Autore: Rapa Luciano

  • Il Pescara tra la finale playoff e le voci di mercato

    Ancora una partita da giocare, oltretutto la gara più importante di tutta la stagione, e la mente già proiettata al futuro: in attesa della finale playoff di ritorno contro l’Hellas Verona (match di andata terminato 2-2 e biancazzurri che coglierebbero il salto di categoria in caso di vittoria o di nuovo pari), a Pescara infuriano le ipotesi di mercato.
    Il passaggio di Marotta alla Juventus ha scatenato un vero e proprio effetto domino a livello di dirigenti sportivi che include il Direttore Generale pescarese Fabrizio Lucchesi, già in autunno accostato al Napoli, che è ora appetito da numerosi clubs di serie A (inizialmente Udinese e Bari, ora Bari, Bologna ed Atalanta; in Lega Pro è forte l’interesse del Taranto). Intervenuto in diretta telefonica a ‘Forza Pescara.tv’ (la web television dei tifosi pescaresi), Lucchesi non ha né confermato né smentito l’ipotesi di un possibile addio al Delfino ma la sensazione è che la sua avventura in riva all’Adriatico sia ormai al capolinea:

    • Non nascondo che il fatto di essere accostato a squadre blasonate di Serie A mi lusinghi“, ha dichiarato Lucchesi, “ma allo stesso modo dico che, in questo momento, io non ho testa che per il Pescara. Direi una bugia se dicessi che non ho ricevuto delle telefonate in cui mi è stata chiesta disponibilità ed alle quali ho risposto, correttamente, che avrei parlato di qualcosa soltanto a campionato concluso. A fine stagione incontrerò i miei dirigenti cui sono legato per un altro anno di contratto. A Pescara sto bene e c’è un progetto da sviluppare. Alla luce di questo, mi confronterò con la società, ma in questo momento non voglio parlar di nulla che non riguardi questa doppia sfida con il Verona“.

    Per la sua eventuale successione si fanno due nomi: quello di Andrea Iaconi (dato in pole position) che tornerebbe a Pescara con il suo competente staff dopo le fortunate esperienze di Arezzo e Grosseto, e quello di Vincenzo Minguzzi che conosce anch’esso la piazza abruzzese per aver militato da calciatore tra le fila biancazzurre (in ‘epoca Galeone’). Due soluzioni di ottimo livello ma se davvero si consumasse il divorzio da Lucchesi sembra quasi certo il ritorno nella stanza dei bottoni di Iaconi che starebbe già lavorando al rafforzamento del Pescara sia in caso di permanenza in Lega Pro che in caso di salto di categoria (il d.g. originario di Giulianova, infatti, avrebbe già bloccato una decina di calciatori che lo seguirebbero nella nuova avventura pescarese).

  • Prima Divisione, playoff: gare di andata dall’esito interlocutorio

    Le gare d’andata delle finali playoff in Prima Divisione di Lega Pro non regalano verdetti ovviamente definitivi, nemmeno a livello ‘virtuale’, rimandando agli ultimi infuocati novanta minuti di gioco (più eventuali supplementari) la decisione sulle sorti di Pescara,Hellas Verona,Cremonese e Varese.

    Match vibrante e denso di colpi di scena al ‘Bentegodi’: Hellas Verona e Pescara chiudono la prima sfida sul 2-2 (terzo pareggio stagionale tra le due compagini in altrettante partite disputate in questa stagione), un risultato che pone in posizione di favore i biancazzurri che qualora replicassero il segno X nella gara di ritorno (anche nell’extra time) salirebbero in Serie B in virtù del secondo posto conquistato al termine della regular season. Parte bene il team scaligero che sblocca subito il risultato con Ciotola (grossa ingenuità pescarese nella circostanza), Pescara che raddrizza la sfida prima con Ganci su rigore ( espulso il veronese Pugliese) e con Sansovini ma la beffa finale per il popolo biancazzurro (sugli spalti veneti 1903 supporters ospiti) porta il nome di Russo che con una splendida rovesciata trafigge Pinna al 94’ e lascia aperte le speranze gialloblu al ritorno nella cadetteria.

