Autore: Cristiano Previ

  • Italia-USA 1-3, Zaytsev si rompe ma si va avanti

    Italia-USA 1-3, Zaytsev si rompe ma si va avanti

    Nell’ultima gara del girone nella prima fase dei Campionati Mondiali di volley maschili in Polonia gli azzurri non riescono a superare gli Stati Uniti, che infliggono un 1-3 alla squadra di Mauro Berruto, tuttavia in virtù dei risultati delle altre l’Italia passa alla seconda fase ma entrerà in un girone durissimo.

    Adesso le sconfitte sono tre su cinque gare disputate e che Poland 2014 fosse una competizione da fare in salita ce n’eravamo accorti già alla prima giornata, quando l’Iran ci aveva battuto, poi con Francia e Belgio s’erano visti progressi importanti prima della terribile débâcle contro il fanalino di coda Portorico. Gli Stati Uniti sono partiti subito forte e ci hanno lasciato poco margine di manovra e la conferma dei tanti troppi errori sia in fase di impostazione che in fase di difesa. La Nazionale di  coach Berruto mostra a tratti timidezza ed in altri momenti limiti importanti come il non riuscire a ricevere palle semplici senza mandarle in posizioni complicate per Baranovicz che fa i salti mortali per recuperare e indirizzare i compagni. In sintesi i primi due set sono filati via così mettendo subito l’Italvolley con un gap pesante da recuperare.

    Altra nota dolente in questa fase è l’infortunio di Ivan Zaytsev, uno dei migliori nella competizione per media realizzativa nel suo ruolo, in un’azione mentre scende a terra da un’elevazione a muro si scontra contro un compagno (Buti) e si procura una distorsione alla caviglia che lo costringe ad uscire.

    Nel terzo set si parte con un altro spirito, forse la squadra capisce che può gettare il cuore oltre l’ostacolo visto che non ha, a questo punto, più nulla da perdere e si gioca il set migliore. Vettori che già aveva sostituito Zaytsev è nuovamente in campo ed al posto di un impreciso e poco assistito Baranovicz entra Travica in regia, segno anche questo che l’Italia non ha le idee del tutto chiare. E’ come detto il momento di maggiore continuità azzurro, gli Stati Uniti cedono, non facilmente, il set con un parziale di 25-23 e sembra che Travica abbia trovato la chiave giusta aumentando il ritmo degli attacchi dei centrali.

    Il quarto set però è impietoso, gli Stati Uniti riprendono a martellare come all’inizio mettendo in difficolta continua la nostra ricezione ed anche la copertura a muro è spesso in ritardo e bucata, morale si arriva in fondo con otto match-point a disposizione degli americani che chiudono.

    Ivan Zaytsev | Foto Twitter
    Ivan Zaytsev | Foto Twitter

    L’Italia passa comunque alla fase successiva del torneo, perché il Belgio, a pari punti con gli azzurri, perdono al tie-break contro la Francia e quindi è preceduto grazie ad una vittoria in più della Nazionale, lo scontro diretto in questo caso. Tuttavia il cammino che già è stato complicato, diventa arduo per la composizione del girone della seconda fase dove gli azzurri vengono collocati, cioè insieme a Polonia, Serbia, Argentina e Australia. Mercoledì affronteranno i padroni di casa in un match infuocato ed il giorno successivo sarà la volta della Serbia infine sabato e domenica rispettivamente contro Argentina e Australia.

    Per proseguire l’Italia deve tentare di fare sue almeno tre gare su quattro e vedere i risultati degli altri, ma soprattutto dovrà sfruttare quello che di buono c’è, ovvero il gioco dei due centrali Buti e Birarelli che si stanno esprimendo a buoni livelli, la regia di Travica che pare più fluida rispetto a Baranovicz e poi dovrà tentare il recupero di Zaytsev, unico in grado di cambiare una partita storta.

    ITALIA-STATI UNITI 1-3 (18-25 / 20-25 / 25-23 / 17-25)

  • Italvolley abbattuto da Portorico ora rischia

    Italvolley abbattuto da Portorico ora rischia

    Nella memoria di ogni sportivo italiano è presente il ricordo, vissuto o tramandato, della sconfitta scioccante nei Campionati del Mondo del 1966 in Inghilterra della Nazionale di calcio contro la Corea del Nord. Da ieri questo tipo di dolore storico non appartiene più solo al football ma diventa uno scheletro nell’armadio anche per il glorioso Italvolley.

