Autore: Antonio Trementozzi

  • Sneijder crede alla rimonta scudetto!

    Sneijder crede alla rimonta scudetto!

    Il centrocampista olandese dell’Inter da la carica ai suoi compagni dalle pagine della Gazzetta dello Sport: “Battiamo Juve e Fiorentina e prendiamo il Milan. Che carica da quel gol”.

    Rientrato nella partita contro il Bari, dopo l’infortunio muscolare subito nella semifinale del mondiale per club contro il Seongnam, il jolly del centrocampo nerazzurro si è ripreso le chiavi del gioco interista rendendosi subito protagonista. Non segnava in campionato dallo scorso anno e con Benitez aveva fatto registrare due centri solo in Champions League. Bottino amaro per uno come lui, che nell’annata perfetta del triplete interista , solo nell’ultima parte di stagione è stato beffato per la conquista del Pallone d’oro.

    Al rientro  a Bari solo per il rodaggio ha segnato il gol del 3 a 0, e San Siro contro la Roma ha aperto le danze con uno splendido gol all’angolino da fuori area. Una partita bellissima giocata con i ritmi di chi non si è fermato mai, intervallando belle conclusioni dal limite, a splendidi assist (vedere il lancio in area per Pazzini che ha portato al rigore). Non sembra passato un giorno dalla sua prima apparizione nel derby di agosto 2009 quando si presento ai cugini milanisti con una prepotenza e una determinazione fuori dal comune.

    La cura Leonardo sembra aver funzionato, e a sentirlo parlare le motivazioni non mancano di certo!

    “Che bello tornare a giocare – ha dichiarato il numero 10 nerazzurro- ovviamente non posso essere al massimo, dopo 50 giorni di stop. Devo ritrovare il ritmo partita, ma il gol di Bari e ancora di più quello alla Roma mi hanno dato una grande carica!”.

    Con un Wesley così carico l’Inter e Leonardo ritrovano un’arma in più per la rincorsa scudetto, soprattutto dopo il grave forfait di Milito, flagellato dai continui infortuni. In attesa del big match di domenica sera contro la Juventus, si fanno già i conti, con 6 punti in 3 giorni nothing is impossibile!

  • Milito è stiramento: stop di 40 giorni

    Milito è stiramento: stop di 40 giorni

    Non c’è davvero pace per l’attaccante nerazzurro. Questo 2011 è iniziato nel peggiore dei modi, dopo l’esclusione dalla lista dei possibili vincitori del pallone d’oro, e una prima parte di stagione che non l’ha mai visto protagonista come lo scorso anno, continuano le continue ricadute sul vecchio infortunio muscolare.  Diego Milito nel big match di ieri sera tra Inter e Roma ha giocato solo uno spezzone di partita  lamentando negli spogliatoi un leggero fastidio alla coscia. Come già espresso da Leonardo nelle interviste post partita si pensava a un affaticamento muscolare.

    Oggi pomeriggio invece, gli esiti degli accertamenti svolti da Franco Combi direttore dell’area medica nerazzurra, hanno evidenziato uno stiramento di secondo grado al bicipite femorale della coscia, che imporrà all’argentino uno stop di circa 40 giorni .

    Lo staff medico avrà un bel da fare in questi giorni, poiché si tenterà di aver a disposizione l’attaccante almeno per il ritorno degli ottavi di Champions contro il Bayern Monaco. Pazzini sarà il degno sostituto di Milito solo in campionato poichè l’ex doriano non è arruolabile in lista Champions avendo  giocato i preliminari con la Sampdoria, rendendo complicata la situazione a Leonardo. Ci sarà da reinventare la formazione collocando Eto’o nel suo ruolo naturale, nella posizione che lui ama di più costruendo un centrocampo che supporti in maniera armonica il camerunense.

