Autore: ClaudioBlasi89

  • Samp, Genoa e il Sindaco: “gaffe” o “biscotto”?

    Samp, Genoa e il Sindaco: “gaffe” o “biscotto”?

    Il derby di Genova è da sempre uno dei più sentiti di tutta la Seria A ma quest’anno diventa particolarmente incandescente sia in campo che fuori: il Grifone ha la possibilità di dare una spallata ai cugini doriani verso l’inferno della B e ad alimentare le tensioni sono arrivate le parole del sindaco genovese Marta Vincenzi: “Spero che questo derby sia affidato a una città che, pur divisa tra genoani e sampdoriani, sia però unita dalla civiltà e dal gusto dello sport e anche da un po’ di solidarietà, tra cugini come si dice si può litigare però alla fine la famiglia è la stessa e bisogna stare uniti nel momento di difficoltà“.

    Probabilmente il primo cittadino del capoluogo ligure non ha pensato che queste parole potessero suonare come eretiche all’orecchio dei tifosi rossoblù, che l’hanno accusata di essere una tifosa blucerchiata e che il messaggio implicito fosse quello di organizzare il classico “biscotto” per aiutare la Samp a salvarsi.

    Sebbene sia stata apprezzata l’idea di invitare i capitani delle due square in Comune come segno di rispetto reciproco tra le due squadre, i tifosi del Genoa tramite i canali web ci tengono a ribadire come le parole del Sindaco siano quantomeno ambigue: “Ora, che a un Sindaco venga l’idea di convocare i Capitani al fine di mandare un segnale stemperante alla città tutta, parlando di derby all’insegna della civiltà, ci sta, e potrebbe pure essere idea per qualche verso condivisibile, se non apprezzabile. Ma, parlare di ‘derby all’ insegna della solidarietà’ ci fa domandare: ma solidarietà verso chi?Deve per caso essere il Genoa solidale con l’altra squadra? Non si capisce

    Semplice inesperienza o malcelato tentativo di aiutare la Sampdoria?

  • Il 62° anniversario di Superga: quello era il “Grande Torino”

    Il 62° anniversario di Superga: quello era il “Grande Torino”

    Sono passati 62 anni da quel tragico 4 maggio 1949, quando si consumò uno degli incidenti che più toccarono il mondo sportivo italiano. Il “Grande Torino” di Mazzola capace di vincere 5 scudetti in 8 anni, quando il calcio era ancora lontano dalle polemiche e dal business, scompare in una notte a causa di un tragico disastro aereo durante il viaggio di ritorno dal Portogallo, dove la compagine granata si era recata per disputare un’amichevole per l’addio al calcio di Francisco Ferreira (capitano del Benfica e della nazionale lusitana).

    Le condizioni meterologiche durante il viaggio di ritorno erano pessime e l’aereo del Torino è costretto a cambiare il suo piano di volo, ma il vento e la nebbia portano il pilota a trovarsi fuori rotta e a schiantarsi contro il terrapieno posteriore della Basilica di Superga. Quel giorno oltre alla più forte squadra italiana, i cui giocatori erano le colonne portanti della Nazionale, perdono la vita anche  Renato Casalbore, Renato Tosatti  e Luigi Cavallero che erano all’epoca tre delle più grandi firme del giornalismo sportivo.

    Nelle successive giornate di campionato il Torino schiererà la squadra primavera e altrettanto faranno tutte le squadre del campionato con i granata che verranno proclamati Campioni d’Italia. Il 26 maggio 1949 venne organizzata un’amichevole contro il River Plate con un Torino composto da grandi calciatori prestati da tutte le squadre e il cui ricavato sarebbe andato alla famiglie delle vittime.

    Finiva così l’epoca di una delle più forti squadre del calcio italiano

  • La volata per la Champions, 4 squadre per un posto

    La volata per la Champions, 4 squadre per un posto

    Quando mancano solo 3 giornate alla fine del campionato la volata per la Champions si fa sempre più incerta. Nelle ultime giornate la grande sconfitta sembra essere l’Udinese che dopo la partenza ad handicap (5 sconfitte nelle prime 5 partite) ha inanellato un altro periodo nero con la sola vittoria di Napoli nelle ultime 5 gare. Ad avvantaggiarsi del momento difficile dei bianconeri sono state le squadre romane, con la Lazio che ha scavalcato i friulani di un punto e i giallorossi a pari punti con Di Natale e compagni. Un gradino sotto la Roma c’è la Juventus, capace di sprecare 4 punti nelle partite contro Cesena e Catania e costretta a rincorrere anche l’Europa League.

