Autore: Antonio Trementozzi

  • Inter, Diego Milito Bidone d’oro 2011, la fine dell’eroe di Madrid

    Inter, Diego Milito Bidone d’oro 2011, la fine dell’eroe di Madrid

    Come recita il famoso detto ‘dalle stelle alle stalle’ il Principe Diego Milito che nemmeno 18 mesi fa veniva premiato a Nyon come il miglior giocatore della Champions League 2010 riceve oggi il meno prestigioso ‘Bidone d’oro’ giunto alla sua nona edizione. Il premio ideato e realizzato dalla trasmissione Catersport, in onda su Radio Due condotta da Sergio Ferrentino, Giorgio Lauro e Marco Ardemagni rappresenta la contrapposizione ironica al blasonato Pallone d’Oro, premiando il peggior calciatore dell’anno solare che abbia giocato nel campionato italiano.

    COME FUNZIONA?- Prima di tutto la rosa dei papabili al non ambito trofeo, viene scelta da una giuria di esperti del mondo del calcio e non, con la compartecipazione dei conduttori della trasmissione radiofonica. In seguito partono le votazioni che durano un solo giorno, (precisamente dalle ore 17 di sabato 10 dicembre alle 17 di domenica 11 dicembre) realizzabili dai radioascoltatori di Catersport che possono esprimere la propria preferenza via internet, o come accade dall’edizione del 2008 in appositi ‘Seggi Bidone’ disposti sull’intero territorio nazionale.

    PODIO E CLASSIFICA- Dopo le ultime cattive prove sul campo, l’attaccante argentino viene incoronato (mentre è ancora Campione del mondo per club) il nuove Bidone d’oro 2011, con uno scarto risicato di voti. I votanti hanno scelto il loro preferito da una lista di dieci bidoni dove Diego Milito ha battuto la concorrenza accaparrandosi con i suoi 3.099 voti popolari il 15,17% delle preferenze, staccando di pochi punti il Bidone d’Argento (già eletto Bidone d’argento 2010) lo juventino Amauri con 2.991 voti (14,64%). Gradino più basso del podio per un altro bianconero: Milos Krasic con 2.180 voti (10,67%) ormai a scaldare la panchina della capolista guidata da Conte. Segue a ruota al quarto posto Felipe Melo che dopo aver vinto l’edizione del 2009 e avendo giocato parte della vecchia stagione in Italia si aggiudica buoni 2.088 voti (10.22%). Non manca un altro bianconero dal nome importante come Luca Toni, unico italiano tra i nominabili che con 2.073 voti (10,15%) si aggiudica il quinto posto. Più staccati troviamo altri due giocatori nerazzurri, con Diego Forlan realizzatore di una sola rete da quando è arrivato in serie A, escluso dalla Champions per l’errore della dirigenza nerazzurra si prende ben 2.006 voti (9,82%) accomodandosi al sesto posto, seguito dal compagno Mauro Zarate che continua a non convincere tecnico e tifosi, per lui 1.980 voti (9,69%).

    Diego Milito Bidone d'Oro 2011 | ©Marcello Paternostro/Getty Images
    Classifica monopolizzata dunque dalle eterne rivali Inter e Juventus, dove solo all’ottavo posto troviamo un giocatore che non militi tra le file delle squadre in questione: Eduardo l’ex-portiere del Genoa, ora al Benfica, nono posto per l’attaccante del Cesena ex Fiorentina Adrian Mutu (1.190 pari al 5,83%)  e ultimo l’argentino El Tanke Santiago Silva con 1.118 voti (5,47%)

    ALBO D’ORO-  Nella lista dei vincitori dalla prima all’ultima edizione figurano nomi importani, di campioni caduti in disgrazia dopo stagioni da primi della classe. Quasi una legge matematica finanziaria per i vincitori che spieghi come il costo del loro cartellino sia indirettamente proporzionale alle loro prestazioni sul campo. L’albo d’oro del premio de evitare per qualsiasi calciatore recita: Rivaldo vincitore nel 2003, LeGrottaglie (2004), Vieri (2005), Adriano (2006 e 2007), Quaresma (2008), Felipe Melo (2009), Adriano (2010), Milito (2011). Spicca all’occhio il ‘Triplete’ conquistato da Adriano quando riuscì a fare il bis nell’annata 2006 e 2007 con la maglia nerazzura, per poi confermarsi a distanza di anni ancora al vertice di questa speciale classifica con il ritorno in Italia e i buoni propositi mai attuati con la maglia giallorossa. Curiosità per l’ultimo vincitore con Diego Milito che risulta essere con questo vittoria il primo campione del mondo in carica e il primo argentino a trionfare in questa particolare competizione.

  • Inter Fiorentina, le pagelle. Faraoni e Coutinho sugli scudi

    Inter Fiorentina, le pagelle. Faraoni e Coutinho sugli scudi

    Era necessario fare punti e la squadra guidata da Ranieri non si è tirata indietro, mettendo sul piatto una partita finalmente convincente, agevolata sicuramente da una Fiorentina fin troppo rinunciataria, ma considerando come Julio Cesar abbia fatto solo lo spettatore in una serata del genere i complimenti vanno anche alla retroguardia nerazzurra.

    La gioia di Nagatomo e del giovane Faraoni Inter Fiorentina 2-0 | ©Getty Images
    Il rientro di Lucio ha agevolato il lavoro di Samuel, e la mossa vincente di schierare Faraoni davanti a Maicon ha permesso al brasiliano di spingere avendo le spalle sempre coperte. Vincente anche la scelta di un Coutinho sempre più ispirato e adattato al campionato italiano. Le assenze di Montolivo e Jovetic hanno avuto un peso certamente notevole, costringendo Delio Rossi a ridisegnare la squadra in tutta fretta, ma la sensazione è che i viola siano ancora alla ricerca della giusta continuità. Lode a Pazzini che ritrova il gol a San Siro, ma evidenzia ancora qualche errore non da lui sottoporta.

