Autore: Rapa Luciano

  • Termina 0-0 la sfida playoff tra Pescara e Reggina

    Termina 0-0 la sfida playoff tra Pescara e Reggina

    Si conclude a reti bianche la sfida d’alta classifica tra Pescara e Reggina, dodici anni dopo il famoso Pescara-Reggina 0-2 del Maggio ’99 (autogol Cannarsa e rete di Possanzini; rigore fallito dal pescarese Gelsi) che di fatto lanciò i calabresi verso la promozione in Serie A proprio a discapito degli abruzzesi.

    Su un campo di gioco reso pesantissimo dall’incessante pioggia, e davanti a pochi spettatori, Pescara e Reggina hanno dato vita ad un match dai buoni contenuti agonistici ma inevitabilmente scarno di spunti tecnici di rilievo. Numerose le pozzanghere presenti sul rettangolo verde. Primo tempo di leggera marca ospite e ripresa di segno opposto con una grandissima occasione sciupata da Sansovini: il match è riassumibile in queste pochissime parole, essendo stato inevitabilmente contraddistinto dalla feroce battaglia (calcisticamente parlando) in linea mediana .

    Lo 0-0 con il quale le due squadre mandano in archivio il match, rende più lieti gli ospiti, al sesto risultato utile consecutivo, rispetto ai padroni di casa che davanti al loro pubblico cercavano tre punti fondamentali per rincorrere il sogno playoff. Da segnalare che Il portiere pescarese Pinna porta a 583’ (più recuperi) il suo record di imbattibilità casalingo mentre Cosenza e Soddimo raggiungono rispettivamente le centro presenze in B e le 100 partite da professionista. Grave infortunio al ginocchio, la cui entità esatta è ancora da stabilire, per il biancazzurro nicco al minuto numero 6 del primo tempo.

    Pescara-Reggina
    Pescara: Pinna, Zanon Olivi, Mengoni, Capuano, Gessa (17’ st Petterini), Nicco (8’ pt Berardocco), Tognozzi, Bonanni, Soddimo (10’ st Giacomelli), Sansovini. All. Di Francesco. A disp. Bartoletti, Sembroni, Diamoutene, Stoian.
    Reggina: Puggioni, Adejo, Cosenza, Acerbi, Barillà (35’ st Castiglia), Tedesco, Colombo, De Rose (41’st Rizzo), Rizzato, A.Viola (27’st Zizzari), Campagnacci. All. Atzori. A disp. Kovacsik, Costa, Sarno, Laverone.
    Arbitro: Sig. Stefanini di Prato coadiuvato dagli assistenti Masotti di Bologna e Bernardoni di Modena (IV Uomo Sig. Vallesi di AP)
    Ammoniti: Tedesco (R) Tognozzi (P)
    Note: 100 gare da professionista per Soddimo e 100 partite in Serie B per Cosenza. Il portiere pescarese Pinna porta a 583’ (più recuperi) il suo record di imbattibilità casalingo. Spettatori totali 6138

  • Puzzle Sport, un pò di tutto in breve

    Puzzle Sport, un pò di tutto in breve

    CICLISMO. Ad appena una settimana dall’annuncio ufficiale del suo ritiro dal ciclismo, Lance Armstrong (sette volte vincitore del Tour de France) si è buttato in una nuova grande sfida, la lotta contro il fumo. Dopo aver in passato sconfitto un cancro, il campione statunitense si è fatto promotore in California di una tassa che, se approvata, aumenterà il prezzo unitario di un pacchetto di sigarette di un dollaro, incrementando in tal modo i fondi destinati alla ricerca sui tumori. Complimenti!


    TUFFI.
    Il gioiellino tricolore Tania Cagnotto è stata eletta miglior tuffatrice dal trampolino per il 2010. L’Acquatics World Maganiz della Federazione Internazionale di Nuoto (FINA) l’ha reputata prima al mondo dal trampolino e seconda, dietro la cinese Chen Roulin, nella classifica generale. Ora la Cagnotto è alle prese con la preparazione per gli Europei di specialità che si terranno a Torino dall’8 al 13 Marzo.

