Autore: Cristiano Previ

  • Roma, inizio 2015 ok e contestazioni a Udine

    Roma, inizio 2015 ok e contestazioni a Udine

    La Roma inizia il 2015 con il piglio giusto, batte l’Udinese 0-1 e si rimette alla caccia della Juventus che questa sera dovrà affrontare l’Inter nel Derby d’Italia. I giallorossi battono i friulani grazie ad una rete di Astori che lascia dubbi anche quando i dubbi non ci sono e la terna arbitrale ha fatto la cosa giusta, ovvero dare regolare la rete o forse no? Vediamo le contestazioni a Udine da dove nascono.

    Sembra che opinione pubblica e media vogliano a tal punto la tecnologia in campo che anche quando arbitri e giudici di linea prendono la decisione giusta (sembra) il fatto deve creare contestazione e suscitare poca chiarezza. Togliamoci ogni dubbio e vediamo dove è la palla dopo il colpo di Astori in porta in questa foto:

    La palla passa la linea sul tiro di Astori | Foto Twitter
    La palla passa la linea sul tiro di Astori | Foto Twitter

    La rete del difensore giallorosso arriva al 18°, dopo una fase interlocutoria che vedeva la Roma spingere ma con poca sostanza e l’Udinese ripartire senza pungere, Astori colpisce di testa e la palla sbatte contro la parte inferiore della traversa, rimbalza oltre la riga e poi riesce dallo specchio della porta. A velocità normale possono esserci dubbi soprattutto perché la palla torna in campo, ma l’istantanea è eloquente ed il giudice di porta è attento quindi….quindi la polemica è tutta televisiva, perché da quest’altra inquadratura invece la palla sembra non completamente entrata e sorgono sempre gli stessi dubbi interpretativi che nemmeno la tecnologia può dissipare ecco l’altra inquadratura:

    Inquadratura che pone dubbi sull'entrata del pallone | Foto Twitter
    Inquadratura che pone dubbi sull’entrata del pallone | Foto Twitter

    Quindi l’Udinese si innervosisce ed inizia a giocare in maniera più dura e rabbiosa facendo spezzettare più volte il gioco. Al 27° Di Natale in area si smarca palla al piede e serve un assist fantastico per Gabriel Silva che è solo davanti alla porta ma non centra lo specchio incredibilmente. I friulani chiudono la frazione in attacco ma senza riuscire più a creare pericoli per la porta romanista, Totti invece al 37° viene servito da Iturbe in area per una buona occasione ma tira debolmente tra le braccia di Karnezis.

    La ripresa è un po’ più vivace, perché la Roma decide di impostare un altro ritmo fatto di fraseggi veloci proprio per evitare i contrasti con i bianconeri e si registrano una discesa poderosa di Allan che sul più bello viene fermata in area dalla difesa capitolina e un paio di tiri della Roma prima con Pjanic e sul finire con Florenzi. Le proteste del pubblico trovano il loro culmine all’85° quando su un contrasto in area giallorossa ci sono dubbi su un calcio di rigore a favore dei friulani ma che l’arbitro lascia correre. La gara finisce tra i fischi che piovono dagli spalti, ma l’Udinese esce a testa alta contro i vice-Campioni d’Italia.

    UDINESE-ROMA 0-1 (0-1) – 18° Astori (R).

    Udinese (3-5-1-1): Karnezis 6; Piris 6, Danilo 5,5; Domizzi 5,5; Widmer 5,5, Kone 5, Allan 6, Guillherme 5,5 (dall’80° Bruno Fernandes S.V.), Gabriel Silva 5 (dal 68° Pasquale 5,5); Geijo 5; Di Natale 6 (dal 68° Thereau 5,5).

    All.: Stramaccioni 5,5

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6 (dal’ 66° Torosidis 5,5), Astori 6,5, Manolas 6,5, Holebas 6, Strootman 5,5, De Rossi 5,5, Pjanic 6,5; Totti 5 (dal 66° Florenzi 6,5), Ljajic 6 (dal 83° Emanuelson S.V.), Iturbe 6.

    All.: Garcia 6

  • Lazio-Sampdoria, la bagarre per il terzo posto

    Lazio-Sampdoria, la bagarre per il terzo posto

    Dopo la pausa natalizia e la parentesi mediorientale della Supercoppa riprende il campionato con la diciassettesima giornata di Serie A. L’anticipo è Lazio-Sampdoria, match che mette a confronto due squadre in lotta per la terza posizione, un vero e proprio scontro diretto che vale momentaneamente l’Europa.

    Le due squadre arrivano al temine della pausa con qualche cambiamento importante soprattutto dalla parte blucerchiata che ha ceduto Gabbiadini al Napoli, inserito Correa e che è ancora molto attiva sul mercato. Stesso attivismo in casa Lazio, che proprio oggi potrebbe dare la zampata vincente per il difensore olandese Vlaar in forza all’AZ Alkmaar restia però alla sua cessione.

    La partita sarà avvincente proprio perché entrambe le formazioni sono appaiate al terzo posto e un successo da parte di una delle due consentirebbe l’isolamento in zona preliminari di Champions League in attesa del risultato del Napoli, anche lei con gli stessi punti dei laziali e dei blucerchiati al momento.

