Autore: Cristiano Previ

  • Ata Hotel: le pagelle del mercato

    Ata Hotel: le pagelle del mercato

    Come da tradizione ad ogni finestra di mercato si designa l’ “Oscar” del calciomercato e questo generalmente coincide con o comunque va molto vicino a quanto si concretizza alla fine della stagione. Lo scorso anno la Juventus venne giudicata dalle pagelle del mercato come la più rinforzata e a fine campionato venne incoronata quale Campione d’Italia, le cose possono cambiare poi nel cosiddetto “mercato di riparazione“, anche se le indicazioni di quanto fatto nella sessione estiva generalmente viene corretto ma non sovvertito. Vediamo com’è andata secondo noi:

    ATALANTA:  5

    Papu Gomez alla firma per l'Atalanta | Foto Twitter
    Papu Gomez alla firma per l’Atalanta | Foto Twitter

    Difficile dire che l’Atalanta si sia rinforzata, anche se il colpo di Papu Gomez sul finale ha migliorato il voto. Le cessioni sono state di rincalzi, anche se di qualità come De Luca, Lucchini e Brienza e poi la cessione di uno dei migliori portieri degli ultimi anni in Serie A come Consigli a fronte di Avramov. In entrata Dramè, Bianchi, Biava e Boakye non rispecchiano esattamente sulla carta un miglioramento rispetto a quanto aveva prima. Ci auguriamo di essere smentiti.

    CAGLIARI: 6

    Il Cagliari tenta la metamorfosi in Zemanlandia e non è mai un’impresa facile. Tuttavia notiamo in entrata tanta freschezza con gli arrivi di Longo, Farias, Donsah, Cragno, Rangel e tanti altri giovani a fronte di uscite decisamente importanti su tutte Astori, Pinilla e Nenè. Con il beneficio del dubbio diamo la sufficienza al Cagliari perché l’acquisto del tecnico Zeman rappresenta una plusvalenza non da poco.

    CESENA: 5

    Sinceramente, delle neo promosse, il Cesena ci pare quella meno attrezzata e che meno si è distaccata dal livello tecnico della scorsa stagione. Ci sono quattro acquisti, uno per reparto su tutti gli altri Leali per la porta, Lucchini per la difesa, Ze Eduardo e Carbonero per il centrocampo ed infine Brienza per l’attacco. In uscita solo la cessione di Ceccarelli pesa rispetto al Cesena frizzante della scorsa stagione. Nel complesso però rimaniamo dell’idea che i quattro acquisti principali, fatti non siano sufficienti per far fare il salto di categoria alla squadra.

    CHIEVO: 6,5 

    Il Chievo di Eugenio Corini ha cambiato tanto e lo ha fatto mettendo in rosa dei nomi di categoria, non è stato da parte dei veneti il solito mercato fatto di nomi sconosciuti che si devono affermare. Bardi, Biraghi, Birsa, Maxi Lopez, Schelotto, Botta, Izco per citarne alcuni. In uscita per fare questo stravolgimento il Chievo ha dovuto sacrificare solo Stojan, Thereau, Dramè, Rigoni e Agazzi e qualche giocatore a fine percorso. Ci vorrà tempo ma pensiamo che il Chievo si sia rinforzato e sia già in partenza sopra la linea salvezza ed alla fine Corini e i tifosi clivensi potrebbero togliersi qualche soddisfazione importante come negli anni di Del Neri.

    EMPOLI: 5

    Stesso discorso fatto per il Cesena vale per l’Empoli. Il salto di categoria si sperava portasse qualcosina di più ma i mezzi sono quelli che sono e quindi bisogna fare di necessità virtù. L’Empoli ha mosso poco il mercato, confermando molto di quanto è stato fatto lo scorso anno, riesce a prendere totalmente Maccarone, a prendere le giovani promesse Vecino e Laxalt dalla Fiorentina e dall’Inter ma il rinforzo vero arriva a centrocampo con Guarente dal Siviglia. Le cessioni sono poche e di prospettiva. Vedremo se Sarri riuscirà a far tirare fuori ulteriori miglioramenti ad una squadra che appare modesta per la Serie A.

    FIORENTINA: 6,5

    A differenza della scorsa stagione la Fiorentina ha mosso meno il mercato e soprattutto si è cimentata nelle uscite, i tanti calciatori di prospettiva presi tra estate ed inverno scorsi non hanno convinto e così hanno fatto spendere molto tempo a Pradè e Macia per ricollocarli. Cassani, Rebic, Matos, Compper, Wolski inoltre è stato piazzato Matri che così cambia casacca per la terza volta in una stagione. In entrata spicca il tentativo di puntellare la difesa con gli innesti di Basanta e Richards, il centrocampo con Badelj e Kurtic oltre che la trequarti con Marin. Tuttavia il capolavoro è stato non cedere alle lusinghe per Cuadrado e far rientrare in prima squadra due giovani che sono un sicuro e roseo futuro Babacar e Bernardeschi. Inoltre i viola ritroveranno Rossi e Gomez altri due rinforzi non da poco.

    GENOA: 7

    Ormai Enrico Preziosi lo conosciamo ogni anno ama disfare e rifare il suo Genoa e solo con Gasperini ha sempre trovato il giusto interprete delle sue idee. Il Genoa ha mosso molto, via Gilardino dentro Matri, via Vrsalijko preso Rosi, out Matuzalem in Rincon e così via. Con Edenilson, Pinilla, Lestienne, Roncaglia e Perotti  poi ha fatto un upgrade considerevole e aspettiamoci di vedere un grifone come negli anni di Milito e Thiago Motta. In uscita a parte quelli citati c’è stata una rivoluzione che ha coinvolto i comprimari pertanto alla fine il Genoa è una squadra di livello superiore rispetto a quella dell’anno scorso.

