Autore: Cristiano Previ

  • Higuain-Callejon e il Napoli schiaccia la Lupa

    Higuain-Callejon e il Napoli schiaccia la Lupa

    Bella partita al San Paolo tra Napoli e Roma, un vero e proprio big-match d’anticipo risolto dal duo Higuain-Callejon che ora mettono in condizione la Juventus, sempre in anticipo ma alle ore 18:00 di riportarsi a più tre sui giallorossi qualora non fallissero la loro gara in quel di Empoli.

    L’inizio è surreale, inutile ma giusto fare proclami e richiamare lo sport al centro dell’attenzione in questa sfida che mette a confronto le due squadre. Il ricordo di quanto accaduto prima della finale di Coppa Italia con i tafferugli tra alcuni pseudo ultrà giallorossi ed un gruppo di sostenitori partenopei nei quali ebbe la peggio Ciro Esposito colpito da colpi di pistola, è ancora troppo fresco e nell’atmosfera si sente. si sente soprattutto un San Paolo voglioso di prendersi i tre punti e di battere l’avversario e di volerlo fare soprattutto per Ciro.

    La Roma nelle battute iniziali accusa il colpo e si nota che è in soggezione così il Napoli a testa bassa carica l’avversario, passano solo due minuti e una mancata di secondi che Insigne dalla sinistra effettua un cross in area, la palla viene deviata dalla schiena di un compagno e prende una traiettoria discendente verso il dischetto del rigore dove Higuain solissimo ha il tempo di coordinarsi per una quasi mezza rovesciata e al volo battere De Sanctis per l’1-0.

    La splendida rete di Gonzalo Higuain per l'1-0 Napoli | Foto Twitter
    La splendida rete di Gonzalo Higuain per l’1-0 Napoli | Foto Twitter

    Si aspetta la reazione della Roma e anche il Napoli attende qualche minuto per capire l’avversario, tenendolo però sempre sotto pressione. I giallorossi non ci sono e così i partenopei si rifanno sotto, all’11° Insigne semina nuovamente il panico nella difesa della Roma e dopo una serpentina tira ad incrociare verso la porta un tiro potente che De Sanctis con un balzo felino devia fuori dallo specchio.

    Se non punge Insigne è Callejon a creare problemi ai giallorossi, al 12° dopo una bellissima azione corale l’argentino spara di potenza in porta, De Sanctis è battuto ma la palla si stampa nell’angolino alto della porta ed esce sul fondo.

    Da questo punto la partita lentamente inizia a cambiare, la Roma cerca di più il possesso palla e di conseguenza rallenta il gioco per spezzare il ritmo imposto dai padroni di casa, tuttavia la manovra giallorossa è sterile. Al 26° ancora Lorenzo Insigne scene dalla sinistra, con una serie di finte si accentra saltando il suo marcatore e da dentro l’area effettua un tiro a girare verso il palo opposto ma la palla esce di pochissimo.

    Il primo tempo termina con altre due occasioni per il Napoli sprecate da Callejon che per poco non riesce a segnare, mettendo fuori il pallone nella prima e facendosi respingere il tiro da De Sanctis in occasione della seconda.

    La ripresa per la Roma inizia con un atteggiamento diverso e sembra trovare un equilibrio nel proprio gioco, tuttavia il duo Higuain-Callejon sembra sempre in agguato per fare male ai giallorossi. Al 53° Florenzi ha un’occasione d’oro per pareggiare, quando raggiunge in area un traversone e tira al volo verso la porta difesa da Rafael indisturbato, tuttavia il tiro finisce fuori ben oltre il palo sinistro.

    Al 59° è di nuovo Florenzi ad impensierire il portiere azzurro trovandosi a tu per tu con l’estremo difensore che gli respinge il tiro. A questo punto il Napoli capisce che deve chiudersi ed aspettare l’avversario per poi ripartire in contropiede infatti in questa fase la partita è molto movimentata e nervosetta ma non ci sono più grandissime occasioni per entrambe fino all’85° quando dopo un’azione insistita di Nainggolan a centrocampo gli viene sradicato il pallone che finisce ad Higuain, l’argentino ci mette un secondo a capire che di prima mettendola in mezzo può favorire Callejon che si è già portato in area di rigore anticipando il suo marcatore. Il passaggio è perfetto e la conclusione di Callejon è da rapace d’area di rigore e chiude la partita.

    Il Napoli così ritrova un importante successo e con il ritrovato Higuain è tutta un’altra squadra rispetto a quella balbettante di inizio stagione se poi funziona l’intesa Higuain-Callejon coadiuvata da un ottimo Insigne diventa devastante, da segnalare anche l’ottima prova di Koulibaly che si sta integrando ottimamente con Albiol e spesso giganteggia nei recuperi in area.

    NAPOLI-ROMA 2-0 (1-0) – 3° Higuain (N); 85° Callejon (N).

    Napoli (4-2-3-1): Rafael 6; Maggio 6,5; Albiol 6; Koulibaly 7,5; Ghoulam 6; Jorginho 6,5; David Lopez 6,5 (dal 79° Inler S.V.); Callejon 7; Hamsik 6,5 (dal 65° Gargano 7); Insigne 7 (dal 72° Mertens 6); Higuain 7,5.

    All.: Rafa Benitez 7

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6,5; Torosidis 5 (dall’83° Ljajic S.V.); Manolas 5,5; Yanga-Mbiwa 5,5; Holebas 6; Pjanic 5; Keita 5; Nainggolan 5,5; Florenzi 6 (dal 65° Iturbe 5,5); Totti 5 (dal 65° Destro 5,5); Gervinho 6.

