Autore: Antonio Trementozzi

  • Inter, con il Trabzonspor un pari che regala primato e ottavi

    Inter, con il Trabzonspor un pari che regala primato e ottavi

    Le notizie migliori per i nerazzurri arrivano prima del fischio d’inizio della partita contro il Trabzonspor perché dal campo del Cska Mosca giunge la conferma della sconfitta dei russi da parte del Lille; risultato che qualifica matematicamente l’Inter agli ottavi di finale, garantendogli il primato in classifica con un ulteriore punto.

    Javier Zanetti | © AFP PHOTO/STRINGER/Getty Images

    I nerazzurri scendono in campo per vincere e con il primo gol stagionale di Alvarez la partita sembra mettersi sui binari giusti. Non passa molto tempo e ci pensa Halil Altintop con la complicità di una deviazione decisiva di Samuel a rimettere i turchi in gioco. La sfida regala diverse emozioni da entrambe le parti con il Trabz che sfiora l’impresa colpendo addirittura un legno. Nel finale le squadre rallentano e si accontentano di un pareggio che fa felici entrambi gli allenatori, garantendo all’Inter il primato nel girone e una grossa chance di passare il turno ai turchi ora secondi a quota 6 punti.

    Sorpresa iniziale per l’Inter nella formazione con Ranieri che lascia in panchina Thiago Motta e sceglie Cambiasso per dare copertura alla difesa nel vertice basso di centrocampo. Nel ruolo di trequartista a supporto del duo Milito – Zarate c’è Alvarez che vince il ballottaggio con Coutinho.

    PRIMO TEMPO – Parte decisamente forte il Trabzonspor che, supportato dal fattore campo, non sembra risentire del blasone e della superiorità tecnica nerazzurra. Poco gioco nei primi minuti per i nerazzurri che giocano la palla in maniera troppo lenta e compassata permettendo in questo modo ai turchi di organizzarsi con facilità. La scelta di schierare Alvarez premia Ranieri quando l’argentino al 18’ dal limite dell’area salta un uomo, scambia con Milito e una volta in area calcia di piatto a battere Tolga, portando i suoi in vantaggio. Non si arrendono i turchi che nell’azione successiva al gol sfiorano il pareggio con Burak che anticipa Julio Cesar ma non riesce a trovare la porta per un soffio.
    Arriva pochi minuti dopo il gol di Alvarez la doccia fredda per i nerazzurri, al minuto 23, quando Altintop dal limite dell’area fa partire un gran tiro che trova la deviazione decisiva di Samuel con il pallone che si insacca sotto la traversa.

    Entrambe le squadre ci credono e la partita vive di fiammate dove i portieri devono mantenere al massimo il livello di concentrazione, con Julio Cesar alla mezz’ora impegnato su un gran destro di Alanzinho e Tolga prontissimo a chiudere il tiro di Zarate sulla successiva ripartenza nerazzurra. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro inglese Atkinson manda le squadre a riposo sul punteggio di 1-1.

    SECONDO TEMPO – Le squadre tornano in campo con gli stessi uomini della prima frazione di gioco. Occasione nei primi minuti della ripresa per il Trabz, su calcio di punizione battuto benissimo da Burak che trova una pronta risposta da parte di Julio Cesar a negargli il gol. Pressione dei turchi davvero notevole, che si affacciano con continuità nei pressi dell’area nerazzurra, costringendo l’Inter a schiacciarsi nella proprio metà campo. È all’8’ che i nerazzurri si rivedono davanti con un gran tiro al volo di Stankovic dal limite dell’area,  neutralizzato da un prontissimo Tolga.
    L’Inter inizia a crederci e sui piedi di Zarate capitano le occasioni migliori al 15’ con Tolga che gli respinge una prima conclusione con un’uscita bassa perfetta, e a seguire è Glowaski  a negare il gol all’argentino immolandosi sulla linea della porta.

    Cambio per Ranieri che al 24’ sceglie di mandare in campo Coutinho al posto di un Mauro Zarate assolutamente poco ispirato sottoporta.
    Brividi alla mezz’ora per i nerazzurri su un’azione insistita del Trabz: Celustka che serve un cross perfetto a Mierzejweski totalmente dimenticato da Lucio in area, il nuovo entrato schiaccia di testa e colpisce un palo clamoroso per la disperazione dei tifosi turchi. Le squadre stanche nel finale si accontentano del pareggio.

    Il risultato da il primato nel girone ai nerazzurri e porta i turchi al secondo posto con 6 punti, garantendogli la possibilità di giocarsi la qualificazione nell’ultima partita contro il Lille.

    VIDEO HIGHLIGHTS DI TRABZONSPOR – INTER 1-1

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  • Trabzonspor Inter probabili formazioni: Milito favorito su Pazzini

    Trabzonspor Inter probabili formazioni: Milito favorito su Pazzini

    “Non facciamo calcoli e vinciamo per qualificarci da primi del girone!”- questo è stato il chiaro messaggio lanciato ieri da Claudio Ranieri ai suoi giocatori in vista della sfida di Champions di stasera tra Trabzonspor e Inter.  Infatti ai nerazzurri con la vittoria arriverebbe la certezza matematica del primo posto e una qualificazione con un turno di anticipo, condizione ideale e pressoché necessaria per concentrarsi sul discorso campionato.