    Inter Fiorentina, le pagelle

    Maicon 6,5 Meno male che Ranieri in conferenza stampa gli aveva detto “spingi poco” perché il rientro doveva essere graduale. Fa di testa sua e inizia a macinare su e giù sulla SUA fascia, servendo quei cross che da troppo tempo le punte cercavano invano come l’acqua nel deserto. Ovviamente rientra di meno in fase difensiva perché coperto e supportato da uno splendido Faraoni.

    Coutinho 6,5 Altra buona prova del giovanissimo talento brasiliano, che non fa sentire l’assenza di uno come Sneijder regalando un assist di rara bellezza a Pazzini per il primo gol, e servendo ottimi palloni ai compagni. Non bastasse si toglie anche la soddisfazione di provare il gol, ma trova un prontissimo Boruc sulla sua strada. Prima di uscire prova un cross di esterno che ricorda molto la “trivela” dell’esiliato Quaresma. Tanti applausi (meritati aggiungo) da parte di San Siro per lui.

    Nagatomo 6,5 Quasi per magia torna finalmente il giocatore ammirato nella scorsa stagione, quello che non smetteva mai di correre senza sbagliare una chiusura, e azzeccando alla perfezione i tempi di inserimento in fase offensiva. Stasera come un buon agente segreto ha anche la licenza di segnare e in complicità con Gamberini beffa Boruc tornando a comparire nel tabellino dei marcatori.

    Pazzini 6,5 Torna finalmente a segnare regalando ai suoi la vittoria con un gol da rapinatore d’area puro. Esultanza rabbiosa che farà discutere, ma è lo stesso Pazzini a smorzare le polemiche spiegando come fosse uno sfogo relativo alla settimana appena passata. Meno incisivo del solito nel finale si divora un gol che avrebbe segnato anche Muntari…

    Faraoni 7 Golden boy. Continua a sorprendere tutti mantenendosi ad altissimi livelli, coprendo rientrando e offrendo una corsa strabiliante. Vince a mani basse il duello con un giocatore del calibro di Vargas, e riesce a tappare ogni buco lasciato scoperto da Maicon. Vai a vedere che l’esterno che cercava l’Inter ce l’ha in casa.

    Behrami 6 Senza dubbio il migliore dei suoi. Nel nuovo ruolo che gli ha ritagliato Delio Rossi si trova a meraviglia, corre e macina chilometri impedendo soprattutto nel primo tempo molte incursioni nerazzurre. Spinge molto anche in fase offensiva ma trova un cliente scomodo come Lucio a chiudergli ogni spazio. Nella ripresa cala inevitabilmente dopo aver speso tutto

    Ljajic 4,5 Lo Zarate nerazzurro. Esageratamente innamorato nel pallone non lo passa mai. Nel primo tempo avrebbe l’occasione di lanciare a rete Gilardino da solo contro Julio Cesar ma esagera nel portare palla e tarda il passaggio facendosi intercettare. Rossi lo sgrida dalla panchina ma la sua prova non migliora, anzi. Peggiore in campo.

    Pasqual 5 Partita da dimenticare per il laterale che soffre in maniera evidente le incursioni delle fasce nerazzurre senza risucire mai a spingere in maniera produttiva in fase offensiva. Stasera entra nel tabellino per la complicità e il pasticcio con cui regala il 2 a 0 di Nagatomo ai nerazzurri.

    Natali 5 Giornata no anche per il centrale, che dopo aver saltato la sfida contro la Roma torna in campo in una partita difficile. Dormita colossale sul primo gol dove si fa anticipare da Pazzini che lo supera e batte Boruc.

    Inter Fiorentina video highlights
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  • Inter, Pazzini e Nagatomo stendono la Fiorentina

    Inter, Pazzini e Nagatomo stendono la Fiorentina

    Finalmente una prestazione convincente dell’Inter di Ranieri che riesce a dominare totalmente una Fiorentina quasi inesistente imponendosi per 2-0 e prendendo i 3 punti necessari per risalire la china della classifica con un gol di Pazzini, che rompe nel modo migliore il digiuno del gol, e con un pizzico di fortuna sulla rete del raddoppio con un rimpallo che favorisce Nagatomo.

    Giampaolo Pazzini | © Claudio Villa/Getty Images

    Molte critiche per la squadra di Delio Rossi che non riesce mai ad entrare pienamente in partita e rende il compito fin troppo facile ai nerazzurri. Unica critica per gli uomini di Ranieri, la scarsa concretezza sotto porta evidenziata nel finale con Muntari e Pazzini protagonisti in negativo per le occasioni clamorose sprecate.

    Le prime sorprese dal campo arrivano dall’annuncio delle formazioni ufficiali, con Ranieri che sceglie di giocarsi la carta Coutinho, schierando il baby brasiliano alle spalle del tandem offensivo Milito – Pazzini, dando al Principe un’occasione di rivincita. Brutta tegola invece per la Fiorentina, con Delio Rossi che deve rinunciare al suo giocatore più in forma Stefan Jovetic che all’ultimo momento ha accusato un problema all’anca, con lo stop medico per i dovuti accertamenti. Il tecnico viola corre ai ripari schierando Ljajic alle spalle di Gilardino.