    All.: Rudi Garcia 5,5

    Arbitro: Tagliavento 6

    Ammoniti: Maggio (N), David Lopez (N), Holebas (R), Florenzi (R) e Nainggolan (R). Espulsi:

  • Dolcetto o scherzetto? Fase cruciale in Serie A

    Dolcetto o scherzetto? Fase cruciale in Serie A

    Di questo turno infrasettimanale certamente resterà la sensazione che in Serie A quest’anno non sarà possibile distrarsi nemmeno trenta secondi. Poteva essere un dolcetto per la Signora che a Marassi contro il Genoa poteva accontentarsi di un pareggio ed invece in contropiede negli ultimi trenta secondi di gioco si ritrova un bel graffio sulla schiena lasciato dagli artigli di un Grifone arcigno e spietato. E’ stato sicuramente un dolcetto per la Roma che a fine gara si è ritrovata a pari punti con la capolista dopo aver regolato la pratica Cesena.

    Sicuramente scherzetti quelli che sono capitati a Sampdoria e Napoli, una punita da un rigore in casa dell’Inter e l’altra che a Bergamo non riesce a sfatare il tabù Atalanta fallendo un rigore nei minuti finali. Ma soprattutto, visto che il week-end di Halloween cade con la decima giornata di Serie A per chi sarà dolcetto o scherzetto alla fine del turno?

    Che Roma e Juventus siano destinate a distanziarsi e riavvicinarsi per tutta la stagione è un dato di fatto, la Vecchia Signora domenica farà visita all’Empoli, che non è squadra da sottovalutare, mentre la Roma avrà dinanzi a sé l’ostacolo San Paolo con gli azzurri di Benitez in crescita continua. Per la Juventus la sconfitta di Genova è stata bruciante, non tanto per la prestazione che come al solito ha manifestato superiorità sul piano fisico e sul piano del gioco, più che altro per il fatto che da Madrid a Genova passando per Reggio Emilia (Sassuolo) e Atene i bianconeri hanno raccolto una vittoria contro il Palermo, tre sconfitte ed un pareggio trasformando molto poco rispetto a quanto prodotto. Allegri è nella fase cruciale dove deve metterci del suo se non vuole rischiare che la barca perda la bussola, tenere una copia della squadra di Antonio Conte senza immedesimarsi nello stesso è come avere una cannoniera da guerra per le mani senza un Comandante e del resto nessuno ha mai chiesto all’allenatore livornese di fare tale metamorfosi, piuttosto ci si aspettava che la Juventus diventasse un bel veliero con un Capitano in grado di renderla sicura ed affidabile tanto in Europa quanto in campionato.

    Luca Antonini portato in trionfo dai compagni dopo il gol contro la Juventus | Foto Twitter
    Luca Antonini portato in trionfo dai compagni dopo il gol contro la Juventus | Foto Twitter

    Per la squadra di Massimiliano Allegri sarà una fase cruciale, perché EmpoliOlympiacos saranno due test che porranno ovviamente il tecnico davanti a delle scelte su come centellinare le energie ed in vista di quale obiettivo ed in base ai risultati di entrambe le gare potrà essere tracciata più decisamente la rotta dei bianconeri.

    Lo stupore di Keita vedendo sul tabellone il risultato di Genoa-Juventus | Foto Twitter
    Lo stupore di Keita vedendo sul tabellone il risultato di Genoa-Juventus | Foto Twitter

    La Roma in una settimana esatta ha vissuto gli incubi bavaresi, poi ha visto riallungare la Juventus dopo il pareggio di Genova con la Sampdoria e ieri ha visto riaprirsi il cielo quando arrivavano notizie su Genoa-Juventus, oggi quella situazione psicologicamente pericolosa che portava ad un abbassamento di mani, quasi una resa isterica si è trasformata dopo ieri sera in una banda gioiosa, che scricchiola con gli infortuni di Astori e i lamenti di Destro ma che ha la consapevolezza di essere alla pari dei primi della classe ed avere sempre un match ball da giocarsi in casa, inoltre nello sport è più semplice fare il predatore che la lepre, o meglio se detti l’andatura non sai mai se qualcuno dietro ti sta recuperando, mentre se sei dietro hai un obbiettivo davanti ben preciso e sai a prescindere che devi fare di più. Portano allo stesso risultato, ma sono due prospettive diverse che logorano energie psicofisiche in modo spesso opposto, come è successo ieri sera. Per la Roma c’è lo scoglio Napoli senza i propri tifosi al seguito e poi il match con il Bayern in Germania, che non può che andare meglio rispetto a quello di una settimana fa. Anche per gli uomini di Garcia si tratterà di non perdere di vista la Juventus nuovamente dopo Napoli e poi di dimostrare che i giallorossi scesi in campo contro i bavaresi non erano quelli veri, prospettive non così impossibili visto che anche i campioni tedeschi ultimamente si sono presi delle pause.

    In coda nel prossimo turno soprattutto Chievo-Sassuolo potrà dirci se gli emiliani sono veramente usciti dal periodo buio e se i mussi volanti invece dovranno accettare il ruolo da comprimari, attenzione all’Atalanta potrebbe trovarsi un bello scherzetto giocato su due turni, domenica in casa del Torino e poi in casa del Sassuolo.

    Il week-end da dolcetto e scherzetto è alle porte e siamo nell’inizio di una fase cruciale per i destini della Serie A che comincerà con la decima giornata e presumibilmente avrà dei confini ben delineati a fine febbraio, quando anche il mercato invernale avrà sparigliato le carte dando un contributo agli esiti finali.