    La Curva Nord della Lazio | Foto Twitter
    La Curva Nord della Lazio | Foto Twitter

    La Lazio ha una vera e propria infermeria piena, sarà senza Ciani, Gentiletti, Braafheid, Pereirinha, Biglia e Ederson ma in compenso recupera Candreva. In attacco dovrebbe giocare Klose, che nella pausa ha manifestato un certo malumore per il poco impiego, Pioli sembra intenzionato al  continuare sulla strada del 4-3-2-1 dando fiducia in mezzo al campo ai due giocatori più in forma prima di Natale, Anderson e Mauri.

    La Sampdoria di Mihajlovic dovrà fare i conti con la perdita di Gabbiadini, ma non dovrebbe discostarsi troppo dal modulo abituale e lo spostamento di Soriano a trequartista dietro a Okaka ed Eder più avanzati. Assenti Viviano, Silvestre e Wszolek mentre impegnati nella Coppa d’Africa non ci saranno Duncan e Mesbah fatti che mettono in condizione il tecnico serbo di schierare davanti a Romero la coppia centrale di difesa Gastaldello-Romagnoli, mentre in mezzo dovrebbe essere inserito Rizzo tra Palombo ed Obiang.

    LAZIO-SAMPDORIA LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Lazio (4-3-2-1): Marchetti; Basta, De Vrij, Cana, Radu; Parolo, Ledesma, Lulic; Mauri, Felipe Anderson; Klose.

    All.: Stefano Pioli

    Sampdoria (4-3-3): Romero; De Silvestri, Gastaldello, Romagnoli, Regini; Rizzo, Palombo, Obiang; Soriano; Eder, Okaka.

    All.: Sinisa Mihajlovic

  • Superlega: Perugia cade a Modena, ok Trento

    Superlega: Perugia cade a Modena, ok Trento

    Sarà un dualismo fino alla fine, Modena Volley e Diatec Trentino fino alla fase playoff giocheranno testa a testa la regular season di Superlega, i buoni propositi e le possibilità di un inserimento da parte di Perugia e Lube Macerata sono spazzati via da questa giornata che mette in carniere per le due di testa altri tre punti pesanti.

    I successi a sorpresa di Calzedonia Verona e CMC Ravenna fanno pensare proprio all’equilibrio delle forze al di sotto delle due compagini di testa, in pratica dal terzo posto all’ottavo fino alla fine può succedere qualsiasi cosa e siamo solo alla prima giornata di ritorno della regular season.

    Sir Safety Perugia-Modena Volley era il big-match di questa prima giornata di ritorno, ma a fare da centro dell’attenzione è stato un incidente accaduto ad uno spettatore durante il primo set. Il tifoso si è accasciato al suolo del PalaEvangelisti per un attacco cardiaco, i soccorritori volontari lo hanno rianimato più volte strappandolo alla morte e dopo una buona mezz’ora la partita è ripresa, fosse successa la stessa cosa in uno stadio di calcio probabilmente la partita sarebbe andata avanti senza problemi, ma non è certo il caso di far polemica, l’importante è che lo spettatore di Bastia Umbra stia bene dopo l’intervento degli addetti e il resto passa in secondo piano. La partita era iniziata con un sostanziale equilibrio con Modena avanti 18-20 al momento della sospensione e dopo il riscaldamento supplementare e la ripresa del gioco la Sir Safety riaggancia gli avversari sul 20-20. E’ Petric che chiude il set a favore degli ospiti sul 22-25. Il secondo set vede qualche cambiamento nel sestetto base di Modena ma sempre un equilibrio spettacolare, è il solito Atanasijevic, che con 9 punti e il 67% di attacchi riusciti, mette Perugia avanti agli emiliani e chiude la seconda frazione per 25-20. Nel terzo set si è visto sempre un certo equilibrio, con Modena però sempre avanti soprattutto grazie all’ex Petric, che è stato vero e proprio mattatore della gara, e ad un ottimo lavoro a muro dei gialloblù. Quarto set con tante modifiche per Grbic e Perugia che provano fino alla fine a recuperare ma la chiusura del match va a Modena e Atanasijevic è l’ultimo baluardo ad arrendersi. Soprattutto le buone notizie arrivano per le rassicuranti notizie che arrivavano dall’ospedale dove era stato portato il tifoso colto da malore.

    Modena contro Perugia torna a vincere | Foto Twitter
    Modena contro Perugia torna a vincere | Foto Twitter

    Calzedonia ha festeggiato al sua 400esima partita in Serie A, oggi Superlega, nel migliore dei modi, con una vittoria pesane. Il 3-1 maturato in casa è frutto della sua straordinaria combattività e della discontinuità della Lube che si vede in pieno solo nel terzo e quarto set della gara. Certamente per Macerata pesa tantissimo l’assenza di Fei, ma questo non po’ essere l’unico motivo della débâcle, la partita è stata molto bella con scambi colpo su colpo in ogni set, adesso c’è da vedere il continuo di Verona, se nella sua crescita c’è il margine per competere anche a livelli maggiori come contro Modena e Trento.

