Autore: Antonio Trementozzi

  • Inter regina del mercato… in uscita

    Inter regina del mercato… in uscita

    Si sa la crisi ha colpito anche il mondo del calcio, e a chi si aspettava un mercato invernale coi botti sarà rimasto deluso. Il gran colpo Tevez non è riuscito nemmeno al mago del mercato Adriano Galliani, che con la stranissima manovra di parcheggiare Maxi Lopez in hotel a Milano, non ha messo fretta agli inglesi che hanno vinto il braccio di ferro, ma perso la partita ritrovandosi un giocatore per altri sei mesi fuori rosa.

    L’Inter, com’è risultato chiaro nel corso dei giorni, forse non ha mai voluto realmente il giocatore cercando solo di inserirsi in una trattativa per far lievitare il prezzo, evitando in questo modo di vedere i cugini rossoneri rinforzarsi ulteriormente. Ma in fin dei conti prima di guardare altrove si dovrebbe guardare in casa propria, cercando di migliorare la rosa a disposizione di Ranieri. Così non è stato. L’Inter ha aspettato troppo prima di piazzare i suoi colpi di mercato, quasi ripetendo gli errori fatti in estate, privandosi di un pezzo pregiato all’ultimo secondo (vedere Eto’o) di fronte a un’offerta difficile da rifiutare, ritrovandosi senza il tempo e la possibilità di trovare il giusto sostituto.

    Palombo non vale Thiago Motta e anche anagraficamente parlando l’età dell’ormai ex blucerchiato non gioca a favore di Ranieri. Il primo ad uscirne sconfitto da questo mercato è proprio Ranieri che, nonostante avesse in maniera evidente cercato di far capire le sue motivazioni a Moratti sul caso Motta e sulla necessità di un esterno d’attacco, si è di fatto visto togliere uno dei suoi giocatori preferiti e ridimensionare quindi, la sua voce in sede di scelte di mercato.

    Il patron dell'Inter Massimo Moratti | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Serviva freschezza a centrocampo o semplicemente la ‘freschezza’ serviva solo nel monte ingaggi? Volendo fare un bilancio alla chiusura del mercato invernale, Ranieri e il suo centrocampo, con l’addio di Thiago Motta, perdono molto in qualità, mentre le casse nerazzurre tornano a sorridere. La Gazzetta dello Sport stamane parla di un introito vicino agli 11,5 milioni di euro per la cessione del centrocampista italo brasiliano, denaro fresco da inserire nella voce ricavi, cercando di bilanciare le perdite che nel futuro prossimo, secondo le logiche del fair play finanziario non potranno eccedere i 45 milioni di euro. Via tre giocatori, tutti a centrocampo, con Motta al Psg, Coutinho all’Espayonl e Muntari al Milan, l’Inter si è tutelata prendendo due centrocampisti e un difensore in prospettiva futura: Fredy Guarin dal Porto, il colpo last minute Palombo dalla Samp e Juan Jesus dall’Internacional. Tralasciando l’aspetto tattico e il loro eventuale posizionamento in campo è palese che il centrocampo nerazzurro con quest’affare abbia perso qualcosa, considerando come un sostituto di Thiago Motta non è stato preso e l’esterno d’attacco per consentire a Ranieri di inserire Sneijder è rimasto solo nei sogni di mercato del tecnico testaccino.

    Ci guadagnano le casse nerazzurre, come nell’affare Eto’o in estate, seguendo questa nuova politica societaria che persegue l’abbattimento degli ingaggi e solo a  parole lo svecchiamento della rosa, poiché Forlan e Palombo non sembrano due affari secondo il punto di vista anagrafico. A giugno verranno ridefiniti molti contratti e con l’addio di Motta e Muntari, già nell’immediato le casse nerazzurre potranno contabilizzare un guadagno di una decina di milioni di euro lordi. (Motta aveva un ingaggio di 3 milioni netto all’anno e Muntari 2). Occhio dunque perché secondo questa nuova filosofia di mercato in estate potrebbe essere ceduto un altro big, con Sneijder in prima fila tra i maggiori indiziati. Rimanere competitivi sfoltendo la rosa non è affatto una manovra facile e soprattutto com’è stato evidente in quest’ultimo biennio nerazzurro le rincorse e le remuntade non sempre possono coprire gli errori fatti in sede di mercato.

