Autore: Cristiano Previ

  • Auguri ai seguaci dello Sport da Il Pallonaro

    Auguri ai seguaci dello Sport da Il Pallonaro

    Siamo giunti alla vigilia di Natale, in tutti i principali sport ci si ferma magari, con una sosta ridotta rispetto ad altre discipline o con ancora qualche scampolo di campionato da fare come nel caso della Serie B per esempio, ma in ogni caso è tempo di fermarsi e festeggiare con i propri cari.

    Il Pallonaro continua il 2014 e continuerà ad accompagnarvi anche nel prossimo anno seguendo sempre la linea che gli è più cara, ovvero quella dettata da tutti voi che siete  poi il fulcro ed il vero senso per un narratore di raccontare le storie legate allo sport, mosse quindi da passione e da un sentimento che accomuna milioni di persone verso entità e persone che sudano per conquistare e lottano per conquistare un risultato. In quest’ottica non ci sono colori, non ci sono bandiere e non c’è differenza, vale la pena raccontare una storia sportiva tanto per chi di voi assiste  settimanalmente la propria squadra o il proprio beniamino in uno sperduto palazzetto di provincia quanto per chi riesce ad avere tempo, denaro e calore al punto tale da attraversare il mondo per una fase finale dei Mondiali o una Supercoppa italiana giocata per business in terra straniera. Veramente non importa, il fulcro è sempre lo sport e lo sportivo ergo batticuore e passione.

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    Proprio sulle immagini finali della Supercoppa italiana di calcio ci si deve fermare e riflettere, al momento è stato l’apice del calcio italiano ed il gesto di fair-play tra le due società coinvolte, Juventus e Napoli, deve essere la cartolina più bella del 2014. Vedere De Laurentiis che abbraccia Andrea Agnelli e i giocatori che si abbracciano dopo la roulette dei rigori per uno sportivo è un successo comunque, la coppa la alza il Napoli ma si è visto il meglio dello sport ed il merito va ad entrambe. Sono gesti che fanno ben sperare e che fanno da miglior augurio per il 2015 molto diverso da quanto visto a Pechino due anni fa e subito a Roma nel pre partita della finale di Coppa Italia di quest’estate tra Napoli e Fiorentina. Francamente lo diciamo a nome di tanti sportivi e lo diciamo a gran voce, di polemiche, violenza, di risultati sportivi raccontati solo attraverso un’immagine o un replay di un’azione su 90′ siamo stufi. La magia dello sport sta proprio nella sua costanza di esistere e nel suo continuo rinnovamento fatto di volti da celebrare e ricordi che non vanno macchiati.

    Auguri di Buon Natale da Il Pallonaro
    Auguri di Buon Natale da Il Pallonaro

    Lo sport da tempo immemore è l’accompagnatore di un popolo, delle sue salite e delle sue discese, da sempre in esso l’uomo trae rivincite, soddisfazioni e energia da spendere per qualcosa che si vede, si gode ma che in realtà poi, salvo per i diretti protagonisti, non ci appartiene veramente e questa è la magia straordinaria che ha. Pensate se la stessa passione, lo stesso calore e lo stesso senso di appartenenza fosse rivolto al proprio paese ed al suo funzionamento interno, probabilmente non esisterebbe crisi e cambi di Governo repentini, ma questa è un’altra storia.

    Il paese ed il suo tifo si sono emozionati tanto nella débâcle di Brasil 2014 quanto nel cammino esaltante delle ragazze di Bonitta dei Campionati Mondiali di volley femminile giocati in Italia, facendo crescere l’interesse e l’attenzione per una disciplina che vive, come altre, troppo all’ombra del calcio. E, non ci stanchiamo mai di ripeterlo, il fulcro in entrambi i casi è sempre lo sport.

    In questo anno abbiamo raccontato le gesta e le delusioni di tutto questo, le salite e le sue discese, certamente qualcosa abbiamo perso per strada o non gli abbiamo dato il giusto risalto e potete starne certi che ci dispiace tuttavia saremo ancora qui nel 2015 e se continuerete ad essere i nostri compagni di viaggio ci farà un immenso piacere e anzi se avete suggerimenti o commenti siamo come sempre in ascolto.

    Auguriamo a tutti voi un sereno Natale ed un 2015 denso di soddisfazioni, con quello che si cerca nello sport sempre, la vittoria , con abbracci e complimenti agli e dagli avversari a fine incontro ovunque voi siate. Perché lo sport è solo unione, diventa astio e rivalità sportiva solo per la durata della competizione, poi la magia svanisce e si ritorna tutti uomini, con il sorriso o il broncio, ma soprattutto con i propri familiari da stringere e abbracciare come in queste feste dove inizia un’altra magia.

  • Borini, l’ultima follia lo spinge a Napoli?

    Borini, l’ultima follia lo spinge a Napoli?