    Padova-Trento mostra una bella combattività da parte dei più deboli, ma il volley è uno sport dove grinta e coraggio non bastano per contrastare la tecnica superiore. La Diatec Trentino resta al comando e vince 0-3 sulla Tonazzo Padova che non sfigura anche perché Trento sbaglia molto pur tenendo la differenza tecnica tra le due squadre. Tra le due compagini si è vista il killer instinct dei trentini che hanno sfruttato le occasioni avute, mentre i veneti quando hanno avuto la possibilità di contrattaccare sugli attacchi della Diatec fermati hanno fallito. Solo nel secondo set Padova si avvicina seriamente ai primi della classe, che però si destano da un leggero torpore e riprendono le redini della gara.

    La CMC strapazza Piacenza e si gode tre punti che la pongono sopra Latina e che le permettono di allungare proprio sui piacentini. Una partita che ha evidenziato come in stagione le squadre possano avere dei cambiamenti tumultuosi, Copra alla ricerca di un nuovo gioco da sviluppare con un nuovo regista e tra tante assenze, mentre Ravenna pur sempre senza Koumentakis ha fatto vedere una buona crescita e scioltezza nel gioco. Da parte dei ravennati splendido Cebulji, mentre in casa Copra splende ed è ultimo ad arrendersi il solito Zlatanov.

    In coda ottimi successi per Molfetta e Monza che si tengono nella parte alta della zona calda, con i primi ora ad insidiare proprio la Copra Piacenza e Monza ad inanellare il secondo successo consecutivo ai danni di un Latina che al momento è poca carne e poco pesce.

    RISULTATI 13° TURNO SUPERLEGA:

    CMC Ravenna-Copra Piacenza 3-0 (25-22 / 25-19 / 25-21)

    Calzedonia Verona-Cucine Lube Banca Marche 3-1 (25-17 / 25-23 / 18-25 / 25-22)

    Exprivia Neldiritto Molfetta-Revivre Milano 3-0 (25-23 / 28-26 / 25-20)

    Tonazzo Padova-Energy T.I. Diatec Trentino 0-3 (21-25 / 23-25 / 19-25)

    Sir Safety Perugia-Modena Volley 1-3 (22-25 / 25-20 / 22-25 / 21-25)

    Vero Volley Monza-Top Volley Latina 3-1 (13-25 / 25-22 / 25-23 / 25-22)

    Riposo: Altotevere Città di Castello-Sansepolcro

    CLASSIFICA SUPERLEGA:

    33 punti: Energy T.I. Diatec Trentino e Modena Volley; 28 punti: Cucine Lube Banca Marche Treia; 27 punti: Sir Safety Perugia; 25 punti: Calzedonia Verona; 22 punti: CMC Ravenna; 21 punti: Top Volley Latina; 18 punti: Copra Piacenza; 16 punti: Exprivia Neldiritto Molfetta; 9 punti: Vero Volley Monza; 7 punti: Tonazzo Padova e Altotevere Città di Castello-Sansepolcro; 6 punti: Revivre Milano.

  • Inter, visite mediche per Lukas Podolski

    Inter, visite mediche per Lukas Podolski

    Finalmente si chiude un importante acquisto per l’Inter, è atteso a Milano dopo una serrata trattativa con l’Arsenal, Lukas Podolski. Atteso l’annuncio ufficiale dalla società nerazzurra che verrà fatto dopo il passaggio delle formalità mediche, il giocatore approda alla corte di Roberto Mancini attraverso la formula del prestito oneroso (2,5 milioni di Euro) ed un riscatto a giugno fissato per una cifra intorno ai 6 milioni di Euro. Un ottimo colpo in rapporto qualità/prezzo.

    E’ stato il D.T. Ausilio a chiudere l’affare, grazie anche allo stesso giocatore che ha abbassato le sue pretese in merito all’ingaggio. Mancini aveva appoggiato l’acquisto già in precedenza ricordando a tutti che con la maglia nerazzurra i tedeschi non hanno mai fallito.

    Lukas Podolski | Foto Twitter
    Lukas Podolski | Foto Twitter

    Nel momento in cui Podolski ha chiesto una cifra inferiore rispetto a quella iniziale l’entourage interista ha messo la sua parte per andare incontro all’Arsenal, colmando la differenza di 1,5 milioni che c’era tra la domanda dei Gunners e l’offerta. Passate le visite mediche è molto probabile che l’Inter faccia di tutto per tesserare il calciatore ed averlo a disposizione in tempo per la gara contro la Juventus.