     

  • Juve di nuovo sola, 7 squadre in 4 punti per la zona Europa

    Juve di nuovo sola, 7 squadre in 4 punti per la zona Europa

    La Juve si è ripresa il comando dopo che la Roma con il punto conquistato a Genova contro la Sampdoria si era appaiata ai bianconeri. Tutto prevedibile e nella norma, resta così il distacco di tre punti tra le due maturato dopo i fattacci di Juve-Roma. Le note positive per Allegri sono determinate dagli autori dei gol, Arturo Vidal e Fernando Llorente, mentre le note negative restano quelle della vigilia della gara con il Palermo, Pirlo in ritardo di condizione ed il gioco che latita. I bianconeri infatti restano perentoriamente devastanti solo quando tutta la squadra esprime pressing asfissiante sugli avversari, ma come molla un attimo anche il Palermo di oggi è riuscito a creare qualche problemino alla difesa. Nulla di ché sia chiaro, tuttavia il 2-0 maturato non deve tranquillizzare ne far abbassare la guardia al tecnico livornese, soprattutto in vista della gara di Genova contro il Genoa.

    Llorente e Vidal si congratulano per i gol | Foto Twitter
    Llorente e Vidal si congratulano per i gol | Foto Twitter

    Proprio i rossoblù di Gasperini saranno gli avversari della Juventus nel turno infrasettimanale. Il Genoa è andato sotto nella prima frazione contro il Chievo del neo tecnico Maran, complice una clamorosa disattenzione difensiva su un calcio piazzato che ha messo Zukanovic solo davanti a Perin. Nella ripresa Gasperini, come spesso deve fare, aggiusta la squadra ed inserisce le sue due punte di diamante insieme, al già in campo Pinilla aggiunge Matri. Proprio l’ex-bianconero segna il pareggio e Pinilla a fine match ribalta il risultato dando tre punti fondamentali per il Grifone.

    Ottima prestazione dell’Udinese che contro l’Atalanta vince nettamente e meritatamente rispolverando un Di Natale old-style, capace di segnare con una fiondata tremenda da fuori area e portarsi solo a sette lunghezze dal record di Roberto Baggio in fatto di realizzazioni in Serie A. In virtù del successo di oggi per i friulani c’è il terzo posto in classifica in coabitazione con la Sampdoria. Entrambe mercoledì avranno test difficili, la Fiorentina per l’Udinese e l’Inter per i blucerchiati ed in entrambi i casi si tratterà di due trasferte.

    Il Napoli molto probabilmente con il match di oggi si è sbloccato definitivamente ed è altrettanto probabile che da ora in poi vedremo gli azzurri molto più simili a quelli della scorsa stagione. Higuain si è finalmente sbloccato e lo ha fatto con una tripletta al Verona e la stessa cosa si può dire per Marek Hamsik (doppietta e un assist), nel 6-2 finale c’è una partita dai due volti per i partenopei. La classica partita che fa passare un gruppo da un agglomerato isterico di giocatori di calcio ad una squadra, infatti il Verona è rimasto in partita per 65 minuti e lo ha fatto portandosi prima in vantaggio e poi recuperando il temporaneo uno-due napoletano mettendo in ansia gli uomini di Benitez con lo spettro di una contestazione, poi però il Napoli, quello vero che aspettavamo, è uscito macinando il comunque buon Hellas.

    Gonzalo Higuain, tripletta per lui oggi | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain, tripletta per lui oggi | Foto Twitter

    L’Inter non gioca bene, è piena di guai interni e si fa notare più fuori dal campo che dentro, tuttavia con il successo ottenuto in casa del Cesena si porta a ridosso della zona Europa in coabitazione con il Genoa. Sarà interessante vedere se anche lei, come il Napoli, riuscirà a saltare l’ostacolo prima o poi e a mostrare i muscoli che ha nei nomi dei suoi giocatori ma che ancora non si sono visti. La vittoria per 0-1 con un rigore di Icardi denota comunque la capacità con il minimo sforzo di fare il massimo risultato, si dice che sia una prerogativa delle grandi squadre.

    La Lazio agguanta la sua quarta vittoria consecutiva e se la prende contro il Torino, da notare che i biancocelesti, insieme al Parma, sono le uniche due squadre a non aver ancora pareggiato un match. Anche in questo caso a mettere in ghiaccio la partita ci ha pensato una vecchia volpe, Miroslav Klose che mette il sigillo finale dopo il vantaggio di Biglia per i capitolini ed il pareggio momentaneo di Farnerud.

    A chiudere la giornata poi c’era l’attesissimo match tra il Milan e la Fiorentina. Il risultato finale di 1-1 è stato il più giusto con le due squadre che si sono divise anche i tempi, meglio il Milan nel primo mentre nel secondo si è vista una buona Fiorentina.

    Ilicic esulta dopo il gol del pareggio in Milan-Fiorentina | Foto Twitter
    Ilicic esulta dopo il gol del pareggio in Milan-Fiorentina | Foto Twitter

    Ci sono tre campionati che si chiuderanno molto probabilmente solo nelle ultimissime giornate in questa stagione di Serie A. Lo scudetto è una faccenda a due con le due protagoniste che si avvicineranno, sorpasseranno e si distaccheranno nel proseguo del campionato. La zona Europa sarà un mini-campionato esaltante da seguire, con attualmente la bellezza di sette squadre nel fazzoletto di quattro punti. Udinese, Sampdoria, Lazio, Milan, Napoli, Inter e Genoa sono tutte lì e dovranno stare attente a non far entrare nel gruppone anche la Fiorentina al momento staccata. Tutte queste sette squadre hanno margini di crescita notevoli, possono e devono anche ambire al terzo posto finale che porta importanti introiti ed una vetrina top ma soprattutto sono già oggi attrezzate per figurare bene in Europa League, magari non da protagoniste ma a livello qualitativo sì.

    Il terzo mini-campionato è quello relativo alla salvezza, anche in questo caso ci sono sette squadre in quattro punti, e fino alla fine sarà un altalena con il mercato di riparazione probabilmente a contribuire per il verdetto finale. Basta pensare che il Sassuolo con la vittoria di sabato sul Parma è passato dal penultimo posto al 15° scavalcando quattro squadre ed appaiandosi all’Empoli tranquillissimo fino a ieri.