    Diego Milito |© Maurizio Lagana/Getty Images

    STATISTICHE– Gli uomini guidati da Ranieri cercano dunque la vittoria numero duecento in Europa, e al tempo stesso la quarta vittoria consecutiva eguagliando una striscia di risultati positivi che mancava dai tempi della stagione 2010 con Mourinho al timone dell’armata nerazzurra capace di addirittura di centrarne sei ( di cui cinque nella fase a eliminazione) per poi arrivare a vincere la finale storica di Madrid. I numeri dunque sorridono all’Inter, che si affida ai ricorsi storici e alle sue armi migliori per tornare a sorridere in Europa ottenendo una vittoria che porterebbe il morale a salire, e rappresenterebbe una spinta anche per il campionato.

    TRABZOSNPOR- A Trabzon ieri è stata celebrata l’impresa storica del 13 settembre 1983 (1 a 0 per il Trabzonspor contro l’Inter in coppa Uefa) con una riunione speciali dei calciatori dell’epoca, questo per spiegare quanto i turchi sentano in modo particolare questa partita. Il tecnico Senol Gunes già in grado ci compiere il miracolo il 14 settembre scorso a San Siro si affida al talento del gioiellino Burak Ylmaz in grado di segnare 13 sui 17 gol stagionali del Trabzonspor in dieci turni di campionato, capace inoltre, di ricevere moltissime lodi anche dal tecnico della nazionale turca Guss Hiddink. Per quanto riguardo l’undici che scenderà in campo Gunes sembra propenso ad utilizzare un modulo classico, un 4-4-2 con Tolga tra i pali, Mustafa e Giray centrali difensivi, Cech e il noto Celustka (in gol proprio a San Siro) sulle corsie laterali. Centrocampo con al centro Zokora e Colman e sugli esterni Alanzinho e Serkan. Per quanto riguarda il tandem offensivo c’è spazio per Halil Altintop e appunto come detto in precedenza per la stella turca Burak Ylmaz.

    INTER- Ranieri è a meta tra il sorriso e l’amarezza, poiché nonostante i recuperi di Lucio e Nagatomo, con il rientro di Chivu dopo la squalifica contro il Cagliari deve rinunciare a due pedine fondamentali per il gioco nerazzurro come Sneijder e Maicon. Largo dunque a un 4-3-1-2 che a partita in corso potrebbe trasformarsi proprio come nell’ultimo turno di campionato in un 4-2-3-1, magari proprio con l’inserimento di Alvarez. I dubbi maggiori rimangono a centrocampo, poiché la difesa sembra cosa già fatta, con Lucio e Samuel a formare la coppia centrale e Nagatomo e Chivu nei rispettivi ruoli di terzini. In mediana spazio a Thiago Motta nel ruolo di vertice basso a garantire copertura alla difesa, con Cambiasso e Zanetti ad agire sulle corsie laterali. Il dubbio più grande è legato proprio alla figura del trequartista con Stankovic in ballottaggio con il baby brasiliano Coutinho, che nonostante la splendida prestazione contro il Cagliari dovrebbe partire dalla panchina. Spazio a Milito meno utilizzato in attacco in coppia con Zarate favorito su Pazzini.

    PROBABILI FORMAZIONI Trabzonspor Inter :

    Trabzonspor (4-5-1): 29 Tolga Zengin; 28 Celustka, 23 Giray, 6 Glowaski, 5 Cech; 25 Alanzinho, 15 Zokora, 20 Colman, 30 Serkan Balci, 9 Halit Altintop; 17 Burak Ylmaz.
    A disp.: 1 Onur, 27 Sapara, 10 Mierzejewski, 32 Pawel Brozek, 12 Paulo Enrique, 18 Tayfun, 6 Glowacki. All: Senol Gunes.

    Inter (4-3-1-2): 1 Julio Cesar; 55 Nagatomo, 25 Samuel, 6 Lucio, 26, Chivu; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8  Thiago Motta; 5 Stankovic; 28 Zarate, 22 Milito. A disp.: 12 Castellazzi, 42 Jonathan, 23 Ranocchia, 20 Obi, 11 Alvarez, 29 Coutinho, 7 Pazzini. All: Ranieri.

     

  • Inter con il Trabzonspor senza Sneijder

    Inter con il Trabzonspor senza Sneijder

    L’Inter di Ranieri si presenta all’appuntamento contro i turchi del Trabzonspor con un morale diverso rispetto alla partita d’andata a Milano. L’occasione di chiudere il discorso qualificazione è il miglior catalizzatore per i nerazzurri, che in testa al girone europeo hanno l’occasione di staccare il biglietto per gli ottavi con un turno d’anticipo e dedicarsi al campionato dove c’è da scalare una classifica da incubo.