    PRIMO TEMPO – Nei primi quindici minuti di gioco non succede nulla di concreto, i nerazzurri sono sicuramente più propositivi della Fiorentina ma come spesso visto anche nelle scorse partite, il terminale offensivo interista è fin troppo inefficace. Qualche dubbio al 27’ su un presunto tocco di mano in area di Gamberini sul crosso di Coutinho, con deboli proteste da parte dei giocatori nerazzurri non ratificate dal direttore di gara. Ottimo lo spunto del baby brasiliano alla mezz’ora che riesce a puntare Gamberini in area, si libera e trova una buona conclusione respinta da un prontissimo Boruc. Ancora il portiere ex Celtic al 34’ riesce a negare il gol ai nerazzurri con un’uscita perfetta a togliere il pallone a Nagatomo.

    Tantissimi errori in fase di impostazione per la Fiorentina che non riesce a costruire gioco e soffre le fiammate nerazzurre. Al 41’ arriva il colpo decisivo dell’Inter che riesce finalmente a trovare il gol con Pazzini: Coutinho serve un pallone in verticale a scavalcare la difesa viola, il Pazzo anticipa Natali e trova una traiettoria imprendibile per Boruc. Nessun esultanza per l’ex di turno che ritrova la via del gol dopo un digiuno lunghissimo. La prima frazione di gioco termina con l’Inter in vantaggio e un Delio Rossi assolutamente non contento per la prestazione di Ljajic.

    SECONDO TEMPO –  Stessi undici in campo sia per Ranieri che Delio Rossi che confermano le scelte iniziali nella ripresa. Non passano nemmeno 3 minuti e l’Inter colpisce ancora portandosi sul 2-0 sull’asse Pazzini – Nagatomo con il giapponese che finalizza l’azione con un pizzico di fortuna, ricevendo sul corpo il pallone rimpallato da Natali. Incomprensione con Boruc e il pallone dopo la carambola finisce in rete.
    Buona la presenza in campo dei nerazzurri che sembravano aver ritrovato la fiducia che mancava da troppe partite, mentre la Fiorentina sembra essere frastornata dall’uno due della squadra nerazzurra.

    Ranieri al 16’ vede Coutinho stanco e manda in campo Muntari per rinforzare il centrocampo. Buona personalità di Faraoni che prova spesso la conclusione dal limite, cercando anche la giocata più difficile. Sostituzione da entrambe le parti al 19’ con Milito che viene rilevato da Zarate e Ljajic che lascia il campo a Santiago Silva. Alla mezz’ora è il turno di Kharja a prendere il posto di uno spentissimo Lazzari.
    Al 31′ errore di Muntari che sbaglia un gol facile facile, servito da Maicon deve solo toccare il pallone di interno ma colpisce in maniera goffa e la palla va larga senza trovare il tap in di Pazzini che prova l’allungo in scivolata. Ancora errori sotto porta al 40’ con Pazzini da solo davanti a Boruc che controlla il pallone e gli calcia sui piedi con il portiere già a terra. Ultimi guizzi nerazzurri e Tagliavento manda tutti sotto la doccia dopo pochi minuti di recupero. L’Inter torna a sorridere a San Siro.

  • Inter Fiorentina, Maicon per scacciare la crisi

    Inter Fiorentina, Maicon per scacciare la crisi

    L’Inter si giocherà gran parte della stagione nelle prossime 72 ore, nelle sfide di stasera contro la Fiorentina e mercoledì contro il Genoa, dove vincere significherebbe uscire dalla mediocrità di una classifica da incubo.

    Maicon | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Come nel miglior libro giallo arriva puntuale l’ultimo colpo di scena, con l’ennesima assenza stagionale di Sneijder, che ufficialmente secondo la società e il tecnico salterà la sfida con i viola a scopo precauzionale per permettere un miglior recupero dell’olandese. In via ufficiosa secondo le indiscrezioni della Gazzetta dello Sport è utile sapere come negli allenamenti di rifinitura l’olandese abbia sentito un dolore all’altezza del retto femorale e come gli esami di accertamento abbiano evidenziato un’elongazione dello stesso muscolo. Arrivederci al 2012 è il nuovo augurio che Ranieri è costretto a fargli.

    Tanti dubbi per Delio Rossi in casa viola, dove la pesante assenza di Montolivo costringerà probabilmente il tecnico della Fiorentina ad adottare un nuovo modulo, con l’ipotesi di un classico 4-4-2. Il morale dopo la vittoria contro la Roma è alto, ma le insidie di una sfida contro l’Inter non rappresentano certamente un ostacolo facile da superare per qualsiasi avversario.

    INTER – Una partita che ovviamente vista la situazione di classifica non è possibile sbagliare, quindi Ranieri si affida al rientro, all’esperienza e alla qualità di un giocatore fondamentale come Maicon per spaccare in due la corsia laterale di sua competenza. Il rientro di un altro big come Lucio dovrebbe far tirare il fiato a Ranocchia apparso meno brillante nelle ultime uscite. Di fronte al colosso Maicon dovrebbe agire nuovamente il gioiellino Marco Davide Faraoni a ricambiare la fiducia del tecnico interista con altre prestazioni di qualità e a servire quei cross utili alle punte per sbloccarsi dopo il ramadan del gol. Modulo classico per Ranieri che sceglie un 4-4-2 coperto e al tempo stesso propositivo in zona offensiva.

    Nel dettaglio Julio Cesar a difendere tra i pali, supportato dalla retroguardia a quattro con Lucio e Samuel coppia centrale e Maicon a destra, con Nagatomo a sinistra per sostituire l’infortunato Chivu. Centrocampo con Thiago Motta e Cambiasso al centro della linea a quattro con Faraoni e Alvarez larghi sulle corsie laterali. Tandem offensivo con Pazzini e l’argentino Zarate ancora atteso per una prova che convinca tifoseria e tecnico, con il presidente poco convinto dell’ipotesi riscatto.

