Autore: Antonio Trementozzi

  • Zeman demolisce Stramaccioni, Inter-Roma 1-3

    Zeman demolisce Stramaccioni, Inter-Roma 1-3

    Gioie e dolori. Gioie giallorosse e dolori nerazzurri. Se da un lato la Roma di Zeman si esalta alla fine di questo match, candidandosi ufficialmente insieme al Napoli di Mazzarri come le due uniche squadre anti Juve, dall’altro l’Inter di Stramaccioni che volava sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria di Pescara, finisce rovinosamente a terra dopo questa battuta d’arresto. Risultato che non ammette repliche 3 a 1 a Milano per la Roma che dopo un primo tempo ben giocato, nella ripresa schianta senza usare mezzi termini un’Inter a corto di fiato e anche di idee. Stramaccioni dovrà riflettere sugli errori commessi e sulle modifiche da apportare. Il tempo è a suo favore considerando come la sosta per le nazionali mitigherà una sconfitta certamente più amara del previsto.

    INTER-ROMA LA PARTITA

    Stramaccioni cambia le carte in tavola, schierando a sinistra sia Pereira che Nagatomo, con il nipponico in veste di terzino sinistro, e l’ultimo arrivato più avanzato. Davanti spazio a Cassano in coppia con Milito che vince il ballottaggio con Palacio. Zeman conferma le aspettative schierando Florenzi in mediana.
    I giallorossi partono subito forte, con un pressing asfissiante, cercando di fermare dal nascere le fonti gioco nerazzurre. Roma che subito avanti dopo un quarto d’ora con il primo gol per l’esordiente Florenzi che approfittando dello splendido cross di Totti, si inserisce con un tempismo perfetto in area e batte di testa Castellazzi. La squadra di Zeman si abbassa notevolmente dopo aver realizzato la rete del vantaggio, passando il pallino del gioco nelle mani dell’Inter, che nonostante la buona volontà e il gioco espresso non riesce a trovare il guizzo decisivo per trovare la rete del pari. Quando sembra ormai finito il primo tempo, nel primo minuto di overtime Cassano servito in area da un lancio lungo, mette a sedere Castan e fa partire un destro ‘fortunato’ che impatta su Burdisso, prende una traiettoria beffarda cha scavalca Stekelenburg e si insacca in rete per il gol dell’1 a 1.

    Diego Milito © Claudio Villa Getty Images Sport
    Roma sprecona nell’avvio di ripresa con un paio di occasioni capitate ad Osvaldo e spedite in tribuna per la fortuna dell’Inter. Molto sfortunati i giallorossi che dopo aver perso per infortunio nel primo tempo De Rossi, perdono anzitempo anche Balzaretti,out per un problema fisico sostituito da Taddei. L’Inter si riversa in avanti e nel suo momento migliore da un’invenzione di Totti che serve l’assist perfetto a Osvaldo, nasce il gol che porta la Roma avanti per 2 a 1: il capitano giallorosso verticalizza tagliando fuori entrambi i centrali nerazzurri, trovando Osvaldo in solitario contro Castellazzi, con l’italo argentino che con un cucchiaio perfetto scavalca il portiere interista e prende gli applausi di tutto San Siro. Stramaccioni prova ad inserire Cambiasso e Coutinho, ma è nuovamente la Roma di Zeman a continuare ad attaccare e al 36’ a trovare con Marquinho un gol bellissimo e al tempo stesso quasi impossibile, considerando come il brasiliano calci dalla linea di fondo, beffando Castellazzi non proprio impeccabile nel coprire il suo palo. Da segnalare l’espulsione (somma di ammonizioni) di Osvaldo nel finale per aver colpito di mano la palla, con un eccessivo zelo di Bergonzi che avrebbe potuto evitare. Fischio finale con la Roma che esce sicuramente rigenerata dopo questo secco 3 a 1 che non lascia repliche.

    PAGELLE INTER-ROMA

    Castellazzi 5 Prendere un cucchiaio non è mai bello, e certamente la serata dopo il primo gol non era iniziato per il meglio. Ma l’errore sul terzo gol denota un piazzamento sbagliato che condanna ulteriormente la sua squadra.

    Ranocchia 5,5 Gioca una partita senza sbavature, poi si dimentica di chiudere su Osvaldo facendosi infilare come un pollo

    Guarin 6,5 Uno dei pochi dei suoi a non naufragare. Corre per tre e quando può prova la conclusione da lontano (forse anche troppo)

    Milito 5 Il principe stasera non riesce mai ad essere incisivo e quando dovrebbe colpire si fa anticipare sempre un attimo prima

    Osvaldo 7 Assolutamente decisivo. Prima con il gol capolavoro con citazione a Totti e poi con una trivela (citazione a Quaresma) che diventa l’assist perfetto per Marquinho

    Marquinho 7 Entra e cambia la partita con accelerazioni e dribbling. Gol splendido da posizione impossibile

    Florenzi 7 La meglio gioventù

    Totti 8 L’età non conta. Zeman lo fa giocare esterno? Lui corre come un ragazzino, disegnando calcio come un pittore e inventando traiettorie da vero artista. Insostituibile

    Inter (4-3-1-2): Castellazzi 5 ; Zanetti 5,5, Silvestre 5, Ranocchia 6, Nagatomo 6; Guarin 6,5, Gargano 6 (31′ st Coutinho sv), Pereira 6 (21′ st Cambiasso 5,5); Sneijder 5,5, Cassano 6,5 (6′ st Palacio 5); Milito 5.

