Autore: Antonio Trementozzi

  • Moratti: “Sanchez è la priorità, De Rossi una buona idea!”

    Moratti: “Sanchez è la priorità, De Rossi una buona idea!”

    Attraverso il sito ufficiale dell’Inter è possibile leggere una prima parte della lunga intervista (in onda questa sera alle ore 21 su Sky sul canale 232) rilasciata al canale tematico Inter Channel, che vedrà protagonista il presidente nerazzurro Massimo Moratti. Il patron interista guidato dal direttore Edoardo Caldara, nella trasmissione “Prima Serata”, risponderà alle diverse domande che arriveranno direttamente dai tifosi nerazzurri.

    ETO’O BEST PLAYER Una delle prime domande arriva da un tifoso di Trento che chiede al presidente di indicare un nome, tra quelli dei protagonisti della stagione nerazzurra, che abbia davvero fatto la differenza. “È una domanda difficile – ammette Moratti -, ma credo che gli altri possano non offendersi se dico Samuel Eto’o. Ha avuto un rendimento talmente alto che sarebbe come togliere Messi dal Barcellona, che forse senza di lui non avrebbe raggiunto i traguardi che ha raggiunto”.

     

    MAI CONTENTI- Il discorso continua e il presidente Moratti spiega il perché si sia parlato di ‘annata storta’ nonostante l’Inter sia arrivata ad insidiare il Milan e abbia comunque portato a casa tre trofei come nella scorsa annata: “Noi interisti, e mi metto anche io tra i tifosi – spiega Moratti – non siamo mai contenti perché c’è di mezzo la rivalità con gli altri e perché vorremmo essere felici sempre.”

    BILANCIO E VOTO FINALE– Continuando il discorso il presidente interista aggiunge come: “La stagione è andata bene, nonostante tutto quello che è accaduto all’inizio, una partenza in fin dei conti non fortunata e che è durata parecchi mesi. Ad esempio, prendiamo novembre, l’ho rivisto l’altro giorno in uno nei vostri servizi, mi sembra sia stato un periodo spaventoso, ci ha ammazzato. Fortunatamente, c’è stato il campionato del Mondo che ci ha ridato forza e, soprattutto, l’arrivo di Leonardo che ha alleggerito l’ambiente da un punto di vista mentale da tutti quelli che potevano essere i complessi che ci stavamo creando. Questo è servito per fare molto meglio nel semestre successivo, anche se sfortunatamente abbiamo avuto 7 o 8 giorni negativi, per i quali bisogna studiare il perché e come si è arrivati a quel punto. Forse perché eravamo tutti fin troppo convinti che fosse abbastanza normale – non facile, ma normale – essendo abituati a vincere il campionato, essere lì e avere agguantato l’avversario. Invece la sconfitta subìta dal Milan ci ha rimesso in una condizione antipatica, ma è stato ancora bravo Leonardo, pur avendo avuto l’intervallo della coppa dei campioni, a riprendersi e bravissimi i giocatori a fare altrettanto perché, molte volte, una squadra piena di allori magari non trova più le motivazioni per fare un buon finale di campionato. Noi, invece, l’abbiamo chiuso con molto orgoglio, molto bene, con un partita vincente seguita da tutti, anche all’estero, perché lì nessuno molla il calcio, sono come noi. Quindi, trovo che questo sia stata un’ottima cosa. L’anno, di per sé, è un anno da 7, quindi un ottimo anno”.

    MERCATOInevitabile , una domanda sul prossimo mercato estivo nerazzurro con la richiesta specifica di dare delle percentuali sugli arrivi alla Pinetina di giocatori del calibro di Sanchez, De Rossi o Pastore: “Difficile fare una percentuale– ammette Moratti– nel momento nel quale si sta cercando di capire se le società vendono, come vendono, a che prezzo vendono e quanto vogliono guadagnarci o come si riesce a fare certi scambi. Però, diciamo che il giocatore con il quale stiamo parlando, non so con che percentuale poi di successo, è certamente Sanchez perché è tanto tempo che se ne parla, perché è un giocatore che ha molte qualità e poi perché abbiamo intavolato un certo tipo di discorso con l’Udinese. Diciamo, un 60% non che venga, ma tra gli altri gli diamo un po’ di possibilità.
    De Rossi –
    continua il presidente -, a mio parere, non è affatto una cattiva idea, ma non credo che noi abbiamo iniziato nessun tipo di trattativa con la Roma anche perché il club si sta riorganizzando come società, leggevo che c’era ancora un rimando di un mese. Non credo ci siano contatti tali da poter studiare che cosa si possa fare, poi il giocatore è legato al suo club e soprattutto a Roma, ma anch’io lo considero un giocatore di grande qualità e di carattere, quindi non gli farebbe male fare un’esperienza…(ndr.:sorride).
    Pastore sappiamo tutti che è bravissimo, ha fatto bene anche con noi nella finale, ma non credo sia trattabile”.

