Autore: Rapa Luciano

  • Rivelazioni Mondiali: Sami Khedira, il metronomo tedesco

    Nella straripante Germania guidata da Ozil e Klose, un ruolo essenziale svolge Sami Khedira, il metronomo dello Stoccarda. Inserito nel gennaio scorso dal Guerin Sportivo nella lista dei 100 Under 23 più forti del Pianeta (ventunesimo posto), Khedira (origini tunisine) è un centrocampista abile sia in fase di interdizione che in quella di impostazione e risulta fondamentale, tanto nella sua squadra di club che in Nazionale, per dare equilibrio al suo team.

    In Nazionale è uno dei due mediani davanti alla difesa ed assicura copertura e geometrie ma è in grado di giocare sia da interno che da regista classico in una linea mediana formata da quattro uomini. Ancora giovane ed ottimamente strutturato fisicamente (189 cm per 81 kg), molto dinamico, vanta già una notevole esperienza internazionale avendo disputato 3 stagioni da titolare con lo Stoccarda (vinta una Bundesliga) e trionfato con l’Under 21 (oltretutto con la fascia di capitano al braccio) nell’Europeo di categoria. Il prezzo d’acquisto non è eccessivo e chissà che il suo compagno Molinaro non lo abbia già segnalato a qualche top club nostrano…

    Nome: Sami
    Cognome: Khedira
    Data di Nascita: 4-4-1987
    Nazionale: Germania
    Squadra di appartenenza: Stoccarda
    Altezza: 189 cm
    Peso: 81 kg

  • Il Pescara tra presente e futuro: la cavalcata verso la B in un Dvd benefico

    Il Pescara tra presente e futuro: la cavalcata verso la B in un Dvd benefico

    Non si placa a Pescara l’entusiasmo per la storica promozione in Serie B dopo il purgatorio della Lega Pro (tre stagioni) e l’inferno del fallimento. In attesa che vengano stilati i programmi agonistici per la stagione 2010/11 che segna dunque il ritorno nella cadetteria (la società in tal senso è già operativa e, dopo aver risolto favorevolmente le comproprietà di Soddimo e Zizzari, perdendo Coletti e Ciofani, iniziano a circolare i nomi dei primi rinforzi,Bruno e Catinali in primis), la tifoseria è in fermento per l’imminente uscita del DVD celebrativo ‘We are one’ realizzato da ForzaPescara.tv, la web television dei tifosi pescaresi.

    L’opera conterrà la storia del campionato con la sfida a tre tra Pescara,Portogruaro ed Hellas Verona, l’appendice dei playoff, la giornata della finale vissuta andando verso lo stadio ‘Adriatico-G.Cornacchia’, le emozioni del pre-partita, l’attesa della gara, la festa nello stadio,a bordo campo ed in città ed una lunga serie di contenuti speciali molto particolari. Lo slogan scelto da ForzaPescara.tv è ‘La nostra felicità per la solidarietà”: l’iniziativa, infatti, intende aiutare l’AGBE, l’Associazione Genitori Bambini Emopatici di Pescara presieduta da Massimo Parenti (per conoscere gli scopi dell’associazione basta cliccare sul sito www.agbe.it.).

    Info, prenotazioni e punti di distribuzione del DVD saranno resi noti sul sito www.forzapescara.tv e con spot sulle principali emittenti televisive, radio e a mezzo stampa. E’ altresì possibile prenotare una copia chiamando dalle 15.00 alle 19.00 tutti i giorni (escluso il sabato e la domenica) alla redazione di Forza Pescara.tv (085.9432549) mentre per candidarsi come punto vendita inviare un’ e-mail a [email protected]

  • Rivelazioni Mondiali: Miroslav Stoch, la terribile pulce slovacca

    L’Italia di Marcello Lippi abbandona il Mondiale 2010 e chiude al tempo stesso un’era calcistica e lo fa cadendo sotto i colpi della Slovacchia di Marek Hamsik. Tra i fratellini del ‘Marekiaro’ partenopeo, oltre ai conosciuti Vittel e Skrtel, una menzione particolare merita la terribile pulce Miroslav Stoch.

