Autore: Antonio Trementozzi

  • Agente Thiago Motta “Napoli Inter ultima partita in nerazzurro”

    Agente Thiago Motta “Napoli Inter ultima partita in nerazzurro”

    Se qualcuno avesse avuto dei dubbi sul possibile addio del centrocampista italo brasiliano Thiago Motta dall’Inter, ci ha pensato il suo agente a lanciare un segnale chiaro e inequivocabile alla dirigenza nerazzurra: “Quella di stasera potrebbe essere l’ultima partita di Thiago Motta all’Inter”.  Queste la bomba lanciata da Dario Canovi, agente del centrocampista interista a Radio Crc. “Stasera mi aspetto una partita interessante anche grazie a quelle che sono state le notizie giornalistiche relative a Mazzarri e Thiago Motta. Il calciatore vorrà dimostrare che nonostante abbia cambiato procuratore non è detto che cambi anche club mentre il tecnico del Napoli vorrà dimostrare che certi atteggiamenti non hanno offuscato il suo rendimento. A me risulta che Thiago Motta sarà titolare con la maglia nerazzurra ma Ranieri potrebbe decidere diversamente nelle prossime ore”.

    Thiago Motta ultima in nerazzurro?
    ERRORE INTER- Nonostante le ultime parole di Moratti, quasi a voler frenare una trattativa giù ben avviata, e il monito di Ranieri che considera l’eventuale partenza di Thiago Motta un chiaro segnale di indebolimento della rosa, Canovi continua la sua argomentazione, spiegando come la dirigenza interista abbia sbagliato con il suo assistito: “Credo che l’Inter abbia commesso un errore, non tanto quello del mancato rinnovo del contratto di Thiago Motta quanto quello della mancanza di considerazione del calciatore nonostante sia uno dei più importanti della squadra. Non si può pensare di cedere un calciatore ad un anno dalla fine del contratto per cui l’Inter dovrà decidere se cederlo adesso, a gennaio, oppure farlo rimanere in rosa fino alla scadenza del contratto. Se il calciatore è ritenuto incedibile adesso, allora vorrà dire che lo sarà fino alla fine del suo contratto anche perché Thiago Motta adesso ha mercato, domani chissà. Il Psg ha chiesto la disponibilità che il ragazzo ha dato. Quella di stasera potrebbe essere l’ultima partita di Thiago Motta con la maglia dell’Inter”.

    Per la serie lanciare il sasso e poi tirare indietro la mano, Canovi continua ma gettando in un certo senso acqua sul fuoco: “Non si è mai parlato di aspetti economici con il Psg, anche perché non c’è nessun accordo tra le due società, nè tra il calciatore e il club parigino. Il gradimento per il Psg lo ha confermato anche il calciatore per cui non sto dicendo nulla di nuovo. Inoltre, Ancelotti ha sempre parlato in termini entusiastici di Thiago Motta. Parigi è una delle città più belle del mondo, il Psg è un club che sta cercando di rafforzarsi costruendo una equipe tra le più forti del mondo per cui non vedo perché Thiago Motta dovrebbe essere contrario ad un possibile trasferimento”.

    SOSTITUTI?- Ovviamente perdere un giocatore come Thiago Motta nell’ultima settimana di mercato, indebolirebbe solamente la rosa nerazzurra, considerando inoltre come nelle possibili trattative in entrata non via sia l’ombra di un valido sostituto. L’ipotesi più realistica e per tappare il buco in mediana porterebbe al centrocampista del Genoa Veloso, aggiungendo all’affare Kucka-Muntari, la soluzione di girare a Preziosi Zarate, per prendere il portoghese. Non cade la pista che porta ad altri due talenti lusitani come Guarin, e Fernando, ma in entrambi i casi l’esborso economico non sarebbe leggero. Le soluzioni brasiliani sono altrettanto allettanti, secondo le ultime indiscrezioni ci sarebbe di nuovo un ritorno di fiamma per Casemiro, e l’ennesimo forte interesse per Romulo. Sempre dal Brasile inoltre giungono notizie non proprio rosee, secondo cui il procuratore di Lucas non avrebbe avuto incontri con Branca, e i nerazzurri non sarebbero affatto in vantaggio sull’acquisto del brasiliano, con l’agente del calciatore a ribadire che il suo assistito prima di giugno non si muoverà dal San Paolo e di un forte interessamento del Chelsea sul ragazzo.

    COPPA ITALIA NAPOLI INTER ULTIME E PROBABILI FORMAZIONI

    Fonte: Fc Inter News.it
    Dichiarazioni tratte da : Eurosport.com, Italpress

  • Coppa Italia, Napoli Inter. Lavezzi dal 1′, out Lucio e Pazzini

    Coppa Italia, Napoli Inter. Lavezzi dal 1′, out Lucio e Pazzini

    Sfida dal sapore europeo quella in campo stasera al San Paolo tra Napoli e Inter per i quarti di finale della Tim Cup. Sarà una partita particolare, da dentro o fuori vista la formula dell’eliminazione diretta della gara unica, in cui l’undici partenopeo potrebbe esaltarsi, visto che nelle notti europee ha tirato fuori il meglio di sé. Mazzari cerca di battere nuovamente (come fece a San Siro per 3-0) la banda Ranieri, conquistando un posto nelle semifinali del torneo e cercando di risollevare un morale basso, dopo gli ultimi pareggi che hanno allontanato il Napoli dalle zone alte della classifica. Situazione opposta per Ranieri che dopo aver rilanciato i suoi nella rincorsa scudetto cerca la nona vittoria consecutiva tra campionato e coppe dosando le forze con un mini turn over. I guai maggiori per i nerazzurri arrivano dal mercato dove la grana Thiago Motta potrebbe avere ripercussioni anche negli equilibri tattici di una squadra che sembrava aver trovato la sua giusta quadratura.