    Ai mondiali in Polonia di pallavolo maschile l’Italia era partita male, con una sconfitta subito inflitta dall’Iran, poi la squadra di Berruto ha raddrizzato il cammino, ha battuto la Francia compiendo una rimonta importante e ha rifilato un secco 3-1 al Belgio rimettendosi in classifica in linea con l’aspettativa di passare alla seconda fase.

    Ieri doveva essere, in modo quasi scontato, la conferma che Mauro Berruto e i suoi ragazzi dell’Italvolley avevano compiuto la risalita nella classifica del girone e potevano guardare all’ultima sfida contro gli Stati Uniti con la serenità di chi è già qualificato ed invece è accaduto l’imponderabile.

    Portorico infligge alla Nazionale di volley maschile un pesantissimo 3-1 e lo fa nella maniera più dolorosa e incredibile, lo fa rimontando dopo aver perso il primo set. Considerando che Portorico fino a questo momento del mondiale non aveva vinto nemmeno un set in tutte le altre gare precedenti è facile capire come sia andata. Il primo set l’Italvolley lo vince facile (19-25), senza problemi ma si vede che qualcosa non quadra la squadra in tanti spezzoni di set sembra assentarsi e lasciare in mano agli avversari il gioco, sono i tanti errori dei centroamericani a costruire lo 0-1 per gli azzurri.

    Una fase del match tra Italia e Portorico | Foto Twitter
    Una fase del match tra Italia e Portorico | Foto Twitter

    Portorico capisce nel secondo set che può sfruttare le amnesie italiane e inizia a fare quello che nel volley è fondamentale, cose semplici ma senza errori, perché ogni errore è un punto per gli avversari e chiude incredibilmente la frazione di gioco 25-19. Il resto lo fa l’entusiasmo, l’adrenalina che a loro sale e ai nostri scende sotto le scarpe e quando siamo sul finale del terzo e quarto set loro chiudono e l’Italia no.

    Finisce che se per la storia del calcio nostrano la sconfitta più cocente ha il nome di Pak Doo Ik, la sconfitta più dolorosa, per ora, nella storia dell’Italvolley si chiama Torres, autentico trascinatore per i centroamericani. Ecco i parziali del match:

    ITALIA-PORTORICO 1-3 (25-19 / 19-25 / 25-23 / 25-22)

    Adesso la Nazionale azzurra rischia di uscire in questa prima fase, per scongiurare questo c’è solo una strada, senza calcoli o ragionamenti, domani l’Itavolley deve battere gli U.S.A. non ci sono alternative e la cosa non sarà semplice, soprattutto se coach Berruto non riuscirà a far capire ai giocatori che la concentrazione deve essere altissima contro tutti e che si deve ragionare di squadra. Perché finora quello che si è visto della nostra Nazionale in Polonia è una bella panchina e tante belle individualità.

  • Formula 1: GP d’Italia, il risveglio di Hamilton

    Formula 1: GP d’Italia, il risveglio di Hamilton

    Dopo le prove libere, che hanno fatto sognare i tantissimi tifosi della Ferrari arrivati a Monza, nelle qualifiche di oggi pomeriggio c’è stato il brusco risveglio con le Mercedes nuovamente ad innalzarsi dal coro e dettare legge e tempi. Il risveglio però, ha riguardato anche Nico Rosberg che si è visto, finalmente aggiungiamo noi, il compagno di scuderia piazzare la zampata nella griglia di partenza in un GP d’Italia che vede proprio nell’inizio e nei box fattori determinanti.

    La Ferrari aveva lanciato segnali positivi durante le prove libere, dimostrando che la casa di Maranello riusciva a tenere il passo della scuderia leader del mondiale, ed oggi invece è arrivata la doccia gelata. Lewis Hamilton, diciamolo subito, già da ieri aveva lasciato intendere che sarebbe stata la sua gara, o almeno ci sono, ancora oggi, tutti i presupposti per esserlo, nonostante la Ferrari fosse vicina aveva piazzato la sua Freccia d’Argento davanti a Rosberg (furioso) che aveva avuto mille problemi meccanici e appunto alla prima Ferrari, quella di Alonso, distaccata solo da quattro decimi.

