Autore: Cristiano Previ

  • Inter, Guarin risposa il progetto nerazzurro

    Inter, Guarin risposa il progetto nerazzurro

    Dopo due mesi dalle burrascose polemiche della sessione di mercato invernale, quando il centrocampista colombiano dell’Inter sembrava ormai un corpo estraneo della squadra di Walter Mazzarri, non solo abbiamo potuto veder esprimersi in campo Fredy Guarin a ottimi livelli, ma oggi sappiamo anche che c’è la volontà, ratificata da un prolungamento di contratto, di continuare la strada insieme.

    Ricordiamo che nella sessione di mercato invernale l’entourage nerazzurro e la dirigenza della Juventus si erano di fatto accordate per determinare uno scambio tra Fredy Guarin e Mirko Vucinic che avrebbero quindi dovuto invertire le casacche di appartenenza. All’ultimo momento, mentre l’attaccante della Juventus era in una clinica lombarda assieme al medico sociale dell’Inter per fare le visite mediche pre-contratto arrivò il brusco stop alla trattativa da parte di Erik Thohir. La scelta drastica fece andare su tutte le furie, in primis, proprio Fredy Guarin che già sognava di vestire la maglia della Juventus che subito dichiarava:

    Non tornerò mai ad allenarmi alla Pinetina, voglio andare via!“.

    Tra Juventus ed Inter s’innescò anche una guerra diplomatica poi risolta a schermaglie verbali, ma la cosa peggiore sembrava la collocazione difficile in rosa per i due giocatori. Vucinic tornò a disposizione di Conte quasi subito, mentre per Guarin ci volle qualche settimana in più. Il reintegro del centrocampista colombiano però avvenne gradualmente e ieri tutta questa querelle ha avuto un lieto fine.

    Fredy Guarin felice del rinnovo | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Fredy Guarin felice del rinnovo | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Fredy Guarin ha rinnovato il suo contratto in essere con l’Inter prolungandolo di un’altra stagione rispetto alla vecchia scadenza. Così resterà in nerazzurro fino al 2017 mettendo fine a tutto quanto è accaduto prima e che le cose siano davvero cambiate per lui lo si capisce anche dalle sue parole pronunciate a Inter Channel:

    “Sono felicissimo, realizzo un altro sogno. Sono felice, spero di festeggiare con la mia famiglia, i compagni, le persone che mi son sempre vicine”.

    E anche sul ricucito rapporto con società e colleghi non ha nessun dubbio:

    “Ringrazio il presidente, l’allenatore, il mister, lo staff, i miei compagni, i tifosi: la fiducia che mi danno è importante, spero di dare una risposta giorno per giorno e portare tantissimo a questo progetto”.

    Insomma un bel cambiamento pensando a quanto accaduto a gennaio, ma l’importante è che la Serie A abbia ritrovato uno dei suoi più talentuosi protagonisti.

  • Massimo Cellino, addio sogni d’oltre manica?

    Massimo Cellino, addio sogni d’oltre manica?

    Non è bastata la sconfitta subita dal Cagliari contro il Bologna a far soffrire Massimo Cellino, ma ci si è messo anche l’organo inglese giudicante sull’acquisizione della società Leeds United.  E’ arrivato il responso definitivo da parte della Football League è stata bocciata definitivamente a causa di una vecchia multa per evasione fiscale da parte del patron del Cagliari.

    Così Massimo Cellino, che ha già versato nelle casse del club due milioni di sterline, non potrà esserne proprietario per colpa di una sanzione di 600.000 Euro ricevuta dal fisco il 17 marzo scorso per non aver pagato l’I.V.A. sull’acquisto di una barca a vela negli Stati Uniti.

    La telenovela però non sembra essere arrivata ad un termine definitivo, infatti come si apprende in una nota ufficiale del Leeds United la società si dichiara dispiaciuta del responso ricevuto e conferma l’intenzione di continuare a mediare tra la Football League e la società Eleonora Sport Ltd. per trovare una soluzione che possa trovare d’accordo entrambe le parti.

    In effetti non è una situazione facile, in quanto attualmente il 75% delle quote azionarie del Leeds United, che erano in possesso della Gulf Finance House, consorzio con sede in Bahrain, dopo l’autorizzazione della Football Leagues Owners and Directors Test sono passate di mano alla Eleonora Sport Ltd. gruppo a cui fa capo lo stesso Massimo Cellino. Un affare da circa 50/60 milioni di Euro che si sarebbe dovuto concretizzare materialmente nell’arco di due anni e correlato dal progetto di acquisizione anche di Ellan Road (stadio del Leeds) ed l’ambizione di riportare il club in Premier.