    “Diegoha aggiunto Leonardo al sito ufficiale dell’Interora deve stare tranquillo e non pensare più a quello che è successo. Non deve dimostrare niente a nessuno e sa di essere un calciatore importante per l’Inter. Deve rilassarsi e recuperare al meglio”.

    Una cosa che non mancherà di certo al numero 22 nerazzurro è la considerazione e la stima del tecnico, l’affetto dei compagni, e soprattutto quello dei tifosi che non dimenticheranno mai le gesta del Principe nella splendida notte di Madrid, e faranno sentire ogni domenica il loro sostegno al loro idolo calcistico cantando tutti insieme il coro “Diego Milito facci un Gol!”

  • Mourinho vince la Panchina d’Oro 2009-2010

    Mourinho vince la Panchina d’Oro 2009-2010

    A Coverciano è stato assegnato il premio per il miglior allenatore nella stagione 2009/2010. Il tecnico portoghese Josè Mourinho si è aggiudicato a sorpresa la Panchina d’Oro, battendo il tecnico juventino Del Neri autore nella scorsa stagione di un’annata splendida con la Samp con la conquista del 4° posto, e Claudio Ranieri tecnico della Roma, arrivato terzo con lo scudetto perso all’ultima giornata di campionato dello scorso torneo.

    Questa vittoria serve anche a cancellare le polemiche dello scorso anno, quando il portoghese fu battuto da Massimiliano Allegri tecnico del Cagliari, nonostante il portoghese avesse vinto Campionato e Coppa Italia.

    Per l’occasione sono stati premiati anche altri allenatori. Pierpaolo Bisoli (per la promozione con il Cesena) viene votato come miglior tecnico della serie B vincendo la “Panchina d’Argento”.

    La Panchina d’Oro per la Prima Divisione è andata a Giuseppe Sannino (Varese), e la Panchina d’Argento per la Seconda Divisione a Giancarlo Favarin (Lucchese). La Figc ha inoltre consegnato un premio speciale ad Alberto Zaccheroni per i suoi successi nella coppa d’Asia alla guida del Giappone.

    Josè non era presente alla premiazione ma comunque l’Inter lo ringrazia attraverso il suo sito ufficiale:

    “È motivo di grande orgoglio e di felicità l’assegnazione della Panchina d’Oro 2009-2010 a José Mourinho. Il premio, istituito al termine della stagione 1990-1991, è stato assegnato stamane al tecnico portoghese che, in due stagioni alla guida dell’Inter, ha vinto 5 titoli: 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Uefa Champions League.”

    Per la storia della Panchina d’Oro, Mourinho è il secondo tecnico straniero a vincere il principale riconoscimento del Settore Tecnico dopo Raymond Goethals, tecnico dell’Olympique Marsiglia, premiato proprio in occasione della prima edizione (allora la Panchina d’Oro era a livello internazionale; quella d’Argento per l’Italia e venne assegnata a Vujadin Boskov).

    Volendo stilare una classifica dei club invece, l’Inter sale al secondo posto, con 3 allenatori premiati: il portoghese, come Roberto Mancini (’07-’08), riceve il premio dopo aver concluso la sua esperienza sulla panchina nerazzurra.

    Conclusione del sito nerazzurro: “A Josè Mourinho i complimenti di tutta l’Inter e di tutti gli interisti”.

  • Le pagelle di Inter – Roma 5-3

    Le pagelle di Inter – Roma 5-3

    Julio Cesar: 7 Ancora una volta determinante. Nel primo tempo tiene in gara l’Inter con tre miracoli, su Borriello, Simplicio e Menez. Sugli altri gol non ha particolari colpe. Castellazzi non ce ne voglia ma uno come Julio è indispensabile: Santo Subito!

    Maicon 6,5 Devastante nella prima parte della partita, accelerazioni, dribbling e cross per i compagni. Scende nella ripresa anche per limitare le offensive della Roma. È un giocatore rinato. Anche la curva è tornata a cantare “quant’è forte Maicon?”.