    Wesley Sneijder | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Segni di ripresa si sono intravisti a Cagliari dove la generazione baby dopo tante stecche ha dato segnali positivi, prima con Coutinho autore della rete del 2-1 e di una buona prova, e poi con Alvarez entrato a pieno in entrambe le azioni vincenti. Sufficienza striminzita per un Jonathan ancora troppo timido e assolutamente anni luce lontano dal compagno di ruolo Maicon. Quasi a voler smentire le ultime parole di Sneijder che dal ritiro olandese aveva definito la sua squadra troppo vecchia e senza riserve in grado di sostituire i titolari, è arrivata la prima vittoria ad opera delle nuove leve nerazzurre. L’Europa sarà il banco di prova perfetto per dimostrare ai tifosi nerazzurri  come le prestazioni di sabato non siano state solo un caso isolato.

    POLEMICA SNEIJDER – I guai purtroppo arrivano dall’infermeria, dove l’ultimo bollettino medico ha confermato lo stiramento di secondo grado per Sneijder, lasciandolo fuori dei giochi per almeno 3-4 settimane. Ranieri nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita non le ha certo mandate a dire alla nazionale Orange, rea di aver spremuto il trequartista nerazzurro per 180 minuti dopo i continui infortuni muscolari subiti:

    Sono dispiaciuto per lui, ma non infastidito. Aveva avuto un problemino al polpaccio ma voleva giocare in nazionale. Se ci fosse un grosso compenso dietro gli infortuni con la nazionale, i medici ci penserebbero bene prima di rischiare con un calciatore non in condizione. Ma per adesso la linea è questa e va accettata“.

    TRABZONSPOR – Sulla partita da affrontare e sull’avversario Ranieri avverte i suoi da eventuali cali di concentrazioni che potrebbero risultare fatali:

    Penso che il Trabzonspor domani disputerà un match determinato, ma noi vogliamo chiudere subito il discorso qualificazione. Domani affrontiamo una squadra che sa giocare a calcio, compatta e sostenuta dal pubblico, capace di rimontare il Lille contro cui stava perdendo. So che sarà difficile, ma noi vogliamo chiudere il girone per affrontare il Cska senza pensieri. Ci siamo preparati per vincere, sappiamo che ci potrebbe bastare anche il pari, ma davanti c’è un avversario, non si possono fare calcoli in partenza, bisogna approcciare bene la partita, gestirla, e non solo tatticamente, anch’io devo essere bravo a gestire situazione e uomini.

    LODI AI GIOVANI – Il tecnico nerazzurro continua la conferenza elogiando la prova del baby Coutinho e di Alvarez apparso finalmente più presente in campo. Alla domanda se domani partiranno entrambi titolari Ranieri risponde in maniera sibillina:

    Mi hanno ben impressionato, ora devo vedere come hanno recuperato, vedrò stasera con che piglio si muovono e poi sceglierò quelli che possano metterli più in difficoltà. Io aspetto sempre l’ultima sera, per radunare le sensazioni e le idee sulla formazione.

    DUBBI FORMAZIONE – Rimangono quindi molti dubbi sulla probabile formazione, considerando come l’unica certezza è data dal rientro di Chivu squalificato contro il Cagliari che dovrebbe riportare Zanetti sulla fascia destra con Jonathan di nuovo in panchina. I dubbi maggiori sono a centrocampo (Coutinho o Stankovic nel ruolo di trequartista?) e in attacco dove Milito potrebbe partire da titolare dopo la panchina nell’ultimo turno di campionato.

    Diego può dare tantissimo, – ha spiegato Ranieri- è un campione, lo tengo nella massima considerazione, può dare esperienza, può dare gol.

    CURIOSITA’ – I nerazzurri sono arrivati in ritardo a Trebisonda poiché Mauro Zarate aveva dimenticato il passaporto ad Appiano, facendo ritardare il volo di circa mezz’ora.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it

  • Siena – Atalanta 2-2, le pagelle. Denis e Consigli protagonisti

    Siena – Atalanta 2-2, le pagelle. Denis e Consigli protagonisti

    Bella e spietata l’Atalanta di Colantuono è come un killer a sangue freddo, si presenta due volte pericolosamente nell’area offensiva del Siena e colpisce in entrambi i casi. È sempre Denis a risultare decisivo nel corso della partita, prima procurandosi e realizzando il rigore, poi nella ripresa schiacciando e insaccando di testa il gol del momentaneo 2-1. Il Siena dimostra di essere un avversario duro, soprattutto galvanizzato dal tifo di casa, giocando un calcio veloce e di qualità. Il problema però è nella fase di finalizzazione, con diverse occasioni sprecate dagli attaccanti. Ovviamente decisivo nel corso della partita è stato soprattutto il portiere dell’Atalanta Consigli in grado di compiere interventi da numero uno.

    German Denis | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PAGELLE SIENA

    Rossettini 5 partita di grande lavoro per lui. Chiude quando può sulle offensive di uno scatenato Moralez e un pericolosissimo Denis. Si perde l’argentino sull’azione del rigore. Ancora colpevole sul secondo gol, quando si fa anticipare dall’argentino in complicità con Vitiello. Nonostante il gol sfiorato in avvio la sua prestazione non è assolutamente positiva, anzi, macchiata nel finale con un brutto fallo a centrocampo su azione di ripartenza dell’Atalanta, guadagnandosi un giallo facilmente evitabile.