    CALCIO.
    In Serie B, il portiere del Pescara Salvotore Pinna ha un record ancora aperto, quello inerente l’imbattibilità interna. L’estremo difensore sardo in forza ai biancazzurri, infatti, ha mantenuto la sua porta inviolata all’Adriatico già per 593’ (recuperi esclusi) ed ha l’occasione di incrementare il minutaggio, o interromperlo, il 5 Marzo nel match interno contro la Reggina che sarà priva del bomber Bonazzoli squalificato (già 13 centri per lui in stagione).

    ROMA 2010. Gianni Petrucci su Mario Pescante al Corriere della Sera (1-3-11): “Pescante non è una seconda scelta. Rendiamoci conto che che abbiamo candidato una figura che è arrivata ad un livello dirigenziale mai raggiunto da nessun altro italiano: vicepresidente Cio, braccio destro di Jacques Rogge. Conosco ed apprezzo i suoi ideali sportivi, la sua filosofia, i suoi metodi di lavoro. Ribadisco: Pescante presidente non è secondo a nessuno. Sarà poi ben supportato dal direttore generale Ernesto Albanese”.

  • Il Sassuolo si rilancia, Pescara ancora ko in trasferta

    Il Sassuolo si rilancia, Pescara ancora ko in trasferta

    Termina con la vittoria dei padroni di casa per 2-0 lo scontro inedito al ‘Braglia’ di Modena tra Sassuolo e Pescara (primo match assoluto tra i due team quello dell’andata risolto da una rete di Gessa): sono Piccioni e Bruno, rispettivamente al 19’pt e al 1’st, a rispedire gli abruzzesi a casa con le mani vuote e a fissare il punteggio finale. Due le espulsioni decretate dal contestato arbitro Baracani, una per parte ed entrambe per proteste: Magnanelli tra i neroverdi e Maniero per i biancazzurri (ambedue i rossi sventolati nella ripresa).

    La cronaca. Parte forte il Pescara con Sansovini (4’) che sfrutta una indecisione neroverde e si invola verso la porta avversaria, evita l’intervento di Piccioni in dribbling ma la sua conclusione di destro è respinta da Pomini; due minuti dopo ,è nuovamente l’attaccante romano a rendersi pericoloso con una conclusione da posizione defilata che chiama all’intervento l’estremo difensore dei padroni di casa. Al 10’ la risposta emiliana: dagli sviluppi di un corner, la palla giunge a Bruno che in acrobazia da distanza ravvicinatissima trova l’opposizione vincente di Pinna, ma l’azione era viziata da un’irregolarità prontamente rilevata dal Signor Baracani.

    Dopo le prime battute di chiara marca biacazzurra, con gli ospiti intraprendenti ma non concreti, il Sassuolo prende coraggio e riesce a sbloccare il risultato: è il 19’ quando Piccioni, al suo primo gol in Serie B, trafigge Pinna con un perfetto colpo di testa dagli sviluppi di un calcio d’angolo calciato dall’ex de Falco. Scosso dallo svantaggio, il Pescara cerca di reagire senza rendersi tuttavia pericoloso. Al 36, un prodigioso intervento di Pinna con la mano di richiamo su un colpo di testa di Bruno evita la seconda capitolazione agli abruzzesi e tiene il Pescara ancora in partita. Al 43’, un tiro cross di Bonanni non trova lo stacco di testa di Sansovini per un niente e chiama Pomini alla deviazione in corner (nessun esito dagli sviluppi dello stesso). Formazioni invariate ad inizio ripresa con Gregucci e Di Francesco che confermano dunque gli stessi undici che avevano inizialmente prescelto per la prima frazione. Pronti via ed il Sassuolo raddoppia: è il 1’ infatti quando Quadrini dalla sinistra pesca bruno in area che sul primo palo di giustezza insacca alle spalle di Pinna.