    Al 93° della partitissima di Premier League Fabio Borini tenta un colpo di kung-fu su Santi Cazorla e viene espulso, un gesto folle che nel panorama calcistico inglese difficilmente passa inosservato, soprattutto se fatto da un giocatore italiano e a maggior ragione se il giocatore indossa la maglia gloriosa del Liverpool, che vive già una situazione paradossale da separato in casa con un altro italiano, Mario Balotelli.

    borini
    La maglia di Santi Cazorla strappata dal calcio di Borini | Foto Twitter

    Il mercato inizia a mettere su serio le basi per le trattative da concludere dal 1 gennaio dove tante squadre, complici gli infortuni patiti dai propri giocatori, devono cercare di porre rimedio alle lacune delle rose. E’ il caso del Napoli, che con l’infortunio di Insigne si è ritrovato mutilato in avanti perché Mertens non è ancora al top della forma e gli azzurri hanno bisogno di un po’ più di peso in avanti. La sorpresa Duvan Zapata, che fin qui aveva deluso, fa sorridere e respirare un po’ i partenopei e Higuain, tuttavia il belga e Callejon al momento non hanno sostituti all’altezza, visto che Hamsik quando viene spostato ai margini del centrocampo patisce la posizione.

    Borini non sta passando una stagione esaltante a Liverpool e quest’estate aveva rifiutato il solito ripiego in prestito, come già era accaduto l’anno precedente al Sunderland dell’allora tecnico Paolo Di Canio. Rodgers, che già non ne può più di Balotelli, ad inizio anno aveva accettato di buon grado la decisione del giocatore. Il tecnico infatti è stato il fautore della crescita di Fabio Borini ai tempi dello Swansea dove aveva fornito prestazioni eccezionali e poi era stato acquistato dal Parma. Successivamente una serie di fastidiosi infortuni e prestazioni non sufficienti hanno convinto Brendan Rodgers a mettere Borini in stand-by a discapito di altri giocatori.

    Il giocatore ha espresso più di una volta di volere maggiore spazio, ma di fatto il suo impiego è con il contagocce, così arriviamo alla supersfida di domenica quando entra nella ripresa al posto di Markovic (74°) ed al 93° si fa espellere per questo calcio alto rifilato allo spagnolo Cazorla, ennesimo segnale di un nervosismo crescente.

    Il calcio di Fabio Borini a Santi Cazorla che gli costa il rosso | Foto Twitter
    Il calcio di Fabio Borini a Santi Cazorla che gli costa il rosso | Foto Twitter

    Rafa Benitez si dice che sia già d’accordo per approdare al Liverpool nella prossima stagione, non è un caso che infatti pare abbiano trovato l’accordo Milan e Liverpool per il passaggio in reds di Torres che ha fatto vedere le sue migliori prestazioni con Benitez proprio al Liverpool. Borini non rientrerebbe nei piani futuri di Benitez in Inghilterra, ma potrebbe essere molto utile alla causa partenopea in questa stagione, così i media inglesi parlano di un colpo da maestro da parte del tecnico iberico per accontentare Napoli, Liverpool e lui stesso. Il gesto dell’attaccante italiano sarebbe il manifesto della sua frustrazione per la sua fallimentare esperienza in Premier League.

    Certo lo scenario se fosse tutto confermato sarebbe interessante, dalle fonti di casa nostra Borini era stata un’idea iniziale di Milan e Inter che poi hanno ripiegato dandosi battaglia per Alessio Cerci, ma non solo, di solito Benitez si porta nella nuova squadra qualche giocatore della sua precedente esperienza e questo farebbe drizzare le antenne per il giocatore attualmente più rappresentativo degli azzurri, Gonzalo Higuain autore anche lui di una stagione fin qui non proprio esaltante.

  • Superlega, Trento batte Modena e salva record

    Superlega, Trento batte Modena e salva record

    L’undicesima giornata di Superlega di volley ha regalato emozioni a non finire, qualche risultato a sorpresa ma poco invariato in termini di classifica, perché Macerata non riesce ad approfittare della sconfitta di Modena perdendo contro Latina. Bene Perugia che supera al tie-break Monza e a sorpresa Molfetta schiaccia Ravenna.

    ENERGY T.I. DIATEC TRENTINO-MODENA VOLLEY 3-0 (25-18 / 25-19 / 29-27)

    Era atteso come un big-match e così è stato, anche se il risultato inganna. Trento battendo la capolista la stoppa a 27 parziali di gara vinti consecutivi e così facendo mantiene il suo record di 30 set chiusi in vantaggio ininterrottamente, ma al di là di questo la sconfitta emiliana dice anche che la Superlega è comunque un campionato apertissimo e resterà combattuto fino alla fine. La bravura di Trento è stata nel mettere pressione a Modena, effettuare servizi spinti che non hanno mai permesso agli emiliani di fare il loro gioco e chiudere sempre con attenzione in difesa. MVP del match è stato l’opposto Nemec, realizzatore di 18 punti con una media del 69% in attacco, 6 muri ed un ace.

    Nel big match delal 11ma giornata di Superlega festeggia Trento | Foto Twitter
    Nel big match delal 11ma giornata di Superlega festeggia Trento | Foto Twitter

    Partono meglio gli ospiti che con Bruninho, Vettori e Piano bloccano inizialmente i padroni di casa mettendo i canarini davanti, tuttavia Trento resta in scia, grazie ad un ottimo servizio e ad una reazione capolavoro prima pareggiano e poi verso metà primo set si mettono davanti. Ace in battuta di Lanza e Kaziyski e un muro che funziona fanno la differenza come i troppi errori degli ospiti che perdono il primo set 25-18. La seconda frazione vive sull’entusiasmo del primo set per Trento, che continua a martellare gli avversari incapaci di reagire nei cambi palla. Nemec e Solè perfetti a muro e sempre Kaziyski mettono in difficoltà Modena che dai nove metri non riesce ad essere efficace mentre Trento sì ed il secondo set si chiude 25-19. La terza frazione è più combattuta, Modena parte forte grazie a Piano e Trento sembra sgretolarsi sia fisicamente che mentalmente finché ancora uno straordinario Nemec non sveglia i suoi che fanno un recupero incredibile e vanno a chiudere la partita ai vantaggi.

