Autore: ClaudioBlasi89

  • I pesci d’Aprile del calcio: da Ronaldo a Nedved

    I pesci d’Aprile del calcio: da Ronaldo a Nedved

    A fare quello più clamoroso sono stati i soliti buontemponi inglesi ma anche i siti web italiani hanno fatto un bel lavoro: 1° aprile giornata di scherzi e anche il calcio ha avuto i suoi “pesci” confenzionati ad arte, anche se alcuni si sono spinti un pò troppo oltre con la fantasia.

    CRISTIANO DI SPAGNA – L’Indipendet pubblica la notizia del passaggio di Cristiano Ronaldo alla Spagna per ripianare i debiti dello stato portoghese, con tanto di sondaggio su chi ritenesse il giocatore un salvatore della patria o un traditore. E l’articolo si chiude con il controrilancio inglese, con il primo ministro Cameron pronto a rilanciare fino a 200 milioni di euro per far giocare CR7 con la maglia della nazionale di Sua Maestà.

    CAPITAN RIISE – Nel panorama italiano una delle società più bersagliate dai pesci d’aprile è la Roma: da un lato le fantomatiche dichiarazioni da nuovo allenatore di Van Gaal, con la fascia di capitano che sarebbe passata da Totti a Riise visto che quest’ultimo conosce più lingue del capitano e sarebbe stato più utile nel riportare le indicazioni ai compagni. E poi una nuova cordata pronta a rilevare la Roma al posto di DiBenedetto, ovvero il gruppo Lafico che avrebbe gia rilevato il 34% della società, il tutto per la felicità dei lettori di Dagospia.

    TORNA PAVEL – Goal.com racconta del ritorno in campo di Pavel Nedved per sopperire all’infortunio di Del Piero con il Pallone d’Oro che decide di fare marcia indietro e dare una mano ai suoi compagni in difficoltà. Viste le ottime condizioni fisiche il ceco sarebbe dovuto scendere in campo sin da subito. E purtroppo questo è un pesce d’aprile ma la un pensierino forse sarebbe stato il caso di farcelo sul serio.

    NIENTE DERBY – Anche la redazione del Pallonaro ha voluto inscenare il suo scherzo pubblicando la notizia che Mediaset e Sky avevano raggiunto l’accordo per censurare il derby di Milano per la mancanza di rispetto dei tifosi verso le due emittenti e citando anche la rissa tra Lotito e De Laurentis.

    Insomma una giornata di scherzi sportivi che potrebbe anche dare qualche buona idea

  • La Roma che verrà: ci pensa lo “Zio Tom”

    La Roma che verrà: ci pensa lo “Zio Tom”

    Niente di più facile che trovare qualche citazione celebre che possa rappresentare il passaggio societario in casa Roma: da “un americano a Roma” a “vacanze romane” il cinema ha anticipato di qualche decina d’anni l’arrivo di Tom DiBenedetto sulle rive del Tevere, sponda giallorossa. Ancora rimandata la firma per il passaggio della società, che dovrebbe finalmente arrivare intorno al 20 aprile a Boston, quartier generale del magnate americano e degli altri soci facenti parte della cordata che prenderà il controllo della società capitolina. Ma quali sono le prospettive per la nuova Roma made in USA?

