Autore: Rapa Luciano

  • Pescara, schiarita in società? Respinte le dimissioni del CDA

    Pescara, schiarita in società? Respinte le dimissioni del CDA

    Torna il sereno a Pescara dopo le dimissioni dell’intero CDA, dal Presidente De Cecco all’Amministratore Delegato Sebastiani, rassegnate nella serata del 31 Maggio. L’assemblea fiume dei soci nel pomeriggio del 3 Giugno ha respinto in toto le dimissioni. Questo il comunicato ufficiale in versione integrale:

    “I Soci della Delfino Pescara 1936 Srl, riunitisi oggi, 3 giugno 2011, hanno all’unanimità respinto le dimissioni dei Consiglieri d’Amministrazione. I Soci hanno ringraziato l’attuale Consiglio d’Amministrazione per i risultati gestionali e sportivi conseguiti fin ora e hanno chiesto all’attuale CdA di rimanere in carica fino alla naturale scadenza del mandato (30 giugno 2011).
    Verrà convocata a breve un’Assemblea dei Soci per il rinnovo delle cariche sociali per l’esercizio 2011/2012”.

  • Puzzle sport. La Waterpolo Cup 2011 a Pescara

    Puzzle sport. La Waterpolo Cup 2011 a Pescara

    Sbarca in Italia la pallanuoto d’elite con un quadrangolare di prestigio internazionale che coinvolge quattro nazionali tra le migliori nella disciplina. Presso il complesso sportivo ‘Le Naiadi’ di Pescara, infatti, dal 10 al 12 Giugno le rappresentative nazionali di Italia, Germania, Australia e Croazia daranno vita ad un mini torneo che richiamerà gli appassionati della disciplina da ogni parte dello Stivale. La scuola di origine slava, da sempre ai primi posti di questo sport, è rappresentata dalla Croazia, nazionale che annovera molti campioni e che assume il ruolo di favorita del torneo insieme ai padroni di casa che vogliono riappropriarsi del posto di grande realtà della disciplina come negli anni aulici del ‘Settebello’.

    Questo il programma delle gare:
    10 Giugno: ore 19.30 Croazia-Germania; ore 21.00 Italia-Australia.
    11 Giugno: ore 19.30 Australia-Croazia; ore 21.00 Germania-Italia.
    12 Giugno: ore 19.30 Germania-Australia; ore 21.00 Italia-Croazia.

  • Caos a Pescara: si dimette tutta la società

    Caos a Pescara: si dimette tutta la società

    Un fulmine a ciel sereno è caduto su Pescara: l’intero CDA si è dimesso lasciando il Delfino senza società. Una situazione inaspettata giunta poche ore dopo la contestazione dei tifosi presenti a Cittadella nei confronti del D.S. Delli Carri e dopo un comunicato della tifoseria organizzata biancazzurra che aveva interrotto la ‘luna di miele’ con i vertici abruzzesi che hanno rilevato il sodalizio dopo il fallimento di due anni orsono. Questo il testo integrale del comunicato

    “Il presidente Giuseppe Adolfo De Cecco e tutto il CdA, nelle persone di Daniele Sebastiani, Alessandro Acciavatti, Amerigo Pellegrini, Giacinto D’Onofrio e Gianni Pagliarone, con rammarico, rassegnano le dimissioni dai vertici della Delfino Pescara 1936 Srl.

    Ringraziamo le istituzioni, il sindaco avv. Luigi Albore Mascia e l’amministrazione comunale, il presidente della Provincia Guerino Testa per il loro puntuale sostegno, il Questore Paolo Passamonti e il Prefetto Vincenzo D’Antuono e le Forze dell’Ordine tutte, la stampa e la nostra tifoseria che ci è stata vicino sin dall’inizio cullando con noi il sogno di riportare il Pescara nel calcio che conta.

    Tutto quello che abbiamo fatto, lo sapete, l’abbiamo fatto con il cuore: certo, chi non fa, non può sbagliare. E credo che noi per il nostro Pescara abbiamo fatto tanto. Tantissimo. Qualora avessimo commesso degli errori, riteniamo che siano stati commessi in buona fede, convinti di operare sempre per il bene dei nostri colori.

