Autore: ClaudioBlasi89

  • Posticipo Serie B: Atalanta – Novara, la Dea prova la fuga

    Posticipo Serie B: Atalanta – Novara, la Dea prova la fuga

    Scontro al vertice nel posticipo di Serie B della 30a giornata: a sfidarsi saranno infatti l’Atalanta capolista e la sorpresa Novara che nonostante il periodo non brillantissimo (2 pareggi e una sconfitta nelle ultime 3 gare) è ancora al terzo posto ed in piena lotta per la promozione. In caso di vittoria la “Dea” si porterebbe a +5 sul Siena secondo e potrebbe iniziare una fuga che la potrebbe portare dritta in Serie A. Ma i ragazzi di Tesser vogliono continuare a stupire e se fossero loro ad aggiudicarsi il bottino pieno stasera raggiungerebbero i toscani sul secondo gradino del podio.

    Per i bergamaschi saranno assenti Doni (24 presenze e 6 gol in stagione), Pettinari, Talamonti e Raimondi. A guidare l’attacco nerazzurro saranno Tiribocchi (ballottaggio con Ruopolo) e il neo arrivato Marilungo. Rosa al completo per i piemontesi che si affideranno alla coppia delle meraviglie BertaniGonzalez per cercare si scardinare la difesa avversaria. Dubbio tra Motta e Pianardi per il ruolo di trequartista.

     

    PROBABILI FORMAZIONI
    ATALANTA (4-4-2): Consigli; Bellini, Capelli, Manfredini, Peluso; Padoin, Barreto, Carmona, Bonaventura; Tiribocchi, Marilungo. A disposizione: Frezzolini, Ferri, Delvecchio, Ferreira Pinto, Ceravolo, Basha, Ruopolo.

    Allenatore: Colantuono

    NOVARA (4-3-1-2): Ujkani; Morganella, Ludi, Centurioni, Gemiti; Marianini, Porcari, Rigoni; Motta; Bertani, Gonzalez. A disposizione: Fontana, Gheller, Lisuzzo, Parola, Scavone, Pinardi. Rubino.

    Allenatore: Tesser

  • Il punto sulla Liga: il Real non molla

    Il punto sulla Liga: il Real non molla

    La 27a giornata della Liga spagnola vede continuare il botta e risposta delle due corazzate Barcellona e Real Madrid. I blaugrana superano di misura  il Real Zaragoza grazie alla rete di Keita al 43′ del primo tempo. Restano in panchina buona parte dei titolari in vista del match di Champions contro l’Arsenal ma i catalani hanno “ricambi” sufficentemente forti per condurre agevolmente in porto la vittoria finale. I “Galacticos” battono in trasferta il Racing Santander con il punteggio di 3-1, grazie alla rete del nuovo acquisto Adebayor e alla doppietta del bistrattato Benzema. Nel mezzo la rete del momentaneo 2-1 firmata da Kennedy. Gli uomini di Guardiola (che ha voluto comunque essere presente alla partita nonostante i problemi alla schiena) mantengono cosi invariato il vantaggio di 7 punti sul Real di Mourinho.

    Per quanto riguarda il “campionato delle altre” il Valencia porta a 4 i punti di vantaggio sul Villareal nella corsa al 3° posto. La squadra di Emery ribalta il risultato nella trasferta di Maiorca grazie alla doppietta di Pablo Hernandez che risponde al gol iniziale di Ramis su rigore. Battuta d’arresto invece per il “sottomarino giallo” che viene battuto per 3-1 dall’Atletico Madrid (a segno Reyes, Aguero e Forlan). Gol della bandiera firmato dal solito Giuseppe Rossi giunto a quota 14 in classifica marcatori.

    In zona Europa League importante vittoria per 2-0 dell Athletic Bilbao sul Siviglia coi baschi soli al 5° posto. Cade invece l’Espanyol contro il Levante. In fondo alla classifica punti pesanti per l’Almeria che vince lo scontro salvezza contro l’Hercules di Trezeguet e si porta a 2 punti dal quart’ultimo posto. Vincono anche lo Sporting Gijon contro il Getafe e l’Osasusa contro il Malaga ultimo in classifica.