    MERCATO – Negli ultimi anni il mercato della Roma è stato sempre all’insegna del “low cost” con tanti giocatori arrivati in prestito, svincolati o a prezzi quasi di saldo. Ma con la nuova proprietà pare probabile che questa linea verrà presto abbandonata e sostituita da una campagna acquisti grandi firme, con il classico “Zio d’America” pronto a far sognare i tifosi. Iniziano a circolare i primi nomi e sono sicuramente suggestivi: per il ruolo di portiere si è vociferato di un possibile arrivo di Buffon, magari con una contropartita tecnica (Menez), che garantirebbe alla retroguardia giallorossa oltre a un grande giocatore, un uomo carismatico capace di infondere sicurezza a tutto il reparto. Per la difesa si dovrà pensare a sostituire Mexes, che non sembra intenzionato ad aspettare l’evoluzione della situazione societaria e il cui futuro appare sempre più in rossonero. Ed a sostituirlo potrebbe essere Diego Lugano, in passato vicino alla maglia laziale ed adesso offertosi a più riprese alla Roma, anche se il nome buono potrebbe essere quello di Gabi Milito del Barcellona, pronto a seguire le orme del fratello Diego e a cercare una seconda giovinezza in Italia. Sulla mediana gli americani hanno messo gli occhi su un altro giocatore blaugrana, il fortissimo centrocampista argentino Mascherano, sempre più ai margini nella squadra di Guardiola e pronto a fare le valige. In attacco c’è da chiarire la situazione di Borriello, ad inizio anno trascinatore dei giallorossi ed adesso sempre più in conflitto con una parte dello spogliatoio. La Roma deve pagare ancora 10 milioni per il suo riscatto e non è detto che il centravanti azzurro non possa cambiare maglia a fine anno. E se da un lato la cessione di Borriello è un problema dall’altro libera un posto in un attacco affollato, e se partisse anche Menez non è detto che la Roma non possa entrare in corsa per Alexis Sanchez.

    DIRIGENZA E ALLENATORE – Ma oltre ai giocatori cambierà parecchio anche in società a partire dal direttore sportivo: iniziano a circolare i nomi di Franco Baldini e Walter Sabatini per sostituire Pradè, che comunque ha fatto un buon lavoro in un momento difficile per la società e potrebbe riuscire a strappare una riconferma almeno per l’anno prossimo. Da chiarire il ruolo di Montali che potrebbe ricoprire il ruolo di direttore generale e che comunque dovrebbe rimanere vicino alla dirigenza romanista. Capitolo allenatore sempre più incerto con Montella che si sta dimostrando all’altezza della situazione ma che potrebbe essere sostituito per lasciar spazio a un tecnico più esperto. Anche qui le supposizioni si sprecano: si guarda ai tecnici italiani in Premier anche se Ancelotti appare sempre più lontano dal ritorno in patria, mentre la panchina di Mancini sembra quantomeno traballante. Rientrano nella lista dei papabili Gasperini e il tecnico emergente Villas Boa con DiBenedetto che potrebbe ripercorrere la strada che fece Abramovič quando ingaggiò il giovane Mourinho.

    Insomma una Roma in divenire, con un futuro che appare roseo grazie ai capitali americani che potrebbero farle fare quel salto di qualità per competere alla pari con le superpotenze milanesi. Ma visto che manca ancora la firma un’altra citazione sembra d’obbligo: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Trapattoni docet.

  • Il punto sulla salvezza: Sette squadre per due posti

    Il punto sulla salvezza: Sette squadre per due posti

    Dopo la sosta per le nazionali torna il campionato che nel prossimo turno vedrà come eventi principali il derby di Milano e lo scontro tra Juventus e Roma. Ma oltre alle sfide di vertice ci sono anche le importantissime partite delle formazioni invischiate nella lotta salvezza, con tante squadre coinvolte in quella che sarà una volata dall’esito più che incerto. Andiamo dunque ad analizzare un pò quello che succede nella zona calda della classifica e quali sono le speranze delle varie squadre in chiave salvezza.

