Autore: Cristiano Previ

  • Zeman: ritorno a casa amaro, la Roma vince 2-0

    Zeman: ritorno a casa amaro, la Roma vince 2-0

    La Roma schiaccia il Cagliari in un quarto d’ora e realizza due reti prima con Destro e poi con Florenzi, un uno-due che mette ko i sardi di Zeman incapaci di reagire e proiettando i giallorossi al fianco della Juventus in prima posizione.

    Già dopo tre minuti la Roma potrebbe segnare, è Destro che fallisce una buona occasione tirando debolmente da posizione ravvicinata, nonostante il tecnico boemo provi qualche nuova variante tattica inserendo Farias dall’inizio in posizione più arretrata rispetto a Sau e Ibarbo il Cagliari concede il possesso palla ai padroni di casa troppo facilmente.

    All’11° Gervinho serve Florenzi che taglia l’area di rigore in velocità e serve al centro un liberissimo passaggio che Destro deve solo spingere in rete per il vantaggio giallorosso. Palla al centro, qualche manovra a centrocampo e dopo due minuti è nuovamente Gervinho a servire un pallone per Florenzi al limite dell’area, il quale tira in diagonale nello specchio di porta e batte Cragno per la seconda volta.

    L'abbraccio tra Florenzi e Destro dopo l'1-0 | Foto Twitter
    L’abbraccio tra Florenzi e Destro dopo l’1-0 | Foto Twitter

    Unica reazione della squadra di Zeman è al 24° quando Ceppitelli colpisce di testa un pallone invitante, ma indirizzando la sfera sopra la traversa. Per il resto la Roma ha talmente tanto il pallino del gioco in mano che decide di abbassare i ritmi per concedere meno spazi agli isolani nelle ripartenza  e si va alla fine del primo tempo senza altre emozioni.

    Il turn-over intelligente operato da Garcia e il risultato fanno sì che non ci siano cambi ad inizio ripresa, tuttavia la Roma si ripresenta sul terreno di gioco piuttosto distratta, come se avesse già acquisito il risultato con 45′ minuti d’anticipo. Atteggiamento sbagliato che fa arrabbiare non poco il tecnico francese ed al 7° ci vuole un’uscita tempestiva da parte di De Sanctis per evitare he il match possa riaprirsi  pericolosamente, è soprattutto l’attivismo di Avelar ed Ibarbo a mettere in apprensione la linea mediana giallorossa. Zeman prova a dare più spinta e così prima del quarto d’ora della ripresa si gioca tutte le carte che ha a disposizione fuori Pisano, Ekdal e Farias e dentro Balzano, Longo e Dessena.

    Al 63° Maicon tira di poco alto sopra la traversa ed al 68° lo stesso laterale brasiliano crossa al centro per Destro che deve solo spingerla in porta, ma arriva in ritardo e cicca la conclusione. La Roma così pare un po’ stanca e Garcia effettua i suoi cambi dentro Pjanic e Liaijc e fuori Destro e Florenzi sensibilmente calati.

    Al 79° Longo impegna De Sanctis con un bel tiro potente in diagonale e la Roma che ha anche un Ashley Cole claudicante riesce comunque a portare in porto il risultato perché non succede più nulla. I giallorossi raggiungono così la Juventus in prima posizione in classifica a punteggio pieno.

    ROMA-CAGLIARI 2-0 (2-0) – 11° Destro (R), 13° Florenzi (R).

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6,5; Maicon 6,5; Manolas 6; Yanga-Mbiwa 6; Cole 6; Nainggolan 6; De Rossi 6,5 (81° Emanuelson S.V.); Keita 6,5; Florenzi 7 (71° Liajic 6); Destro 6,5 (68° Pianjc 6); Gervinho 6,5.

    All.: Rudi Garcia 6,5

    Cagliari (4-3-3): Cragno 5,5; Pisano 5 (50° Balzano 5,5); Ceppitelli 5; Rossettini 5; Avelar 6,5; Joao Pedro 5; Conti 5,5; Ekdal 5 (59° Dessena 6); Ibarbo 6; Sau 5,5; Farias 4,5 (59° Longo 6).

    All.: Zdenek Zeman 5

    Ammoniti: Florenzi (R), Rossettini (C). Espulsi:

  • Il Grifone di Gasperini a caccia della Lazio

    Il Grifone di Gasperini a caccia della Lazio

    La Lazio di Pioli fa visita al genoa d’assalto targato Giampiero Gasperini che da quando è tornato finalmente ha a disposizione una rosa che assomiglia a quella magica che conquistò l’Europa non troppo tempo fa. Il Grifone è reduce da un punto sudato ma meritato conquistato in quel di Firenze e da una sconfitta immeritata patita alla prima giornata contro il Napoli e maturata solo nei minuti si recupero.