    Ezequiel Lavezzi | © Marco Luzzani/Getty Images

    NAPOLI – Mazzarri deve sciogliere gli ultimi dubbi relativi alla formazione, poiché il rientro di Lavezzi dovrebbe lasciare fuori un nome eccellente. Le prime indicazioni danno favorito per l’esclusione l’ex Udinese Inler, apparso in evidente calo nelle ultime prestazioni, che dovrebbe lasciare spazio a Dzemaili, ma rimane il dubbio in attacco, poiché togliere uno tra Pandev e Hamsik non sarà certo una scelta facile. Il macedone ha dimostrato nelle ultime apparizioni di aver ritrovato una vena realizzativa da bomber di razza realizzando tra campionato e coppa 6 gol. Considerando l’avversario inoltre Pandev potrebbe avere ulteriori motivazioni a far bene contro la sua ex squadra. Per quanto riguarda il modulo, Mazzarri dovrebbe scegliere il 3-4-2-1 con Cannavaro, Campagnaro e Aronica a coprire la porta difesa da De Sanctis. Centrocampo con Gargano e Dzemaili al centro, mentre per garantire tanta corsa sugli esterni agiranno Maggio e Dossena. Davanti spazio alla nuova formazione dei tre tenori: Pandev e il rientrante Lavezzi agiranno decentrati alle spalle del bomber uruguaiano Cavani.

    INTER – Ranieri non vuole di certo fermarsi ora. La possibilità di approdare in semifinale e chissà giocarsi la finale nella sua città, a Roma potrebbero davvero rappresentare quello stimolo in più per motivare i suoi uomini. In cerca della nona vittoria consecutiva il tecnico romano, buttando l’occhio alla prossima sfida di campionato dovrebbe attuare un turn over in versione light. Spazio a chi ha giocato di meno, ma con un’intelaiatura ben delineata con i giocatori a cui difficilmente si può rinunciare. Il problema relativo alla possibile cessione di Thiago Motta, non fa dormire sonni tranquilli a Ranieri, che considera il centrocampista italo brasiliano un perno fondamentale della sua rosa. Se dovesse partire sarebbe impossibile rinunciare anche all’altro centrocampista Wesley Sneijder, quindi stasera dovrebbero scendere entrambi in campo, con Motta che potrebbe proprio giocare la sua ultima partita in nerazzurro. Ritrovare il vero Sneijder a questo punto diventa la priorità fondamentale. Rimangono a casa Pazzini e Lucio entrambi a causa di una forma influenzale che li ha colpiti, quindi possibile schieramento con l’unica punta Milito.
    4-4-1-1 con Castellazzi tra i pali, Samuel (o Cordoba) e Ranocchia centrali, con Chivu e Faraoni sulle corsie laterali. In mediana al centro l’ultima probabile apparizione di Thiago Motta in nerazzurro affiancato da Poli, mentre più larghi agiranno Zanetti e Obi. Sneijder si muoverà da trequartista dietro l’unica punta Milito.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI INTER

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Dzemaili, Dossena; Lavezzi, Pandev; Cavani.
    A disp.: Rosati, Fernandez, Britos, Zuniga, Inler, Vargas, Hamsik.
    All. Mazzarri.

    INTER(4-4-1-1): Castellazzi, Faraoni, Samuel, Ranocchia, Chivu; Zanetti, Thiago Motta, Poli, Obi; Sneijder; Milito.
    A disp.: Julio Cesar, Maicon, Cordoba, Cambiasso, R. Alvarez, Castaignos, Zarate.
    All.: Ranieri.

  • Inter, Thiago Motta vicinissimo al Psg

    Inter, Thiago Motta vicinissimo al Psg

    Come da copione, il mercato riserva i suoi colpi migliori nei giorni finali, presentando situazioni assolutamente imprevedibili. La Teveznovela sembra essere giunta ai titoli di coda, con il Psg chiamato fuori dalle stesse dichiarazioni di Leonardo:

    “Abbiamo bloccato i negoziati. L’occasione c’è stata e l’abbiamo studiata, presentando una buona offerta, ma non vogliamo e non possiamo esagerare con le nostre proposte , dunque abbiamo deciso di fermarci. È finita”.

    Thiago Motta

    A questo punto si apre un nuovo intreccio di mercato in cui i parigini delusi dal mancato ingaggio dell’Apache avrebbero virato prepotentemente su Alex del Chelsea e sul centrocampista italo brasiliano nerazzurro Thiago Motta. Le parole di Leonardo sui nuovi obiettivi di mercato del Psg sono abbastanza chiare: “Per entrambi ci sono delle possibilità, ma al momento non se ne fa nulla”.