    Lewis Hamilton e Nico Rosberg | Foto Twitter
    Lewis Hamilton e Nico Rosberg | Foto Twitter

    Le qualifiche di oggi tuttavia hanno evidenziato, in uno dei circuiti più veloci della Formula 1, lo strapotere della Mercedes perché la pole position come detto va a Lewis Hamilton (1’24″109) davanti al compagno sfortunato Rosberg, poi Bottas, Massa, Magnussen e Button ovvero tutte monoposto motorizzate Mercedes.

    Ferrari male, anzi, considerando che si tratta del GP d’Italia, malissimo. Alonso piazza un settimo posto tenendo dietro le Red Bull di Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo. Nei primi dieci si conferma ancora una volta la Force India di Sergio Perez.

    QUALIFICHE GRAN PREMIO D’ITALIA (Monza) – Primi dieci classificati:

    1° Lewis Hamilton (Mercedes) – 1’24″109

    2° Nico Rosberg (Mercedes) – 1’24″383

    3° Valtteri Bottas (Williams-Mercedes) – 1’24″697

    4° Felipe Massa (Williams-Mercedes) – 1’24″865

    5° Kevin Magnussen (McLaren-Mercedes) – 1’25″314

    6° Jenson Button (McLaren-Mercedes) – 1’25″379

    7° Fernando Alonso (Ferrari) – 1’25″430

    8° Sebastian Vettel (Red Bull-Renault) – 1’25″436

    9° Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) – 1’25″709

    10° Sergio Perez (Force India-Mercedes) – 1’25″944

  • Giuseppe Rossi, un campione in lotta con la iella

    Giuseppe Rossi, un campione in lotta con la iella

    E’ veramente una battaglia senza fine quella che si sta consumando tra Giuseppe Rossi e la sfortuna, ma siamo certi che con il suo spirito e la sua combattività il campione della Fiorentina tornerà presto più forte di prima.

    La notizia di oggi ha sconvolto un po’ tutti, dall’entourage viola allo staff azzurro impegnato in questo periodo con l’avvio dell’era Antonio Conte e la prima partita del girone di qualificazione contro la Norvegia ad Oslo.

    Giuseppe Rossi si è operato di nuovo, a quel ginocchio che, lesionato e curato, non aveva fatto pensare in positivo Cesare Prandelli che escluse il giocatore nella rosa dei partenti per Brasil 2014. La rabbia di Giuseppe Rossi era al limite in quei giorni e non vedeva l’ora di ritornare sui campi di gioco in gare ufficiali per dimostrare che il C.T. di allora si era sbagliato. Purtroppo no, Cesare Prandelli ci aveva visto giusto e forse se avesse forzato l’impiego del giocatore in Brasile già allora avremmo avuto la triste notizia che è arrivata oggi.

    Giuseppe Rossi | Foto Twitter
    Giuseppe Rossi | Foto Twitter

    L’artroscopia diagnostica alla quale il giocatore si è sottoposto in Colorado ha evidenziato la necessità di un nuovo intervento e così il Dottor Singleton, presso la clinica Vail che già aveva curato il ginocchio di Rossi durante la stagione scorsa, ha effettuato l’intervento comunicando che la lesione precedentemente curata tiene ed è stata solo suturata la lesione al menisco mediale recente.

    Dopo l’operazione sono stati diramati i tempi di recupero, quattro o cinque mesi, ovvero 2014 finito e se ne riparlerà proprio con il nuovo anno. La Fiorentina si ritrova, tra l’altro, senza uno dei suoi attaccanti più importanti con il mercato chiuso da solo pochi giorni e può fare ben poco per recuperare, ammesso che decida di non aspettare il pieno recupero del suo tesserato e non dia piena fiducia ai comprimari pronti a sostituire Giuseppe Rossi.

     

  • NFL: I Seattle Seahawks schiacciano i Packers

    NFL: I Seattle Seahawks schiacciano i Packers

    Partenza alla grande nella nuova stagione di NFL, iniziata questa notte, per i Seattle Seahawks che battono agevolmente i quotati Green Bay Packers nel primo match della regular season. Un successo convincente che pone inevitabilmente il certificato confermativo che Seattle sarà la squadra da battere anche quest’anno.

    Si parte con una bella coreografia organizzata per commemorare al meglio i vincitori dell’ultimo Superbowl tra le proprie mura amiche e poi via alla nuova stagione con questo succulento match. La gara parte subito con qualche patema, nel primo quarto infatti sono sembrati subito meglio i Packers che vanno in un’azione di mischia in touchdown per il vantaggio finale della frazione, superando il field goal da parte di Hauschka realizzato dopo 9’53” di gioco effettivo. Realizzato anche l’extra point il risultato del primo quarto è di 3-7 per gli ospiti.