    Le scelte di Pioli dovrebbero portare dei cambiamenti in avanti soprattutto in relazione al dinamismo dell’avversario che ha dimostrato, se vuole di poter mettere sotto ritmo chiunque, finché ha birra in corpo ed ecco che quindi il tecnico laziale proporrà dall’inizio Candreva, Djordjevic e Keita per poi utilizzare Klose quando il Genoa inevitabilmente allenterà la presa.

    Giampiero Gasperini | Foto Twitter
    Giampiero Gasperini | Foto Twitter

    A centrocampo il trio Lulic, Biglia e Parolo dovranno cercare di contrapporsi al meglio su Bertolacci e soci, mentre dietro Pioli dovrebbe confermare la linea difensiva vista contro il Cesena con Basta, De Vrij, Gentiletti e Braafheid.

    Gasperini deve sciogliere qualche dubbio su come schierarsi in avanti, c’è aria di ballottaggio tra Lestienne e Perotti ma alla fine potrebbero essere schierati entrambi con l’arretramento di Kucka in mezzo al campo a far legna, ma può essere una variante del match in corso. La punta centrale dovrebbe essere il confermatissimo Pinilla. Bertolacci-Rincon e Sturaro la linea a tre di centrocampo mentre in difesa la squalifica di Roncaglia rimette Edenilson tra i titolari al fianco di Burdisso e De Maio.

    Il Grifone cerca una vittoria contro le grandi proprio per andare in controtendenza a chi diceva che avrebbe fatto un inizio di campionato privo di punti a causa di questi scontri e la Lazio è la terza che capita sotto i suoi artigli, siamo sicuri che come contro il Napoli il Genoa cercherà di imporre il proprio ritmo e di colpire da subito gli avversari.

    GENOA-LAZIO LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Genoa (3-4-3): Perin; Edenilson, Burdisso, De Maio; Antonelli, Bertolacci, Rincon, Sturaro; Kucka, Pinilla, Perotti.

    All.: Giampiero Gasperini

    Lazio (4-3-3): Berisha; Basta, De Vrij, Gentiletti, Braafheid; Parolo, Biglia, Lulic; Candreva, klose, Keita.

    All.: Stefano Pioli

  • Chievo-Parma, Cassano c’è!

    Chievo-Parma, Cassano c’è!

    Giusto il tempo di godersi la vittoria di domenica scorsa in casa del Napoli di Benitez e subito Eugenio Corini deve salutare con un sorriso i tre punti inattesi gettandosi sulla sfida casalinga con il Parma, rivale diretto in classifica, che ha qualche acciacco. Donadoni ritrova Antonio Cassano, che sembrava out, ma deve fare a meno anche di Mattia Cassani, che nella mattinata di ieri si è dovuto sottoporre ad intervento chirurgico per l’asportazione di un’ernia esposta a livello lombo-sacrale. In pratica in meno di una settimana il Parma ha perso due pedine fondamentali e chissà fino a quando, Biabiany e Cassani oltre a Paletta quindi sono out e squalificato Felipe mettono il Parma in emergenza.

    Il lunch-match Chievo-Parma quindi si presenta con due stati d’animo completamente differenti per le due compagini, anche se i recenti scontri dicono che i padroni di casa non vincono questo confronto da ben dieci gare ufficiali.

    Eugenio Corini dovrebbe confermare la linea a quattro che ha fatto così bene contro il Napoli, mentre a far da diga in mezzo al campo potrebbe esserci l’inserimento da subito di Cofie insieme ad Hetemaj e Radovanovic in regia Birsa per innescare un attacco un po’ più robusto rispetto a quello di Napoli con Lopez e Paloschi.

    Antonio Cassano | Foto Twitter
    Antonio Cassano | Foto Twitter

    Roberto Donadoni invece deve un po’ inventare qualcosa per rendere il suo Parma più prudente rispetto a quello visto contro il Milan ed al tempo stesso che possa essere efficace davanti. Chiede ai suoi la stessa mentalità vita contro il Milan e schiererà molto probabilmente il tridente Belfodil, Cassano e Palladino. In difesa a sostituire lo squalificato Felipe dovrebbe essere Costa il prescelto mentre al posto di De Ceglie sull’esterno potrebbe essere inserito Mendes.

    CHIEVO-PARMA PROBABILI FORMAZIONI:

    Chievo (4-3-1-2): Bardi; Frey, Dainelli, Cesar, Biraghi; Cofie, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Lopez, Paloschi.

    All.: Eugenio Corini

    Parma (4-3-3): Mirante; Ristovski, Lucarelli, Costa, Mendes; Acquah, Lodi, Jorquera; Palladino, Belfodil, Cassano.