    D’Agostino 6.5 ci mette l’anima e lotta su molti palloni. Batte tutti i corner servendo palloni perfetti sui quali i compagni arrivano ma si vedono negare il gol solo da interventi miracolosi di Consigli. Appena può si prende la rivincita insaccando il rigore del 1-1 con un tiro di potenza imprendibile per il portiere atalantino.

    Mannini 6 Corre come un treno sulla sua fascia cercando di allargare il gioco e colpire sugli esterni, servendo palloni e rasoiate continue per i compagni di reparto avanzato. Sostituito da un evanescente Gonzalez nel finale, lascia il campo per fare spazio a una formazione più offensiva.

    Larrondo 6 Cerca di domare tutti i palloni alti e nei primissimi minuti si vede negare il gol dal primo intervento decisivo di Consigli. Corre molto spostandosi sull’esterno, ma non riesce mai a far male alla difesa atalantina. Di buono c’è che si procura il rigore dell’1-1 poi trasformato da D’Agostino.

    PAGELLE ATALANTA

    Consigli 7.5 Man of the match assoluto. Decisivo in almeno 4 chiare occasioni da gol tiene in piedi da solo un risultato che senza di lui sarebbe stato sicuramente diverso. Si presenta nei primi minuti con un intervento in tuffo a negare il gol a Larrondo. Non bastasse si ripete con Rossettini pochi minuti dopo. Poi è il turno di Destro praticamente ipnotizzato davanti a lui. Unico neo nel finale sul gol del pareggio non riesce ad allontanare il pallone messo in rete in seguito da Gazzi.

    Manfredini 6 Croce e Delizia. Entra al posto di un ottimo Capelli che fin ad allora aveva fatto il suo mestiere a dovere e nemmeno il tempo di ambientarsi che atterra in piena area Larrondo concedendo il rigore al Siena. Nel secondo tempo si fa perdonare chiudendo lo specchio della porta in un paio di occasioni con interventi da grande difensore.

    Denis 8 Voto tondo tondo con nove gol stagionali e primato solitario raggiunto nella speciale classifica dei marcatori in Serie A. Splendido il taglio in area e il modo con cui salta Pegolo prima di essere atterrato per conquistare il penalty. Freddo e cinico dagli undici metri, si presenta nella ripresa saltando imperioso tra due difensori del Siena e insaccando alle spalle di Pegolo un gol bellissimo. Qualcuno a Udine starà rosicando.

    Moralez 6.5 Non devastante come al solito El Frasquito, oggi mette su i panni dell’assist man servendo una verticalizzazione perfetta al compagno di reparto Denis, sulla cui azione ci sarà il calcio di rigore del primo vantaggio atalantino.

  • Il Siena fa 2-2 con l’Atalanta. Gol e spettacolo al Franchi

    Il Siena fa 2-2 con l’Atalanta. Gol e spettacolo al Franchi

    Partita scoppiettante e bellissima dal punto di vista dello spettacolo quella tra Siena e Atalanta. Le due squadre si affrontano a viso aperto per tutta la partita, realizzando due gol per parte. Orobici due volte in vantaggio e due volte recuperati, mentre i toscani possono recriminare per una partita dove sono state sprecate molte occasioni trovando un super Consigli che ha negato più volte il gol con parate miracolose.

    Siena – Atalanta | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Le squadre scendono in campo con alcune novità nell’undici titolare, il Siena deve rinunciare a Brkcic tra i pali (out per un problema di pubalgia) sostituito da Pegolo, e la sorpresa è l’utilizzo di Larrondo ad affiancare Destro nel reparto offensivo mentre nulla cambia per l’undici di Colantuono che conferma le scelte affidandosi alla coppia Moralez- Denis per scardinare la difesa del Siena.

    PRIMO TEMPO – Partono subito con un ritmo abbastanza elevato entrambe le squadre, il Siena forte del fattore campo spinge a testa bassa rendendosi pericolosa sin dai primissimi minuti. Al 13’ cambia il copione della partita con Moralez che verticalizza per Denis, l’argentino entra in area con un movimento da punta pura, riceve il pallone scarta Pegolo e viene atterrato dal portiere del Siena. Doveri non ha dubbi e indica il dischetto del rigore. Poche le proteste del Siena per un rigore abbastanza netto, Denis dagli undici metri è spietato superando Pegolo con un destro all’angolo basso ed è sempre più capocannoniere.

    Partita giocata a viso aperto, il Siena prova con una certa intensità a trovare il gol del pari, mentre l’Atalanta si chiude e sfrutta le ripartenze con le velocità di Bonaventura e Moralez in azioni di contropiede pericolosissime. Cambio a pochi minuti dalla chiusura del primo tempo nelle file dei nerazzurri con Manfredini che sostituisce l’infortunato Capelli. È proprio il neo entrato a trattenere Larrondo in area, con Doveri che da posizione ravvicinata assegna tra le proteste degli orobici il calcio di rigore per il Siena al 44′: Gennaro D’Agostino si assume la responsabilità di calciare e trasformare il rigore con un tiro imprendibile per Consigli. Bianconeri che trovano il pari e primo tempo che si conclude sul punteggio di 1-1.