    Dichiarazioni tratte da www.inter.it

  • Mercato Inter: Out Maicon e Thiago Motta. Sanchez primo obiettivo

    Mercato Inter: Out Maicon e Thiago Motta. Sanchez primo obiettivo

    Stagione nerazzurra terminata nonostante un secondo posto in campionato, con un triplete con la lettera minuscola più che un mini triplete, come aveva anche puntualizzato Massimo Moratti, precisando come tra i tre trofei vinti ci fosse anche il Mondiale per Club. Nemmeno il tempo di concludere la stagione, con la conquista della Coppa Italia, che già gli uomini di mercato nerazzurro sono al lavoro per dare una nuova forma alla squadra di Leonardo. Tante sono le novità che bollono in pentola, e  con un Massimo Moratti che vuole rimanere in linea con i nuovi parametri del Fair Play Finanziario, l’ordine primario in casa nerazzurra è: “vendere per compare”.

    Estate di partenze eccellenti dunque, con le ultime indiscrezioni giornalistiche che parlano di due cessioni importanti per quanto riguarda gli addii in casa Inter. Il primo indiziato con le valigie pronte dovrebbe essere il terzino brasiliano Maicon, che nonostante le smentite del suo agente circa l’anticipazione del viaggio in Brasile, sembra essere destinato al Real Madrid. Mourinho voleva strapparlo alla corte di Moratti già nella passata stagione, con i nerazzurri che chiedevano un conguaglio vicino ai 30-35 milioni di euro. Il Real non fu disposto a metterne più di 22 sul piatto e l’Inter rispose picche. Vista la stagione altalenante che ha vissuto quest’anno il terzino brasiliano, stavolta l’offerta potrebbe essere più che idonea per lasciarlo partire.

    L’indiziato numero due, è il centrocampista italo brasiliano Thiago Motta, molto apprezzato dallo Zenit e dalla nuova gestione a stelle e strisce della Roma. Il giocatore che da poco ha vestito anche i colori della nazionale italiana, avrebbe una valutazione non inferiore ai 15 milioni di euro, cifra che in Russia sarebbero disposti a spendere, ma la volontà del giocatore come ha espresso anche il suo agente è quella di rimanere in Italia. Direttamente da Premium Calcio, nello speciale dedicato al calciomercato, l’avvocato Dario Canovi, agente di Thiago Motta ha rilasciato dichiarazioni che danno un’ulteriore conferma a una possibile partenza del suo assistito: “Quando si parla con insistenza di una cessione, c’è sempre qualcosa sotto di veritiero. La situazione ci ha lasciati spiazzati, con Motta abbiamo deciso di chiedere un incontro con la società per sondare il terreno e per la prossima settimana ci incontreremo, anche se non abbiamo stabilito una data esatta. La Roma o lo Zenit? Per diversi motivi Thiago preferirebbe Roma, però ci sono tante cose da valutare nell’ambito di un trasferimento, è presto per parlarne. Vedremo nel prossimo incontro”.

    Altri soldi per fare cassa entrerebbe dalle cessioni di Mariga, destinato o alla Premier inglese o al Napoli che da tempo ha messo gli occhi sul giovane nerazzurro, Muntari di rientro dal prestito dal Sunderland che non rientra nei piani di Leonardo e Pandev che in terra teutonica ha ancora mercato.

    Gli arrivi? Sanchez è ovviamente il primo obiettivo nerazzurro con un costo davvero oneroso che si aggira intorno ai 40 milioni di euro. Cifra inarrivabile che potrebbe essere limata solo con l’inserimento di eventuali contropartite tecniche (si fanno i nomi di Mariga e Obi e altri giovani nerazzurri). La Juve non bastasse si è fatta prepotentemente sotto per aggiudicarsi il talentuoso cileno, piazzando sulla bilancia un’offerta in contanti davvero importante. La volontà del Nino Maravilla è quella di restare in Italia, quindi si profila un bel derby di mercato tra Inter e Juve.

    Sul fronte conferme arriva la notizia dalla Gazzetta dello Sport, che per il riscatto di Nagatomo il Cesena avrebbe chiesto 7 milioni di euro, e da parte dei bianconeri ci sarebbe l’interessa per i giovani Obi e Caldirola. Sempre dalla rosea arriva l’ultima l’indiscrezione di un Samuel Eto’o nelle vesti di ‘agente di mercato’ che starebbe sponsorizzando Asamoah dell’Udinese per un arrivo in nerazzurro.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it

  • Golden Gala 2011, da Howe a Bolt a Roma vince lo sport

    Golden Gala 2011, da Howe a Bolt a Roma vince lo sport

    Vittoria dell’atletica e vittoria dello Sport ieri sera all’Olimpico di Roma, con il Golden Gala 2011. Clima di spettacolo e festa, con uno stadio quasi pieno che fa registrare 47.742 presenze, record assoluto per la manifestazione giunta alla sua 31esima edizione. Il bello di una manifestazione di atletica del genere è respirabile già nell’aria fuori dallo stadio, dove si nota subito la differenza da una partita di calcio.