    FIORENTINA – Rossi ha lasciato in conferenza stampa i dubbi relativi al modulo che verrà utilizzato stasera a San Siro, spiegando come l’assenza di Montolivo abbia scombinato tutte le carte in tavola. L’enigma riguarda la possibilità di affidarsi al solito 4-3-2-1 o virare per un più comodo 4-4-2. Dubbi in mediana dove il ballottaggio per una maglia è una corsa a tre tra Salifu, Munari e Romulo. Nessun dubbio per la difesa dove Rossi ritroverà la coppia Natali-Gamberini, con i soliti De Silvestri e Pasqual sulle corsie laterali. Centrocampo con Beherami, largo a destra e Vargas a sinistra per aumentare l’ampiezza dell’azione e mettere in difficoltà il gioco dei nerazzurri. Dubbio sulla posizione di Lazzari che potrebbe giocare nel ruolo del trequartista in appoggio del duo offensivo Gilardino – Jovetic, con il giovane montenegrino che sfrutta il momento positivo sotto porta con una vena realizzativa da attaccante di razza. Gli ultimi dubbi verranno sciolti solo pochi momenti prima dell’ingresso in campo.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER FIORENTINA

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Samuel, Ranocchia, Nagatomo; Faraoni, Cambiasso, Thiago Motta, Alvarez; Zarate, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Lucio, Poli, Coutinho, Muntari, Milito.
    Allenatore: Ranieri.

    FIORENTINA (4-3-1-2): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Munari, Vargas; Lazzari; Gilardino, Jovetic.
    A disposizione: Neto, Romulo, Nastasic, Salifu, Kharja, Ljajic, Silva.
    Allenatore: Rossi.

  • Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Dopo l’ennesima pesante sconfitta casalinga contro l’Udinese, e quella europea contro il Cska Mosca l’Inter è obbligata a vincere per dare una scossa ad uno spogliatoio e ad una rosa fin troppo in crisi, senza far riferimento ad una classifica da incubo. I continui infortuni, (ultimo della lista Chivu che nonostante soffrisse per una caviglia dolorante è stato utilizzato in una partita ‘inutile’ come quella contro il Cska), la condizione precaria di molti senatori, i giovani che stentano a decollare e l’assenza di ‘mira’ sottorete per gli attaccanti sono i problemi che turbano maggiormente i pensieri di Claudio Ranieri e del numero uno nerazzurro Massimo Moratti.

    Riccardo Montolivo | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Discorso diverso in casa viola dove il tecnico Delio Rossi può mostrare il sorriso dopo la bella vittoria maturata contro la Roma di Luis Enrique, dimostrando come la sua Fiorentina possa avere un ruolo importante in questo campionato. I rientri di Jovetic e Gilardino hanno ridato peso ad un reparto orfano di calciatori con molta personalità, con il giovane Jo-Jo nella sua stagione migliore.

    INTER – Ranieri storce il naso per l’infortunio di Chivu, ma ritrova il  finalmente il giocatore che più di tutti voleva sulla fascia destra con il rientro di Maicon. Occhio però lo stesso tecnico nerazzurro spiega come il terzino brasiliano debba fare una partita con il freno a mano tirato, evitando di correre troppo su quella fascia, cercando in questo modo di non sovraccaricarlo poiché il brasiliano, essendo al rientro da un lungo stop non è ancora perfettamente al 100%.  Ranieri ammette con assoluta sincerità, come l’Inter di un tempo non ci sia più, quando tutto girava alla perfezione, e in un momento così difficile e delicato per la rosa nerazzurra è necessario l’affetto e il supporto dei tifosi. Ancora out dalla lista dei convocati, Wesley Sneijder che si cerca di preservare per il futuro, non volendo ottenere le solite ricadute sugli infortuni che l’hanno costretto ai box fin troppo a lungo, e per lo stesso motivo non figura nella lista nemmeno il nome di Diego Forlan che procede il recupero in attesa del suo rientro previsto nella prossima trasferta di Genova. Mancheranno in questa partita sicuramente anche Stankovic e Obi, con capitan Zanetti squalificato per l’espulsione rimediata contro l’Udinese. Tra i rientri invece spiccano i nomi di Lucio e Muntari.

    FIORENTINA – Delio Rossi non sottovaluta i nerazzurri, nonostante il momento negativo che stiano attraversando, avverte i suoi uomini delle insidie che la sfida in trasferta di domani sera potrebbe riservare. I problemi arrivano dall’infortunio di Montolivo (alle prese con una lesione muscolare di primo grado al semimembranoso, con una diagnosi di uno stop di circa 10 giorni), vero e proprio faro del centrocampo viola, con il tecnico viola che deve correre ai ripari sostituendolo con un giocatore con caratteristiche simili. La scelta potrebbe ricadere sul giovane Romulo, nonostante lo stesso Rossi abbia spiegato come il giocatore sia un esterno e non possa giocare centrale. Quindi c’è aria di cambiamento nel modulo di gioco, adattandosi ai giocatori che l’ex tecnico di Lazio e Palermo ha a disposizione. Da segnalare l’indisponibilità di Alessio Cerci che non recupera dall’infortunio della scorsa settimana. Rientro eccellente al centro della difesa per Natali che sconta il turno di squalifica.

  • Inter, l’attacco è sterile. Idea Farfan per sostituire Milito

    Inter, l’attacco è sterile. Idea Farfan per sostituire Milito

    È inutile nascondersi dietro ad un dito, l’Inter di Ranieri oltre ai soliti problemi relativi al logorio di molti senatori e al fatto che molti giovani non si stiano rivelando all’altezza delle aspettative, deve far i conti in maniera prepotente anche con la sterilità di un reparto offensivo che sembra essere in piena fase di ‘divorzio con il gol’.

