovic inserisce Petagna al posto di un Pozzi deludente. La partita di Nainggolan termina al 69° e possiamo confermarvi che potrà essere un acquisto molto utile per la Roma, vista la sua prova di carattere e con una già ottima intesa con i compagni.

    Il risultato non cambierà più fino alla fine e l’unica occasione degna di nota nella ripresa è per la Roma, Torosidis vede fuori dai pali Fiorillo, prova a sorprenderlo con un pallonetto dal vertice sinistro dell’area di rigore, ma il portiere è bravo e con un colpo di reni sfiora il pallone quel tanto che basta a deviare in angolo.

     

    ROMA – SAMPDORIA 1 (1) – (0) 0

    ROMA (4-3-3):

    Skorupski 6; Torosidis 7, Burdisso 6,5, Castan 6,5, Dodò 6,5 (92° BenatiaSv); Nainggolan 6,5 (69° Strootman 6), De Rossi 6 , Taddei 5,5; Florenzi 5,5 (75° Gervinho (5,5), Destro 6, Ljajic 6,5A disp.: De Sanctis, Lobont, Jedvaj, Maicon, Marquinho, Ricci, Totti, Caprari. 

    All.: Garcia.

    SAMPDORIA (4-2-3-1):

    Fiorillo 7; M. Rodriguez 5,5, Salamon 5,5, Fornasier 6, Castellini 6; Maresca 5,5 (80° Gentsoglou 6), Obiang 6; Wszolek 6,5, Bjarnason 5,5 (89° Gavazzi 6), Sansone 5; Pozzi 5 (60° Petagna 5,5).  A disp.: Da Costa, Mustafi, Palombo, De Silvestri, Poulsen, Renan, Krstcic, Eramo, Soriano, Gabbiadini, Eder. 

    All.: Mihajlovic.

    Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa
    Note: Ammoniti Obiang, Rodriguez (S), Nainggolan (R)

  • Juventus: rinnovo di Pirlo vicino, a breve l’ufficialità

    Juventus: rinnovo di Pirlo vicino, a breve l’ufficialità

    Oltre alle voci di un “pesantissimo” interessamento da parte del Paris Saint Germain, soprattutto rivolto a giugno per i tifosi della Juventus c’è anche un altro bel nodo da sciogliere. Si tratta del rinnovo di Pirlo il cui contratto è in scadenza  il 30 giugno prossimo.

    Andrea Pirlo è stato visto, nella giornata di ieri, entrare nella sede bianconera e per molti è stato il segnale della conferma sulle voci che trapelavano da giorni. Il centrocampista bresciano e la dirigenza juventina stanno discutendo il rinnovo. Marotta, Paratici e lo stesso giocatore con il suo agente potrebbero trovare l’accordo per chiudere il discorso.

    Si conosce anche l’intreccio che legava Juventus e Real Madrid in tal senso, ovvero con “Madama” che alla finestra controllava anche eventuali sottoscrizioni con i Blancos da parte di Xabi Alonso. Ebbene ieri Pirlo è entrato in sede della Juventus a Torino e sempre ieri è arrivata l’ufficialità del rinnovo del centrocampista spagnolo con il Real Madrid.

    Questo è il secondo indizio che confermerebbe il fatto che Andrea Pirlo ha trovato l’intesa con la Juventus.

    Andrea Pirlo in azione | © Gabriel Bouys / Getty Images
    Andrea Pirlo in azione | © Gabriel Bouys / Getty Images

    Ad inizio stagione Pirlo aveva avvertito che non avrebbe digerito un rinnovo annuale e che nel nuovo progetto bianconero se ne avesse dovuto farne parte ne avrebbe solo fatto parte con un ruolo per cui si sarebbe sentito importante. I tifosi bianconeri avevano paura di rivivere l’esperienza fatta con Alessandro Del Piero dove dopo un prolungamento di un singolo anno, la dirigenza della Juve aveva scaricato una delle sue bandiere storiche costringendolo ad emigrare in Australia.

    L’offerta della Juventus è quella di un biennale a circa 4 milioni di euro a stagione, con opzione per il terzo. La società aspetta la risposta definitiva del giocatore, che più volte ha dichiarato la sua volontà di proseguire la sua avventura in bianconero,  la firma è vicina e dovrebbe arrivare a breve ora ci saranno solo da limare i dettagli contrattuali.

  • Coppa Italia, la Fiorentina supera il Chievo e vola ai quarti

    Coppa Italia, la Fiorentina supera il Chievo e vola ai quarti

    La Fiorentina di Montella accede ai quarti di finale di Coppa Italia grazie ad una prestazione sicura e convincente.
    Troppo molle il Chievo che ha messo contro i viola solo tanta corsa e poche idee. Il match è deciso dalle reti di Joaqìn e Rebic entrambe nel primo tempo.