    INTER: 8

    Il mercato nerazzurro è stato in sordina, tranquillo, schivando la concorrenza ma chiudendo concretamente per giocatori utili a Walter Mazzarri. Spende pochissimo e riesce a consolidare la squadra che adesso ha una fisionomia quasi definita da una strategia portata avanti da Ausilio in maniera impeccabile. Vidic, Dodò, M’Vila, Osvaldo e Medel ovvero centrocampo, difesa e attacco rinforzati a fronte di uscite fatte solo da ingaggi pesanti e giocatori ormai bolliti. L’iter deciso da Tohir è stato seguito perfettamente senza dover rinunciare a qualche gioiello.

    JUVENTUS: 6

    Francamente è stata la squadra, insieme al Napoli, tra le big che ha più deluso. Conte aveva chiesto una mini rivoluzione fatta con gioielli nell’orbita Juve e poi l’acquisto di almeno un giocatore che potesse alzare l’asticella in vista della Champions. Nei primi giorni si è visto che la società andava in direzione opposta e così il tecnico pugliese si è fatto da parte. Allegri non ha messo becco sul  mercato e Marotta ha continuato il suo rinnovamento della rosa senza mai vincere un duello di mercato, presi Romulo, Morata, Pereyra, Morata ed Evra tutti buoni giocatori ma che non alzano la qualità della squadra in uscita dei comprimari che avevano poco spazio come Peluso, Quagliarella, Vucinic e Isla o giocatori in orbita Juve che hanno fatto fare un po’ di cassa alla società. L’unico acquisto, degno di essere citato per come è venuto fuori è quello di Coman che a parametro zero passa dal PSG alla Juventus, potrebbe essere il jolly alla Pogba che salva il mercato ma lo sapremo solo più avanti per ora la Juventus è uguale alla scorsa stagione.

    LAZIO: 6,5

    Dopo la deludente stagione scorsa la Lazio doveva rimboccarsi le maniche e uscire dalle sabbie mobili nelle quali era finita. Djordjevic, Parolo, Basta, Gentiletti e De Vrij sono stati ottimi acquisti, il problema è che la Lazio è rimasta impantanata sulle cessioni dalle quali ha incassato poco e non è potuta più andare oltre. In generale sulla carta si è rinforzata modestamente ma lo ha fatto, ora sta a Pioli rinvigorire un ambiente attanagliato dalle polemiche con i risultati.

    MILAN: 7

    Il momento della firma di Bonaventura al Milan | Foto Twitter
    Il momento della firma di Bonaventura al Milan | Foto Twitter

    La magia di Galliani si è rinnovata come l’araba fenice e dopo trequarti di mercato passato i infradito in Versilia dove ha invitato tutti e parlato con tutti aprendo e chiudendo trattative tra un cocktail ed una cena chiude le ultime due settimane con la cessione di Balotelli al Liverpool, Robinho al Santos, Cristante al Benfica, Constant al Trabzonspor più quelle che erano già definite come Kaka, Birsa ed Emanuelson. In compenso sempre alla fine prende Diego Lopez per la porta, Fernando Torres, Van Ginkel e Bonaventura oltre a Menez e Alex presi all’inizio a parametro zero. Risultato ingaggi abbassati, cassa fatta e ora Inzaghi ha una discreta squadra da plasmare dal potenziale alto.

    NAPOLI: 5,5

    Sentendo i proclami di De Laurentiis ad inizio mercato si pensava ad una sessione pirotecnica da parte dei partenopei ed invece basso profilo e rinforzi mirati che non si è sicuro siano migliori di chi c’era già. Koulibaly non da ancora piena fiducia, Rafael è decisamente meno affidabile di Reina, Michu è un oggetto misterioso mentre sembra già integrato De Guzman. In uscita tante difficoltà per i numerosi giocatori della rosa che non rientrano nei piani di Benitez, solo Dzemaili, Pandev e Behrami  alla fine trovano collocazione all’estero ma ce ne sono ancora troppi che appesantiscono il bilancio ed il mancato passaggio in Champions ha rovinato tutto.

    PALERMO: 4,5

    Sinceramente non è piaciuto il mercato del Palermo e riteniamo che anche Iachini avrebbe preferito giocarsi le sue carte in Serie A in condizioni migliori. Le cessioni di Stefanovic, Viviano, Lafferty e Hernandez hanno un peso specifico importante, gli acquisti di Cocev, Quaizon, Rigoni, Bamba e Makienok ne hanno un altro.

    PARMA: 5,5

    Dopo la clamorosa esclusione dalla meritata Europa League ci si aspettava un mercato importante da parte del Parma, invece a fronte di alcune cessioni importanti come Parolo, Marchionni, Rosi, Molinaro e Amauri sono arrivati giocatori che difficile dire possano alzare qualitativamente la rosa, ritornano Belfodil, Acquah e Jorquera ed arrivano Costa, De Ceglie e Cassani. Insomma nel contesto la rosa arruolabile è aumentata ma la sostanza?

    ROMA: 9

    Ecco la regina del mercato, è lei che ha vinto lo scudetto estivo. Sabatini ha sbaragliato la concorrenza per Iturbe, battuto Lotito su Astori trovato il laterale sinistro in Ashley Cole. Messa alle corde dal Bayern per Benatia ha reagito prontamente portando a Roma Manolas e alla fine ribadisce il concetto con Yanga-Mbiwa. Insomma rosa rinforzata, tanto movimento con giocatori di prospettiva e completamento nei ruoli chiave. La Roma è da scudetto al pari se non più della Juventus.

    SAMPDORIA: 6,5

    La Sampdoria targata Ferrero è partita diversamente rispetto agli altri anni, non ha ceduto i pezzi migliori ad un prezzo prefissato dagli acquirenti ma anzi si è concentrata sullo sfoltimento della rosa, ha ceduto Mustafi facendo cassa e si è rinforzata con Bergessio, Viviano, Silvestre, Duncan e Mesbah inoltre prendendo giovani interessanti come Campana e Romagnoli.