    Jefferson Farfan | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Pazzini acquistato nella scorsa stagione proprio nel mercato di gennaio, nella gestione Leonardo aveva fatto faville, e anche nella primissima fase di Ranieri sembrava essere destinato a gonfiare la rete altrui a raffica, mentre continua a digiunare con il gol, dimostrando con lo scivolone di sabato come non sia il suo momento migliore. Milito ormai è un caso scientifico, sembra abbia un’aura negativa che gli impedisca di realizzare anche i gol più semplici, lasciandolo tormentato dal fantasma di quel giocatore meraviglioso della stagione del Triplete. Forlan? Chi? El Cacha non è mai realmente entrato a pieno titolo nell’attacco nerazzurro, perché è stato utilizzato fuori ruolo, e l’ultimo infortunio l’ha praticamente escluso dalla prima parte di stagione disastrosa per l’Inter. Castaignos troppo acerbo, dopotutto ha soli 19 anni e soprattutto è una punta centrale e non un esterno puro. Zarate invece è l’esempio lampante di come ci insegna Ligabue: “chi si accontenta gode…così così…” poiché l’argentino è stato un contentino dato a Gasperini, nell’ultimo giorno di mercato vista l’impossibilità di arrivare al giocatore che il tecnico aveva espressamente richiesto: Palacio. I risultati sono evidenti, un prestito oneroso che graverà sulle casse societarie, ma viste le prestazioni di basso livello dell’argentino, fortunatamente un riscatto che molto probabilmente a meno di un cambio di rotta evidente, non sarà esercitato.

    SOLUZIONI? FARFAN, VARGAS E JUAN – I continui summit tra il presidente Moratti, Ausilio, Figo, Branca e Ranieri sono un chiarissimo campanello di allarme che mostrano come la rosa attuale senza i dovuti rinforzi non abbia nelle gambe la possibilità di raggiungere il terzo posto in campionato utile alla prossima partecipazione alla Champions League. Il mercato di riparazione, sta diventando in questi ultimi anni in casa Inter, il vero e proprio mercato per cancellare le scelte sbagliate di quello estivo. Circolano diversi rumors giornalistici, di un vero e proprio interessamento dello Schalke 04 per il Principe Milito, dove anche il Psg di Leonardo sarebbe interessato a voler avere l’attaccante argentino nelle sue fila. Occhio dunque alle partenze che potrebbero lasciare aperte delle caselle vuote da riempire nell’immediato, dove la dirigenza nerazzurra si sarebbe già tutelata mettendo gli occhi sull’attaccante esterno dello Schalke 04 il 27enne Jefferson Farfan. Il giocatore peruviano ha il contratto in scadenza nel 2012, ed ha più volte fatto capire di non essere intenzionato al rinnovo, facilitando la trattativa con i nerazzurri. Per quanto riguardo l’ingaggio si parla di un triennale vicino ai 3.5 milioni di euro, che potrebbe essere abbassato con l’inserimento di clausole bonus. Essersi lasciato scappare Tevez non è stato certo un bel segnale per indicare le forza dei nerazzurri sul mercato, quindi il messaggio lanciato ai tifosi è chiaro: Acquisti low cost, con giocatori di prospettiva e talento che dovranno diventare campioni alla Pinetina.

    Altro obiettivo è Eduardo Vargas, 22enne attaccante dell’Universidad de Chile, sui cui c’è il forte interesse e la concorrenza da battere dello Zenit di Spalletti. Più che un sogno è una scommessa, e come insegna il caso Alvarez non sempre l’adattamento dal calcio sudamericano al nostrano riesce perfettamente. L’ultimo tassello è quello che riguarda un rinforzo per la retroguardia nerazzurra, dove l’affare Juan Jesus (il difensore centrale dell’Internacional ambito dai più grandi club europei) sembra essere in stand by, e forse si sbloccherà non prima del prossimo giugno.

  • Inter – Cska Mosca, Ranieri da spazio ai giovani

    Inter – Cska Mosca, Ranieri da spazio ai giovani

    Vincere per le casse nerazzurre e per il ranking, queste sono le conclusioni del tecnico nerazzurro Claudio Ranieri nella consueta conferenza stampa alla vigilia dell’ultima partita del girone europeo dell’Inter contro il Cska di Mosca.

    L'allenatore dell'Inter Claudio Ranieri | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nerazzurri che in campionato vivono uno dei peggiori momenti della loro storia, trovandosi a fare fronte ad una classifica che farebbe impallidire anche una neo promossa, mentre invece in Champions League guidano il loro girone e sono riusciti a conquistare la qualificazione e il primato con un turno d’anticipo come non accadeva da anni. Considerando come non sia una partita determinante, è comunque necessario evitare figuracce, (come ricordava Moratti alla vigilia di un Inter – Werder Brema a Benitez), quindi Ranieri lascerà spazio a chi ha giocato meno utilizzando a pieno la nuova leva dei giovani nerazzurri.

    Prima in conferenza stampa anche per Marco Davide Faraoni apparso un po’ in imbarazzo nella domanda di una cronista giapponese, mentre in campo ha dimostrato di non conoscere l’emozione della prima da titolare.

