Autore: Rapa Luciano

  • La crisi del calcio, parla il Presidente della Lega Pro Macalli

    La crisi del calcio, parla il Presidente della Lega Pro Macalli

    Il Presidente della Lega Pro Mario Macalli, intervenuto all’inaugurazione del corso di perfezionamento post laurea su diritto sportivo e giustizia sportiva, organizzato dalla facoltà di Legge dell’Università Statale di Milano e che si concluderà il 30 giugno prossimo, ha parlato di rispetto delle regole nell’organizzazione infrastrutturale delle società e dei provvedimenti che hanno fortemente penalizzato i club.

    “E’ una situazione che dispiace, è evidente che è un problema di organizzazione al quale dobbiamo rispondere”
    , si evince dal sito lega-pro.com. “Non si rispetta quanto stabilito dalla Legge Melandri sulla ripartizione degli introiti dei diritti tv – ha dichiarato Macalli – alla Lega Pro e alla Serie B spetterebbe il 6% degli introiti totali, più un altro 4% che, secondo la Legge Melandri, dovrebbe finire in una fondazione cui poi poter attingere per impiantistica, settori giovanili, e varie. Ma noi di questo 10% totale non abbiamo mai visto un euro. Noi vogliamo che siano rispettati i criteri di giusta ripartizione dei fondi. Abbiamo un numero di società nettamente superiore agli altri campionati”.

    Sulla riforma dei campionati, il presidente della Lega Pro ha dichiarato: “Siamo arrivati ad una situazione non più sostenibile: la riforma del calcio servirà a riportare questo sport a seguire regole precise e a permettere alle società di dare garanzie. Abbiamo lavorato ad una proposta concreta della riforma che presto presenteremo”.

  • Serie B, chi è la vera favorita per il primo posto?

    Serie B, chi è la vera favorita per il primo posto?

    Quale sarà la regina della Serie B targata 2010/11, il Super Novara dei Miracoli, lo spumeggiante Siena di Antonio Conte o l’armata atalantina capitanata dal discusso Colantuono? Classifica, responso del campo e mille altre valutazioni sembrano far propendere l’ago della bilancia in favore della ‘Dea Bendata’ lombarda. Se il Novara possiede il miglior attacco della categoria con 45 marcature totalizzate in appena 25 partite ed il Siena sembra avere mille soluzioni tutte di livello eccellente, la squadra più ‘quadrata’ e pronta al salto sembra essere proprio quella che era partita meno bene, forse, ma che cammin facendo è riuscita a trovare una sua precisa identità.
    Un organico strepitoso, qualitativamente e quantitativamente eccellente, corroborato a gennaio dagli arrivi di Bjelanovic, Marilungo (quotato circa 5 milioni di euro!) e Delvecchio nonostante la partenza di Ardemagni (il cui rendimento non è stato pari alle aspettative): l’Atalanta di Colantuono è la vera corazzata della Serie Bwin e punta con estrema decisione al salto diretto nella massima serie. Conseguentemente, non stupiscono il primo posto in graduatoria solitario (50 punti), il record di vittorie totali (15) e il titolo di seconda miglior difesa del torneo dietro il Varese (18 reti incassate contro le 16 subite dalla Sannino’s Band; un solo gol incassato nel 2011).

    I nerazzurri sbriciolano record giornata dopo giornata. Il 4-4-2 di mister Colantuono, non spettacolare ma sicuramente redditizio, permette varie soluzioni e sembra essere il modulo perfetto per esaltare le doti dei numerosi funamboli della rosa: quale altra squadra può disporre di elementi del calibro di Ruopolo, Tiribocchi (già 9 gol), Marilungo, Pettinari, Ferreira Pinto, Doni, Ceravolo e Bjelanovic? A centrocampo, accanto al baby esterno Bonaventura, il duo Carmona-Barreto e Padoin rappresentano assolute garanzie (con l’esperto Delvecchio pronto all’uso) mentre in difesa, tra Troest, Talamonti, Peluso, Bellini, Capelli e Manfredini, il tecnico ex Samb ha solo l’imbarazzo della scelta per disegnare il pacchetto arretrato a protezione di Consigli. Il rendimento tra le mura amiche, infine, parla di 9 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta in 13 gare disputate con 20 gol fatti e 7 subiti. A conferma di quanto detto, il massimo conoscitore delle vicende nerazzurre vale a dire il Direttore di TuttoAtalanta.com, Lorenzo Casalino, ha dichiarato a ForzaPescara.tv in collegamento telefonico: “L’arrivo di Marilungo ha dato maggior qualità e soluzione offensiva all’Atalanta, addirittura è arrivato Bjelanovic, un giocatore che mastica bene la categoria e il campionato italiano. Una “Ferrari” che è competitiva in ogni reparto“.