    SASSUOLO: 6

    Il Sassuolo alla fine rimane invariato rispetto alla scorsa stagione porta all’attivo quattro acquisti Vrsaljko, Peluso, Taider e Pavoletti. Nelle cessioni rilevante è solo quella di Marrone che torna alla Juventus. La freschezza dei gioiellini di Di Francesco è rimasta immutata e la difesa sembra con un po’ più di esperienza.

    TORINO: 6

    Amauri con il suo procuratore dopo la firma con il Torino | Foto Twitter
    Amauri con il suo procuratore dopo la firma con il Torino | Foto Twitter

    Se il Torino alla fine fosse riuscito a tenere Cerci avrebbe preso un bel 7, tuttavia la perdita di Immobile e Cerci lasciano qualche sensazione negativa a rimpiazzarli Quagliarella e Amauri e se per uno si può essere soddisfatti per l’altro qualche dubbio c’è. Va detto che con i soldi incassati i granata si sono rinforzati molto in quantità mantenendo anche la qualità negli altri reparti: Gaston Silva, Sanchez Mino, Perez, Nocerino e Molinaro.

    UDINESE: 6

    Il voto all’Udinese è un sei politico, è veramente difficile capire a monte se i friulani si sono rinforzati o meno. Tra giocatori rientrati da prestiti, neo-acquisti e cessioni è veramente un numero impressionante di nomi dai quali è difficile capire se chi è partito po’ pesare di più di chi è rimasto. Certamente le prime uscite dei bianconeri sono state positive, meglio dei tempi di Guidolin dove la partenza era peggiore.

    VERONA: 6,5

    Il Verona ha fatto un lavoro in uscita da 8 ed un lavoro in entrata da 5,5. Calcolando da gennaio con la cessione di Jorginho al Napoli per arrivare alle cessioni di Iturbe, Romulo e Marquinho l’Hellas ha incassato moltissimo e si pensava che investisse buona parte per le entrate, invece Martic, Rodríguez, Marquez, Campanharo, Sorensen, Nenè e Nico Lopez. Finanziariamente molto meglio della scorsa stagione ma per la salvezza dovrà battagliare come le altre, non sarà facile come lo scorso anno.

     

  • Maxime Lestienne, un fiammingo per il volo del grifone

    Maxime Lestienne, un fiammingo per il volo del grifone

     

    Il colpo last minute del Genoa di Enrico Preziosi si chiama Maxime Lestienne, un giovane proveniente dal Club Bruges che si è imposto all’attenzione degli addetti ai lavori attraverso colpi di classe ed un sinistro veramente chirurgico. Il calcio belga non è conosciuto per la presenza nella sua serie, chiamata Jupiler Pro League, di campioni affermati e che appaiono sulle copertine dei giornali, tuttavia non si può non notare come il calcio belga sia cresciuto esponenzialmente fino all’ultimo mondiale in Brasile, dove con una Nazionale giovane ed inesperta è andato più avanti di Italia e Inghilterra.

    Maxime Lestienne nasce nella cittadina fiamminga di Kortrijk il 17 giugno 1992 e cresce calcisticamente in una fucina di talenti, quella del Mousrcron che è anche una società sperimentale nel ricercare alternative tattiche in fase offensiva. Lestienne entra nella squadra Under 19 nel 2009 e si mette in luce grazie ad un ottimo dribbling naturale e ad una facilità di corsa con la palla al piede impressionante. Nel frattempo il progetto giovani messo in atto dalla Federazione belga mette i suoi frutti e Lestienne entra a far parte del gruppo nazionale dalla Under 15, segno che il ragazzo è visto come un predestinato.

    Dal Mouscron a Club Bruges il passo è breve, le squadre della Jupiler Pro League sono incentivate e non hanno problemi a mandare in campo giovani senza aspettare per forza risultati importanti da subito, come accade in Italia per esempio. Cristoph Daum nella stagione 2010/11 lo vuole a Bruges ed il ragazzo di Kortrijk inizia a fare qualche apparizione affinando la sa posizione in campo. Inizia a migliorarsi come trequartista esterno, in grado di giocare su entrambe le fasce ed essere un’arma in più per la sua squadra. Tuttavia manca ancora di continuità.

    Maxime Lestienne neo-acquisto del Genoa | Foto Twitter
    Maxime Lestienne neo-acquisto del Genoa | Foto Twitter

    L’esplosione arriva la stagione 2012/13 dove Maxime Lestienne in Jupiler Pro League ed i conseguenti play-off realizza 17 reti e 13 assist vincenti su 38 presenze. L’anno successivo si conferma mantenendo le cifre delle sue prestazioni e riportando il Club Bruges ai play-off. La stessa cosa avviene in Nazionale dove viene confermato fino all’Under 21.

    Finalmente il calcio che conta si accorge del suo talento, ma a prendere il cartellino di Maxime Lestienne è un fondo d’investimento, che nei paesi esteri operano anche su risorse economico-sportive., il pregio di questo fatto è che per gli addetti ai lavori è una conferma delle buone prospettive del ragazzo, il difetto è che il prezzo del cartellino di Maxime Lestienne nel 2012 era già di sette milioni di euro, troppi per un ventenne. Oggi il valore di Lestienne in relazione alle sue ultime prestazioni è più abbordabile, 10 milioni di Euro.

    Nella finestra di mercato corrente ci crede, prima il Milan che però non ha i liquidi per comprare il giocatore, poi l’Inter che però è imbavagliato dalla mancata cessione di Guarin ed infine s’insinua il Genoa che lo strappa alla concorrenza con una manovra lampo definita sul prestito con diritto di riscatto.