    SECONDO TEMPO –  Le due squadre ripartono nella ripresa con gli stessi uomini che hanno lasciato il campo nel primo tempo. Occasionissima per il Siena nei primi minuti, con Larrondo che serve Destro lanciato a rete praticamente da solo. Il numero 22 bianconero calcia di destro ma si fa ipnotizzare da Consigli che rimane in piedi fino all’ultimo istante e compie l’ennesimo miracolo della partita tenendo il risultato sul pari.
    La partita si innervosisce improvvisamente, prima con un brutto faccia a faccia tra Destro e Lucchini e in seguito un nervosissimo Larrondo si scaglia contro Raimondi, sarà necessario l’intervento dei compagni di squadra per sedare gli animi.
    Punge nel momento decisivo l’Atalanta con il giocatore del momento German El Tanke Denis  che servito da uno splendido cross di Raimondi stacca di testa tra Rossettini e Vitiello e insacca il pallone alle spalle di un incolpevole Pegolo. Atalanta in vantaggio 2-1 al 53′, nel momento migliore del Siena a dimostrazione di quanto il calcio a volte possa essere davvero uno sport imprevedibile.

    Con il passare dei minuti si spegne la forza agonistica del Siena che accusa in maniera evidente il colpo dello svantaggio. Sannino si gioca il tutto per tutto schierando 4 punte inserendo anche Gonzalez al posto di Mannini, con una formazione a trazione anteriore. Il forcing finale dei toscani porta il all’87 in un’azione di mischia a seguito di un calcio d’angolo: Alessandro Gazzi sottoporta sfrutta il rimpallo del tiro di Reginaldo mettendo il pallone alle spalle di Consigli. Dopo 4 minuti di recupero Doveri manda tutti negli spogliatoi per un risultato che tutto sommato può star bene a entrambe le squadre.

  • Siena Atalanta probabili formazioni: Calaiò out, ci pensa Destro.

    Siena Atalanta probabili formazioni: Calaiò out, ci pensa Destro.

    Torna il campionato di Serie A dopo due lunghe settimane di stop per gli impegni delle Nazionali proponendo dopo un week end col botto (Napoli-Lazio tra tutte) , la sfida tra Siena Atalanta, un match tra due squadre che sono partite fortissimo sorprendendo qualsiasi pronostico. Sannino e Colantuono sono riusciti infatti a far esprimere alle loro squadre un buon calcio riuscendo a portare in cascina quei punti salvezza assolutamente necessari ad entrambe le compagini. Si può parlare di vera e propria impresa per Colantunono guardando come in pochissime giornate sia riuscito ad annullare la pesante penalizzazione di 6 punti e rilanciare la “Dea” così in alto in classifica. Un’ulteriore curiosità è vedere nelle fila di entrambe le squadre la coppia del gol Destro-Gabbiadini, lanciatissimi nell’Under 21 di Ferrara.

    Mattia Destro | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    SIENA- Il tecnico dei toscani Giuseppe Sannino nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita ha analizzato il momento che sta vivendo la sua squadra e mettendo in guardia i suoi giocatori sulle numerose insidie nella sfida contro l’Atalanta: Abbiamo lavorato bene, ma ci aspetta una sfida molto impegnativa e dovremo giocare al meglio altrimenti rischiamo di andare in difficoltà”. Capitolo infortuni che sicuramente avrà un certo peso sull’andamento della partita, poiché proprio Sannino dovrà fare a meno oltre a Vergassola e Grossi alle prese con i recuperi dagli infortuni muscolari, anche del bomber Emanuele Calaiò (5 gol in 9 partite) assente dell’ultima’ora, anche lui alle prese con una lesione muscolare. L’undici che scenderà in campo quindi dovrebbe vedere Brkcic tra i pali, linea a quattro per il reparto arretrato con Vitiello, Rossettini, Terzi e Del Grosso. Centrocampo che vedrà sicuramente D’agostino e Gazzi agire centralmente supportati sulle corsie laterali da Brienza e Mannini. Coppia d’attacco inedita con Gonzalez e Destro, dove il giovanissimo attaccante ex Genoa e Inter avrà la possibilità di bissare l’ottima prestazione ottenuta con l’Under 21 contro la Turchia di dieci giorni fa, realizzando una pesante doppietta.