    Tifosi del Leeds espongono uno striscione su Cellino | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Tifosi del Leeds espongono uno striscione su Cellino | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Dopo i guai avuti con i tifosi del Leeds a proposito dell’esonero, poi annullato, del tecnico Brian McDermott e della manifestazione prima di una gara da parte degli stessi vestiti da mafiosi adesso ci si mette anche l’organo giudicante la Championship (lega nella quale milita attualmente il Leeds) ad impedire a Cellino di ricoprire il ruolo direttivo nel club.

  • Juventus, l’Apache decide il duello nervoso col Catania

    Juventus, l’Apache decide il duello nervoso col Catania

    La Juventus agguanta la terza vittoria consecutiva in una settimana attraverso il minimo scarto. Al “Massimino” batte il Catania con una rete di Carlitos Tevez mentre regna il nervosismo, nel primo tempo vengono espulsi i due tecnici, nel secondo Bergessio.

    Una Juventus in partenza con qualche rincalzo, in modo da dosare le energie, in vista della gara di mercoledì sera contro il Parma ma che parte comunque con il piglio giusto impostando la partita ed il gioco. Di fronte i rossazzurri di Maran sembrano i battaglieri spartani al comando di Leonida nell’epica battaglia delle Termopili, non cedono e non mollano un centimetro. Tanto, troppo determinati i padroni di casa che diventano ferocemente nervosi dopo una gomitata di Bergessio a Chiellini punita con il cartellino giallo. Da quel momento in poi il gioco diventa frammentato e denso di contrasti, veri e finti, nelle proteste finiscono fuori dal match sia Conte che Maran dopo un duro scontro tra Bonucci e Bergessio. L’arbitro Damato ha veramente il suo daffare per tenere le briglie sulla partita.

    Nella prima frazione Osvaldo sbaglia una rete clamorosa ed il Catania punzecchia Storari in ordinaria amministrazione ma il risultato è fermo sullo 0-0.

    Tevez realizza il gol partita | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Tevez realizza il gol partita | Foto Twitter / Il Pallonaro

    La ripresa parte sulla stessa falsa riga ma Tevez trova un pallone sulla trequarti, a grandi falcate entra in area e appena può con un rasoterra in diagonale supera Andujar che può solo intuire e sfiorare il pallone. Passano pochi minuti e Bergessio, ancora con il gomito alto su Chiellini si becca il secondo giallo, lasciando i compagni in dieci. Tuttavia il Catania proverà a ribattere colpo su colpo alla Signora che dal canto suo avrà altre tre clamorose occasioni per chiudere il match, con Osvaldo, Vidal e con Tevez a cinque minuti dalla fine.

    CATANIA-JUVENTUS 0-1 (0-0) – 59° Tevez (J)

    Catania (3-5-2): Andújar 6; Bellusci (66° Leto 6); Gyomber 5,5; Rolin 6; Izco 6; Plasil 5,5 (82° Peruzzi S.V.), Lodi 5,5; Rinaudo 6; Monzón 6,5; Bergessio 5; Barrientos 6,5 (84° Keko S.V.).

    All.: Maran

    Juventus (3-5-2): Storari 6;Caceres 6,5; Bonucci 6,5; Chiellini 6;Lichtsteiner 6;  Vidal 6; Pirlo 6,5; Padoin 6;  Isla (66° Asamoah 6); Tevez (87° Giovinco S.V.); Osvaldo (64° Llorente 6).

    All.: Conte

    Ammoniti: Gyomber (C), Osvaldo (J), Rolin (C). Espulsi: 27° Conte (J) e Maran (C) per proteste, 67° Bergessio (C) per doppia ammonizione.

  • Napoli-Fiorentina, blindare o inseguire il terzo posto

    Napoli-Fiorentina, blindare o inseguire il terzo posto

    Il primo posticipo di questa 29esima giornata di Serie A è un match al cardiopalma, Napoli-Fiorentina, ovvero le due squadre più deluse dagli impegni europei. (altro…)

  • La Roma passeggia al “Bentegodi” e inguaia il Chievo

    La Roma passeggia al “Bentegodi” e inguaia il Chievo

    Tutto bene per la Roma di Rudi Garcia, che trova una facile vittoria sul campo di Verona, sponda Chievo, dove non è stato facile vincere per nessuno. Corini tiene la sua formazione abbottonatissima e chiude tutti gli spazi, si capisce subito quale sarà il canovaccio della partita.