    Pazzini: 6,5 Stesso discorso per la partita di Bari, dove non tocca un pallone per 40 min, poi viene servito entra in area e si procura un rigore decisivo. È un giocatore che fa veramente la differenza. Leonardo avrà seri problemi per scegliere il compagno di Eto’o con un Pazzini così in forma. Fossero tutti così i problemi!

    Eto’o : 8 Re Leone! Scatta corre dribbla segna! Fa tutto in 90 minuti, in una partita in cui da l’anima nel vero senso della parola. È in una condizione fisica straripante e scarta gli avversari come fossero birilli. Aiutato sul primo gol dall’errore di Julio Sergio si fa tutto il campo su e giù per 90 minuti riuscendo anche a servire un assist a Thiago Motta. Nel finale realizza l’azione che porterà Cambiasso al gol. Risultato? Due gol e due assist: da Fantacalcio!

    Thiago Motta: 7 Sente il profumo di convocazione in nazionale e non fa mancare il suo apporto decisivo al centrocampo nerazzurro. Non tira mai indietro la gamba e recupera una miriade di palloni. Tatticamente sempre al posto Giusto. Ciliegina sulla torta, realizza il gol del 4 a 3!

    Snejider7,5 Pronti mirate fuoco! Si è presentato così. 3 minuti e fa partire un siluro all’incrocio dei pali. Il Cecchino è tornato, e grazie alle sue geometrie l’Inter gira alla perfezione. Sembra di rivedere l’olandese della scorsa stagione, lanci perfetti, aperture a tutto campo e assist per le punte. Divino

    Julio Sergio 5,5 Incolpevole sul siluro di Sneijder, ha grosse responsabilità sul secondo gol con un tiro non difficile da neutralizzare. Si riscatta nel secondo tempo compiendo innumerevoli parate sulle offensive nerazzurre. Perde nettamente ai punti la sfida con Julio Cesar!

    Vucinic 6,5 Splendida la sua partita soprattutto nel primo tempo quando insieme a Borriello trascina i suoi e mette in seria difficoltà la retroguardia dell’Inter. Nel  primo tempo partecipa all’azione dell’1 a 0 e nella ripresa devia in rete con una grande giocata d’anticipo la punizione calciata da De Rossi. Un giocatore di un’altra categoria.

    De Rossi 5 Lontano anni luce dal giocatore che tutti conoscono. Non gioca molti palloni e non riesce ad essere incisivo come dovrebbe. Soffre la mancanza di un giocatore come Pizzarro, fondamentale per il gioco di Ranieri. Calcia comunque la punizione potrebbe riaprire la partita. Svogliato

    Burdisso 4,5 Brutta la partita dell’argentino ex interista, che non riesce a prendere le misure agli attaccanti nerazzurri e nella ripresa si perde Pazzini e lo affossa in piena area di rigore, lasciando la sua squadra in inferiorità numerica e con un rigore contro. Inguardabile

    Borriello 6 merita quantomeno la sufficienza perché nel duello con Ranocchia ne esce assoluto vincitore, facendo impazzire la difesa nerazzurra con ottime sponde e splendide giocate. Vedere il tunnel a Maicon nella ripresa. Gli è mancato solo il gol. O Guerriero.

    Ranocchia 5,5
    Cordoba 6
    Zanetti 7
    Kharja 6
    Cambiasso 7
    Milito 5,5
    Juan 5
    Cassetti 5,5
    Riise 5
    Perrotta 5
    Simplicio 6
    Menez 5,5
    Loria 6

  • Inter vs Roma: 5 a 3! Inizia la “Leomuntada”

    Inter vs Roma: 5 a 3! Inizia la “Leomuntada”

    Otto gol in una sola partita. Il bello del calcio è andato in scena questa sera a San Siro tra Inter e Roma in una partita rocambolesca e non adatta ai cardiopatici!