    Differenze evidente in curva Nord: spalti pieni di bambini e famiglie riunite per l’evento; solo applausi e incitamento, niente fischi o buu razzisti. Il pubblico si unisce agli atleti per dare loro carica, a prescindere dalla nazionalità. Scrosci di applausi infatti per il francese Lavilliene che nel salto con l’asta arriva a 5.82 m e si aggiudica la vittoria e misura dell’anno. Tanto incitamento anche per Blanka Vlasic, primatista assoluta nel salto in alto, che si prende tutti gli applausi della Curva Sud, bissando il successo del 2010 con la msura di 1,95m.

    Le sorprese più belle arrivano per l’Italia dai 200 m preparati da Andrew Howe, che fa esplodere con un boato di applausi l’Olimpico quando taglia il traguardo in prima posizione con un tempo di 20.31! Gloria anche per la staffetta azzurra 4×100 con il secondo posto, dietro solo al Canada.

    Per la serie il bello deve ancora venire, lo spettacolo inizia quando scende sulla pista rossa il fulmine umano, l’uomo più veloce del mondo: Usain Bolt. Show man, istrionico, personaggio unico, fa davvero impazzire la folla con i suoi siparietti divertenti. I bambini acclamano il suo nome come fosse una rockstar, e lo stadio è in pieno delirio per lui. Soffre qualcosina nella partenza, ma riesce comunque ancora una volta a dimostrare al suo rivale Asafa Powell che è ancora lui il più veloce del mondo! Nel finale regala ancora qualche siparietto al pubblico con le note di Simply the Best come sottofondo musicale.

    La vittoria dell’atletica e la vittoria dello sport, non mi stanco di ripeterlo.

    Guarda la gallery

    Di seguito il video dei 100 metri vinti da Usain Bolt

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  • Eto’o al Real? Fantacalcio. Arrivano le smentite

    Eto’o al Real? Fantacalcio. Arrivano le smentite

    Indiscrezioni giornalistiche in mattinata direttamente dalle pagine della Gazzetta dello Sport, parlavano di una possibile partenza di Eto’o destinazione Real Madrid. Secondo la rosea infatti, il calciatore camerunense dopo il pessimo episodio di razzismo che l’ha visto coinvolto direttamente all’uscita di un noto locale milanese, con degli ultrà milanisti pronti a cantare il fastidioso e antipatico coro “delle rose sul metrò”,  sia stufo di queste situazioni, e che no sopporti più questa storia. Ci sarebbero testimonianze di persone che avrebbero sentito dire  “come faccio a vivere in una città che mi insulta sempre?” direttamente pronunciate dall’attaccante nerazzurro.  Oltre al fattore pazienza finita per un giocatore che ne ha subite tante nel corso della sua carriera, c’è anche l’incudine del Fair play finanziario pronta ad abbattersi sui club più spendaccioni, e l’ingaggio di Eto’o (11 milioni netti a stagione) è di certo un bel lusso in casa nerazzurra. Associando a questo particolare un possibile interessamento del Real Madrid, in primis di Josè Mourinho, con un’ipotetica offerta di 50 milioni di euro, Moratti potrebbe decidere di privarsi del suo giocatore migliore in questo momento. 30 anni per Eto’o, capace quest’anno di arrivare a quota 35 gol, con ancora la finale di Tim Cup da giocare. Stagione irripetibile, e forse per questo, volendo evitare l’errore fatto con Milito, un pensierino di fronte ad una sontuosa offerta Moratti ce lo farebbe volentieri, prima di chiudere le porte in faccia agli spagnoli. Ipotesi di mercato? Inter da ringiovanire con gli arrivi di Sanchez e Banega, e Real che si priverebbe volentieri di Benzema per uno come Eto’o. Questa la prospettiva della Gazzetta dello Sport, ma la realtà dice ben altre cose. La replica in casa Inter arriva prima dal presidente Moratti e poi dal diretto interessato Samuel Eto’o.

     

    MORATTI- Il presidente nerazzurro presente ad una commemorazione a Livorno per i 40 anni dalla scomparsa di Armando Picchi, intercettato dai microfoni di Sky Sport 24 ha voluto smentire categoricamente una qualsiasi ipotesi di mercato relativa a Samuel Eto’o “Eto’o è nostro al cento per cento. Questi incidenti sono incresciosi, ma possono capitare. Non credo che possa andarsene dall’Inter per questo motivo. 50 milioni? Non c’è una cifra per Eto’o, rimarrà sicuramente all’Inter”.

    Sui possibili arrivi soprattutto in attacco Moratti parla di diversi obiettivi: “Sanchez è fortissimo, ma ci sono anche altri attaccanti in giro che stiamo seguendo”.

    Discorso diverso per Montolivo, spesso accostato ai colori nerazzurri : “Non credo proprio che Montolivo possa arrivare all’Inter” ha precisato Moratti.