    Corini per questa trasferta  decide per un coperto 4-5-1 che nei primi venti minuti di gioco porta i clivensi ad avere un ottimo possesso palla ed una occasione per portarsi in vantaggio con Paloschi che impegna Neto.

    La Fiorentina lentamente cresce e una volta riuscita a prendere in mano il pallino del gioco si porta in vantaggio. Al 30° Wolski mette in mezzo dalla sinistra per Joaquín che incrocia al volo infilando imparabilmente il portiere ospite. Il 2-0 arriva al secondo minuto di recupero del primo tempo quando Rebić di testa ribatte in rete, sulla respinta di Silvestri, una punizione di Borja Valero.

    Joaquìn festeggia dopo la  prima rete. | © Gabriele Maltinti / Getty Images
    Joaquìn festeggia dopo la prima rete. | © Gabriele Maltinti / Getty Images

    Nella ripresa Matias Fernandez sfiora il tris, colpendo la traversa. Al 68° avviene l’episodio che chiude definitivamente una gara che comunque già pareva poco incline a cambiare il suo trend. Il Chievo resta in dieci uomini, Sardo rimedia il secondo giallo per un’ingenua simulazione.

    La Fiorentina controlla il gioco e al 76° addirittura, con il neo entrato Ryder Matos metterebbe in cassaforte la terza rete, l’arbitro Irrati però annulla per fuorigioco.

    A sei minuti dal termine l’arbitro ristabilisce la parità numerica, Ambrosini viene ammonito per la seconda volta e Irrati di conseguenza estrae il cartellino rosso.

    La Fiorentina passa così ai quarti di Coppa Italia agevolmente dove affronterà la vincente della sfida tra Catania e Siena. Non c’è stata una chiave di lettura del match in particolare, semplicemente sono stati espressi i valori che le due compagini hanno a disposizione, tuttavia il Chievo è apparso, seppur combattivo, in controtendenza con le ultime uscite offerte in campionato.

    FIORENTINA 2 (2) – (0) 0 CHIEVO – Joaquìn 30°, Rebic 47°

    Fiorentina (4-3-2-1):Neto; Roncaglia, Rodriguez, Compper (81° Vecino), Tomović; Ambrosini, Matias Fernandez, Borja Valero; Wolski (69° Pizarro), Joaquín; Rebić (64° Matos). A disposizione: Munúa, Lezzerini, Vargas, Savić, Capezzi, Olivera, Iakovenko, Ilicić, Empereur.

    All.:Vincenzo Montella.

    Chievo (4-5-1): Silvestri; Sardo, Dainelli, Cesar, Pamić (40′ Dramé); Sestu (53° Théréau), Bentivoglio, Hetemaj, Radovanovic, Estigarribia; Paloschi (71° Frey). A disposizione: Squizzi, Bernardini, Dos Santos, Acosty, Pellissier, Papp, Lazarević, Mbaye.

    All.: Eugenio Corini

    Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia.
    Note – Ammoniti: Radovanović (C), Ambrosini (F), Cesar (C), Borja Valero (F), Sardo (C), Hetemaj (C). Espulsi: Sardo (C) e Ambrosini (F) per doppia ammonizione. Recupero: 2 pt; 3 st.

  • Perizia, “Schumacher tradito dal destino”

    Perizia, “Schumacher tradito dal destino”

    La Procura di Albertville (Francia), come sappiamo, ha aperto un’inchiesta inerente l’incidente che ha coinvolto Michael Schumacher sulla, o meglio sul fuori, pista da sci di Meribel nelle Alpi francesi.

    Ieri è stata la giornata della conferenza stampa, che come promesso c’è stata, per fare luce su quanto accaduto.

    Intanto è stato fatto un chiarimento molto importante che smentisce parzialmente, almeno, quanto era trapelato nei giorni scorsi. Non ci sono video diversi che riprendono l’incidente, ma esiste solo un video registrato da una telecamera posta sul casco da sci che indossava Michael Schumacher al momento della caduta.

    Ecco i principali passaggi che il Procuratore Patrick Quincy, che segue l’inchiesta, ha rilasciato ieri nella conferenza stampa per svelare la Perizia sull’incidente a Schumacher:

    “Il video della telecamera posta sul casco di Michael Schumacher dura 2 minuti e ci ha fornito elementi molto importanti. Grazie al filmato siamo potuti risalire al punto esatto e al momento preciso dell’impatto contro le rocce“.

    Da qui avviene la ricostruzione di quanto è successo all’ex-pilota di Formula 1 e della Ferrari.