    Il Milan nel pomeriggio ha frenato la sua corsa contro il Genoa pareggiando 1 a 1, quindi l’occasione di rosicchiare punti era fondamentale per entrambe le squadre. Questa partita è più di un’occasione.

    Le squadre non attendono molto prima di iniziare a fare sul serio. Parte un po’ frenata la Roma, mentre l’Inter inizia in maniera vivace come accade da quando c’è Leo in panchina.

    Bastano 3 minuti per sbloccare il risultato, quando Sneijder allarga il gioco per Maicon, e il brasiliano gli restituisce palla al limite dell’area. Il numero 10 nerazzurro quasi da fermo fa partire un siluro che va a finire nell’angolo alto opposto alle spalle del portiere della Roma. Nessuno poteva immaginare una partenza migliore.

    La risposta della Roma non si fa attendere. Al 13’ una bellissima percussione di Vucinic, il montenegrino serve in corsa sulla destra Cassetti che mette una palla tesa in area e Simplicio in scivolata insacca il pallone in rete riportando la partita sul pari.

    La squadra di Leo è stordita dal colpo e incassa molte azioni offensive romaniste, dove il risultato non si sblocca solo grazie ai proverbiali miracoli di Julio Cesar che toglie le castagne dal fuoco in più occasioni. I nerazzurri non si perdono d’animo e al 35’ con una bella ripartenza interista, ci pensa Eto’o dribblando prima Riise e poi scaricando in porta un tiro centrale, che Julio Sergio con qualche colpa non riesce a parare.

    Si va riposo sul punteggio di 2 a 1 per l’Inter. La differenza l’hanno fatta i portieri fin qui.

    Nella ripresa le due squadre partono molto più lente, solo al 63’ ci sarà un episodio chiave, con l’ingenuità di Burdisso che trattiene e butta giù in area Pazzini lanciato a rete. Espulsione e rigore per i nerazzurri.

    Eto’o dal dischetto è micidiale: 3 a 1.  L’Inter non si accontenta e al 71’ allunga con un colpo di testa sotto porta di Thiago Motta servito dal sempre presente Eto’o.

    La partita sembra finita, ma la Roma non si arrende e da una punizione di De Rossi, con una bellissima deviazione di Vucinic al 75’ nasce il gol che permette ai giallorossi di accorciare le distanze, portandosi sul 4 a 2.

    Finale al cardiopalma con il colpo di testa di Juan che sbatte contro il palo,  il pallone arriva a Simone Loria, con una generale dormita della difesa interista e il difensore della Roma mette in rete la palla del 4 a 3 al minuto 81.

    L’Inter non riesce a tenere testa alla Roma nonostante la superiorità numerica, anzi ne soffre le avanzate e solo nel finale con un forcing aggressivo riesce con Cambiasso a chiudere la partita sul 5 a 3 al minuto 90.

    Una partita bellissima che ci ha mostrato la forza di due grandi squadre che non si arrendono mai e che giocano un bel calcio.

    La partita ha dato i suoi verdetti: Roma che esce sconfitta ma assolutamente non ridimensionata, e l’Inter che ribadisce con prepotenza la sua candidatura a inseguitrice di lusso con il Napoli nei confronti del Milan.

  • Del Neri sull’Inter: “Un avversaria vale l’altra”

    Del Neri sull’Inter: “Un avversaria vale l’altra”

    Tre punti pesantissimi quelli conquistati dai bianconeri a Cagliari in una trasferta più che insidiosa. Dopo un periodo decisamente buio torna la luce in casa Juventus e l’allenatore Gigi Del Neri può togliersi qualche sassolino dalla scarpa nell’intervista post partita rilasciata a Sky, attribuendo grandi colpe per i precedenti risultati, ai troppi infortuni che hanno decimato il reparto offensivo bianconero. “Il calcio è fatto di uomini, di qualità e di finalizzazione – ha continuato il tecnico – senza punte è difficile giocare. Vincere a Cagliari non era semplice, questo successo di ci dà molta fiducia per il futuro”. L’arrivo di Alessandro Matri e il recupero di Luca Toni rappresentano la boccata d’ossigeno che mancava a questa squadra. Il mercato invernale ha portato forze fresche e peso all’undici titolare. La classifica  conti alla mano, è molto corta e le distanze iniziano ad essere minori.