    CUCINE LUBE BANCA MARCHE TREIA-TOP VOLLEY LATINA 1-3 (17-25 / 26-24 / 22-25 / 23-25)

    Ci si aspettava che Macerata approfittasse della sconfitta di Modena ed invece è arrivata a sorpresa una bella vittoria per la Top Volley. Era dal febbraio 2013 che il Fontescodella non vedeva una sconfitta della Lube e ci voleva un ex (Starovic) ed una perfetta organizzazione di gioco messa in campo dal coach di Latina Blengini. Stupisce in Macerata i black-out improvvisi e l’incapacità di riprendere le partite quando la squadra va sotto e deve rincorrere.

    E’ proprio quello che è accaduto, Latina è stata efficace in battuta e nel gioco d’attacco andando subito davanti nel primo set mentre Macerata non si è mai riuscita ad avvicinare pur rincorrendo gli avversari che hanno chiuso la prima frazione 17-25. Nel secondo set, qualche cambio e finalmente Baranovicz che a muro ferma gli avversari rimettono a fatica in parità il match per 1-1 nel computo dei set. Nel terzo e quarto set però Latina ricomincia a fare il suo gioco, solo Sabbi e Parodi ci mettono qualcosa per tenere a galla i padroni di casa che tuttavia vedono sempre gli avversari con un vantaggio e portano a casa il match.

    SIR SAFETY PERUGIA-VERO VOLLEY MONZA 3-2 (19-25 / 25-18 / 18-25 / 25-22 / 15-13)

    Emozionante partita, dovuta soprattutto però alla irriconoscibile prestazione della Sir Safety contro un avversario decisamente inferiore sulla carta, ma che comunque ha dato battaglia e quasi quasi non riusciva a fare lo scherzetto al sestetto di Nikola Grbic.

    Inizio gara all’insegna di Padura Diaz che sia a muro che in attacco mette sotto Perugia che commette errori a ripetizione in attacco e ha un Atanasijevic sottotono mai efficace veramente. Monza ne approfitta e chiude agevolmente il primo set 19-25. Secondo set dominato da Perugia che con Fromm e Barone in particolare rimettono le cose in parità. Ci si aspettava che Perugia prendesse in mano la gara ed invece la squadra è stata irriconoscibile con Grbic che si è dannato l’anima per cercare di smuovere i suoi e fare una rimonta nel parziale invano. Nel quarto set si sveglia Atnasijevic finalmente e Perugia ritorna quasi ai suoi livelli abituali mettendo un parziale di 21-14 per poi riaddormentarsi e rischiare la rimonta lombarda vanificata dall’errore in battuta di Padura Diaz. Il tie-break ha dato a Monza l’illusione di poter vincere la prima gara stagionale perché è stata davanti fino al 10-11 poi Perugia con Vujevic ha preso il largo chiudendo la gara.

    Festa Padova per la bella vittoria su Piacenza | Foto Twitter
    Festa Padova per la bella vittoria su Piacenza | Foto Twitter

    Gara bruttina tra CMC Ravenna e Exprivia Neldiritto Molfetta ma che ha regalato i tre punti alla Exprivia (2-3) che così sale in classifica a quota 11 punti tenendo a distanza Padova che pure vince contro Piacenza al tie-break e attestandosi a quota 7 punti e superando Altotevere Città di Castello fermata sorprendentemente dalla Revivre Milano per 3-2.

    CLASSIFICA REGULAR SEASON SUPERLEGA

    27 punti: Modena Volley; 25 punti: Cucine Lube Banca Marche Treia; 24 punti: Energy T.I. Diatec Trentino; 21 punti: Sir Safety Perugia; 18 punti: Calzedonia Verona e Top Volley Latina; 16 punti: CMC Ravenna; 15 punti: Copra Piacenza; 11 punti: Exprivia Neldiritto Molfetta; 7 punti: Tonazzo Padova e Altotevere Città di Castello-Sansepolcro; 6 punti: Revivre Milano; 3 punti: Vero Volley Monza.

     

  • Juventus-Napoli ultimo atto a Doha

    Juventus-Napoli ultimo atto a Doha

    Non poteva chiudersi meglio il 2014 se non con una sfida al cardiopalma, purtroppo ancora una volta per ragioni di business fuori dai nostri confini. Juventus-Napoli non è solo la Supercoppa italiana, ma è anche un confronto capace di consacrare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la supremazia completa della squadra bianconera o la ripresa partenopea che nel match di oggi trova stimoli esaltanti, nonché se risultasse vincente, un’iniezione di autostima che potrebbe aiutare a mettere il turbo per il futuro.