    Questa sera il posticipo Deportivo la Coruna-Real Sociedad.

    RISULTATI DELLA 27a GIORNATA

    Maiorca – Valencia   1 – 2

    Barcellona – Saragozza      1 – 0

    Atletico Madrid – Villarreal  3 – 1

    Malaga – Osasuna  0 – 1

    Levante – Espanyol 1 – 0

    Sporting Gijon – Getafe  2 – 0

    Hercules – Almeria  1- 2

    Atletico Bilbao – Siviglia 2 – 0

    Racing Santander – Real Madrid 1 – 3

  • Ligue 1: “una poltrona per due”, il Lille espugna il Velodrome

    Ligue 1: “una poltrona per due”, il Lille espugna il Velodrome

    Ancora una “poltrona per due” dopo la 26a giornata di Ligue 1 con il Lille e il Rennes che rimangono infatti appaiate al primo posto con 49 punti. Hazard e compagni espugnano il “Vélodrome” nel match clou della giornata contro L’Olympique Marsiglia. A portare il vantaggio la capolista è proprio il fantasista francese, che al 10′ segna il gol dell’ 1-0. I padroni di casa riescono a riportare il punteggio in parità al 60′ con Remy ma al 91′ arriva il gol vittoria di Frau che regala i 3 punti alla formazione di Garcia. Vittoria esterna anche per il Rennes che vince in casa del Montpellier grazie al gol di  Boukari e allunga a 5 la striscia di vittorie consecutive.

    Subito dietro il duo di testa si porta il Lione che travolge l’ultima in classifica Arles con 5 reti. In evidenza Lisandro Lopez che mette a segno una tripletta. Sempre nei piani alti della classifica battuta d’arresto per il Paris Saint-Germain che perde 1-0 contro l’Auxerre e si lascia sfuggire la possibilità di portarsi al 3° posto.

    Si muove poco in zona salvezza dove Lens e Monaco non vanno oltre lo 0-0 rispettivamente contro Nizza e Valenciennes. Importante vittoria del Caen sul Saint-Etienne, con la squadra della bassa normandia a +6 dal terz’ultimo posto.

    TUTTI I RISULTATI DELLA 26a GIORNATA
    Caen – St Etienne 1-0

    Lorient – Nancy 0-0

    Montpellier – Rennes 0-1

    Nice – Lens 0-0

    Tolosa – Sochaux 0-1

    Valenciennes – Monaco 0-0

    Auxerre – PSG 1-0

    Brest – Bordeaux 1-3

    Lione – Arles 5-0

    Marseille – Lille 1-2

  • Il calcio a Siena, una piccola squadra in cerca di passione

    Il calcio a Siena, una piccola squadra in cerca di passione

    In una città dove cavalli e basket la fanno da padroni, il calcio si trova nella strana situazione di doversi ritagliare un posto da protagonista. Ma come per ogni altra cosa che riguardi la loro città, i senesi hanno una passione viscerale per la loro “Robur” (nome con cui viene chiamata la squadra dai tifosi) e sono estremamente esigenti, come dimostra lo sfogo di Antonio Conte in merito alle contestazioni ricevute nell’ultimo periodo nonostante l’ottimo campionato sin qui disputato.

    Dicevamo di cavalli e basket: nella vita di tutti i giorni dei senesi c’è sempre qualcosa che li tiene impegnati a pensare al “Palio“, la corsa di cavalli che si tiene 2 volte all’anno nella famosa “Piazza del Campo”. Una passione quasi religiosa, al limite del fanatismo, che assorbe la vita dei senesi sin dalla giovanissima età e che li porta a fenomeni al limite della realtà durante le settimane della corsa. E poi la pallacanestro. Il Mens Sana Basket è la squadra più vincente del panorama italiano degli ultimi anni,  vincendo gli ultimi 4 campionati ed avviandosi a vincere il quinto titolo di fila.