    Forse, è proprio questa la partita della svolta in casa bianconera per tornare ad avvicinarsi alla zona Champions, unico obiettivo dichiarato fondamentale dalla dirigenza e dal presidente Agnelli.

    Anche l’attaccante Luca Toni spesso criticato quest’anno per le sue prestazioni altalenanti si è tolto la soddisfazione di segnare contemporaneamente il primo gol con la nuova maglia bianconera e il gol numero 100 in serie A: “Sono ormai un po’ di anni che dicono che sono finito, in realtà sono ancora qui sul pezzo. Vai a vedere un po’ di numeri e faccio sempre gol”.

    Meno loquace sulle domande relative alle prossime sfide di campionato, Del Neri è sembrato quasi infastidito sulla sfida contro l’Inter in programma domenica prossima 13 Febbraio: “Può essere più difficile giocare contro il Cagliari che contro l’Inter”. Il tecnico da la carica ai suoi con parole molto forti: “Per noi non cambia nulla qualsiasi avversario ci tocchi. Dobbiamo dimostrare di essere una squadra che sa soffrire, in grado di restare con i piedi per terra, andando avanti di domenica in domenica”.

    Gli ordini sono chiari si naviga a vista, ogni partita deve essere giocata come fosse una finale.

  • Inter-Roma una sfida infinita

    Inter-Roma una sfida infinita

    La sfida che ha caratterizzato negli ultimi anni il panorama calcistico italiano, ha visto lottare per il campionato  per la Coppa Italia e le supercoppe sempre le solite rivali: Inter e Roma.

    Stasera la partita avrà un sapore diverso, mettendo in palio la possibilità di rimanere attaccati al treno scudetto e chissà riprendere un Milan sempre meno lanciato.

    La Roma di Ranieri arriva da un filotto di risultati utili consecutivi, fermata sul pari solo dal Brescia nella scorsa giornata di campionato, mentre la squadra di Leonardo dopo il brusco stop subito a Udine (perdendo 3 a0 contro l’Udinese) ha ritrovato la convinzione e il giusto ritmo, battendo rispettivamente Palermo e Bari. Entrambe le squadre arrivano alla sfida con il morale molto alto e una condizione fisica più che buona.

    I giallorossi dovranno fare a meno del loro capitano, non arruolabile per la partita per via dell’influenza che l’ha colpito e del difensore francese Mexes (squalificato 2 turni) mentre i nerazzurri faranno sicuramente a meno del centrale Lucio e dello squalificato Chivu.

    L’Inter dovrebbe tornare al suo modulo classico con 4 difensori, con Cordoba rientrante in coppia con Ranocchia, Maicon e Nagatomo sulle fasce (o l’eventuale arretramento del capitano), a centrocampo Thiago Motta, Cambiasso, Zanetti e Sneijder a innescare la coppia offensiva Eto’o Pazzini favorito su Milito.

    La Roma orfana del suo capitano, giocherà con una difesa che vedrà al centro la coppia Juan, Burdisso e sulle fasce agiranno Cassetti e il norvegese Riise. Centrocampo solido con De Rossi, Taddei, Perrotta e Menez che molto probabilmente agirà dietro le due punte. Tandem d’attacco con Borriello e il montenegrino Vucinic che ha nei nerazzurri uno dei suoi bersagli preferiti.