    Uno dei momenti concitati del match | Foto Twitter
    Uno dei momenti concitati del match | Foto Twitter

    La seconda frazione di gioco rimette in riga i Seattle Seahawks che tornano la squadra vista e ammirata la scorsa stagione con una difesa pressoché impenetrabile. Dopo soli due minuti di gioco effettivo Lockette realizza un touchdown con 20 metri di corsa sulla fascia sinistra, imprendibile per la difesa di Green Bay. Extra point realizzato dal solito Hauschka e rovesciamento di match fatto. I Packers reagiscono realizzando a fatica un field goal e mettendo il conto temporaneamente in pari. Lynch dopo un’azione insistita in avanti di Seattle riesce centralmente a bucare la difesa dei Packers e a quattro minuti dalla fine del quarto mette in vantaggio di un touchdown e del conseguente extra point realizzato Seattle.

    Il terzo quarto vede le due formazioni leggermente più bloccate e i punti viaggiano solo a favore dei campioni in carica che realizzano un field goal (Hauschka) ed un fantastico team safety, mettendo il match sul 10 a 22 con un solo quarto da giocare.

    L’ultima frazione è addirittura schiacciante per i Packers che dopo soli 5 secondi prendono un touchdown incredibile lasciando la strada aperta per la vittoria ai Seattle Seahawks e manco a dirlo l’extra point ratifica la situazione. Crosby di Green Bay realizza un field goal per spezzare il dominio dei padroni di casa ma è solo un fuoco di paglia perché Coleman e Hauschka mettono i sigilli finali al match. Domenica previsti gli altri match relativi alla Week 1.

    Striscione commemorativo per i campioni della NFL | Foto Twitter
    Striscione commemorativo per i campioni della NFL | Foto Twitter

    Russell Wilson, il Quarterback di Seattle inizia la sua stagione con il piede giusto e mostra una sapienza ed una veduta di gioco già quasi perfetta nel collaudato playbook della squadra e con Lynch (2 tuchdown) si trova alla perfezione. Per Green Bay c’è da lavorare molto soprattutto in difesa, troppe volte è apparsa fragile al centro ed è stato facile per i campioni in carica affondare come un coltello caldo nel burro, decisamente non in giornata Aaron Rodgers ma a Green Bay mancavano alcuni uomini chiave in attacco.

  • Polonia 2014: tre punti d’oro, l’Italia c’è!

    Polonia 2014: tre punti d’oro, l’Italia c’è!

    Sono tre punti fondamentali, quelli che la Nazionale di volley maschile si prende in Polonia contro il Belgio. Un 3-1 importante come l’acqua e che permette ancora agli azzurri di continuare a rincorrere la qualificazione alla seconda fase, adesso in classifica è al terzo posto a pari merito con l’Iran che la batté all’esordio mondiale di Polonia 2014.

    Diciamo subito che le difficoltà anche in questo match ce le siamo cercate, soprattutto quando, nel primo set, con un vantaggio di tre punti gli azzurri si sono fatti raggiungere e poi superare ai vantaggi mettendo la gara in salita e rischiando un tracollo nervoso che, almeno quello, non c’è stato.

    Il secondo set invece parte con il piglio giusto, c’è la voglia di dimostrare di essere superiori e di poter battere agevolmente il Belgio che, di contro, non riesce a reagire facendo scivolare il parziale sempre sotto ed il quarto set conferma quanto visto in quello precedente. Sembra una gara finita visto il divario negli ultimi due parziali e considerando che nel primo abbiamo noi dato la possibilità al Belgio di vincere.

    Al quarto set l’Italia domina ancora, si prende un vantaggio consistente (6 punti), poi crolla improvvisamente. Un black-out veramente pericoloso che poteva causare l’irreparabile visto che si arriva alla chiusura del parziale punto a punto e addirittura gli azzurri devono annullare un set-point agli avversari prima di portare a casa i tre punti che servivano.

    Zaytsev abbracciato dai compagni | Foto Twitter
    Zaytsev abbracciato dai compagni | Foto Twitter

    Alla fine di questa gara possiamo dirlo, l’Italia c’è ma ha ancora dei difetti pericolosi e si devono correggere velocemente se si vuole fare un cammino di un certo tipo, altrimenti il rischio è che la Nazionale di Berruto si ritrovi ad uscire dalla competizione intercontinentale sbattuta fuori da un avversario che tecnicamente non vale gli azzurri.