    ATALANTA– La squadra rivelazione del campionato è sempre di più l’Atalanta, considerando come senza i 6 punti di penalizzazione sarebbe a quota 18, staccata un solo punto dalla Juventus (da considerare una partita in meno per i bianconeri) al quinto posto in classifica. Colantuono ricevuti i complimenti della tifoseria e di un tifoso speciale come Zampagna, che in una recente intervista a Sky Sport 24 gli ha assegnato moltissimi meriti di quest’impresa, vuole confermare quanto di buono già fatto, riuscendo a mettere in difficoltà la squadra toscana guidata da Sannino. Gli orobici però, devono fare i conti con la lista degli indisponibili e degli squalificati: fuori Masiello e Cigarini, entrambi fermati dal giudice sportivo e ancora ai box per infortuni vari Bellini e Brighi. Le buone notizie arrivano dalla stella della squadra German Denis, che dopo essere tornato dagli impegni con la propria nazionale è tornato ad allenarsi con i suoi compagni di squadra. Novità nell’undici titolare, dove viste le assenze verrà probabilmente dirottato Raimondi sulla fascia in zona difensiva con Lucchini e Capelli al centro e Peluso sull’altra corsia. Da segnalare un possibile ballottaggio tra Manfredini che si candida per un posto da titolare nel ruolo di Capelli. Centrocampo con Carmona affiancato da Padoin, con Schelotto e Bonaventura a garantire tanta corsa sulle fasce. Coppia d’attacco inamovibile con il bomber Denis, (a quota 7 gol secondo solo a Di Natale) e la rivelazione del nostro campionato Maxi Moralez.

    Siena Atalanta Probabili formazioni

    Siena (4-4-2) Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Brienza; Gonzalez, Destro A disp.: Pegolo, Belmonte, Contini, Angelo, Bolzoni, Reginaldo, Larrondo. Allenatore: Sannino

    Atalanta(4-4-1-1) Consigli; Raimondi, Capelli, Lucchini, Peluso; Schelotto, Carmona, Padoin, Bonaventura; Moralez; Denis A disp.: Frezzolini, Ferri, Minotti, Manfredini, Marilungo, Gabbiadini, Tiribocchi. Allenatore: Colantuono

  • Genoa-Inter a rischio per il nubrifagio in Liguria

    Genoa-Inter a rischio per il nubrifagio in Liguria

    I nerazzurri guidati da Claudio Ranieri, dopo la vittoria in Europa dovranno verosimilmente aspettare l’occasione del riscatto in campo nazionale, poiché nonostante la sfida contro il Genoa fosse in programma per domenica all’ora di pranzo, arrivano le prime notizie di un possibile rinvio del match in merito al maltempo che si starebbe abbattendo in Liguria e in particolar modo sul capoluogo colpito da veri e propri nubifragi. Le ultime news parlano di un’esondazione del torrente che attraversa la città il Bisagno, con imminente chiusura dell’autostrada.  Strade d’accesso bloccate e condizioni assolutamente proibitive per l’ok al match di campionato. Si profila dunque, con molta probabilità un rinvio del match di domenica tra rossoblu e nerazzurri.

    Claudio Ranieri |©Maurizio Lagana/Getty Images
    Queste le parole a dell’assessore regionale alla protezione civile, Renata Briano, al termine della Giunta, in merito all’attuale situazione in Liguria e nella città di Genova, e al possibile peggioramento delle prossime condizioni meteorologiche: “Le prime piogge sono iniziate questa notte, colpendo in modo intenso fortunatamente una zona davanti a Portofino in mare e da questa mattina hanno interessato il levante, con Camogli e il suo entroterra e Recco e ora si stanno abbattendo sulla città di Genova. Dopo i primi allagamenti si stanno verificando alcune esondazioni che riguardano il torrente Fereggiano e lo Sturla. Mentre il torrente Bisagno, al momento, è a livello di attenzione nella zona davanti alla Questura dove per la turbolenza si è portato via un pezzo di cantiere”. L’allarme è in atto ed è rivolto a tutti i cittadini liguri cercando di evitare quei comportamenti che possano mettere a rischio qualsiasi vita umana. “Bisogna che si eviti di andare vicino ai ponti o ai torrenti,- ha spiegato la Briano- di dormire ai primi piani e in zone che possono essere facilmente inondabili. E in caso di pericolo mettersi in sicurezza andando verso l’alto. Inoltre serve evitare il più possibile di girare con la macchina, se non per motivi di stretta necessità”. Dichiarazioni tratte da Sport Mediaset.it

  • Mancini, rinnovo faraonico 25 milioni in 4 anni

    Mancini, rinnovo faraonico 25 milioni in 4 anni

    Secondo le ultime indiscrezioni del giornale “The Sun”, lo sceicco Mansour avrebbe già pronto il rinnovo de contratto del suo tecnico Roberto Mancini, per blindare definitivamente il legame tra l’allenatore ex Inter e la panchina del Manchester City. L’ultimo risultato ottenuto contro il Manchester United (il 6 a 1 a Old Trafford) ha decisamente convinto lo sceicco Mansour delle qualità, delle potenzialità e del buon lavoro sin qui svolto da Mancini, portando a mettere sul piatto un rinnovo a suon di milioni, dove secondo i rumors si vocifera di un quadriennale da 22 milioni di sterline (circa 25 milioni di euro), aumentando l’ingaggio attuale, stimato intorno ai 3 milioni e mezzo, verso un notevole ritocco che lo innalzerebbe sui 6 milioni e duecento mila euro netti annui. Cifre da capogiro che lo renderebbero il tecnico più pagato della Premier League, scavalcando un ‘mostro sacro’ come Sir Alex Ferguson, che in questa speciale classifica degli allenatori paperoni si accomoderebbe alle spalle del tecnico jesino.