    Eppure il Siena è riuscito ad affacciarsi nel calcio che conta con la promozione in Serie A ottenuta nel 2002/2003, la prima in quasi cento anni di storia. La permanenza dei senesi nella massima serie è durata 7 anni di fila, spesso esprimendo un calcio piacevole (soprattutto sotto la guida di Beretta e Giampaolo) e con un sempre maggiore interesse da parte della città. Idolo della curva Robur è stato sicuramente Enrico Chiesa (autore di 32 reti con i bianconeri), seguito poi da Maccarone che negli ultimi anni ha contribuito non poco alle salvezze ottenute. Altri giocatori degni di nota sono sicuramente il capitano Simone Vergassola, Daniele Galloppa e lo storico ex-capitano Stefano Argilli che vanta coi bianconeri 227 presenze.

    Se si va allo stadio, quello che colpisce maggiormente è la presenza di tantissime famiglie sugli spalti, in una piazza che vive il calcio senza isterismi, pur avendo una crescente fame di vittorie e il desiderio di vedere i bianconeri confrontarsi nuovamente con palcoscenici più prestigiosi. La Montepaschi Arena poi, è un impianto atipico, situato nella zona centrale della città ed immenerso nel verde, proprio accanto alla “Fortezza Medicea”, una delle bellezze monumentali della città.

     

    L’obiettivo stagionale è il ritorno in Serie A per il quale il presidente Mezzaroma ha costruito una rosa competitiva, con l’ingaggio di elementi di valore per la serie cadetta quali Mastronunzio, Brienza e la conferma del bomber Calaiò. Completa poi il reparto offensivo Marcelo Larrondo, attaccante classe ’88 che potrebbe essere l’arma in più nel finale di stagione. A dirigere l’orchestra bianconera il già citato Antonio Conte, che aveva conquistato la promozione con Bari nella stagione 2008/09, insieme all’attuale direttore sportivo bianconero Giorgio Perinetti.

    Attualmente secondo in campionato il Siena è lanciato verso la promozione, e chissa che prima o poi il calcio non riesca a scalzare almeno il basket come passione cittadina. Per il Palio non c’è davvero speranza.

  • Le pagelle di Napoli – Brescia 0-0

    Le pagelle di Napoli – Brescia 0-0

    NAPOLI

    CAMPAGNARO: 6,5 Partita propositiva del centrale argentino. Imposta l’azione e si fa trovare pronto in fase difensiva. Energico

    MAGGIO: 6,5 I pericoli nascono spesso dalla destra grazie all’esterno azzurro che è una spina nel fianco per la difesa bresciana. Generoso

    HAMSIK: 7 Come spesso accade nelle partite casalinghe il centrocampista slovacco è l’anima della squadra. Bellissimi i due inserimenti in area nel primo tempo. Dovrebbe essere più cattivo quando ha la possibilità di tirare. Prezioso

    CAVANI: 6 Ha perso un po della brillantezza mostrata nelle scorse settimane. Patisce parecchio l’assenza di Lavezzi che gli garantiva maggiori occasioni da rete. Nonostate tutto è sempre il più pericoloso dei suoi. Esausto

    BRESCIA

    ARCARI: 7 A 32 anni esordisce in Serie A e dimostra di meritare pienamente la fiducia concessagli. Bravo a salvare la porta dalle occasioni create dal Napoli. Baluardo

    ZEBINA E MARECO: 6,5 Partita di grande spessore per i due difensori del Brescia. Sempre attenti, riescono a sventare le incursioni napoletane e contribuiscono non poco al punto guadagnato. Solidi

    HETEMAJ: 6,5 Prezioso in fase difensiva, corre e lotta su tutti i palloni dando quantità alla mediana bresciana. Grintoso

    CARACCIOLO: 5,5 La volontà non gli manca e si procura numerose palle gol. Ma il dovere di un attaccante è quello di segnare e lui sbaglia clamorosamente in più di una circostanza. Sfortunato

    IL TABELLINO

    NAPOLI – (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro Cannavaro Aronica (37’st Yebda); Maggio Pazienza (28’st C.Lucarelli) Gargano Dossena (14’ st Mascara); Zuniga Hamsik; Cavani. A disposizione: Iezzo. Ruiz, Santacroce, Sosa.