    Nella finale di andata del Girone A, invece, il derby lombardo tra Cremonese e Varese sorride ai grigiorossi di Venturato che nella circostanza sfruttano a dovere il fattore campo. E’ Mario Tacchinardi, il bomber che non ti aspetti, a firmare al 22’ st il gol decisivo che spezza l’equilibrio tra due squadre ben messe in campo e che non hanno lesinato impegno e generosità. Nel match di ritorno, il Varese di Sannino dovrà vincere con due reti di scarto per coronare il sogno promozione: un pareggio, infatti, manderebbe in orbita Guidetti e soci mentre una vittoria varesina con una rete di scarto al termine dei novanta di gioco condannerebbe le due squadre ai supplementari. Tra Pescara,Verona,Cremonese e Varese chi farà compagnia a Novara e Portogruaro? Ancora una settimana e lo sapremo.

  • Il Pagellone del Giro d’Italia 2010

    Il Pagellone del Giro d’Italia 2010

    Il Giro d’Italia 2010 ha riportato sotto i riflettori Ivan Basso che, dopo i noti problemi, ha bissato il successo rosa del 2006. Ecco il pagellone del Giro:

    10 IL PUBBLICO:
    sotto il sole (poco per la verità) o sotto la pioggia (tanta, troppa), il popolo del ciclismo ha assiepato le strade incitando i propri beniamini. Per tutti un incitamento o un appaluso, l’apoteosi del tifo pro e non del tifo contro di matrice calcistica. Dopo le ultime vicende legate al doping, qualcuno aveva paventato il rischio disamoramento del pubblico: smentito categoricamente dai fatti.

    9,5 IVAN BASSO:
    Era dato per favorito nel Giro dei grandi assenti e non si è sottratto alle sue responsabilità sorretto da una squadra fortissima e da una condizione psico-fisica ottimale. Rimedia alla tappa Lucera-L’Aquila con un resto di Giro perfetto, vincendo sullo Zoncolan e strappando il rosa ad Arroyo all’Aprica. Un grande leader, a dispetto dei detrattori, ed un campione ritrovato.

    9 TEAM LIQUIGAS. Era stata annunciata ai nastri di partenza come la squadra più forte presente al Giro e le strade italiane hanno confermato senza possibilità di smentita le previsioni della vigilia. Un team allestito per vincere dove ogni componente sapeva il proprio ruolo e lo ha svolto in modo impeccabile, da Agnoli a Kiserlovski passando per Szmyd e Vanotti fino a giungere ai due capitani senza escludere nessuno: una vera corazzata.

    9 VINCENZO NIBALI. Inserito in extremis in luogo di Pelizzotti, lo ‘squalo ’ si è reso artefice di una corsa rosa strepitosa a dir poco. Tre giorni in Maglia Rosa (interrotti solo dalla caduta di Montalcino), una tappa vinta (quella del Monte Grappa con una splendida stoccata in discesa), il fondamentale aiuto fornito a Basso ed il terzo posto finale: l’Italia del Pedale ha trovato il fuoriclasse del futuro.

    8 DAVID ARROYO. Non era dato tra i favoriti alla vittoria finale ed aveva scarsa considerazione anche tra gli outsiders ma questo spagnolo, secondo dietro Basso, ha disputato davvero un ottimo Giro ‘rischiando’ di portare a casa la maglia rosa finale. La sua discesa sul Mortitolo resterà un capolavoro, purtroppo (per lui) incompiuto.

    8 GLI AUSTRALIANI.
    Se il ciclismo italiano ha tanto sofferto in questo Giro ed è stato salvato dalla vittoria finale di Basso e dalle performances di Scarponi e Nibali, il movimento australiano si conferma in grande stato dando spettacolo, cogliendo successi di giornata e portando a casa la Maglia Rossa (Evans),la Maglia Verde (Lloyd) e quella bianca (Porte, il campione del domani).

    7,5 MICHELE SCARPONI. Beffato da Garzelli alla Tirreno-Adriatico (che gli nega il bis alla Corsa dei Due Mari), bissa il dispiacere per 13’’ finendo quarto dietro Nibali. Si accomoda dunque ai piedi del podio in un Giro che lo ha visto sempre protagonista (con una vittoria di tappa a nobilitare la sua corsa): è una splendida realtà del ciclismo italiano.

    7 ALEXANDRE VINOKOUROV.
    Non era giunto in Italia per vincere ma ha vestito 5 giorni la maglia rosa, ha vinto una tappa e colto il sesto posto finale lottando sempre. Ha pagato a caro prezzo l’imboscata della tappa Lucera- L’Aquila dove molti team,la sua Astana in primis, hanno sbagliato l’approccio e la lettura della corsa.