    Un ulteriore indizio sulla trattativa già bella intavolata arrivano dallo stesso calciatore, che sul palco del Gran galà dell’Aic in merito alle attenzioni del Psg nei suoi confronti mostra indecisione e molti dubbi sulla sua permanenza a Milano:

    “Non so quale sarà il mio futuro, mancano sette giorni alla fine del mercato e può succedere di tutto. Con il presidente ho già parlato e ho chiarito le cose. A Milano sto bene ma Parigi è una bella città. All’Inter sto bene ma vediamo cosa succederà”.

    Secondo le prime indiscrezioni giornalistiche si parlerebbe di un’offerta per l’Inter vicina ai 10 milioni di euro, mentre per il giocatore sarebbe pronto un contratto fino al 2015 a 4,5 milioni di euro a stagione.
    FcInterNews.it in esclusiva ha contattato l’agente del giocatore, Alessandro Canovi per capire l’evoluzione della situazione. Queste le sue parole:

    “Credo che Thiago abbia detto la verità: può succedere di tutto, ma ad oggi ci sono solo interessamenti – che il ragazzo conosce, così come li conosce l’Inter – e non ci sono offerte reali. Vedremo cosa succederà. Dico di più: se le cifre riportare sui giornali fossero vere o fossero confermate in sede di trattativa, ieri Thiago Motta avrebbe già parlato francese… Una cosa è certa: prima della scadenza del contratto dovremo incontrarci con l’Inter che, ad oggi, non si è fatta sentire”.

    All’uscita degli uffici Saras, il presidente Massimo Moratti ha risposto alle domande delle emittenti private Telelombardia e 7 Gold in merito alle situazione di mercato del proprio centrocampista, spiegando con poche parole come non ci dovrebbero essere novità a breve e aggiungendo un laconico “ma perché?” alla domanda se c’è da aspettarsi un addio di Motta dall’Inter. Ovviamente in questo caso come nella maggior parte delle volte è la volontà del giocatore a risultare fondamentale, e leggendo tra le righe delle dichiarazioni del centrocampista si evince una volontà di cambiare aria, ritrovando magari un tecnico come Leonardo suo grande estimatore soprattutto nella sua breve permanenza in nerazzurro.

    Rimane il dubbio su come dovesse tutelarsi l’Inter nel caso il giocatore dovesse realmente partire a gennaio, lasciando un vuoto difficilmente colmabile nell’immediato. Lucas è opzionato per giugno, Romulo non ha l’esperienza e la qualità di Motta, quindi l’unico papabile potrebbe essere Nuri Sahin in forza al Real di Mourinho, ma dalle ultime indiscrezioni risulterebbe difficile strapparlo alle merengues. Ulteriori ipotesi potrebbe essere quella che porta a M’Vila del Rennes, ma anche in questo caso pare difficile strapparlo alla sua squadra per via del costo troppo oneroso del  cartellino, che si aggirerebbe intorno ai 20 milioni di euro. Ripetere l’errore fatto in estate con Eto’o quando venne venduto in extremis senza trovare un sostituto all’altezza, potrebbe rivelarsi fatale. Vedremo solo nei prossimi giorni se l’Inter ha imparato la lezione o ripeterà lo stesso identico errore indebolendo una rosa che deve ancora rincorrere la zona Champions.

  • Inter, favola del Principe Milito. Eclissi di Ranocchia

    Inter, favola del Principe Milito. Eclissi di Ranocchia

    Luci e ombre nella rimonta nerazzurra. Non per quanto riguarda gli ultimi favori arbitrali così tanto gettati in prima pagina dalla Lazio nel post partita, considerando come solo la domenica prima nel derby, l’Inter avevesse ricevuto lo stesso trattamento con un gol valido annullato per offside, senza sollevare nessun polverone mediatico. Le luci della ribalta splendono per una rinnovata solidità in fase difensiva, con soli 3 gol subiti in 8 partite, sui punti conquistati, 27 nelle ultime dieci partite, e sul giocatore più in forma del momento: il Principe Diego Milito tornato a splendere con l’inizio del nuovo anno, capace di segnare 5 reti in 4 partite andando a segno consecutivamente da quattro turni di campionato. Le ombre? Oltre ai possibili mugugni per la panchina difficile da digerire per un giocatore di spessore come Sneijder, c’è da considerare come la rinnovata solidità difensiva associata all’accoppiata Lucio-Samuel abbia praticamente tagliato fuori dalla cavalcata nerazzurra Andrea Ranocchia. Analizziamo entrambe le situazioni, evidenziando come per Milito sia utile fare il paragone con l’Araba Fenice in grado di risorgere dalle proprie ceneri, mentre per Ranocchia si può parlare di un’involuzione che potrebbe costargli il posto in Nazionale.