    Maxime Lestienne non ha un fisico particolarmente potente, tuttavia è velocissimo e possiede un’agilità spaventosa. Alto 1 metro e 76, pesa 62 Kg. fattori fisici che gli permettono di essere sguizzante sulla fascia, ma la sua caratteristica più importante è il dribbling negli spazi stretti dove riesce a saltare l’uomo e a prendersi quel vantaggio di spazio che gli permette di crossare o di tirare in porta. Può giocare sia a destra che a sinistra, nel primo caso grazie al suo sinistro “magico” ed alla sua ottima visione della porta può calciare con potenti e precisi tiri a girare sul secondo palo, nel secondo caso può fare l’ala e fornire assist preziosi per le punte. Vediamolo all’opera in questo video:

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    Maxime Lestienne a 22 anni si propone nel nostro calcio e lo fa in una squadra che assomiglia alla squadra della sua città il fortino di Kortrijk non è facile superarlo così come non è facile domare il “vecchio cuore rossoblù“, dal punto di vista ambientale si troverà bene riuscirà a farlo anche sul campo e sugli schemi di Gasperini?

     

     

  • Serie A: ok Napoli, Udinese e Cesena il resto è pareggite

    Serie A: ok Napoli, Udinese e Cesena il resto è pareggite

    Una prima giornata di Serie A iniziata dalle conferme di Juventus e Roma, poi proseguita con la freschezza del Milan e dalla mediocrità di Atalanta-Verona. In serata si giocava il grosso delle partite valide per il primo turno e gli occhi erano puntati, oltre che sul big-match tra Torino e Inter anche al Napoli che andava a Marassi, sponda rossoblù e poi da seguire con interesse c’erano i primi incontri tra squadre teoricamente che saranno in lotta per la salvezza, vediamo com’è andata.

    Atalanta-Verona 0-0 (0-0)

    Partita decisamente bruttina, con i padroni di casa che hanno lasciato troppo agli ospiti il pallino del gioco. Gioco, quello della squadra di Mandorlini, che finora si sviluppa con lanci lunghi in avanti per Toni e l’Atalanta guizzava in contropiede senza sortire effetto.

    Cesena-Parma 1-0 (1-0) – 38° Rodríguez (C).

    E’ stata una partita frizzante, dove forse le occasioni migliori sono capitate al Parma. Tuttavia il Cesena si è dimostrato cinico soprattutto con Alex Rodríguez, che prima realizza di testa il vantaggio bianconero su un assist al bacio di Brienza. Poi nella ripresa, lo stesso Rodríguez, si fa parare da Mirante un tiro ormai destinato in fondo al sacco. Il Parma non è stato a guardare, ha tenuto il possesso palla e sul finire di gara con Amauri poteva pareggiare, ma l’italoargentino sbaglia la mira.

    Festeggiamenti dopo la rete di Callejon | Foto Twitter
    Festeggiamenti dopo la rete di Callejon | Foto Twitter

    Genoa-Napoli 1-2 (1-1) – 3° Callejon (N), 40° Pinilla (G), 94° De Guzman (N).

    A Marassi è stato spettacolo puro, con due formazioni che si sono scontrate a viso aperto e senza paura. Pronti via ed il Napoli si porta in vantaggio, Higuain scatta sulla sinistra, mette un pallone morbido al centro e dalla destra irrompe Callejon che al volo batte Perin mandando il pallone nell’angolo opposto. Il Genoa lotta e mette un ritmo infernale alla partita, raggiunge il pareggio con Pinilla che insacca con uno stacco imperioso di testa su un cross di Marchese poco prima della fine del primo tempo. Nella ripresa il canovaccio non cambia ed il Napoli a tratti sembra essere alle corde mentre il Genoa pare avere una forza inesauribile, ma dopo gli ultimi cambi la partita si rovescia ed in pieno recupero De Guzman sfugge ai radar della difesa rossoblù, su un lancio lungo da sinistra taglia l’area stoppando ed insaccando indisturbato per l’ 1-2 finale.

    Palermo-Sampdoria 1-1 (1-0) – 7° Dybala (P), 91° Gastaldello (S).

    Iachini assaporava la sua vendetta da tempo, la Sampdoria nell’anno della risalita in Serie A lo aveva scaricato a fine stagione, tuttavia dovrà rimandare i festeggiamenti. Si parte ed il Palermo sembra avere predominio sul campo, al 7° si porta in vantaggio con Dybala abile a superare in velocità la difesa blucerchiata e a battere Viviano in uscita. Poi il match cambia, la Sampdoria inizia a macinare gioco a tenere di più la palla e meriterebbe il pareggio che non arriva, nonostante la gara sia povera di azioni pericolose. In fase di recupero Gastaldello acchiappa il punto per i liguri. Da un calcio d’angolo sulla sinistra un giocatore blucerchiato colpisce di testa verso Gastaldello, che stoppa e tira in porta da posizione defilata per l’1-1.

    Sassuolo-Cagliari 1-1 (1-1) – 42° Zaza (S), 44° Sau (C).

    Ci si aspettava spettacolo e tanti gol in questo scontro tra Di Francesco e Zeman, si è vista una bella partita con tanti cambi di fronte ma le reti sono solo due, una per parte. Il Cagliari stranamente ha badato più a difendersi, mentre il Sassuolo ha mostrato più voglia di aggredire l’avversario. Zaza al 42° fa un eurogol, dalla destra Berardi crossa al centro e da posizione defilata, lontano dalla porta avversaria si coordina e fa partire un tiro al volo che s’insacca di potenza, tutto il Mapei Stadium in piedi ad applaudire. Due minuti dopo però i sardi pareggiano, Balzano dalla destra mette a centro area piccola un rasoterra che Sau, troppo solo, non può sbagliare. Il resto è fuochi d’artificio tra due belle squadre che non si risparmiano.

    Udinese-Empoli 2-0 (0-0) – 57°, 62° Di Natale.