  • Anticipi: crisi Parma, i corsari sardi e la super Samp

    Anticipi: crisi Parma, i corsari sardi e la super Samp

    Un sabato intenso quello che regala ben tre anticipi dell’ottava giornata di Serie A, un sabato che difficilmente scorderanno i tifosi di Parma e Roma. Per gli emiliani è toccata una pesante sconfitta, inflitta dai corregionali del Sassuolo, mentre i giallorossi di Garcia vengono bloccati dalla sorpresa stagionale, la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, ma andiamo con ordine.

    Alle 15:00 al “Castellani” di Empoli sono scesi in campo proprio l’Empoli e il Cagliari di Zeman. E’ stata, come da pronostico, una partita ricca di gol anche se si sono visti solo da una parte. La partita dei padroni di casa è iniziata con il solito piglio, con organizzazione e tanto ordine in campo infatti qualche occasione da gol fiocca per l’Empoli ma non si vede un bel gioco, il Cagliari invece ci mette poco a capire dove deve coprirsi e come nella migliore tradizione delle squadre di Zeman dal 31° alla fine del primo tempo apre e chiude la partita con quattro reti. Un gol bellissimo di Sau, una punizione da favola ed un rigore trasformato da Avelar e la perentoria rete di Ekdal mettono Ko l’Empoli di Maurizio Sarri.

    Empoli-Cagliari 0-4 (0-4) – 31° Sau (C); 36° e 38° Avelar (C); 47° Ekdal (C)

    Empoli (4-3-1-2): Bassi 5,5; Hysaj 5,5; Tonelli 5; Rugani 5; Mario Rui 5; Vecino 4,5 (dal 46° Moro 6); Valdifiori 5; Croce 5,5; Verdi 4,5 (dal 46° Pucciarelli 6); Maccarone 5 (dal 66° Michelidze 6); Tavano 5,5.

    All.: Maurizio Sarri 5

    Cagliari (4-3-3): Cragno 6; Balzano 6,5; Rossettini 6; Capuano 6; Avelar 7,5; Donsah 6,5; Crisetig 6; Ekdal 7 (dal 65° Dessena 6); Ibarbo 5,5; Sau 7 (dal 74° Farias 6); Cossu 6.

    All.: Zdenek Zeman 6,5

    Ingresso in campo di Empoli-Cagliari | Foto Twitter
    Ingresso in campo di Empoli-Cagliari | Foto Twitter

    Alle 18:00 era l’ora della sfida salvezza tra Parma e Sassuolo, rispettivamente ultima e penultima in classifica. Entrambi i tecnici cercavano il risultato ma sempre predicando prudenza ai propri giocatori. Il Sassuolo perde nella rifinitura del match Zaza ma non ha il minimo problema a ricominciare a giocare così come ha chiuso il match di domenica scorsa contro la Juventus. Gli uomini di Eusebio Di Francesco nella fase centrale del primo tempo mettono sotto il Parma nella sua tana grazie ad una prova superlativa di Taider che prima regala un assist al bacioFloccari che di testa realizza l’1-0. Poi i neroverdi realizzano il 2-0 con Acerbi e nel secondo tempo è ancora Taider da fuori area a gelare Mirante con un gran tiro, soltanto al 78° si concretizza una delle deboli reazioni del Parma con Cassano che accorcia inutilmente per l’1-3 finale.

    Parma-Sassuolo 1-3 (0-2) – 20° Floccari (S); 23° Acerbi (S); 52° Taider (S); 78° Cassano (P)

    Il Sassuolo esulta per la bella vittoria | Foto Twitter
    Il Sassuolo esulta per la bella vittoria | Foto Twitter

    Parma (5-4-1): Mirante 6; Rispoli 5,5; Mendes 5 (dal 46° Coda 6); Lucarelli 5; Felipe 5; Gobbi 5,5; Acquah 5,5 (dal 76° Ristovski 5,5); Souza 5; Mauri 5; De Ceglie 5,5 (dal 65° Ghezzal 6,5); Cassano 6.

    All.: Roberto Donadoni 5,5

    Sassuolo (4-3-3): Consigli 6; Vrsaljko 6; Terranova 6; Acerbi 7; Peluso 6,5; Taider 7,5; Magnanelli 6,5 (dall’81° Brighi S.V.); Missiroli 6,5; Berardi 6 (dal 77° Biondini 6); Floccari 7 (dal 70° Pavoletti 6); Sansone 6.

    All.: Eusebio Di Francesco 6,5

    Sampdoria-Roma 0-0 | Foto Twitter
    Sampdoria-Roma 0-0 | Foto Twitter

    Ultima gara, e più attesa, era il big match tra la seconda forza del campionato contro la terza, ovvero Sampdoria-Roma. Una bella Samp ferma i vice Campioni d’Italia al “Luigi Ferraris” e mette in condizione la Juventus, qualora battesse in casa il Palermo di rivolare a +3 sui giallorossi. Era difficile fare dello spettacolo sul campo rovinato di Marassi, tuttavia le due squadre si sono affrontate a viso aperto. Finché la Sampdoria ha avuto fiato si faceva preferire addirittura, quando però i blucerchiati abbassavano il ritmo la Roma si faceva pericolosissima. In una gara dove si contano un paio di occasioni clamorose per parte il pari è il risultato più giusto ed entrambe possono ritenersi soddisfatte.

    Sampdoria-Roma 0-0 (0-0)

    Sampdoria (4-3-3): Romero 6,5; De Silvestri 6,5; Gastaldello 6,5; Romagoli 6; Regini 5,5 (dal 69° Mesbah 6); Soriano 6,5; Palombo 6,5; Obiang 6; Gabbiadini 6 (dall’86° Bergessio S.V.); Okaka 5,5; Eder 6 (dall’ 83° Rizzo S.V.).