    All.: Roberto Donadoni

  • Milan-Juve, al diavolo ci pensa Tevez

    Milan-Juve, al diavolo ci pensa Tevez

    In un Milan-Juve bloccato, dai rossoneri che ostinatamente hanno cercato di portare a casa un pareggio, ci ha pensato l’Apache che si prende il suo secondo scalpo in questa Serie A 2014/15. Il Milan è stato buono solo a tratti dimostrando però di poter stare tranquillamente in piedi di fronte ai primi della classe e di poter ribattere a tono alla mole di gioco sviluppata dai bianconeri.

    Chi si aspettava un match ricco di gol è rimasto deluso, tante emozioni, qualche polemicuccia ma una sola rete, di Carlitos Tevez appunto.

    Inzaghi modifica poco della sua tattica, recupera El Shaarawy e conferma davanti a fare il falso nueve Ménez. Dietro il tecnico rossonero schiera, per sostituire gli infortunati Lopez e Alex, Abbiati e Zapata. La Juventus invece recupera part-time Vidal, ma preferisce non rischiarlo così ripone Asamoah sulla fascia sinistra ed al centro in mezzo al campo schiera Pereyra.

    Dopo soli due minuti di gara si capisce il canovaccio del match, Juve che fa possesso palla allargandosi e Milan che aspetta per poi ripartire in contropiede. La Juventus ha la prima occasione con Pereyra che lasciato troppo solo al limite dell’area prova a piazzare il destro ma il tiro è alto sopra la traversa, la risposta del Milan però è decisamente più pericolosa, colpo di testa di Honda e grande risposta di Buffon che respinge d’istinto.

    Entrambe le formazioni per buona parte del primo tempo pensano a non scoprirsi per subire le ripartenze altrui e così bisogna aspettare la mezz’ora di gioco per sussultare, Pereyra mette in spaccata in mezzo il pallone dalla destra, Llorente stoppa in corsa mettendo fuori gioco il suo marcatore, ma l’uscita di Abbiati evita la rete dello spagnolo. Marchisio prima della fine della prima frazione con un gran tiro rasoterra di sinistro da fuori area prende il palo e si rimane sullo 0-0.

    Carlitos Tevez festeggia la rete | Foto Twitter
    Carlitos Tevez festeggia la rete | Foto Twitter

    Il secondo tempo fa vedere meno ritmo da parte della Juve, ma che si muove in modo più ragionato, in questo modo i bianconeri rischiano meno e creano più occasioni da rete. Al 71° Tevez è caparbio a recuperare un pallone in scivolata sulla trequarti e servirlo a Pogba che è di spalle rispetto alla porta, poi l’argentino si rialza e scatta dentro l’area di rigore con il francese che riesce a girarsi ed a servirlo. Carlitos non può fare altro che di piatto battere Abbiati proteso in una disperata uscita per il vantaggio juventino.

    Il vantaggio è meritato per la mole di gioco sviluppata e colpisce il Milan che per qualche minuto pare abbattuto. Tuttavia sul finale i rossoneri ci provano, con la Juve che rincula forse troppo, solo un paio di episodi da rivedere su Ménez e Torres in area di rigore ma per impensierire i Campioni d’Italia ci vuole ben altro ed ora in attesa della Roma impegnata in casa contro il Cagliari la Juventus è in testa a punteggio pieno da sola. Milan-Juve finisce 0-1.

    MILAN-JUVENTUS 0-1 (0-0) – 71° Tevez.

    Milan (4-3-3): Abbiati 6; Abate 5,5; Rami 6,5; Zapata 6,5; De Sciglio 6,5; Poli 6 (76° Torres S.V.); De Jong 7; Muntari 5; Honda 5,5 (83° Pazzini S.V.); Ménez 7; El Shaarawy 6 (67° Bonaventura 6).

    All.: Filippo Inzaghi 6

    Juventus (3-5-2): Buffon 6,5; Cáceres 6 (34° Ogbonna 6); Bonucci 6; Chiellini 5,5; Lichtsteiner 5,5 (82° Romulo S.V.); Pereyra 7 (76° Vidal S.V.); Marchisio 7; Pogba 6,5; Asamoah 6; Llorente 6,5; Tevez 7.

    All.: Massimiliano Allegri 6,5

    Ammoniti: Muntari (M), Torres (M), Marchisio (J), Ogbonna (J), Asamoah (J). Espulsi: –

  • Pronostici & Scommesse week-end 20-21 settembre 2014

    Pronostici & Scommesse week-end 20-21 settembre 2014

    C’è un week-end interessantissimo, denso di tanti eventi sportivi su cui scommettere, e c’è un credito con la sorte da riscuotere per tanti. La settimana scorsa abbiamo puntato molto sulla valanga di goal, non abbiamo sbagliato ma siamo andati solo vicino ai bersagli che contano, questa settimana ci sono partite dalla lettura più complicata. Ma per questo ancora più esaltanti da pronosticare.