    CHIEVO-SAMPDORIA – Al Bentegodi va in scena lo scontro diretto tra i padroni di casa del Chievo e la Sampdoria, incredibilmente sprofondata nei bassifondi della classifica ed impegnata in una lotta non preventivabile ad inizio campionato. I clivensi avranno sicuramente il vantaggio di essere abituati a lottare per il traguardo salvezza a differenza dei più blasonati avversari doriani, reduci peraltro da 4 sconfitte consecutive. I veneti dal canto loro hanno vinto solo 1 partita delle ultime 5, contro l’ormai retrocesso Bari, e devono fare punti per allontanarsi definitivamente dal terz’ultimo posto anche perchè nelle prossime giornate dovranno affrontare Inter, Roma, Juventus, Udinese e Palermo oltre a Lecce (diretta concorrente) e Bologna. I blucerchiati hanno un calendario relativamente più abbordabile visto che devono ancora giocare col Bari e hanno la possibilità di disputare in casa le sfide fondamentali contro Lecce e Brescia.

    LECCE – I salentini sono attualmente terz’ultimi ad un solo punto dal Cesena e domenica affrontano in casa la lanciatissima Udinese. Per i giallorossi l’impresa sembra quasi impossibile, ma in casa hanno già dimostrato di poter fare punti contro le grandi, nonostante il trend negativo delle ultime giornate (3 sconfitte consecutive). La salvezza della squadra di De Canio passa proprio dai punti che riuscirà a conquistare al Via del Mare contro formazioni più forti, visto che nelle ultime giornate dovrà ospitare Lazio e Napoli, ma anche formazioni più abbordabili come Parma e Cagliari. Fondamentale sarà centrare il bottino pieno nel derby pugliese contro il Bari.

    CESENA – Squadra rivelazione all’inizio dell’anno e ridimensionatasi man mano che il campionato proseguiva, il Cesena è sicuramente una delle compagini che gioca meglio tra quelle in lotta salvezza. I romagnoli hanno messo in difficoltà tantissime squadre e devono cercare di fare bottino pieno in casa contro la Fiorentina che però non perde da 5 partite e con un Mihajlovic che non ha intenzione di fare regali. Il calendario dei bianconeri sembra abbastanza abbordabile visto che affronterà squadre che non hanno particolari ambizioni di classifica, ad accezione della gara casaliga contro l’Inter.

    CATANIA – Forse non varrà lo scudetto, ma il derby tra CataniaPalermo è sicuramente uno tra i più sentiti in Italia. Senza andare a ripescare il tragico “caso Raciti”, il confronto tra le due formazioni siciliane sarà una partita combattutissima sino all’ultimo minuto con le tifoserie pronte a una battaglia sportiva che potrebbe decidere la salvezza della squadra di Pulvirenti. Nelle successive giornate il tecnico Simeone dovrà  vedersela contro Inter, Roma, Juventus e Lazio, ma i punti che peseranno doppio saranno quelli che riuscirà ad ottenere contro Bari e Brescia.

    PARMA – I gialloblù giocano domenica contro il Bari e vorranno sicuramente capitalizzare al massimo la brutta situazione dei “Galletti”. Ma per salvarsi i ducali avranno bisogno di un Giovinco “formato nazionale” per tutto il resto del campionato visto che il calendario li vede opposti a Lazio, Inter, Udinese, Palermo e Juventus nelle prossime giornate, e nel mezzo il derby contro il Bologna che sicuramente non disdegnerebbe di dare una spallata verso la B ai cugini parmensi.

     

    BRESCIA – Il Brescia è impegnato nell’anticipo di sabato in casa contro il Bologna e le Rondinelle dovranno cercare una vittoria che manca da 6 turni. Nella partita contro la Juventus gli uomini di Iachini hanno dimostrato di essere in buona forma ma di soffrire tantissimo l’imprecisione sotto porta dei suoi attaccanti, un pò come successo contro Napoli ed Inter, gettando al vento punti preziosissimi. Se le punte riusciranno a concretizzare la grande mole di gioco prodotta dalla squadra la salvezza per i lombardi non è un utopia. Sulla strada del Brescia verso la permanenza in A ci sono Cagliari, Genoa, Milan e Fiorentina oltre alle rivali Sampdoria, Cesena e Catania.