    Moratti messo da parte il discorso mercato, chiude con stile la ‘polemica’ nata con il tecnico rossonero Allegri, che aveva definito Mourinho patetico in un’intervista recente: “Allegri ha subito detto che stava scherzando, quindi è inutile commentare questa frase. Altrimenti sarebbe stata una frase vergognosa”.

    Il pensiero finale è rivolto alla Coppa Italia: “E’ un trofeo importante, ne abbiamo vinte molte. Vogliamo dare continuità”.

    SAMUEL ETO’O– L’attaccante più amato dal popolo nerazzurro, attraverso il sito ufficiale dell’Inter, ha voluto dire la sua facendo chiarezza sul momento che sta vivendo e sul brutto episodio di razzismo che lo ha visto protagonista, scrivendo una lettera a tutti i tifosi interisti:

    “Cari tifosi dell’Inter,stamane, come voi, sono rimasto molto sorpreso leggendo quanto riportato da alcuni quotidiani, in particolare da ‘La Gazzetta dello Sport’. Voglio essere chiaro, come lo sono stato in tutta la carriera e con voi, che mi avete dimostrato grande affetto e grande rispetto sin dal primo giorno a Milano. Tranquilli, ho un solo pensiero: vincere, insieme con i miei compagni, la Coppa Italia, il sesto trofeo in due stagioni, il terzo di questa stagione. Nessuna situazione extra professionale, anche se mi amareggia come uomo, può allontanarmi dall’Inter.

    Dichiarazioni tratte dalla Gazzetta dello Sport- Fc Inter News- Inter.it

  • Inter – Catania probabili formazioni. Cambiasso e Lopez ko

    Scendono in campo oggi pomeriggio alle 18.00  a San Siro Inter e Catania per la passerella finale del campionato. Già, perché l’Inter con il pareggio strappato a Napoli si è garantita aritmeticamente la seconda posizione in classifica, e il Catania battendo nel precedente turno la Roma di Montella ha strappato il pass per la permanenza in serie A anche per la prossima stagione. Partita dai toni amichevoli, con la possibilità per Simeone, ex nerazzurro di rivedere e ricevere applausi dal suo pubblico interista, e con la possibilità invece per Leonardo di lasciare spazio a chi ha giocato meno, e far tirare il fiato in vista della prossima finale di Tim Cup contro il Palermo in programma il 29 maggio. Curiosità del giorno, l’anno scorso proprio il 22 maggio l’Inter scendeva in campo per la finale Champions League a Madrid contro il Bayern Monaco: emozioni diverse, in un anno diverso.

     

    INTER– Situazione non delle più rosee in casa Inter, a livello di condizione fisica, con il numero degli infortunati che tende ad aumentare di giorno in giorno. Out Sneijder, (che dovrebbe recuperare per la finale di Tim Cup), indisponibile anche Julio Cesar alle prese con i soliti dolori alla schiena, salta fuori all’ultimo momento anche l’infortunio i Cambiasso che complica i piani di Leonardo. Per il centrocampista argentino si parla di uno stiramento al bicipite femorale di terzo grado. Un infortunio più grave del previsto che mette ancora una volta in allarme il centrocampo nerazzurro. Ultimo forfait quello di Maicon, perché essendo squalificato in coppa Italia, Leo vuole capire in questa partita chi può sostituire il brasiliano al meglio. Quindi undici titolare con Castellazzi tra i pali, difesa a quattro con Materazzi e Samuel al centro, il primavera Faraoni e Nagatomo sulle corsie laterali; Centrocampo in totale emergenza con Mariga e Thiago Motta più arretrati e Zanetti e Pandev ai lati.  Se si optasse per il rombo spazio a Coutinho sulla trequarti. Ovviamente in zona gol largo ad Eto’o, con la possibilità di infrangere il suo record personale di 36 gol segnati con la maglia del Barcellona, e minuti nelle gambe per Milito, che nelle ultime partite è sembrato in ottima condizione.

    CATANIA- Simeone strappata la salvezza e la permanenza in A nella prossima stagione contro la Roma, oggi torna a San Siro per il saluto ai suoi ex tifosi nerazzurri. Personaggio molto amato dai colori interisti, nonostante quel gol segnato in maglia biancoazzurra il 5 maggio, quando l’Inter perse lo scudetto contro la Lazio. “Non so se mi hanno perdonato quel gol- ha spiegato Simeone- Credo però che quando i tifosi dell’Inter vedono me, vedono una persona pulita e nel calcio italiano è bello di tanto in tanto vedere una persona così”. Formazione inedita anche per il Catania, con diversi giocatori nemmeno partiti per la trasferta milanese. Rimane a casa il bomber Maxi Lopez per un infortunio al piede, come anche i difensori Spolli, Bellusci e Silvestre, indisponibili per acciacchi vari. Mancheranno all’appello anche Biagianti e Pesce, alle prese con dei risentimenti muscolari. Quindi Simeone dovrebbe schierare dal primo minuto una difesa con quattro uomini: Augustyn e Terlizzi al centro e Capuano e Alvarez sugli esterni. Centrocampo con Carboni, l’ex Frosinone Lodi, e l’argentino Ledesma. Tridente offensivo con Bergessio, Gomez e Schelotto.