    In un anno abbiamo riportato la squadra in serie B, i nostri giovani non hanno sfigurato nelle rispettive categorie come qualcuno ama raccontare, ma hanno riportato ben tre qualificazioni e passaggi alla fase successiva con i Giovanissimi e gli Allievi Nazionali e la squadra Berretti. Il nostro tecnico Eusebio Di Francesco ha fatto esordire ben 6 giovani di belle speranze che ci invidiano tutti; tanti ragazzi sono nelle nazionali di categoria: ultimo solo in ordine di convocazione Marco Capuano che proprio in questi giorni è con l’under 21 di Ferrara, la nazionale più importante di settore; un giocatore, Capuano, che se non fosse stato per questa società, sarebbe finito a giocare in chissà quale categoria perché valutato erroneamente in passato.

    Alla luce di questo, forse, non abbiamo sbagliato così tanto. Quello che abbiamo fatto l’abbiamo fatto con coscienza e con passione. Ma oggi forse è arrivato il momento di farsi da parte: abbiamo compiuto quello che la città ci aveva chiesto, ovvero riportare il Pescara allo splendore di una volta. Missione compiuta, dunque. Ora la palla deve passare a qualcun altro, magari a qualcuno che non commetterà i nostri errori e che sarà bravo più di noi.

    Attendiamo degli imprenditori che rilevino la società che con onore e dignità abbiamo rappresentato: la consegneremo loro pulitissima, senza alcun debito e pronta a disputare un altro campionato di serie B dopo la splendida salvezza raggiunta quest’anno.
    Non vogliamo lucrare in alcun modo: siamo pronti a cederla a costo zero, non chiediamo nulla di quello che abbiamo investito in questi tre anni.
    Chiediamo solo a chi vuole farsi avanti, di farlo in fretta per non compromettere e vanificare le operazioni di mercato che avevamo intrapreso: infatti in questo momento anche le operazioni in entrata e in uscita sono state bloccate.

    Restituiamo una società sana: ma la restituiamo nella sua sede, nella giusta sede, non in Tribunale.

    Domani in occasione del “rompete le righe” della squadra al quadrangolare che abbiamo organizzato all’Adriatico, anche noi, presidente e amministratori, saluteremo e ringrazieremo il pubblico e i tifosi che ci hanno sostenuto in questi anni e ci congederemo attendendo imprenditori seri che vogliano portare avanti il nome del Delfino.
    DELFINO PESCARA 1936 Srl
    Il Presidente
    Giuseppe Adolfo De Cecco”

  • Il paradosso Pinna: da miglior giocatore del Pescara a disoccupato

    Il paradosso Pinna: da miglior giocatore del Pescara a disoccupato

    Il record di imbattibilità casalinga, parate d’autore in serie ma niente rinnovo di contratto: Salvatore Pinna è uno dei paradossi del calcio moderno, da miglior giocatore del Pescara a disoccupato (per poco si presume) di lusso. Per il secondo anno consecutivo è Tore Pinna ad aggiudicarsi il sondaggio della testata giornalistica e webtv ForzaPescara.TV ed essere eletto miglior calciatore del Pescara della stagione appena conclusasi. Con il 39.3% delle preferenze, l’estremo sardo ha preceduto Marco Verratti (32.7%), già uomo mercato (duello Napoli-Roma con la Samp pronta ad inserirsi al pari di Siena, Bologna, Fiorentina, Udinese ed Atallanta); al terzo posto staccato si è posizionato Marco Sansovini con il 9.8% nonostante sia stato il capocannoniere biancazzurro del torneo con 11 realizzazioni.
    Una stagione super per il portiere originario di Sorso che gli è valso l’ennesimo riconoscimento da parte dei tifosi biancazzurri, ma un’amara soddisfazione dato che gli attestati di stima dei supporters del Delfino non sono mai mancati a differenza di quelli della vertici societari intenzionati a non rinnovare il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno.