    Sabato 20 settembre 2014:

    Q.P.R.-Stoke City (Pemier League), è una partita complicata per entrambe che sono ai margini della lotta retrocessione, sono favoriti i padroni di casa ed inoltre riteniamo che non sarà una partita con tante reti quindi per la quota azzardiamo una combinazione 1+UNDER 2,5 (4,90). Niente male.

    Latina-Avellino (Serie B), interessante confronto tra due squadre bisbetiche ci piace la quota del GOL (1,95).

    Perugia-Vicenza (Serie B), padroni di casa con qualche acciacco, ma Vicenza molto sottotono. 1 (1,65).

    Milan-Juventus (Serie A), classico match da tripla, proprio per questo il calcioscommesse pone diverse tipologie di giocata che si adattano alla gara. Si può puntare sull’emotività del confronto e immaginare un’espulsione (3,00), oppure essendo due squadre che sfruttano molto le fasce laterali e considerando che la Juve ama il possesso palla immaginare nella contesa dei calci d’angolo il 2 quotato a 1,85. Se invece interessa una quota alta sull’andamento della partita bella la combinazione 2+GOL quotata a 4,35.

    Schalke 04-E. Francoforte (Bundesliga), in Germania i gol fioccano sempre e questo match sembra predisposto per la stessa sorte GOL (1,63).

    Cesena-Empoli (Serie A), sinceramente in questo avvio di stagione si fa preferire il Cesena1 quotato a 2,65.

    West Ham-Liverpool (Premier League), con Balotelli sbloccato i reds possono iniziare ad essere meno claudicanti, 2 (1,75).

    Nantes-Nizza (Ligue1), sono appaiate in classifica, ma solo perché i padroni di casa hanno affrontato squadre di alto lignaggio. 1 (1,83).

    Atletico Madrid-Celta Vigo (Liga), l’Atletico è più forte e dopo il match contro il Real sarà deciso a risalire la classifica. 1 (1,45).

    Athletic Bilbao-Granada (Liga), tutti i gol fatti dai padroni di casa sono stati fatti nell’unico match a Bilbao, il Granada dovrebbe essere una vittima predestinata. Handicap 1 (2,10).

    Rubrica scommesse | © Il Pallonaro
    Rubrica scommesse | © Il Pallonaro

    Domenica 21 settembre 2014:

    Genoa-Lazio (Serie A). I padroni di casa vogliono un successo contro una big e la Lazio non è in perfetta salute. 1 (2,80).

    Lille-Montpellier (Ligue 1). Due squadre con ottime difese e attacchi niente male, proviamo GOL (2,10).

    Sassuolo-Sampdoria (Serie A). La Samp ci sembra più quadrata e attenta alla fase difensiva, tuttavia a Reggio non è facile per nessuno. Doppia Chance X2 (1,43).

    Wolfsburg-B. Leverkusen (Bundesliga). Ci aspettiamo una partita ricca di gol. OVER 3,5 (2,30).

    Udinese-Napoli (Serie A). Una partita importante dove ci facciamo ingolosire dalla alta quota pro-Napoli. 2 (2,25).

    Palermo-Inter (Serie A). Un’altra partita che gli uomini di Mazzarri non possono sbagliare, il Palermo sembra troppo molle. 2 (1,95).

    Torino-Verona (Serie A). Il Toro torna dal Belgio con ancora zero gol segnati, Ventura avrà catechizzato i suoi a dovere. 1 (1,90).

    Detroit Lions-Green Bay Packers (NFL). I Lions viaggiano meglio in questo momento Handicap (2,5) 1 quotato a 1,85.

    Buffalo Bills-San Diego Chargers (NFL). Match difficile per i padroni di casa, San Diego è un brutto cliente. Vincente 2 (2,10).

    PSV-Cambuur (Eredivise). Padroni di casa con una netta marcia in più. Handicap 1 (1,95).

    Ecco la nostra giocata settimanale:

    Latina-Avellino GOL (1,95)

    Schalke 04-E. Francoforte GOL (1,45)

    West Ham-Liverpool 2 (1,75)

    Nantes-Nizza 1 (1,83)

    Genoa-Lazio 1 (2,80)

    Palermo-Inter 2 (1,95)

    Detroit Lions-Green Bay Packers Handicap (2,5) 1 (1,85)

    Con sette eventi si arriva ad una quota totale di 91,4 volte la posta. Quindi con 10 Euro giocati si possono vincere 915 Euro più bonus.

    Speriamo di esservi stati d’aiuto e se volete non esitate a chiedere eventuali pronostici personalizzati attraverso i commenti. In bocca al lupo!