    Insomma considerando ormai impossibile la salvezza del Bari, ci sono ben 7 squadre in lotta per evitare gli ultimi due posti che portano nella serie cadetta. Le maggiori possibilità di salvezza le hanno probabilmente la Sampdoria, quantomeno per il valore dell’organico, e il Cesena che ha un calendario un pò più semplice delle rivali e si sta esprimendo su buoni livelli di gioco. Il Chievo che vanta comunque 7 punti sul Lecce deve stare attento a non rilassarsi e a portare a casa la salvezza nel più breve tempo possibile.

    CLASSIFICA SALVEZZA

    Chievo 35
    Parma 32
    Catania 32
    Sampdoria 31
    Cesena 29
    Lecce 28
    Brescia 26
    Bari 17

  • Bale, Bastos e Dzsudzsák: gli intrecci del mercato

    Bale, Bastos e Dzsudzsák: gli intrecci del mercato

    L’estate 2011 si prospetta rovente sul fronte mercato con tanti calciatori dai nomi importanti che hanno già la valigia in mano. Uno dei più seguiti e sicuramente Gareth Bale, l’esterno mancino del Tottenham che ha alimentato le voglie dei top clubs europei. Il giocatore gallese si è messo in evidenza sopratutto in Champions League, in particolare nella doppia sfida contro l‘Inter nel girone di qualificazione, segnando una tripletta a Milano e mettendo in difficoltà uno come Javier Zanetti, non proprio l’ultimo arrivato. La lista delle pretendenti è lunga e vede in prima fila le due società di Manchester: Ferguson è pronto ad investire sul 21enne talento degli “Spurs” ma se dovesse scatenarsi un’asta i milioni dello sceicco del City potrebbero essere un grosso problema. Altre due pretendenti si trovano in Spagna: non è un mistero che Mourinho abbia messo gli occhi sul giocatore, magari per formare con Maicon una coppia di esterni senza rivali al mondo, ma ci sta pensando anche il Barcellona di Guardiola. Infine proprio l’Inter, che ha testato sulla propria pelle la bravura di Bale, ha chiesto informazioni per un possibile trasferimento ma i 35 milioni di euro che servono per portarlo via da Londra non si sposano con il fair-play finanziario che Moratti vorrebbe applicare al bilancio interista.

    Nel frattempo il Tottenham è alla ricerca di un sostituto e il nome nuovo è quello Bastos del Lione. La società inglese ha avuto un incontro con il procuratore del giocatore che però ha un accordo di massima con la Juventus. Marotta deve affrettarsi a chiudere la trattativa con il presidente dei francesi Aulas altrimenti il brasiliano potrebbe prendere la strada che porta a White Hart Lane. Intanto in casa bianconera si monitora il 25enne esterno del PSV Eindhoven Balázs Dzsudzsák, che in Olanda sta contribuendo non poco alla lotta della sua squadra per il titolo (26 presenze e 15 gol per l’ungherese). Una soluzione alternativa che accontenterrebbe il bilancio torinese ma che sicuramente non farà felici i tifosi, stufi delle soluzioni di ripiego che hanno portato a due stagioni fallimentari; anche se il giocatore del PSV non sembra il Martinez di turno.

  • Blatter apre alla tecnologia: innovazione o campagna elettorale?

    Blatter apre alla tecnologia: innovazione o campagna elettorale?

    Saranno gli anni che passano o la presenza di uno sfidante credibile per la poltrona di presidente della FIFA, ma sta di fatto che Joseph Blatter ha deciso di cambiare un pò il suo punto di vista su diversi aspetti del calcio, a cominciare dalla tecnologia sui gol fantasma. Dopo anni di incertezze, proposte e ripensamenti si dovrebbe finalmente arrivare all’introduzione di un sistema che permetta di capire se il pallone ha oltrepassato o meno la linea di porta, con tanti ringraziamenti ai giudici di linea piazzati vicino alle porte che non hanno mai convinto veramente, forse anche perchè in fondo le polemiche arbitrali sono il condimento naturale di questo sport.