    Doccia gelata per i biancazzurri, dunque, in tenuta gialla da trasferta. Al 3’ sono ancora i neroverdi a tentare di trovare la rete con Magnanelli, ma il tiro dalla lunga distanza del playmaker emiliano si spegne sul fondo. Al minuto numero 8, Bruno imbecca Catellani alle spalle della retroguardia biancazzurra, ma il pallonetto del talentuoso attaccante non è ben calibrato e termina fuori. Al 14’ Sansovini cerca di approfittare di una indecisione nero verde sull’asse Piccioni-Pomini ma in extremis il portiere di casa riesce a rinviare; al 16’ emiliani in 10 per l’espulsione di Magnanelli a causa di reiterate proteste che in pochissimi secondi gli costano prima cartellino giallo e poi quello rosso. Per sfruttare la superiorità numerica e tentare di raddrizzare la partita, Di Francesco opta per uno schieramento ultraoffensivo ed inserisce Maniero in luogo di Del Prete al 22’ Lo sterile forcing abruzzese produce un velleitario tiro dalla distanza di Bonanni al 28’ (replicato da Tognozzi al 34’) e consente ai padroni di casa, forti del duplice vantaggio, di agire di rimessa e gestire i minuti finali senza eccessivi patemi nonostante l’uomo in meno. Al 36’ il Pescara dice addio alla possibilità di raddrizzare la partita: Maniero di testa accorcia le distanze, l’arbitro Baracani annulla per un fallo in attacco della punta partenopea ed estrae all’ indirizzo del centravanti ex Arezzo il cartellino rosso per le plateali proteste. Non accade altro da segnalare, nemmeno nel lungo periodo di recupero (5’).

    Al triplice fischio del contestato arbitro Baracani, il Pescara conferma il trend negativo nelle gare lontano dall’Adriatico che parla di sue soli successi (con Crotone ed Albinoleffe) e di 4 sconfitte consecutive nelle ultime 4 partite. I padroni di casa, invece, aggiungono tre preziosi mattoncini al ‘castello’ salvezza e toccano quota 34 punti.

    Sassuolo-Pescara 1-0
    Marcatori: 19’ pt Piccioni (S), 1’ st Bruno (S)
    Sassuolo: Pomini, Consolini, Piccioni, Rossini, Bocchetti, Magnanelli, Valeri, De Falco, Quadrini (18’ Riccio), Bruno (29’ Fusani), Catellani. (41’ st Vignali) All. Gregucci.
    Pescara: Pinna, Del Prete (22’ Maniero), Diamoutene, Mengoni, Petterini, Nicco, Tognozzi, Soddimo (44’st Stoian), Verratti (15’ Giacomelli), Bonanni, Sansovini. All. Di Francesco
    Arbitro: Sig. Baracani di Firenze
    Ammoniti: Bocchetti (S)
    Espulsi: Magnanelli (S) al 16’st, Maniero al 36’ st
    Note: osservato un minuto di silenzio per ricordare il Tenente degli Alpini Ranzani deceduto in Afghanistan.

    RISULTATI E MARCATORI DELLA 29 GIORNATA

  • Serie B, il Pescara batte l’Albinoleffe 2-0 e vola in zona playoff

    Serie B, il Pescara batte l’Albinoleffe 2-0 e vola in zona playoff

    Il Pescara vince e convince raccogliendo 6 punti in quattro giorni (compreso il recupero con l’Empoli di martedì 22) e toccando quota 41 punti in classifica: sono Mengoni e Bonanni nel primo tempo (22’ e 43’) a piegare la flebile resistenza dell’Albinoleffe e a proiettare i biancazzurri in piena zona playoff. L’Albinoleffe, giunto a Pescara in formazione fortemente rimaneggiata tra squalifiche ed infortuni (anche il Pescara, tuttavia era a ranghi ridotti per i medesimi motivi), torna in Lombardia a mani vuote al termine di una gara dove le consuete doti di grinta e determinazione sono parzialmente latitate (anche prima dell’inferiorità numerica maturata per l’espulsione di Garlini sul finale di primo tempo).