    INTER(4-4-2): Castellazzi; Nagatomo, Materazzi, Samuel, Faraoni; Zanetti, Mariga, Thiago Motta, Pandev; Milito, Eto’o.

    A disposizione: Orlandoni, Ranocchia, Chivu, Stankovic, Obi, Coutinho, Pazzini.

    Allenatore: Leonardo.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sneijder, Cordoba, Julio Cesar, Cambiasso.

     

    CATANIA(4-3-3): Andujar; Alvarez, Augustyn, Terlizzi, Capuano; Ledesma, Carboni, Lodi; Gomez, Bergessio, Schelotto.

    A disposizione: Campagnolo, Potenza, Izco, Marchese, Ricchiuti, Martinho, Morimoto.

    Allenatore: Simeone.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sciacca, Bellusci, Spolli, Silvestre, Lopez.

  • Leonardo: “Sanchez è pronto per una grande squadra”

    Leonardo: “Sanchez è pronto per una grande squadra”

    Il tecnico nerazzurro Leonardo fa il punto della situazione in casa interista nella conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Inter e Catania. Leonardo domani scenderà in campo cercando di ottenere l’en-plein per quanto riguarda le vittorie casalinghe da quando siede sulla panchina nerazzurra, entrando nella storia dell’Inter. Motivo in più per chiudere il campionato in bellezza, cercando di evitare scivoloni, in un momento in cui la lista degli indisponibili continua ad allungarsi.

    NON CONVOCATI – L’argomento clou del giorno sono le condizioni di molti giocatori nerazzurri, in vista della prossima finale di Tim Cup in programma il 29 maggio. Leonardo analizza con queste parole il momento non proprio roseo dei suoi uomini dal punto di vista fisico: “Cambiasso ha avuto un problema in allenamento oggi, dobbiamo valutare nei prossimi giorni. L’infortunio c’è, bisogna valutare la gravità. Julio Cesar ha avuto un problema alla schiena l’altro giorno e non ha la possibilità di giocare. Sneijder non ha ancora recuperato totalmente. Mentre Maicon non è stato convocato essendo squalificato per la Tim Cup e noi abbiamo bisogno di vedere i giocatori per la prossima settimana”.
    Mentre a sorpresa rientra nella lista dei convocati, Marco Davide Faraoni, giovanissimo calciatore proveniente direttamente dalla primavera nerazzurra: “È un ragazzo che mi piace. Il suo è un ruolo difficile, quello del terzino, e se riesci a trovarlo in casa è una cosa molto bella”.

    CATANIA – Parlando in maniera più dettagliata della gara contro il Catania, Leonardo non ammette scuse e carica i suoi per vincere e arrivare in questo modo con il morale alto alla sfida contro il Palermo nella finale di Tim cup: “La gara di domani è da affrontare nel modo migliore, noi dobbiamo mantenere la nostra concentrazione e il nostro modo di giocare. Siamo in crescendo e così continuiamo a voler fare, anche perché poi abbiamo la partita che chiude la stagione. Le buone prestazioni portano sempre cose positive, quindi domani vogliamo vincere, anche per valutare la formazione in vista della finale di Tim Cup”.

    RENDIMENTI – Il  tecnico brasiliano si ritiene soddisfatto da quando siede sulla panchina nerazzurra e in particolar modo analizza i rendimenti di Nagatomo, da schierare al posto di Maicon vista l’indisponibilità del brasiliano, e del bomber Eto’o che sembra non voler smettere mai di segnare. Nagatomo giocherà a destra?: “Mi è piaciuto contro la Sampdoria. Lui ha giocato a destra, a sinistra, nella linea di centrocampo a quattro, non ha quindi un problema di lateralità. Riesce ad esprimersi bene a prescindere dal lato del campo in cui gioca, e questa è una grande qualità”.
    Su Eto’o a quota 35 gol, Leonardo non può che aggiungere lodi allo splendido campionato dell’attaccante camerunense: “Se guardiamo quello che ha fatto negli ultimi anni, quest’anno compreso, non si può dire altro se non che Samuel Eto’o è uno dei giocatori migliori al mondo, e questa stagione lo ha premiato. È una stagione straordinaria la sua”.