    L’introduzione del nuovo metodo dovrebbe avvenire già l’anno prossimo: “Nel 2012 credo che avremo un sistema che ci consenta di dire se la palla ha superato o meno la linea di porta e lo porteremo ai Mondiali del 2014” spiega Blatter. Ufficialmente il l’argomento gol fantasma dovrebbe essere tornato d’attualità in seguito alla clamoroso svista dei Mondiali del 2010 che ha visto penalizzata l’Inghilterra di Fabio Capello: “Per evitare quella che gli inglesi hanno definito un’ingiustizia evidente, c’era da riaprire il dibattito e lo abbiamo fatto”, ma tutto lascia intendere che in un periodo di campagna elettorale il buon “Sepp” stia cercando di raccogliere i consensi delle federazioni più importanti.

    E dulcis in fundo il “padrone” del calcio lancia la volata a Platini come suo possibile sostituto: “Platini desidera candidarsi alla presidenza della Fifa nel 2015. Sente di avere la capacità di fare un passo avanti“. Le “Roi” è stato da poco rieletto presidente del UEFA e il suo appoggio in quella che sarà l’ultima candidatura di Blatter è estremamente rilevante per lo svizzero. E proprio la proposta di Platini relativa alla possibilità di giocare d’inverno il Mondiale in Qatar del 2022 viene magicamente rivalutata: “Credo che si debba giocare in condizioni climatiche ottimali. In occasione dell’ultimo Comitato esecutivo abbiamo deciso di adottare un nuovo calendario internazionale. È una cosa che stiamo studiando e a cui stiamo lavorando ma non abbiamo ancora finito“. Insomma un “do ut des” che dimostra quanto il calcio diventi sempre più un ambiente vicinissimo alla politica, con lobby capaci di influenzare pesantemente gli aspetti più delicati di questo sport. Verrebbe in mente un “Se vogliamo che tutto resti com’è, bisogna che tutto cambi” di tomasiana memoria.

  • Da Cassano-Pazzini alla lotta salvezza, la parabola discendente della Samp

    Da Cassano-Pazzini alla lotta salvezza, la parabola discendente della Samp

    Ad agosto nemmeno il più sfegatato dei tifosi genoani avrebbe scommesso su una possibile retrocessione dei cugini doriani. Ora che sono passati sette mesi la Sampdoria è in caduta libera con 4 sconfitte consecutive alle spalle e tre soli punti dalla zona retrocessione. Andiamo a ripercorrere le tappe di una stagione cominciata nell’entusiasmo generale e che rischia di finire nel peggiore dei modi.

    PRELIMINARI – La Samp comincia la stagione sul più prestigioso dei palcoscenici, quello della Champions League, grazie al 4° posto ottenuto nella stagione precedente. Per accedere alla fase a gironi gli uomini dell’allora tecnico Di Carlo, l’uomo del dopo Delneri, devono sconfiggere il Werder Brema (curiosamente anche i tedeschi sono attualmente in lotta salvezza). Nella gara in Germania i blucerchiati perdono 3 a 0 fino a pochi secondi dal termine quando Pazzini segna un gol buono ad alimentare le speranze per la gara di ritorno, dove la “Doria” si vede restituire il favore di un gol all’ultimo minuto. Ai supplementari passano i tedeschi con gol di Pizarro.

    INIZIO CAMPIONATO – Nonostante la cocente delusione per l’eliminazione in Champions il campionato della Sampdoria comincia bene, grazie alla coppia offensiva formata da Cassano e Pazzini e da una squadra che sembra giovare per intero della presenza dei due campioni in attacco. Dopo 8 giornate la squadra genovese occupa l’8° posto. Il 29 ottobre però arriva il primo elemento di rottura nella stagione della Samp con l’allontanamento dal gruppo di Cassano, per un acceso diverbio tra il talento barese e il presidente Garrone. Da quel momento in poi Cassano non vestirà più la maglia numero 99 della Samp. Passano le giornate e i doriani cercano di andare avanti, spinti da un immenso Pazzini che adesso fa coppia con Pozzi, non proprio la stessa cosa che giocare con il “genio” di Bari vecchia. Alla 2a giornata di ritorno Palombo e compagni sono al 10° posto in classifica, ma la campagna acquisti del presidente Garrone priva la squadra del suo elemento migliore: il “Pazzo” prende la strada per Appiano Gentile e a Genova arrivano Biabiany, Maccarone e Macheda.