    L’Udinese ricomincia la stagione, con un nuovo tecnico, ma sempre all’insegna dell’inossidabile Di Natale. La prima rete è il frutto di una bellissima azione tra il cannoniere bianconero e Muriel, che serve Totò liberandolo solo davanti al portiere toscano, la seconda rete è un regalo della difesa empolese. Di Natale al limite dell’area oltre i difensori dell’Empoli si vede recapitare il pallone da uno di essi ed indisturbato, si gira e batte per la seconda volta Sepe. Nel complesso è stato un match a senso unico, per l’Empoli di Sarri c’è molto da lavorare per rimanere nella massima serie.

    CLASSIFICA SERIE A – GIORNATA I:

    3 punti: Milan, Udinese, Roma, Napoli, Cesena e Juventus; 1 punto: Sassuolo, Sampdoria, Cagliari, Inter, Palermo, Atalanta, Torino e Verona; 0 punti: Genoa, Parma, Chievo,  Lazio, Fiorentina ed Empoli.

     

  • Nazionale: Conte, qualche novità senza Balotelli

    Nazionale: Conte, qualche novità senza Balotelli

    Ecco le prime decisioni di Antonio Conte in merito alle convocazioni azzurre, che si riferiscono ai sue impegni previsti nel periodo di sosta del campionato, giovedì amichevole a Bari contro l’Olanda ed il 9 settembre ad Oslo contro la Norvegia per i primi tre punti per le qualificazioni ad Campionati Europei del 2016.

    Antonio Conte in queste prime convocazioni ha dovuto fare un mix di reduci dal disastroso mondiale in Brasile e di prime convinzioni tattiche dell’ex-tecnico juventino. Ne esce così un gruppo deve spiccano i volti nuovi di Zaza e Padelli, si accolgono i ritorni di El Shaarawy, Osvaldo, Giovinco, Destro, Giaccherini, Florenzi e Poli. Soltanto in 14 sono rimasti della spedizione in Brasile e tenendo conto del fatto che Pirlo e Rossi sono out per guai fisici rimane una sola esclusione eclatante, quella di Mario Balotelli.

    Mario Balotelli | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Mario Balotelli | Foto Twitter / Il Pallonaro

    A dire la verità una spiegazione logica ci potrebbe essere, dei 27 giocatori convocati sarebbe l’unico al momento che non partecipa ad una gara ufficiale, perché non dovrebbe essere convocato dal Liverpool per la sua prima nei reds, poi sarà lo stesso Mario a determinare il suo cammino in azzurro attraverso la Premier League. Al tempo stesso va detto che Balotelli ha svolto tutta la preparazione estiva con il Milan, quindi fisicamente dovrebbe essere preparato.

    Vediamo la lista dei 27 azzurri convocati da Antonio Conte:

    PORTIERI: Buffon, Perin, Sirigu e Padelli.

    DIFENSORI: Astori, Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Paletta e Ranocchia.

    CENTROCAMPISTI: Candreva, Darmian, De Rossi, Florenzi, Giaccherini, Maggio, Marchisio, Parolo, Pasqual, Poli e Verratti.

    ATTACCANTI: Destro, El Shaarawy, Immobile, Giovinco, Osvaldo e Zaza.

    Analizzando come sono ripartite per ruolo le convocazioni si può ipotizzare anche che la Nazionale di Antonio Conte inizia a prendere forma tatticamente con lo stesso modulo utilizzato dal tecnico con la Juventus, infatti l’unico esterno vero che si può identificare come tale nel gruppo dei difensori è De Sciglio. Gli altri esterni come Pasqual, Maggio e Darmian rientrano nei centrocampisti, avvalorando la tesi del 3-5-2. Staremo a vedere.

  • Serie A, si scoprono le carte e si scende in campo

    Serie A, si scoprono le carte e si scende in campo

    Adesso non c’è più tempo per fare i tour, incassare soldi per mostrarsi o fare prove di cambi di modulo in località montane, dove gli avversari salgono per far da sparring partner, adesso c’è il tempo del campo, quello ufficiale, quello vero, non fatto solo di coppette e trofei estivi, adesso ci sono i tre punti in palio e i gol presi hanno un peso decisamente diverso, così come quelli che si realizzano. Adesso la Serie A inizia a battere i primi colpi.

    Hanno già assaporato l’ufficialità e la tensione veritiera del campo Napoli, escluso dalla Champions League, Inter e Torino nei preliminari di Europa League e alle 18:00 tocca ai Campioni d’Italia della Juventus aprire la Serie A facendo visita al Chievo. Da quel momento inizierà una corsa mozzafiato, intervallata dalla Nazionale e dalle pause stagionali, che ci dirà da subito chi e cosa è stato sbagliato. La guida tecnica cambiata che ha fatto più scalpore è stata senz’altro proprio quella della Juventus che in panchina oggi ha Massimiliano Allegri e in rosa una buona quota di rinnovamento che pare non si possa dire completata fino al termine del mercato.

    Logo Serie A 2014/15 | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Logo Serie A 2014/15 | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Alcuni nomi nuovi in Serie A renderanno stuzzicante il cammino, Sarri, Inzaghi così come i graditi ritorni Zeman, Stramaccioni, Bisoli e finalmente dall’inizio su una panchina della massima serie Giuseppe Iachini o la possibilità di partire da subito in sella come Eugenio Corini. Sarà una battaglia scudetto tra Juventus e Roma con l’inserimento di chi avrà fatto meglio sul mercato tra Fiorentina, Inter e Napoli e sarà anche una stagione fatta di belle scommesse e sorprese come il Cagliari di Zeman, la Lazio di Pioli o il Genoa di Gasperini. Insomma gli ingredienti ci sono tutti per una stagione all’altezza delle aspettative.