  • Marilungo regala 3 punti d’oro all’Atalanta contro il Pescara (1-0)

    Marilungo regala 3 punti d’oro all’Atalanta contro il Pescara (1-0)

    Un buon Pescara, combattivo e ben messo in campo, paga a caro prezzo l’unica disattenzione commessa e consegna l’intera posta in palio alla capolista Atalanta che coglie l’ottavo risultato utile consecutivo (una sola rete incassata nel 2011): si spiega così l’1-0 maturato a Bergamo nella quarta giornata del girone di ritorno in virtù della rete firmata da Guido Marilungo.

    Confermate le indiscrezioni della vigilia sul fronte formazioni, con Di Francesco che lancia il baby Giacomelli (esordio in B per lui) dal primo minuto (Gessa in panchina, Bonanni parte da destra con il ‘Piccolo Principe’ sull’out opposto) mentre Colantuono scioglie in favore di Ceravolo il dubbio sulla linea mediana che lo vedeva in ballottaggio con Bonaventura (Ferri sostituisce l’indisponibile Bellini). Spetta ai padroni l’onere di condurre e danze con gli ospiti che, schierati con un 4-5-1 modificabile in fase di possesso in un atipico 4-3-3, rintuzzano gli attacchi bergamaschi per poi cercare di condurre pericolose ripartenze. Primo tempo di buon livello ma che no regala occasionissime ad entrambe le compagini e squadre al riposo sul risultato di 0-0. Al rientro delle squadre in campo, Di Francesco schiera Gessa in luogo di Bonanni, vittima di una botta che lo costringe ad alzare bandiera bianca.

    Al 10’ l’Atalanta sblocca il risultato con la complicità di una colossale dormita collettiva dei biancazzurri: i bergamaschi battono rapidissimamente una punizione dalla propria trequarti, palla a Marilungo che a tu per tu con Pinna trafigge il portiere pescarese con un preciso quanto facile pallonetto. Dopo 55 minuti di sostanziale equilibrio, dunque, la capolista lombarda passa in vantaggio più per demeriti altrui che per meriti propri.

    Il Pescara non demorde e cerca di rimettersi in carreggiata, ma l’Atalanta sembra non patire eccessivamente il ritorno di fiamma abruzzese. Al triplice fischio del Direttore di gara, il Pescara esce sconfitto da Bergamo al termine di una gara ben disputata ma sulla quale ha inciso in modo ineluttabile l’ingenuità commessa sul gol griffato da Marilungo.

    Atalanta-Pescara 1-0
    Reti: 10’ st Marilungo (A)

    Atalanta: Consigli, Raimondi, Troest, Capelli, Ferri , Ceravolo (19’ st Delvecchio) , Carmona, Barreto, F.Pinto, Tiribocchi (27’ st Ruopolo), Marilungo (40’ st Doni). All. Colantuono
    Pescara: Pinna, Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini, Ariatti (32’ st Stoian), Cascione, Tognozzi, Bonanni (1’st Gessa), Giacomelli (13’ st Soddimo), Sansovini. All. Di Francesco.
    Aebitro: Sig. Gallione di Alessandria.
    Ammoniti: Gessa , Olivi, Mengoni (P)
    Note: all’andata, Pescara-Atalanta 0-2. Olivi,diffidato, salterà la gara interna con il Varese poiché ammonito al 31’st. Recuperi, 0’ pt e 6’st

  • Chi è il Golden Boy della Serie B? Sceglietelo voi con Sky

    Chi è il Golden Boy della Serie B? Sceglietelo voi con Sky

    Da sempre la Serie B è la fucina dei talenti del domani, elementi in grado di portare l’Italia ai vertici del calcio mondiale. In questo momento di crisi del calcio nostrano, è dalle serie minori che bisogna ripartire per svezzare le nuove leve di un futuro nuovamente glorioso.