    Il portiere infatti non rientra più nei programmi nonostante sia stato spessissimo il valore aggiunto della squadra e gli è stato comunicato di trovarsi una nuova sistemazione. La sua avventura in riva all’Adriatico ha riservato momenti bui (l’avvio stentato in Prima Divisione, la telenovela di mercato nella scorsa stagione, la topica con il Livorno sino alla svista di Candussio a Vicenza passando per la squalifica per bestemmia) ma soprattutto momenti esaltanti. Come dimenticare, infatti, che fu il valore aggiunto non solo nella cavalcata promozione ma anche in questa stagione? Il record di imbattibilità interna fissato a 747 minuti, i miracoli in serie, le doti caratteriali da leader e l’affetto praticamente incondizionato della tifoseria non gli sono valsi il prolungamento della sua avventura in biancazzurro. Siamo ai saluti nonostante Pinna abbia sempre manifestato la sua volontà di rimanere a Pescara, città che ama e squadra alla quale si sente ormai legatissimo. I matrimoni, tuttavia, si celebrano in due e la società dannunziana pare voglia battere altre strade rinunciando all’usato garantito, anche se Pinna non ha mai fatto mistero di non pretendere un posto da titolare e di esser disponibile a fare da chioccia alle nuove leve, sperando oltretutto in futuro di poter entrare nei quadri tecnici una volta appesi i proverbiali scarpini al chiodo.

    Le ottime performance di Pinna non sono comunque passate inosservate e sulle sue tracce, ingolositi dalla possibilità di accaparrarsi a costo zero un elemento affidabile ed esperto, si sono già lanciati numerosi club. Circa gli altri candidati in nomination, l’allenatore Di Francesco, che resterà in Abruzzo nonostante le lusinghe di Lecce e soprattutto Cesena, ha raccolto il 6.7% dei consensi seguito dal migliore del girone d’andata secondo gli ‘elettori’ di FP.TV Emmanuel Cascione (4.6% dei votanti).

  • Verso Inter-Palermo, Iaconi ci racconta i segreti di Pinilla e Ranocchia

    Verso Inter-Palermo, Iaconi ci racconta i segreti di Pinilla e Ranocchia

    Non solo Eto’o e Pastore, Miccoli e Pazzini: la Finale di Coppa Italia 2010/11 tra Inter e Palermo, ultimo trofeo assegnato in Italia per la stagione agonistica in corso, ha altri protagonisti che possono risultare decisivi. Sfida nella sfida è quella tra Mauricio Pinilla, attaccante cileno dei rosanero, ed Andrea Ranocchia, difensore centrale dei nerazzurri e della Nazionale italiana di Cesare Prandelli. Gli addetti ai lavori sostengono che da chi vincerà questa sfida potrebbe dipendere l’esito finale del match.

    L’attaccante giramondo contro il difensore del prossimo decennio, il temperamento sudamericano e la voglia di gol versus l’ultimo prodotto d’elite della scuola calcistica difensiva nostrana: il Vieri cileno contro la Ranocchia diventata Principe, insomma. Andrea Iaconi, ex D.S. tra le altre di Pescara, Grosseto ed Arezzo ed accostato di recente al Bologna e ad altri club della massima serie, è colui che li ha scoperti, lanciati e poi ceduti a squadre di blasone con autentici capolavori di calciomercato proprio quando i due virgulti militavano nelle due squadre toscane (Pinilla a Grosseto e Ranocchia ad Arezzo).

    “E’ una bella soddisfazione nel mio piccolo per me, senza dimenticare che sulla panchina del Palermo c’è Delio Rossi che proprio io portai a Pescara” dichiara a IlPallonaro.com. Il suo capolavoro di mercato, tra i tanti che può annoverare nel suo prestigioso curriculum, è probabilmente proprio Pinilla, rilanciato dopo anni difficili e venduto a peso d’oro a Zamparini (soldi comunque ottimamente spesi a giudicare dai numeri e dalle prestazioni): “Pinilla mi fu suggerito dal procuratore perugino Dozzini che mi segnalò il ragazzo e mi raccontò le sue esperienze passate. Aveva girovagato per l’Italia e decisi di aggregarlo in prova nel ritiro del mio Grosseto. Dopo appena due giorni lo tesserammo, tanto ci aveva impressionato. Il campionato che disputò è storia nota”.

    Un torneo a dir poco straordinario condito, nonostante un infortunio che lo tenne fermo a lungo, da 24 reti in 24 partite disputate e dal titolo di vicecapocannoniere del torneo cadetto dietro Eder. “C’erano 5 o 6 squadre che lo volevano e che offrivano più o meno la stessa cifra, fu Pinilla a scegliere Palermo. Pensare che avevo quasi chiuso con il Milan ma ancora oggi non ho capito perché i rossoneri all’ultimo si tirarono indietro. Secondo me, se sta bene fisicamente e può avere continuità di impiego, Pinilla è tra le prime 4 punte attualmente in Italia”. L’altra scoperta di Iaconi è Andrea Ranocchia ma la sua storia è diversa: “Ranocchia era già nella rosa dell’Arezzo quando arrivai ed era giovanissimo ma già si vedevano le sue potenzialità.