    La Serie A inoltre è riuscita a portare in seno alcuni campioni da altri campionati che potranno alzare il tasso tecnico, come Ashley Cole, Evra, Morata, Torres, Vidic, Alex, Menez e Perotti poi recupererà importanti calciatori come Strootman, Gomez o El Shaarawy ed è riuscita, almeno per ora, a trattenere i pezzi pregiati come Vidal, Cuadrado, Cerci e Candreva. Inoltre da sottolineare il lancio dei tanti giovani Bernardeschi, Babacar, Ucan, Coman, Rugani, Tounkara solo per citarne alcuni.

    Dopo la débâcle al Mondiale in Brasile si aspetta un rapido rialzare la testa da parte delle nostre squadre di club in primis nelle competizioni europee, con Napoli, Fiorentina, Torino e Inter la concreta possibilità per tutte di trionfare in Europa League e le due migliori della scorsa annata Juventus e Roma che tenteranno di arrivare il più lontano possibile in Champions. Tuttavia la rinascita deve obbligatoriamente passare per la costruzione di un progetto globale per le nostre Nazionali e qui l’avvento del neo Presidente F.I.G.C. Tavecchio ha portato il tecnico più vincente degli ultimi tre anni in Serie A alla guida della Nazionale maggiore, Antonio Conte, con compiti di supervisione e di  programmazione per la crescita finalizzata ai Campionati Europei del 2016.

    In due anni Conte dovrà riuscire, in concomitanza con la crescita dei club, a costruire un gruppo coeso e capace di battagliare alla pari con Germania, Olanda etc etc., sarà un percorso tortuoso e complicato ma non impossibile e che solo se tutto il movimento si muove all’unisono si può concretizzare.

    Esattamente da oggi inizia una nuova stagione per la Serie A e adesso non si può più sbagliare, vinca il migliore ma, cosa più importante, alla fine della stagione tutta la Serie A deve essere più forte di come ha finito la stagione scorsa.

  • Calciomercato Milan: Torres approda in rossonero

    Calciomercato Milan: Torres approda in rossonero

    Lo avevamo preannunciato nelle scorse settimane, per le big il mercato più importante è quello che si muove negli ultimi giorni e dopo settimane di immobilismo e colloqui apparentemente inutili in Versilia, tra Adriano Galliani ed i vari operatori di mercato o Presidenti di altre società, i rossoneri hanno piazzato il doppio colpo in avanti. Prima piazzando in Premier League l’indesiderato Mario Balotelli facendo cassa e poi trovando l’accordo prima con Fernando Torres e poi con il Chelsea per portare in Italia l’attaccante iberico.

    Certamente qualcuno non sprizza gioia da tutti i pori per le ultime stagioni de El Nino però nessuno può negare che si tratti di uno dei grandissimi attaccanti che sono sparsi per l’Europa e che magari sono vittime degli accentramenti dei grandi nomi nelle squadre che fanno incetta di campioni a suon di milioni ma ai quali poi tarpano le ali per il poco spazio. E’ il caso di Torres, voluto fortemente dal Chelsea poi rimpiazzato dalla prima parentesi di Drogba ed ora rimesso da parte da Mourinho.

    Nel frattempo però Torres è stato come un vulcano poco attivo ma che poteva diventare devastante, come per la conquista dell’Europa League nel 2013 contro il Benfica dove realizzò il primo vantaggio per i londinesi.

    Fernando Torres in azione | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Fernando Torres in azione | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il Milan ed il Chelsea hanno trovato l’accordo sulla base di un prestito biennale che verrà definito nella giornata di domani in forma ufficiale. Sono da ratificare  termini del prestito, il possibile inserimento di un riscatto al termine dei due anni e l’eventuale onerosità del trasferimento provvisorio. Insomma le parti sono tutte d’accordo, rimane da limare i dettagli.

    Intanto Fernando Torres è atteso oggi a Milano alle ore 12:00 per le visite mediche che sanciranno definitivamente il superamento dell’ultimo ostacolo, poi, ovviamente non sarà impiegato nell’esordio in campionato contro la Lazio ma sarà a disposizione di Filippo Inzaghi.

    I tifosi rossoneri sono spaccati, da una parte lo si ritiene un grande colpo del calciomercato, dall’altra c’è chi sostiene, vedendo le sue poche apparizioni nella scorsa stagione e condite da prestazioni negative, che ormai Torres sia da considerare un ex-calciatore.

    Una cosa è certa, per un attaccante avere la possibilità di ricominciare una nuova vita professionale con la possibilità di ricevere i consigli di Filippo Inzaghi non può che essere un fattore positivo che può solo risvegliare un grande campione che forse ha solo perso provvisoriamente la strada del gol.

  • Pronostici e scommesse, week-end dal 29/31 agosto 2014

    Pronostici e scommesse, week-end dal 29/31 agosto 2014

    Inizia finalmente anche la Serie A, anche se poi si fermerà subito per la sosta prevista per la Nazionale del neo C.T. Antonio Conte. Così torneranno anche il grosso degli scommettitori, poco avvezzi ai campionati esteri o che comunque aspettano di vedere il trend in Europa per fare le giocate e capirci di più. La nostra rubrica pronostici e scommesse è pronta per cercare di aiutare i giocatori ad andare in cassa. Già oggi in programma per la Bundesliga c’è Augsburg-Borussia Dortmund che, nonostante per entrambe l’esordio sia stato bagnato da una sconfitta, vede favorita la squadra giallonera con una quota non eccezionale ma discreta per il pronostico che pare quasi scontato. 1,65 a favore di Immobile e compagni che cercheranno senz’altro il riscatto. Sempre in Bundesliga è interessante la quota 1,73 per la vittoria dell’Amburgo sul Panderborn sabato mentre per gli amanti degli handicap consigliamo Bayer Leverkusen-Hertha Berlino HANDICAP 1 a 2,00. In Ligue 1 invece sempre oggi c’è un bel match infuocato tra vicini di casa. Marsiglia-Nizza sono vicine in classifica dopo tre giornate ma hanno poco feeling con la rete e difese che prendono gol con facilità, quindi il nostro pronostico dice o la quota buona 2,05 per il GOL o l’UNDER  a 1,80. Match al cardiopalma sabato tra Monaco e Lille, secondo noi è probabile che entrambe realizzino almeno una rete quindi GOL a 1,95. Caen-Rennes colpisce per la quota e diamo fiducia ai padroni di casa con l’1 a 2,60, mentre sempre ai padroni di casa va il nostro pronostico per Tolosa-Evian 1 (1,73).