    INTER – In attesa dei rientri importanti di Maicon e Sneijder (che torneranno sabato in campionato), Ranieri si appresta a lasciare spazio a chi è stato meno utilizzato in questo inizio di campionato. Senza aver parlato del momento con Moratti il tecnico promette il massimo dell’impegno per i suoi ragazzi, in attesa di un mercato di gennaio che dovrebbe far tornare a quadrare i meccanismi di gioco di una squadra fin troppo logora e stanca. Stasera i nerazzurri dovrebbero scendere in campo con un formazione tipo 4-3-1-2, con il cambio di testimone tra i pali tra Julio Cesar e Castellazzi, mentre in difesa spazio al giovane protagonista con l’Under 21 Caldirola ancora mai utilizzato da Ranieri. Accanto a lui Ranocchia, mentre sulle fasce agiranno Nagatomo e il protagonista della conferenza stampa Faraoni. Centrocampo che vede l’onnipresente capitan Zanetti (che dovrà saltare il prossimo turno di campionato per l’espulsione rimediata contro l’Udinese) affiancato da Obi e la giovane promessa Crisetig. Leggermente avanzato, nel ruolo di trequartista ci sarà il rientrante Coutinho, a supportare il tandem offensivo composto da Milito e Zarate in cerca dell’ennesima buona prova che ancora non arriva.

    CSKA MOSCA – Slutsky vuole fare lo sgambetto ai nerazzurri battendoli nella loro tana e  aver la possibilità in questo modo di strappare un pass per gli ottavi di finale. Il tecnico della squadra russa ha in mente una formazione aggressiva e compatta allo stesso tempo che sappia approfittare delle debolezze che stanno affliggendo i nerazzurri in quest’ultimo periodo. I russi cercheranno di fare risultato a San Siro buttando un occhio alla sfida tra i turchi del Trabzonspor a quota 6 punti con i francesi del Lille indietro a 5 punti. Essendo il fanalino di coda del gruppo il Cska fermo a quota 5 punti, è necessaria una vittoria e magari un pareggio tra le altri due pretendenti al secondo posto del girone.

    Largo dunque ad un 4-4-2 con Gabulov tra i pali, linea difensiva a quattro uomini composta da Ignasevich e Berezutsky al centro e Nababkin e Schennikov sulle fasce. Centrocampo sempre a forza quattro con Oliseh, Aldonin e Mamaev, con il più avanzato di tutti alle spalle degli attaccanti Dzagoev, sempre più indicato come la nuova stella talentuosa russa del momento. A far male davanti ci sarà la coppia del gol Doumbia, affiancato dal brasiliano Vagner Love.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER – CSKA MOSCA

    INTER (4-3-1-2): Castellazzi; Faraoni, Ranocchia, Caldirola, Nagatomo; Criseting, Zanetti, Obi; Coutinho; Milito, Zarate.
    A disposizione: Orlandoni, Samuel, Chivu, Stankovic, Alvarez, Cambiasso, Pazzini.
    Allenatore: Ranieri.

    CSKA MOSCA (4-4-2): Gabulov; Nababkin, Ignasevich, A. Berezutsky, Schennikov; Oliseh, Aldonin, Mamaev, Dzagoev; Doumbia, Vagner Love.
    A disposizione: Chepchugov, V. Berezutsky, Vasin, Semberas, Cauna, Rahimic, Serderov.
    Allenatore: Slutsky.

  • Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Brutta scoppola per la Roma di Luis Enrique che dopo la sconfitta rimediata contro l’Udinese va a sbattere contro un’ottima Fiorentina e un Super Jovetic, autopunendosi in maniera gratuita regalando la superiorità numerica agli avversari. Passi il fallo di Juan, ma il fallo di Gago a centrocampo con l’argentino già ammonito rasenta la stupidità, e anche l’ingenuità con cui Bojan salva sulla linea parando come un portiere di ruolo farà molto discutere, ragionando in vista della delicatissima sfida in programma nel prossimo turno contro la Juventus. Splendida invece la Fiorentina ridisegnata dal nuovo tecnico Delio Rossi che sceglie un modulo  a due punte, con il ritorno di entrambe le punte Gilardino e Jovetic con quest’ultimo apparso a livelli stratosferici. Funziona ancora una volta la linea verde di Corvino che ha scoperto un altro giocatore interessantissimo classe 93, preso dal Partizan Belgrado, il serbo Nastasic, che non fa assolutamente rimpiangere l’indisponibile Natali al centro della difesa.

    Stevan Jovetic e Alessandro Gamberini | ©Claudio Villa/Getty Images

    Le pagelle di Fiorentina Roma

    Pagelle Fiorentina

    Nastasic 6,5 Sentiremo ancora a lungo parlare di lui. È un classe 93, ma non gli manca l’esperienza per reggere l’impatto con il nostro calcio. Schierato al fianco di Gamberini dopo il debutto in coppa Italia è pronto per la prima da titolare in serie A dimostrando di avere tutte le caratteristiche del buon difensore centrale. Sfiora anche il gol nel finale trovando solo la parata perfetta di Bojan.

    Gamberini 7 Quando vede la Roma vede rosso, e sceglie nei capitolini la sua vittima preferita per fare gol. Statistiche alla mano realizza il suo terzo gol consecutivo alla Roma, portando i suoi sul punteggio di 2 a 0 congelando la partita. Ottima prova anche in fase difensiva, dove praticamente non concede nulla agli attaccanti di Luis Enrique.

    Jovetic 7,5 E’ la sua annata e dopo aver passato la scorsa stagione ai box per l’infortunio al crociato, vuole dimostrare a tutti di essere tornato ai suoi livelli e anche più in alto. Nella sua miglior stagione aveva realizzato 6 gol, con quello messo a segno oggi eguaglia il suo record personale e si candida a diventare il nuovo bomber viola in attesa del miglio Gilardino. Si guadagna il rigore e lo batte con una freddezza da killer, inventando assist e  magie per i compagni che deliziano gli occhi di tutti i tifosi amanti del bel calcio.