    A decidere quale sia il miglior talento della Serie bwin 2010/2011 potete essere voi, cliccando all’indirizzo www.sky.it/giovanitalenti.

    Calcio d’inizio per la prima fase a girone unico su Sky.it – la testata giornalistica on line di Sky – mercoledì 2 febbraio (fino al 18 aprile), con un tabellone che coinvolgerà 32 giocatori, uno per squadra, più 10 scelti dalla redazione di Sky Sport. Alla seconda fase passeranno gli 8 più votati che si affronteranno in un tabellone a eliminazione diretta, dai quarti di finale alla finalissima che terminerà il 27 maggio. Il vincitore verrà premiato, in diretta su Sky Sport, dal campo di gioco in cui sarà impegnato per l’ultima giornata di campionato.

    Sia nella prima che nella seconda fase il voto sarà aperto a tutti gli utenti del sito (non bisogna quindi essere registrati per votare) e sarà possibile votare una volta al giorno. I risultati delle votazioni saranno aggiornate in tempo reale.

    Di seguito la lista dei 32 giocatori candidati:

    ALBINOLEFFE: Mattia Valoti
    ASCOLI: Ettore Mendicino
    ATALANTA: Francesco Rossi
    CITTADELLA: Manolo Gabbiadini
    CROTONE: Alessandro Crescenzi, Louisse Parfait, Milan Djuric
    EMPOLI: Diego Fabbrini, Roberto Soriano, Daniele Mori, Levan Mchedlidze
    FROSINONE: Francesco Di Tacchio, Gianmarco Zigoni
    GROSSETO: Yaw Asante, Ciro Immobile
    LIVORNO: Matteo Lignani
    MODENA: Mattia Spezzani
    NOVARA: Michel Morganella
    PADOVA: Stephan El Shaarawi
    PESCARA: Marco Verratti, Stefano Giacomelli
    PIACENZA: Alessandro Sbaffo
    PORTOGRUARO: Mirko Giacobbe
    REGGINA: Nicolas Viola, Giuseppe Rizzo
    SASSUOLO: Jonathan Rossini
    SIENA: Luca Marrone
    TORINO: Dejan Lazarevic, Alen Stevanovic
    TRIESTINA: Riccardo Brosco
    VARESE: Wilfred Osuji
    VICENZA: Gianvito Misuraca

  • Giovanni Galeone, 70 anni di calcio

    Giovanni Galeone, 70 anni di calcio

    Una vita spesa per il calcio, prima da calciatore, anche se non di primissima fascia, e poi da allenatore ed insegnante di calcio: ora che le luci della ribalta sono lontane, anche dopo aver tagliato il traguardo dei 70 anni Giovanni Galeone fa parlare di sé. Una storia di calcio champagne legata a doppio filo con Pescara e la squadra di calcio biancazzurra, emblema di un’intera Regione, l’Abruzzo, che con lui ha sognato.

    Per tutti è stato, è e resterà “Il Profeta” o “Il Messia”, anche se l’età dovrebbe modificare questi appellativi unificandoli ne “Il Saggio”. L’indole, tuttavia, non si può cambiare neppur volendo e l’età che avanza è solo un dato anagrafico per chi, come lui, non può tradire una vita vissuta sempre al massimo.

    Giovanni Galeone, è di lui che stiamo parlando, compie 70 anni. Ha scritto pagine indelebili dell’epopea biancazzurra ed è destinato a restare, ad imperitura memoria, come l’allenatore più importante della lunga storia del calcio pescarese.

    Due promozioni in Serie A ed una salvezza nella massima serie lo hanno fatto entrare di diritto nel cuore del popolo pescarese. Un carattere vulcanico che si sposa alla perfezione con una città gaudente come Pescara ed un calcio spettacolare e redditizio hanno reso il legame tra ‘Il Gale’ e la città dannunziana inscindibile anche dopo il suo addio alla panchina biancazzurra. Iniziò la sua avventura in riva all’Adriatico con un manipolo di ragazzini destinati a giocare in Serie C e, dopo l’ormai celebre ripescaggio, condusse i suoi uomini in Serie A al termine di una cavalcata trionfale suggellata dalla vittoria finale sul Parma di Sacchi in uno Stadio Adriatico gremito e festante come non mai.