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Torosidis 5,5; Astori 6; Yanga-Mbiwa 5,5; Holebas 5,5; Florenzi 6 (dall’83° Iturbe S.V.); De Rossi 5; Naiggolan 6,5; Gervinho 5,5; Totti 5 (dal 78° Destro 6); Ljajic 5 (dal 71° Pjanic 5,5).

    All.: Rudi Garcia 5,5

  • Parma-Sassuolo, è già sfida salvezza

    Parma-Sassuolo, è già sfida salvezza

    Uno degli anticipi di questo ottavo turno di campionato è Parma-Sassuolo in programma alle ore 18:00 allo stadio “Ennio Tardini“, una sfida tra corregionali che ha già il sapore forte di una sfida salvezza. Parma-Sassuolo è anche la sfida tra due tecnici che restano sempre osservati dalle grandi, perché sebbene le loro squadre non “solchino mari tranquilli” il gioco delle due emiliane è sempre piaciuto ricevendo più complimenti che critiche.

    A naso e guardando la classifica non c’è dubbio che è il Parma a stare peggio in questo momento, tantissimi infortuni attanagliano i parmensi a cominciare da quello di Biabiany che dopo l’aritmia cardiaca riscontrata è uscito di scena da tempo così come Paletta rientrato dal mondiale con problemi alla schiena. A questi si aggiungono Bidaoui, Cassani, Jorquera, Coric, Palladino e Pozzi mentre si valuteranno le condizioni dei difensori Costa e Lucarelli. Donadoni richiama i suoi alla massima attenzione considerando l’avversario rinforzato dal mercato estivo e in crescita rispetto alla scorsa stagione, tuttavia dovrà reinventarsi per l’ennesima volta la formazione cercando punti preziosissimi per togliersi da quella fastidiosa ultima posizione in classifica.

    Roberto Donadoni, tecnico del Parma | Foto Twitter
    Roberto Donadoni, tecnico del Parma | Foto Twitter

    Il Sassuolo, come il Parma, non ha squalificati ma l’unico incerto degli attuali indisponibili è Floro Flores mentre dovrebbero essere sicuramente out Ariaudo, Manfredini, Pegolo e Cannavaro uscito malconcio dopo pochi minuti di partita in Sassuolo-Juventus. Di Francesco non è di tono diverso rispetto al collega e invita tutti alla massima prudenza dopo l’ottimo punto preso contro i Campioni d’Italia e gli elogi ricevuti, al Sassuolo serve continuità nel gioco ma soprattutto nei risultati.

    In difesa si fanno preferire i padroni di casa, mentre in attacco non c’è dubbio che a parte il genio di Cassano tra le fila del Parma è il Sassuolo con il suo frizzante tridente a rimettere il pronostico in bilico. Sarà una partita che potrebbe partire “abbottonata” per la paura ma che nel proseguo dei minuti potrebbe regalare spettacolo.

    PARMA-SASSUOLO LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Parma (3-5-2): Mirante; Mendes, Felipe, Lucarelli; Rispoli, Acquah, Lodi, Mauri, Gobbi; Cassano, Belfodil.

    Allenatore: Roberto Donadoni

    Sassuolo (3-4-3): Consigli; Antei, Terranova, Acerbi; Vrsaljko, Maganelli, Taider, Peluso; Berardi, Zaza, Sansone.

    Allenatore: Eusebio Di Francesco

    Arbitro: Paolo Tagliavento

  • Empoli-Cagliari, la sorpresa contro Zeman

    Empoli-Cagliari, la sorpresa contro Zeman

    Anticipo inedito per l’orario in questa stagione per Empoli-Cagliari, in programma alle ore 15:00 allo Stadio “Carlo Castellani“. A confrontarsi saranno due squadre interessanti che sviluppano un bel gioco e soprattutto sono attrezzate per valori ad ambire alle zone tranquille della Serie A, come l’Empoli sta già facendo.

    Nei confronti recenti le due squadre non hanno mai pareggiato ad Empoli e l’ultima edizione di Empoli-Cagliari in Serie A con la vittoria per gli ospiti risale al 2000, quando i rossoblù sardi s’imposero per 0-3.

    L’Empoli ha un rendimento costante, Sarri da ogni avversario affrontato fin qui, ha ricevuto complimenti ed attestati di stima. Dopo la sconfitta contro la Roma alla seconda giornata non ha più perso e ha raccolto punti importanti conditi da una bella riga di pareggi sia in trasferta che in casa, l’ultimo a Genova contro il Genoa, unica vittoria quella sul Palermo per 3-0. Il tecnico dei toscani dovrà fare ancora a meno di Guarente, mentre sono incerti Laurini e Sepe, quest’ultimo più probabilmente nell’undici iniziale. Con in regia Verdi le due punte dovrebbero essere Maccarone e Pucciarelli mentre dovrebbe partire ancora dalla panchina Tavano.

    Maurizio Sarri, tecnico dell'Empoli | Foto Twitter
    Maurizio Sarri, tecnico dell’Empoli | Foto Twitter

    Zemanlandia” ancora non si è vista ma il Cagliari del boemo sta lentamente prendendo forma riuscendo a fare risultati altalenanti e prestazioni balbuzienti. Dopo la strabiliante vittoria a San Siro contro l’Inter per 1-4 sono arrivate una sconfitta a Verona contro l’Hellas ed un rocambolesco pareggio contro l’altra sorpresa della Serie A 2014/15, la Sampdoria.

    Zeman non avrà ancora Eriksson disponibile, dovrebbe preferire ancora tra i pali il giovane Cragno e far girare nuovamente gli interpreti in difesa schierando Balzano ed Avelar al posto di Pisano e Murru. Improbabili in formazione anche Ceppitelli e Daniele Conti e davanti invece il tridente sarà composto dai preferiti del tecnico Sau, Ibarbo e Cossu.