    Rubrica scommesse | © Il Pallonaro
    Rubrica scommesse | © Il Pallonaro

    Lasciando stare per il momento la Serie B, che sabato vedrà la sua prima giornata entrare in scena ma con i valori decisamente ancora incerti, proviamo vedere cosa potrebbe succedere in Serie A. L’anticipo del sabato non sarà facile né per la Juventus impegnata a Verona col Chievo e nemmeno per la Roma che in casa affronterà la Fiorentina, quindi proviamo a giocare sui punti deboli più che sui punti di forza e la Juve per esempio ha subito parecchi gol in questo pre-campionato, quindi proviamo con SEGNA GOL SQ. CASA SI a 1,65 oppure si potrebbe puntare anche al colpo grosso azzardando la vittoria del Chievo pagata a 6 o il pareggio quotato a 3,80. Discorso diverso per la Roma alla quale va il nostro pronostico 1 (1,75) ma anche l’UNDER  a 1,90. Domenica diamo il pronostico a Udinese-Empoli 1 (1,80), Atalanta-Verona 1 (2,10) e poi proviamo con due sorprese Palermo-Sampdoria 2 (3,20) e Genoa-Napoli 1 (3,65). In Premier League ci aspettiamo, sabato, la riscossa del Manchester United in casa del neopromosso Burnley, ma la quota è troppo bassa per il rischio, così puntiamo più “pericolosamente” su Swansea-West Bromwich 1 (1,80), a Newcastle-Crystal Palace 1 (1,70) e la sorpresa potrebbe essere la vittoria dell’Everton sul Chelsea pagata a 3,50. Domenica l’Aston Villa dovrebbe aver ragione, in casa, sull’Hull City 1 (2,10), così come l’Arsenal, lunedì, cercherà riscatto contro il Leicester in trasferta 2 (1,75). La Liga sui match scontati offre quote poco invitanti, così proviamo a cercare delle sorprese come Espanyol-Siviglia, sabato, 2 (2,80). LA NOSTRA GIOCATA DEL WEEK-END: Amburgo-Panderborn 1 – 1,73 Bayer Leverkusen-Hertha B. Handicap 1 – 2,00 Marsiglia-Nizza GOL – 2,05 Caen-Rennes 1 – 2,60 Tolosa-Evian 1 – 1,73 Chievo-Juventus Doppia Chanche 1X – 2,33 Udinese-Empoli 1 – 1,80 Palermo-Sampdoria 2 – 3,20 Il risultato è una super-quota che con 2 euro, se si realizzasse, renderebbe quasi mille euro più bonus.

  • Volley maschile: Italia alla pari del Brasile

    Volley maschile: Italia alla pari del Brasile

    Terminato il percorso di preparazione della Nazionale di volley maschile in vista del Campionato del Mondo in Polonia che inizierà sabato. La Nazionale a Trento ha affrontato il Brasile uscendo dal confronto amichevole a testa alta.

    L’ultimo test degli azzurri è stato molto probante e ci regala una dimensione di tutto rispetto, il Brasile (Campione del Mondo in carica) non ha mai dominato ma anzi, l’Italia ha combattuto alla pari dei carioca ed alla fine ha dovuto cedere solo al tie-break.

    Nell’alternanza, obbligata visto il carattere amichevole del match, dei suoi interpreti la Nazionale ha proposto un’unica pecca che fa da comune denominatore, ovvero il servizio. Infatti i brasiliani non hanno avuto molte difficoltà ad ottenere il cambio palla e tenere il pallino del gioco, soprattutto all’inizio, ma gli azzurri sono stati bravi a reagire colpo su colpo.

    Emanuele Birarelli Capitano della Nazionale di volley maschile | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Emanuele Birarelli Capitano della Nazionale di volley maschile | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Mauro Berruto ha alternato e mascherato le potenzialità della squadra spalmando la presenza in campo dei titolari su tutti i set. Nel sestetto titolare ha inserito Anzani al fianco del capitano Birarelli facendolo però poi alternare da Piano e Buti, la stessa cosa Berruto l’ha fatta in palleggio dove ha schierato Baranowicz lasciando fuori il titolare Travica nel terzo set. In attacco invece ha alternato nel quarto set Filippo Lanza a Parodi, giusto riconoscimento per il pubblico. Infatti Lanza e Birarelli sono due giocatori della Trentino Volley.

    Adesso non c’è più tempo per fare calcoli, da sabato inizia la rassegna intercontinentale e si parte per la Polonia con certezze e convinzioni maggiori. La Nazionale di volley maschile ha le carte per farci sognare in grande.

    Il pubblico di Trento è stato impeccabile, 3500 spettatori che sono rimasti molto colpiti e non hanno smesso una attimo di incitare la Nazionale di volley maschile e la partita è stata avvincente con tre set su cinque interminabili e terminati ai vantaggi, soltanto il terzo set ha visto vincere facilmente il Brasile per 25 a 17 ed alla fine il tie-break è terminato con un distacco di cinque punti. Ecco i parziali:

    ITALIA-BRASILE 2-3 (25-27 / 29-27 / 17-25 / 30-28 / 15-19)

     

  • Volley femminile, Bonitta ridisegna la Nazionale

    Volley femminile, Bonitta ridisegna la Nazionale

    La Nazionale di volley femminile si radunerà agli ordini di coach Marco Bonitta domani, obiettivo, preparare al meglio il Campionato del Mondo di volley femminile in programma nel nostro paese dal prossimo 23 settembre al 12 ottobre.