    ITALIA-BELGIO 3-1 (26-28 / 25-15 / 25-16 / 28-26)

    ALTRE PARTITE GIRONE D: Portorico-Stati Uniti 0-3; Iran-Francia 1-3

    CLASSIFICA GIRONE D:

    7 punti: Francia; 6 punti: Stati Uniti; 5 punti: Italia e Iran; 4 punti: Belgio; 0 punti: Portorico.

    Insieme al girone degli azzurri si sono giocate anche le tre partite relative al GIRONE A: 

    Camerun-Argentina 0-3; Serbia-Australia 3-1 e Polona-Venezuela 3-0.

    CLASSIFICA GIRONE A:

    9 punti: Polonia; 6 punti: Argentina e Serbia; 3 punti: Australia e Venezuela; 0 punti: Camerun.

     

     

     

  • NFL: parte la regular season dell’american football

    NFL: parte la regular season dell’american football

    Dopo sette mesi di riposo conditi dalla pre-season, (l’equivalente delle amichevoli estive del calcio) finalmente inizia la regular season del football americano e la sua lega d’eccellenza la NFL. In diciassette settimane verranno determinati, dapprima la griglia dei playoffs e poi a suon di match, le finaliste per il Superbowl e c’è già chi ragiona su chi tra le principali pretendenti potrà alzare al cielo il Vince Lombardi Trophy.

    Dopo le emozioni vissute nel febbraio scorso al MetLife Stadium del New Jersey, dove abbiamo visto i Seattle Seahawks alzare, per la prima volta nella loro storia, il trofeo sportivo più importante degli Stati Uniti contro i Denver Broncos e ora abbiamo nuovamente 32 squadre pronte a darsi battaglia per raggiungere lo stesso risultato seppur con aspettative diverse.

    La NFL lo sappiamo, è un campionato complicato, che spesso fa uscire anticipatamente le favorite perché sottovalutano avversarie che scoprono talenti e ne fanno punti di forza che diventano poi campioni nell’arco della stagione, una stagione lunga e logorante che attraversa tutti gli States.

    Sono proprio i campioni in carica dei Seattle Seahawks che apriranno le danze questa notte contro niente meno che i Green Bay Packers, un avversario nobile e per nulla facile da digerire che discende direttamente da quel Vince Lombardi che dona il nome al trofeo. Vince Lombardi fu proprio il coach per otto anni di Green Bay e che vinse ben due Superbowl, i primi da quando esiste la lega unica. Insomma un bellissimo incrocio tra la storia del football americano e il suo recente passato. Ma sarà anche lo scontro tra due ottimi Quarterback Russell Wilson per Seattle e Aaron Rodgers per Green Bay due possibili futuri protagonisti anche della finale poiché entrambe le franchigie partono con i favori del pronostico per arrivare in fondo.

    Aaron Rodgers Quarterback di Green Bay in azione | Foto Twitter
    Aaron Rodgers Quarterback di Green Bay in azione | Foto Twitter

    Un’altra favorita per la vittoria finale è senz’altro Denver, finalista anche lo scorso anno, che annovera sempre nelle sue fila Peyton Manning che deluse al Superbowl sbagliando molto e che nella notte di domenica affronterà il suo passato, Indianapolis, che lo vide nella propria rosa nascere come atleta e diventare un fantastico Quarterback professionista. I Colts adesso hanno in cabina di regia Andrew Luck proprio colui che venne designato per sostituire Manning nel 2012, quando passò ai Broncos.

    Le altre favorite per l’approdo alla finale sono i San Francisco 49ers che affrontano i Dallas Cowboys, i New England Patriots che se la dovranno vedere contro i Miami Dolphins mentre con un ruolo da outsiders si devono considerare le due franchigie di New York, Jets e Giants, e i Washington Redskins che affronteranno gli Houston Texas.

    Le altre gare previste per la prima giornata di NFL sono:

    New Orleans Saints-Atlanta Falcons, Cincinnati Bengals-Baltimore Ravens, Buffalo Bills-Chicago Bears, Tennessee Titans-Kansas City Chiefs, Oakland Raiders-New York Jets, Jacksonville Jaguars-Philadelphia Eagles, Cleveland Browns-Pittsburg Steelers, Minnesota Vikings-St. Louis Rams, Carolina Panthers-Tampa Bay Buccaneers, New York Giants-Detroit Lions e San Diego Chargers-Arizona Cardinals.