    Montolivo 6,5 Si sente il suo nome solo in merito alla scadenza contrattuale, e al prossimo club nel quale giocherà, ma troppo spesso ci si dimentica di quanto possa essere importante avere un giocatore come lui in mezzo al campo. Cuce il gioco e detta i tempo della manovra viola, il tutto con un’eleganza da grande campione.

    Pagelle Roma

    Juan 5 Su di lui c’era tutta la responsabilità della retroguardia giallorossa, perché dopo l’infortunio di Burdisso e Kjaer era necessario ritrovare il vero Juan. C’è molta strada da fare, visto l’intervento scomposto su Jovetic che regala il rigore ai viola e gli costa l’espulsione nei primi minuti di gioco.

    Gago 4 Partita di sacrificio per il mediano argentino che deve rincorrere troppo spesso i velocissimi esterni viola. Si fa ammonire nella ripresa per un brutto intervento su Beherami protestando inutilmente, poi alla mezz’ora inspiegabilmente spegne il cervello, stendendo in corsa da dietro Jovetic a centrocampo regalandosi gli spogliatoi in anticipo e mettendo ulteriormente nei guai i suoi compagni.

    Bojan 4 Decisamente lontano anni luce dal giocatore fenomenale che avevamo ammirato al Barcellona. Ancora non perfettamente ambientato al nostro calcio non gli riesce praticamente nulla in una partita che lo vede protagonista solo da “portiere” quando mura sulla linea una conclusione di Nastasic regalando il secondo rigore ai viola e finendo la partita anzitempo.

    De Rossi 6 Unico vero gladiatore romano, gioca una partita di grinta, fatica e sudore chiudendo dove può e adattandosi a fare il difensore centrale come gli chiede il suo tecnico. Le sirene inglesi o spagnole in merito al rinnovo del contratto non sembrano disturbarlo affatto. Professionista e calciatore esemplare.

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  • Fiorentina Roma, Delio Rossi inguaia Luis Enrique

    Fiorentina Roma, Delio Rossi inguaia Luis Enrique

    Delio Rossi vince il suo derby personale contro i giallorossi portando nuovamente la Fiorentina al successo e regalandosi tre punti fondamentali per risalire la classifica. Fiorentina Roma non smette mai di regalare sorprese nonostante il dominio viola non sia mai stato messo in discussione, li giallorossi (già in dieci per il rosso di Juan) si suicida con Gago e Bojan nella ripresa con espulsioni inspiegabili. Roma assolutamente inguardabile e settimana da incubo per Luis Enrique che dovrà affrontare la difficilissima partita contro la Juventus senza Juan, Gago e Bojan tutti e tre espulsi e quindi squalificati.

    Giallorossi che cambiano per la tredicesima volta la formazione, Luis Enrique sorprende tutti stravolgendo le previsioni iniziali schierando Cicinho come terzino, avanzando Perrotta a centrocampo e soprattutto lasciando in panchina Francesco Totti. Spazio dunque per un tridente offensivo composto da Lamela e Bojan più avanzati e subito dietro Pjanic. Nessun cambiamento dell’ultim’ora per Delio Rossi che conferma le previsioni.

    Gamberini e Jovetic mattatori di Fiorentina Roma | ©Claudio Villa/Getty Images
    Fiorentina Roma la partita
    PRIMO TEMPO- Partita decisiva per la Fiorentina che vuole cancellare i fantasmi di una classifica da incubi cercando di regalare i primi punti al nuovo tecnico Delio Rossi. Il primo squillo della partita è giallorosso con Gago che al 5’ dopo una lunga azione di possesso palla, scarica un gran destro dal limite dell’area, con la palla che va di poco alta sopra la traversa. Doppia tegola per la Roma al minuto 15’ quando Jovetic da solo davanti a Stekelenburg viene affossato da Juan in area, con D’Amato che non ha dubbi decretando il calcio di rigore per i viola e l’espulsione di Juan per i giallorossi. Dal dischetto va lo stesso Jovetic che tira nell’angolo basso beffando il portiere olandese e portando i suoi in vantaggio. Luis Enrique corre ai ripari schierando De Rossi al centro della difesa e chiedendo a Lamela e Pjanic di aiutare il centrocampo. Buona Roma alla mezz’ora che preme per trovare il pareggio, riversando i suoi calciatori nell’area viola con continuità, mandando in apnea la difesa fiorentina. Fiorentina che paradossalmente nonostante l’uomo in più inizia a soffrire il gioco della Roma, abbassandosi troppo e concedendo molti spazi agli uomini di Luis Enrique. Proprio nel momento migliore dei giallorossi  al 44’ arriva la doccia fredda per la Roma con il gol di Gamberini, che servito da Montolivo su calcio d’angolo stacca su Heinze e infila il pallone in rete portando i viola in vantaggio per 2 a 0.

    SECONDO TEMPO– Squadre che tornano in campo con gli stessi uomini che avevano finito il primo tempo con Totti che rimane ancora in panchina per la Roma. Non cambia la musica con la Roma che gioca con un lungo possesso palla sterile e la Fiorentina che è pericolosissima nelle ripartenze con Jovetic assolutamente in giornata. L’unico tiro degno di nota per la Roma arriva al 9’ con Lamela che spalle alla porta calcia senza guardare ma trova Boruc a neutralizzare la conclusione fin troppo centrale. Ancora l’argentino pochi minuti dopo, è l’unico dei suoi a provare a sbloccare la partita con un bel diagonale di sinistro a impegnare nuovamente l’ex portiere del Celtic. Partita che rispecchia lo stesso copione del primo tempo, dove la Roma tiene moltissimo il pallone ma non riesce mai a finalizzare l’azione per via di una punta di peso all’interno dell’area di rigore. Al 25’ altro cambio per Luis Enrique che manda in campo Simplicio per Pjanic, con l’ultima sostituzione utilizzata pochi minuti dopo a togliere un infortunato Cicinho con Greco, ora è chiaro che Totti non entrerà in campo. Follia agonistica di Gago alla mezz’ora  che già ammonito a centrocampo stende con un’entrata da dietro Jovetic, guadagnandosi il cartellino rosso e l’uscita anticipata lasciando i suoi in 9. Partita che davvero non finisce mai di stupire, con Nastasic che calcia a botta sicura dagli sviluppo di un calcio d’angolo e trova la parata con le mani di Bojan sulla linea. Gesto tanto istintivo quanto stupido che regala allo spagnolo l’espulsione e il secondo rigore ai viola. Jovetic lascia l’onore a Santiago Silva di batterlo e il Tanke non delude realizzando il 3 a 0. Roma in otto e partita assolutamente da dimenticare. Fischio finale e volto nero per Luis Enrique che avrà molto da dire in conferenza stampa.