    6,5 CADEL EVANS. Avevano presentato il Giro 2010 come una sfida a due tra lui e Basso ed in effetti è stato così nonostante la grande corsa disputata da Arroyo. Capitano di una squadra che non lo ha aiutato, ha portato a casa la Maglia Rossa finale, una vittoria di tappa (Montalcino) ed ha indossato anche la maglia rosa. Non al meglio, poteva fare sicuramente di più ma è stato impareggiabile per grinta ed orgoglio.

    Una MENZIONE POSITIVA merita GILBERTO SIMONI che, dopo tanti successi regalati al suo pubblico, ha salutato il Giro in questa edizione dando dimostrazione di grande orgoglio.
    INSUFFICIENTI,invece, CARLOS SASTRE e DAMIANO CUNEGO che, giunti al Giro con obiettivi diversi, hanno fallito la corsa rosa.

  • Giro d’Italia 2010, l’epilogo

    E’ stato un Giro d’Italia particolare ma entusiasmante: quello che prima del via venne definito il “Giro degli assenti” in virtù dei forfait (per diversi motivi) dei campionissimi Armstrong, Contador, Menchov, Di Luca, i fratelli Schleck, Pelizzotti, Cavendish, Boasson Hagen etc, ha comunque riservato emozioni copiose e giornate di sport indimenticabili. La corsa rosa torna a parlare italiano con il successo di Ivan Basso, figliol prodigo del ciclismo nostrano, che rilancia il movimento tricolore alle prese con un difficile ricambio generazionale (ma le performances di Nibali,Cataldo, Agnoli ed altri lasciano ben sperare) e con gli annosi problemi legati al doping.

    “Vinca chiunque, ma che sia una vittoria pulita” dicevano gli appassionati del pedale che tappa dopo tappa seguivano le gesta dei campioni assiepando le strade dello stivale. Tante le immagini da custodire nella memoria: la gioia di Nibali, inserito in extremis nella corazzata Liquigas,mentre indossa la maglia rosa; l’arrivo di Montalcino dopo tanti km di fatica e sudore; la tappa Lucera-L’aquila, con lo struggente omaggio alle popolazioni terremotate e la cosiddetta ‘fuga bidone’ sotto la pioggia che ha capovolto le gerarchie della corsa rosa; l’orgoglio pugnace dei vecchi leoni Garzelli,Simoni,Vinokourov ed Evans, mai domi; le lacrime di gioia di Belletti, mentre taglia il traguardo a braccia alzate nella frazione dedicata a Marco Pantani; la splendida stoccata di Nibali ad Asolo e la furia di Basso sullo Zoncolan; la strenua ma vana difesa di Arroyo e la vittoria di Scarponi; le pendenze durissime del Gavia e del Mortirolo ed infine l’apoteosi all’ombra dell’Arena di Verona. Ciao Giro e grazie per queste settimane di grande sport: ci rivedremo tra un anno per leggere nuove pagine del grande romanzo nazional-popolare che dal 1909 scrivi con inchiostro rigorosamente rosa.