    Allenatore:  Mazzarri

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    BRESCIA – (3-5-2): Arcari; Zebina Mareco Zoboli; Zambelli (20′ Accardi) Kone (38′ st Eder) Vass Hetemaj Berardi; Diamanti (31′ st Lanzafame) Caracciolo. A disposizione: Sereni. Bega, Baiocco, Possanzini.

    Allenatore: Iachini

    Ammoniti: Hetemaj, Mareco, Diamanti, Accardi (BRE); Dossena, Aronica, Cannavaro (NAP).

    Espulso: 34′ Mazzarri

  • Napoli – Brescia 0-0, gli azzurri con le polveri bagnate

    Napoli – Brescia 0-0, gli azzurri con le polveri bagnate

    Il Napoli non va oltre lo 0-0 nella partita casalinga contro il Brescia. Gli azzurri controllano per lunghi tratti il match, ma non riescono a finalizzare le occasioni costruite e nel finale rischiano il tracollo, salvati solamente da un Caracciolo poco lucido sotto porta. In virtù delle vittorie di Milan ed Inter la squadra di Mazzarri vede allontanarsi il treno scudetto e deve guardarsi le spalle per il terzo posto, con l’Udinese distanziata solo di 3 punti.

    CALCIO D’INIZIO – Pronti via e il Napoli è subito pericoloso con il solito Cavani che di tacco impegna Arcari, che salva sulla linea. Gli azzurri fanno possesso palla, ma vengono imbrigliati da un Brescia che opera un pressing costante. Al 8′ è ancora Cavani a rendersi pericoloso: l’attacante urugayano parte largo sulla sinistra e poi scarica un bel destro che il portiere bresciano devia in angolo. Cercano di regire le rondinelle e si fanno vedere dalle parti di De Sanctis ma senza rendersi realmente pericolisi. Il Napoli prova a cambiare marcia ed è Zuniga a creare i qualche grattacapo alla difesa avversaria, prima di testa e poi con un tiro dalla distanza che non crea problemi ad Arcari. I veri pericoli alla retroguardia lombarda li crea Hamsik che si inserisce benissimo nell’area di rigore avversaria ma viene prima murato dal portiere (chiuso anche Cavani sulla ribattuta) e poi ci prova dalla distanza ma il suo tiro termina alto.

    ESPULSO MAZZARRI – Al 33′ Maggio reclama un rigore per una presunta spinta di Accardi (subentrato a Zambelli infortunato). Protesta Mazzarri e viene espulso. Al 35′ ancora un grande inserimento di Hamsik che mette il pallone in mezzo all’area senza trovare però compagni liberi. La partita si scalda, ammonito Hetemaj per un fallo nella trequarti campo avversaria. Il Napoli chiude avanti ma senza incidere.

    RIPRESA – I padroni di casa cercano di finalizzare l’ampio possesso palla e creano i maggiori pericoli partendo dalla corsia di destra ma il Brescia riesce sempre a rintuzzare le iniziative di Maggio e compagni e si rendere pericoloso in contropiede: al 59′ bella combinazione Caracciolo-Diamanti, con quest’ultimo che dribla 2 avversari in area di rigore e poi calcia sopra la traversa, ignorando Konè liberissimo al centro. Il Napoli prova a vincere e butta nella mischia Mascara e Lucarelli al posto di Dossena e Pazienza. Con le 3 punte in campo i partenopei chiudono i lombardi nella loro metà campo, ma concedono il fianco alle ripartenze bresciane che si rendono ancora una volta pericolosi con Caracciolo, che ben imbeccato in area, non trova il tempo per la conclusione. Ancora episodio dubbio in aria del Brescia, dove Mascara viene falciato da Mareco.