     

  • Finale Champions League nel 2016 a Milano

    Finale Champions League nel 2016 a Milano

    Una notizia che si aspettava, come una ventata d’aria fresca, e la possibilità per i calciofili italiani di poter godere in casa propria di poter godere della prestazione delle due migliori squadre d’Europa per contendersi la maggiore competizione continentale, la Champions League.

    La UEFA, in un’assemblea esecutiva ha oggi sciolto ogni tipo di riserbo e ha deciso in maniera ufficiale che nel 2016 la finale di Champions League si giocherà a Milano. Così per la quarta volta (le altre finali giocate a San Siro furono del 1965, 1970 e 2001) lo stadio milanese potrà approfittare per vivere una grandissima serata di calcio, sperando che nel frattempo, potranno competere per quella finale anche Inter e Milan. Nella finale del 2001 vinse il Bayern Monaco che trionfò sul Valencia, mentre l’ultima finale di Champions League che si è disputata in Italia è stata quella del 2009 dove a portarsi a casa la Coppa dalle Grandi Orecchie fu il Barcellona di Guardiola.

    Inoltre è stata ufficializzata anche location della finale, sempre per il 2016, dell’Europa League, sarà lo stadio Sankt-Jackob di Basilea il teatro dell’evento. In questo caso l’assegnazione all’Italia è stato più recente, la scorsa stagione infatti tutti ricorderanno che la finale si giocò allo “Juventus Stadium” di Torino tra Benfica e Siviglia. Mentre la Supercoppa europea verrà disputata a Trondheim in Norvegia.

    Stadio "Giuseppe Meazza" di San Siro a Milano | Foto Twitter
    Stadio “Giuseppe Meazza” di San Siro a Milano | Foto Twitter

    Ovviamente le reazioni sono tutte di nota positiva, sia da parte dell’entourage federale presente a Nyon che da parte dei diretti interessati che hanno già investito nella struttura di San Siro per renderla più accogliente possibile, oltre al Comune di Milano anche quindi Inter e Milan.

    Il Comune di Milano, insieme alle due società milanesi hanno investito 20 milioni di Euro per iniziare la riqualificazione e nel prossimo biennio faranno altrettanto. Nel dettaglio verranno ristrutturati i bagni, il settore stampa e verrà effettuata la risagomatura completa del primo anello arancio.

    Si tratta di un’ottima notizia per il calcio italiano che cerca di riprendersi il ruolo di primaria importanza nel panorama europeo e mondiale, inoltre sarà un’ottima vetrina per la città di Milano, così come lo è stata la scorsa stagione per Torino. L’Italia ricordiamo che è anche in corsa per l’assegnazione, quale sede, dei Campionati Europei del 2020.

  • Quanto Genoa in Europa!

    Quanto Genoa in Europa!

    Guardando le rose presenti in Europa ecco spiccare quest’anno la presenza massiccia di ex giocatori del Genoa che, sparsi nel continente, denotano come il Grifone di Enrico Preziosi sia non solo attivissimo sul mercato, ma anche in grado di scovare in modo continuo calciatori che poi diventano di livello europeo. Non si tratta solo di due o tre intuizioni ma di una vera e propria squadra con tanto di riserve che impressiona e che fa mangiare le mani e inorgoglire i tifosi rossoblù.

    Partendo solo dalle italiane presenti nelle coppe europee sono già numerosi i calciatori che hanno calcato il campo di Marassi ed oggi sono in squadre di primissimo livello, come Ranocchia e Palacio nell’Inter, Destro e Borriello nella Roma, Bovo, Moretti e Nocerino nel TorinoMesto nel Napoli, Bonucci nella Juventus e Tomovic nella Fiorentina. Tutti calciatori usciti o passati dalla lunga veggenza rossoblù e come detto si tratta anche di altri fino a comporre una squadra intera più le riserve.

    Domenico Criscito | Foto Twitter
    Domenico Criscito | Foto Twitter

    Il Genoa “virtualmente europeo” che si può immaginare deve avere un angelo custode tra i pali, senza considerare che Perin è già un portiere di livello internazionale, e così si può trovare nella Dinamo Zagabria quel Eduardo che difese la porta rossoblù anche nella recente esperienza in Europa League del Grifone. In difesa, oltre a quelli già citati, non si può non fare riferimento a Domenico Criscito a San Pietroburgo in forza allo Zenit, o a Papastathopoulos e Granqvist rispettivamente nel Borussia Dortmund e nel Krasnodar.

    Il centrocampo sempre oltre ai riferimenti già fatti si devono menzionare sicuramente Thiago Motta del Paris Saint Germain e Rafinha del Bayern Monaco oltre a Miguel Veloso a Kiev nella Dinamo e Constant del Trabzonspor.