    Roma (4-3-3): Stekelenburg 6,5; Piris 6, Burdisso 6,5, Castan 6, Balzaretti 6,5 (11′ st Taddei 6); Tachtsidis 6,5, De Rossi 6,5 (32′ Marquinho 7), Florenzi 7,5; Destro 5,5 (25′ st Lamela 6), Osvaldo 7, Totti 8

    Video Gol e Highlights Inter Roma
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  • Inter-Roma, Destro e Cassano contro il loro passato

    Inter-Roma, Destro e Cassano contro il loro passato

    Esordio stagionale in campionato per l’Inter di Stramaccioni a San Siro, impegnata questa sera alle ore 20 e 45 nel primo vero e proprio big match stagionale contro la Roma di Zeman. Dopo aver conquistato (non senza sudare) la qualificazione ai gruppi di Europa League con il pareggio casalingo contro il Vaslui, stasera arriverà il primo vero test stagionale per capire quale sia la reale forza dell’Inter, e magari per Stramaccioni, per screditare il trend negativo che vede i nerazzurri non vincere mai nelle mura del proprio stadio. Zeman e la sua Roma cercano la prima vittoria esterna, dopo aver di fatto certamente un po’ deluso le aspettative dei tifosi nel primo match casalingo pareggiato per 2 a 2 contro un modesto Catania. Solitamente guardando al passato, le sfide tra Inter e Roma hanno sempre regalato suon di gol e spettacolo, a questo punto considerando l’avvento sulle reciproche panchine di due allenatori votati al calcio d’attacco, stasera le premesse per una sfida al cardiopalma ci sono tutte.

    Mattia Destro © Giuseppe Bellini Getty Images Sport
    INTER- Stramaccioni ha voglia di rivincita e rivalsa contro la società capitolina che non ha certamente creduto in lui. Dopo la parentesi delle giovanili giallorosse, il tecnico romano è di fatto passato ad allenare la primavera nerazzurra, vincendo tutto e guadagnandosi il gradino più alto. La voglia di fare bella figura davanti a un suo idolo come Zeman è moltissima, e oggi con gli innesti dei nuovi arrivati, i nerazzurri cercheranno di cancellare la brutta parentesi europea. Pochi dubbi sul modulo con il confermatissimo 4-3-2-1, con Handanovic ancora out tra i pali e Castellazzi pronto a dare il suo contributo. In difesa tornano la coppia di centrali con Silvestre e Ranocchia (vista la pessima prestazione di Samuel in Europa League), mentre sugli esterni a sinistra dovrebbe fare il suo esordio Pereira, e a destra salutato Maicon c’è spazio per Zanetti. In mediana linea a tre con Gargano, Cambiasso e Guarin, mentre più avanzati dietro l’unica punta Milito dovrebbero esserci Sneijder e uno tra Palacio e Cassano, con il barese in vantaggio.

    ROMA- Zeman dopo il pareggio contro il Catania vuole assolutamente portare a Roma i primi 3 punti stagionali. Fatte le giuste lodi a Stramaccioni e all’Inter (con la conferma che Moratti l’abbia cercato in tempi non sospetti) nella conferenza stampa pre partita, il tecnico boemo ha già in mente il suo undici titolare. 4-3-3 ultra offensivo, nel più classico modo di vedere il calcio zemaniano, con Stekelenburg confermato titolare tra i pali, linea a quattro con Burdisso e Castan centrali e Piris e Balzaretti sulle corsie esterne. Out Bradley in mediana, potrebbe trovare il posto il giovane Florenzi, affiancato da uno tra Pjanic e il greco Tachtsidis, al fianco di capitan futuro Daniele De Rossi. Tridente offensivo, che vista la partenza di Bojan vedrà sicuramente il capitano Francesco Totti sull’esterno, insieme a Osvaldo punta centrale e Destro sull’altro versante.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-ROMA

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi; Zanetti, Ranocchia, Silvestre, Pereira; Guarìn, Gargano, Cambiasso; Sneijder, Cassano; Milito.
    A disp.: Belec, Samuel, Mbaye, Juan, Jonathan, Bianchetti, Nagatomo, Coutinho, Benassi, Duncan, Livaja, Palacio.
    All.: Stramaccioni

    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Florenzi; Totti, Osvaldo, Destro.
    A disp.: Lobont, Marquinhos, Romagnoli, Taddei, Tachtsidis, Marquinho, Lamela, Tallo, Lopez.
    All.: Zeman

  • Inter – Vaslui 2 a 2, solo un super Guarin salva i nerazzurri

    Inter – Vaslui 2 a 2, solo un super Guarin salva i nerazzurri

    Soffre molto più del dovuto l’Inter formato europeo contro un modesto Vaslui. Il match che sulla carta non avrebbe dovuto regalare sorprese finisce 2 a 2, con l’Inter che gioca 60 minuti con l’uomo in meno e per ben due volte finisce in svantaggio cercando la rimonta che arriva solo nei minuti finali grazie a un Fredy Guarin in formato Super Man e uno Zanetti sempre più in forma e ‘più giovane’ a macinare km sulla fascia.
    Stramaccioni sorride a mezza bocca, consapevole di dover far quadrare ancor qualcosa nei meccanismi di questa nuova Inter, ma come spesso accade la sofferenza accompagna sempre i colori nerazzurri, i suoi tifosi e questa Pazza Inter.