  • Un’Italia da favola annichilisce l’Olanda

    Un’Italia da favola annichilisce l’Olanda

     

    D’accordo, si tratta solo di un’amichevole, d’accordo gli avversari erano senza un paio di giocatori fondamentali, d’accordo una volta fatto il 2-0 e l’Olanda è rimasta in dieci sono passati solo 9 minuti e non potevi più perdere la partita. Tuttavia quello che ha reso l’esordio dell’Italia targata Antonio Conteda favola” è stata la metamorfosi che la Nazionale ha avuto nell’approccio ad un match amichevole e poi il vedere con tanta facilità schemi e azioni viste e riviste nella sua Juventus, vuol dire forse che il gioco visto a Torino è così semplice da essere appreso in tre giorni? No vuol dire semplicemente che il tecnico è riuscito a trasmettere quello che vuole sul campo ai ragazzi che hanno dato tutto.

    Pronti via, dopo 3 minuti di gioco Bonucci da quaranta metri fa partire un lancio che innesca Immobile, il quale supera in velocità la difesa orange, scarta Cillessen in uscita e insacca per l’1-0 azzurro. Tutto troppo tremendamente facile da essere vero. Ci si aspetta la reazione olandese ed invece l’avversario è stordito, non riesce a reagire e a fare nulla più che uno sterile possesso palla. Il pressing dell’Italia è asfissiante e nuovamente al 9° il centrocampo sradica il pallone dalla manovra olandese e De Rossi lancia centralmente rasoterra Zaza che, velocissimo supera Martins Indi, il qual per recuperare si appoggia e trattiene l’attaccante che cade a terra. Calcio di rigore ed espulsione per il difensore quale ultimo uomo. De Rossi realizza dal dischetto ed il “San Nicola” esplode in tripudio per la seconda volta.italia2

    Il primo tempo sarà tutto così, Olanda che tenta di venire avanti, Italia che recupera e costruisce dalla difesa azioni in velocità che mettono in crisi la difesa dei terzi classificati a Brasil 2014, ci sarà poco da fare tutti sono sorpresi e impreparati allo straripare azzurro.

    Si vede anche il bel gioco, con belle triangolazioni tra Zaza ed Immobile e discese sulle fasce sia di Darmian che di De Sciglio, con interdizioni favolose da parte di un De Rossi sontuoso. Proprio su un paio di dialoghi tra i due attaccanti nasce un’azione che mette Zaza solo davanti a Cillessen ma l’esordiente attaccante non riesce a passare l’estremo difensore orange per la terza volta, oltre a questa si contano altre due occasioni per l’Italia che meriterebbero maggior fortuna mentre l’avversario e soprattutto Van Persie non si è mai visto dalle parti di Sirigu.

    Nella ripresa l’Italia inizia a fare i suoi sei cambi a disposizione e volutamente abbassa il ritmo lasciando un po’ più il possesso palla all’Olanda, che però riesce a creare il primo pericolo del match dopo 10 minuti dall’inizio della seconda frazione. Van Persie su un pallone rubato alla difesa azzurra calcia di potenza sul secondo palo mandando il pallone fuori di poco. Poi è solo controllo dell’Italia e qualche occasione che poteva essere finalizzata meglio ma che risalta comunque una bella capacità di dialogo tra gli interpreti.

    Finisce 2-0 e tutti contenti, soprattutto Antonio Conte che inizia la sua prima partita nella panca azzurra con sobrietà, ma dopo due minuti è già a gesticolare e a telecomandare i ragazzi fino ad alzare il pugno al cielo quando Immobile porta in vantaggio la Nazionale, poi è un crescendo di movimento, di indicazioni e di decibel vocali del tecnico leccese per i giocatori che non lo mollano un attimo. E’ stata un’Italia che non può non piacere, tanto pressing, tanta voglia e non poteva essere che così per l’Italia di Antonio Conte.

    ITALIA-OLANDA 2-0 (2-0) – 3° Immobile (I), 9° De Rossi calcio di rig. (I)

    ITALIA (3-5-2): Sirigu 6; Ranocchia 6,5; Bonucci 7; Astori 7; Darmian 6,5; Giaccherini 6,5; De Rossi 7,5 (67° Parolo S.V.), Marchisio 7,5 (63° Verratti 6); Immobile 7,5 (77° Giovinco S.V.); Zaza 7,5 (73° Destro S.V.).