    Ad Arezzo c’erano seri problemi societari tanto che mi ritrovai solo a gestire tutto. Ricordo che la trattativa con il Genoa fu molto complessa, non erano poi tanto convinti di prendere il ragazzo al punto che una volta decisi lo girarono al Bari. Il ragazzo con Ventura fece una stagione straordinaria e l’approdo all’Inter ed in Nazionale è stato una naturale conseguenza di quanto fatto”. Che inizino le danze per l’assegnazione della coccarda tricolore: Pinilla e Ranocchia, tra i tanti fuoriclasse presenti, sono pronti a dare il loro contributo.

  • Calcio a 5, Ponzio Pescara in finale scudetto con la Marca Futsal

    Calcio a 5, Ponzio Pescara in finale scudetto con la Marca Futsal

    L’impresa che in pochi si aspettavano ma che il popolo pescarese sognava e credeva possibile: la Ponzio Pescara espugna il parquet dell’Alter Ego Luparense e vola nella finale scudetto. Al termine di una semifinale palpitante conclusasi 3-4, gli uomini di Patriarca colgono lo storico traguardo e vendicano i cugini della Daf Chemi Montesilvano che nell’altro scontro incrociato tra Veneto ed Abruzzo erano stati eliminati dalla Marca Futsal. Si tratta della prima finale per aggiudicarsi il triangolino tricolore nella storia del team biancazzurro ed arriva dopo aver estromesso nella lotta scudetto una squadra che aveva vinto ben 3 degli ultimi 4 campionati. Chapeaux.

    In vantaggio per due volte con l’imprendibile PC, la Ponzio è stata raggiunta da Honorio prima e Vasconcelos poi ma, nella girandola di gol, l’uno-due firmato da Correia e Menini porta gli adriatici sul 4-2 vanificando l’ultima rete veneta di Chilavert. Ora sotto con la Finale, al meglio delle 5 partite: primo match il 4 Giugno (le altre sfide in programma 6 ed 11 con eventuali quarta e quinta gara il 13 ed il 18). Attenzione Marca Futsal, Pescara non vuole fermarsi!

  • Il Milan alla ricerca dei Golden Boys del prossimo decennio

    Il Milan alla ricerca dei Golden Boys del prossimo decennio

    Piccoli campioni crescono per diventare i fuoriclasse del domani: il Milan è alla ricerca dei nuovi Nesta ed Inzaghi su tutto il territorio nazionale per porre le basi, con largo anticipo, ai trionfi del domani. Lungimiranza, pazienza e competenza contraddistinguono questa opera di scouting che può portare il team più titolato al mondo, nel corso dei prossimi anni, a formare una cantera sul modello di quella straordinaria del Barcellona. All’interno di questa politica si inserisce il progetto “Milan Junior: crescere insieme ai grandi campioni” che il sodalizio di Via Turati ha inaugurato tempo fa con tantissime squadre affiliate in ogni dove dello stivale Tricolore.

    In Abruzzo, in tal senso, è attiva la ASD Gladius Pescara 2010 che sta portando avanti il progetto con ottimi risultati. La società adriatica il 30 Maggio alle ore 16,30 presso Palazzo Baldoni in Piazza Indro Montanelli a Montesilvano (Pe) terrà una conferenza stampa nella quale, in rappresentanza dell’Ac Milan, sarà ospite dell’evento Maurizio Ganz, ex calciatore e testimonial ufficiale del club rossonero, il quale interverrà durante la conferenza in qualità di relatore per illustrare e presentare il progetto Milan Junior, ed inoltre anticipare l’unico “Milan Junior Camp” d’Abruzzo, che si svolgerà dal 26 Giugno al 02 Luglio 2011 in Montesilvano, presso il campo “G. Speziale. Piccoli campioni crescono, ed il Diavolo Rossonero, calcisticamente parlando, è pronto ad accoglierli!