    Ranieri in conferenza stampa ha usato parole molto caute mostrando comunque la consapevolezza della forza della sua squadra: “L’Inter ha dei cambi che producono gol, come Pazzini e Kharja: si sono rafforzati, buon per loro. Poi l’Inter ha cambiato filosofia, da Mou a Benitez fino a Leonardo, ma è sempre forte. Noi lottiamo per vincere e per giocarcela. Non so se sia l’Inter più forte, di certo sarà un’Inter differente da quella che conosciamo.”

    Una gara, un “classico”, che secondo le statistiche vede in vantaggio i nerazzurri con 13 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte. Anche se il bilancio a San Siro è molto più favorevole ai giallorossi  che non perdono al Meazza da cinque anni e nelle ultime gare giocate sul campo dell’Inter hanno vinto due volte e pareggiato tre.

    Splendide le sfide che hanno “monopolizzato” le finali di Coppa Italia degli ultimi 5 anni, e le finalissime di Supercoppa Italiana.

    In 26 gare, sono stati segnati 86 gol. Con una media di 3,3 a gara.

    Gol a raffica, calcio spettacolo e molta rivalità in campo,  questi sono gli ingredienti principali di questa partitissima del campionato di serie A che ha fatto impazzire i tifosi di mezza Italia. I cardiopatici sono avvertiti, stasera ore 20 e 45 tenersi lontano dagli schermi !

    Probabili Formazioni:
    Inter: 4-3-1-2: Julio Cesar – Maicon – Cordoba- Ranocchia- Nagatomo – Zanetti – Cambiasso – Thiago Motta -Sneijder – Pazzini – Eto’o.
    In Panchina: Orlandoni – Natalino – Materazzi – Obi – Kharja – Pandev – Milito.

    Allenatore: Leonardo

    Indisponibili: Stankovic, Mariga, Lucio, Castellazzi, Samuel

    Squalificati:  Chivu (4)

    Altri: Coutinho

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo

    Roma: 4-3-1-2: Julio Sergio – Cassetti – N. Burdisso – Juan – Riise – Perrotta – De Rossi – Taddei – Menez -Borriello – Vucinic.
    In Panchina: Doni – G. Burdisso – Castellini – Rosi – Greco – Simplicio

    Allenatore: Ranieri

    Indisponibili: Pizarro , Brighi, Adriano, Totti

    Squalificati:  Mexes (2)

    Altri: Lobont

    Diffidati: Vucinic, Rosi, Cassetti, Greco, Brighi

  • 3 volte Messi, Barcellona da record!

    3 volte Messi, Barcellona da record!

    Se fosse un film la conquista della Liga di Mourinho si chiamerebbe Mission Impossible!

    Il Barcellona di Guardiola non si ferma più, sgretolando ogni record calcistico i giocatori blaugrana si portano a sedici vittorie consecutive nel campionato spagnolo, battendo anche il primato raggiunto dal Real Madrid di Di Stefano nella stagione 1960-61.

    Nella 22.a giornata della Liga il Barcellona affronta al Camp Nou l’Atletico Madrid guidato da Quique Sanchez Flores. La partita segue lo stesso copione delle altre sfide affrontate dagli uomini di Pep: in scioltezza! Con un Messi stratosferico che inizia il suo show personale al 17’, raddoppia al 27’ del primo tempo e in finale chiude definitivamente una partita mai aperta, segnando una tripletta che lo porta a quota 24 gol segnati, superando nella classifica dei marcatori anche Cristiano Ronaldo(22). Uno schiaffo a chi sosteneva che la stagione seguente alla vittoria del Pallone d’oro ci fosse una sorta di “maledizione” per cui il vincitore non riuscisse a ripetersi!

    Ora aspettando la partita Real Madrid-Real Sociedad (stasera alle ore 19), i punti di distacco che separano Mourinho dalla capolista sono 10, addirittura 11 in considerazione del 5 a 0 relativo allo scontro diretto.

    La classifica infatti vede il Barcellona capolista a quota 61 punti, inseguono i Blancos a distanza con 51 punti, Villareal terzo a 46 e quarto posto per il Valencia a 41.