    LA PARTITA

    Il tecnico nerazzurro Stramaccioni previdente del prossimo match di campionato cambia qualcosa rispetto alle previsioni iniziali schierando Nagatomo al posto di Guarin, e lasciando in panchina Sneijder, inserendo al suo posto Coutinho dietro a Palacio e Cassano.

    Fredy Guarin © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Partenza al piccolo trotto per l’Inter con Cassano vicino al secondo assist in nerazzurro quando nei primi minuti serve un pallone perfetto per la testa di Samuel, con l’argentino che impatta e colpisce la traversa da due passi. L’Inter sembra volersi complicare la vita come in una film già visto contro l’Hadjuk, e alla mezz’ora su una linea del fuorigioco sbagliata Antal si trova a tu per tu con Castellazzi che nel tentativo di evitare il gol gli frana addosso, concedendo il penalty e guadagnandosi gli spogliatoi anzitempo. Fuori Cassano per Belec, con Stanciu che realizza il rigore e l’Inter che giocherà 60 minuti in inferiorità numerica. I nerazzurri stringono i denti e si trascinano con molte difficoltà alla fine del primo tempo.

    Nella ripresa lascia il campo Samuel reo dell’errore che ha concesso il rigore, con Juan Jesus al centro della difesa, e Nagatomo a scalare sulla fascia con l’inserimento assolutamente decisivo di Fredy Guarin in mediana. L’Inter si compatta con l’ingresso di Guarin e ritrova quegli equilibri mancati nel primo tempo. Dopo una buona mezz’ora di gioco e qualche brivido di paura per i nerazzurri arriva un’ottima ripartenza firmata da Coutinho che in velocità serve l’assist decisivo a Palacio, con l’argentino che dribbla l’ultimo difensore e batte il portiere del Vaslui. Sembra tutto risolto, ma a undici minuti dalla fine, sugli sviluppi di un calcio d’angolo per il Vaslui arriva un erroraccio decisivo nell’uscita di Belec, che lascia sguarnita la porta e regala il gol del 2 a 1 a Varela. L’Inter è davvero autolesionista e negli ultimi minuti soffre più del dovuto, ma è solo un guizzo di uno strepitoso Fredy Guarin nei minuti di recupero a regalare il gol del 2 a 2 e della qualificazione ai gruppi dell’Europa League.

    Pagelle Inter Vaslui

    Castellazzi 5 Sbaglia franando rovinosamente su Antal, e a mente lucida sarebbe stato meglio un gol. Che un rigore (poi trasformato) e 60 minuti in dieci.

    Samuel 5 Lontano anni luce dalla sua migliore condizione, sbaglia interventi semplici e si dimentica cosa sia la linea del fuorigioco, facendo più danni di un uragano alla sua difesa.

    Guarin 8 Come ti cambio il volto di una partita. Assolutamente decisivo. Perfetto nei numerosissimi recuperi, nei lanci per i compagni e nelle sgroppate palla al piede. Non basta? Firma in solitaria per il gol che regala la qualificazione all’Inter. Guerriero

    Zanetti 7,5 un solo aggettivo. Senza età! Dribbla avversari più giovani di lui come fossero birilli. 39 anni e non sentirli. Protagonista con Guarin

    Belec 4,5 Esordio con papera, non poteva andare peggio. Esce con i pugni al cielo colpendo solo l’aria. Gli manca la sicurezza.

    Varela 6,5 Buona la sua partita, condita con il colpo di testa che gela San siro regalando il momentaneo 2 a 1 ai suoi.

    Antal 7 Spina nel fianco per tutta la difesa nerazzurra. La sua velocità e le sue incursioni sono sempre un pericolo. Si guadagna il rigore trasformato da Sanciu.

    Inter (4-3-3): Castellazzi 5; Jonathan 5,5 (37′ st Ranocchia sv), Silvestre 5,5, Samuel 5 (1′ st Guarin 8), Juan Jesus 6; Zanetti 7,5, Cambiasso 6, Nagatomo 5,5; Cassano 6 (34′ Belec 4,5), Palacio 6,5, Coutinho 7

    Vaslui (4-2-3-1): Straton 6,5; Celeban 6, Varela 6,5, Cordos 6, Salageanu 5,5; Caue 6 (13′ st Sanmartean 5), N’doye 6,5; Antal 7, Sanciu 6,5 (34′ st Buhaescu sv), Tukura 6; Sburlea 5,5.

    Video Gol e Highlights Inter Vaslui

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  • Inter-Vaslui, Stramaccioni lancia Coutinho e Juan Jesus

    Inter-Vaslui, Stramaccioni lancia Coutinho e Juan Jesus

    L’Inter di Stramaccioni, dopo aver vinto e convinto nella prima stagionale contro il Pescara, torna in casa propria a San Siro, davanti al suo pubblico per affrontare nel match di ritorno dei playoff di Europa League il Vaslui. Forti del risultato dell’andata, con cui i nerazzurri si sono imposti per 2 a 0, gli uomini di Strama, non vorranno certamente ripetere la pessima figuraccia rimediata proprio a Milano contro l’Hadjuk di Spalato. Sarà certamente una serata particolare, piena di nostalgia e con un pizzico di amaro in bocca per due grandi giocatori che dopo aver fatto grande l’Inter salutano i colori nerazzurri: in primis Julio Cesar che dopo aver trovato l’accordo con il Qpr, ha espressamente richiesto di salutare i suoi tifosi a San Siro, e poi Maicon che nonostante sia stato convocato per il match di stasera, ha trovato la base d’intesa per trasferirsi alla corte di Mancini con la nuova maglia del Manchester City.