    Pinna raggiunge i 593 minuti di imbattibilità interna, mentre tra i seriani da segnalare due importanti ricorrenze: Bergamelli tocca quota 100 presenze tra i professionisti mentre Bombardini colleziona il gettone di presenza numero 200 in Serie B.
    Al 22’ Pescara in vantaggio punizione calciata da Bonanni dalla sinistra, palla che attraversa tutta l’area di rigore e trova Giacomelli pronto a rimettere al centro per lo stacco vincente di testa di Mengoni, appostato a due passi dalla linea di porta, che sigla così il suo terzo gol stagionale. Al 43’ il raddoppio biancazzurro su perfetta realizzazione di uno schema: corner battuto da Gessa, velo di Verratti per la ‘rasoiata’ dalla distanza di Bonanni che trafigge per la seconda volta Layeni.
    Al triplice fischio del signor Bagalini di Fermo, dopo 5’ di recupero, le due squadre mandano il match in archivio con il risultato di 2-0 in favore del Pescara targato Di Francesco.

    Pescara-Albinoleffe
    Marcatori: 22’pt Mengoni (P), 43’pt Bonanni (P)
    Pescara: Pinna, Del Prete, Olivi, Mengoni, Petterini, Gessa (24’st Soddimo), Verratti, Tognozzi, Bonanni, Giacomelli (41’ st Berardocco), Sansovini (31’st Ganci). All Di Francesco. A disp. Bartoletti, Ganci, Diamoutene, Capuano, Maniero.
    Albinoleffe: Layeni, Garlini, Sala, Bergamelli, Piccinni, Grossi (1’st Zenoni c.), Mingazzini, (6’st Pesenti) Hatemaj, Foglio, Bombardini (41’st Girasole), Torri. All. Mondonico (in panchina Fortunato). A disp. Offredi, Salvi, Passoni, Luoni.
    Arbitro: Sig. Bagalini di Fermo coadiuvato dagli assistenti Evangelista e Vallesi rispettivamente di Avellino ed Ascoli Piceno.
    Espulsi: Garlini (A) al 39’ pt per doppia ammonizione (primo ‘giallo’ al 21’)
    Ammoniti: Mengoni (P)
    Note: i seriani Bergamelli e Bombardini festeggiano rispettivamente la presenza numero 100 tra i professionisti e numero 200 in Serie B. Prima del match, il Presidente pescarese De Cecco ha omaggiato l’allenatore lombardo Mondonico con una targa. Spettatori totali 5916

  • Il ritorno di Mondonico in panchina per fermare il Pescara?

    Il ritorno di Mondonico in panchina per fermare il Pescara?

    Mondonico: “dovremo prestare molta attenzione a questo Pescara” Interpellato da ‘TuttoAlbinoleffe.com”, mister Emiliano Mondonico parla del delicato match Pescara-Albinoleffe in programma sabato 26 Febbraio. “Dopo la vittoria”, dichiara il tecnico riferendosi alla gara con il Padova, “i ragazzi hanno lavorato con molto entusiasmo, ora però ci attende una gara importane, il Pescara dopo gli ultimi risultati si trova nelle prime posizioni e sicuramente vorrà confermare quanto di buono ha mostrato fin ora.

    Di sicuro dovremo dare il meglio per metterli in difficoltà. Hanno vinto quindi penso che saranno ancora più carichi, il peso maggiore in genere si sente a livello psicologico ed negativo quando si perde”. Tornerà forse in panchina, anche se il vice Fortunalo lo ha sostituito con ottimo profitto: “è ancora da vedere se sarò in panchina o in tribuna, di sicuro sono più vicino alla panchina, però valuteremo dopo il lungo viaggio”.

    Tra le fila seriane mancheranno gli squalificati Cocco e Tomasig: “Il lavoro di Cocco ci dà dei punti di riferimento, tra gli attaccanti a nostra disposizione è l’unico in grado di tener palla permettendo alla squadra di salire, mentre gli altri tendono più a cercare la profondità. Sarà un’assenza pesante, anche perché Cisse ha ancora qualche problema alla schiena, Pesenti ogni tanto risente del problema al ginocchio…Vedremo. Layeni ha recuperato quindi non ci sarà nessun problema, l’unico problema è dato dai due impegni ravvicinati che mettono in difficoltà i giocatori con dei problemi fisici, vedremo come gestire le presenze”. Due uomini per una maglia, vale a dire Bombardini (impiegabile anche a centrocampo) e Pesenti: “potremmo anche giocare con due punte di ruolo come Torri e Pesenti. E’ difficile assegnare a Bombardini una precisa zona di campo, la sua imprevedibilità lo porta a cercare lo spazio migliore in cui muoversi, dunque non è facile imporgli di coprire una zona circoscritta di campo”.