    Sorpresa proprio in casa del Villareal dove la squadra di Giuseppe Rossi, viene sconfitta 1 a 0 dal Levante fanalino di coda della classifica.

    Liga  22.a giornata

    Almeria-Espanyol 3-2
    5′ Fernandez (A), 7′ Uche (A), 18′ Bernardello (A), 34′ Verdu (E), 49′ Vazquez (E)

    Athletic Bilbao-Sporting Gijon 3-0
    16′ rig. Lopez (B), 28′ Toquero (B), 73′ Llorente (B)

    Getafe-Deportivo La Coruna 4-1
    19′ e 26′ Colunga (G), 44′ Miku (G), 57′ Rios (G), 68′ rig. Riki (D)

    Osasuna-Mallorca 1-1
    8′ Flano (O), 37′ Castro (M)

    Saragozza-Racing Santander 1-1
    14′ Salas (R), 40′ Boutahar (S)

    Villarreal-Levante 0-1
    48′ Valdo (L)

    Barcellona-Atletico Madrid 3-0
    17′, 29′ e 79′ Messi (B)

    Oggi

    Siviglia-Malaga (ore 17)
    Real Madrid-Real Sociedad (ore 19)
    Valencia-Hercules (ore 21)

  • Arsenal pazzo? Il Bayern Monaco non scherza!

    Arsenal pazzo? Il Bayern Monaco non scherza!

    Dopo aver assistito alla folle rimonta subito dall’Arsenal da parte del Newcastle da 4 a 0 nei primi 30 minuti a un rocambolesco 4 a 4 nel finale (leggi l’articolo), la giornata odierna ci regala un’altra spettacolare “remuntada” del Colonia contro il Bayern Monaco in Bundesliga! La partita all’inizio è molto noiosa con il Colonia che tiene bene il campo soprattutto in fase di copertura.

    Il Bayern preme sull’acceleratore e si porta in vantaggio al 22’ del primo tempo con un gran cross di Muller che serve con precisione in area Mario Gomez. Gol acrobatico per l’attaccante bavarese, che si butta in scivolata per anticipare il portiere avversario Rensing e riesce a fargli passare la palla sotto le gambe.

    Splendida anche l’altra rete del Bayern sul finale di primo tempo, con un gran diagonale di Altintop che da posizione defilatissima in area sorprende ancora Rensing e permette ai suoi di andare all’intervallo sul 2 a 0.

    Nella ripresa però succede l’impensabile, forse  perché il Bayern è già convinto di aver la partita in pugno, si rilassa troppo, e concede molto più spazio al Colonia. Al 55’ del secondo tempo Clemens perso dalla difesa bavarese si inserisce in area dove viene servito e accorcia le distanze. Passano meno di 10 min ed è l’attaccante Novakovic a riaprire la partita con un colpo di testa che sorprende Kraft. La folla presente impazzisce e incita i suoi idoli nell’impresa. Il bello deve ancora venire, perché al minuto 73 del secondo tempo, da un rinvio di Rensing, nasce l’azione che porterà il Colonia in vantaggio. Palla lunga del portiere, colpo di testa di Matuschyk a servire ancora Novakovic che tiene testa a Badstuber, entra in area e realizza un gol pesantissimo.

    Con questa sconfitta la squadra di Van Gaal  si accomoda al quinto posto della classifica e dice addio al titolo una volta per tutte, mentre il Borussia Dortmund gongola dall’alto dei suoi + 13 di vantaggio sulla seconda.