    Philippe Coutinho © STRINGER AFP
    INTER- Via i due colossi della grande Inter del Triplete, Stramaccioni ha completamente ridisegnato la sua nuova rosa, ma nel dettaglio in questo match si trova in seria difficoltà vista la penuria di giocatori in mediana. Gli unici disponibili infatti saranno proprio Cambiasso, Guarin, Sneijder, e capitan Zanetti. Tra i pali, vista l’ottima prova di Pescara e la sicurezza dimostrata, è confermatissima la presenza di Castellazzi, che avrà di fronte a sé un linea difensiva classica a quattro uomini. Riposo precauzione per Ranocchia, con Samuel pronto a subentrare per formare una coppia tutta argentina con Silvestre, e sulle fasce spazio dal primo minuto al debuttante Juan Jesus a sinistra (facendo riposare Nagatomo) e Jonathan al posto del partente Maicon. In mediana zero dubbi con Cambiasso, Guarin e Zanetti nella linea a tre, con Sneijder e uno tra Coutinho e Cassano per affiancare l’olandese alle spalle dell’unica punta Palacio, concedendo in questo modo un turno di riposo a Milito. Possibile anche lo slittamento di Coutinho sulla trequarti con Cassano che in questo caso andrebbe ad affiancare Palacio come seconda punta effettiva.

    VASLUI- La squadra di mister Sumudica dovrebbe confermare quanto mostrato nel match casalingo dell’andata con un 4-2-3-1 o un 4-4-1-1 per arginare le offensive nerazzurre e riuscire ad affondare i colpi giusti durante le ripartenze. Davanti al portiere Coman agirà la coppia di centrali formata da Celeban e Charalmbous, mentre sulle corsie laterali ci saranno Milanov sul lato destro e Salagenau sul versante opposto. Spazio in mediana per N’Doye che ha ben impressionato nel match dell’andata affiancato da Cauè al posto di Varela. Più avanzati Antal autore di uno splendida prestazione casalinga, con Sanmartean sulle corsie laterali. Subito dietro l’unica punta Niculae dovrebbe giocare la giovane promessa Stanciu, che all’andata sicuramente risultò uno dei peggiori in campo, avendo con questa nuova posizione da trequartista, la possibilità di smentire le critiche piovutegli addosso.

    Probabili Formazioni Inter-Vaslui

    Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Jonathan, Silvestre, Samuel, Juan Jesus; Guarin, Cambiasso, Zanetti; Sneijder; Coutinho, Palacio.
    All.: Stramaccioni

    Vaslui (4-2-3-1): Coman, Milanov, Celeban, Charalambous, Salageanu; Caue, N’Doye; Antal, Stanciu, Sanmartean; Niculae.
    All: Sumudica

  • Inter, chi è il vice Milito, tra Borriello e Lisandro Lopez?

    Inter, chi è il vice Milito, tra Borriello e Lisandro Lopez?

    Dopo la roboante vittoria con il Pescara, l’entusiasmo del gruppo e del tecnico dell’Inter Andrea Stramaccioni ha contagiato anche il presidente Massimo Moratti, convinto di dover regalare al proprio tecnico l’ultimo rinforzo a pochissimi giorni dalla chiusura del mercato estivo. Il nome del mister x che dovrebbe dare il cambio a Diego Milito inizia a prendere forma nelle ultime ipotesi sempre più plausibili, nei nomi di Marco Borriello, Sergio Floccari, o nelle suggestioni più complicate di Lisandro Lopez del Lione o Abel Hernandez del Palermo. Nonostante gli enormi sforzi finanziari per i numerosi acquisti, e gli ultimi tre arrivi in simultanea di Cassano, Gargano e Pereira, Branca dovrebbe chiudere il cerchio incassando denaro fresco dalle cessioni di Julio Cesar (con il risparmio sull’ingaggio lordo del portiere) ormai ufficialmente pronto per difendere i pali del Qpr, e l’addio sempre più vicino di Maicon in direzione Manchester City, nonostante le smentite e i bluff di Roberto Mancini.

    Lisandro Lopez © JEFF PACHOUD/AFP/GettyImages
    L’imperativo categorico a questo punto nella rosa dell’Inter, è inserire un giocatore che non possa rovinare gli equilibri che si sono creati, riuscendo a prendere il ruolo di vice Milito, considerando come il Principe non sia di certo più un giovincello. La ricerca è partita da tempo, e con il prestito secco di Samuele Longo all’Espanyol ora è il momento di concretizzare l’affare, scegliendo l’uomo giusto che ha richiesto lo stesso Stramaccioni. Occhio però, perché l’Inter non vuole svenarsi economicamente, cercando l’occasione last minute come il passato recente insegna (Sneijder e Zarate gli esempi più lampanti), o optando per un prestito come nel caso di Marco Borriello della Roma. Il calciatore giallorosso è ormai da tempo con le valigie in mano, resta solo da capire la sua prossima destinazione. L’Inter gradirebbe il suo approdo alla Pinetina, ma solo in caso di un prestito e magari accollandosi parte dello stipendio del calciatore. Rimane da capire se a Trigoria accetteranno la proposta.