    BOTTI FINALI – Ultimi minuti emozionanti: all’88’ è il Napoli ad andare vicino al vantaggio, con Cavani che sempre partendo dalla destra tira forte verso Arcari sulla cui respinta c’è pronto al tap-in Lucarelli, che viene però murato da Zebina e Mareco. Il finale è tutto di marca bresciana con 2 gol letteralmente divorati da Caracciolo, che prima fallisce davanti a De Sanctis i e poi sbaglia l’appoggio per il compagno piazzato davanti alla porta lasciata sguarnita dal portiere azzurro.

    Punto preziosissimo per il Brescia in chiave salvezza. Il Napoli continua ad essere poco lucido e non riesce ad invertire la tendenza negativa delle ultime settimane.

     

    IL TABELLINO

    NAPOLI – (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro Cannavaro Aronica (37’st Yebda); Maggio Pazienza (28’st C.Lucarelli) Gargano Dossena (14’ st Mascara); Zuniga Hamsik; Cavani. A disposizione: Iezzo. Ruiz, Santacroce, Sosa.

    Allenatore: Mazzarri.

    BRESCIA – (3-5-2): Arcari; Zebina Mareco Zoboli; Zambelli (20′ Accardi) Kone (38′ st Eder) Vass Hetemaj Berardi; Diamanti (31′ st Lanzafame) Caracciolo. A disposizione: Sereni. Bega, Baiocco, Possanzini.

    Allenatore: Iachini.

     

    Arbitro: Mazzoleni.

    Ammoniti: Hetemaj, Mareco, Diamanti, Accardi (BRE); Dossena, Aronica, Cannavaro (NAP).

    Espulso: 34′ Mazzarri.

  • Napoli – Brescia, ultime e probabili formazioni

    Napoli – Brescia, ultime e probabili formazioni

    Il Napoli vuole continuare a stupire ed il suo cammino per restare agganciato al sogno scudetto riparte oggi dal San Paolo contro il Brescia. I partenopei vengono dalle due sconfitte contro Villareal e Milan ed oggi ci si aspetta che gli uomini di Mazzarri giochino una grande partita contro le rondinelle di Beppe Iachini. Per gli azzurri un campionato ben al di sopra delle piu rosee aspettative ed ora che non hanno più l’impegno dell’Europa League potrebbero disputare un finale di stagione da “rullo compressore”, mettendo pressione alle due milanesi, soprattutto se le squadre della “Madunina” dovessero riuscire a passare il turno in Champions.

    Nel Napoli mancherà ancora Lavezzi che sconta oggi l’ultima giornata di squalifica;  al suo posto verra impiegato Mascara. Per il Brescia emergenza a centrocampo, per la contemporanea assenza di Filippini e Zanetti, con la mediana che dovrebbe essere composta da Vass, Koné e Hetemaj con Zambelli e Berardi ad agire sugli esterni.

    FORMAZIONI

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Mascara, Hamsik; Cavani.

    A disposizione: Iezzo, Ruiz, Santacroce, Zuniga, Yebda, Sosa, Lucarelli.

    Allenatore: Mazzarri.

    BRESCIA (3-5-2): Arcari; Zoboli, Bega, Zebina; Berardi, Konè, Vass, Hetemaj, Zambelli; Caracciolo, Diamanti.

    A disposizione: Sereni, Mareco, Eder, Lanzafame, Accardi, Baiocco, Possanzini.

    Allenatore: Iachini.

  • Budesliga: i risultati della 25 giornata. Bayern ko, Van Gaal rischia

    Budesliga: i risultati della 25 giornata. Bayern ko, Van Gaal rischia

    Nella 25esima giornata di Bundesliga fa rumore il tonfo del Bayern Monaco in casa dell’Hannover. Gli uomini di Van Gaal escono sconfitti per 3 a 1, ed adesso rischiano di dover lottare fino all’ultima giornata per raggiungere il 3° posto buono per i preliminari di Champions.I baveresi devono fare la corsa proprio sull’ Hannover e sul Bayer Leverkusen, che distano rispettivamente 5 e 7 punti.