    Dal 2006 in pianta stabile nel clan della Nazionale, Lukas Podolski fa parte di quel programma iniziato, ormai una decina di anni fa, con la naturalizzazione di molti calciatori nati all’estero e poi inseriti nel giro della rappresentativa tedesca, infatti il giocatore è nato in Polonia. Si è laureato Campione del Mondo quest’estate pur giocando poco ma dando comunque il suo contributo nella fase finale di Brasil 2014 vinto dalla Germania ai tempi supplementari con al rete di Mario Goetze. In carriera le prestazioni migliori le ha offerte con la maglia del Colonia, ma i successi maggiori li ha ottenuti con la casacca del Bayern Monaco. Il primo anno all’Arsenal ha fruttato 11 reti in 33 gare disputate, rispecchiando la sua media da attaccante, infatti Lukas Podolski in 301 partite giocate in carriera in campionato ha realizzato 113 reti. Purtroppo l’anno successivo ed il corrente non sono stati continui, sia per presenze che per prestazioni complici anche piccoli fastidiosi infortuni, quest’anno infatti ha giocato con la maglia dei Gunners sette partite di Premier da titolare ma nessuna rete.

    L’Inter cercava un attaccante di peso, anche a livello di blasone ora l’ha trovato, ma siamo certi che il mercato nerazzurro non si chiuderà qui.

  • Formula 1: Addio Marussia, ecco il palinsesto 2015

    Formula 1: Addio Marussia, ecco il palinsesto 2015

    Un’avventura sfortunata quella del team anglo-russo della Marussia che definitivamente lascia la Formula 1. La dipartita del team comporta anche notevoli perdite per la Ferrari e per la McLaren che rispettivamente avevano in piedi con Marussia la fornitura dei motori per la prossima stagione la prima e l’assistenza tecnica la seconda.

    E’ il Sunday Telegraph che cita le cifre per cui i due team sono coinvolti nella fallimentare avventura di Marussia. Secondo il magazine britannico infatti la Ferrari conta perdite per 21 milioni di Euro, mentre la McLaren subisce una perdita di 9 milioni. I dati resi noti dal Sunday Telegraph sono stati raccolti attraverso i documenti della FRP Advisor che amministra la scuderia Marussia e sono datati 18 dicembre.

    La Marussia di Jules Bianchi al box | Foto Twitter
    La Marussia di Jules Bianchi al box | Foto Twitter

    La Marussia ha smesso di partecipare ai gran premi nello scorso novembre, lasciando il campionato a tre gare dal termine proprio per problemi economici. In cinque anni di partecipazione alla Formula 1 la Marussia ha raccolto solo due punti, conquistati da Jules Bianchi a Montecarlo. Il pilota poche settimane dopo ebbe il grave incidente da cui ancora deve riprendersi pienamente.

    Come gli anni scorsi RAI e SKY si sono accordate per la definizione del palinsesto e la divulgazione in diretta delle gare della prossima stagione. Più della metà degli eventi verranno trasmessi, come la scorsa stagione, con cinque ore di differita nella televisione di Stato mentre SKY avrà la diretta di tutto il week-end. La Pay-Tv ha i diritti della messa in onda del Campionato Mondiale di Formula 1 già da due anni ed il 2015 sarà il terzo.

    Per farla breve SKY avrà l’esclusiva di ben 11 gare, mentre RAI avrà a disposizione 9 Gran Premi, c’è indecisione sull’orario per il gran Premio del Messico previsto il primo di novembre, mentre il Gran Premio di Corea è calendarizzato ma ancora non si sa se si correrà poiché non ha ancora ricevuto il nulla osta della FIA.

    CALENDARIO CAMPIONATO DI FORMULA 1 2015 E PALINSESTO:

    15/03 Australia – SKY
    29/03 Malesia – SKY
    05/04 Barhein – SKY e RAI
    19/04 Cina – SKY e RAI
    10/05 Spagna – SKY
    24/05 Montecarlo – SKY
    07/06 Canada – SKY e RAI
    21/06 Austria – SKY e RAI
    05/07 Gran Bretagna – SKY
    19/07 Germania – SKY
    26/07 Ungheria – SKY e RAI
    23/08 Belgio – SKY
    06/09 Italia – SKY e RAI
    20/09 Singapore – SKY e RAI
    27/09 Giappone – SKY
    11/10 Russia – SKY
    25/10 USA – SKY e RAI
    01/11 Messico – Orari da definire
    15/11 Brasile – SKY
    22/11 Abu Dhabi – SKY e RAI

  • SuperLega: cade Modena, Trento ora é alla pari

    SuperLega: cade Modena, Trento ora é alla pari

    Avvincente epilogo del 2014 in Superlega, dove la corazzata Modena cade sotto i colpi di Macerata, così la Lube ridisegna la testa della classifica ponendo sul trono all’ultimo turno dell’anno Energy T.I. Diatec Trentino che con un secco 3-0 batte Copra Piacenza. Definita anche la griglia dei quarti di finale di Coppa Italia.

    Così la Lube Banca Marche ferma l’indomabile Modena Volley in un match al cardiopalma terminato al tie-break e dove il muro di Macerata ha fatto la differenza. La squadra allenata da Giuliani all’ultimo turno del 2014 si risveglia da un momento no, dopo tre sconfitte finisce l’anno con il botto battendo i primi della classe ed attestandosi in terza posizione. La Diatec invece vive un turno da favola, ennesima vittoria al PalaTrento e, come detto, primato in classifica ottenuto con il pareggio dei punti in classifica ma attraverso un successo in più rispetto agli emiliani.