    CRISI PROFONDA – Senza i suoi punti di riferimento in avanti la Sampdoria va allo sbando e complice anche l’infortunio di Palombo, i blucerchiati perdono 8 partite su 10. Nel mezzo anche il cambio di allenatore, con la squadra affidata alle cure di Cavasin, tecnico ritenuto esperto per quanto riguarda la lotta salvezza. I dati dei nuovi arrivati parlano da soli: 2 reti in tre, messe a segno entrambe da Maccarone e una Samp che non sembra in grado di reagire alla nuova situazione di classifica.

    Adesso arrivano due sfide fondamentali per la permanenza in A: la trasferta di Verona contro il Chievo e l’importantissimo spareggio salvezza in casa contro il Lecce. Poi la gara col Milan e altre due sfide che la Samp non si può permettere di sbagliare contro Bari e Brescia. La salvezza blucerchiata passa dagli scontri diretti che fino a 7 mesi fa sembravano impensabili. E chissà se Garrone non si stia un pò pentendo di aver lasciato partire Pazzini con 6 mesi di anticipo…

  • Adriano ricomincia dal Corinthians. L’ennesima nuova vita dell’Imperatore

    Adriano ricomincia dal Corinthians. L’ennesima nuova vita dell’Imperatore

    Finito il carnevale Adriano torna a pensare al calcio e la sua prossima maglia potrebbe essere quella del Corinthians, dove prenderebbe il posto di Ronaldo dopo il suo recente addio al calcio giocato. Sarebbe stato proprio il “Fenomeno” a fare da mediatore tra l’ex “Imperatore” e la società brasiliana, che comunque non pare convinta al 100% del giocatore e intende inserire una clausola nel contratto per proteggersi da eventuali ricadute del giocatore, un pò come ha fatto la Roma.

    Nella sua esperienza in giallorosso Adriano ha messo insieme appena 5 presenza senza mai andare a segno, ma in Brasile si ricordano sicuramente meglio delle 19 reti in 32 gare realizzate con la maglia del Flamengo. Quella che sembrava essere una scelta di vita si è rivelata poi l’ennesimo trampolino di lancio per un giocatore alla continua ricerca di se stesso; ma ancora una volta il brasiliano ha perso la partita dentro e fuori dal campo. E se andiamo a scorrerre un pò l’album dei ricordi sembra quasi incredibile vedere il giovane Adriano della Fiorentina, un ragazzo affamato di calcio che non sembrava mai appagato. L’esperienza al Parma l’ha consacrato come uno dei migliori attacanti in circolazione con 23 reti alla fine del campionato, buone per convincere l’Inter a riportarlo a Milano. Forse cominciano proprio qui i problemi dell’Adriano uomo, uscito dalla povertà e sempre più affascinato da una vita che col calcio avevo poco a che fare.

    A 29 anni comincia l’ennesima avventura di un giocatore che ha dimostrato sul campo di poter essere uno dei migliori al mondo e dimostrato fuori che la testa conta più dei piedi.