    PREOCCUPAZIONI – Le preoccupazioni di Leonardo arrivano dalla lunghissima estate che aspetta la colonia brasiliana e argentina in casa Inter, in vista della Coppa America. Leonardo ammette come questo potrebbe rappresentare un problema per la prossima preparazione estiva: “Ci saranno le qualificazioni agli Europei, Coutinho avrà l’Under 20, mentre gli altri argentini e brasiliani giocheranno subito due amichevoli, il 4 e il 7 giugno, poi penso avranno una decina di giorni di vacanza e dopo cominceranno la preparazione in vista della Coppa America, che comincia i primi di luglio. E’ faticoso, riguardo alla nostra preparazione ci saranno molte situazioni da valutare”

    MERCATO – Sul tema mercato Leonardo non si sbilancia dichiarando la perfetta sintonia con la società nerazzurra: “Io sono un allenatore, questo faccio, l’allenatore. Mi sento in sintonia con Branca e Ausilio per il mercato e con il presidente Moratti che poi fa le scelte, ma faccio l’allenatore. Se poi posso dare in qualche modo un contributo, comunque ci sono”. Alla domanda finale sul prossimo mercato dell’Inter, a Leonardo viene chiesto un suo giudizio, o una sua preferenza su Robben, Tevez e Sanchez: “Giocatori diversi fra loro, ma che giocano in attacco e lo possano fare ovunque. Robben è una realtà, Tevez anche, e Sanchez è lì pronto per fare il salto di qualità, le prospettive sono straordinarie”.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News

  • Mercato Inter, Ausilio: “Tevez difficile, per Sanchez ci proveremo”

    Mercato Inter, Ausilio: “Tevez difficile, per Sanchez ci proveremo”

    Moltissime sono le domande che frullano nella testa dei tifosi nerazzurri in merito al prossimo mercato dell’Inter in vista della prossima stagione. Recuperare il gap lasciato al Milan e tornare grandi in Europa, sono questi gli obiettivi da raggiungere a breve termine. Il direttore sportivo interista Piero Ausilio su Inter Channel parla appunto della stagione appena terminata, di successi raggiunti in questi ultimi anni e dei possibili prossimi colpi di mercato estivi.

    BILANCIO – In riferimento al presente Ausilio dovendo fare un bilancio della stagione in via di conclusione, si esprime in questo modo, lanciando una frecciatina ai rossoneri: “Io ritengo che sia una stagione lo stesso positiva, abbiamo vinto due trofei e ce n’è uno per cui dobbiamo giocarci la finale. E comunque firmerei subito di fronte all’idea di vincere di nuovo per cinque anni di fila e poi lasciare un anno lo scudetto ai cugini”.

    MERCATO – Le domande sul mercato sono il punto focale dell’intervista al direttore sportivo nerazzurro, che con molta pazienza cerca di rispondere e spiegare molte situazioni intricate. In riferimento al passato ad esempio, alla domanda sul mancato acquisto nell’estate scorsa di Javier Mascherano, Ausilio risponde con un laconico: “Perché non abbiamo considerato questo giocatore idoneo al cento per cento per la nostra squadra“, iniziando in seguito a parlare delle trattative future che potrebbero interessare la rosa nerazzurra. Chi parte chi arriva? Il direttore sportivo nerazzurro fa il punto della situazione, iniziando dal caso Tevez: “Se potrebbe arrivare Tevez? Mi sembra molto complicato. Pastore? È fortissimo ma c’è il nostro Sneijder che è ancora più forte. Se resta Julio Cesar? È una delle certezze della nostra squadra. Il ritorno di Andreolli? È metà nostro e metà del Chievo, non so se a breve o a lungo termine ma potrebbe accadere che torni. Palacio? È stato avvicinato all’Inter più come conseguenza dei rapporto con il Genoa che nell’ultimo anno hanno portato all’Inter tre giocatori e qualche giovane al Genoa. Credo che probabilmente si è sentito parlare di lui più che altro per un collegarsi a questa situazione. Robben? Uno a cui non piace Robben è da ricoverare, è fortissimo e piacerebbe a qualsiasi società. Cosa faranno Suazo e Obinna? Sono tutti e due in scadenza di contratto, quindi…”. Molti nomi e poca sostanza in fin dei conti, così Ausilio per il piacere dei tifosi si lascia scappare un piccolo segreto: Il reparto su cui stiamo lavorando di più? Per un discorso di numeri, il centrocampo: manca un centrocampista che completi il reparto, non per forza un big ma magari anche un giovane di prospettiva. La difesa e l’attacco sono già stati sistemati a gennaio di quest’anno”. Altro assist per il giovane talento francese Hazard.

    SANCHEZ – L’interesse del club nerazzurro per il Nino Maravilla è ormai cosa evidente, e nessuno in casa Inter lo nasconde più: “Che ci piaccia come giocatore non è certo un mistero. Star qui a dire che non ci interessa o che non è un buon giocatore non corrisponderebbe al vero. Purtroppo, però, l’Udinese ha un’idea abbastanza onerosa di quanto valga, a ragione o a torto. È sicuramente un professionista che ha fatto bene, un giocatore con un mercato importante, richiesto da squadre straniere, quindi non so che cosa potrà accadere. Che l’Inter comunque abbia fatto dei passi importanti soprattutto a novembre o dicembre corrisponde alla realtà.

