Autore: ClaudioBlasi89

  • Liga: Barça e Real non steccano. Il Villareal 3°

    Liga: Barça e Real non steccano. Il Villareal 3°

    Rimane invariato il vantaggio di 5 punti del Barcellona sul Real Madrid dopo l’ultima giornata della Liga. I blaugrana battono 2-1 il Getafe grazie alle reti di Dani Alves e Bojan, sempre più al centro di numerose voci di mercato. Gli uomini di Mourinho vincono invece il derby contro l’Altetico Madrid in una partita subito incanalata sui binari giusti con le reti di Benzema e Ozil nei primi 33′ minuti. Nel finale gol della bandiera del “Kun” Aguero. Il vantaggio del Barcellona sembra rassicurante soprattutto vista la continuità degli uomini di Guardiola e il vero ago della bilancia potrebbe essere la Champions League: se una delle due squadre dovesse essere eliminata potrebbe poi avere maggiori forze da spendere in campionato.

    Nella corsa al 3° posto il Villareal aggancia a quota 54 punti il Valencia grazie alla vittoria di misura nella difficile trasferta di Bilbao. I bianconeri invece sono alla seconda sconfitta consecutiva dopo l’1-0 subito in casa per mano del Siviglia. In zona salvezza seconda vittoria consecutiva del Malaga che battendo 2-0 l’Espanyol (doppietta di Rondon) riesce a riavvicinarsi al quart’ultimo posto. Sul fondo della classifica troviamo invece l’Hercules Alicante di David Trezeguet che ne prende 4 in casa dall’Osasuna e registra cosi la 4 sconfitta consecutiva.

    TUTTI I RISULTATI

    Athletic Bilbao-Villarreal 0-1

    Atletico Madrid-Real Madrid 1-2

    Barcellona-Getafe 2-1

    Dep. La Coruna-Levante 0-1

    Hercules-Osasuna 0-4

    Maiorca-Saragozza 1-0

    Malaga-Espanyol 2-0

    Racing Santander-Real Sociedad 2-1

    Sporting Gijon-Almeria 1-0

    Valencia-Siviglia 0-1

  • Premier League: allungo di Ferguson, il riscatto di Ancelotti, l’ascesa di Dalglish

    Premier League: allungo di Ferguson, il riscatto di Ancelotti, l’ascesa di Dalglish

    Il 30° turno di Premier League vede il Manchester United guadagnare altri due punti sull’Arsenal di Wenger. I “Red Devils” vincono per una rete a zero nel match casalingo contro il Bolton grazie alla rete nel finale di Berbatov mentre i “Gunners” impattano per 2-2 in casa del West Bromwich, in una partita che li ha visti sotto di due gol nel primo tempo e capaci di raggiungere il pareggio con Arshavin e Van Persie. Adesso la squadra di “Sir” Alex Ferguson è a +5 sulla formazione londinese, che però ha ancora una partita da recuperare.

    Nello scontro tra i tecnici italiani emigrati nel campionato di Sua Maestà è Ancelotti ad avere la meglio su Mancini, che non perde solo la gara ma anche il 3° posto, proprio in favore dei “Blues”. A decidere la partita di Stanford Bridge sono David Luiz e Ramires che regalano al Chelsea la possibilità di riagganciare il treno di testa visto che anche la squadra di Abramovich ha una partita in meno della capolista. Altra squadra in forte ascesa è il Liverpool di Dalglish che con i tre punti guadagnati nell’ultima partita porta il bottino complessivo a 45, staccando le inseguitrici e vedendo adesso la concreta possibilità di fare la corsa sul Manchester City per un posto nell’Europa che conta. La vittoria in casa del Sunderland porta le firme di Kuyt e del nuovo bomber Suarez. Un gradino sopra ai “Reds” c’è stabile il Tottenham di Bale che non va oltre lo 0-0 in casa contro il West Ham.

    Guardando la parte bassa della classifica troviamo ben 10 squadre racchiuse in 6 punti, per  una volata salvezza che rischia di risucchiare società insospettabili ad inizio campionato, a cominciare dalla finalista dell’ultima Europa League: il Fulham con la sconfitta per 2-1 in casa dell’Everton ha solo 3 lunghezze di vantaggio sul Wolverhampton terz’ultimo e può vantare una sola vittoria nelle ultime 5 gare. Un’altra squadra a rischio è il blasonato Newcastle che dopo la promozione in Premier dell’anno scorso deve stare attento se vuole restare nella massima serie inglese. I “Magpies” ne prendono 4 dallo Stoke City e adesso sono a soli 4 punti dalla zona retrocessione.