    Roberto Mancini | ©Laurence Griffiths/Getty Images
    Nonostante il tecnico italiano abbia ancora 18 mesi di contratto questo rinnovo potrebbe supportare l’ipotesi di una blindatura forte e decisa, per un allenatore che ha iniziato un progetto con il City, conquistando in due anni una qualificazione alla Champions League entrando nella fase a gironi senza passare per i preliminari, e proprio nella passata stagione il suo primo trofeo british con la vittoria della F.A. Cup. L’ottimo andamento in campionato e la testa della classifica saldamente conquistata hanno convinto lo sceicco Mansour a togliere ogni ipotesi di un plausibile addio del Mancio dalla panchina dei Citizens. Soprattutto in vista di una possibile tentazione relativa ad una chiamata ad allenare la Nazionale Azzurra nella peggior ipotesi di un Cesare Prandelli che naufraghi ai prossimi Europei.

  • Verso Inter Juventus: Moratti e Paolillo “rigori contro? Trend fastidioso”

    Verso Inter Juventus: Moratti e Paolillo “rigori contro? Trend fastidioso”

    Il day after il pareggio in trasferta contro l’Atalanta è meno amaro rispetto a quello che la classifica mostra con un’Inter ferma a 8 punti. Dopo le prime timide proteste da parte di Ranieri che l’ha messa sul ridere evitando una polemica forte sul quinto rigore in otto partite disputate, è arrivata una risposta più decisa da parte dell’amministratore delegato nerazzurro Ernesto Paolillo, che ha voluto far sentire la sua voce ai microfoni di Inter Channel senza alzare troppo i toni:

    Massimo Moratti | ©Claudio Villa/Getty Images
    C’è però amarezza dal fatto che ormai quando c’è un rigore dubbio contro di noi viene sempre dato. Siamo al quinto in otto partite, di questi netti mi sembra non ce ne fosse neanche uno. Troppa superficialità su episodi che andrebbero valutati con più attenzione, oggi per esempio l’arbitro non lo aveva dato ma l’assistente gli ha fatto cambiare idea. Io rispetto la classe arbitrale e non credo ci sia un disegno contro di noi, niente di così grosso o macchinoso, ma credo che la classe arbitrale psicologicamente pensa di dover dare i rigori dubbi sempre contro l’Inter, perché magari non darlo gli fa credere di aver omesso qualcosa, mentre a darlo non succede niente” MORATTI PENSIERO-Lo stesso presidente nerazzurro intervistato questa mattina dai cronisti presenti sotto i suoi uffici della Sara ha voluto commentare in maniera pacata l’arbitraggio di ieri sera, senza lesinare l’evidenza di un trend particolare sui rigori assegnati a sfavore: “Valeri è un bravissimo arbitro, è stato certamente casuale: ma insomma, cinque rigori in nove gare contro di noi cominciano a diventare fastidiosi”. Analizzando il match di ieri non solo dal punto di vista arbitrale, ma sotto l’aspetto del gioco espresso, il numero uno nerazzurro non si dice insoddisfatto, ma punzecchia il principe Milito con una dichiarazione che sicuramente il bomber argentino non apprezzerà in particolar modo: “La squadra mi è piaciuta,  non posso dire che i singoli calciatori abbiano giocato male, ci sono stati piccoli errori ma stiamo crescendo. Solo Milito non mi è sembrato in gran forma. La squadra ha pressato tanto, ha tenuto palla ma è mancata la finalizzazione”. L’imminente sfida di sabato contro i rivali storici della Juventus rappresenta un’occasione unica per rilanciarsi in classifica e per la voglia di rivalsa e riscatto. Moratti frena gli entusiasmi parlando di un match da giocare guardando solo ai 3 punti in palio: “Non è la partita del riscatto; sarà una bella partita, ma nessuno cercherà riscatti, né da una parte né dall’altra. Da parte nostra c’è solo voglia di giocare, malgrado ci siano in palio punti importanti per entrambe le squadre”. INTER JUVENTUS– Cosa rappresenta realmente questa sfida? Ci sono ben oltre i 3 punti in palio per il vincitore e questo lo sanno tutti. Ranieri vorrà “vendicarsi” con la sua ex dirigenza per averlo fatto fuori dopo un secondo posto e un campionato più che dignitoso. La Juventus invece vorrà dimostrare di non essere tornata la capolista per puro caso in classifica, battendo i nerazzurri e demolendo in questo modo ogni ambizione di scudetto interista, affossando ulteriormente la squadra di Ranieri in classifica. Ovviamente è l’Inter a partire da sfavorita dopo aver rosicchiato qualche punticino qua e là senza convincere mai nel gioco espresso, con una Juventus che all’opposto ha dimostrato grazie a Conte di riuscire a trovare i risultati esprimendo anche un bel calcio giocato. Le assenze di Julio Cesar e Buffon peseranno in maniera inevitabile su una sfida che dimostrerà quanto la voglia di rivalsa di entrambe le squadre possa essere determinante per superare le difficoltà e essere utile alla conquista della vittoria. Dichiarazioni tratte da Fc Inter News. it