    Trento chiude il 2014 in testa alla Superlega | Foto Twitter
    Trento chiude il 2014 in testa alla Superlega | Foto Twitter

    Il titolo di campione d’inverno consente a Trento di affrontare l’ottava in classifica nei quarti di finale di Coppa Italia che manco a farlo apposta è proprio la Copra Piacenza appena battuta. La Lube se la dovrà vedere contro il la Top Volley Latina, che in quest’ultimo turno ha riposato, mentre la Sir Safety Perugia, vittoriosa su Molfetta in campionato, se la dovrà vedere contro Calzedonia Verona risalita al quinto posto grazie alla vittoria netta su Città di Castello. Vince agevolmente anche Ravenna contro Milano in trasferta e questo le permette di andare ai quarti contro Modena.

    Vero Volley Monza chiude il 2014 con una importante vittoria su Tonazzo Padova ed in veneto, questo successo permette al fanalino di coda della Superlega di raggiungere la Revivre Milano a sei punti ed al tempo stesso di accorciare il fondo della classifica preannunciando un 2015 di grande battaglia.

    RISULTATI 13° TURNO SUPERLEGA

    Sir Safety Perugia-Exprivia Neldiritto Molfetta 3-1 (23-25 / 25-17 / 25-20 / 25-20)

    Cucine Lube Banca Marche Treia-Modena Volley 3-2 (25-19 / 21-25 / 23-25 / 25-15 / 15-10)

    Tonazzo Padova-Vero Volley Monza 1-3 (20-25 / 25-22 / 25-27 / 18-25)

    Calzedonia Verona-Altotevere Città di Castello-Sansepolcro 3-0 (25-22 / 25-20 / 25-19)

    Revivre Milano-CMC Ravenna 0-3 (24-26 / 23-25 / 16-25)

    Energy T.I Diatec Trentino-Copra Piacenza 3-0 (25-17 / 25-17 / 27-25)

    Riposo: Top Volley Latina.

    CLASSIFICA:

    30 punti: Energy T.I Diatec Trentino e Modena Volley; 28 punti: Cucine Lube Banca Marche Treia; 27 punti: Sir Safety Perugia; 22 punti: Calzedonia Verona; Top Volley Latina; 19 punti: CMC Ravenna; 18 punti: Copra Piacenza; 13 punti: Exprivia Neldiritto Molfetta; 7 punti: Tonazzo Padova e Altotevere Città di Castello-Sansepolcro; 6 punti: Revivre Milano e Vero Volley Monza.

  • Napoli, Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini alle visite

    Napoli, Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini alle visite

    Ormai è fatta, possiamo dirlo con decisione, entrambi gli obbiettivi del Napoli sono stati presi. Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini sono due rinforzi niente male per la truppa di Rafa Benitez che adesso vuole risalire la classifica, consolidare il terzo posto e poi chissà, l’obbiettivo primario in ogni caso è la qualificazione alla Champions League del prossimo anno.

    Ivan Strinic abbiamo conferma che ha passato proprio in queste ore le visite mediche e che ormai si attenda solo l’ufficialità del suo passaggio al Napoli, per Gabbiadini invece si tratterà solo di una pura formalità dal momento che il giocatore è stato in rosa fino a ieri tra le fila della Sampdoria. La presentazione dei due nuovi gioielli partenopei dovrebbe avvenire congiuntamente.

    Ivan Strinic si è reso necessario per la doppia indisponibilità di Zuniga per infortunio e di Ghoulam perché impegnato nella prossima Coppa d’Africa nel mese di gennaio. Il terzino sinistro ormai ex-Dnipro per approdare al Napoli secondo voci avrebbe rifiutato le offerte più vantaggiose di Dinamo Kiev, Inter e Juventus. Manolo Gabbiadini invece, arriva dalla Sampdoria, sarà importantissimo per sopperire all’assenza di Lorenzo Insigne infortunato.

    Ivan Strinic, neo acquisto del Napoli con la maglia della Croazia | Foto Twitter
    Ivan Strinic, neo acquisto del Napoli con la maglia della Croazia | Foto Twitter

    A dire la verità per Strinic non si tratta proprio di un acquisto in relazione dell’indisponibilità di altri terzini sinistri, in quanto l’esterno croato ha comunque qualche acciacco fisico e quindi avrà bisogno di qualche tempo per recuperare, infatti si stima che il suo esordio possa avvenire nel match casalingo Napoli-Genoa del 25 gennaio. Arriva alla corte di Benitez da una squadra che comunque ha partecipato alle competizioni europee e quindi ha una certa esperienza, il suo contratto era in scadenza proprio a fine mese ed il Napoli ci ha puntato da subito lavorando sull’ingaggio a parametro zero dal primo gennaio. 27 anni, fisico più possente rispetto a Zuniga e Ghoulam e maggiore capacità rispetto ad entrambi di inserirsi in fase offensiva. Diciamo che è un ottimo compromesso tra le caratteristiche dei due giocatori già presenti in rosa per quel ruolo e ricorda molto Basta dell’Udinese.