    La Juventus nel 2012 schiacciò gli azzurri in campionato e strappò lo scudetto al Milan con una rincorsa fenomenale ma dovette soccombere nella finale di Coppa Italia di Roma facendo pregustare una stagione successiva all’insegna della competizione tra le due squadre. Non andò così, il Napoli partì bene poi la sfortuna in Champions League tolse stimoli ed uscì la Roma in campionato ponendo gli azzurri al terzo posto sempre tutti dietro alla super squadra di Conte che chiuse con il record di punti.

    La Supercoppa al centro dello stadio di Doha per le foto di rito | Foto Twitter
    La Supercoppa al centro dello stadio di Doha per le foto di rito | Foto Twitter

    Il Napoli però è come il Vesuvio, sembra che dorma che si sia spento ma poi con un sussulto è capace di sconquassare tutto e tutti. La stagione corrente è iniziata con il duo Juve e Roma e i partenopei dopo l’eliminazione dai preliminari di Champions si sono un po’ addormentati, vivendo in soggezione le due pretendenti al titolo ma il livello tecnico della squadra di Benitez lo conoscono tutti e se il Napoli si riprendesse, come pare stia facendo in campionato, potrebbe dare fastidio a chiunque comprese Juve e Roma. Questa sfida per gli azzurri è molto più di una semplice partita.

    Il Napoli ha tantissimi stimoli per questa sera. L’avversario è il più acerrimo e odiato dalla tifoseria che certamente si muoverà verso Doha con la passione di sempre, la Juventus è la squadra che nel 2012 a Pechino vinse la Supercoppa proprio contro gli azzurri con tantissime polemiche e chi è rimasto di quella squadra (Hamsik, Maggio etc.) sapranno dare la carica ai compagni per la rivincita, Benitez è un maestro nelle partite secche e ha l’occasione per ricompattare l’ambiente e tornare ad essere amato dal popolo azzurro come un anno e mezzo fa quando arrivò in Campania.

    La Juventus ha lo stimolo che l’ha consacrata e forgiata nella sua storia, quello di vincere che si tramanda da giocatore a giocatore con il semplice passaggio di maglia. Nella sua storia ha vissuto alti e bassi sapendo sempre dopo cadute perentorie risalire e tornare dove la missione primordiale l’ha posta, alla testa di tutti. Allegri ha ormai preso anche lui questo culto, lo fa con alchimie e calcoli a cui il pubblico bianconero non era più abituato ma che è ritornato ad apprezzare facendo, dopo le contestazioni di quest’estate, marcia indietro ed ammettendo di essersi sbagliato. Adesso però arriva il momento fatidico, quello che può farlo entrare, dopo sei mesi, nella storia bianconera, facendo alzare alla Vecchia Signora il primo trofeo della sua gestione.

    JUVENTUS-NAPOLI – LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente.

    All.: Massimiliano Allegri

    Napoli (4-2-3-1): Rafael: Maggio, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; David Lopez, Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain.

    All.: Rafa Benitez

  • Volley A1 femminile, Novara resta capolista

    Volley A1 femminile, Novara resta capolista

    Andato in scena l’anticipo della decima giornata di volley A1 femminile con il match tra Igor Gorgonzola Novara e Imoco Volley Conegliano, quest’ultima che cercava nel difficile palazzetto di Novara di ripetere l’impresa ottenuta la settimana precedente contro Modena.

    La Master Group Sport Volley Cup entra nel vivo e nella decima giornata mette in calendario due big-match, uno andato in cena sabato sera e l’altro domenica tra la Unendo Yamamay Busto Arsizio contro la Lju-Jo Modena. Novara non ha avuto problemi a disfarsi delle avversarie e chiude così il 2014 in testa al campionato, per Conegliano una battuta d’arresto prevista ma che permette di capire il livello di crescita del gruppo dopo comunque tre vittorie consecutive.

    Igor Gorgonzola Novara si gusta così il quarto successo consecutivo, fatto da due match vincenti in campionato ed altrettanti in Champions.

    Uno scorcio del pubblico al palazzetto di Novara | Foto Twitter
    Uno scorcio del pubblico al palazzetto di Novara | Foto Twitter

    Conegliano parte bene ad inizio gara, grazie alla verve di Adams e mettono subito a segno un parziale che promette scintille 4-8 per le ospiti, poi però Chirichella e compagne iniziano un lento recupero portando il match su un sostanziale equilibrio con sempre Imoco davanti fino a metà set, quando la Igor sorpassa su 14-13. L’equilibrio della prima frazione dura fino alla fine e Novara chiude il set sul 25-23. La sensazione è che sarà così fino alla fine e che sarà una bellissima gara viste le premesse.

    Invece nel secondo set, e poi il canovaccio non cambierà, Conegliano parte facendo grossi errori in ricezione ed in fase offensiva e il parziale scivola velocemente con un destino quasi telecomandato chiudendosi sul 25-18 senza storia o fatica per le piemontesi.

    Il copione non cambia nel terzo set, ma l’Imoco ha un sussulto d’orgoglio e si rimette a giocare davanti, così in un paio di occasioni le gialloblù riescono pure a mettersi alla guida del parziale di gara fino al 20-20, poi di nuovo Chirichella e compagne non sbagliano e concedono più nulla facendo loro la gara e la testa della classifica chiudendo 25-21.