    Per continuare la striscia positiva in Abruzzo, fatta da 3 vittorie nelle ultime 3 gare disputate all’Adriatico, ci si affiderà probabilmente al collaudato 4-4-2: “La difesa a 4 ha dato una certa quadratura, contro una squadra che gioca con una sola prima punta oltretutto si adatta bene. Rimangono da valutare le condizioni di giocatori importanti come Regonesi, vedremo se gettarlo nella mischia subito o contro il Modena”. Intanto i lombardi nel test infrasettimanale contro la Grumellese si sono imposti per 6-0 con tre marcature per tempo.

    Questo il tabellino:
    GRUMELLESE-ALBINOLEFFE 0-6
    ALBINOLEFFE (4-4-2): Layeni; Garlini (1′ st Salvi), Sala (1′ st Lebran), Bergamelli (1′ st Luoni), Piccinni (1′ st Bombardieri); Bombardini (1′ st C. Zenoni), Mingazzini (1′ srt Girasole), Hetemaj (1′ st Passoni), Cia; Pesenti, Grossi (1′ st Foglio). All. Mondonico (in panchina con Fortunato).
    RETI: nel pt 23′ Pesenti (A), 30′ Cia (A), 44′ Pesenti (A); nel st 16′ Pesenti (A, rig.), 29′ e 39′ Girasole (A

  • Roma 2020, Mario Pescante il deus ex machina?

    Roma 2020, Mario Pescante il deus ex machina?

    Manca ancora l’ufficialità, ma dopo la rinuncia di Montezemolo ed il vertice a Palazzo Chigi con Letta ed Alemanno, appare scontata l’investitura dell’abruzzese Mario Pescante a Presidente del Comitato Organizzatore per la candidatura di Roma all’Olimpiade 2020.

    Nato ad Avezzano 72 anni fa, Pescante è Vicepresidente del CIO (Comitato Olimpico Internazionale, primo italiano a ricoprire tale incarico) ed ex Presidente del Coni ed in passato ha ricoperto il ruolo di supervisore del Governo sia per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 sia per i Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009.

    Pescante è stato Capo missione della squadra italiana a sette edizioni dei Giochi olimpici estivi e a cinque dei Giochi olimpici invernali; venne eletto Presidente del CONI nel 1993, rimanendo in tale incarico fino alle dimissioni avvenute il 13 ottobre 1998.

  • Motociclismo, è Iannone il nuovo Valentino?

    Motociclismo, è Iannone il nuovo Valentino?

    Per la serie ‘Piccoli aspiranti Valentino Rossi’, da una cittadina di mare del centro italia ecco uno dei possibile eredi del ‘Dottore’, Andrea Iannone. La stagione del Motomondiale è ormai alle porte (esordio il 20 Marzo con il GP del Qatar) ed il centauro Iannone, portacolori dell’Abruzzo, è pronto a cullare il suo sogno iridato.

    Dopo il terzo posto finale con 199 punti nella scorsa annata, infatti, il pilota di Vasto punta con decisione al gradino più alto del podio nella Moto2 (ex classe 250) in sella alla Suter Mmxi dello Speed Master Team (nuova sua squadra dopo aver gareggiato nelle scorse stagioni per l’Aprilia dal 2005 al 2009 e per la Speed Up nel 2010).

    Nonostante la giovanissima età (è nato infatti il 9 Agosto del 1989), Iannone per talento ed esperienza (93 GP già disputati con 7 corse vinte, 13 podi e 7 pole) parte tra i favoriti nell’ideale griglia di coloro che puntano al successo finale.