    In alternativa si fanno i nomi di Floccari, sul quale sarebbe già da tempo il Bologna, e quello di Lisandro Lopez, attaccante di peso e di qualità in forza al Lione. Rimangono molti dubbi sulla buona riuscita della trattativa considerando come il costo del cartellino dell’attaccante argentino si aggiri intorno ai 15 milioni di euro, cifra inavvicinabile per la nuova politica monetaria nerazzurra. A questo punto rispunta fuori il nome di Abel Hernandez del Palermo, su cui avrebbe posto già tempo fa il suo veto negativo il presidente rosanero Maurizio Zamparini, dichiarandolo incedibile. Forse l’inserimento di qualche contropartita tecnica adeguata potrebbe dar vacillare le idee decise di Zamparini, convincendolo a rinunciare al suo gioiello migliore dopo Cavani e Pastore, anch’essi dichiarati incedibili all’epoca. La storia si potrebbe ripetere?

    Rimangono ancora pochi giorni per capire quale sia il volto di questo mister X per l’attacco. Gira e rigira vuoi vedere che il vice Milito potrebbe essere già in rosa, con Palacio che risponderebbe precisamente all’identikit del calciatore richiesto da Stramaccioni? Dopotutto inserendo in pianta stabile Coutinho o Cassano vicino a Sneijder, sarebbero proprio Palacio e Milito a darsi il turn over per l’unico posto libero da prima punta.

  • Pescara-Inter, show nerazzurro con Cassano

    Pescara-Inter, show nerazzurro con Cassano

    Buona la prima. Anzi Ottima! Perché l’Inter di Stramaccioni che non sapeva più vincere al debutto stagionale strapazza con un secco 3 a 0 un Pescara che non si arrende mai. Sneijder, Milito e Coutinho mettono il sigillo su una partita che ha fatto tornare a gioire i tifosi interisti, dimostrando come le idee del tecnico romano siano già messe in pratica dai suoi uomini. Notevole anche la prova di Cassano, nonostante le condizioni non ottimali, delizia il suo nuovo pubblico, regalando un assist per Milito e molte buone verticalizzazioni. Moratti e Stramaccioni possono solo sorridere.

    Nel dettaglio la sintesi della partita:

    Stramaccioni sorprende un po’ tutti lanciando dal primo minuto l’ultimo arrivato Antonio Cassano, preferendolo al brasiliano Philippe Coutinho, subito dietro alle spalle di Milito con Sneijder. Nel Pescara tutto secondo le previsioni con Jonathas punta centrale.

    Wesley Sneijder © VINCENZO PINTO/AFP/GettyImages
    Parte sicuramente meglio il Pescara, mostrando una buona personalità in mezzo al campo e moltissima corsa nelle gambe, con un paio di occasioni nitide sventate da un pronto Castellazzi tra i pali. L’Inter si sveglia al 17’ con una bella sgaloppata di Zanetti che serve Milito, con il Prinicipe che regala un assist perfetto a tagliare tutta l’area per Sneijder che senza troppe difficolta sottoporta insacca portando i suoi in vantaggio. Non passa nemmeno un minuto e i nerazzurri calano il bis, su una bella imbucata di Sneijder a trovare Cassano sul filo del fuorigioco: assist al centro e finalizzazione di Milito per il 2 a 0. Il primo tempo si chiude con un vero e proprio miracolo di Castellazzi su un colpo di testa ravvicinato di Cascione.

    Nella ripresa le squadre non regalano grandissime emozioni, con l’Inter che cerca di rallentare il gioco smaltendo le fatiche dell’ultima trasferta di Europa League. L’oscar per l’occasione sprecata dell’anno, va a Diego Milito, che alla mezz’ora della ripresa servito da Coutinho (subentrato al posto di Cassano)da solo davanti a Perin angola troppo il tiro calciando alto sopra la traversa. Entra nel registro dei marcatori anche Philippe Coutinho segnando la rete del 3 a 0 su uno splendido assist di Milito in versione assist man. Negli ultimi minuti spazio per la green generation con Duncan e Livaja. Fischio finale e Inter che dopo 5 anni torna a vincere nel suo debutto stagionale.

    PAGELLE PESCARA-INTER

    Cascione 6 Soffre con tutta la sua retroguardia le offensive dell’attacco nerazzurro, prendendo molte imbucate, ma riesce sul finire del primo tempo a sfiorare il gol, sventato solo da un miracolo di Castellazzi.

    Weiss 6,5 Lo slovacco noto alle cronache per il gol nei mondiali contro l’Italia, è autore di una buona prestazione, soprattutto con molti affondi sulla fascia.

    Sneijder 7 La luce dell’Inter è tornata. Ispirato stasera segna, incanta, e si diverte regalando geometrie, tempi di gioco e assist per i compagni in maniera deliziosa.

    Cassano 6,5 Forse forse davvero l’Inter ha fatto l’affare con lo scambio con Pazzini. FantAntonio non è al top della forma, anzi, ma riesce con le sue giocate a strappare applausi e il suo primo assist in nerazzurro.