    Novara così è sicura di tenere alla distanza le avversarie mantenendosi in testa al campionato di volley A1 femminile a 26 punti rendendosi irraggiungibile da un eventuale successo di Modena e Imoco Volley Conegliano resta a quota 18 punti ma può essere sorpassata dalla Unendo Yamamay Busto Arsizio se battesse proprio Modena.

    IGOR GORGONZOLA NOVARA-IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3-0 (25-23 / 25-18 / 25-21)

  • Volley femminile, la Unendo a Modena per risalire

    Volley femminile, la Unendo a Modena per risalire

    Match proibitivo per la Unendo Yamamay di Busto Arsizio, domenica c’è il big-match contro la Lju-Jo Modena, squadra che punta decisamente alla vetta della classifica. Sarà un match di volley femminile altamente spettacolare, che metterà a confronto anche le due migliori giocatrici d’attacco della stagione, Valentina Diouf per Busto e Samanta Fabris per le emiliane.

    Attualmente le due protagoniste del confronto hanno una capacità realizzativa stagionale stratosferica, con Diouf seconda in classifica e 176 punti realizzati a discapito di Fabris che ne ha totalizzato poco meno (170) ed è terza, entrambe dietro solo alla turca Ozsov.

    La Unendo sta crescendo lentamente e sta prendendo sempre più coscienza dei propri mezzi ha iniziato una striscia vincente che vorrebbe continuare anche nel difficile palazzetto della Lju-Jo e contro avversarie del calibro Giulia Rondon in cabina di regia, Fabris opposto, davanti ci saranno anche Folie e Heyman al centro, con Piccinini e Rousseaux martelli. Coach Beltrami ha a disposizione una rosa da scudetto e contro la Unendo non farà nessun tipo di calcolo, la voglia di mettersi davanti è tanta. Di contro Busto Arsizio di Carlo Parisi cerca come detto un percorso diverso, cerca soprattutto il consolidamento fatto di autostima che arriva attraverso le belle prestazioni.

    Esultanza sottorete per la Unendo | Foto Twitter
    Esultanza sottorete per la Unendo | Foto Twitter

    La Yamamay ha potuto in settimana lavorare duro ed in tranquillità anche dal punto di vista tattico per ingabbiare il gioco della Lju-Jo e tarpare i suoi attacchi, Wolosz e compagne andranno alla ricerca di una loro dimensione che solo sfide come quella contro Modena può determinare.

    LJU-JO MODENA-UNENDOYAMAMAY BUSTO ARSIZIO FORMAZIONI:

    Modena: Rousseaux, Kostic, Heyman, Folie, Arcangeli (L), Petrachi, Muri, Piccinini, Fabris, Crisanti, Maruotti, Rondon, Ikic.

    All.: Beltrami

    Busto Arsizio: Lyubushkina, Degradi, Rania, Michel, Leonardi, Marcon, Perry, Angelina, Camera, Diouf, Wolosz, Havelkova, Pisani.

    All.: Parisi

    PROGRAMMA 10° TURNO

    Piacenza-Casalmaggiore

    Igor Gorgonzola Novara-Imoco Volley Conegliano (sabato ore 20:30 diretta Rai Sport 1)

    Foppapedretti Bergamo-Volley 2002 Forlì

    Liu-Jo Modena-Unendo Yamamay Busto Arsizio (diretta su Sportube TV)

    Tiboni Volley Urbino-Metalleghe Sanitars Montichiari

    Il Bisonte Firenze-Savino Del Bene Scandicci

    CLASSIFICA:

    Novara 23; Modena 22; Casalmaggiore 20; Conegliano 18; BUSTO ARSIZIO 16; Piacenza 15; Montichiari, Bergamo 14; Firenze 10; Scandicci 6; Forlì 4; Urbino 0.

     

  • Nuovo Parma: tra Taci e Kerimov c’era Doca?

    Nuovo Parma: tra Taci e Kerimov c’era Doca?

    Si stanno lentamente unendo i pezzi del puzzle che compongono e comporranno il nuovo Parma, ci sono alcune certezze, qualche mistero e delle piste da seguire. Per primi avevamo ipotizzato l’interessamento di Sulejman Kerimov, spiegando i motivi delle nostre supposizioni ed oggi continuiamo a restare della nostra opinione, tuttavia la nuova proprietà del Parma rimane nascosta e probabilmente resterà frammentata con il magnate russo magari a fare la parte del co-finanziatore attraverso una delle società da lui controllate.

    Andiamo con ordine, con comunicati vicini alla realtà, ma pressanti, la stampa annuncia la cessione del Parma da parte di Ghirardi ad una società controllata da Pietro Doca che invece poche ore dopo smentisce lasciando interdetto lo stesso Ghirardi, finalmente si arriva alla fatidica conferenza stampa dove l’avvocato Fabio Giordano si presenta insieme all’Amministratore Delegato Pietro LeonardiFabio Giordano dissipa subito i primi dubbi, sarà lui a fare il Presidente del Parma per un periodo di tre mesi, poi prenderà l’incarico di vice-Presidente mentre il ruolo di Amministratore Delegato sarà ricoperto dal senior dello studio legale di Giordano. Pietro Leonardi diventa così Direttore Generale ed infine per chiarire il malinteso tra Doca e Ghirardi spiega che il ruolo di Doca era definito come si conosce ma che si è spaventato dalle pressioni ed ha preferito non ricoprire più il ruolo di Presidente.