    Gabbiadini invece è in condizioni splendide e si renderà da subito disponibile per il tecnico spagnolo che lo ha voluto fortemente. Sampdoria e Juventus (co-proprietarie del cartellino) non ci hanno pensato molto ad accettare l’offerta del Napoli visto che entro giugno le posizioni contrattuali come quella di Manolo andavano comunque risolte per l’abolizione delle comproprietà. In casa Juve Gabbiadini avrebbe trovato poco spazio mentre in casa Samp probabilmente non si sarebbe potuto fare un’offerta pari al valore del giocatore e quindi si poteva per entrambe perdere l’occasione di monetizzare.

    Nel caso di entrambi i neo acquisti del Napoli, si può quindi dire che tutte le parti coinvolte sono rimaste soddisfatte con gran gioia di Rafa Benitez che adesso ha una rosa ancora più completa.

     

  • Calcio, Top e Flop del 2014

    Calcio, Top e Flop del 2014

    Ci siamo, termina un annata per lo sport italiano all’insegna della speranza a cui hanno fatto preludio alcune débâcle paurose. Il 2015 potrebbe già essere indicativo per raccogliere il frutto di qualche piccolo cambiamento avvenuto in sede di organizzazione. Tuttavia la guardia deve rimanere alta, le altre potenze sportive non restano ferme e si consolideranno ulteriormente.

    Partendo dal calcio non si può non pensare all’obbiettivo alla portata delle nostre squadre impegnate in Europa League, mai in passato abbiamo avuto una flotta importante come quella che è impegnata nella competizione europea. Roma e Napoli possono tranquillamente competere con le squadre scese dalla Champions League, l’Inter e la Fiorentina possono arrivare in fondo ed infine c’è il Torino che in Europa sta stupendo un po’ tutti.

    La Serie A vive sempre del dominio della Juventus, anche se la Supercoppa italiana ha fatto chiaramente capire che è a volte solo una questione di fortuna, se il Napoli fosse partito meglio in campionato, senza troppo piangersi addosso per l’eliminazione dai preliminari di Champions, oggi potrebbe essere la terza forza vicina al duo di testa. La Roma si è consolidata ed è alla pari dei Campioni d’Italia le manca solo il cinismo per sfruttare i passi falsi dei bianconeri.

    Facendo le dovute considerazioni ecco che stiliamo la nostra classifica di quello che è stato positivo nel 2014 e quanto fallimentare.

    TOP:

    Miglior squadra: JUVENTUS, non ci sono altre parole per esprimere un dominio lungo un intero anno e che ha portato la squadra, prima di Conte e poi di Allegri, a modificarsi e plasmarsi ma rimanendo sempre lì. Il dato in ogni caso è quel 102 punti in classifica, con cui ha chiuso la stagione scorsa, roba da rimanere negli annali per molto tempo.

    Miglior portiere: MATTIA PERIN, l’inizio con Liverani sulla panchina del Genoa è stato disarmante, ma eravamo nel 2013, poi è arrivato Gasperini che gli ha confermato la fiducia e per tutto il 2014 è stato baluardo mostruoso del Grifone e ora lo vorrebbero tutti anche dall’estero.

    Paul Pogba della Juventus | Foto Twitter
    Paul Pogba della Juventus | Foto Twitter

    Miglior difensore: DAVIDE ASTORI, sia a Cagliari che a Roma ha dimostrato di valere una grande squadra senza patirne il salto.

    Miglior centrocampista: PAUL POGBA, la Juventus ha trovato un gioiello grezzo ma lucente ed in una stagione lo ha fatto diventare un campione, sarà difficile trattenerlo in Italia ma nulla è impossibile.

    Miglior attaccante: CARLITOS TEVEZ, non fa gol a raffica ma fa un lavoro immane nel fronte d’attacco e sbaraglia la concorrenza di Immobile e Higuain nella nostra preferenza per la sua continuità.

    Miglior giovane: DOMENICO BERARDI, ha fatto un inizio 2014 mostruoso con reti pesanti alle grandi e assist preziosi per Zaza che anche grazie a lui approda in Nazionale. Ora gli avversari lo conoscono meglio ma il fatto di essersi fatto trovare pronto a 20 anni nella massima serie non è cosa da poco.

    Miglior Over 35: LUCA TONI, dicevano che era finito e che in Serie A avrebbe fatto flop. Luca Toni a Verona ha trovato una seconda giovinezza ed è uno dei punti di forza di una delle squadre rivelazione del 2014.

    Miglior tecnico: RUDI GARCIA, ha rivitalizzato un ambiente contestatore e depresso riportando la Roma tra le big nazionali non è cosa da poco nella Capitale dove la pressione si affetta col coltello.

    Miglior tifoseria: CAGLIARI, hanno passato un calvario con passaggio di proprietà, cessioni illustri e la possibilità di seguire la squadra sempre in trasferta per le note vicende legate allo stadio ma da parte loro mai una lamentela o una contestazione sempre e solo amore per la squadra. L’augurio è che il loro patire per una casa propria sia definitivamente passato.