    Milito 7,5 Protagonista assoluta della partita con un gol nel tabellino e due assist nelle altre reti. Il primo servito a Sneijder e il secondo a Coutinho. Sbaglia un gol assurdo, ma stasera gli si perdona tutto.

    Pescara (4-3-3): Perin 5,5; Zanon 5, Cascione 6, Capuano 5, Romagnoli 5,5; Balzano 5,5, Weiss 6,5, Colucci 5; Nielsen 5 (16′ st Quintero 5,5), Jonathas 5 (30′ st Abbruscato 5,5), Caprari 6,5 (20′ st Celik 6).

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi 7; Zanetti 6, Silvestre 6, Ranocchia 6,5, Nagatomo 6,5; Gargano 6,5 (41′ st Duncan sv), Cambiasso 6, Guarin 6,5; Sneijder 7, Cassano 6,5 (22′ st Coutinho 7); Milito 7,5 (39′ st Livaja sv)

    Video Gol e Highlights Pescara Inter

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  • Pescara-Inter debuttano Cassano e Gargano

    Pescara-Inter debuttano Cassano e Gargano

    Bentornato Campionato! Nel pieno fermento del calciomercato estivo che aspetta ancora pochi giorni per regalare i suoi colpi più ad effetto, torna a farci sognare la tanto attesa prima giornata della Serie A 2012/2013. Esordio con la prima trasferta stagionale per l’Inter di Stramaccioni, che scenderà in campo questa sera contro il Pescara guidato da Stroppa, cercando di invertire una tendenza non certamente positiva: i nerazzurri non vincono all’esordio in campionato addirittura dal 9 settembre 2006, (Fiorentina-Inter per 3 a 2), collezionando quattro pareggi e una sconfitta nelle restanti prime partite stagionali. Dopo una prima parte di mercato un po’ a rilento, Massimo Moratti ha di fatto ridisegnato una squadra, regalando tutti i calciatori di cui Stramaccioni aveva fatto esplicita richiesta, inserendo nella lista dei nuovi gli ultimi colpi ad affetto Pereira, Cassano e Gargano, senza considerare la possibile ciliegina sulla torta del vice Milito che potrebbe arrivare nella sessione finale di questo mercato. Le premesse per partire e fare bene ci sono tutte.

    Antonio Cassano © New Press/Getty Images

    PESCARA- Il ritorno in Serie A per gli abruzzesi si concretizzerà con un match molto impegnativo, che testerà sin da subito le reali capacità dell’ex squadra guidata da Zeman. Dopo aver vinto il campionato di Serie B lo scorso anno, e avendo di fatto incantato con un calcio spettacolare e divertente (come sempre il marchio di Zeman impone), il Pescara è stato ‘saccheggiato’ dei suoi talenti migliori: via Verratti al Psg, via il capocannoniere Immobile approdato al Genoa, e non ultimo via anche l’estro e il talento di Lorenzo Insigneora in maglia azzurra del Napoli. Senza questi elementi il nuovo tecnico Stroppa dovrà far di necessità virtù, schierando un 4-3-3 che dovrebbe dar comunque fastidio a un’Inter tutta nuova e in fase di rodaggio. Nel dettaglio il Pescara dovrebbe avere questo undici titolare: il giovane Perin tra i pali, difesa a quattro con Zanon-Romagnoli-Capuano-Balzano tutti al loro esordio in Serie A e un centrocampo con Colucci, Nielsen e Cascione a cercare di ergere un muro per aiutare la loro retroguardia. Davanti l’unica punta Jonathas (in ballottaggio con Abbruscato) sarà affiancato sulle fasce da Caprari e Weiss.

    INTER- Stramaccioni ha davvero il dubbio della scelta con i numerosi nuovi innesti arrivati all’ultimo momento. Rimangono a casa Maicon (in chiave mercato, ormai vicino il suo addio) e Pereira che non è utilizzabile poiché non è arrivato in tempo il transfer. L’Inter dovrebbe scendere in campo con il solito 4-3-2-1 con i dubbi più forti legati alla difesa e sulla seconda punta. Visto l’infortunio di Handanovic, Castellazzi difenderà i pali, aiutato da Silvestre e Ranocchia al centro (con il ballottaggio di Samuel), con Zanetti e Nagatomo più larghi sulle corsie laterali. In mediana linea a tre con Cambiasso, Guarin e il nuovo arrivato Gargano per garantire la giusta copertura alla linea difensiva, mentre più avanzato a supporto dell’unica punta Milito agirà Sneijder, aiutato da uno tra Coutinho e Cassano. È favorito il brasiliano per il posto da titolare, ma rimane il fatto che il talento di Bari vecchia segni sempre al suo esordio. Stramaccioni userà questo talismano porta fortuna.