    Fiorentina Roma 3-0 video highlights
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  • Fiorentina Roma, Jovetic sfida Totti. Chi esce dalla crisi?

    Fiorentina Roma, Jovetic sfida Totti. Chi esce dalla crisi?

    Si respira comunque aria di derby in casa viola, poiché i trascorsi biancocelesti del nuovo allenatore Delio Rossi non si scordano così facilmente. Fiorentina Roma si affronteranno oggi nella sfida in programma al Franchi alle ore 15 per strappare una vittoria utile a risollevare una classifica deficitaria e un morale davvero ai minimi storici. Grane per entrambe le squadre con la Fiorentina che vede scoppiare un caso Cerci, l’attaccante volato a Barcellona nel giorno di riposo (con il permesso della società) ha perso il volo e non è rientrato nel giorno degli allenamenti, scatenando le ire di Delio Rossi che per punirlo gli farà saltare la sfida contro i giallorossi. Stessa punizione inflitta anche in casa Roma a Osvaldo per aver colpito il compagno Lamela al termine della sfida contro i friuliani dello scorso turno.

    Totti torna in campo per Fiorentina Roma | ©Getty Images

    FIORENTINA- I viola oggi devono assolutamente ritrovare i tre punti, avendo all’attivo un ruolino di marcia assolutamente inguardabile con una sola vittoria nelle ultime nove gare (risalente addirittura all’1 a 0 contro il Genoa che salvò la panchina di Mihaijilovic ancora per qualche turno). Guai anche in attacco dove il digiuno dal gol di Gilardino ( non segna dall’11 settembre scorso contro il Bologna) e l’assenza di Jovetic hanno reso un reparto abituato a segnare moltissimo, davvero sterile. Delio Rossi punta forte su due ex biancocelesti come De Silvestri, cresciuto nelle giovanili della Lazio e Beherami, che potrebbero sentire quell’aria di derby e tirar fuori una prestazione da grandi sfide. Nella consueta conferenza stampa il tecnico viola, ha spiegato come chi sbaglia paga riferendosi al caso Cerci, e che la sua linea in questi casi sarà intransigente. Per quanto riguarda invece l’aspetto tattico relativo alla formazione che scenderà in campo oggi, Rossi dovrebbe schierare un 4-3-1-2 con Boruc tra i pali, difesa classica che vede l’assenza di Natali squalificato, rimpiazzato da Nastasic in coppia con Gamberini, mentre sulle corsie laterali agiranno De Silvestri e Pasqual. Centrocampo con Montolivo nel suo ruolo di playmaker, con Vargas e Beherami più larghi sugli esterni e Lazzari a supporto del rinnovato duo d’attacco Gilardino- Jo-Jo Jovetic.

    strong>ROMA-  Superato il caso Osvaldo, Luis Enrique deve cercare di vincere questa partita per ritrovare quella serenità e ridare quella credibilità a questo nuovo progetto Roma. Le buone notizie in casa giallorossa arrivano dal recupero del capitano Francesco Totti, che dopo una lunga assenza per via degli infortuni torna a vedere il campo da titolare. Sarà proprio il numero dieci giallorosso a sopperire alla mancanza dell’italo argentino indisciplinato, caricandosi il peso dell’attacco sulle proprie spalle come faceva in passato. Il tecnico spagnolo, vero e proprio mago trasformista nella creazione delle formazioni della Roma sembra indirizzato a schierare un modulo speculare a quello viola, utilizzando un 4-3-1-2 che vede i soliti ballottaggi in difesa: titolari dovrebbero partire Juan e Heinze (calcolando come siano out per gli infortuni sia Burdisso che Kjaer) coppia centrale con Perrotta, Taddei e Josè Angel a giocarsi due maglie in tre per il ruolo di terzini. Nel centrocampo giallorosso troviamo al solito posto Daniele De Rossi, affiancato da Gago e Simplicio, con Pjanic lanciatissimo per il ruolo di trequartista a servire il tandem offensivo composto da Totti e lo spagnolo Bojan Krcic. Parte dalla panchina invece l’argentino Lamela che potrebbe subentrare a partita in corso.

    Fiorentina Roma Probabili Formazioni:
    Fiorentina (4-3-1-2): Boruc; De Silvestri, Nastasic, Gamberini, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas; Lazzari; Jovetic, Gilardino.
    A disposizione: Neto, Camporese, Romulo, Munari, Ljajic, Santiago Silva, Babacar. All: Rossi

    Roma (4-3-1-2): Stekelenburg; Perrotta, Juan, Heinze, Taddei; Gago, De Rossi, Simplicio; Pjanic; Bojan, Totti.
    A disposizione: Lobont, Cicinho, Josè Angel, Cassetti,Greco, Caprari, Lamela.
    All: Luis Enrique