    Il calendario comunque vede avvantaggiati proprio i piemontesi, che dovranno affrontare nell’ordine Chievo, Parma e Napoli. I clivensi sono praticamente salvi dopo la vittoria sul Lecce ma già all’andata punirono i bianconeri in pieno recupero e aprirono la crisi di gennaio della squadra di Delneri. Stesso discorso vale per il Parma, praticamente salvo, e giustiziere della Juve all’andata. All’ultima giornata ci sarà il Napoli al quale basta solo un punto per ottenere la qualificazione diretta alla Champions League e ha poco da chiedere al campionato. Dunque la Juventus dovrà fare quello che non le è mai riuscito durante tutto il corso della stagione: vincere le partite che sulla carta dovrebbero essere più facili.

    Udinese e Lazio si affrontano tra loro nel prossimo turno e in caso di vittoria degli “aquilotti” i bianconeri potrebbero essere definitivamente estromessi dalla corsa per la Champions. La Roma invece dovrà scontrarsi contro i futuri campioni d’Italia del Milan e il risultato più probabile appare il pareggio. I turni successivi invece arridono agli uomini di Guidolin che affronteranno il Chievo (quasi salvo) e il Milan all’ultima giornata. I giallorossi invece hanno due partite difficili contro Catania e Sampdoria, entrambe in piena lotta salvezza. La Lazio invece se la gioca contro il Genoa (che non lotta per nessun obiettivo) ed il Lecce. Se si dovesse creare un gruppone a pari punti, ad avere la meglio sulle altre pretendenti sarebbe clamorosamente la Juventus, in virtù del vantaggio maturato negli scontri diretti con le avversarie in lotta Champions.

    I CALENDARI DELLA LOTTA CHAMPIONS (in grassetto le partite in casa)

    Squadra 36 Giornata 37 Giornata 38 Giornata
    LAZIO 60 pt
    UDINESE GENOA LECCE
    UDINESE 59 pt LAZIO CHIEVO MILAN
    ROMA 59 pt MILAN CATANIA SAMPDORIA
    JUVENTUS 56 pt CHIEVO PARMA NAPOLI
  • Sahin al Real Madrid: l’Italia resta ancora a guardare

    Sahin al Real Madrid: l’Italia resta ancora a guardare

    Dopo il colpo Ozil dello scorso anno il Real Madrid mette le mani su un altro talento esploso in Bundesliga. Il quotidiano spagnolo “Marca“, da sempre vicino all’ambiente dei “blancos”, rivela che ci sarebbe un pre-accordo per portare nella prossima sessione di mercato Nuri Sahin alla corte di Josè Mourinho.

    Il fresco campione di Germania si andrebbe ad aggiungere ad un centrocampo già stellare e potrebbe costringere i madrileni a qualche cessione importante per far spazio al nuovo arrivato: tra i nomi papabili per lasciare Madrid ci sono Xabi Alonso e Kakà, anche se il brasiliano sembra aver ritrovato le giocate che l’avevano reso uno dei giocatori più forti del panorama mondiale e potrebbero convincere lo “Special One” a confermarlo anche nella prossima stagione.

    E come al solito le italiane rimangono con un palmo di naso: sul giovane centrocampista di origine turca c’era infatti il forte interesse dell’Inter che aveva messo il giocatore nella lista degli obiettivi per la prossima stagione anche nell’ottica di sostituire Sneijder.

  • Il mercato del Chelsea: Abramovich pronto a spendere altri 90 milioni

    Il mercato del Chelsea: Abramovich pronto a spendere altri 90 milioni

    Sulle ali dell’entusiasmo per la clamorosa rimonta in Premier League, Roman Abramovich ha deciso di riaprire i cordoni della borsa e vuole un Chelsea stellare per la prossima stagione. Cosi come fece all’inizio della sua avventura come presidente dei “Blues”, il magnate russo è pronto a investire una cifra vicina ai 90 milioni di euro (dopo i quasi 80 spesi a gennaio) per allestire una squadra capace di vincere la Champions League e di mettere paura alle grandi d’Europa. Il mercato dei londinesi guarda soprattutto ai talenti della Premier con Fabregas e Bale su tutti ma si guarda anche ad Arshavin (è noto il debole di Abramovich per i talenti dell’Est) e Luka Modric. Sul mercato estero invece interessano il tedesco Muller e il giovane esterno dell’Ajax Van der Wiel ma non è da escludere un’offerta per l’interista Sneijder che nonostante le smentite appare sempre più vicino al campionato inglese.