  • Il punto sulla Bundesliga: “Non succede, ma se succede…”

    Il punto sulla Bundesliga: “Non succede, ma se succede…”

    Si riapre a sorpresa la Bundesliga sinora dominata dal Borussia Dortumund e che vede adesso la scalata del Bayer Leverkusen verso la vetta. I gialloneri di Klopp hanno raccimolato un solo punto nelle ultime due partite e vedono ridursi il margine di vantaggio sulle “Aspirine” a 7 punti. Il Borussia viene fermato in casa dal Mainz col punteggio di 1-1, che pareggia l’iniziale rete di Hummels proprio nel finale di partita con Sliskovic. Il Leverkusen invece inanella una serie di 3 vittorie consecutive, l’ultima in casa contro lo Schalke 04 (prossimo avversario dell’Inter in Champions e 10° in campionato) grazie al gol di Derdiyok e all’autogol di Metzelder. Anche se il vantaggio è comunque rassicurante la squadra di Dortmund deve stare attenta a non lasciarsi sfuggire un campionato che fino a qualche settimana fa sembrava già conquistato.

    Continua intanto la ricorsa per un posto Champions del Bayern Monaco che vince 2-1 in  casa del Friburgo grazie al gol nel finale di Ribery che mantiene i bavaresi a -2 dall’Hannover, che comunque ha perso una sola gara delle ultime 5. I rossoneri si sono imposti per 2-0 contro l’Hoffenheim e non mollano il sogno di una clamorosa qualificazione alla prestigiosa competizione europea.

    In zona retrocessione rimane critica la situazione del Wolfsburg di Diego che nello scontro salvezza con lo Stoccarda non riesce a fare bottino pieno, subendo la rete del pareggio al 94′. Nell’altro match tra squadre in lotta salvezza arriva la vittoria dell’Eintracht Francoforte che supera per 2-1 il St. Pauli (5 sconfitte consecutive per la squadra di Amburgo). Si stacca di qualche punto dalla zona calda il Werder Brema che si impone per 3-1 in casa del Norimberga ed è ora a +4 dalla terz’ultima.

    TUTTI I RISULTATI

    Borussia M’gladback – Kaiserslautern 0 – 1

    Freiburg – Bayern Monaco 1 – 2

    Norimberga Werder Bremen 1 – 3

    Hannover 96 – Hoffenheim 2 – 0

    Amburgo – Colonia 6 – 2

    Eintracht Francoforte – St. Pauli 2 – 1

    Borussia Dortmund – Mainz 05 1 – 1

    Bayer Leverkusen – Schalke 04  2 – 0

    Stuttgart – Wolfsburg  1 – 1

  • Totti e Del Piero: esperienza al potere

    Totti e Del Piero: esperienza al potere

    Nel calcio moderno dove il motto sembra sempre più “Va dove ti portano i soldi” si fa fatica a trovare qualcuno che gioca ancora per la maglia. Quest’ultima domenica di campionato ci regala le immagini di due campioni intramontabili, dati ciclicamente per finiti e puntalmente pronti a riprendersi le luci della ribalta: stiamo parlando di Alessandro Del Piero e Francesco Totti. Entrambi sono ormai entrati nella cateregoria over-trenta ma non hanno smesso di essere decisivi per le loro squadre, tirando la caretta nei momenti più difficili della stagione e consacrando la loro carriera ad unica squadra. Due storie spesso in parallelo fatte di paragoni, staffette e lotte sportive che hanno fatto la storia del calcio italiano dell’ultimo decennio.