    La scheda
    Nome: Andrea
    Cognome: Iannone
    Nato a: Vasto (CH) il: 9 Agosto 1989
    Team: Speed Master
    Categoria: Moto2
    Precedenti Team: Aprilia, Speed Up
    GP disputati: 93
    GP vinti: 7 (Cina 2008, Qatar, Giappone e Catalogna 2009, Mugello, Assen ed Aragona 2010)
    Podi: 13
    Pole: 7

  • Il Pescara batte il Varese 1-0. Decide Sansovini su rigore

    Il Pescara batte il Varese 1-0. Decide Sansovini su rigore

    Grazie ad un penalty conquistato e realizzato da Sansovini (2’st), il Pescara torna al successo ed incassa tre preziosissimi punti per continuare a cullare il sogno playoff e vince la sfida tra ‘Matricole Terribili’ che vedeva opposti gli uomini di Di Francesco al Varese 1910 allenato da Sannino. Un successo importante dunque per i biancazzurri al termine di una partita non spettacolare ma dai grandissimi contenuti agonistici; il Varese, invece, recrimina per un arbitraggio ritenuto troppo casalingo (i lombardi a fine match non rilasceranno dichiarazioni) ma conferma di essere un team ben organizzato e che occupa la quarta piazza in graduatoria non a caso. Per gli uomini di Sannino, lo stop di Pescara è il secondo nelle ultime 18 gare (nelle precedenti 17 partite di campionato prima della trasferta abruzzese, i lombardi erano usciti sconfitti in una sola circostanza, l’8 Gennaio contro il Piacenza). Nel primo tempo, tanto agonismo ma cronaca praticamente nulla: il Varese, ottimamente disposto in campo ed abile tanto a distruggere quanto ad impostare, cerca di condurre le danze con il Pescara che si affida prevalentemente alle ripartenze, ma entrambi gli estremi difensori restano inoperosi . Lo 0-0 con il quale le due compagini mandano agli archivi il primo tempo, dunque, è specchio giusto e fedele di quanto visto sul rettangolo di gioco. Ad inizio ripresa, Sansovini, imbeccato da Capuano in profondità, si conquista di mestiere il calcio di rigore he determinerà il risultato finale dopo un contatto con Camisa: dal dischetto lo stesso centravanti romano non sbaglia e porta in vantaggio i suoi (2’).

    La restante parte di gara è connotata dal forcing ospite alla ricerca del pareggio, ma sono in realtà gli ospiti con Sansovini e Giacomelli ad andare più vicini alla marcatura Al triplice fischio finale del Signor Nasca, il popolo biancazzurro sugli spalti è in visibilio per la sofferta ma fondamentale vittoria, mentre in campo si accende un parapiglia tra i protagonisti che viene sedato con qualche difficoltà dalla terna arbitrale.

    Pescara-Varese 1-0
    Reti: 2’ st Sansovini su rig. (P)

    Pescara: Pinna, Zanon, Diamoutene, Mengoni, Capuano, Nicco, Tognozzi, Cascione, Bonanni (28’ Giacomelli), Soddimo (17’ st Petterini), Sansovini (42’ Maniero). All. Di Francesco. A dip. Bartoletti, Sembroni, Stoian, Berardocco.
    Varese: Zappino, Pisano, Pesoli, Camisa, Puglise, Concas (26’ Nadarevic), Corti, Frara (19’ Correa), Carrozza, Neto Pereira (38’ st Pinto), Ebagua. All. Sannino. A disp. Moreau, Osuji, Armenise, Figliomeni.
    Arbitro: Sig. Nasca di Bari, coadiuvato dagli assistenti Posado e Galantini (IV Uomo: Sig. Abbattista di Molfetta)
    Ammoniti: Tognozzi, Zanon, Mengoni, Pinna (P), Pugliese, Camisa , Carrozza, Zappino(V)
    Espulso: 20’ st il Dir. Accompagnatore del Varese Frontini per proteste
    Note: Pescara con il lutto al braccio per ricordare Riccardo, il nipote del tecnico Di Francesco recentemente scomparso; in tribuna, l’ex tecnico di Tirestina e Pescara Ivo Iaconi. Sparuta presenza di supporters ospiti in Curva Sud. Spettatori totali 7560 (4517 paganti più 3043 abbonati)

  • Presentata la Tirreno – Adriatico targata 2011

    Presentata la Tirreno – Adriatico targata 2011

    Presentata l’edizione 2011 della Tirreno – Adriatico, la cosiddetta ‘Corsa dei Due Mari’ organizzata dalla Rcs Gazzetta dello Sport che si snoderà per 1070 km lungo lo Stivale. La gara a tappe, seconda per importanza sul suolo patrio solo al Giro, partirà il 9 Marzo a Marina di Carrara (cronometro individuale) e si concluderà il 15 dello stesso mese con la passerella conclusiva di San Benedetto del Tronto.