    Il Giovinco slovacco, leggermente più alto e pesante del suo alter ego italiano, è un esterno offensivo in grado di giocare su entrambe le corsie, favorito dalla buona tecnica di base e dalla facilità di calcio. Abile in entrambe le fasi di gioco, tanto quella difensiva che quella offensiva dunque, contro gli Azzurri stantuffa di raccordo tra centrocampo ed attacco perdendo inevitabilmente di lucidità sotto porta ma Criscito e compagni a lungo avranno gli incubi ripensando a lui.

    Punta esterna in un tridente o uomo di fascia a centrocampo, Stoch è preziosissimo tatticamente e nel 4-2-3-1 disegnato dal C.T. Weiss sembra aver trovato la sua collocazione ideale. Giovanissimo, ha già una vasta esperienza internazionale dopo aver militato nel Chelsea e nel Twente: il Fenerbahce, sua prossima squadra, ha anticipato tutti portandosi a casa il folletto dorato slovacco.

    Nome: Miroslav
    Cognome Stoch
    Noto a Nitra il 19-10-1989
    Nazionale: Slovacchia
    Ruolo: Centrocampista, ala
    Squadra di appartenenza: Fenerbahce
    Precendenti squadre: Nitra, Chelsea, Twente

  • Rivelazioni Mondiali: Luis Alberto Suarez il lanciere dell’Uruguay

    Rivelazioni Mondiali: Luis Alberto Suarez il lanciere dell’Uruguay

    Di lui non si può parlare certamente come di una vera e propria rivelazione, dato che il suo nome è sulla bocca di operatori di mercato e tifosi da molti mesi ormai, ma Luis Alberto Suarez è tra gli under 23 visti all’opera in Sudafrica quello che, eccettuato Leo Messi, ha fatto vedere le cose migliori.

    Punta letale sotto porta e di gran movimento, il cannoniere dell’Ajax costituisce con Forlan dell’Atletico Madrid e Cavani del Palermo un tridente atipico ma pericolosissimo. L’Uruguay di mister Tabarez, autentica sorpresa della fase a Gironi della rassegna iridata 2010, ha palesato un buon calcio ed ha colto il primo posto nel suo raggruppamento d’appartenenza grazie alla vittoria per 1-0 sul Messico con un gol di testa griffato da Suarez su cross di Cavani (nella circostanza l’inviato di ‘Tuttosport’ gli ha attribuito un bel 7 in pagella). Il pupillo di Fonseca (operatore di mercato ed ex calciatore di Cagliari, Napoli, Roma e Juventus) è un pezzo pregiato di mercato e l’Ajax, sua attuale squadra di appartenenza, vuole capitalizzare al massimo dalla sua cessione.

    Esploso nel Nacional Montevideo giovanissimo, sbarca in Olanda nel Groningen prima di approdare all’Ajax dove si mette in luce a suon di gol (74 in meno di 100 presenze distribuite in 3 stagioni) e di assist vincenti. Ben strutturato fisicamente e dotato di una buona tecnica di base, Suarez può giocare come punta ma è in grado di recitare anche il ruolo di trequartista atipico ed ha già colto prestigiosi successi individuali e di squadra: il fromboliere dell’Ajax non intende fermarsi e lavora sodo per costruirsi un futuro davvero dorato.