    PINTURICCHIO – Dagli inizi della sua carriera alla Juventus si capisce subito che Del Piero è un predestinato. Segna il suo primo gol con la maglia bianconera alla seconda presenza, entrando dalla panchina, e ne segna altri 4 nel corso dell’anno. Doveva vedersela con giocatori del calibro di Vialli e Baggio ma il giovane Alex si consacra nella stagione successiva e l’emblema di quell’annata è il bellissimo gol contro la Fiorentina, con un tocco morbido al volo che delizia il popolo juventino. E poi una progressione inarrestabile, più forte di quel maledetto infortunio contro l’Udinese nel momento migliore della sua carriera, più forte delle critiche che lo hanno accompagnato nei momenti difficili. Ad oggi Del Piero è il 5° marcatore italiano, con 312 reti messe a segno in tutte le competizioni (282 con la maglia bianconera), l’ultima porta la data di ieri. E non una rete qualunque ma una prodezza assoluta dove il capitano mette in mostra tutto il repertorio prima di concludere con un sinistro a giro imparabile che regala alla Juve una vittoria che mancava da troppi turni. Al momento della sostituzione tutto lo stadio in piedi ad osannare l’unico giocatore che di questi tempi sembra essere degno di vestire quella maglia.

     

    IL PUPONE – Negli stessi anni in cui Del Piero segnava i suoi primi gol in bianconero, Francesco Totti faceva il suo esordio alla Roma grazie a Vujadin Boškov che lo manda in campo a soli 16 anni, ma il suo vero mentore è Carlo Mazzone che aiuta il giovane talento giallorosso a maturare e nei 3 anni di convivenza alla Roma il futuro capitano mette a segno 11 reti. Passano gli allenatori ma resta Totti che diventa simbolo della squadra e della città e nel corso della sua carriera i gol arrivano ad essere 256 di cui 201 in Serie A, in un club ristretto che annovera campioni del calibro di Roberto Baggio, Meazza e Piola. Nella galleria delle reti più belle quelle contro la Sampdoria e Udinese, entrambe al volo di sinistro e poi l’era del “cucchiaio” con quelli celebri nel derby e quello su rigore contro l’Olanda agli Europei. E in un palmares che sarebbe potuto essere nettamente più vasto se avesse ceduto alle lusinghe di Real Madrid o Milan, il “Pupone” può vantare lo scudetto del 2001 e i Mondiale vinto in Germania nel 2006. Quest’anno nel momento più nero della Roma sono arrivate le due doppiette consecutive di Totti (una nel derby) che fanno capire quanto questo giocatore sia la vera anima della squadra.

    Insomma si parla di due giocatori che hanno dimostrato il proprio valore sia come sportivi che come uomini, a volte sbagliando ma sempre fedeli ai propri colori; con una voglia di giocare che dovrebbe essere d’esempio a tutti i giovani giocatori che a 21 anni si sentono già arrivati.

  • Le pagelle di Palermo – Milan 1-0. Naufragio rossonero

    Le pagelle di Palermo – Milan 1-0. Naufragio rossonero

    PALERMO

    Sirigu 7: Il portiere italiano si esalta in un paio d’interventi e mantiene inviolata la porta rosanero.

    Migliaccio 7: Ancora una volta preziosissimo in un ruolo che non è il suo. Tanto lavoro sporco per un giocatore forse sottovalutato

    Pastore 6,5: Non è ancora il giocatore ammirato ad inizio stagione ma stasera mostra di essere in ripresa.

    Pinilla 6,5: Giocatore preziosissimo nel reparto offensiva. Fa salire la squadra e tiene palla. Mette in difficoltà Thiago Silva.

    MILAN

    Abbiati 6: Si fa trovare pronto quando è chiamato in causa, un pò per merito suo un pò per colpa degli attacanti avversari. Incolpevole sul gol.

    Seedorf 6: Probabilmente il migliore dei suoi, unico a salvarsi nel naufragio del Milan.Cassano 5: Partita scialba dell’attaccante barese. Non incide e spreca l’unica vera occasione che gli si presenta.

    Pato 5: Corre a vuoto e non è mai pericoloso. Non sostituisce Ibra.

    TABELLINO

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Muñoz, Goian, Migliaccio; Darmian, Bacinovic (Acquah), Nocerino, Ilicic, Balzaretti; Pastore (Miccoli), Pinilla (Hernandez). Panchina: Benussi, Garcia, Andelkovic, Liverani,. All.: Cosmi.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski (Antonini); Gattuso, Van Bommel (Boateng), Flamini; Seedorf; Pato (Robinho), Cassano. Panchina: Amelia, Yepes, Bonera, Emanuelson.All.: Allegri

  • Goian stende il Diavolo, Palermo – Milan 1-0

    Goian stende il Diavolo, Palermo – Milan 1-0

    Nel secondo anticipo della 30a giornata risorge il Palermo di Serse Cosmi che interrompe l’emorragia di 5 sconfitte consecutive e batte 1-0 il Milan. I rossoneri senza Ibrahimovic disputano una partita anonima, con un gioco incocludente nella fase offensiva e con una manovra lenta e confusa. I rosanero sfruttano al meglio il gol segnato nel primo tempo da Goian e sprecano numerose occasioni in contropiede. Campionato ufficialmente riaperto e derby della prossima giornata, tra 15 giorni, che diventa spareggio scudetto.