    In attacco l’esame si fa ancora più interessante perché già con Palacio, Destro e Borriello si parlerebbe di un tridente interessante, ma se si guarda agli ex giocatori del Genoa presenti nelle coppe europee si rimane sbalorditi. Facile ricordare l’esperienza, non proprio positiva, di Ciro Immobile tra le fila rossoblù, ma capocannoniere della Serie A scorsa ed oggi in forza al Borussia Dotmund e più intrigante e sconvolgente il passaggio di Ezequiel Lavezzi del Paris Saint Germain che dal 2004 al 2005 era un tesserato del Grifone pronto per fare la sua fortuna in Serie A ancora prima che a Napoli si pensasse a lui.

    Insomma come detto si tratta di una rosa abbastanza variegata anche come dato anagrafico che farebbe invidia a molte formazioni. Se voi foste i fanta allenatori di questo “Virtual Genoa” come lo schierereste in campo?

    Certamente la rosa allestita quest’anno dal Presidente Preziosi non è da meno e nell’ambiente c’è molta curiosità nel vedere, una volta rientrati tutte le componenti, dove può arrivare il Genoa quest’anno considerato da tanti addetti ai lavori come una delle possibili rivelazioni della stagione.

     

  • NFL: Antonio Gates affonda Seattle, ok Ravens e Patriots

    NFL: Antonio Gates affonda Seattle, ok Ravens e Patriots

    La seconda giornata di campionato NFL è stata funestata dai casi Rice e Peterson, che hanno portato l’attenzione dei media al di fuori dei campi, e dai tanti infortuni che il football americano inevitabilmente porta.

    Nell’anticipo abbiamo assistito ad una ripresa ottima dei Baltimora Ravens che battono i Pittsburgh Steelers 26-6 facendo una gara attenta e permettendo solo agli ospiti due realizzazioni su field goal. Le touchdown (due) arrivano con Daniels e poi è il kicker Tucker che tiene a distanza gli avversari.

    Nelle partite della domenica fanno scalpore le ottime prestazioni dei Washington Redskins che strapazzano i Jacksonville Jaguars con un perentorio 41-10 costruito con una capacità di costruire azioni in fase offensiva straordinaria e mandando in touchdown diversi giocatori. I Jaguars riescono solo a fare il minimo sindacale con l’unica touchdown di Lewis, l’extra point conseguente ed il field goal di Forbath, purtroppo però per i Redskins si fa male Robert Griffin III, il Quarterback potrebbe aver finito la stagione per un problema alla caviglia.

    Antonio Gates dei San Diego Chargers | Foto Twitter
    Antonio Gates dei San Diego Chargers | Foto Twitter

    A sorpresa invece escono dalla seconda giornata sconfitti i campioni in carica di Seattle che a San Diego si scontrano contro un muro. I Seahawks nel primo quarto ribaltano il vantaggio iniziale dei padroni di casa, realizzato con field goal da Novak, poi si sgretolano di fronte ad uno strepitoso Antonio Gates che realizza tre touchdown, uno per quarto rimasto, ricevendo tre passaggi perfetti in endzone dal Quarterback Rivers che si conferma in un ottimo stato di forma. Poi i Chargers chiudono ogni spazio e per Seattle diventa impossibile rientrare nel match.

    Doveva essere una festa per i 49ers che inauguravano il nuovissimo Levi’s Stadium contro i Chicago Bears mentre è stato un tracollo. San Francisco parte forte e mette a segno un parziale a quasi fine secondo quarto di 17-0, poi spegne la spina, come se la squadra anticipatamente va sotto la doccia ed i Bears escono fuori, iniziando a recuperare prima della fine del primo tempo e poi completano la rimonta finendo davanti 20-28. Straordinaria la coppia Cutler-Marshall che mettono in scacco i campioni in carica.

    Non steccano i Denver Broncos di Peyton Manning che soffrono ma battono Kansas City. Ottima, come sempre la prova del Quarterback dei Broncos che lancia per 242 yards e smarca i suoi compagni per tre touchdown, due di Thomas ed una di Tamme. Altro riscatto importante è quello dei New England Patriots che schiacciano i Minnesota Vikings nella loro tana per 7-30. Non c’è stata partita anche se nel primo quarto sono stati i padroni di casa a portarsi in vantaggio per primi.

    Non riesce a rialzarsi invece New Orleans che incappa nella seconda sconfitta consecutiva e sfortunata perché arriva a 3″ dalla fine del match grazie al field goal di Cundiff che mette fuori gioco i Saints a favore dei Cleveland Browns .

    Successi importanti inoltre per Green Bay, Houston, Dallas, Buffalo, Cincinnati, Carolina, Arizona e St. Louis.