    8 Maggio – 1 tappa – AMSTERDAM – AMSTERDAM (cronometro individuale) 8.4 KM Vincitore Tappa: Wiggings – Maglia Rossa: Wiggings
    9 Maggio – 2 tappa – AMSTERDAM – UTRECHT 209 KM Vincitore Tappa: Farrar – Maglia Rosa: Evans
    10 Maggio – 3 tappa – AMSTERDAM – MIDDLEBURG 209 KM Vincitore Tappa:Weylandt – Maglia Rosa: Vinokourov
    11 Maggio – riposo
    12 Maggio – 4 tappa – SAVIGLIANO – CUNEO (cronometro a squadre) 32.5 KM Vincitore Tappa: Liquigas – Maglia Rosa: Nibali
    13 Maggio – 5 tappa – NOVARA – NOVI LIGURE 168 Vincitore Tappa: Pineau – Maglia Rosa: Nibali
    14 Maggio – 6 tappa – FIDENZA – CARRARA 166 KM Vincitore Tappa: Lloyd – Maglia Rosa: Nibali
    15 Maggio – 7 tappa – CARRARA – MONTALCINO 215 KM Vincitore Tappa: Evans – Maglia Rosa – Vinokourov
    16 Maggio – 8 tappa – CHIANCIANO TERME – TERMINILLO 189 KM Vincitore Tappa: C.Sorensen – Maglia Rosa: Vinokourov
    17 Maggio – 9 tappa – FROSINONE – CAVA DE’ TIRRENI 188 KM Vincitore Tappa: Goss – Maglia Rosa: Vinokourov
    18 Maggio – 10 tappa – AVELLINO – BITONTO 220 KM Vincitore Tappa: Farra – Maglia Rosa: Vinokourov
    19 Maggio – 11 tappa – LUCERA – L’AQUILA 256 KM Vincitore Tappa: Petrov – Maglia Rosa: Porte
    20 Maggio – 12 tappa – CITTA’ SANT’ANGELO – PORTO RECANATI 191 KM Vincitore Tappa: Pozzato – Maglia Rosa: Porte
    21 Maggio – 13 tappa – PORTO RECANATI – CESENATICO 222 KM Vincitore Tappa: Belletti – Maglia Rosa: Porte
    22 Maggio – 14 tappa – FERRARA – ASOLO 201 KM Vincitore Tappa: Nibali – Maglia Rosa: Arroyo
    23 Maggio – 15 tappa – MESTRE – MONTE ZONCOLAN 218 KM Vincitore Tappa: Basso – Maglia Rosa: Arroyo
    24 Maggio – riposo
    25 Maggio – 16 tappa – SAN VIGILIO DI MAREBBE – PLAN DE CORONES (crono individuale) 12.9 KM Vincitore Tappa: Garzelli – Maglia Rosa: Arroyo
    26 Maggio – 17 tappa – BRUNICO – PEIO TERME 173 KM Vincitore Tappa: Monier – Maglia Rosa: Arroyo
    27 Maggio – 18 tappa – LEVICO TERME – BRESCIA 151 KM Vincitore Tappa: Greipel – Maglia Rosa: Arroyo
    28 Maggio – 19 tappa – BRESCIA – APRICA 195 KM Vincitore Tappa: Scarponi – Maglia Rosa: Basso
    29 Maggio – 20 tappa – BORMIO – PONTE DI LEGNO / TONALE 178 KM Vincitore Tappa: Tschopp – Maglia Rosa : Basso
    30 Maggio – 21 tappa – VERONA – VERONA (crono individuale) 15.3 KM Vincitore Tappa: Larsson – Maglia Rosa: Basso

    Vincitore Giro d’Italia 2010 (Maglia Rosa finale): Ivan Basso.
    Podio: 1-Basso, 2-Arroyo,3-Nibali.
    Maglia Rossa: Evans.
    Maglia Verde:Lloyd
    Maglia Bianca:Porte

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  • Prima Divisione: definite le finali playoff. Retrocedono Giulianova,Pescina VdG, Paganese e Pro Patria

    Domenica 30 Maggio ha emesso i suoi verdetti per quanto concerne la Prima Divisione di Lega Pro: saranno Varese-Cremonese ed HellasVerona-Pescara le finali playoff che decreteranno le due squadre che faranno compagnia a Novara e Portogruaro nel salto di categoria mentre Pro Patria,Paganese,Giulianova e Pescina VdG si aggiungono a Lecco e Potenza (retrocesso d’ufficio) nel lotto delle squadre che l’anno prossimo giocheranno in Seconda Divisione. Playoff.

    Nel Girone A così come nel Girone B, tutto secondo copione: il Varese estromette il Benevento dagli spareggi promozione così come fanno Cremonese,Pescara e Verona nei confronti rispettivamente di Arezzo,Reggiana e Rimini. Sarà dunque un derby lombardo a decretare la seconda squadra ad aver diritto di giocare nella prossima stagione in Serie B: sarà una sfida aperta ad ogni risultato, con un leggero favore nei pronostici per i grigiorossi che affronteranno i varesini privi di Ebagua (espulso nella gara di ritorno contro i campani). Hellas Verona-Pescara, invece, sarà la duplice sfida al vertice del 6 e 13 giugno per il raggruppamento B: sembra l’epilogo più giusto tra le due compagini che nel bene e nel male hanno caratterizzato l’annata calcistica salvo poi essere beffate entrambe dal Portogruaro al minuto 88 dell’ultima gara della stagione regolare.