  • Golden Boys: Savelloni e Di Benedetto, i ‘delfini zebrati’

    Golden Boys: Savelloni e Di Benedetto, i ‘delfini zebrati’

    Giovanissimi ma da tempo sul taccuino degli addetti ai lavori: Luca Savelloni, portiere, e Marco Di Benedetto, centrocampista offensivo, sono pronti a spiccare il volo nel calcio che conta. Da tempo nel giro della Nazionale Under 16, il tandem dei ragazzini terribili del Pescara nonostante la giovane età hanno già esordito nella formazione Primavera ed hanno calamitato l’interesse di club della massima categoria.

    Su entrambi, infatti, si sono mossi i migliori team nazionali ma la Juventus sembra aver bruciato sul tempo la concorrenza: se per Savelloni siamo ancora agli inizi della trattativa, per Di Benedetto siamo alle battute conclusive e nell’affare rientrerà il prestito del promettente portiere bianconero Pinsoglio, attualmente al Viareggio e già guardiano titolare dei pali dell’Under 21 di Ciro Ferrara. Savelloni è un portiere ottimamente strutturato sul piano fisico che tra i pali si muove come un gatto ed è reattivo nelle uscite; Di Benedetto è un centrocampista di talento, dotato di visione di gioco e calcio dolcissimo.

    Questa l’opinione del tecnico Della Primavera biancazzurra Di Battista sui due talenti (fonte: ForzaPescara.TV): «Savelloni e Di Benedetto sono sicuramente due ragazzi dalle grandi prospettive. Di Benedetto, per le caratteristiche che mostra, è un attaccante esterno ed è un giocatore dalle grandi capacità tecniche. Deve migliorare sicuramente sotto l’aspetto caratteriale e temperamentale, ma ha tutte le qualità per arrivare in alto. Un ragazzo di grande moralità, educato e che ha tanta qualità tecnico-tattica che sicuramente lo porterà a fare bene. Savelloni è un portiere ben strutturato, sotto il punto di vista tecnico ha fatto notevoli progressi e come Di Benedetto, ricordiamoci che sono due ’95, deve maturare esperienze importanti in modo che per entrambi si possa capire dove possano arrivare. Ribadisco: devono crescere e migliorare ma sono due ragazzi di grande prospettiva».

  • Il Novara espugna Pescara e consolida il terzo posto in graduatoria

    Il Novara espugna Pescara e consolida il terzo posto in graduatoria

    Un Pescara in versione semi-balneare chiude la sua stagione tra le mura amiche cedendo l’intera posta in palio al Novara di Tesser che in un colpo solo si aggiudica la sfida tra matricole e consolida la terza piazza nel torneo dietro le corazzate Atalanta e Siena già promosse. Una doppietta di Bertani , realizzata al 25’, infatti, con la determinante complicità di Bartoletti , e al 63’ consegna agli archivi la sfida tra gli abruzzesi ed i piemontesi sul risultato di 1-2 dove il penalty realizzato da Sansovini al 78’ serve soltanto per le statistiche.

    Più che le assenze (numerosissime nel Pescara specie a centrocampo) e la freschezza atleta, la differenza è stata fatta dalle motivazioni con gli ospiti prepotentemente in corsa per gli spareggi promozione (il terzo posto in regular season determina vantaggi non trascurabili) mentre i padroni di casa, estromessi a Vicenza da un discutibile (eufemismo) rigore al 93’ fischiato dall’arbitro Candussio hanno la testa già all’estate. Le reti. Al 25’ Novara in vantaggio: Scavone dalla destra trova a centro area Bertani (che in precedenza aveva colpito un palo) la cui girata al volo non trova opportuna risposta da parte di Bartoletti che si lascia sfuggire la sfera determinando in tal modo lo 0-1 ospite.

    Al 63’ il raddoppio ospite: Porcari dal limite dell’area scaglia un tiro violentissimo al quale si oppone Bartoletti, ma sulla respinta Bertani da vero rapace ha gioco facile, pur defilato, a bucare la rete abruzzese. Al 78’, una magia in dribbling di Sansovini costringe al fallo da rigore Lisuzzo e l’arbitro decreta la massima punizione: dal dischetto lo stesso Sansovini griffa l’undicesima rete personale in stagione. Si conclude dunque con una sconfitta il 2010/11 tra le mura amiche per il Pescara di Di Francesco cui comunque va il plauso del popolo biancazzurro per quanto fatto vedere nel corso dell’annata calcistica, mentre il Novara attende gli ultimi 90 minuti per conosce la griglia playoff che potrebbe determinare, sulla scia del cesena degli scorsi anni, una doppia scalata da sogno.