  • La nuova casa della Juve: Blanc parla del progetto stadio

    La nuova casa della Juve: Blanc parla del progetto stadio

    La Juventus sta vivendo forse uno dei momenti più difficili della sua storia con una squadra che non è in grado di raggiungere i traguardi a cui una società cosi prestigiosa dovrebbe ambire. Ma il progetto bianconero va avanti e non tutte le partite si giocano in campo: a luglio verrà infatti inaugurato il nuovo stadio della società, il primo in Italia ad essere di proprietà di una squadra. Secondo l’ad Jean-Claude Blancil nuovo stadio apre nuove prospettive per il futuro, è un segnale forte. Vedremo a fine stagione come si piazzerà la Juve, ma col nuovo impianto si innescherà un circolo virtuoso per i ricavi, che porteranno nuovi investimenti“. E i nuovi ricavi dovranno probabilmente sopperire alle risorse che la Juve avrebbe dovuto acquisire qualificandosi in Champions e che per il secondo anno consecutivo mancheranno nel bilancio bianconero.

    Il nuovo stadio dovrebbe essere all’altezza dei più moderni impianti europei, anche se la capienza è proporzionata alle esigenze della tifoseria bianconera visto che lo stadio supera di poco i 40 mila posti. “Avremo la capacità di portare i giocatori nell’arena più moderna d’Europa a partire dal prossimo agosto”  prosegue Blanc. Ma bisogna vedere quali giocatori saranno disposti a vestire bianconero per giocare fuori dall’Europa che conta. Ad ogni modo il nuovo stadio lascia intravedere un progetto a lungo termine, che sportivamente procede a rilento ma sul piano economico-finanziario sembra già un passo avanti a tutti.

  • Il punto sulla Ligue 1: il Lille vince ancora ma Deschamps non molla

    Il punto sulla Ligue 1: il Lille vince ancora ma Deschamps non molla

    Diventa sempre più appassionante la Ligue 1, campionato spesso snobbato ma che diventa più combatutto col passare delle giornate. Dopo 28 turni a comandare la classifica c’è ancora il Lille che vince in rimonta nella trasferta di Brest col punteggio di 2-1, grazie alla rete dell’ivoriano Gervinho che serve anche l’assist a Sow per il gol della vittoria. A seguire da vicino la capolista c’è il Marsiglia di Didier Deschamps che conquista la quarta vittoria in cinque partite (unica sconfitta proprio con il Lille). Al Velodrome i marsigliesi battono i rivali parigini del Saint-Germain con un gol di Ayew che consente di restare a -4 dalla vetta e di scavalcare il Rennes che nel big-match contro il Lione quarto in classifica, non va oltre il pareggio e perde cosi la seconda posizione.

     

    Altre emozioni in zona salvezza dove il Lens vince per 4-1 sul campo del Montpellier e alimenta cosi le proprie speranze di non retrocedere. I giallorossi adesso sono a quattro lunghezze dall’Auxerre, a sua volta vincitore contro il Sochaux. Nel mezzo c’è il Monaco che non riesce a uscire dalla zona calda della classifica, perdendo in casa contro il Nancy. Sembrano passati secoli dalla finale di Champions League contro il Porto di Mourinho. Vittoria importante del Caen sull’ultima della classe Arles, con la squadra della bassa normandia che vanta ora 6 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.

    TUTTI I RISULTATI

    Auxerre – Sochaux 2 – 0

    Brestois – Lille 1 – 2

    Lorient – Saint-Etienne 0 – 0

    Montpellier – Lens 1 – 4

    Tolosa – Nice 1 – 1

    Valenciennes – Bordeaux 2 – 2

    Lione – Rennes 1 – 1

    Caen – Arles 2 – 0

    Monaco – Nancy 0 – 1

    O.Marsiglia – PSG 2 – 1

  • Malaga – Real Madrid: uno show, fino all’ultimo canestro. Video

    Malaga – Real Madrid: uno show, fino all’ultimo canestro. Video

    Ecco l’incredibile finale della partita Malaga – Real Madrid del campionato spagnolo di basket. Si decide tutto negli ultimi secondi dei supplementari con un incredibile serie di tiri da 3 punti che manda in estasi tutti i presenti.  Telecronista compreso.

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