    Contro i neroverdi, i campioni di Germania in carica confermano una scarsa forma sia fisica che mentale, andando sotto di due reti in 51 minuti (Abdellaoue al 17′ e Rausch al 51′). Il Bayern prova a reagire e accorcia le distante al 55′ con Robben, ma si tratta di un fuoco di paglia perche al 62′ l’Hannover chiude la partita con la rete Sergio Pinto. Ciliegina sulla torta bavarese l’espulsione del difensore Breno al 75′.

    La panchina di Van Gaal è sempre più scricchiolante; l’appuntamento cruciale della stagione sarà il 15 Marzo in casa contro l’Inter. In caso di clamorosa disfatta le sorti dell’allenatore olandese sarebbero segnate.

    Continua la marcia del Borussia Dortmund di Jurgen Klopp che vince 1 a 0 contro il Colonia e conferma i 12 punti di vantaggio sul Leverkusen, a sua volta vincitore per 3-0 contro il Wolfsburg dell’ex bianconero Diego, ormai finito nelle sabbie mobili della zona retrocessione. Sempre per quanto riguarda i bassifondi della classifica importanti vittorie dello Stoccarda (1-0 contro lo Shalke 04) e del Borussia Moenchengladbach (2-0 contro l’Hoffenheim). Goleada del Norimberga sul St. Pauli, con la squadra del quartiere a luci rosse di Amburgo a soli 3 punti dalla terz’ultima. Infine pareggio a reti bianche tra Eintracht Francoforte e Kaiserslautern.

    Domani il Friburgo ospita il Werder Brema (incredibilmente penultimo) mentre il Mainz va ad Amburgo per cercare di consolidare il 5 posto che garantirebbe la qualificazione all’Europa League.

  • Le pagelle di Lecce – Roma 1-2

    Le pagelle di Lecce – Roma 1-2

    LECCE

    Rispoli: 5 Si perde Vucinic in occasione del primo gol e ne fallisce uno sul finire del primo tempo. Incerto

    Giacomazzi: 6,5 Si danna l’anima inseguendo le maglie bianche dei capitolini. I suoi sforzi trovano il giusto riconoscimento quando segna il gol del pareggio, con un fantastica girata di testa su un cross proveniente dalla destra. Bandiera

    Olivera: 6 Nel primo tempo è l’anima dei suoi, tocca molti palloni e cerca di dare qualità alla manovra dei leccesi. Si rende pericoloso con qualche conclusione dalla distanza, ma si spegne nel finale. Volenteroso

    Corvia: 6,5 Il suo ingresso in campo cambia la partita per i suoi, che si iniziano ad affacciare in avanti con sempre maggior continuità. Solo un miracolo di Doni gli nega il gol. Strano come gli venga preferito Grossmuller dal primo minuto. Incompreso

    ROMA

    Doni: 7 Si produce in una serie di parate di altissimo livello, e ricorda al popolo romanista che prima del nuovo idolo Julio Sergio, il titolare era lui. Professionista

    Pizarro: 6,5 Era in precarie condizioni fisiche, ma stringe i denti e fa il suo per la causa romanista. Partita ordinata, senza sbavature. Bravo a trasformare il rigore all’ultimo minuto. Tenace

    Taddei: 5,5 È l’uomo sbagliato al momento giusto. Si fa trovare smarcato e gli vengono servite numerose palle gol, ma lui riesce nell’impresa di sbagliarle tutte. Sciupone

    Borriello: 6,5 Il centravanti azzurro è tra i più attivi della squadra di Montella. Corre e svaria su tutto il fronte offensivo, e nel finale procura il rigore della vittoria. Prezioso

  • La Roma passa a Lecce: vittoria di rigore

    La Roma passa a Lecce: vittoria di rigore

    Nel primo anticipo della 28esima giornata, la Roma espugna in extremis il “Via del Mare” con un rigore di Pizarro. I capitolini trovano il vantaggio nel primo tempo, grazie ad un Vucinic ispirato, ma soffrono nella ripresa, sino al momento in cui subiscono la rete del pareggio. Ultimo quarto d’ora all’attacco e gol che nasce da un’ingenuità degli uomini di De Canio. Montella porta a casa 7 punti in 3 partite, ma martedì in Ucraina la Roma dovrà fare meglio di stasera.