    RISULTATI SECONDA GIORNATA NFL.

    Giovedì 11 settembre 2014

    Baltimora Ravens-Pittsburgh Steelers 26-6

    Domenica 14 settembre 2014

    Buffalo Bills-Miami Dolphins 29-10

    Carolina Panthers-Detroit Lions 24-7

    Cincinnati Bengals-Atlanta Falcons 24-10

    Cleveland Browns-New Orleans Saints 26-24

    Minnesota Vikings-New England Patriots 7-30

    New York Giants-Arizona Cardinals 14-25

    Tennesse Titans-Dallas Cowboys 10-26

    Washington Redskins-Jacksonville Jaguars 41-10

    San Diego Chargers-Seattle Seahawks 30-21

    Tampa Bay Buccaneers-St. Louis Rams 17-19

    Denver Broncos-Kansas City Chiefs 24-17

    Green Bay Packers-New York Jets 31-24

    Oakland Raiders-Houston Texans 14-30

    San Francisco 49ers-Chicago Bears 20-28

    Lunedì 15 settembre 2014

    Indianapolis Colts-Philadelphia Eagles

  • Massimo Ferrero, primo ciak da ultrà in giacca e cravatta

    Massimo Ferrero, primo ciak da ultrà in giacca e cravatta

    Non era facile e non è ancora facile per i tifosi sampdoriani abituarsi da una gestione della società con una presidenza silenziosa, con stile ed eleganza ad una gestione fatta di proclami, apparizioni in Tv e di tanto anticonformismo. La prima in casa di campionato per la Sampdoria era attesa un po’ da tutti, oltre a vedere i ragazzi di Mihajlovic alle prese con un avversario per nulla morbido c’era anche da osservare il nuovo Presidente, vedere come seguiva la partita e la sua vulcanica e attiva presenza.

    Tutto è andato per il meglio, tifosi e proprietà in visibilio per la squadra che ha regolato il Torino europeo con un netto 2-0. Ferrero arriva in tribuna al “Lugi Ferraris” poco prima dell’inizio della gara, è sorridente e visibilmente emozionato.

    Mentre la Sampdoria si organizza in campo e prende le misure al Torino si vede che è concentrato, quasi come fosse lui in campo a dover ragionare e correre per non fare passare i granata che a tratti sembra possano prendere il pallino del gioco, ma è solo un fuoco di paglia perché i blucerchiati fanno un ottimo lavoro sia a centrocampo che in difesa, in pratica il Torino prova a fiammate in velocità a salire verso l’area di Viviano ma non riesce mai a rendersi pericoloso. Nonostante il lunch-match sia soporifero per natura, Ferrero rimane vivo e attento anche quando tra una pacca sulla spalla ed un “batti il cinque” con sorriso cercano di distrarlo dalla sua creatura.

    La Sampdoria si porta in vantaggio grazie alla punizione di Gabbiadini, prima dell’esecuzione il Presidente è in piedi attento, come qualsiasi ragazzo della Gradinata Sud, mancano solo le braccia alzate che vibrano e l’ “Ohhhhhhh…” che sono il preludio alla rete. La palla s’insacca e lui scatta, si abbraccia con i collaboratori, stringe mani e sorride felice, sempre come qualsiasi ragazzo del settore popolare.

    Sempre con lo stesso atteggiamento vive la pausa tra il primo ed il secondo tempo, selfie, saluti, mani strette a tutti e qualche chiacchera, stavolta con il volto serio e nel frattempo chiamato da qualcuno nel settore affianco saluta sorridendo di nuovo insomma una presenza in toto, da padrone di casa a amico di tutti.

    La ripresa rimette in lui un po’ di apprensione, il Torino fa entrare Amauri e cerca di raddrizzare la partita e lui torna un po’ serio ed un po’ divertito, concentrato ed al tempo stesso in balia dell’atmosfera festosa del “Ferraris” fino alla corsa folle di Okaka che chiude il match.

    La segue con il fiato trattenuto, come la Gradinata Sud, rimane dapprima sorpreso nel vedere il poderoso attaccante andare via ai difensori granata, poi tutto d’un fiato lo segue sulla fascia, mentre si accentra verso l’area e nel momento in cui Okaka sembra aver perso il pallone, come tutto lo stadio, aspetta per vedere come va a finire. Incredibile Okaka ha saltato l’ultimo difensore e tira, la palla s’insacca alla destra di Padelli. Massimo Ferrero salta, si dimena e di nuovo baci e abbracci con chi gli si para davanti, uno spettacolo nello spettacolo, finita l’euforia arriva la consapevolezza che ormai la sua Samp è irraggiungibile per il Torino di Cairo, insaccato sul suo seggiolino nella stessa tribuna. A Ferrero torna il volto serio per un attimo e scappa un bel sospiro, il primo ciak a Marassi è andato bene.