    Anche qui pronostico aperto ad ogni risultato con il Pescara che appare leggermente favorito in virtù di una migliore condizione fisica e del secondo posto finale in regular season che consentirebbe agli adriatici di raggiungere il proprio obiettivo con due pareggi. Playout. Verdetti definitivi negli spareggi playout: nel Girone A fanno festa Viareggio e Pergocrema che spediscono all’inferno Pro Patria e Paganese . Le quattro squadre hanno dato vita a scontri vibranti ed emozionanti ma a gioire alla fine sono gli uomini di Rastelli e Rossi. Nel Girone B, il duplice confronto tra Puglia ed Abruzzo vede vincenti le squadre pugliesi: Foggia ed Andria estromettono rispettivamente Pescina VdG e Giulianova dalla Prima Divisione. Molto intensa e non senza polemiche la sfida di ritorno tra Foggia e Pescina: i marsicani sfiorano l’impresa ma vengono beffati in extremis da una rete di Caraccio dopo che la partita era stata a lungo sospesa per un invasione di campo. Gli abruzzesi hanno annunciato ricorso: cosa accadrà?

  • Play-off: Pescara-Reggiana 2-0. Ganci e Zizzari si regalano l’Hellas

    Ganci e Zizzari mandano in estasi Pescara regalando al team biancazzurro il diritto di affrontare l’Hellas Verona il 6 ed il 13 Giugno nella doppia finale playoff del Girone B di Prima Divisione. Questo è il responso della semifinale di ritorno tra Pescara e Reggiana che, dopo lo 0-0 dell’andata, hanno dato vita ad una gara intensa con i padroni di casa che hanno letteralmente dominato la scena. Le reti: nel primo tempo, al 15’ Sansovini sfugge a Girelli sulla fascia sinistra e serve Ganci ben posizionato a centro area che non lascia scampo a Tomasig; nella ripresa, al 38’ il neo entrato Zizzari colpisce con una perfetta conclusione su suggerimento in verticale di Dettori.

    PESCARA-REGGIANA 2-0
    Marcatori: 15’pt Ganci, 38’ st Zizzari
    PESCARA (4-4-2): Pinna, Zanon,Olivi,Mengoni,Petterini,Gessa,Tognozzi(42’ st Zappacosta),Coletti,Dettori,Sansovini(33’st Zizzari),Ganci.(24’ st Soddimo) All. Di Francesco.
    REGGIANA (4-4-1-1): Tomasig,Girelli(11’ st Romizi),Stefani,Zini,Mei,Nardini,Maschio(11’ st Ferrari),Saverino,Anderson(33’ sy Viapiana),Alessi,Ingari. All. Dominissini.
    Arbitro: Sig. Pierluigi Gambini (Roma 1), coadiuvato dagli assistenti Fortarezza e Tozzi.
    Ammoniti:Zappacosta, Petterini,Mengoni,Tognozzi
    Note: all’andata, Reggiana-Pescara 0-0; durante la regular season, Reggiana-Pescara 2-1 e Pescara-Reggiana 3-0.