    CALCIO D’INIZIO – Nel Lecce la sorpresa è Grossmuller, schierato al posto di Mesbah. Nella Roma, recupera Pizarro che parte titolare. Nei primi minuti è la Roma a gestire il pallone, senza però essere pericolosa, con un Lecce che aspetta di poter colpire in contropiede. Al 9′ sono i salentini a farsi vedere dalle parti di Doni, con una punizione di Oliveira che termina alta sopra la traversa. Continua il momento offensivo del Lecce, con Mexes bravo a chiudere sugli attacchi degli uomini di De Canio. Ma dal 15′ sale in cattedra Vucinic, che comincia a produrre gioco per i suoi, e la Roma va vicino al vantaggio con Cassetti, con un diagonale che sfila di poco al lato. Poi altre due occasioni per Taddei, sempre innescato da Vucinic, ma che il brasiliano non è bravo a finalizzare.

    ROMA IN VANTAGGIO – Al 30′ è il Lecce ad avere la palla buona per segnare, ma la mischia in aria romanista si conclude con la palla alta sopra la traversa. Passano tre minuti, e la Roma passa in vantaggio. Il solito Vucinic prende palla sulla metà campo, vince un contrasto e dal limite dell’aria trafigge Rosati con uno stupendo tocco d’esterno. La Roma continua a spingere, e costruisce un’altra occasione sprecata dal solito Taddei. Il Lecce reagisce, e al 39′ ha l’occasione per il pareggio con Rispoli, provvidenzialmente chiuso da Pizarro. Il primo tempo non regala altre emozioni, con la Roma che chiude in avanti.

    IL LECCE SI SVEGLIA – Inizia il secondo tempo e la Roma prova a farsi vedere davanti, ma dopo qualche minuto il Lecce prende il comando delle operazioni e inizia un forcing offensivo che produce ripetute occasioni, sia con Olivera (gran botta dalla distanza, fuori di un niente) sia con Corvia (subentato a Grossmuller nel finale del primo tempo) che va vicinissimo al gol con un gran colpo di testa (miracolo di Doni) e con un bel sinistro che sfila di poco alla destra del portiere brasiliano. Gli sforzi dei salentini vengono premiati al 75′, quando Giacomazzi segna il gol del pareggio con una bellissima girata di testa, su perfetto assist di Munari.

    FINALE ROMA – Dopo aver subito il pari, i giallorossi di Montella si rianimano e ricominciano a giocare come nel primo tempo. Girandola di cambi con Brighi e Menez che rilevano Taddei e Vucinic, mentre De Canio ci crede e manda dentro Chevanton per Rispoli. La Roma non riesce a sfruttare il maggior possesso palla, con De Rossi che ci prova dalla distanza, ma senza precisione. L’episodio che decide la gara arriva al 89′, quando Munari colpisce con le mani un colpo di testa di Borriello. Sul dischetto si presenta Pizarro, che trasforma il penalty non senza polemiche, poichè si ferma durante la corsa per tirare dagli 11 metri. Dopo 4′ minuti di recupero si conclude la partita. Festa Roma, rimpianti Lecce.

    IL TABELLINO

    Lecce: Rosati, Rispoli (78′ Chevanton), Gustavo, Fabiano, Brivio, Munari, Giacomazzi, Vives, Grossmuller (42′ Corvia), Olivera, Jeda. A disp: Benassi, Piatti, Donati, Mesbah, Bertolacci.

    Allenatore: De Canio.

    Roma: Doni, Cassetti (29′ Juan), Mexes, Burdisso, Riise, Pizarro, De Rossi, Vucinic (80′ Menez), Perrotta, Taddei (68′ Brighi), Borriello. A disp: Julio Sergio, Castellini, Simplicio, Caprari.

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Damato di Barletta. Assistenti: Viazzi e Liberti. Quarto uomo: De Marco

    Reti: 32′ Vucinic, 75′ Giacomazzi, 89′ Pizarro (rig.)

    Ammoniti: De Rossi, Rispoli, Perrotta e Brighi