    RIMPIANTI – Nel finale arriva un’altra domanda dai tifosi riguardante il più grande rimpianto del direttore sportivo nerazzurro in merito ai giocatori che sono arrivati in prima squadra dal settore giovanile: “A livello personale, risponderei Balotelli, perché per tutto quello che è stato dato e fatto mi aspettavo di vedere Mario tanti anni all’Inter, invece non ha saputo meritare questa opportunità”.

    Dichiarazioni tratte Fc Inter News

  • Tevez: “Addio Manchester”. Juve e Inter pronte?

    Tevez: “Addio Manchester”. Juve e Inter pronte?

    Il futuro di Carlos Tevez inizia in questi giorni a diventare più chiaro. Facciamo un passo indietro per ripercorrere le vicende dell’argentino in forza al City. Roberto Mancini in principio l’aveva convinto a restare fino alla fine della stagione, dopo la prima rottura avvenuta a dicembre quando lui aveva deciso di punto in bianco di non trovarsi più bene a Manchester. Trascinatore assoluto dei Citizens, nella finale di Fa Cup felicissimo per la vittoria dichiara ai microfoni con assoluta sincerità di voler seguire gli interessi della sua famiglia, facendo chiarezza sul suo futuro. La decisione se lasciare o no l’Inghilterra è ormai cosa fatta.

    ADDIO MANCHESTER – Le ultime indiscrezioni parlano di una sua intervista ad una radio argentina dove l’Apache pare sia stato chiarissimo in merito al suo futuro: “Voglio andare via dal Manchester City. Il modo in cui vivo il calcio è cambiato, non so nemmeno se arriverò sino al prossimo Mondiale. Indipendentemente che sia convocato o meno. Comunque sì, vorrei andarmene. Sono stato trattato bene e sono grato al City. Ma devo cambiare ambiente. Tornare al Boca? No, sarebbe difficile”.

    INTER E JUVE PRONTE? – A questo punto l’asta è aperta. Real, Juve e Inter sono le squadre in pole per l’acquisto del bomber argentino. Anche se la Juventus nella prossima stagione non potendo disputare le coppe europee avrebbe sicuramente poco appeal per un giocatore di tale calibro. In casa nerazzurra il direttore sportivo Ausilio in una recente intervista ha parlato di Tevez come un colpo difficile da realizzare visto l’oneroso costo del suo cartellino, ma a questi livelli, si potrebbe parlare di tattiche per sviare le trattative di mercato. Mentre per quanto riguarda il Real Madrid, Josè Mourinho è da considerarsi uno dei più grandi estimatori dell’attaccante del City, sin dai tempi in cui allenava l’Inter il portoghese non aveva mai nascosto l’ammirazione per Tevez.

    CRISTIANO RONALDO – Alla domanda su chi prenderebbe il posto di Tevez al City, la risposta arriva dal quotidiano sportivo spagnolo As, che annuncia la bomba di mercato dell’anno, con il forte interessamento dello sceicco Mansour sulla stella dei blancos Cristiano Ronaldo. Le cifre dell’operazione sfiorano il ridicolo, con un’offerta di 180 milioni di euro per strappare il capocannoniere della Liga a Mourinho e fare un altro regalo al suo tecnico Roberto Mancini.

    Dichiarazioni tratte da Eurosport

  • L’Udinese dal Manchester City per Sanchez

    L’Udinese dal Manchester City per Sanchez

    Dopo gli innumerevoli contatti telefonici, è arrivato il momento di una trattativa faccia a faccia. Gino Pozzo secondo le ultime indiscrezioni giornalistiche riportate dalla Gazzetta dello Sport, sarebbe volato a Manchester per ascoltare in prima persona l’offerta dello sceicco Mansour intenzionato a strappare a Udine il talentuoso Alexis Sanchez. Un segnale che dimostra come il Manchester City non scherzi affatto e sia realmente intenzionato a fare del Nino Maravilla uno dei punti forti della prossima stagione dei Citizens. I dettagli dell’operazioni vedrebbero un’offerta irrinunciabile: 30 milioni cash per scartare tutta la concorrenza. Mansour come si sa non ha mai avuto problemi di liquidità e, dopo la sontuosa campagna acquisti, vuole regalare gli ultimi gioielli del calcio mondiale a Roberto Mancini per ottenere i risultati prestigiosi promessi dal tecnico nostrano.

    AFFARE FATTO? – Assolutamente no, perchè potrebbero esserci due ostacoli alla trattativa. Il primo facilmente superabile, sarebbe quello di voler trattenere il talento cileno a Udine, con l’appoggio di Guidolin, e soprattutto la conquista della Champions League il prossimo anno. Scenario difficilmente realizzabile, nonostante Sanchez si trovi benissimo a Udine, ormai è pronto per un palcoscenico davvero importante, e quindi difficilmente ripeterà la scelta di Totò Di Natale.