    CALCIO D’INIZIO – Cambio dell’ultimo secondo per i rosanero che schierano Ilicic al posto di Miccoli e Pinilla preferito a Hernandez. Nelle prime battute il Milan sembra risentire parecchio dell’assenza di Ibrahimovic e non riesce a trovare punti di riferimento nel reparto offensivo, con la difesa del Palermo che fa buona guardia. Passano i minuti e gli uomini di Cosmi iniziano a prendere in mano la partita grazie a Pastore e Ilicic che sembrano in buona serata. I rossoneri arretrano il proprio baricentro e al 10′ arriva il gol di Goian bravo a sfruttare l’imbarazzante immobilità della difesa del “Diavolo” sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

    REAZIONE MILAN – La capolista non ci sta e prova a reagire subito, sfiorando il pareggio proprio su calcio d’angolo con Nesta che manca di pochissimo l’appuntamente col gol. Al 16′ si infortuna Jankulovski: entra Antonini. Il Palermo è bravo a gestire la partita, difendendo bene e ripartendo al momento giusto con Pinilla bravo a tenere palla tra le maglie della difesa avversaria e costringendo Thiago Silva a più di un intervento provvidenziale. L’asse Cassano-Seedorf non produce i risultati sperati e i ragazzi di Allegri non riescono a pungere nemmeno da lontano come al 25′ quando Pato spreca un calcio di punizione da buona posizione. Il Palermo continua a farsi vedere con le ripartenze di Pastore che al allarga troppo il diagonale e manca l’occasione del raddoppio. Occasionissima per Cassano al 32′ che lanciato benissimo sulla destra da Seedorf entra in area ma spara al lato. La manovra milanista è troppo lenta per impensierire i rosanero che non concedono quasi nulla sino al 41′ quando Pato prende palla in area ma viene chiuso da Goian e poi Sirigu. Finisce senza ulteriori emozioni il primo tempo.

    SECONDO TEMPO – Il Palermo inizia benissimo il secondo tempo trovando praterie nella metà campo rossonera e sfiorano il raddoppio prima con Ilicic e poi con Pinilla che da ottima posizione tira su Abbiati. Il Milan cerca di spingere ma lascia ancora una volta troppi spazi al contropiede avversario e al 57′ i siciliani si divorano letteralmente la rete del 2-0 con Darmian che non trova la porta sul passaggio filtrante di Pastore. Al 64′ si infortunia Pato che viene rilevato da Robinho. Passano due minuti e il Milan va vicino al pareggio con una grande conclusione di Flamini sulla quale si esalta Sirigu in tuffo. L’ingresso di Robinho da una scossa alla sua squadra che comincia a farsi vedere con più continuità nella trequarti avversaria. Al 73′ esce Pastore autore di una buona gara ed entra Miccoli. Il Milan cerca il tutto per tutto e al 79′ va di nuovo vicinissimo al gol con un colpo di testa sottomisura di Gattuso sul quale è ancora fenomenale Sirigu. I padroni di casa provano ad uscire dalla loro metà campo e all’82’ è proprio Miccoli ad avere la palla buona per chiudere definitvamente il match ma la sua conclusione è troppo centrale. Finale contrassegnato dalla stanchezza delle due squadre con il Milan che si allunga e cerca il passaggio filtrante per gli esterni senza rendersi particolarmente pericoloso. Al primo minuto di recupero il Palermo potrebbe chiudere i giochi in contropiede con Hernandez che solo davanti alla porta conclude al lato. Terminano i 4′ di recupero. Siciliani che tornano alla vittoria dopo 5 turni e Milan in piena crisi d’identità.

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Muñoz, Goian, Migliaccio; Darmian, Bacinovic (Acquah), Nocerino, Ilicic, Balzaretti; Pastore (Miccoli), Pinilla (Hernandez). A disposizione: Benussi, Garcia, Andelkovic, Liverani,.