    In Abruzzo la tappa-chiave dell’intera corsa, come lo scorso anno: sabato 12, infatti, si terrà la Narni-Chieti di 240 km che molto, se non tutto, dirà ai fini della classifica generale. Il giorno seguente, la carovana ripartirà dal capoluogo teatino per raggiungere Castelraimondo (Macerata) lungo un percorso dello stesso chilometraggio della frazione precedente. Oltre a Danilo Di Luca, hanno confermato la propria presenza Andy Schleck, Vincenzo Nibali, Ivan Basso, Fabian Cancellara, Giovanni Visconti, Stefano Garzelli (campione uscente), Damiano Cunego, Andrea Noè, AleJet Petacchi, Tor Hushovd e Cadel Evans.

    Il programma della Tirreno – Adriatico 2011

    • 9 Marzo: cronometro di Marina di Carrara
    • 10 Marzo: Carrara-Indicatore (Arezzo)
    • 11 Marzo: Terranuova Bracciolini (Arezzo)- Perugia
    • 12 Marzo: Narni (Terni)-Chieti
    • 13 Marzo: Chieti-Castelraimondo (Macerata)
    • 14 Marzo: Ussita (Macerata)- Macerata
    • 15 Marzo: cronometro San Benedetto del Tronto (Ap)
  • Barcellona e Cavaliers, due sport diversi per due record opposti

    Barcellona e Cavaliers, due sport diversi per due record opposti

    Il mondo dello sport è fatto di record: record stabiliti, record sbriciolati e record che resistono nel tempo. In questi giorni, nelle due discipline probabilmente più famose e seguite nel mondo, vale a dire il calcio ed il basket, sono stati realizzati due nuovi record, di segno opposto ma egualmente importanti.

    Nel calcio, lo stratosferico Barcellona della ‘Pulce’ Messi (tripletta all’Atletico Madrid, 24 reti in 19 gare della Liga e 40 gol stagionali in 33 presenze) ha appena toccato la striscia di 16 successi consecutivi (cancellando quanto stabilito dal Real Madrid di Di Stefano nel ’61); nel basket, i Cleveland Cavaliers, invece, toccano la cifra impressionate di 24 sconfitte di fila. Con un approccio approssimativo alla questione, qualcuno indica nel ‘Fattore Fenomeno in squadra’ le due facce della stessa medaglia: il Barcellona, squadra completa e piena di campioni, è esaltata dalla presenza del ‘Nuovo Maradona’, Leo Messi, mentre i Cavs in estate hanno perso ‘Il Prescelto’, Lebron James, passato ai Miami Heats tra polemiche e celebrazioni milionarie.

    La realtà è ben diversa, trattandosi pur sempre di un gioco di squadra. Se per i blaugrana spagnoli il prossimo obiettivo è eguagliare le 17 vittorie consecutive dell’Inter di Mancini nella stagione 2006/07 (ben più lontano è il record di 29 successi stabiliti dal Benfica in Portogallo tra il 1971 ed il 1973), per i cestisti di Cleveland, che hanno superato le 23 sconfitte dei Vancouver Grizzlies del 1995/96 e dei Denver Nuggets targati 1997/98, l’unico pensiero è quello di interrompere la serie negativa e porre le basi per un futuro meno nero. Riusciranno i nostri eroi, siano essi quelli residenti in Spagna o coloro di casa negli Usa, nel loro intento? A breve lo scopriremo. Di certo, i Cavs non potranno mai eguagliare quanto riuscito all’Irge Desio nell’annata orribile ‘89/’90: 30 partite e 30 sconfitte.