    Diego Milito | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    MILITO- Archiviato l’hannus horribilis 2011 con la vittoria del tanto odiato premio del Bidone d’Oro, il Principe ha aperto il nuovo anno ritrovando la via del gol con la stessa facilità che aveva nell’anno del Triplete. Proprio nell’annata dei record riuscì a segnare addirittura 30 gol in 52 presenze, realizzando reti pesantissime in qualsiasi finale, mettendo due sigilli pesantissimi nella storica partita di Madrid contro il Bayern Monaco riportando dopo quasi cinquant’anni la Champions nella Milano nerazzurra. L’anno seguente a causa di una serie infinita di infortuni, il Principe si smarrì perdendo il fiuto del gol, realizzando solo 8 gol in 34 partite. Quest’anno la storia sembrava ripetersi, in maniera quasi tragicomica, considerando l’innumerevole quantità di gol impossibili sbagliati dall’attaccante argentino, con lo stesso Ranieri che più di una volta gli indicava la via del pellegrinaggio e della benedizione per scacciare la malasorte. Sembrava dovesse tornare in quel di Genoa, con il suo ex presidente Preziosi sempre pronto ad abbracciarlo a braccia aperte, ma Milito non si è mai arreso, con Ranieri pronto a concedergli la giusta dose di fiducia in attesa di uno sblocco mentale più che fisico. Le note positive sono arrivate di lì a poco, prima contro il Lecce, poi la doppietta a Parma, il gol nel derby e l’ultimo sigillo contro la Lazio sono più che un segnale di un ritorno eccellente. Moratti se lo coccola, e il Principe è pronto a festeggiare la quota dei 50 gol con la maglia nerazzurra (a distanza di altre tre realizzazioni), festeggiando con i suoi tifosi che l’hanno saputo aspettare come lui stesso ha sempre dichiarato.

    RANOCCHIA- Discorso opposto per Ranocchia, che dopo essere arrivato a gennaio dello scorso anno all’Inter e aver giocato spesso da titolare al fianco di Lucio a causa del brutto infortunio di Samuel, si trova oggi con la strada bloccata dalla ritrovata verve della coppia di centrali. Gasperini stravedeva per lui schierandolo largo sulla fascia, con pessimi risultati. Ranieri gli ha dato fiducia, e lui l’ha ripagata con il gol partita contro il Cesena nella sua ultima apparizione da titolare in campionato, ma poi sono seguite solo panchine ad eccezione della sfida di coppa contro il Genoa, dove tra l’altro ha giocato una partita da sette in pagella. I problemi sorgono in visto delle convocazioni per i prossimi europei, considerando come Prandelli abbia più volte ribadito di dare priorità a chi gioca con continuità nel proprio club, Ranocchia continuando con questo minutaggio potrebbe perdere il treno per Euro 2012. La palla passa in mano a Ranieri.

  • Calciomercato Inter, è fatta per Kucka, la chiave è Muntari

    Calciomercato Inter, è fatta per Kucka, la chiave è Muntari

    Chiuso il girone d’andata nel migliore dei modi, ottenendo sette vittorie consecutive e scavalcando la Lazio quarta in classifica, Ranieri aspetta con ansia i regali promessi dal mercato di gennaio. Per intenderci non sarà come nella stagione passata quando all’arrivo di Leonardo coincise una sorta di rifondazione totale, con l’arrivo di Pazzini, Kharja, Nagatomo e Ranocchia per tentare una rimonta fallita non di molto. Questo mercato sarà all’insegna dell’oculatezza, in linea con le pretese e gli obblighi del Fair play finanziario.

    Il primo tassello da aggiungere al mosaico nerazzurro è già sbarcato in Italia: Juan Jesus è a tutti gli effetti un giocatore nerazzurro,  ma verrà ‘parcheggiato’ al Novara fino al prossimo giugno per fargli fare le ossa nel nostro campionato.

    Muntari per Kucka – In uscita c’è da segnalare l’affare Muntari, considerato ormai un eretico, per essersi già promesso al Milan nella prossima stagione. Essendo in scadenza di contratto verrà acquistato dai rossoneri a parametro zero. Ovviamente da qui a giugno per evitare di vedere il campo solo in foto, si è intavolata una trattativa, nella quale il giocatore, ora impegnato nella Coppa d’Africa dovrebbe essere girato al Genoa in prestito gratuito semestrale. Nell’affare dovrebbe rientrare anche l’inserimento di Kucka di cui il club di Massimo Moratti detiene già la metà del cartellino, portando in questo modo il centrocampista rossoblu alla corte di Ranieri sin da gennaio. Dopo aver rifiutato inizialmente l’ipotesi di giocare a Genoa, il ghanese pare abbia preso in considerazione l’ipotesi dopo l’incontro odierno tra Preziosi e il suo agente, Federico Pastorello.
    Thiago Motta al PSG? –  Occhio anche alla grana legata a Thiago Motta, con lo stesso Moratti che ha già spiegato quanto sia importante l’apporto del centrocampista italo brasiliano nell’Inter, e lo stesso Ranieri si è detto restio a voler cedere un pezzo pregiato come Motta. Ovviamente se dovesse arrivare un’offerta importante, l’Inter potrebbe valutare e guardarsi intorno. L’agente del giocatore oggi ha in un certo modo frenato le voci di un possibile addio: “A me e a Thiago non risultano che sia arrivata alcuna offerta ufficiale da parte del club parigino all’Inter – ha sottolineato Alessandro Canovi, a Calciomercato.it – È ormai chiaro che il giocatore piaccia al Psg. Squadra gradita? Certo ma esattamente come lo è l’Inter. Thiago non ha mai chiesto di essere ceduto perché a Milano sta bene. Poi, se ci sarà la volontà di tutte e tre le parti di intavolare la trattativa, ne parleremo”. La palla passa in mano ai francesi, ma difficilmente l’Inter si indebolirà a gennaio togliendosi un tassello così importante in mediana.

    Dichiarazioni tratte da Calciomercato.it, Gazzetta dello Sport.