    INTER –Un altro ostacolo importante potrebbe essere rappresentato proprio dall’Inter, poiché in una recente intervista il d.s. nerazzurro Piero Ausilio ha rilasciato parole rassicuranti per i tifosi interisti: “Per Sanchez a novembre e dicembre ci abbiamo provato con il presidente Moratti e con Branca, sono stati bravi i dirigenti dell’Udinese a rinviare tutto per giugno. Rimane un ottimo giocatore, ma vedremo a giugno il da farsi, ormai la fine della stagione è vicina, vedremo”. Nerazzurri che ovviamente non potrebbero mai pareggiare l’offerta cash di 30 milioni di euro proposta dal City, ma che arriverebbero a una parte liquida di 15 milioni più un paio di contropartite tecniche, tra cui Philppe Coutinho in prestito e forse Obi o il nuovissimo acquisto Rodrigo Alborno.

    CONCLUSIONI – L’affare dunque sicuramente non sarà chiuso a breve perché Gino Pozzo vorrà ascoltare le offerte di entrambi i club valutando in primis anche la volontà del giocatore, che in questi casi è la componente fondamentale per la scelta del club a cui vendere. Considerando che Sanchez sia diventato importante in Italia e che nel nostro paese abbia dimostrato il suo reale valore, ambientandosi alla perfezione al modo di giocare del nostro campionato, forse emigrare adesso non sarebbe la scelta migliore per lui.

    Rimaniamo in attesa dell’estate più calda di sempre a Udine, per quanto riguarda il calciomercato estivo!

    TEVEZ – Sempre riguardo il calciomercato del City, un punto interrogativo enorme rimane sulla permanenza nella prossima stagione del bomber argentino Carlitos Tevez, che al giornale britannico The Sun ha rilasciato le seguenti dichiarazioni dopo la vittoria del FA Cup: “Vincere la FA Cup mi dà grandi motivazioni per restare e mi rende felice. Volevamo il titolo e ora festeggiamo. Stiamo cercando di costruire una grande squadra che possa vincere il campionato”. Rimane o non rimane? Questa è la domanda che si fanno tutti i tifosi del City, ma nemmeno lui sa dare ancora una risposta definitiva: “Tutti dicono che dovrei lasciare il club. Ancora non lo so, non so se dovessi andare in Spagna, in Italia o da altre parti. Sarà prima una decisione personale, disunita da quella professionale”.

    DECIDE LA FAMIGLIA – Inter e Real Madrid sono in pole per l’acquisto dell’Apache, ma la decisione finale come lui stesso dichiara dipenderà molto dal volere della sua famiglia: “Non ho ancora preso una decisione – ha dichiarato Tevez dopo la vittoria contro lo Stoke-. Adesso ho bisogno di riposare, riordinare i miei pensieri e stare insieme alla mia famiglia. Devo discuterne con loro, perché è una scelta che dobbiamo prendere insieme Più tardi inizierò a pensare al mio futuro”.

    Se arriva Sanchez ovviamente non ci sarà spazio anche per Tevez e viceversa.

  • Balotelli – Mancini, ennesima lite in campo

    Balotelli – Mancini, ennesima lite in campo

    Vincere aiuta a vincere è il motto in casa Manchester City, trasmesso dal tecnico italiano Roberto Mancini, dopo la levata al cielo del primo trofeo stagionale, vincendo contro lo Stoke City a Wembley e conquistando la tanto desiderata F.A. Cup. Poco tempo per festeggiare per i Citizens, è questo l’ordine di scuderia imposto ai giocatori, in vista delle prossime due partite di Premier League che potrebbero consegnare in caso di 2 vittorie e 6 punti il terzo posto in classifica alla banda Mancini, svalcando i Gunners di Wenger e evitando in questo modo i preliminari di Champions League, entrando nell’Europa che conta direttamente dalla porta principale.

    Clima disteso e tutti contenti e felici? Niente affatto perché a rovinare tutto (quasi fosse una novità), ci pensa Mario Balotelli. Secondo quanto riporta il tabloid britannico Mirror Sports, tra Bad Mario e Mancini ci sarebbe stata una lunga discussione sul campo di allenamento. Tutto nato dall’insistenza di Balotelli di volersi allenare con i compagni nonostante il tecnico italiano gli avesse ordinato di continuare a fare fisioterapia per risolvere il problema accusato al ginocchio. Passano soli cinque minuti e Super Mario si ripresenta sul campo per allenarsi, facendo andare su tutte le furie Roberto Mancini. La discussione diventa una lite, e tra i due volano parole grosse, a tal punto che per sedare gli animi è necessario l’intervento di Fausto Salsano vice di Mancini.  Trascinato via a forza, il giovane talento italiano molto nervoso per l’accadatuo ha continuato a lanciare occhiatacce al suo tecnico.

    Un’altra balotellata, che dimostra come la volontà di cambiare del giocatore sia soltanto fittizia, anche perché solo qualche giorno fa lo stesso giocatore aveva speso splendide parole per il suo tecnico, definendolo speciale, e chiarendo come per diventare un grande giocatore avrebbe dovuto ascoltarlo di più.

    Parole parole parole cantava Mina….