    Nome: Luis Alberto
    Cognome: Suarez
    Nazione: Uruguay
    Data di nascita: 24-01-1987
    Altezza: 182 cm
    Peso: 81 kg
    Squadra di Appartenenza: Ajax (Olanda)
    Precedenti squadre: Nacional Montevideo, Groningen

  • Mondiali 2010: i bocciati di Lippi. Ecco la nazionale degli assenti

    Mondiali 2010: i bocciati di Lippi. Ecco la nazionale degli assenti

    L’avvio stentato (eufemismo) della Nazionale italiana a Sudafrica 2010 rilancia le critiche circa le convocazioni del C.T. Marcello Lippi che avevano destato più di una perplessità già nel momento dell’ufficializzazione dei 23 prescelti. Il Commissario Tecnico italiano, in verità, è in buona compagnia in tal senso dato che anche Dunga, Maradona e Domenech erano stati oggetto di feroci critiche da parte di media e tifosi (come lasciare a casa elementi del calibro di Pato, Ronaldinho, Cambiasso, Zanetti, Benzema e Mexes, solo per citarne alcuni, e pretendere di essere immuni dagli strali dell’opinione pubblica?).

    Se tuttavia i due C.T sudamericani possono vantare comunque un parco giocatori di tutto rispetto ed il responso del campo (per ora) favorevole alle loro scelte, Domenech e Lippi vivono momenti delicati con il francese già eliminato e l’italiano che si gioca tutto contro la Slovacchia di Hamsik. Puntando sul modulo più frequentemente usato da Lippi in questo avvio di Mondiale, il 4-2-3-1, e giocando con gli esclusi, abbiamo provato ad ipotizzare una Nazionale degli assenti. Tra i pali Sirigu del Palermo, convocato da Lippi nei 30 azzurri iniziali e poi lasciato a casa (scelta questa non criticata). La linea a quattro difensiva, stante le indisponibilità di Ranocchia e Nesta, conta su Cassani a destra e Santon a sinistra (con l’eroe di Germania 2006 Fabio Grosso ed il romanista Cassetti rincalzi di lusso) mentre per il reparto centrale i prescelti sono Paolo Cannavaro, autore di un campionato splendido a Napoli, e Legrottaglie, vale a dire l’usato garantito.

    Per i mediani davanti alla difesa, la scelta ricade su Ambrosini ed Aquilani, giusto mix di fisicità e tecnica, freschezza ed esperienza, con D’Agostino e Nocerino come principali alternative. Per quanto concerne il terzetto di talentuosi alle spalle dell’unica punta, identificabile in Borriello (freddo sotto porta, forte fisicamente e perfetto per movimenti nel 4-2-3-1), pochi dubbi: fuori Miccoli per infortunio, i deputati ad inventare assist e reti sarebbero Giuseppe Rossi, Cassano e Balotelli con Cossu,Perrotta e Candreva ad accomodarsi in panchina. Un gruppo di calciatori di livello internazionale, dunque, lasciato a casa: questa Nazionale di Illustri Assenti avrebbe demeritato in Sudafrica?

  • Mercato: a Pescara si programma la prossima stagione in Serie B

    Si riparte da tre punti fermi a Pescara: Eusebio Di Francesco, Fabrizio Lucchesi e Daniele Delli Carri saranno i perni della stagione 2010/11. L’allenatore subentrato a Cuccureddu ha firmato nei giorni scorsi l’adeguamento del contratto, legandosi al sodalizio abruzzese fino al 30 Giugno 2012. A livello dirigenziale, congelato l’ingresso di nuovi soci (gli imprenditori Saladino e Pagliarone), la conferma di Lucchesi spazza via il campo dalle ipotesi di rimpasto che si erano susseguite in questi mesi con il dirigente ex Roma che aveva ricevuto offerte di società blasonate (Napoli, Udinese, Bologna, Atalanta e Bari): resterà invece al Pescara, rispettando il contratto in essere, mettendo a tacere le voci su Minguzzi, Iaconi e Valentini in arrivo in Abruzzo. All’esperto Direttore Generale è stato affiancato un uomo-mercato, Daniele Delli Carri, che da responsabile del settore giovanile è stato promosso in prima squadra.