    EMPOLI-CAGLIARI, LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Empoli (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui; Vecino, Valdifiore, Croce; Verdi; Pucciarelli, Maccarone.

    Allenatore: Maurizio Sarri

    Cagliari (4-3-3): Cragno; Balzano, Rossettini, Capuano, Avelar; Dessena, Crisetig, Ekdal; Ibarbo, Sau, Cossu.

    Allenatore: Zdenek Zeman

    Arbitro: Luca Pairetto

  • Calcio italiano, dramma o inganno?

    Calcio italiano, dramma o inganno?

    In attesa di vedere cosa riusciranno a fare, ma con ragionevole ottimismo, le altre italiane in Europa League rimane il sapore amarissimo delle prestazioni delle due squadre di punta del calcio italiano, la Roma e la Juventus. Così in alternanza a quanto accaduto nei turni di coppa precedenti eccoci ad analizzare nuovamente il dato che il confronto con le migliori squadre europee ci regala.

    Calcio Italiano: l’analisi

    Partendo dalla sconfitta della Roma non si può non riconoscere la superiorità del Bayern Monaco e la fragilità psicologica della Roma che dopo la prima rete subita è apparsa, in molti giocatori, come estranea alla partita e poco reattiva andando incontro ad una baraonda incredibile dove squadre come il Bayern ci sguazzano allegramente. La differenza tra i campioni tedeschi ed i giallorossi non è così ampia come il risultato vuol far credere, tuttavia fa riflettere l’incapacità da parte della squadra più in forma della nostra Serie A di provare a cambiare pelle e tipologia di gioco. Basta pensare che sul piano del palleggio i tedeschi erano sempre in vantaggio e nei contrasti arrivavano decisamente prima, mentre su una buona dose di lanci lunghi dei giallorossi la Roma ha avuto spesso  con Gervinho l’occasione di fare male a Neuer, peraltro mostruoso.

    Pjatim Kasami
    Pjatim Kasami

    La sconfitta della Juventus è diversa. Paradossalmente è più pesante rispetto a quella della Roma, perché i bianconeri hanno, esattamente come a Madrid due settimane fa, lasciato un tempo agli avversari e rallentato il gioco all’inverosimile, con la differenza che i greci hanno aggredito i bianconeri non adattandosi, a differenza di come aveva fatto l’Atletico, e nella pressione dell’Olympiacos sono andati sotto gli uomini chiave juventini e meno in forma come Vidal e Pirlo. Proprio da un errore marchiano di Pirlo nasce il vantaggio greco. Nella ripresa Allegri aggiusta la formazione, l’Olympiacos prende un po’ fiato ed i bianconeri avrebbero l’occasione per pareggiare, ma non funziona.

    Per la Juventus però bisogna segnalare che Juve-Roma a parte, che è buona per i bianconeri solo per il risultato, passando per Atletico Madrid, Sassuolo e Olympiacos la Signora ha raccolto solo un punto in tre partite e realizzata solo una rete. Nell’intermezzo della Nazionale i suoi componenti inoltre non hanno brillato per niente. Per questo un allarme nella testa di Allegri dovrebbe scattare.

    Per entrambe le formazioni italiane si tratta di un giudizio pesante e che inevitabilmente si riflette su tutto il calcio italiano essendone le due massime esponenti. Appare chiaro che se da noi trovano una seconda vita professionale giocatori stranieri (Cole, Evra per esempio) che in altri paesi hanno già dato il meglio, nei campionati di riferimento le squadre di punta a suon di milioni si rinnovano e trovano nuova linfa per continuare a maramaldeggiare in Europa prelevando anche in Italia elementi che poi da loro esplodono. Dal punto di vista degli interpreti quindi il destino del calcio italiano è legato, anche da un punto di vista economico, al rilancio di giocatori che in altri campionati hanno fallito (Tevez, Gervinho) o alla scoperta e alla valorizzazione di calciatori sfuggiti o ai margini dei radar delle big d’Europa (Pogba, Vidal, Pjanic, Strootman) ed alla loro successiva milionaria cessione (Cavani, Sanchez etc.).

    Questo declino del calcio italiano bisogna inoltre considerare che non è un andazzo che può dare l’allarme solo oggi, se si va indietro nelle ultime stagioni si può notare che Inter a parte, che ha vinto il triplete con le conseguenze che oggi paga ancora, le nostre squadre di punta sono imbottigliate in questo stato da tempo. Solo le due milanesi sono riuscite ad andare in fondo alla massima competizione europea nel post-calciopoli rinforzandosi e strappando giocatori importanti alle big europee ma anche il Milan nel 2006/07 lo ha fatto creandosi un buco finanziario spaventoso.

    Poi, come detto Inter a parte, le nostre squadre di punta hanno sempre investito nella stessa maniera che fanno oggi, lo stesso Milan, Campione d’Italia nel 2010/11 resuscitò Ibrahimovic, ombra di se stesso a Barcellona ma fenomenale in Serie A. Proprio da queste considerazioni si può capire come il futuro e la crescita del calcio  italiano sia legato profondamente alle capacità di investire dei dirigenti delle squadre. In tal senso maestri sono a Udine ma poi i ricavi vengono investiti sempre in altri calciatori da valorizzare e un anno magari funziona tutto bene e ma l’anno successivo no, se l’Udinese avesse investito i milioni di Euro ricavati dalle cessioni importanti fatte in questi anni forse oggi in Serie A ci sarebbe un’altra padrona.