    “Gli sci di Michael erano nuovissimi e non sono la causa della caduta. Al momento dell’incidente Schumacher non stava soccorrendo nessuno, l’impatto è avvenuto contro una roccia posta ad 8 metri dal bordo della pista, coperta dalla neve“.

    Michael Schumacher | © Mark Thompson / Getty Images
    Michael Schumacher | © Mark Thompson / Getty Images

    In tal senso l’emittente locale BFM a tal ha aggiunto altri elementi, pare  infatti che Schumacher si stesse spostando da una pista all’altra, sciando a velocità moderata, in un tratto coperto da neve fresca quando ha incrociato due rocce poste una in fila all’altra. Un fatto quindi che sarebbe potuto capitare a chiunque impegnato in un’azione che avviene normalmente presso un impianto sciistico.

    Quincy comunque ci tiene a precisare che le indagini sono in ogni caso in una fase iniziale:

    In questo momento è impossibile valutare eventuali responsabilità, né se Schumacher abbia commesso un’imprudenza. Posso dire che la pista di Meribel era ben segnalata“.

    Il video ovviamente rimane posto sotto sequestro dalle autorità francesi, tuttavia si può già intendere da queste prime fasi dell’inchiesta che molte delle voci riportate da alcuni media, che indicavano l’incidente come una sciagurata manovra da parte di Michael Schumacher o come un atto eroico da parte dell’ex-pilota per aiutare suo figlio, presente sul “fuori pista” con lui, non trovano assolutamente conferma.

    Adesso l’attenzione dei media si concentra sulla pista “maledetta” e sulla località sciistica, infatti da archivi vari è spuntato un precedente del 2009. La stazione sciistica era stata condannata a pagare un risarcimento di 86 mila euro ad una modella di 24 anni, caduta su una pista blu (facile) riportando un trauma cranico più varie fratture.

  • Bologna: Pioli ai saluti, tocca a Ballardini salvare i felsinei

    Bologna: Pioli ai saluti, tocca a Ballardini salvare i felsinei

    Dopo la bruciante sconfitta contro il Catania la decisione della dirigenza del Bologna non poteva essere diversa da quella che si paventava ormai da qualche settimana.

    Il Bologna in una nota ufficiale dal proprio sito comunica:

    Il Bologna F.C. 1909 comunica di avere affidato la guida tecnica della prima squadra a Davide Ballardini, che ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2014. Ballardini, nato a Ravenna il 6 gennaio 1964, sarà affiancato dai collaboratori Carlo Regno (Fabriano, 4 settembre 1955) allenatore in seconda, Stefano Melandri (Ravenna, 15 dicembre 1963) collaboratore tecnico, Andrea Rinaldi (Modena, 20 febbraio 1963) preparatore atletico, Mario Paradisi (Acqualagna, 5 marzo 1959) preparatore dei portieri“.

    Davide Ballardini | © Valerio Pennicino / Getty Images
    Davide Ballardini | © Valerio Pennicino / Getty Images

    Il Bologna ha così sollevato dall’incarico della guida tecnica Stefano Pioli ed in merito a questo sempre attraverso il portale on-line ufficiale ringrazia l’ex-tecnico per la professionalità e la passione con la quale ha svolto il suo lavoro, ma che alla luce dei deludenti risultati ottenuti con rammarico si è dovuto prendere tale decisione.

    Pioli, dal canto suo dimostra la sua professionalità anche in questo momento ed ha reagito con signorilità:

    Sono stati 27 mesi vissuti con intensità, passione e ricchi di soddisfazione. Dal primo all’ultimo giorno, io e il mio staff abbiamo lavorato con serietà e professionalità. Abbiamo dato tutto e ricevuto tantissimo. Abbiamo conosciuto un ambiente e una tifoseria straordinaria, grazie a tutti. Grazie a tutti i giocatori avuti a disposizione in questo periodo, a tutti i collaboratori, team manager, staff sanitario, magazzinieri e a tutti i dipendenti del Bologna che ci hanno permesso di lavorare ogni giorno nel modo migliore possibile“.

    Salgono quindi a sei le panchine “saltate” fino a questo momento in questa stagione in Serie A. Il primo esonero è stato quello di Liverani al Genoa, sostituito da Gasperini e l’ultimo in ordine cronologico prima di Pioli, ad essere stato sostituito, è stato Petkovic licenziato per giusta causa dal presidente della Lazio Lotito e sostituito da Edy Reja.

    Davide Ballardini, ex-tecnico di Lazio, Cagliari e Genoa  avrà a disposizione un’altra chance per il suo rientro in Serie A, sperando che questa volta, qualora ottenesse la salvezza il Bologna possa dargli anche la continuità che merita dopo che anche la scorsa stagione quando prese in corsa il Genoa, in una situazione difficile di classifica, riuscì a salvarlo.