    All.: Antonio Conte 7

    OLANDA (4-3-3): Cillessen 6; Janmaat 5,5; De Vrij 5,5; Martins Indi 4; Blind 6; Wijnaldum 5,5 (85° Fer S.V.); De Jong 6 (63° Pieters 6); Sneijder 5,5; Kuyt 5; Van Persie 5 (80° Narsingh S.V.); Lens 5 (13° Veitman 6).

    All.: Guus Hiddink 5

  • Polonia 2014: per l’Italia l’ora della verità

    Polonia 2014: per l’Italia l’ora della verità

    Siamo già a questo punto, siamo al punto che serve una partita da Italia vera. Dopo l’esordio, sbagliato dai ragazzi di Berruto, contro la rivelazione Iran che ci ha messo subito in condizione di dover rincorrere e cercare di alleggerire la zavorra dell’1-3 rifilatoci dal team mediorientale. Dopo la vittoria, sudatissima per 3-2 contro i cugini francesi stasera si dovrà migliorare e fare un 3-0 o 3-1 secco contro il Belgio, infatti non basterebbero i due punti che verrebbero assegnati all’Italia in caso di tie-break ed in caso di vittoria s’intende. Il Mondiale passa obbligatoriamente attraverso la vittoria di questa sera che non può mancare, pena la quasi certa nostra esclusione da Polonia 2014.

    Ricordiamo che 3 punti si assegnano se la vittoria avviene per 3-0 o 3-1, se invece si approda al tie-break vengono assegnati 2 punti alla vincitrice ed 1 punto alla perdente. E si qualificano alla fase successiva le prime quattro classificate per ogni girone.

    Insomma la classifica esige una partita al cardiopalma e piena d’attenzione, contro un Belgio che fa del muro il suo punto di forza e ha una difesa ben collaudata. Di contro l’evoluzione vista nell’Italia durante il match contro la Francia è un ottimo viatico su cui lavorare perché rimontare dallo 0-2 iniziale ad un 3-2 vuol dire che sei andato all’inferno e sei ritornato con il carattere e i mezzi non ti mancano.

    Momenti decisivi di Italia-Francia | Foto Twitter
    Momenti decisivi di Italia-Francia | Foto Twitter

    C’è molta curiosità nel vedere la squadra che metterà in campo Mauro Berruto perché quello che si è visto nel computo dei due match degli azzurri è la rinascita di un gruppo attraverso l’ingresso degli uomini dalla panchina. Così è ipotizzabile dall’inizio l’impiego di Baranovicz al posto di Travica che non ha ancora convinto, mentre potrebbe ripartire dall’inizio Parodi con Lanza pronto a sostituirlo in caso di scarso rendimento nel ruolo importante di martello. Dovrebbe essere confermato l’uso del doppio libero con Rossini in campo sulle battute avversarie e Colaci invece in difesa.

    Nelle partite di ieri c’è stata una sola vera sorpresa, con il Brasile e la Russia che hanno agevolmente piegato le proprie rivali, la Germania e la Finlandia che hanno superato Cuba e Corea mentre la quotatissima Bulgaria ha perso contro un interessante Canada al tie-break.

    PROGRAMMA DI OGGI E CLASSIFICA GIRONE ITALIA (D):

    Partite di oggi: Usa-Portorico 3-0, Iran-Francia (attualmente 1-1) ed alle 20:25 (diretta RAI Sport 1) Italia-Belgio.

    Classifica: 6 punti: Stati Uniti*; 5 punti: Iran; 4 punti: Belgio e Francia; 2 punti: Italia; 0 punti: Portorico*

    * Una partita in più.

  • Nazionale, Conte pronto al debutto

    Nazionale, Conte pronto al debutto

     

    Non c’è dubbio che mai come in quest’occasione, è stato atteso con trepidazione il debutto di un nuovo C.T. della Nazionale. Lo dimostrano i cinquantamila tifosi che saranno presenti al “San Nicola” di Bari questa sera, lo dimostrano i social network, in fermento che evidenziano la spaccatura tra i calciofili, tra chi dice Conte sì e chi Conte no, lo dimostrano i tanti fiumi d’inchiostro versati da quando è stato scelto per rifondare il gruppo azzurro fino ad oggi. Ma soprattutto lo dimostrano i giocatori stessi, scelti dal tecnico leccese, che sanno di dover dimostrare qualcosa a qualcuno, cosa che forse a Coverciano mancava da troppo tempo.