    PROBABILI FORMAZIONI PESCARA INTER Ore 20,45
    Pescara (4-3-3) Perin; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Nielsen, Colucci, Cascione; Weiss, Jonathas, Caprari
    A disp: Anania, Terlizzi, Cosic, Bocchetti, Bjarnason, Blasi, Quintero, Ragusa, Brugman, Celik, Chiaretti, Abbruscato
    All.: Stroppa

    Inter (4-3-1-2) Castellazzi, Zanetti, Silvestre, Ranocchia, Nagatomo; Cambiasso, Gargano, Guarin; Sneijder; Coutinho, Milito
    A disp.: Belec, Cincilla, Samuel, Bianchetti, Mbaye, Juan Jesus, Jonathan, Duncan, Benassi, Cassano, Longo, Livaja
    All.: Stramaccioni

  • Calciomercato Inter, dopo Cassano assalto Pereira e Gargano

    Calciomercato Inter, dopo Cassano assalto Pereira e Gargano

    Nel momento in cui l’Inter sta di fatto definendo gli ultimi dettagli della trattativa più veloce dell’anno, con l’approdo di Cassano ad Appiano Gentile e i cari saluti all’esodato Pazzini in direzione Milan, il mercato in casa nerazzurra sembra essere in fermento. Stramaccioni era stato abbastanza chiaro sia dopo il ko interno contro l’Hadjuk che nell’ultima amichevole contro il Bizertin: prima del 26 agosto la squadra necessitava di alcuni ritocchi mirati per essere completata e al tempo stesso competitiva su tutti i fronti. Per questo motivo sul fronte terzino sinistro, l’affare Alvaro Pereira ha subito una netta accelerazione con una nuova offensiva di Branca, che ha portato l’offerta nerazzurra ad una cifra vicina ai 13 milioni di euro, limando ulteriormente la soglia dei 15 richiesti dal presidente del Porto Pinto Da Costa. Rimane apertissima inoltre anche la pista che porta a Walter Gargano, coprendo in questo senso quel vuoto che a centrocampo, in teoria sarebbe dovuto essere riempito da De Jong, o da Paulinho.

    Walter Gargano © Giuseppe Bellini Getty Images Sport
    Incassato il conguaglio relativo allo scambio tra Cassano e Pazzini, per un totale di circa 7 milioni di euro, l’Inter dovrà chiudere velocemente l’affare con il Porto per portare in nerazzurro Pereira. Secondo il quotidiano portoghese O Jogo l’asticella dell’offerta sarebbe arrivata a 13, con il Porto che starebbe temporeggiando in attesa di scatenare un’asta tra Inter, Napoli e Chelsea che in realtà stenterebbe a decollare visto il vantaggio accumulato dall’Inter e la preferenza dello stesso calciatore per i colori nerazzurri. Un segnale a favore dell’Inter è stata anche la mancata convocazione di Pereira nella prima partita di campionato, a testimoniare come l’addio con il Porto sia ormai cosa fatta.

    A questo punto bloccato il terzino sinistro, e la seconda punta con Cassano, rimane vuoto il tassello del centrocampista, e quello del vice Milito. Per il primo il nome, in pole c’è Gargano, considerando come tutte le alternative siano sfumate prima di intavolare ogni trattativa. Paulinho dopo il rinnovo con il Corinthians sembra essere lontanissimo, e lo stesso Nigel De Jong più volte accostato ai colori nerazzurri, ha un problema di ingaggio fin troppo elevato per i parametri della nuova filosofia economica interista. A questo punto Gargano, considerando il cambio di modulo di Walter Mazzarri, con l’arretramento di Hamsik e l’inserimento in mediana di elementi come Beherami e Dzemaili, avrebbe le porte chiuse, trovando sempre meno spazio nel centrocampo azzurro. A questo punto l’Inter sta sfruttando il momento con Branca e Ausilio che hanno incontrato Boselli, l’agente del calciatore per definire il prima possibile il passaggio di Gargano in nerazzurro. Rimane da capire, considerando gli ottimi rapporti tra De Laurentiis e Moratti, quale sarà la formula per l’acquisto: prestito con diritto, ma non obbligo, di riscatto pare l’ipotesi più plausibile.

    Infine rimane da capire quale sarà l’ultimo colpo di questa campagna acquisti per incastrare il tassello finale del puzzle richiesto da Stramaccioni. La necessità di un vice Milito rimane sempre in evidenza, ma anche se pare tramontata la pista Quagliarella, è forse il caso di dare una vera e propria chance alle armi fatte in casa, con Longo e Livaja pronti a dire la loro.

  • Cassano all’Inter, agente Pazzini da Galliani

    Cassano all’Inter, agente Pazzini da Galliani

    Manca ormai relativamente poco alla chiusura del calciomercato, e in questi ultimi giorni di fine estate le trattative subiscono accelerazioni degne dei migliori piloti di Formula 1. Esempio? L’idea, trasformatasi in realtà dello scambio tra cugini milanesi con Pazzini al Milan e Cassano a vestire la maglia dell’Inter. Il più bel colpo di scena estivo, dopo aver che rispettivamente le due dirigenze hanno di fatto ‘illuso’ con precisi giochi di ombre i loro tifosi, con i nomi altisonanti di top player inavvicinabili come Lucas, (sponda Inter) e Dzeko e Tevez (sponda Milan) si sta materializzando con uno scambio che alla fine dei conti potrebbe, dico potrebbe accontentare tutti quanti. Cassano in primis, che ha chiesto esplicitamente di essere ceduto; Pazzini che dopo lo sfogo nel giorno della presentazione estiva si è di fatto autoeliminato da un progetto in cui per lui non c’era più molto spazio, e le due società che in questo modo colmerebbero con una ‘pezza’ un buco lasciato vuoto da un calciomercato fin qui avaro di colpi.