    Già individuati i settori sui quali intervenire e circolano le prime, incontrollate, indiscrezioni sugli obiettivi di mercato. Un centrocampista di qualità, un attaccante da doppia cifra di reti ‘garantita’ ed esterni difensivi le priorità dopo aver risolto la grana comproprietà che, onde evitare il rischio buste, dovranno essere definite entro il 25 Giugno alle ore 19 (Zizzari, Ciofani e Coletti, rispettivamente con Ravenna, Cisco e Foggia, i casi più spinosi). Per la punta si fanno i nomi di Bruno, Iunco, Pilchmann o Moscardelli mentre per la linea mediana del campo si cerca uno tra De Liguori, Catinali ed Esposito (a metà tra Siena ed Hellas Verona, dunque non fattibile a breve l’operazione). Non trova per ora conferme invece l’ipotesi inerente il difensore Antonazzo, che invece sarebbe vicinissimo al Livorno. Intanto alla presenza dei massimi vertici istituzionali e provinciali, il Sindaco Luigi Albore Mascia ed il Presidente della Provincia Guerino Testa in primis, sono stati premiati dirigenti e staff tecnico del Delfino Pescara 1936 che ha colto la promozione in Serie B. “E’ un grande onore”, ha detto il Presidente De Cecco, “ma non vogliamo fermarci a questo risultato”.

  • Rivelazioni Mondiale: Siphiwe Tshabalala, il furetto del Sudafrica

    Ha firmato il primo, storico, gol della rassegna iridata 2010 (in Sudafrica-Messico 1-1), mandando in visibilio il pubblico di casa: Siphiwe Tshabalala è entrato nella storia del calcio mondiale dopo essere entrato già da tempo in quella del Sudafrica. Minuto numero 10 del secondo tempo: una palla recuperata viene trasformata in un contropiede letale con Tshabalala che incenerisce Perez con una saetta di sinistro che, diagonalmente, si insacca all’incrocio dei pali.

    Un gol bellissimo che gli è valso il riconoscimento di ‘Man of the Match’ dalla FIFA. Centrocampista che abbina qualità e quantità, Tshabalala si distingue per la facilità di corsa, la grande generosità (in tal senso richiama, anche per la struttura fisica, Rino Gattuso) e la facilità estrema con cui svolge entrambe le fasi di gioco (tanto quella di interdizione quanto quella di impostazione).

    Nato come esterno sinistro, è stato reinventato centrale e può giocare sia in una linea mediana a 4 uomini (in linea o a rombo), sia in un centrocampo a 3 elementi: perno inamovibile dei Kaizer Chiefs (una delle squadre principali del suo Paese), potrebbe essere uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato nonostante non sia più giovanissimo (compirà 26 anni a settembre, dunque è nel pieno della maturità agonistica). Con la sua Nazionale, oltre all’attuale Campionato del Mondo, ha disputato la Coppa d’Africa 2006 e 2008 e la Confederation Cup 2009, acquisendo una buona esperienza internazionale e sembra pronto a lasciare il Continente Nero per tentare l’avventura in Europa.

    Nome: Siphiwe
    Cognome: Tshabalala
    Nazionalità: Sudafricana
    Nato il 25 settembre 1984 a Soweto
    Altezza 170 cm
    Peso 72 kg
    Ruolo: Centrocampista
    Squadra d’appartenenza: Kaizer Chiefs

    Il primo gol di Sudafrica 2010: un gioiello di Siphiwe Tshabalala
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  • La vetrina dei giovani talenti: Luca Marrone, il metronomo della Juventus

    Luca Marrone, centrocampista diciannovenne della Juventus, è uno dei tanti paradossi del calcio italiano che sembra voler ritardare all’infinito, specie in un club di prima fascia, il lancio dei suoi giovani migliori: appena due presenze in Serie A ma perno della Nazionale Under 21.