    Si assiste da subito ad un buon possesso palla giallorosso ma nulla più, poi al 17° ecco la fiammata che apre il match e la colpa è tutta di Cesar che su un disimpegno di testa vuole appoggiare il pallone al proprio portiere innescando Gervinho, il quale non si fa pregare due volte ed al volo trafigge  Agazzi in uscita.

    Il Chievo prova una timida reazione, ma la Roma controlla agevolmente con le ottime chiusure di Benatia e Castan e può colpire in contropiede, Destro al 32° ruba una palla in area si allarga sulla sinistra superando Agazzi ma poi tira sull’esterno della rete.

    Il secondo gol arriva a fine primo tempo. Taddei offre centralmente a Destro una palla fuori area, l’attaccante giallorosso con una finta di corpo si libera di Dainelli, che colpevolmente gli lascia troppo spazio, e trafigge per la seconda volta Agazzi in uscita.

    Destro festeggia con i suoi compagni al secondo gol della Roma | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Destro festeggia con i suoi compagni al secondo gol della Roma | Foto Twitter / Il Pallonaro

    La ripresa vede un Chievo un po’ più convinto, ma la Roma controlla agevolmente rischiando il giusto, la partita si trascina con poche emozioni fino alla fine. Rudi Garcia ottiene quello che cercava, il mantenimento della concentrazione e l’affidabilità dei suoi uomini, mentre per Corini si apprestano settimane intense di lavoro. Il suo Chievo per salvarsi deve soprattutto registrare le amnesie difensive che oggi sono state determinanti contro una Roma non ad altissimi livelli.

    CHIEVO VERONA-ROMA 0-2 (0-2) – 17° Gervinho (R), 42° Destro (R).

    Chievo Verona (4-2-3-1): Agazzi 6; Sardo 5,5; Dainelli 5; Cesar 4,5; Frey 5,5; Bentivoglio 5,5; Radovanovic 5; Stoian 6 (46° Rubin 6); Rigoni 5,5; Lazarevic(70° Obinna 6); Paloschi 5,5 (59° Pellissier 5).

    All.: Corini

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6 (46° Torosidis 6); Benatia 6,5; Castan 6,5; Romagnoli 6; Nainggolan 6,5; Taddei 6,5; Pjanic 6; Gervinho 6,5; Destro 7; Totti 6,5 (76° Bastos 6).

    All.: Garcia

    Ammoniti: 38° Bentivoglio (C), 85° Benatia (R). Espulsi: –

  • Torino-Livorno, ci pensa un super Immobile

    Torino-Livorno, ci pensa un super Immobile

    Il primo anticipo della 29esima giornata di Serie A era in scena allo Stadio “Olimpico“di Torino e vedeva il confronto tra il Torino ed il Livorno. I granata alla ricerca del maledetto gol numero 3000 nella propria storia da quando la Serie A di disputa a girone unico e una vittoria che manca in campionato da ben quattro turni mentre gli amaranto di Di Carlo cercano punti salvezza in un campo difficile ma contro un avversario che pare abbia le pile scariche.

    Dopo una primissima fase di studio, dove pare siano gli ospiti ad organizzarsi meglio, ecco che il Torino esce alla grande offrendo una bella prestazione brillante. Al 17° è Kurtic che colpisce al volo verso la porta e permette a Bardi di scaldarsi le mani prodigandosi in un bell’intervento.

    La rete del vantaggio granata arriva al 25°. Dalla destra Cesare Bovo pennella una punizione morbida poco fuori l’area piccola sul primo palo, dove è appostato Immobile che con un bello stacco, di testa piazza il pallone nell’angolino alto della porta difesa da Bardi che non può farci nulla.

    Esultanza di Ciro Immobile | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Esultanza di Ciro Immobile | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il Torino a questo punto si scioglie e domina il campo creando occasioni da rete non sfruttate al meglio e facendo incetta di calci d’angolo. Proprio da uno di questi Glik colpisce a botta sicura schiacciando verso la rete, ma Bardi si supera e gli nega la rete.