    L'avvocato Fabio Giordano con Pietro Leonardi alla conferenza stampa | Foto Twitter
    L’avvocato Fabio Giordano con Pietro Leonardi alla conferenza stampa | Foto Twitter

    Fin qui tutto chiaro, Doca avrebbe dovuto ricoprire quel ruolo per un periodo limitato quale fiduciario immesso dalla nuova proprietà, in pratica il ruolo che ora ha Giordano. Sulla nuova proprietà l’intermediario dello studio legale spiega che si tratta di una Holding per il 60% cipriota e per il 40% russa (anche questo lo avevamo anticipato noi), si tratta di una Holding il cui business principale è l’estrazione di idrocarburi (e anche questo lo avevamo preannunciato noi) ed infine che i primi di gennaio o al massimo i primi di marzo si faranno conoscere. Per il momento Giordano comunica solo il nome della Holding, Dastraso Holdings Limited e questa ci era sfuggita.

    Poi Giordano spiega che l’intenzione della nuova proprietà è quella di rimanere in Serie A, che il Parma è stato scelto per il blasone, per l’educazione dei suoi tifosi e per la bellezza della città e a chi gli chiede sulla presenza di Rezart Taci (petroliere albanese) nella Holding risponde che è una persona da lui stimata ma che non se la sente di dire ora se è presente oppure no tra gli azionisti della cordata, frase che per noi è quasi come una conferma nascosta dalla discrezione.

    Facendo un’indagine sulla Dastraso Holdings Limited attraverso registro delle imprese cipriote si notano due dati, il primo riguarda il nome del Presidente, ovvero Pietro Doca che quindi è confermato avere un ruolo primario, il secondo dato che risalta è la data di costituzione della società russo-cipriota, il 7 novembre 2014. Quest’ultimo dato fa pensare che appunto la Holding, che ha rilevato la maggioranza di Eventi Sportivi (società di Ghirardi che gestiva il Parma) sia stata creata apposta per l’acquisizione della società di football.

    Inoltre la data ci riporta alla mancata conclusione della cessione del Parma da parte di Ghirardi ad un altro acquirente che poi si tirò indietro proprio nel novembre scorso. Possibile che i due interlocutori siano gli stessi e che la Holding sia l’escamotage per definire l’acquisto già intavolato precedentemente?

    Sulejman Kerimov | Foto Web
    Sulejman Kerimov | Foto Web

    Altro dato che ha snocciolato Giordano è che la Holding ha un fatturato di due miliardi, tantissimo in un mese di vita e non appartiene ad alcuna black list. Ipotizziamo che la parte cipriota è riferita a Rezart Taci, rimane da analizzare la parte russa.

    Negli ultimi anni Putin ha approvato una serie di norme molto restrittive per limitare la fuga di capitali dalla Russia e uno dei tanti oligarchi miliardari nel mirino era proprio Kerimov che come avevamo visto nel precedente articolo ha interessi nell’isola di afrodite attraverso la Nafta Moskva che detiene il 20% della Aniket Investments Limited, la quale investendo in diversi settori sul mercato cipriota potrebbe essere azionista per il 40% della fantasma Dastraso Holdings Limited. Inoltre il meccanismo della creazione di società satelliti è un sotterfugio, per concludere affari, molto utilizzato dallo stesso Sulejman Kerimov così come da Roman Abramovic socio d’affari con cui condivide la smania del calcio e dei suoi profitti derivati. Altro indizio è stato l’avvicinarsi dello stesso Kerimov al calcio italiano in ben due occasioni, una per la Roma che poi venne acquisita dalla cordata americana di Pallotta e la seconda con il Bari poco tempo fa.

    Un altro fattore che ci ha incuriosito è proprio la smentita secca della squadra di calcio attualmente di proprietà di Kerimov, l’Anzhi, quando venne inserito il nome del magnate russo tra i pretendenti del Bari non ci fu la stessa reazione, viene da pensare che la smentita si sia resa necessaria proprio per evitare indagini accurate da Mosca sulla Aniket Investments Limited ma che l’interesse di Sulejman Kerimov sul Parma sia più reale di quanto si pensi.

    Probabilmente non sarà lui in persona il Presidente, ma Taci o Doca o un altro nome tuttavia la metodologia misteriosa e nascosta della parte russa è molto nello stile di Sulejman Kerimov.

     

  • Milan: buco da 70 milioni, ma a Roma per vincere

    Milan: buco da 70 milioni, ma a Roma per vincere

    Il Milan è concentratissimo sull’ultimo appuntamento del 2014, un impegno difficile ma al tempo stesso stimolante che può dare alla compagine di Filippo Inzaghi un quadro effettivo della crescita fatta dalla squadra, si tratta della sfida dell’Olimpico contro la Roma. Sul fronte societario invece trapelano dati inquietanti inerenti la situazione finanziaria del club.