  • Volley femminile, spareggio Busto Arsizio-Bergamo

    Volley femminile, spareggio Busto Arsizio-Bergamo

    Solitamente, come è accaduto per il volley maschile, il primo trofeo che apre ufficialmente la nuova stagione di volley è la Supercoppa che mette di fronte la vincitrice dell’ultimo campionato contro la vincitrice dell’ultima edizione della Coppa Italia. Quest’anno il volley femminile avrà un preludio leggermente inedito. Avendo vinto entrambe le competizioni la Rebecchi Nordmeccanica Piacenza da parte della Lega Volley femminile c’era parecchia indecisione su chi opporre alla squadra di Manuela Leggeri e compagne, così si è trovata la formula dello spareggio tra le due squadre che proprio le piacentine hanno affrontato nelle due finali.

    La Unendo Yamamay Busto Arsizio, finalista dello Scudetto e quindi seconda classificata alla fine si contenderà, domani sera al Pala George di Montichiari, contro la Foppapedretti Bergamo, che è stata la finalista insieme a Piacenza della Coppa Italia, l’accesso alla Supercoppa in programma sabato 25 ottobre alle 20:30 al Pala Iper di Monza proprio contro Rebecchi Nordmeccanica.

    Entrambe le compagini protagoniste dello spareggio sono lombarde quindi abbastanza vicine alla location scelta e potranno riempire il palazzetto, mentre non è prevista una diretta televisiva nonostante il buon esito del mondiale in Italia giocato strepitosamente dalla ragazze azzurre di Bonitta.

    Una delle protagoniste più osannate della rassegna intercontinentale è proprio una delle atlete attese nel confronto di domani sera, che tra le altre cose lo vivrà con la veste di ex del match. Parliamo di Valentina Diouf che fino alla scorsa stagione vestiva la maglia della Foppapedretti e domani sera giocherà proprio la sua prima gara ufficiale con le nuove compagne della Unendo di Busto Arsizio.

    La stagione del volley femminile inizia domani | Foto Twitter
    La stagione del volley femminile inizia domani | Foto Twitter

    La stessa campionessa italiana è stata insieme a Cristina Chirichella, Noemi Signorile ed alle campionesse del mondo americane, e nuove protagoniste della prossima stagione, Kimberly Hill e Rachael Adams alla presentazione della prossima edizione del campionato di Serie A femminile giunto alla sua settantesima edizione. Una rassegna, quella di oggi che ha permesso di presentare proprio la sfida di mercoledì così come una serie di eventi legati al mondo del volley in rosa che partiranno dal 22 al 26 di ottobre per portare il volley tra la gente con giochi e altre iniziative a Milano.

    La sfida di mercoledì si preannuncia molto attesa e capace di infiammare nuovamente gli appassionati di volley femminile.

  • Una Serie A da isterismi e mal di pancia

    Una Serie A da isterismi e mal di pancia

    La Serie A si è ripresa il palcoscenico dopo la pausa obbligata per gli impegni delle Nazionali e lo ha fatto esattamente da dove aveva lasciato il suo libro aperto. Il dopo Juventus-Roma non aveva ancora cessato di infuocare e sporcare le pagine dei giornali con interventi più o meno illustri dei protagonisti di oggi e di ieri della classica sfida di vertice del nostro calcio. In ultime arrivano le dichiarazioni del più contestato della sfida, quel Rocchi che ha riconosciuto con onestà di avere fatto una pessima figura, e che il primo errore commesso (rigore su fallo di mano in area da parte di Maicon) gli ha condizionato la gara.

    Con l’alluvione di Genova la FIGC si è mossa, mettendo in calendario un match amichevole proprio al “Luigi Ferraris” il cui incasso verrà devoluto a favore delle vittime del disastro. Notizia presa con mugugno dai genovesi che mettono in risalto il fatto che siano sempre loro ad andare a vedere la partita e quindi a fare solidarietà. Il problema è che in un mondo egoistico e dal ritmo veloce tra qualche mese giocare la partita in un altro luogo forse non comporterebbe lo stesso coinvolgimento emotivo (quindi l’incasso) che avrebbe facendola nel capoluogo ligure

    La settima giornata doveva essere un voltare la pagina del libro e ricominciare a raccontare la sua storia ed invece la storia è diversa, ma il contenuto se pur cambiando i protagonisti rimane sempre uguale. Agli isterismi post Juve-Roma si è arrivati agli isterismi post Genoa-Empoli dove ci sono stati sì errori arbitrali marchiani (rigore per il Genoa non dato e rete del pareggio empolese con deviazione di mano), non verranno chieste sicuramente interrogazioni parlamentari ma a far saltare il coperchio della pentola a pressione è stato Gianpiero Gasperini, che sentendo la sua squadra fischiata a fine partita è andato su tutte le furie attaccando alcune frange della tifoseria. Il tecnico è navigato e conosce l’ambiente rossoblù e quando tocchi certi tasti da quelle parti o poi fai dei risultati importanti o il boomerang torna indietro travolgendoti. Tuttavia non possiamo dargli torto nel concetto, il Genoa sta giocando bene, in questo inizio di stagione se l’è giocata alla pari di squadre più forti strappando punti importanti ed è sistemato nella tanto amata, dal presidente Preziosi, parte sinistra della classifica quindi i tifosi cosa si aspettavano di più dalla squadra?

    Gasperini furioso nel post Genoa-Empoli | Foto Twitter
    Gasperini furioso nel post Genoa-Empoli | Foto Twitter

    Sabato invece si era aperta la giornata con la sconfitta plausibile del Chievo Verona a Roma, fatto che è costato l’esonero a Eugenio Corini. In una Serie A spaccata in tre tronconi per valori tecnici sinceramente una cacciata del tecnico dopo la sconfitta in casa della squadra più in forma del campionato sembra esagerato ma fa capire come da tutte le parti non ci si accontenti e si voglia sempre di più.

    Da contro altare fanno gli scenografici spazi vuoti di San Siro in un Inter-Napoli che vale le sorti delle proprie compagini, dei loro tecnici e che mette a confronto squadre di livello internazionale, come se o ci si gioca lo Scudetto e la Champions League o me ne resto a casa. La domanda che viene spontanea è ma i tifosi nerazzurri hanno capito che vincere quel dannato triplete gli è costato una buona fetta del futuro della squadra che amano?