    La prima reazione del Livorno si vedrà a fine primo tempo, quando la squadra di Ventura decide di riprendere fiato, ma proprio in una manovra offensiva amaranto parte fulmineo un contropiede micidiale che mette Alessio Cerci a tu per tu con l’estremo difensore livornese che neutralizza l’esterno della Nazionale.

    La ripresa parte con un Livorno più frizzante, ma la sostanza non cambia il Torino quando crea fa male. Al 54° ancora Cerci davanti al portiere amaranto calcia centrale facendosi neutralizzare il tiro. Il secondo gol arriva ancora grazie ad Immobile che è abile  stoppare un bel passaggio di El Kaddouri e scaricarlo in rete senza pensarci troppo.

    Il terzo gol che chiude definitivamente l’incontro è ad opera ancora di Ciro Immobile che si smarca benissimo tagliando in due la difesa del Livorno e si fa trovare libero sul passaggio di Kurtic, il centravanti carica il tiro e  indirizza il pallone nell’angolino basso della porta difesa da Bardi. A poco servirà la rete di Siligardi per gli amaranto all’89° che sancisce il risultato finale.

    Il Livorno prova qualche timida reazione ma c’è una sola squadra in campo che si permette pure il lusso di sostituire, a questo punto, un ottimo Cerci che è uscito molto arrabbiato e di far fare una standing ovation al suo cannoniere Ciro Immobile che invece si è goduto il momento.

    Per Domenico Di Carlo ci sarà molto da lavorare, soprattutto nel morale della squadra perché quando il Livorno va sotto si sfalda troppo facilmente e rinuncia quasi ad impostare il gioco.

    TORINO-LIVORNO 3-1 (1-0) – 25°, 60° e 67° Immobile (T); 89° Siligardi (L).

    Torino (3-5-2): Padelli 5,5; Bovo 6,5; Glik 6,5; Moretti 6; El Kaddouri 7; Maksimovic 6;  Kurtic 6,5; Vives 6 (81° Gazzi S.V.); Darmian 7; Cerci 7 (73° Meggiorini 6); Immobile 8 (77° Tachtsidis 6).

    All.: Ventura

    Livorno (3-5-2): Bardi 5; Ceccherini 5; Emerson 5,5 (30° Rinaudo 5); Castellini 5; Biagianti 4,5 (70° Benassi 6); Piccini 6; Greco (66° Siligardi 6,5); Duncan 6; Mesbah 5; Paulinho 5,5; Belfodil 5.

    All.: Di Carlo

    Ammoniti: 44° Mesbah (L). Espulsi: –

  • Roma: Rudi Garcia non vuole fermarsi

    Roma: Rudi Garcia non vuole fermarsi

    Nell’anticipo delle 20:45 di questa 29esima giornata di Serie A troviamo un intrigante Chievo Verona-Roma che nonostante possa sembrare futile per i giallorossi è invece determinante per i ragazzi di Eugenio Corini.

    I “mussi volanti” hanno infatti un solo punto di vantaggio sulla terzultima in classifica Bologna e quindi sarebbero ansiosi di riuscire a mettere un po’ di fieno in cascina, se poi questo dovesse accadere contro una big del nostro campionato, tanto meglio.

    Rudi Garcia deve fare i conti con il terribile infortunio capitato al suo metronomo Strootman che lo accompagnerà fino alla fine della stagione ed alla squalifica di Daniele De Rossi, tuttavia in conferenza stampa prima della partita è stato chiaro, guai a fermarsi adesso, la Roma deve continuare per crearsi un grande futuro. Insomma l’intento da parte del tecnico di tenere alta la tensione, nonostante la Juventus e lo scudetto siano scappati via è chiaro. Torna disponibile Maicon che quindi è probabile possa essere da subito della partita.

    Rudi Garcia | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Rudi Garcia | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In mediana dovrebbe vedersi Taddei e davanti, insieme all’inossidabile Francesco Totti, ci saranno le due frecce Bastos e Gervinho. Inizialmente in panchina Florenzi e Destro, che ha un feeling particolare con la porta clivense, sempre out invece Balzaretti.