    Maestro di calcio e uomo sopra le righe, il tutto racchiuso in una persona. Espugnare San Siro mortificando l’Inter per 2-0 o schiantare la Juve in Abruzzo grazie alle perle di Junior e Pagano: tutto ciò che Galeone toccava diventava oro, come una sorta di Re Mida calcistico che a Pescara aveva trovato il suo regno. Non sono state tutte rose e fiori: esoneri, contestazioni e polemiche non sono mancate, ma il grido “Galeone-Gale-Galeone” è riecheggiato a lungo a Pescara, più forte del fragore delle onde che si infrangono sulla riva. Il secondo approdo in Serie A è stato meno inaspettato del primo, ma ha confermato tutte le caratteristiche dell’uomo e del tecnico Galeone.

    Quale altro allenatore, vincendo 4-2 con il Milan degli Imbattibili avrebbe spronato i suoi a cercare il quinto gol invece di difendere il risultato? Quale altro allenatore sarebbe stato in grado di conquistare Roma grazie ad una tripletta di Tita e poi scivolare dalla zona Uefa alla retrocessione senza rinunciare al suo credo calcistico, quel 4-3-3 spettacolare che ha incantato tutta Italia? Il resto è stato un mietere successi altrove (Perugia ed Udine) ed una storia ad intermittenza con Pescara, tra ritorni veri ed ipotesi mai concretizzate. Le sue parole regalate a “Il Riformista” esprimono meglio di ogni altra frase quello che Giovanni Galeone è stato, è e sempre sarà sia come uomo che come tecnico: “La verità è che non sono mai stato invidioso. Giusto un po’ d’invidia nei confronti degli intelligenti e dei colti. Per il resto, me ne sono fregato dei soldi, della fama e dei successi altrui. Quando ho potuto, ho brindato con lo champagne”.

  • Pari senza emozioni tra Pescara e Triestina

    Pari senza emozioni tra Pescara e Triestina

    Si conclude con un pari a reti bianche il match tra Pescara e Triestina valevole per la terza giornata del girone di ritorno in Serie B: i biancazzurri ,contratti e privi di idee, non riescono dunque a portare a casa 3 fondamentali punti per rincorrere il sogno playoff e devono accontentarsi di un segno X che lascia l’amaro in bocca.

    I risultati dagli altri campi, infatti, unita alla partita in meno da recuperare il 22 Febbraio con l’Empoli (gara rinviata per impraticabilità di campo) avrebbero consentito a Pinna e Soci di inserirsi nei quartieri altissimi della graduatoria in caso di successo. Sul fronte opposto, continua la striscia positiva della Triestina di Salvioni (6 punti in 4 partite con il nuovo tecnico in panchina) che non vuole abbandonare assolutamente il treno salvezza. Partita priva di grosse emozioni ed importanti spunti tecnici se si eccettuano un paio di occasioni capitate sui piedi di Nicco e Petterini (tiri dalla distanza neutralizzati da Colombo) ed un insidioso colpo di testa di Cascione vanificato dall’estremo difensore ospite.

    La Triestina, ben messa in campo e grintosa, ha cercato di agire di rimessa ma non è stata in grado di mettere a segno il colpaccio. Da segnalare, oltre all’opaco esordio dal primo minuto di Bucchi, le veementi proteste pescaresi per un presunto penalty per fallo su Sancovini non concesso dal Direttore di Gara.

    Pescara-Triestina 0-0
    Pescara: Pinna, Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini, Nicco, Cascione, Bonanni (19’ st Ariatti), Verratti (30’ st Gessa), Bucchi (9’st Stoian), Sansovini. All. Di Francesco. (A disp. Bartoletti, Diamoutene, Capuano, Del Prete).
    Triestina: Colombo, Longhi (34’ pt Sabato), D’Ambrosio, Cottafava, Malagò, Lunardini (11’ st Gissi), Gerbo (21’ st Bariti), Antonelli, Miramontes, Testini, Marchi. All. Salvioni (A disp. Viotti, Della Rocca, Longoni, D’Aiello).
    Arbitro: Sig. Andrea Corletto di Castelfranco veneto coadiuvato dagli assistenti Segna ed Argiento rispettivamente di Roma e Frattamaggiore (IV Uomo: Sig. Operato di Isernia).
    Ammoniti: Cottafava, Miramontes (T)
    Note: spettatori totali 6132 per un incasso lordo di € 33394 (spettatori paganti3089, abbonati 3043).