    Ricordate Fabregas titolare dell’Arsenal ad appena diciassette anni? In Italia non sarebbe possibile. Luca Marrone, è un talento dal futuro assicurato: centrocampista centrale, recupera una quantità industriale di palloni per poi impostare con rapidità ed efficacia l’azione offensiva della sua squadra. Un po’ De Rossi ed un po’ Yaya Tourè, se vogliamo, con qualche vaga somiglianza anche con Pizarro e Liverani per la visione di gioco. Inoltre possiede una facilità di calcio davvero impressionante come ha dimostrato nella sfida tra le rappresentative Under 21 di Italia ed Ungheria: il gol del definitivo 2-0 per gli Azzurrini, infatti, è stato siglato proprio da Marrone con un tiro di sinistro preciso e potente scagliato da circa 18 metri.

    Cresciuto nel settore giovanile della Juventus con maestri del calibro di Marchio, Storgato, Maddaloni e Bruni, il talentino bianconero era stimatissimo sia da Zaccheroni ch,ovviamente,e dal suo antico mentore Ferrara, vale a dire gli allenatori dell’ultima annata calcistica juventina. Facile prevedere per lui un futuro luminoso, magari dopo un anno in prestito sull’esempio di Claudio Marchisio che è tornato alla Juventus dalla porta principale dopo una stagione di apprendistato ad Empoli. Il nuovo allenatore bianconero Gigi Del Neri, tuttavia, sembra prediligere centrocampisti delle sue caratteristiche e, nonostante la linea mediana bianconera sia affollata e passibile di ulteriori innesti (Palombo? Ledesma? Hernanes?), Marrone potrebbe giocarsi le sue carte nel ritiro estivo per ritagliarsi uno spazio importante a Torino già dalla stagione 2010/11.

  • Prima Divisione l’epilogo della stagione ’09/10: Varese e Pescara volano in Serie B

    Varese e Pescara in visibilio: le squadre allenate rispettivamente da Sannino e Di Francesco, infatti, vincono la lotteria dei playoff nei propri Gironi di appartenenza e salgono in Serie B, mortificando al tempo stesso le velleità di Cremonese e Verona che ora sperano in un ripescaggio per poter agguantare la cadetteria. I lombardi di Sannino ribaltano l’esito della finale d’andata (1-0 a Cremona per i grigio rossi) e grazie ad una doppietta di Buzzegoli tornano in serie B dopo ben 25 anni d’assenza. Una promozione meritatissima quella di Ebagua (assente per squalifica nella finale di ritorno) e compagni che hanno disputato una stagione da incorniciare, trovando sulla propria strada un Novara in versione super che gli ha negato l’accesso diretto in Serie B.

    Una Serie B che nella stagione 2010/11 non vedrà protagonista l’Hellas Verona, a lungo lepre del Girone B, beffata in extremis prima dal Portogruaro e poi dal Pescara. Oltre 18mila spettatori hanno assistito al grande ritorno del Pescara in Serie B dopo tre anni in Lega Pro ed il fallimento della scorsa stagione. Grande protagonista della cavalcata biancazzurra è stato mister Eusebio Di Francesco che, subentrato in corsa a Cuccureddu, ha saputo plasmare un collettivo di grandi individualità in una squadra (menzione d’onore per Ganci, autore di 3 reti nelle 4 partite dei playoff). A Pescara si guarda già al futuro: il Presidente De Cecco ha annunciato durante i festeggiamenti l’intenzione di confermare Di Francesco e Verratti e di voler stilare un piano triennale per riportare il Pescara in Serie A dopo l’epopea di Galeone.

  • Sudafrica 2010: favorite ed ousiders

    Mancano poche ore al via della rassegna iridata di calcio in Sudafrica che decreterà la squadra che scriverà il proprio nome dopo quello dell’Italia in qualità di Campione del Mondo, ma già da mesi addetti ai lavori e tifosi stilano le proprie griglie di selezioni nazionali favorite alla vittoria finale.