    Di seguito tutti i risultati della 21.a giornata della Bundesliga:

    Mainz-Werder 1-1
    19′ Schurlle (M), 90′ Pizarro (W)

    Hoffenheim-Kaiserslautern 3-2

    28′ Sigurdsson (H), 40′ Rudy (H), 58′ Hoffer (K), 60′ Rodnei (K), 63′ Ibisevic (H)

    Colonia-Bayern 3-2

    22′ Gomez (B), 43′ Altintop (B), 55′ Clemens (C), 62′ e 73′ Novakovic (C)

    Hannover-Wolfsburg 1-0

    5′ Pinto (H)

    Norimberga-Bayer 1-0

    60′ Eigler (N)

  • Allegri: “Abbiamo il destino nelle nostre mani”

    Allegri: “Abbiamo il destino nelle nostre mani”

    In conferenza stampa il tecnico rossonero prima della sfida contro il Genoa in programma domani pomeriggio alle 15, parla delle inseguitrici,  del campionato che sta facendo il Milan e chiude definitivamente il caso Pato.

    Sulla rincorsa scudetto, il pensiero di Allegri è molto chiaro, dipende tutto dal Milan, chi insegue deve preoccuparsi e non può permettersi errori: “E’ un campionato molto aperto ma noi dobbiamo mantenere il nostro equilibrio e non pensare agli altri. L’Inter fa la corsa scudetto come la Roma e il Napoli, non ho mai pensato che non potesse lottare per il titolo, ma noi non dobbiamo pensare a quello che fa l’Inter, quando si è in testa il destino e’ nelle tue mani”. Quasi un avvertimento per togliere la pressione dai suoi ragazzi, dopo gli ultimi punti lasciati per strada, in un campionato ancora apertissimo.

    Il match con il Genoa, secondo le sue stesse parole non sarà affatto una partita facile, dove i rossoblu giocheranno una partita sul piano dell’aggressività cercando di stoppare il gioco rossonero e il Milan dovrà mantenere la calma, giocando bene tecnicamente.

    C’è da fare una riflessione sugli infortuni che inevitabilmente stanno condizionando la corsa scudetto dei rossoneri e rendono difficile schierare un centrocampo con giocatori di ruolo: “Nell’ultimo mese non abbiamo mai giocato con lo stesso centrocampo, ma ho molto apprezzato la capacità dei miei di recepire velocemente le cose che chiedevo ed applicarle in campo.” Fortunatamente per il tecnico livornese, questa domenica dovrebbero tornare in campo sia Gattuso che Van Bommel, dando peso al reparto in questione.

    Finale di intervista sul caso Pato: Massimiliano Allegri ha spiegato l’importanza del brasiliano in un momento così delicato della stagione, dove il campionato non è l’unico obiettivo dei rossoneri, rivolgendo più di un pensiero alla Champions e, lesinando consigli al ragazzo che deve imparare ancora tanto, soprattutto dai “senatori” del Milan:

    “Non abbiamo solo il campionato, abbiamo anche la Champions League dove Cassano non può giocare. Martedì, senza l’infortunio di Bonera e con un Antonini con l’adduttore un po’ malconcio, non avrei tolto Pato. Purtroppo, e a noi accade molto spesso, le sostituzioni sono un po’ forzate dagli infortuni. Ieri vedevo Pato in allenamento e lo vedevo sorridente, non c’è un caso Pato. È giovane, ha qualità straordinarie, deve migliorare molto e deve farlo rimanendo sereno perché ha già segnato 10 gol e per lui che è stato fuori a lungo per infortunio non è semplice rientrar e giocare con continuità nella partita. Più passerà il tempo e più lui e Ibra si integreranno, hanno giocato poco assieme. Pato poi occupa una posizione diversa rispetto all’anno scorso. Qui, come tutti, deve migliorare, io vedo ogni giorno in allenamento i giocatori più anziani cercare di migliorare, a maggior ragione lo deve fare lui che è molto giovane”.

    Sull’ipotesi di uno scambio con Balotelli per il Papero, il tecnico risponde in maniera più che chiara: “Balotelli? No, io ho Pato, sono contento di Pato e mi tengo stretto Pato”.

    Certo averli entrambi non sarebbe un dispiacere!