    E a comandare questa nuova “armata” potrebbe essere ancora Carlo Ancelotti che dopo la crisi di gennaio ha dato vita ad una rimonta clamorosa che potrebbe concludersi con un incredibile sorpasso se il Chelsea dovesse battere lo United nello scontro diretto del prossimo turno.

  • Lotito e “il tintinnio delle manette”

    Lotito e “il tintinnio delle manette”

    C’è chi sentiva “il rumore dei nemici” e chi sente “il tintinnio delle manette“. La sconfitta arrivata ieri sera per mano della Juventus brucia terribilmente nell’ambiente laziale e nelle  sue dichiarazioni il presidente Lotito cita addirittura Tangentopoli: “Sento un tintinnio di manette. Non si tratta di errori ma della necessità di verificare se e perché si manipola la classifica“. Al massimo dirigente laziale non sono andate giù le discutibili decisioni arbitrali del posticipo, su tutte l’espulsione di Ledesma e il rigore negato a Floccari, entrambe sul punteggio di 0-0. Ma il polverone alzato da Lotito non è passato inosservato e il procuratore federale Palazzi ha deciso di convocarlo per discutere delle accuse rivolte al “sistema”.

    Quello che colpisce veramente è la disparità di giudizio sugli episodi di gioco, con alcune squadre che si vedono concedere rigori e falli abbastanza generosi (la Roma tanto per citarne una) ed altre che nel computo finale del campionato vengono penalizzate in maniera pesante, visto che con una classifica cosi corta uno o due punti in più possono cambiare l’intera stagione. Ma tutto questo non sembra far parte di un disegno predefinito, ma di errori dovuti più al “fattore umano” tra inesperienza e una certa sudditanza che rimane una costante del calcio italiano.

    Ad ogni modo Lotito che ha fatto del “calcio pulito” il suo slogan emblematico dovrebbe ricordarsi i punti di penalizzazione dell’era Calciopoli e di alcune intercettazioni che hanno lasciato più di qualche ombra sulla sua Lazio.

  • Brescia – Milan: le probabili formazioni. L’inedito Cassano-Robinho

    Brescia – Milan: le probabili formazioni. L’inedito Cassano-Robinho

    Il Milan va al Rigamonti col solo obiettivo di vincere e mettere una pietra tombale sul campionato. Allegri non vuole distrazioni e anche se non potrà schierare i migliori uomini in attacco vuole portare a casa i 3 punti. Il Brescia dal canto suo ha bisogno di vincere per non perdere l’ultima chiamata del treno salvezza.

    FORMAZIONI – Il Milan oltre alle defezioni di Ibra e Pato in attacco dovrà fare a meno di Nesta che verra sostituito da Yepes. In porta dovrebbe tornare Abbiati ma Amelia resta in pre-allarme. Nel reparto avanzato giocherà la strana coppia Cassano-Robinho supportati da Boateng. In casa Brescia Eder dovrebbe essere preferito a Diamanti come patner d’attacco per Caracciolo e Koné dovrebbe prendere il posto dell’infortunato Cordova. In difesa ballottaggio Accardi-Mareco per una maglia da titolare.

    BRESCIA (3-5-2):Arcari; Bega, Zebina, Accardi; Zambelli, Zanetti, Kone, Hetemaj, Berardi; Eder, Caracciolo. A disposizione: Leali, Mareco, Filippini, Diamanti, Vass, Lanzafame, Jonathas.

    Allenatore.: Iachini.

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Thiago Silva, Yepes, Zambrotta; Van Bommel, Gattuso, Seedorf; Boateng; Cassano, Robinho. A disposizione: Amelia, Sokratis, Oddo, Antonini, Pirlo, Emanuelson, Flamini.

    Allenatore:. Allegri.

  • Si suicida Cheung Sai-ho: segnò il gol più veloce della storia

    Si suicida Cheung Sai-ho: segnò il gol più veloce della storia

    A soli 18 anni era stato detentore del record per il goal più veloce mai realizzato e a soli 35 anni ha deciso di togliersi la vita. Cheung Sai-ho era uno dei giocatori piu rappresentativi della Nazionale di Hong Kong e in giovanissima età era riuscito a mettere a segno quello che per lungo tempo era stato considerato il gol più veloce della storia: appena 2,8 secondi per mettere la palla in rete durante una partita della Portsmouth Cup del 1993. Poi Cheung ha militato a lungo tra la prima e la seconda divisione del campionato di Hong Kong raggiungendo anche il titolo di miglior giocatore nel 2003 e disputando le ultime stagioni nel “Happy Valley Athletic Association Football Club” dove é stato anche allenatore prima di ritirarsi nel 2008.