    TABELLINO
    Pescara-Novara 1-2

    Marcatori: al 25’ e al 63’ Bertani (N), 78’ Sansovini su rig. (P)
    Pescara: Bartoletti, Zanon, Olivi, Mengoni, Capuano, Bonanni, Cascione, Berardocco (69’ Petterini), Giacomelli (46’ Maniero), Soddimo (74’ Bucchi), Sansovini. All. Di Francesco (squalificato; in panchina Pierini e Tomei). A disp. Cattenari, Sembroni, Vitale, Diamoutene.
    Novara: Ujkani, Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Gigliotti, Marianini (73’ Shala), Porcari, Rigoni (74’ Gheller), Scavone (63’ Pinardi), Motta, Bertani. All. Tesser. A disp. Fontana, Drascek, Rubino, Coubronne.
    Arbitro:Sig. Massa di Imperia coadiuvato dagli assistenti di linea Manna di Isernia e Vicinanza di Albenga (IV Uomo: Sig. Ceccarelli di Terni)
    Ammoniti: Soddimo, Berardocco (P), Gigliotti , Shala (N)
    Note: prima del match, intitolata sala della tribuna Maiella al compianto giornalista Rifredo Rocchi; nell’intervallo, consegnato dall’A.D. dannunziano Sebastiani un assegno in favore dell’AISM; presenti in tribuna il Sindaco L. Albore Mascia, il Procuratore Sportivo D. Di Campli e la vecchia gloria B. Nobili. Spettatori totali 5683, dei quali 3043 abbonati, per un incasso totale di euro 17754. Sparuta presenza di tifosi piemontesi nel settore della Curva Sud loro riservato.

  • Puzzle sport. Dalle parole ai fatti, parte la caccia allo scudetto del basket

    Puzzle sport. Dalle parole ai fatti, parte la caccia allo scudetto del basket

    Ormai ci siamo: scattano i playoff scudetto nel Basket nostrano che assegneranno il triangolino tricolore tanto ambito. Riuscirà qualcuno a scalzare la Montepaschi Siena dal suo trono ponendo fine a quell’egemonia assoluta che dura dal 2077 (primo scudetto senese, invece, datato 2004) ? Prima che a parlare sia il campo, con lo scontri Siena-Bologna e Treviso-Avellino nella parte alta del tabellone e Cantù-Varese e Sassari-Milano in quella bassa, a proferir parola sono i protagonisti. Nello ‘Speciale Palyoff’ del quotidiano ‘Tuttosport’, le aspirazioni, le speranze,l aspettative ed i progetti di alcuni protagonisti cullano i sogni di tifosi ed appassionati della palla a spicchi.

    Dan Peterson (Olimpia Milano): “Siena si può battere, Milano ci crede. Sassari, che sarà la nostra avversaria nei quarti dei playoff, lo ha già dimostrato: se fai la partita perfetta, la Montepaschi può cadere. L’importante è non avere mai paura”.
    Omar Thomas (Air Avellino): “battere la Mps ci ha dato fiducia, ma superarla in una serie playoff sarebbe un’impresa pazzesca. Contro il Benetton avremo il vantaggio della difesa. Poi con Siena ci proveremo”.

    Rok Stipcevic (Cimberio Varese): “l’Italia mi piace molto e la Serie A è fantastica, ogni partita è dura pure a livello di contatti. Credo in Varese, nei miei compagni, nello staff e dico che possiamo passare il turno”.

    James White: “Dinamo Sassari: “contro Siena abbiamo vinto, contro Cantù c’eravamo quasi riusciti, contro Milano non abbiamo mai trovato una soluzione per limitare la loro stazza.
    Alessandro Gentile (Benetton Treviso): “Treviso se la gioca con tutti nei playoff”.
    Stefano Mancinelli (Olimpia Milano): “basta secondi posti! Ho già perso troppe finali e voglio arrivare all’estate azzurra con il carico di entusiasmo. Per lo scudetto potrei ballare come Boateng. MA non sono capace”


    Giuseppe Poeta (Virtus Bologna):
    “Virtus, è solo l’inizio. Visti i tanti infortuni in squadra, considero la stagione positiva. Possiamo complicare la vita a Siena”. Caccia aperta alla dominatrice Siena, dunque: chi la spunterà?