    Allenatore.: Cosmi.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski (Antonini); Gattuso, Van Bommel (Boateng), Flamini; Seedorf; Pato (Robinho), Cassano. A disposizione: Amelia, Yepes, Bonera, Emanuelson.

    Allenatore.: Allegri

  • Il derby di Madrid, Aguero tra presente e futuro

    Il derby di Madrid, Aguero tra presente e futuro

    La rimonta sul Barcellona del Real Madrid di Mourinho passa per la partita di stasera contro l’altra squadra della capitale spagnola, l‘Altetico Madrid, che ospita le merengues al Vicente Calderon. Come al solito la vigilia del match è stata infuocata dalle provocazioni dello “Special One” che ha ribadito ancora una volta come il calendario imposto dalla federazione spagnola stia penalizzando il suo Real, impegnato mercoledì in coppa e di nuovo in campo oggi nell’anticipo: “Vedremo se sarà sufficiente per vincere dare quello che abbiamo. L’Atletico ha avuto una settimana per preparare la partita, mentre noi fino alla mezzanotte di mercoledì sera stavamo pensando a tutt’altra partita“. I riflettori saranno però puntati sul fuoriclasse argentino dei “colchoneros” Aguero, per il quale questo potrebbbe essere l’ultimo derby di Madrid giocato con la maglia dell’Atletico: sono infatti insistenti le voci di un suo possibile addio a fine stagione, magari con un clamoroso passaggio alla “Casa Blanca” che sembra una delle pretendenti più accreditate ad accaparrarsi “El Kun”.

    FORMAZIONI –  A tener banco in casa Real sono le condizioni di Cristiano Ronaldo regolarmente convocato per la partita di stasera ma resta incerta la sua presenza dal primo minuto. Mourinho dovrebbe schierare i suoi secondo un 4-2-3-1 con Xabi Alonso e Lassana Diarra come schermo davanti alla difesa e Ozil, Di Maria e proprio Ronaldo dietro l’unica punta Adebayor. Per Quique Sánchez Flores invece 4-4-2 con qualche vecchia conoscenza del calcio italiano come Ujfalusi e Tiago, ma soprattutto con la coppia offensiva Forlan-Aguero che dovrà essere innescata dalle giocate di Reyes.

    ATLETICO MADRID (4-4-2): De Gea; F.Luis, Dominguez, Godin, Ujifalusi; Elias, Tiago, M.Suarez, Reyes; Aguero, Forlan.

    Allenatore: Quique Sánchez Flores

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Marcelo, R.Carvalho, Pepe, Sergio Ramos; Xabi Alonso, L.Diarra; C.Ronaldo, Ozil, Di Maria; Adebayor.

    Allenatore: Josè Mourinho

  • Palermo – Milan: Le probabili formazioni. Spazio a Cassano – Pato

    Palermo – Milan: Le probabili formazioni. Spazio a Cassano – Pato

    Dopo il mezzo passo falso col Bari della settimana scorsa il Milan deve far ripartire la sua corsa scudetto contro un Palermo in piena crisi di risultati. I siciliani sono reduci da 5 sconfitte conosecutive (due nella nuova gestione Cosmi) e stasera devono sfoderare una grandissima prestazione per dare entusiasmo ad un ambiente che, a cominciare dal presidente Zamparini, sta manifestando segnali di sconforto e delusione. I rossoneri dopo l’eliminazione dalla Champions League possono concentrare tutte le energie nella cavalcata finale in campionato e vincendo stasera arriverebbero al derby della settimana prossima nelle migliori condizioni. Allegri cerca di mostrare la sicurezza che si addice ad una squadra in testa da tante giornate: “Siamo in testa al campionato da 20 giornate e dobbiamo fare di tutto per rimanerci. Abbiamo 5 punti di vantaggio che non sono pochi”

    FORMAZIONI – Orfano di Ibrahimovic, il tecnico toscano proporrà in avanti il tandem Cassano-Pato che verrà supportato da Seedorf, preferito a un Boateng ancora non in perfette condizioni. In difesa Jankulovksi favorito su Antonini per un posto da titolare. Per i siciliani ci dovrebbe essere Goian al centro della difesa a tre, completata da Munoz e Migliaccio. A centrocampo Darmian sarà l’esterno destro mentre in attacco spazio al trio composto da Pastore, Miccoli e il giovane uruguayano Hernandez

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Munoz, Goian, Migliaccio; Darmian, Bacinovic, Nocerino, Balzaretti; Pastore; Hernandez, Miccoli. A disposizione: Benussi, Andelkovic, Liverani, Acquah, Kasami, Ilicic, Pinilla.