    Sempre il pubblico è protagonista del presente e del futuro. A Verona i tifosi dell’Hellas hanno ricominciato con l’idiozia dei cori razzisti prendendo di mira Muntari e facendosi giustamente affibbiare la chiusura della curva in occasione di Verona-Lazio di giovedì 30 ottobre, mentre il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha giudicato ad alto rischio le gare del Napoli in casa contro Roma e Verona, facendo scattare la misura della vietata vendita nel Lazio e nel Veneto dei biglietti per le due partite al San Paolo, ma dando la possibilità di riutilizzare quei biglietti per iniziative legate ai ragazzi ed alle scuole, come fece la Juventus la scorsa stagione.

    Insomma siamo alla settima giornata ma si iniziava già in quella scorsa ed il nostro calcio deve fare i conti con un a platea isterica e poco dotata di buon senso, e pensare che prima dell’estate in una finale di Coppa Italia si piangeva un morto evidenziando i nostri limiti culturali-sportivi, Brasil 2014 aveva evidenziato i nostri limiti tecnici e il cambio di mano della FIGC aveva il primario obbiettivo di riformare ogni cosa. Per ora si tratta di un fallimento ma siamo solo alla settima giornata……appunto solo alla settima giornata.

  • Volley: a Macerata rispondono Modena e Trento

    Volley: a Macerata rispondono Modena e Trento

    Prima giornata per la massima serie del volley maschile all’insegna dei Campioni d’Italia della Cucine Lube Banca Marche Treia di Macerata che nell’anticipo di sabato hanno piegato, con un inizio lento e tante emozioni, Calzedonia Verona. La compagine veneta sfiora di portare al tie brek Macerata, ma ancora non riesce a chiudere quando deve i conti.

    Nella squadra di Giuliani hanno brillato soprattutto Sabbi, capace di realizzare 19 punti in attacco con una media spettacolare del 55% ed in difesa ottima la prova di Parodi così come in attacco, Calzedonia ha dimostrato di essere un’ottima squadra e di potersela giocare anche contro i primi della classe, che nella parte finale del quarto set, quando hanno chiuso, con il loro recupero hanno infiammato il Fontescodella confermando che sarà un fortino difficilmente espugnabile anche in questa stagione.

    Successo per la Lube Macerata | Foto Twitter
    Successo per la Lube Macerata | Foto Twitter

    Questa prima giornata di Superlega A1 ha mostrato alcuni match che molto probabilmente rivedremo ai playoff, oltre alla già citata Macerata-Verona anche Modena Volley-Sir Safety Perugia è da annoverare tra le sfide che rivedremo per la corsa al titolo finale. Lorenzetti ed il suo team hanno battuto Perugia, ma nonostante il 3-1 sia un risultato netto, esattamente come la gara citata in precedenza, anche questa è stata combattutissima ed equilibrata. La differenza l’hanno fatta le battute, dove Modena è stata letale, prima Kovacevic e poi Bruninho insieme agli altri hanno reso determinante per l’esito del match con ace importanti.

    Inizio importante per Modena | Foto Twitter
    Inizio importante per Modena | Foto Twitter

    La sorpresa di giornata è stata senz’altro la sconfitta di Copra Ardelia Piacenza, già reduce della delusione in Supercoppa italiana, in questo caso contro CMC Ravenna. E’ incredibile come Perugia una settimana prima riesca a tirare il match di Supercoppa fino al tie break contro i migliori e poi una settimana dopo trovi un sacco di difficoltà contro una squadra, che si candida come sorpresa, ma è di livello tecnico decisamente diverso da Macerata.

    Nessun problema per Trento, in casa propria, che affrontava la Tonazzo Padova, 3-0 secco e senza alcun tipo di pathos per i padroni di casa, mentre inizia male l’avventura in Superlega per le due neo promosse. Molfetta infatti va a vincere in trasferta a Milano con un sonoro 0-3 e dando una brutta sveglia nella nuova realtà alla Revivre e leggermente meglio ha fatto Vero Volley Monza che n trasferta strappa il primo set alla Top Volley Latina, ma poi ne subisce il recupero e perde per 3-1. Giornata di riposo per Altotevere Città di Castello.

    RISULTATI PRIMA GIORNATA DI SUPERLEGA A1 VOLLEY MASCHILE:

    Sabato 18 ottobre 2014

    Cucine Lube Banca Marche Treia-Calzedonia Verona 3-1 (22-25 / 25-21 / 25-19 / 27-25)

    Domenica 19 ottobre 2014

    Modena Volley-Sir Safety Perugia 3-1 (24-26 / 25-22 / 25-20 / 25-21)

    Copra Ardelia Piacenza-CMC Ravenna 1-3 (23-25 / 25-20 / 22-25 / 17-25)

    Revivre Milano-Exprivia Neldiritto Molfetta 0-3 (21-25 / 20-25 / 19-25)

    Energy T.I. Diatec Trentino-Tonazzo Padova 3-0 (25-19 / 25-15 / 25-13)

    Top Volley Latina-Vero Volley Monza 3-1 (17-25 / 25-20 / 25-20 / 25-23)

    Riposo: Altotevere Città di Castello

    CLASSIFICA SUPELEGA A1 VOLLEY MASCHILE:

    3 punti: Cucine Lube Banca Marche Treia, Modena Volley, Exprivia Neldiritto Molfetta, Modena Volley, CMC Piacenza, Energy T.I. Diatec Trentino e Top Volley Latina; 0 punti: Calzedonia Verona, Copra Ardelia Piacenza, Revivre Milano, Tonazzo Padova, Vero Volley Monza e Altotevere Città di Castello*

    *Una partita in meno.