    Sulla base di mancati ricavi dovuti alla campagna abbonamenti flop ed alla mancata partecipazione alla Champions League oltre ché ad un monte ingaggi leggermente abbassato ma sempre troppo alto e cessioni di giocatori ad un prezzo inferiore a quanto pagato per l’acquisto (Balotelli, minusvalenza di 5 milioni) si parla di un rosso di circa 70 milioni di Euro alla chiusura del bilancio annuale.

    Se questi dati rappresentano una situazione di difficile ritorno attraverso i meriti esclusivamente sportivi, il Milan infatti è piuttosto attardato dalla vetta ma è in bagarre per il terzo posto utile ai preliminari di Champions, si può dire che il lavoro svolto da Barbara Berlusconi mette in risalto le possibilità di rilancio del club attraverso il rinnovo della sponsorizzazione con Fly Emirates per altri cinque anni con un’entrata di circa 100 milioni spalmata nella sua durata, le visite a Casa Milan che hanno già fruttato 2 milioni di Euro ed il progetto legato al nuovo stadio privato.

    Lo Stadio Olimpico "vestito" in giallorosso | Foto Twiter
    Lo Stadio Olimpico “vestito” in giallorosso | Foto Twiter

    La “banda Inzaghi” tuttavia non ha intenzione di farsi distrarre dalle situazioni societarie e si avvicina al match con la Roma convinta di poter dire la sua contro i secondi della classe. Ci sono alcuni dubbi da dissipare per il tecnico rossonero, ma in linea di massima dovrebbero essere confermati, in difesa Armero e Zapata mentre a centrocampo insieme a De Jong e Montolivo dovrebbe essere preferito Muntari a Essien. Davanti maggiori chance a Honda con Bonaventura piuttosto che El Shaarawy. Confermatissimo Menez.

    La Roma si lecca qualche acciacco dopo la trasferta di Genova e hanno lavorato a parte Nainggolan e Maicon, tuttavia entrambi dovrebbero essere del match. Out Holebas per squalifica dovrebbe rientrare Torosidis mentre il resto è lo stesso visto contro il Genoa.

    ROMA-MILAN LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Torosidis; Keita, De Rossi, Naiggolan; Ljajic, Totti, Gervinho.

    All.: Rudi Garcia.

    Milan (4-3-3): Diego Lopez; Bonera, Zapata, Mexes, Armero; De Jong, Montolivo, Muntari; Honda, Menez, Bonaventura.

    All.: Filippo Inzaghi

  • El Shaarawy-Juve e Giovinco-Milan, scambio?

    El Shaarawy-Juve e Giovinco-Milan, scambio?

    Il mercato impazza e come sempre ad ogni sessione escono rumors e anticipazioni di quelle che possono o potranno essere le trattative che si svilupperanno a gennaio. Rossoneri e bianconeri sono sempre attenti a quelli che sono i risvolti nel panorama di mercato perché hanno sempre nuove esigenze, El Shaarawy-Juve e Giovinco-Milan è l’ultima traccia uscita, con tante remore da una parte e dall’altra, vediamo dove è possibile e dove no l’ipotetico scambio.

    Il Milan cerca un esterno per dare a Inzaghi una freccia ulteriore da inserire, la prima pensata, ed è quella più probabile si chiama Alessio Cerci che a Madrid non trova spazio e vorrebbe tornare in Italia, inoltre dopo il flop di Torres si cerca anche una punta di ruolo e i rossoneri si sono indirizzati su Destro, in rotta di collisione con la Roma e Garcia.

    Su Cerci si è mossa anche l’Inter, ma che più di tanto sul mercato non può fare per i blocchi imposti dalla UEFA, mentre su Destro il Milan si è trovato l’avversario Juventus anche lei alla ricerca di varianti sul fronte offensivo. Per il Milan inoltre a gennaio ci sarà da sostituire Honda che partirà per la Coppa d’Asia con il suo Giappone. Per sostituire il nipponico il Milan avrebbe già avuto disponibilità da parte di Taarabt ad abbassarsi l’ingaggio per il ritorno in rossonero, ma ci sono i dubbi di Inzaghi da dissipare.

    Stephan El Shaarawy | Foto Twitter
    Stephan El Shaarawy | Foto Twitter

    La Juventus ha da piazzare Giovinco, svalutato per il poco impiego, rifiutato dal Torino e da gennaio libero di trattare con chiunque senza indennizzi per la Juve. Ha quasi definito per Vrsaljko che andrà a fare da alternativa a destra per Lichtsteiner e su Montoya continua a lavorarci. Zaza, complice l’obbligo di risoluzione delle comproprietà entro giugno, potrebbe essere la carta che rimpolpa l’attacco. Ultime tentazioni riguardano un centrocampista che possa far respirare i quattro che sono a rotazione sempre impiegati, a meno ché Allegri non faccia l’ulteriore cambio di modulo auspicato da più parti, mettendo la Juve sul 4-3-3 allineandola alle big europee almeno sull’impianto di gioco.

    In Inghilterra sono sempre vigili ed azzardano spesso ipotesi di mercato, veri e propri siti specializzati mettono ogni due giorni qualche big della Premier sulle tracce di giocatori della Serie A e l’ipotesi paventata è uno dei tanti rumors.