    Marco Bonitta non ha pochi grattacapi e deve fare di necessità virtù, infatti la nostra Nazionale di volley femminile non parte senza acciacchi di troppo e forfait altisonanti, uno su tutti quello di Tai Aguero che per problemi familiari si è autoesclusa dalla rassegna intercontinentale.

    Così da domani al Centro di preparazione Olimpica “Giulio Onesti” si respirerà aria di Mondiale e le ragazze convocate dal C.T. dovranno ripartire con il ritorno di appartenenti alla vecchia guardia e che durante il World Grand Prix hanno fatto sentire la loro voce commentando i risultati di Piccinini e Co. e mandando messaggi al coach per una possibile convocazione. Detto fatto i problemi sono arrivati e per qualcuna c’è stata la chiamata per onorare la maglia azzurra sul suolo patrio. E’ il caso di Eleonora Lo Bianco su cui si dovrà fare delle valutazioni di tipo fisico, nonostante sia una veterana con più presenze in azzurro è da quattro mesi che non disputa un match.

    Francesca Piccinini leader della Nazionale di volley femminile | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Francesca Piccinini leader della Nazionale di volley femminile | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Bari, Modena, Trieste, Roma e Verona saranno i teatri della rassegna mondiale e durante il raduno pre-Mondiale di Roma Bonitta dovrà fare delle scelte che diverranno più chiare man mano che verranno fatti i test di avvicinamento al torneo. 13 e 14 settembre contro la Turchia, 19 e 20 settembre contro l’Azerbaigian  serviranno alla Nazionale di volley femminile per trovare una connotazione definitiva, intanto dopo le prime convocazioni diramate soltanto ad inizio settimana sono state escluse dal raduno di mercoledì Serena Ortolani, Sara Loda, Indre Sorokaite, Stefania Sansonna e a sorpresa anche Enrica Merlo che nel World Grand Prix si era comportata benissimo sostituendo Paola Cardullo. La lista delle convocate per il raduno di Roma è risicata così a 17 elementi, che diverranno poi 14 per il Mondiale. Ecco la lista delle atlete della Nazionale di volley femminile convocate da Marco Bonitta:

    Eleonora Lo Bianco, Francesca Ferretti, Noemi Signorile e Ofelia Malinov in qualità di alzatrici; Nadia Centoni e Valentina Diouf come opposti; Sara Bonifacio, Raphaela Folie, Cristina Chirchella e Valentina Arrighetti le centrali; Valentina Fiorin, Francesca Piccinini (Capitano), Antonella Del Core, Caterina Bosetti, Carolina Costagrande le schiacciatrici; Paola Cardullo e Monica De Gennaro i due liberi.

    L’Italia è inserita nel Gruppo A che giocherà a Roma ed esordirà nel Mondiale il 23 settembre contro la Tunisia, poi il 24 settembre contro la Croazia, il 25 settembre affronterà l’Argentina, il 27 settembre la Germania ed infine il 28 settembre la Repubblica Dominicana. Si qualificano le prime quattro classificate di ogni girone ed in totale nei palazzetti italiani avremo quattro gironi da sei squadre nella prima fase.

  • Volley maschile, Nazionale scelta per il Mondiale

    Volley maschile, Nazionale scelta per il Mondiale

    L’Italia di Berruto cresce, match dopo match prima dell’inizio dello storico Mondiale di volley maschile in Polonia. Gli azzurri esordiranno domenica a Cracovia contro l’Iran ed intanto trovano consensi in fase di preparazione tra le dolomiti nei test amichevoli.

    Ieri la Nazionale ha battuto per 3-1 la Serbia, una delle squadre Top, facendo vedere, oltre che un bel gioco, anche un’ottima amalgama di squadra. Berruto ha provato il sestetto ritenuto titolare, con Travica in palleggio, Piano ed il capitano Birarelli centrali, i martelli Kovar e Parodi, Rossini libero e nel ruolo di opposto la punta di diamante Zaytsev che non ha tradito le attese. E’ stato un test molto importante che ha permesso di verificare le condizioni di Jiri Kovar dopo una serie di infortuni che lo hanno tenuto a spizzichi e bocconi lontano dai palazzetti.

    La Serbia, come detto, era un avversario decisamente temibile e molto conosciuto con la presenza in campo di Nikic, dei campioni d’Italia, con Macerata, Podrascanin e Stankovic oltre che dei nuovi acquisti Jovovic (Monza) e Petrovic (Modena). Proprio la Serbia sabato prossimo aprirà il Mondiale a Varsavia in un palazzetto gremito da 65000 persone contro i padroni di casa in una gara storica per l’apertura al “mondo pallavolistico” da parte della Polonia.

    Mauro Berruto coach della Nazionale | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Mauro Berruto coach della Nazionale | Foto Twitter / Il Pallonaro

    L’Italia ha vinto 3-1 facendo vedere una buona personalità dopo un inizio di gara complicato. Berruto ha usato nel corso del match anche Buti e Anzani come centrali e proprio quest’ultimo ha chiuso il match con un bel muro. Con il test previsto martedì contro il Brasile avrà una dimensione più definita di quello che può essere il suo cammino nella competizione intercontinentale.

    Quest’oggi invece Mauro Berruto ha diramato la lista dei convocati che parteciperanno al Mondiale di volley maschile in Polonia, ecco l’elenco:

    Travica e Baranovicz come palleggiatori; Parodi, Lanza, Kovar, Sabbi, Zaytsev e Vettori nel ruolo di martelli e opposti; Birarelli, Anzani, Buti e Piano i centrali; Rossini e Colaci saranno i liberi.

    Questi atleti saranno anche i protagonisti del match amichevole domani sera contro il Brasile a Trento.