  • Inter Lazio 2-1, le pagelle. Milito welcome back!

    Inter Lazio 2-1, le pagelle. Milito welcome back!

    Strana la storia di Ranieri all’Inter, con il tecnico romano che da normalizzatore prende l’aggettivo di tecnico catenacciaro, ma al tempo stesso concretissimo, inanellando una serie infinita di vittorie consecutive: otto per la precisione contando anche la coppa Italia. Rullino di marcia invidiabile, senza mettere mano al mercato di gennaio, riuscendo a riportare i nerazzurri al quarto posto in classifica a soli 3 punti dall’Udinese e a meno 6 dalla vetta bianconera. Manca il gioco? Il problema sorge per gli altri, poiché la grande squadra è proprio quella che riesce a vincere anche giocando male, dimostrando con il carattere e la concretezza sottorete le proprie qualità.

    Diego Milito | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Note positive anche per la Lazio nonostante la sconfitta, con un Tommaso Rocchi assolutamente ritrovato, utile per fare coppia con Klose, mentre le note meno positive arrivano da una retroguardia meno attenta del solito, con un Dias fin troppo nervoso e più volte graziato dal direttore di gara. Recrimina un arbitraggio sfavorevole l’undici di Reja, soprattutto per il secondo gol in fuorigioco di Pazzini, e sul tocco in area di rigore di Lucio sempre nella ripresa, sanzionato a parti inverse, considerando la spinta di Klose.

    PAGELLE INTER

    Lucio 5 Serata no per il difensore brasiliano. Parte male mancando un controllo facile e regalando la palla a Rocchi che grazia Julio Cesar solamente grazie al palo. Non riesce ad essere incisivo come al solito e nella ripresa rischia moltissimo colpendo in maniera evidente con il braccio il pallone in area. La fortuna unita alla svista arbitrale lo salvano da un rigore sacro.

    Alvarez 6 Serataccia anche per lui, che dopo la prova opaca nel derby continua a cancellare quanto di buono fatto fin’ora, tentando giocate utili fino a se stesse che puntualmente non gli riescono e mancando stop elementari. Oggetto misterioso ancora difficile da inquadrare, Ranieri lo toglie a inizio ripresa preferendogli Sneijder. Mezzo voto in più per l’assist per Milito nel gol del pareggio nerazzurro.

    Sneijder 7 ha bisogno di ritrovare il ritmo partita, ma le sue qualità sopperiscono a tutto il resto. Riesce a deliziare il pubblico di San Siro con un paio di cambi di gioco incredibili, mancando l’appuntamento con il gol con una conclusione da quasi 30 metri smanacciata in angolo da un pronto Marchetti. È sulla via del recupero.

    Pazzini 6,5 Puntuale. Gli arriva un pallone buono e si fa trovare con la puntualità di uno svizzero pronto a insaccare la palla in rete, con uno splendido pallonetto a scavalcare Marchetti troppo fuori dai pali. Il resto è ordinaria amministrazione.

    Milito 7 è ufficiale, il Principe è tornato. Quattro reti messe a segno negli ultimi quattro turni di campionato, sono più che un segnale di risveglio. Ancora una volta è lui il salvatore della patria, riportando una partita sul pari difficilmente raddrizzabile.

    PAGELLE LAZIO

    Dias 5 Nervoso inspiegabilmente al secondo minuto rifila una brutta manata al volto di Pazzini, rischiando il rosso diretto, prendendo un giallo color arancio. Nonostante gli avvertimenti non placa gli animi rischiando più volte l’uscita anticipata. Non bastasse non mostra la solita solidità difensiva ostentata a inizio campionato.

    Ledesma 6,5 uno dei migliori in campo. Il centrocampista argentino tiene palla, lotta e detta i tempi di gioco a tutta la squadra, servendo anche l’assist perfetto con una verticalizzazione di pura precisione a Rocchi per il gol del vantaggio biancoceleste.

    Klose 5 Vede ancora i fantasmi della finale di Madrid e quando potrebbe riportare la partita sul pari, si divora un gol non da lui, calciando piano e centrale dall’altezza del dischetto di rigore.

    Rocchi 7 Capitano storico. Segna un gol di rara bellezza beffando Julio Cesar con un rasoterra beffardo e al tempo stesso imprendibile. Si carica il peso dell’attacco sulle spalle e quando serve si inventa anche assist man per i compagni (vedere la palla per Klose su citata). Vince a mani basse la sfida ai punti contro Lucio, risultando il migliore dei suoi.

    Cissè 5 Entra nel finale, gli capita la palla del possibile pareggio tra i piedi e lui la liscia in malo modo. Prova incolore la sua.

    HIGHLIGHTS INTER LAZIO 2-1

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  • Inter Lazio 2-1, Milito e Pazzini, rimonta e sorpasso

    Inter Lazio 2-1, Milito e Pazzini, rimonta e sorpasso

    Continua la marcia trionfale della banda Ranieri, l’Inter batte la Lazio 2-1 e conquista il quarto posto in classifica, tenendo il passo con le altri rivali davanti. I nerazzurri confermano di essere una squadra rocciosa e concreta, con un rendimento inversamente proporzionale al gioco espresso in campo. Un’equazione matematica che porta i nerazzurri a vincere sette gare consecutive in campionato (8 con quella in Coppa) chiudendo nel migliore dei modi un girone d’andata a quota 35 punti. Cifre impensabili considerando la posizione in classifica dei nerazzurri di sole poche settimane fa.