    FLOP:

    Peggior squadra: MILAN, il perché di alcune scelte di mercato rimane un mistero ma diventa ancora peggio sulla scelta dei tecnici che si sono avvicendati nella scorsa stagione. Ora sembra ci sia un progetto e un certo coordinamento tra la mente ed il braccio, tuttavia non capiamo perché a volte vengano fatte scelte suicide.

    Peggior portiere: FEDERICO MARCHETTI, di lui a fine 2013 si diceva che fosse un campione ma nel 2014 inizia male, subisce troppo psicologicamente la negatività intorno alla Lazio e non si riprende più.

    Peggior difensore: RAUL ALBIOL, Il Napoli cercava un super difensore per completare la squadra di Benitez. In lui si riponeva una enorme fiducia e speranza nel 2014 è stato tutto disatteso, tuttavia il 2015 potrebbe essere l’anno della sua riscossa.

    Peggior centrocampista: RICCARDO MONTOLIVO, c’erano i presupposti per prendere le chiavi del centrocampo rossonero e della Nazionale ma anche quest’anno tra infortuni e prestazioni non troppo positive ha deluso.

    Cesare Prandelli | Foto Twitter
    Cesare Prandelli | Foto Twitter

    Peggior attaccante: MARIO BALOTELLI, venduto senza rimpianti dal Milan e separato in casa al Liverpool nel mezzo un Mondiale da dimenticare e tante polemiche.

    Peggior giovane: MARKO LIVAJA, potenzialmente poteva fare molto e lasciare il segno nel nostro campionato, ha preferito la strada dei soldi, dei social, degli insulti e delle polemiche. Al Rubin non sta brillando e di giovani così la Serie A può farne a meno.

    Peggior tecnico: CESARE PRANDELLI, la qualificazione al Mondiale in Brasile è stata semplice, la fase finale un disastro. Male la gestione del gruppo della Nazionale, male come si è lasciato con la Federazione e male la sua esperienza al Galatasaray. Un 2014 da dimenticare.

    Peggior tifoseria: NAPOLI, certo le immagini dallo stadio della finale di Coppa Italia non sono state proprio edificanti ma quello che più colpisce è la contestazione a De Laurentiis che ha riportato i partenopei ad alti livelli in Italia e in Europa dove il Napoli è uscito solo per sfortuna. Prima del presidente contestato il Napoli viaggiava in altre zone del calcio ma nel 2014 tutto è sembrato dimenticato fino alla vittoria di Doha in Supercoppa contro la Juventus.

    Cosa ne pensate dei nostri Top e Flop del 2014? Secondo voi chi o cosa ci potrebbe essere da sostituire?

     

  • Milan, Cerci-Torres è fatta!

    Milan, Cerci-Torres è fatta!

    Come spesso ci ha abituati, Adriano Galliani stupisce tutti ed in tempi non sospetti chiude una trattativa che poteva diventare il tormentone della sessione invernale di mercato per il Milan, lo scambio Cerci-Torres. Quest’estate dopo lunga parte del periodo di mercato passato al mare in Versilia negli ultimi giorni chiudeva per Bonaventura, Alex, Menez e Torres oggi invece, prima che apra il mercato di gennaio, mette a segno lo scambio con l’Atletico Madrid per portare a Milano Alessio Cerci e dare Fernando Torres agli iberici.

    Prima era solo un sussurro, poi è diventata una possibilità ed infine una trattativa serrata, a guastare la festa poi, ci ha provato l’Inter che aveva una maggiore preferenza del giocatore dovuta a qualche remora sul progetto rossonero. Oggi si è chiusa nel migliore dei modi con la decisione di Alessio Cerci che ha detto sì al Milan e di conseguenza sblocca anche la via d’uscita per El Nino che tornerà così alla casa madre dopo un lungo pellegrinare per l’Europa, proprio all’Atletico Torres esplose facendosi conoscere in tutto il mondo.

    Alessio Cerci è un nuovo giocatore del Milan | Foto Twitter
    Alessio Cerci è un nuovo giocatore del Milan | Foto Twitter

    In realtà Alessio Cerci dalle Maldive, dove stava passando le vacanze con la famiglia, aveva pubblicato sui social un post negativo mostrando qualche perplessità su entrambe le milanesi, tuttavia la destinazione scelta per le vacanze lasciava qualche indizio, infatti dalle Maldive è semplicissimo raggiungere Doha, dove proprio il Milan è in tournée in relazione agli accordi commerciali con Fly Emirates. Inoltre altro indizio del primo pomeriggio è stato il completo passaggio di Fernando Torres in rossonero, altro segno che la trattativa era conclusa in quanto un affare era legato all’altro. Adesso per il giocatore ex-Torino rimane da passare le visite mediche e poi mettersi a disposizione di Filippo Inzaghi. Le date ufficiali dei due trasferimenti saranno datate 5 gennaio per ovvi motivi legati all’apertura ufficiale del mercato, tuttavia in entrambi i casi le operazioni sono concluse e i due giocatori con i placet delle rispettive società potranno raggiungere i nuovi compagni per gli allenamenti.