    Massimo Ferrero | Foto Twitter
    Massimo Ferrero | Foto Twitter

    Finita la gara il Presidente scende in campo, saluta la Gradinata Sud tra gli applausi e poi viene chiamato sotto la stessa a gran voce, lui saluta, sorride da ogni parte, ci pensa e poi va dai suoi sostenitori a ringraziarli. Nel post partita è sciolto e dichiara:

    “Abbiamo fatto una grande partita sono molto contento di questo successo. Questa è la mia Samp!”.

    Poi torna sullo stato emotivo che lo ha coinvolto:

    “E’ stato più emozionante di Palermo perché stavo avanti a questi meravigliosi tifosi che ci mettono anima e cuore. Ora devono venire anche in trasferta perché abbiamo bisogno di loro!”

    L’augurio del Presidente blucerchiato è che i propri sostenitori possano, pur condividendo la loro battaglia, superare le divergenze legate alle trasferte previa tessera del tifoso, mai digerita dalla Gradinata Sud.

  • NFL, l’ombra della violenza domestica

    NFL, l’ombra della violenza domestica

    La seconda giornata di NFL, la maggiore lega di Football Americano ha visto la sua vigilia funestata dalla riapertura del caso di violenza di un giocatore dei Baltimora Ravens, reo nel febbraio scorso di aver messo ko la allora fidanzata, e oggi moglie, all’interno di un ascensore ad Atlantic City.

    Fino alla settimana scorsa c’era qualche parziale fotogramma a testimonianza dell’accaduto e la decisione della NFL era stata quella di punire Ray Rice con sole due giornate di squalifica, il giocatore si era giustificato dicendo di essere stato lui aggredito dalla compagna che poi scivolando aveva battuto la testa perdendo i sensi, di qui ecco il perché del fotogramma con Rice che trascina fuori dall’ascensore la fidanzata priva di sensi. Per evitare comunque la prigione Rice aveva patteggiato con la giustizia ordinaria, mentre Roger Goodell, commissioner della NFL. aveva squalificato il giocatore dei Ravens per due partite, riformando poi la regola su come punire più pesantemente atleti rei di violenza domestica, ma non rivedendo il caso Rice datato 15 febbraio scorso.

    Ray Rice e la moglie | Foto Twitter
    Ray Rice e la moglie | Foto Twitter

    Ray Rice la settimana scorsa però rifinisce nei guai, il sito TMZ decide di mostrare al pubblico l’intero contenuto del video registrato dalle telecamere di sorveglianza dell’ascensore e i vede chiaramente Ray Rice sferrare un pugno a Janay Palmer, metterla Ko e poi trascinarla per i piedi fuori dall’ascensore dell’albergo di Atlantic City.

    Il fotogramma che inchioda Ray Rice | Foto Twitter
    Il fotogramma che inchioda Ray Rice | Foto Twitter

    Scoppia ovviamente il caos, perché Goodell è accusato di essere stato a conoscenza dei fatti e di aver mentito allora, ovviamente il commissioner si difende e dice di essere rimasto choccato dalle immagini e squalifica a tempo indeterminato il giocatore dei Baltimore Ravens, che nel frattempo avevano già licenziato l’atleta dopo aver visto il video. L’Associated Press indaga e pare sia in possesso di una registrazione telefonica dove un poliziotto chiede se il dvd della registrazione delle telecamere sia stato consegnato ad un’impiegata della NFL e la risposta è affermativa.

    Non finisce qui perché Goodell deciso ad andare in fondo ha chiesto l’intervento di un ex Direttore dell’ FBI per fare luce sul caso e aprire un’inchiesta trasparente.

    Si sta chiudendo la seconda giornata di NFL ed ecco scoppiare un altro caso di violenza domestica. Dopo il caso Rice arrivano pesantissime accuse ed un mandato di arresto per Adrian Peterson, Running Back dei Minnesota Vikings, che è stato sorpreso a frustare con un ramo il figlio di quattro anni, l’accusa è di lesioni colpose. Il giocatore, per voce del suo avvocato, dice di aver dato piena collaborazione alla giustizia e si è difeso dicendo che voleva solo sculacciare il figlio secondo una pratica usata in Texas quando lui era bambino, non era sua intenzioni fare male al figlio e se ci sono lesioni non erano intenzionali.

    I Minnesota Vikings intanto, prima di vedere come andrà a finire, hanno deciso di fermare il giocatore e di non convocarlo per la partita contro i New England Patriots.

    Dopo i casi di razzismo in NBA quindi ecco che lo sport americano si ritrova a dover fare i conti con un altra lega, forse la più amata negli USA, macchiata dai riprovevoli comportamenti dei suoi tesserati.