    Diego Milito | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Ranieri cambia qualche carta in tavola schierando Chivu in difesa largo a sinistra, avanzando Nagatomo a centrocampo a destra davanti a Maicon e lasciando in panchina Faraoni. Rimane invariato l’attacco con Pazzini e Milito. Per i biancocelesti, Reja conferma l’undici previsto, schierando Rocchi al fianco di Klose, come era nei pronostici.

    PRIMO TEMPO – Brutto gesto di Dias nei primi minuti del match nei confronti di Pazzini, l’argentino rifila una manata al volto all’attaccante nerazzurro e Rizzoli non troppo lontano sanziona il difensore della Lazio con un giallo. Tanti errori in fase di impostazione per i nerazzurri, messi spesso in difficoltà da un pressing asfissiante della Lazio, con i biancocelesti che giocano  con una linea difensiva molto alta. Prima conclusione di Alvarez al 13’ su un brutto rinvio di Marchetti con una conclusione al volo di poco alta sopra la traversa. Buona manovra della Lazio che trova un’occasione clamorosa con Rocchi al 14’: Lucio manca l’intervento sul pallone e lascia l’attaccante della Lazio solo contro Julio Cesar, il numero nove biancoceleste calcia a botta sicura e trova il legno a negargli il gol. Continua a far circolare la palla con fatica l’Inter a causa del pressing della Lazio sul primo portatore di palla nerazzurro.
    Alla mezz’ora arriva il momento decisivo per l’affondo della Lazio: Rocchi servito da Hernanes sugli sviluppi di un calcio di punizione si gira da posizione angolatissima e beffa Julio Cesar con una diagonale imprendibile, portando la Lazio in vantaggio.
    Lazio che sembra avere la partita in controllo fino ad un minuto dalla fine del primo tempo, quando Milito cerca e trova una splendida triangolazione in area con Alvarez per calciare e battere con un diagonole Marchetti riportando la partita sul pari. Si va a riposo sul punteggio di 1-1.

    SECONDO TEMPO – Cambi per entrambi i tecnici nella ripresa, Reja schiera Matuzalem al posto di Hernanes mentre Ranieri toglie Alvarez e Chivu, spostando Nagatomo al suo posto inserendo Obi in mediana insieme a Sneijder. Partita che sembra rimanere bloccata, fino al minuto 18’ quando Pazzini pescato da un assist di Lucio, scavalca con un pallonetto Marchetti e porta i suoi in vantaggio. Molte proteste laziali in seguito alla rete per una presunta posizione di fuorigioco dell’attaccante nerazzurro, le immagini sembrano dare ragione agli uomini di Reja. La Lazio non si abbatte e avrebbe l’occasione di portare la partita sul pari nemmeno un minuto dopo sull’asse Rocchi-Klose, con l’attaccante tedesco che servito all’altezza del dischetto calcia un rigore in movimento, indirizzando il tiro troppo centrale, facilmente neutralizzato da Julio Cesar.  Pasticcio con i cambi per Reja, che dovrebbe togliere Zauri per inserire Konko, mentre invece inspiegabilmente per un errore di segnalazione ad uscire è Gonzalez, con il tecnico biancoceleste su tutte le furie. Cambio anche per l’Inter con Ranieri che si copre togliendo il Principe Milito, inserendo Faraoni al 24’.
    La Lazio si gioca l’ultima carta con l’ingresso di Cissè al 28’ al posto di Zauri, giocando in questo modo con un tridente super offensivo. Ancora proteste della Lazio al 34’ su un evidente tocco di mano in area di Lucio, con Rizzoli che fischia invece un fallo di Klose proprio sul difensore brasiliano. L’Inter controlla la gara nel finale senza soffrire e conquista la settima vittoria consecutiva tenendo il passo con le grandi davanti.

  • Inter Lazio, Sneijder ancora in panca, Klose cerca vendetta

    Inter Lazio, Sneijder ancora in panca, Klose cerca vendetta

    Torna in campo stasera nel posticipo serale l’Inter di Ranieri alla ricerca della settima vittoria consecutiva in campionato, contro un’agguerritissima Lazio in stile derby romano. Esaltati dalla vittoria del derby, i nerazzurri hanno staccato il pass per i quarti di Coppa Italia (in programma mercoledì al San Paolo contro il Napoli) riuscendo a fare un discreto turn over per arrivare con le giuste forze fresche per la sfida odierna. Giro di boa per entrambe le squadre che chiudono con questo match il girone d’andata, mostrando da una parte le conferme per una Lazio che dopo aver sfiorato la quarta posizione la passata stagione si è saputa riproporre anche quest’anno per le posizioni che contano e dall’altra una rincorsa esagerata per i nerazzurri partiti in ritardo cronico,  riusciti solo grazie alle sei vittorie casalinghe a posizionarsi alle spalle dei biancocelesti. La sfida nella sfida è tra i due tecnici, con il passato giallorosso di Ranieri ancora fresco che trasforma questa partita tra due tifoserie gemellate in un quasi derby capitolino. Lo spettacolo è assicurato.