    Poi c’è il fattore della caratura del personaggio, che spacca! Capace di camaleontismo, come abbiamo visto nella veste di C.T. e come lo abbiamo visto nella veste dell’allenatore della squadra più amata e più odiata d’Italia, la Juventus. Antonio Conte sa che non è tutto così tremendamente normale e sa che la strada che si è scelto è una delle più tortuose e complicate, ma sa anche come domare le salite e godersi le discese arrivando in fondo stanco, esausto, ma vincitore.

    Antonio Conte durante un allenamento azzurro | Foto Twitter
    Antonio Conte durante un allenamento azzurro | Foto Twitter

    Se fallirà la critica sarà unanime, “la colpa è di Conte“, se riuscirà nella sua mission di costruire un gruppo compatto, unito, e innamorato del tricolore al punto da sacrificarsi allo stremo la critica sarà unanime ugualmente “merito di Conte“, e lui sa di essersi preso una responsabilità enorme perché fallirà o vincerà da solo. Così si parte per una scelta di cambiamento:

    “Voglio un’Italia giovane e vincente”.

    E i giovani li ha convocati, e ha iniziato a plasmarli e a farli sentire protagonisti del gruppo azzurro, tanto è vero che se eravamo abituati a vedere in conferenza stampa sempre le stesse facce anche prima delle amichevoli, invece ecco dopo il primo allenamento Zaza ed El Shaarawy e ieri Ranocchia entusiasti della loro chance. Adesso Antonio Conte inizia il lavoro più difficile, quello motivazionale e così ecco la carica:

    “Vincere piace a tutti ma non è per tutti, è per gente speciale. Iniziamo subito ad essere speciali!.

    Insomma il messaggio è chiaro, la FIGC lo ha voluto perché è un vincente e lui modella la prima fisionomia della Nazionale per renderla tale e soprattutto chi è nel gruppo deve incominciare a sentire la possibilità di diventare speciale e dimostrare di esserlo diventato.

    Al “San Nicola” sarà una festa, la città è pronta per onorare l’allenatore che riportò il Bari in Serie A prima della sua ricaduta in cadetteria. Un gruppo sostanzioso (un migliaio) di tifosi ha aspettato sotto la pioggia ed accolto dopo l’allenamento di ieri l’allenatore leccese che divenne re di Bari iniziando così la sua carriera favolosa.

    Di fronte in termini amichevoli ci sarà l’Olanda con in panchina Guus Hiddink allenatore che ha sempre fatto male al nostro calcio, a cominciare dai Mondiali del 2002, quando allenava la Corea del Sud, paese ospitante della manifestazione che ci eliminò o nel 2006, quando come C.T. dell’Australia fece venire i sorci verdi ai campioni di Lippi fino a quando Totti con un rigore non sbloccò il match. Olanda che a Brasil 2014 è arrivata terza, ma con Van Gaal in panchina, e che dovrà fare a meno come l’Italia di alcune stelle come Arjen Robben. Anche Hiddink si è detto incuriosito di vedere Antonio Conte sulla panchina azzurra dopo averlo visto da giocatore.

    A disposizione le due squadre avranno sei cambi, da qui le scelte del C.T. azzurro che ha deciso di far ruotare, durante la partita, soprattutto centrocampo ed attacco.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    ITALIA (3-5-2): Sirigu; Astori, Bonucci, Ranocchia; De Sciglio, Marchisio, De Rossi, Parolo, Candreva; Zaza, Immobile.

    A disp.: Buffon, Ogbonna, Darmian, Florenzi, Giaccherini, Maggio, Pasqual, Poli, Verratti, Destro, El Shaarawy, Quagliarella, Giovinco, Perin, Padelli.

    All.: Antonio Conte

    OLANDA (4-3-3): Cillessen; Blind, Martins Indi, De Vrij, Janmaat; Sneijder, De Jong, Wijnaldum; Lens, Van Persie, Kuyt.

    A disp.: Krul, Pieters, Van Der Wiel, Veltman, Verhaegh, Van Dijk, Afellay, Fer, Klaassen, Depay, Narsingh, Zoet.

    All.: Guus Hiddink