    Corini è senza Guana, infortunato, e non può nemmeno contare su Hetemaj che è stato squalificato. Con un modulo molto coperto (5-3-2) dovremmo vedere a centrocampo il trio già collaudato Radovanovic, Guarente e Rigoni per fermare in mezzo la Roma. Dietro invece sugli esterni Sardo e Rubin mentre a fare i tre centrali Frey, Dainelli e Cesar. Davanti Stoian e Paloschi cercheranno di non dare punti di riferimento a Benatia e Castan.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    CHIEVO VERONA (5-3-2):

    Agazzi; Sardo, Frey, Dainelli, Cesar, Rubin; Radovanović, L. Rigoni, Guarente; Stoian, Paloschi. 

    All.: Eugenio Corini.

    ROMA (4-3-3):

    De Sanctis; Maicon, Benatia, Castán, Torosidis; Pjanić, Nainggolan, Taddei; Gervinho, Totti, Bastos. 

    All.: Rudi Garcia.

     

  • Torino, trovare gli stimoli per ripartire

    Torino, trovare gli stimoli per ripartire

    Era il 23 febbraio scorso quando il Torino iniziava una serie nera lunga praticamente un mese. Si giocava il derby e la Juventus infliggeva ai granata una sconfitta di misura che poteva minare il cammino verso l’Europa League della squadra di Ventura.

    Da quel giorno ad oggi, in altre tre apparizioni sono arrivate altrettante sconfitte facendo scappare quel sogno europeo di ben dieci punti, Sampdoria, Inter e Napoli sono state fatali facendo anche cadere stimoli importanti nei giocatori trainanti della squadra.

    Va bene il Torino ha avuto anche disavventure arbitrali marchiane, tuttavia non può sfuggire il fatto che i ragazzi di Ventura abbiano subito qualche scricchiolio di troppo a parte un dato costante che comunque dona all’ambiente la consapevolezza che il cammino percorso possa essere tranquillamente ripreso, il Torino nelle sue quattro sconfitte consecutive ha subito altrettanti gol, quindi è in fase offensiva che c’è da riprendere la retta via.

    La Curva Maratona | Foto Twitter / Il Pallonaro
    La Curva Maratona | Foto Twitter / Il Pallonaro

    La sfida casalinga contro una squadra che deve lottare per la retrocessione può essere il punto giusto per ripartire, ma può anche essere un’arma a doppio taglio. Il Torino persa, non ancora matematicamente, la chance per l’Europa League e raggiunta la salvezza con largo anticipo potrebbe aver perso gli stimoli per affrontare un avversario che, al contrario, sta lottando con i denti per raggiungere la permanenza in Serie A. E poi c’è quello sciopero del tifo che potrebbe condizionare i padroni di casa, anche se probabilmente solo ad inizio incontro.

    Domenico Di Carlo dal canto suo predica compattezza e grinta per fare i punti nella trasferta di Torino e tra i ventiquattro convocati mette in lista anche il centrocampista della Primavera Bartolini.

    Ventura dovrà fare a meno degli acciaccati Masiello, Pasquale, Larrondo, Basha e Farnerud ma non dovrebbe riscontrare problemi ad allestire una rosa che gli permette di fare il suo proficuo gioco.

    Di Carlo invece ha due squalifiche eccellenti a cui sopperire, infatti Emeghara e Mbaye saranno out per il Giudice Sportivo e l’unico infortunio presente in rosa è quello di Luci.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    TORINO (3-5-2):

    Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Kurtic, Vives, El Kaddouri, Darmian; Cerci, Immobile.

    All.: Giampiero Ventura.

    LIVORNO (5-3-2):

    Bardi; Coda, Ceccherini, Emerson, Castellini, Mesbah; Benassi, Biagianti, Greco; Belfodil, Paulinho.

    All.: Domenico Di Carlo

  • Champions League, quarti di finale da brividi!

    Champions League, quarti di finale da brividi!

    Sorteggi a Nyon (Svizzera) per definire il cammino nei quarti di finale della massima competizione europea. Impeccabili come sempre gli organizzatori che con filmati mozzafiato ripercorrono quanto visto finora e creano quell’atmosfera unica che si respira ad appuntamenti del genere. (altro…)

  • L’Italia in Europa parla bianconero

    L’Italia in Europa parla bianconero

    Al termine dei gironi di Champions League e di Europa League ci siamo tutti persi in analisi sul perché e come il calcio nostrano venisse bocciato nella massima competizione europea con la sola eccezione del Milan, al quale abbiamo dato la solita etichetta europea per DNA come unico merito. (altro…)