    Wesley Sneijder | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    INTER – Ranieri nella classica conferenza stampa alla vigilia del match si è detto infastidito dalle critiche relative al gioco poco divertente e molto concreto dei suoi uomini. L’obiettivo della sua squadra è quello di tornare perfettamente in piena corsa per il terzo posto, e perché no per il titolo, nonostante la Juventus non sembra volersi fermare. Rimangono i dubbi in merito al modulo da schierare e relative all’utilizzo di Sneijder, apparso in miglioramento contro il Genoa, ma senza i novanta minuti nelle gambe. Lo stesso tecnico ha spiegato come voglia far recuperare nel migliore dei modi con i tempi giusti l’olandese per evitare ricadute da infortuni e farlo tornare ad essere il fiore all’occhiello della sua squadra. Possibile dunque un 4-4-2 con in difesa i soliti noti: Lucio e Samuel al centro e Maicon e Nagatomo sulle corsie esterne. A centrocampo indisponibile per squalifica l’uomo mercato Thiago Motta, ci sarà spazio per Zanetti e Cambiasso più accentrati e Alvarez e Faraoni invece agiranno sulle fasce. Niente trequartista dunque dietro le due uniche possibilità in attacco, Milito con Pazzini.

    LAZIO – Reja dopo un periodo in cui la sua Lazio ha sofferto la stanchezza e molti cali fisici è tornato a sorridere dopo aver battuto il Verona (con non poche difficoltà) in Coppa Italia, e poi scacciando la crisi con un secco due a zero all’Olimpico contro l’Atalanta nel passato turno di campionato. Vincere contro l’Inter oggi vorrebbe dire staccare una diretta concorrente alla terza piazza del campionato, e avvicinarsi ulteriormente all’Udinese del bel gioco di Guidolin. Per quanto riguarda l’aspetto tattico, Reja dovrebbe scegliere un 4-3-1-2 con Biava, il ritorno di Dias, Zauri e Radu davanti l’estremo difensore Marchetti. In mediana immancabili Ledesma, Gonzalez, e Lulic, con il profeta Hernanes leggermente più avanzato dietro le due punte. I dubbi maggiori sorgono per la scelta del partner di reparto di Klose, con Rocchi leggermente favorito su Djibril Cissè, che ormai sembra aver esaurito la dose di fiducia riservatagli da parte del tecnico biancoceleste. Attenzione all’estrema voglia di rivincita del panzer tedesco Miroslav Klose, che nel 22 maggio 2010 vide sfumare il sogno di vincere la Champions quando vestita la maglia del Bayern Monaco, proprio contro l’Inter nella storica finale di Madrid, vinta poi dagli uomini di Mourinho.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER LAZIO

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Faraoni, Zanetti, Cambiasso, Alvarez; Milito, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Obi, Sneijder, Zarate, Castaignos.
    Allenatore: Ranieri.

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Zauri, Biava, Dias, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic; Hernanes; Klose, Rocchi.
    A disposizione: Bizzarri, Diakitè, Stankevicius, Konko, Matuzalem, Del Nero, Cisse.
    Allenatore: Reja.

  • Calciomercato Inter sveglia sul mercato. Arrivare tardi non paga mai

    Calciomercato Inter sveglia sul mercato. Arrivare tardi non paga mai

    Nonostante gli ottimi risultati in campionato, Inter ostenta una mediocrità evidente e preoccupante a livello di pianificazione degli obiettivi di mercato. Facciamo maggiore chiarezza sull’argomento ripercorrendo tutte le manovre previste per il mercato di riparazione di gennaio.
    TEVEZ- I nerazzurri corteggiano l’Apache in estate e decidono di puntare forte su di lui con l’addio di un bomber come Eto’o, per poi virare improvvisamente rotta su un giocatore ultratrentenne come Forlan che avrebbe dovuto garantire gol a valanghe e invece sta collezionando infortuni battendo ogni record di assenteismo. A gennaio ci sarebbe l’occasione di riprovare l’assalto, ma la dirigenza Inter dorme dimenticandosi dell’argentino sino a quando il Milan non trova l’accordo con il giocatore, garantendosi un vantaggio difficile da colmare se non a suon di milioni.

    Marco Branca sotto accusa per mercato Inter | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    VARGAS- Stessa copione per il talento dell’Universidad de Chile Edu Vargas, in forza ora al Napoli di Mazzarri. Cercato, corteggiato da Branca, il giocatore non ha mai ricevuto una vera e propria offerta da Moratti se non dopo quella ufficiale del Napoli, dimostrando quasi una superficialità imbarazzante e un ritardo che difficilmente si può cancellare e ribaltare a proprio favore. I giornali parlavano di un colpo di scena nell’affare con l’inserimento dell’Inter che avrebbe beffato al fotofinish la società partenopea, ma alla fine tutti sanno come è finita la storia, avallando nuovamente la tesi che se si vuole un giocatore davvero non si arriva per ultimi a formulare l’offerta, dimostrando poco interesse per lo stesso.

    GUARIN- Se non bastasse la lista degli esempi, c’è anche l’ultimissima indiscrezione di mercato, che vedrebbe l’Inter intenta a fare lo sgambetto agli eterni rivali bianconeri della Juventus per l’esterno del Porto, Fredy Guarin. Oggi l’agente del calciatore è arrivato in Italia per trattare l’affare con la Juventus che da tempo ha messo gli occhi sul portoghese, e il figlio del presidente Moratti avrebbe fissato un incontro con lo stesso per sondare il terreno e vedere se ci fossero margini per avviare una trattativa. Morale della favola? Il Porto sarebbe l’unico a gioire perché scatenando un’asta il prezzo del giocatore salirebbe.