    Le principali squadre che ambiscono ad alzare al cielo africano il massimo trofeo sono le tradizionali rappresentative che in ogni torneo di livello vengono indicate come “potenziali vincitrici”. Innanzitutto Brasile ed Argentina, team che vantano una straordinaria tradizione calcistica e che anche nel 2010 contano di lasciare un indelebile segno. Entrambe accompagnate da qualche polemica circa le convocazioni (i rispettivi C.T. Dunga e Maradona hanno lasciato a casa elementi del calibro di Zanetti, Cambiasso, Pato e Ronaldinho in favore di carneadi o personaggi di caratura infinitamente inferiore come il viola Bolatti o la punta Grafite), sono accomunate dal grandissimo potenziale offensivo (addirittura spaventoso quello della Seleccion che può annoverare bocche da fuoco come Messi, Aguero, Milito, Tevez, Higuain e Palermo) e da qualche perplessità sul pacchetto arretrato nonostante in tal senso Dunga appare meglio attrezzato data la presenza di elementi come Julio Cesar, Maicon, Thiago Silva, Juan e Lucio.

    Zona centrale del campo in ambedue i casi muscolare, imperniata su Mascherano e Felipe Melo, e libertà di inventare ai funamboli in avanti guidati da Messi e Kakà. Sarà proprio la sfida a distanza tra il madrilista ed il blaugrana uno dei leit motiv della rassegna sudafricana: l’ex milanista è chiamato a trascinare i gialloverdi al loro sesto titolo mondiale con la sua classe mentre la pulce argentina deve cogliere l’occasione per dimostrare al mondo di essere per davvero il nuovo Maradona.

    Vietato fallire per entrambi così come è vietato fallire per i due allenatori, non da tutti ritenuti all’altezza del proprio delicato ruolo. In seconda battuta si posiziona l’Inghilterra di Fabio Capello che, nonostante gli infortuni di Ferdinand e Beckham, sembra essere ben attrezzata: l’allenatore italiano può contare su un grande centrocampo dopo aver risolto favorevolmente i problemi di convivenza tra Gerrard e Lampard e può contare su un Rooney in versione deluxe.

    Che sia l’anno propizio per i sudditi della Regina Elisabetta? Chi crede fermamente nella vittoria finale è la Spagna Campione d’Europa che riesce a coniugare gioco spettacolare e redditizio sulla falsariga di quello del Barcellona: Torres e Villa saranno chiamati a finalizzare le trame di centrocampo costruite da Iniesta,Xavi,Fabregas e Xabi Alonso. Attenzione massima alle Furie Rosse, dunque, che a differenza del passato sembrano possedere anche rincalzi ottimi.

    E l’Italia? Gli Azzurri, come spesso accade, partono con qualche polemica di troppo e sembrano essere accompagnati da molto scetticismo, ma nei momenti che contano riescono a tirare sempre fuori quel quid pluris motivazionale in grado di fare la differenza. Mister Lippi ha puntato sullo zoccolo duro del suo gruppo di pretoriani ma la paura dei tifosi è quella di dover pagar dazio all’assenza di uomini di grande spessore tecnico (Pirlo e Camoranesi in dubbio; non convocati, per diversi motivi, Balotelli, Cassano e Totti).

    Francia e Germania sembrano invece accomunate da un difficile ricambio generazionale che penalizza le velleità di vittoria finale dei due teams, anche se i tedeschi ci hanno abituato ad andare sempre ben oltre le aspettative iniziali (ricordate il 2002 ad esempio?). Infine l’Olanda, l’emblema del calcio spettacolo, il cui nome è assente dall’albo d’oro nonostante abbia disputato due finali consecutive e sia la patria del cosiddetto ‘calcio totale’. Grande talento ma fragilità difensiva e mancanza di un centravanti di livello assoluto le caratteristiche della squadra orange (un po’ come il Portogallo).

    Grande curiosità desta la Costa D’Avorio che potrebbe essere la vera sorpresa: grande fisicità, ottimo collettivo, incoraggianti progressi tattici e buonissime individualità. Attenzione ai fratellini di Drogba, dunque. Buon Mondiale a tutti!

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