    Sebastian Giovinco | Foto Twitter
    Sebastian Giovinco | Foto Twitter

    Sul possibile intreccio riguardante Destro come detto il Milan si è ritrovato la JuveSabatini difficilmente ipotizziamo possa cedere l’attaccante ad una diretta concorrente, tuttavia il possibile scambio paventato tra El Shaarawy e Destro nei giorni scorsi aveva acceso la fantasia giallorossa, finché non si è mossa la Juve prendendo i favori del giocatore e bloccando parzialmente la trattativa che comunque se andasse in porto in qualunque caso sarebbe per giugno. Milan e Juve dai tempi dell’asse Moggi-Galliani evitano di scontrarsi sul mercato ed anzi spesso (come accadde con il prestito di Abbiati alla Juve dopo l’infortunio del portiere bianconero nel Trofeo Berlusconi del 2005) cercano di venirsi incontro. Sulla base di questo scenario ecco che oltremanica si ipotizza lo scambio El Shaarawy-Giovinco, dove il primo metterebbe in condizione Allegri e la Juve di provare ad assaltare l’Europa mentre il secondo permetterebbe al Milan di sostituire Honda ed avere un’alternativa a Menez davanti. Il tutto con un conguaglio economico a favore del Milan che potrebbe quindi reinvestire sul mercato.

    Il possibile scambio ha evidenti difficoltà per concretizzarsi, il primo è legato alla scadenza del contratto di Giovinco in bianconero (giugno 2015) cosa che permetterebbe al Milan o a chiunque altro di contattare il giocatore da gennaio in poi senza tirare fuori un Euro, ma questo verrebbe bypassato dal conguaglio economico. Seconda remora riguarda la differenza di età e di valutazione attuale dei due, El Shaarawy oggi vale 15-18 milioni mentre Giovinco è sceso sui 10-12. Questo vorrebbe dire che la Juventus per chiudere la trattativa dovrebbe sborsare circa 8-10 milioni di Euro, salvo l’inserimento di altre contropartite tecniche gradite ai rossoneri. Dal punto di vista tecnico nessun problema, entrambi si inserirebbero perfettamente negli schemi dei due allenatori.

     

  • Napoli, con il Parma vietato sbagliare

    Napoli, con il Parma vietato sbagliare

    C’è una squadra nel lotto di quelle che ambivano allo scudetto che è particolarmente delusa dalla stagione e che vive un distacco profondo dall’affetto dei propri tifosi. Si tratta del Napoli di Rafa Benitez che dopo un avvio sottotono, con la sconfitta nei preliminari di Champions League si è ripresa anche in campionato portandosi nella bagarre per il terzo posto. Il tifo partenopeo pareva aver trovato nuova linfa con il passaggio ai sedicesimi di Europa League e la posizione in classifica ma poi è bastata la sconfitta di Milano contro il Milan di domenica scorsa per rifar tornare l’ambiente nel pessimismo.

    De Laurentiis appare più lontano dalla squadra, ma comunque quando serve si fa sentire dando piena fiducia al tecnico e ai suoi giocatori e Benitez nonostante abbia in mano il Napoli ormai da un anno e mezzo appare sempre confuso e poco chiaro nelle decisioni da prendere sull’impostazione delle partite. Tuttavia il tecnico iberico manifesta convinzione e volontà nel raddrizzare una barca che rispetto alla scorsa stagione è deficitaria.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain | Foto Twitter

    Il Parma sta vivendo una situazione drammatica da un po’, iniziata con i guai fiscali nella coda della scorsa stagione, culminati con il rischio fallimento in questo inizio tumultuoso ed ora alle prese con un cambio di proprietà misterioso e dal futuro incerto. Alla compagine emiliana però va dato atto nei suoi protagonisti del campo una grande professionalità, anche se la posizione in classifica dice retrocessione, non deve essere facile per Donadoni e i suoi ragazzi lavorare da sei mesi senza uno stipendio regolare e prospettive future.

    Veniamo così allo scontro del San Paolo dove si metterà in atto l’ultimo capitolo, per queste due squadre, del 2014 in Serie A poi il Napoli volerà a Doha per affrontare la Juventus in Supercoppa e provare ad alzare un trofeo che riaccenderebbe i cuori partenopei se ottenuto contro gli odiati bianconeri.

    Benitez deve calcolare la possibilità della squalifica per Koulibaly, che essendo diffidato se ammonito sarebbe costretto poi a saltare la sfida di Doha. Albiol è squalificato e a centrocampo il tecnico spagnolo metterà in pratica il turn-over di rito, con Inler e Gargano che dovrebbero essere tra i titolari, in attacco probabile il ritorno tra gli undici iniziali di De Guzman e Higuain.

    Problemi più rompicapo per Donadoni, che ha sempre l’infermeria piena e deve cercare di mantenere gli equilibri. Felipe, Paletta e Lucarelli dovrebbero essere i tre della difesa, a centrocampo Acquah dovrebbe vincere il ballottaggio con Galloppa e a sinistra Gobbi rientra. Davanti Cassano e Palladino.

    NAPOLI-PARMA – LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Henrique, Britos, Ghoulam; Gargano, Inler; De Guzman, Hamsik, Mertens; Higuain.

    All.: Rafel Benitez

    Parma (3-5-2): Mirante; Felipe, Paletta, Lucarelli; Rispoli, Acquah, Lodi, Mauri, Gobbi; Cassano, Palladino.

    All.: Roberto Donadoni