    SUICIDIO – Dopo la fine della carriera agonistica il giocatore asiatico aveva aperto un pub ad Hong Kong, e secondo quanto riportato dalla polizia, ieri era tornato a casa intorno alle 4 di notte ed ha avuto un’animata discussione con la moglie per motivi legati ai soldi. Intorno alle 6 Cheung si é lanciato dal 36° piano del grattacielo dove abitava e il terribile schianto ha messo in allarme vicini e vigilanza.

  • Cade il Siena ma l’Atalanta ne approfitta a metà

    Cade il Siena ma l’Atalanta ne approfitta a metà

    Nella 37a giornata della Serie Bwin fa rumore la caduta casalinga del Siena contro il Portogruaro. La capolista esce sconfitta dalla sfida dell’Artemio Franchi dopo il convulso finale nel quale era prima passata in vantaggio con la rete di Caputo al 83′ ma poi è capitolata per due volte negli ultimi minuti con i gol di Gerardi (89′) e Tarana (90′). Nonostante la sconfitta i toscani mantengono il primato in virtù del pareggio tra Crotone e Atalanta, che si porta a un punto dalla vetta. Per i calabresi doppietta di Cutolo mentre per i lombardi a segno Tiribocchi e Doni. Non approfitta neanche il Novara che perde contro la Reggina per 1-0.

    Il Torino contina la rincorsa play-off con il quinto risultato utile consecutivo, ovvero il pareggio ottenuto nella trasferta di Modena contro i “Canarini” grazie al solito Rolando Bianchi che ha saputo rispondere alla rete iniziale di Stanco. Sempre nella corsa alla promozione pareggio casalingo per il Varese contro l’Ascoli. Nel derby toscano tra Empoli e Livorno non si va oltre lo 0-0.

    In zona salvezza importante vittoria della Triestina sul Sassulo con reti di Testini e Godeas che portano i friulani a -4 dai play-out. Cade invece il Piacenza in casa contro il Cittadella.

    TUTTI I RISULTATI

    ALBINOLEFFE – GROSSETO 1-1
    CROTONE – ATALANTA 2-2
    EMPOLI – LIVORNO 0-0
    MODENA – TORINO 1-1
    PIACENZA – CITTADELLA 0-2
    REGGINA – NOVARA 1-0
    SIENA – PORTOGRUARO 1-2
    TRIESTINA – SASSUOLO 2-1
    VARESE – ASCOLI 1-1

    CLASSIFICA
    Siena pt.72, Atalanta pt.71, Varese pt.60, Novara pt.60, Reggina pt.53,Torino pt.52, Padova pt.49, Empoli pt.49, Pescara pt.49, Vicenza pt.49, Crotone pt.47, Modena pt.47, Livorno pt.47, Grosseto pt.45, AlbinoLeffe pt.43, Cittadella pt.43, Sassuolo pt.42, Piacenza pt.42, Ascoli pt.40, Portogruaro pt.40, Triestina pt.37, Frosinone pt.35.

  • L’Inter e i consigli di Mou: “Presidente tieni Leonardo”

    L’Inter e i consigli di Mou: “Presidente tieni Leonardo”

    Anche nella sera in cui ha riportato la “Coppa del Re” a Madrid dopo 18 anni, Josè Mourinho riserva un pensiero alla “sua” Inter e dispensa consigli al presidente Moratti:“L’Inter è campione di tutto: d’Italia, d’Europa e del Mondo. Non è un dramma se questa stagione dovesse finire un po’ male. In ogni caso auguro alla squadra di arrivare seconda in campionato e di vincere la Coppa Italia. Per tornare a vincere bisogna ricostruire, Moratti ha ottime capacità di analisi e Leonardo è un allenatore che può fare benissimo programmando la nuova stagione fin dall’inizio”.

    Dunque il tecnico brasiliano incassa l’appoggio dello “Special One” che a questo punto difficilmente tornerà dalle parti di Appiano Gentile nella prossima stagione. Ma quali sono i giocatori che serviranno all’Inter per riaprire un ciclo vincente? I nomi sono tanti a cominciare da Carlitos Tevez, attaccante perfetto per completare il reparto offensivo nerazzurro magari al posto di Pandev. A centrocampo piacciono Montolivo (su di lui anche la Juventus) e Nuri Şahin, il talentuoso trequartista turco in forza al Borussia Dortumund. Ma il reparto che andrà maggiormente rivisto è sicuramente quello difensivo, che va svecchiato e arricchito di elementi di valore capaci di sostituire i vari Chivu, Materazzi, Cordoba e probabilmente Maicon che forse l’Inter avrebbe fatto bene a cedere la scorsa estate, assecondando i “mal di pancia” dell’esterno brasiliano.