  • Serie B, ufficiale: Pescara-Empoli si recupera il 22 Febbraio

    Serie B, ufficiale: Pescara-Empoli si recupera il 22 Febbraio

    Come anticipato da ForzaPescara.Tv, il recupero del match Pescara-Empoli rinviato il 22 Gennaio per impraticabilità di campo si terrà in data 22 Febbraio con calcio d’inizio fissato per le ore 18.30. Tale gara si inserisce tra le delicate sfide con Torino (in Piemonte il 19) ed Albinoleffe (in Abruzzo il 26).

  • Serie B, Pescara-Empoli incerta la data del recupero

    Serie B, Pescara-Empoli incerta la data del recupero

    Rinviata a data da destinarsi la gara tra Pescara ed Empoli valevole per la seconda giornata di ritorno del campionato di serie bwin a causa delle avverse condizioni meteo che continuano a imperversare sulla città adriatica.

    La gara non verrà recuperata in data 23 gennaio (ossia l’indomani come regolamento richiederebbe) bensì in data da destinarsi.
    Da lunedì inizieranno i colloqui per stabilire la data del recupero (febbraio/marzo).

  • Il Pescara prende Diamoutene. “Sono motivatissimo”

    Il Pescara prende Diamoutene. “Sono motivatissimo”

    Presentato a stampa e tifosi, alle ore 13:30 presso il ‘Delfino Cafè’ il nuovo arrivo biancazzurro Souleymane Diamoutene. Conclusa felicemente l’operazione con il Lecce, il sodalizio pescarese arricchisce la sua rosa con un elemento di comprovata esperienza che potrebbe far compiere al team di Di Francesco un decisivo salto di qualità per iniziare a sognare in grande. Classe 1983, duttile difensore nativo del Mali, Diamoutene ha trascorsi importanti con Roma, Lecce , Perugia e Bari e conta oltre 40 presenze con la Nazionale del suo Paese.

    Diamo il benvenuto a Dedè, siamo lieti di presentarlo“: con queste parole, il Presidente De Cecco avvia ufficialmente la nuova avventura dell’esperto difensore originario del Mali. “Sono in prestito secco e spero di dare una mano alla squadra“, dichiara Diamoutene. “La società mi ha dato fiducia, e la ringrazio, ora mi metto a disposizione. Fisicamente sto bene, mi sono allenato molto anche se ho disputato solo 3 partite. Sono motivatissimo, qui ci sono obiettivi importanti e cercheremo di coglierli“. Sulla scelta di Pescara hanno pesato le belle parole spese sull’ambiente da molti suoi amici (“non solo Ariatti e Camorani”) ma anche la conoscenza con Di Francesco: “con il mister ho giocato a Perugia e la sua presenza qua è stata un fattore importante per la mia scelta. Mi hanno parlato tutti bene del Pescara e dell’entusiasmo che c’è qua, è una grande piazza“. Sui noti accadimenti che lo hanno portato a cambiare casacca glissa: “preferisco non parlare di De Canio e delle ultime vicende extracampo, in fin dei conti mi sono trovato benissimo a Lecce nei miei 7 anni complessivi: ora sono qua e voglio fare bene“.

  • Golden Boys: Bruno Martella, alla Sampdoria per spiccare il volo

    Golden Boys: Bruno Martella, alla Sampdoria per spiccare il volo

    Sulle sue tracce c’era addirittura la Juventus, ma la Sampdoria ha bruciato una nutrita e qualificata concorrenza e si è portata a casa uno dei terzini sinistri più promettenti della nuova leva calcistica nostrana: Bruno Martella, classe 1992, lascia Pescara e passa in comproprietà alla Sampdoria per circa 300 mila euro.

    Un’operazione conclusa con la soddisfazione di tutte le parti in causa: per il Pescara che incassa soldi freschi da reinvestire sul mercato senza perdere il totale controllo del calciatore, per la Sampdoria che si assicura un calciatore dal futuro garantito potendolo riscattare completamente e per il calciatore che sbarca in una piazza ambiziosa che da sempre punta sui giovani.

    Terzino ottimamente strutturato, Martella è abile nella fase di spinta ma bravo anche in quella di contenimento; forte di testa ed utilizzabile anche in zona centrale, non ha ancora esordito tra i ‘grandi’ ma in Abruzzo, sulla scia di Verratti e Capuano, era dato in rampa di lancio.