    Giampaolo Pazzini e Antonio Cassano © Emilio Andreoli/AFP/Getty Images
    Lo scambio sarebbe stato avallato dallo stesso Galliani, e dal tecnico rossonero Allegri, che non avrebbe convocato il talento di Bari Vecchia per il match contro la Juventus nel Trofeo Berlusconi. Galliani avrebbe confermato tutto, dichiarando esplicitamente come Cassano abbia chiesto personalmente di essere ceduto, e di come la trattativa con i nerazzurri sia avviata per raggiungere un accordo con lo scambio per Pazzini. Ovviamente viste le differenti valutazioni dei cartellini dei rispettivi giocatori, l’Inter e Massimo Moratti in primis avrebbero chiesto per il benestare della trattativa un conguaglio economico vicino ai 10 milioni di euro. Il Milan sarebbe fermo sui 7 milioni, con la possibilità che l’affare dell’estate si chiuda in tempi brevissimi. In casa Inter nessun storcerebbe il naso, considerando come anche Stramaccioni avrebbe dato il suo assenso all’arrivo di FantAntonio nel club nerazzurro.

    CASSANO PAZZINI
    La domanda a questo punto sorge spontanea: “ Chi ci guadagna tra Inter e Milan in questo scambio?”
    A occhi chiusi volendo fare un’analisi tecnico tattico, il Milan ne trarrebbe assoluto vantaggio, mentre per l’Inter sarebbe un operazione più rischiosa, e forse meno utile. Pazzini in rossonero potrebbe ritrovare la sua vena del gol, da grande bomber di area, somigliando per caratteristiche all’ex di turno Pippo Inzaghi, e proprio i rossoneri orfani di una prima punta d’area troverebbe nel Pazzo un’arma in più per scardinare le difese avversarie. Mentre l’Inter alla ricerca di un vice Milito e con un’abbondanza mostruosa di seconde punte (Palacio, Sneijder, Coutinho, volendo anche Alvarez) dove collocherebbe l’estro di un giocatore come Cassano? Inoltre ci sarebbe da considerare l’aspetto psicologico di un giocatore quantomeno ‘instabile’ e meglio noto alle cronache per le sue ‘cassanate’. Dopo aver giurato amore eterno al Milan, e aver dichiarato come il suo arrivo in rossonero fosse l’ultima tappa della sua carriera calcistica, Cassano aveva precisato come non avrebbe di certo deluso le aspettative, e che se fosse andato via anche dal club rossonero l’avrebbero dovuto rinchiudere in un manicomio. Certo l’Inter è pazza, ma da qui a definirla un manicomio ce ne passa.

  • Guarin consiglia Fernando all’Inter: “E’ un top player”

    Guarin consiglia Fernando all’Inter: “E’ un top player”

    Nel giorno in cui probabilmente l’Inter ed in prima linea Marco Branca, stanno per chiudere l’affare che porterà Alvaro Pereyra in nerazzurro, arriva un’altra conferma del reale interessamento della squadra di Corso Vittorio Emanuele per il centrocampista del Porto Fernando. Il mancato colpo ad effetto dell’estate, con l’adieu parigino di Lucas, avrebbe fatto risparmiare un tesoretto notevole al patron nerazzurro Massimo Moratti, che a questo punto potrebbe regalare quei rinforzi necessari a ripuntellare un centrocampo fino troppo magro per le idee calcistiche di Stramaccioni. Le prime conferme del pressing nerazzurro sul ‘supermarket’ Porto arrivano da un’ex Dragoes come Fredy Guarin, che in una recente intervista rilasciata a O Jogo ha esplicitamente dichiarato di aver consigliato la dirigenza nerazzurra sull’acquisto del suo ex compagno Fernando:

    Fredy Guarin © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images
    “L’Inter è molto interessata a Fernando. Mi hanno chiesto il profilo del mio ex compagno di squadra e io ho parlato bene di lui. Sarei molto felice venisse a giocare con me qui in Italia: è un top player e ci aiuterebbe parecchio. Spero veramente che possa arrivare. Abbiamo bisogno di gente come lui per vincere titoli”, ha detto Guarin a ‘O Jogo’.

    PEREYRA + FERNANDO? – A questo punto, secondo le ultimissime indiscrezioni giornalistiche, l’Inter sondato il terreno per Fernando, avrebbe virato su un altro obiettivo nell’immediato. Risultato? Branca avrebbe ottenuto il sì di Alvaro Pereyra, e starebbe cercando un accordo con il presidente del Porto, Pinto Da Costa sulla base di circa 10 milioni più 1,5 di bonus, avvicinandosi in questo modo notevolmente alle richieste iniziali del club lusitano. L’obiettivo è cercare di bruciare immediatamente la concorrenza di altre società forti sul mercato con Napoli e soprattutto il Chelsea, che potrebbe far valere il suo strapotere economico grazie a Paperon Abramovich. L’accordo con il calciatore sarebbe stato raggiunto con un quadriennale che lo legherebbe in nerazzurro sin da subito. Rimane da capire se nell’affare si potrebbe inserire anche l’acquisto di Fernando, come già prima citato, in una maxi operazione a pacchetto, che potrebbe a questo punto regalare un centrocampo totalmente ridisegnato ad Andrea Stramaccioni.