    Allenatore: Cosmi.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski; Flamini, van Bommel, Gattuso; Seedorf; Cassano, Pato. A disposizione: Amelia, Antonini, Bonera, Yepes, Emanuelson, Boateng, Robinho.

    Allenatore: Allegri.

  • Europa League: il programma della serata

    Europa League: il programma della serata

    Per un’Italia che festeggia i suoi 150 anni d’Unità ci sono 3 italiani che questa sera dovranno confrontarsi con le gare di ritorno degli ottavi di Europa League.  Si comincia alle 19 con Luciano Spalletti e Roberto Mancini che affronteranno rispettivamente Twente e Dinamo Kiev, entrambi con l’obbligo di riscattare le brutte figure rimediate nella partita d’andata. I russi partono dal 3-0 rimediato in Olanda e ribaltare il risultato sembra un miraggio. Inoltre la vigilia della partita è stata funestata dalla notizia della morte della moglie del portiere  Malafeev.

    Il City ospita invece gli ucraini della Dinamo Kiev che dovranno essere bravi a conservare il vantaggio di 2 reti ottenuto nella gara casalinga. L’impresa per i “citizens” sembra più fattibile, un pò per la rete in meno da dover recuperare rispetto allo Zenit e un pò perchè la rosa del City può vantare nomi che starebbero benissimo in qualsiasi squadra di Champions League. Sempre alla stessa ora ci sarà un’altra squadra che dovrà ribaltare il risultato, ovvero l’Ajax che sette giorni fa ha perso in casa dello Spartak Mosca per 1 a 0. Ultima gara del preserata è Paris Saint-Germain – Benfica, con i portoghesi che dovranno difendere il 2-1 dell’andata.

    Alle 21 invece scenderà in campo Giuseppe Rossi con il suo Villareal favorito sui tedeschi del Leverkusen grazie all’emozionante successo ottenuto in Germania la settimana scorsa (3-2 per il “sottomarino giallo), con il talento italiano che era stato autore del gol del momentano 1-1. Ennesima squadra in cerca di riscatto in questo giovedi di coppa è il Liverpool, clamorosamente sconfitto dal Braga nel match d’andata e chiamato a una grande prestazione ad “Anfield”. Chiudono il programma della serata Porto-CSKA Mosca (1-0 per i lusitani all’andata) e Rangers-PSV Eindhoven (0-0)

  • La proposta di Prandelli: un Under 21 in B

    La proposta di Prandelli: un Under 21 in B

    Basta guardare un pò in casa degli altri per capire che il sistema calcio italiano è ormai obsoleto e necessità di nuovi stimoli per tornare ad alti livelli sia a livello di clubs sia per quanto riguarda la nazionale. Stendendo un velo pietoso sulla Champions League dove l’Italia può “vantare” la sola presenza dell’Inter (arrivata in maniera più che fortunosa), ripensiamo all’ultimo Mondiale vinto dalla Spagna prevalentemente formata da giocatori sbocciati nelle giovanili (soprattuto dalla “cantera” del Barcellona) e poi valorizzati dalle società d’appartenenza o da i clubs bravi a scovarli in età giovanissima.

    Sul secondo gradino del podio si è piazzata l’Olanda, da sempre attentissima al lavoro sui giovani calciatori che vengono poi venduti alle società di mezzo mondo. Ultima ma non ultima la Germania dei vari Muller, Ozil, Kross, Schweinsteiger solo per citarne qualcuno. Un’andamento, che esclusa l’Olanda che ha un campionato nazionale meno importante, si riflette anche nelle squadre di clubs.


    LA PROPOSTA – Allora ecco la proposta di Cesare Prendelli e Demetrio Albertini di formare una squadra azzurra Under 21 che prenderebbe parte al campionato di Serie B. La proposta è stata presentata nelle sedi opportune e si attendende la decisione del Consiglio Federale. L’idea trova anche il placet di Arrigo Sacchi, coordinatore delle nazionali giovanili, che parla anche di un progetto più ampio su tutto il settore giovanile con l’abbassamento dell’età massima dei giocatori del campionato Primavera (adesso fissata a 21 anni).