  • Numeri e curiosità del Giro d’Italia

    • 8,4: i km iniziali della più importante corsa a tappe italiana, vale a dire il percorso della prima tappa (cronometro individuale Amsterdam-Amsterdam vinta da Wiggings)
    • 262: i km della tappa più lunga del Giro 2010, la numero 11 (Lucera-L’Aquila), che ha decretato uno scossone impensabile alla vigilia nella classifica generale.
    • 42: le vittorie di tappa complessive colte nella corsa rosa da Mario Cipollini, leader di questa speciale graduatoria davanti al mitico Binda (41 successi parziali)
    • 1: il numero indossato da Cadel Evans in questa edizione: sarebbe spettato al vincitore della scorsa edizione, il russo Menchov, assente però nel 2010.
    • 1909: anno della prima edizione del Giro, vinta da Ganna.
    • 5: il numero di Giri in cui hanno trionfato Binda (1925,1927,1928,1929,1935),Coppi (1940,1947,1949,1952,1953) e Merckx (1969,1971,1973,1974,1975) ed inoltre i Giri tra il 1991 (vittoria di Chioccioli) ed il 1997 (vittoria di Gotti) in cui hanno trionfato consecutivamente ciclisti stranieri (2 volte Indurain,1 pro capite Berzin,Tonkov,Rominger).
    • 4: le edizioni saltate dal Giro in occasione della Prima Guerra Mondiale mentre 5 sono stati gli anni di assenza della corsa rosa sulle strade dello stivale in occasione del Secondo Conflitto Mondiale.
    • 1987: anno di grazia dell’irlandese Roche che trionfò al Giro, al Tour e al Mondiale.
    • 1998: l’anno in cui il compianto Marco Pantani realizzò l’accoppiata Giro-Tour.
    • 93: il numero totale delle edizioni del Giro corse dalla sua nascita ad oggi.
    • 21: il numero totale delle tappe del Giro 2010 di cui 3, quelle iniziali, corse in Olanda.
    • 0: il numero dei partecipanti nel 2010 tra i componenti del podio del 2009; per motivi diversi, infatti, sono assenti Menchov, Di Luca e Pellizzotti.
    • 2: le edizioni vinte, consecutivamente, da Miguel Indurain (’92-’93)
    • 3: i GPM previsti nella frazione numero 19, la Brescia-Aprica nella quale si scala il terribile Mortirolo ed il numero di Giri vinti da Brunero,Bartali,Magni,Gimondi e Hinault.
    • 78: le maglie rosa complessive indossate da Eddy Merckx, primatista assoluto di questa speciale graduatoria statistica davanti a Binda (59) e Moser (57).
    • 6: le partecipazioni al Giro di Michele Scarponi che l’anno scorso vinse 2 tappe.
    • 1086: i metri di dislivello della cronoscalata individuale di Plan de Corones, tappa numero 16 (di 12,9 km) dell’edizione 2010 (vittoria di Garzelli).
    • 9: le tappe vinte da Alejet Petacchi in una singola edizione della kermesse rosa.
    • 27: le vittorie straniere in 93 annate rosa (primo posto per il Belgio, con 7 successi, davanti alla Francia con 6)
    • 3469: i km complessivi della kermesse rosa 2010 (2 i giorni di risposo).
    • 15: i km della tappa conclusiva del 2010, la cronometro sotto l’ombra dell’Arena di Verona dove nel 1984 concluse in rosa Francesco Moser.
  • Prima Divisione: analisi del primo turno di Playoff e Playout

    Il primo turno dei playoff e dei playout in Prima Divisione di Lega Pro per quanto concerne la stagione agonistica 2009/2010 non riserva grandissime sorprese, rispettando in quasi tutte le circostanze i pronostici della vigilia.

    Playoff. Nel Girone A, straordinaria affermazione esterna della Cremonese di Venturato che, grazie alle reti di Musetti e Bianchi, liquida seccamente l’Arezzo ed ipoteca il passaggio al turno successivo. Una prestazione maiuscola dei grigio rossi lombardi che, a meno di improbabili colpi di scena, affronteranno il retour match tra le mura amiche con la mente già alla finale dove affronteranno la vincente della duplice sfida tra Benevento e Varese. La gara d’andata tra campani e lombardi si è conclusa in parità, 2-2, risultato che mette tranquillità alla squadra meglio classificata durante la regular season, ossia il Varese di Sannino, ma i ragazzi di Acori hanno le carte in regola per espugnare la Lombardia e regalare ai propri tifosi la possibilità di continuare a sognare in grande. Nel Girone B, splendida affermazione esterna dell’Hellas Verona che di misura batte il Rimini, autentica bestia nera degli scaligeri dato che è stata l’unica squadra a batterli durante il torneo regolare in entrambe le gare (0-1 in Veneto, 3-2 in Romagna): l’avvento di Vavassori, subentrato a Remondina l’indomani della beffa dell’ultima gara di campionato, sembra aver dato al team gialloblu la necessaria scossa a livello psicologico apportando al contempo i giusti correttivi tattici. Termina con il risultato ad occhiali, come si diceva un tempo, invece, l’altra gara i programma, quella tra Pescara e Reggiana. Un risultato che va stretto agli abruzzesi che avrebbero meritato la vittoria ai punti per quanto fatto vedere in campo (da segnalare un palo colpito da Soddimo al 93’) ma il calcio non è la boxe ed i verdetti sono rinviati alla gara di ritorno.