    Alessio Cerci darà al Milan uno sfogo ulteriore per l’attacco e andrà a riempire quella corsia di destra offensiva che spesso viene invasa da Honda e Menez senza però avere un padrone definitivo, come per esempio nel caso della zona d’attacco di sinistra dove El Sharaawy è più stazionario. Inoltre per Inzaghi si prospettano anche maggiori varianti nel modulo, perché Cerci come faceva nel Torino può anche essere utile in fase di copertura con ripartenze velocissime. Le uniche perplessità a questo punto, in casa rossonera, riguardano l’abbondanza di trequartisti e pochi interditori di qualità, viene da sé quindi immaginare l’uscita di qualche altro pezzo per rimpinguare il reparto arretrato della rosa.

  • Toro, tra Pinilla e Zapata c’è l’idea Marco Djuricin

    Toro, tra Pinilla e Zapata c’è l’idea Marco Djuricin

    Il mercato di riparazione del Toro non è mai stato così vivo, la vetrina europea ha fatto il suo bel lavoro ed al tempo stesso ha portato via energie importanti per il campionato, dove la squadra di Giampiero Ventura si trova ai margini della classifica. In primis c’è da puntellare un attacco che va al singhiozzo ma non solo.

    Petrachi e Cairo si sono mossi per tempo ma hanno incontrato tantissima concorrenza e non solo, su Pinilla infatti che sembrava già destinato a vestire la maglia granata c’è stato il forte interessamento dell’Atalanta che ha bloccato così la preventiva chiusura dell’affare per i piemontesi. Bisogna stabilire quanto all’Atalanta interessi veramente il giocatore e quanto invece una vecchia volpe come Pierpaolo Marino voglia stoppare il mercato di una diretta concorrente in classifica. In ogni caso il passaggio di Mauricio Pinilla dal Genoa al Torino è temporaneamente sospeso, contestualmente alle vacanze del giocatore in Francia che con la famiglia probabilmente deciderà il suo futuro, premesso che a Genova si trova bene.

    Giusto il tempo per il D.S. granata di virare l’interessamento verso altri nomi come Muriel e altri team si sono mossi in fretta, come in questo caso la Sampdoria che pare abbia trovato l’accordo per uno scambio con l’Udinese dirigendo Bergessio in Friuli. Tenta l’idea dell’ingaggio dell’ex-Lazio Mauro Zarate ma c’è l’ostacolo proibitivo proprio dell’ingaggio ed infine piace l’idea Duvan Zapata dal Napoli che però mai come in questa stagione si sta rilanciando con la maglia azzurra e non vorrebbe lasciare il top-team di De Laurentiis.

    In questa maniera le trame studiate dall’entourage granata si stanno ingarbugliando e così la pazienza di Cairo si sta esaurendo e soprattutto sull’attacco vorrebbe chiudere prima che il calciomercato inizi, in questo modo ci si potrebbe concentrare su altre zone del campo che hanno bisogno di un upgrade di maggior sostanza e quindi una trattativa più laboriosa.

    Marco Djuricin con la maglia dello Sturm Graz | Foto Twitter
    Marco Djuricin con la maglia dello Sturm Graz | Foto Twitter

    Ecco che quindi per il reparto avanzato, proprio per sviare le attenzioni altrui, sbuca l’idea Marco Djuricin, attaccante dello Sturm Graz che è in scadenza di contratto a giugno 2015 ma di cui la società austriaca ha l’opzione per un altro anno di contratto. Si tratta di un nome low-cost ma dal profilo giusto per il Toro.

    La punta austriaca è giovane (22 anni), ha fatto tutte le trafile delle nazionali giovanili fino all’Under 21, in campionato su 18 presenze ha realizzato 11 reti e quattro assist, mentre in coppa è andato ancora meglio, anche se in questo caso i valori delle partite sono più relativi, tre presenze, sei reti e due assist. Inoltre con lo Sturm Graz ha anche maturato esperienza internazionale, attraverso la partecipazione della squadra all’Europa League. Si tratta di un attaccante potente e veloce con un buon fiuto del gol ed in lui ha creduto anche l’Hertha Berlino che lo ha fatto crescere nelle proprie giovanili fino a cederlo in prestito.

    In questo video possiamo vedere qualche sua prestazione:

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    Il profilo potrebbe essere giusto anche per una questione economica, infatti il giocatore attualmente è valutato poco sopra il milione di Euro ed il Toro potrebbe prelevarlo dando anche una contropartita tecnica di secondo piano alla squadra austriaca più un piccolo indennizzo per l’opzione.

    In effetti da fonti d’oltre dolomiti pare possa essere una strada percorribile per il Toro, dopo che Larrondo e Barreto sono finiti ai margini dei piani di Ventura, inoltre se la cosa si chiudesse celermente questo aiuterebbe Petrachi a concentrarsi sul centrocampo dove il nome di Kuzmanovic sembra essere dominante ma c’è ancora molto da lavorare con l’Inter per trovare l’intesa. In alternativa i granata stanno trattando con la Fiorentina l’arrivo in granata di Ilicic, difficile perché vorrebbe dire sacrificare qualche pedina importante, e anche di Kurtic.