  • Atalanta-Inter, le pagelle. Moralez stellare, Milito bocciato

    Atalanta-Inter, le pagelle. Moralez stellare, Milito bocciato

    Inter spuntata sarebbe il titolo perfetto, perché davanti davvero è una fatica enorme riuscire a segnare. Se contro il Chievo il gol era arrivato su calcio d’angolo e grazie alla zuccata di Thiago Motta, stasera contro una buona Atalanta corta e veloce nelle ripartenze, si è palesata in maniera evidente l’assenza di Milito nonostante abbia giocato. L’argentino non è più lo stesso giocatore di due stagioni fa e l’ingresso di Pazzini nel finale non è servito a smuovere un attacco fin troppo sterile. Manovra lenta e fin troppo prevedibile per i nerazzurri che senza gli inserimenti dei centrocampisti non hanno creato quasi nulla. Classifica alla mano, con 8 punti, parlare ancora di scudetto potrebbe sembrare ridicolo. La strada si fa sempre più in salita , considerando come già sabato la sfida con la Juve potrebbe rappresentare uno spartiacque della stagione nerazzurra. Diverso il discorso per l’Atalanta che ha meritato il pareggio e ha sfiorato l’impresa, non riuscita, solo grazie al miracolo di Castellazzi sul rigore calciato da Denis.

    Maxi Moralez |©Valerio Pennicino/Getty Images
    Pagelle Atalanta Maxi Moralez 7 Piccola peste! Devastante con le sue accelerazioni fa girare la testa a tutta la difesa interista, facendo sbandare prima Lucio, poi Chivu diventando una vera e propria spina del fianco per la retroguardia nerazzurra. Suo l’assist vincente per il gol di Denis. Acquistato dal Velez Sarsfeld era il compagno di squadra di Alvarez. La domanda è lecita ma gli osservatori dell’Inter dov’erano? Denis 6 Nonostante realizzi la rete che riporta i suoi sul punteggio di 1 a 1, non brilla particolarmente. La rete del pareggio è in complicità con Chivu che in maniera decisamente assurda dimentica la marcatura e lo lascia libero di staccare in piena area. Il ‘Tanke’ colpisce di testa e beffa Julio Cesar infilando la palla nell’angolo basso. Nel finale ha l’occasione di portare i suoi in vantaggio, assumendosi la responsabilità di calciare il rigore conquistato da Marilungo, ma non ha la giusta freddezza e calciando centrale si fa murare il tiro da Castellazzi. Cigarini 6 Torna a brillare dopo le non felici esperienze con il Napoli e con il Siviglia nel centrocampo dell’Atalanta, prendendo le chiavi del gioco e dettando i tempi di inserimento di tutti i suoi compagni di reparto. Geometra a tutti gli effetti! Schelotto 6,5 Tanta corsa e tanta sostanza in mezzo al campo, tirando fuori una prestazione da leone facendo a sportellate per 90 minuti contro un velocissimo Nagatomo. Si conferma un giocatore in fase di miglioramento dopo l’esperienza a Cesena. Pagelle Inter Castellazzi 7 Entra per sostituire l’infortunato Julio Cesar e diventa il migliore in campo dei suoi risultando più che decisivo sul risultato finale. Prima toglie un pericolosissimo pallone sotto il sette da un tiro di Bonaventura, poi nel finale dopo l’ennesimo rigore assegnato contro l’Inter riesce a negare il gol a Denis deviando il pallone con il piede mentre si tuffa dal lato opposto. Chivu 5 Dopo l’ottima prestazione contro il Chievo torna a far parlare (male stavolta) di sé per la pessima prestazione. Completamente fuori tempo sull’azione del gol di Denis si dimentica la marcatura sull’argentino lasciandolo libero di punire Julio Cesar. Nel finale cercando di fermare Marilungo in un contatto molto dubbio butta giù in area l’attaccante atalantino, concedendo il penalty ai bergamaschi. Sneijder 6 Non riesce a entrare perfettamente in partita come dovrebbe, ma quando può è l’unico a movimentare la manovra offensiva nerazzurra, ed è proprio dai suoi piedi che nasce il gol del vantaggio interista. Ringrazia Cigarini e torna a fare il suo mestiere da trequartista. Per la sua sostituzione nel secondo tempo chiedere a Ranieri. Milito 5 Il principe si è trasformato in un ranocchio seguendo in maniera opposta la favola. Involuzione totale per il bomber argentino che viene servito poco e male, non riuscendo mai a trovare un guizzo vincente  e risultando un oggetto non identificato nell’attacco nerazzurro. Nel finale, gli capita una palla gol clamorosa che colpisce di petto invece che di testa, facendo schizzare il pallone sopra la traversa. Il posto da titolare contro la Juventus sembra essere più lontano.