    Playout. Le gare d’andata dei playout sorridono alle squadre impegnate in trasferta, cioè quelle che si sono meglio classificate durante le 34 giornate di campionato, tanto nel Girone A quanto nel Girone B. Due pareggi nel Girone A: Paganese-Viareggio si conclude sul risultato di 1-1 mentre Pro Patra- Pergocrema manda agli archivi uno spettacolare 2-2 (doppiette di Ripa e del capocannoniere del Girone Le Noci). Nell’altro raggruppamento, ha ormai un piede e mezzo in Seconda Divisione il Pescina VdG che tra le mura amiche perde 1-2 contro il Foggia di Ugolotti: difficilmente preventivabile nella gara di ritorno una grande affermazione dei marsicani con conseguente retrocessione dei pugliesi che avranno dalla loro parte un pubblico caldissimo. Più incerta la situazione nell’altra gara, Giulianova-Andria, che dopo il pareggio per 1-1 nella prima sfida rimandano la resa dei conti allo scontro che andrà in scena in Puglia. Gli abruzzesi dovranno compiere un’autentica impresa per battere i pugliesi trascinati dallo straripante Sy ma in passato ci hanno abituato a grandi sorprese: ce la faranno a salvarsi?

    Da segnalare infine la vittoria del Novara nella Supercoppa di Lega Pro: Portogruaro corsaro nella gara di ritorno in Piemonte per 3-2 ma, in virtù del successo maturato in Veneto per 3-1, gli uomini di Tesser escono vincenti dal prestigioso duplice confronto.

  • Julio Sergio vince il Premio Rocky Marciano 2010

    E’ Julio Sergio Bertagnoli, portiere italo-brasiliano della Roma, il vincitore della sesta edizione del Premio Marciano, il prestigioso riconoscimento intitolato al fuoriclasse del ring (ritiratosi imbattuto dopo 49 incontri con ben 43 vittorie per K.O.) che Ripa Teatina (CH) assegna ogni anno all’atleta originario del paese abruzzese che più si è distinto per risultati e prestazioni. Julio Sergio, la cui bisnonna era abruzzese, ha dichiarato a margine della premiazione di ieri: “è un onore per me ricevere un riconoscimento così importante e dedicato ad un campionissimo e sono contentissimo di essere in un paese, Ripa Teatina, che mi ha accolto benissimo in un periodo difficile” (prima di approdare alla Roma, infatti, l’estremo difensore giallorosso ha vissuto nel centro teatino per ricostruire il suo albero genealogico). “E’ stata una stagione positiva sia per me che per la Roma”, continua Julio Sergio, “ma abbiamo trovato sulla nostra strada un’ Inter fortissima e più costante. Ci riproveremo l’anno prossimo”. Da segnalare, infine, che è stato attribuito all’ex Campione del Mondo dei Superwelter Rocky Mattioli il Premio Marciano alla Carriera e che è stato attribuito un riconoscimento anche ad Alfonso Nanni, medaglia d’oro nelle bocce ai Giochi del Mediterraneo 2009.

  • Il Giro omaggia L’Aquila e le zone limitrofe

    A poco più di tredici mesi dal tragico sisma che ha sconvolto l’Italia, il Giro omaggia L’Aquila con l’arrivo di una delle tappe più interessanti dell’edizione 2010, la Lucera-L’Aquila che rappresenta oltretutto la frazione più lunga della corsa a tappe rosa (262 km).

    Un nuovo segnale di speranza e solidarietà da parte del mondo del ciclismo, che già in occasione della Tirreno-Adriatico aveva portato la sua carovana nel capoluogo abruzzese ancora drammaticamente alle prese con il post terremoto. Città e paesi limitrofi che cercano ardentemente di rialzarsi dopo i lutti e la distruzione del 6 Aprile 2009 ed in tal senso sono da segnalare alcune iniziative benefiche in sostegno delle popolazioni terremotate.

    Il Team Liquigas indosserà in occasione della Lucera-L’Aquila un nuovo casco dalla grafica inedita che poi verrà messo all’asta su ebay: i proventi dell’iniziativa saranno devoluti ad un’associazione locale, il ‘Collettivo 99’, per contribuire al lungo e doloroso processo di ricostruzione; il team Acqua&Sapone, invece, che ha sede proprio a L’Aquila, previo assenso dell’organizzazione, indosserà una maglia inedita e priva di sponsor dedicata ai terremotati abruzzesi (anche questa iniziativa prevede un’asta benefica con incasso devoluto ai più bisognosi); infine, dopo la felice riuscita della stessa iniziativa proposta durante la Tirreno-Adriatica, il giornalista Enrico Giancarli rilancia la sfida denominata ‘L’Aquila nel cuore’, vale a dire un’asta benefica di magliette (con il logo e lo slogan proposto) autografate dai campioni dei pedali per raccogliere fondi da destinare al rilancio dello sport nelle zone colpite dal sisma.