    LUCAS, KUCKA, JUAN- Gli unici affari quasi conclusi sono Juan Jesus che verrà acquistato dal San Paolo per una cifra vicina ai 4 milioni di euro, e poi sarà parcheggiato al Novara per lasciare libero un posto da extracomunitario, e Kucka che negli ottavi di coppa ha praticamente giocato la sua ultima partita con la maglia rossoblu prima di vestire quella degli avversari milanesi. Resta da capire come verrà riscattato il giocatore poiché lo scambio di prestiti con Muntari sembra essere saltato, con Preziosi e Marino in primis a bocciare l’arrivo di un giocatore poco gradito, perché troppo intenditore e con poca qualità da portare in mezzo al campo. Chiusura definitiva almeno per il momento per Lucas dal Brasile, con l’agente del giocatore Wagner Ribeiro che ha spiegato come sia praticamente impossibile ipotizzare una partenza a gennaio del suo assistito:“Sappiamo dell’interesse dell’Inter, siamo stati informati. Ma il giocatore non vuole partire – ha detto Ribeiro ai media brasiliani – non abbiamo intenzione di iniziare discussioni perché Lucas ha espresso la sua volontà di restare. E il San Paolo, oltretutto, non ha nessuna intenzione di aprire dei negoziati”.

    Rimane quindi un rebus tutto da definire questo mercato di riparazione nerazzurro che mostra ancora una volta come in sede di mercato l’Inter mai come quest’anno non abbia le idee chiare. Rimane il dubbio se l’intromissione in trattative praticamente chiuse non rappresenti una mera azione di disturbo, o più semplicemente il segnale di una dirigenza allo sbaraglio dove Branca inizia a perdere colpi, come lo stesso errore con l’esclusione di Forlan dalla lista Champions è stata l’immagine di un mercato fatto alla Carlona.

    Dichiarazioni tratte da : Calciomercato.com

  • Tevez rifiuta il Psg, il Milan torna in pole

    Tevez rifiuta il Psg, il Milan torna in pole

    Sembrava essere arrivata ai titoli di coda, la “Teveznovela”con l’imminente approdo dell’argentino alla corte di Leonardo in terra francese, e invece proprio nel momento decisivo lo stesso giocatore ha fatto saltare l’accordo, mantenendo la parola data a Galliani in quel di Rio.

    Carlos Tevez rifiuta il Psg | ©Getty Images

    Secondo le ultime indiscrezioni della Gazzetta dello Sport, l’agente dell’Apache Kia Joorabchian, sarebbe stato stoppato dallo stesso Tevez al momento di stringere l’accordo economico con Leonardo, tanto che uomini vicini all’ex allenatore nerazzurro avrebbero confermato la fumata nera della trattativa: “Non c’è l’accordo e forse non ci sarà mai”.
    La proposta del Psg sarebbe stata ovviamente la migliore per il City considerando un introito di circa 37 milioni di euro per i citizens e 11 milioni netti per il calciatore. Cifre astronomiche, che non hanno scalfito la volontà e soprattutto la parola data ai rossoneri da Tevez. Affare saltato quindi, e calciomercato di nuovo in fermento con un problema tutto da risolvere per Mancini e la dirigenza dei citizens. Lo stesso tecnico Mancini si era detto seccato da tutta la vicenda : “Spero di sentire sempre meno parlare di queste cose. Carlos non vuole restare, è evidente, quindi un questo momento per lui è importante giocare con continuità”.

    MILAN O INTER?- Ovviamente con l’esclusione del Psg, rimangono fortissime le candidature delle due milanesi. A questo punto il Milan parte sicuramente favorito, per la parola data dallo stesso giocatore a Galliani. L’Inter dal canto suo, non mollerà il colpo, secondo le stesse parole di Moratti e Branca che giovedì avevano ribadito la volontà di provare fino all’ultimo l’assalto verso l’attaccante argentino. L’uomo di mercato dei nerazzurri però è volato in Brasile per chiudere le trattative legate all’ingaggio di Juan Jesus e strappare l’opzione per il prossimo calciomercato estivo con il San Paolo per Lucas Moura. Impossibile o impensabile portare il talentuoso giocatore carioca a Milano sin da subito, poiché lo stesso centrocampista paulista vuole rimanere in Brasile per vincere qualcosa con la squadra in cui è cresciuto.

    Galliani da grandissimo uomo di mercato saprà sfruttare a suo favore questo vantaggio, attendendo gli ultimi giorni di mercato, lasciando che sia il Milan a dettare le condizioni di acquisto del calciatore, e soprattutto sapendo di aver il coltello dalla parte del manico, potrebbe riuscire a prendere il giocatore in prestito con una formula a tutto vantaggio per le casse rossonere, considerando come  tenere fermo ancora Tevez non convenga più nemmeno al City.
    Riparte dunque il derby, considerando come il Milan abbia perso quello sul campo, difficilmente si farà battere anche sul fronte del calciomercato.

    Dichiarazioni tratte da: Gazzetta dello Sport, Eurosport.com