  • Calciomercato Inter senza freni: dopo Guarin arriva Kucka

    Calciomercato Inter senza freni: dopo Guarin arriva Kucka

    Il mercato inizia, come era prevedibile, a regalare i suoi colpi migliori proprio in chiusura. Il calciomercato Inter criticato di immobilismo sembra oggi essere solo un ricordo sbiadito, poiché la dirigenza nerazzurra con l’arrivo di Juan e il blitz utile a strappare il prestito di Fredy Guarin, ha di fatto operato in maniera decisa e importante per quanto riguarda i nomi in entrata. Non bastasse, le ultime indiscrezioni di mercato parlano di una trattativa riaperta e a buon punto per portare il centrocampista rossoblu Kucka alla corte di Ranieri sin da subito con la formula del prestito secco, e un riscatto fissato a giugno.

    JUAN- Per il brasiliano oggi è stata la giornata utile a sciogliere gli ultimi dubbi sulla sua permanenza in nerazzurro. Il suo ingaggio era vincolato all’utilizzo di uno dei due slot disponibili per il tesseramento dei giocatori extracomunitari.

    Juraj Kucka | © THOMAS COEX/AFP/Getty Images
    L’ipotesi di un prestito al Novara per 6 mesi è di fatto tramontata per lo stesso volere di Ranieri che ha ritenuto il giocatore utile alla causa nerazzurra già nell’immediato. Il mancato ingaggio a gennaio di Lucas di fatto ha dato il via all’altra operazione che ha porterà in nerazzurro Guarin, occupando in questo modo anche la seconda casella relativa ai giocatori extracomunitari.
    Ovviamente per tre nuovi possibili giocatori che vestiranno nell’immediato la maglia nerazzurra, si prospettano partenze per chi è stato utilizzato di meno, o non sia riuscito a ritagliarsi lo spazio desiderato.

    COUTINHO SALUTA– Il baby talento brasiliano com’era prevedibile, per evitare di perdere l’occasione di giocare da protagonista la prossima Olimpiade con la propria nazionale, lascia Appiano Gentile per farsi le ossa nella Liga alla corte dell’Espanyol. Più che un addio è un semplice arrivederci, con l’Inter che è pronta a riabbracciarlo tra 5 mesi. Lo stesso giocatore intercettato dai microfoni di Sky Sport 24 davanti ai cancelli della Pinetina, ha voluto salutare i suoi compagni e spiegare le motivazioni del suo cambio di maglia: “Sono venuto a prendere la mia roba salutare tutti. Però saranno solo 5 mesi, ho bisogno di giocare per guadagnarmi un posto alle Olimpiadi e all’Espanyol penso di fare bene per poi tornare qui. Io sono tifoso dell’Inter, da lì farò il tifo per loro e spero che possano vincere il campionato”.

    MUNTARI- Diverso il discorso per Muntari, con un nuovo giallo di mercato a tinte rossonere. Il giocatore già promesso sposo dei cugini milanisti per giugno( impegnato ora in Coppa d’Africa), potrebbe arrivare proprio in questi giorni alla corte di Allegri. L’infortunio di Merkel, che dovrà stare lontano dai campi per almeno due mesi, ha di fatto stravolto le strategie di mercato rossonere, rilanciando l’allarme centrocampo, spingendo in questo modo Galliani a voler Muntari proprio in questa sessione di mercato. Sarà determinante il volere di Ranieri e l’incontro con il procuratore del ghanese. Galliani intanto rimane alla finestra lanciando qualche segnale sibillino dalla conferenza per la presentazione di Maxi Lopez: di Maxi Lopez, Adriano Galliani parla anche di Sulley Muntari e ammette che il ghanese può arrivare anche subito: “Muntari già a gennaio? Non so, è certamente un’opzione. Ora, però, non posso dire se arriverà certamente o meno: il mercato mi ha abituato negli anni a non dare mai nulla per fatto o a dire mai in anticipo. Può succedere di tutto”. Il caso Nocerino è un esempio che calza a pennello.
    A scanso di ulteriori colpi di scena dovrebbero rimanere a Milano, Zarate e Castaignos nonostante sembravano essere i principali candidati a lasciare la rosa nerazzurra. Forse l’infortunio di Forlan ha pesato sulle scelte di mercato in ottica offensiva. Chiuso infine il caso Thiago Motta, con il centrocampista italo brasiliano di fatto ‘bloccato’ da Ranieri almeno fino a giugno, quando dovrebbe arrivare l’assalto decisivo del Psg, concedendo in questo modo il tempo utile alla dirigenza per trovare il degno sostituto.

    Dichiarazioni tratte da: Fc Inter News.it, Eurosport.com

  • Inter, Ranieri e il caso Sneijder

    Inter, Ranieri e il caso Sneijder

    Alla ricerca dell’ottava vittoria consecutiva l’Inter formato remuntada si è bloccata allo stadio Via del Mare di Lecce, trovando uno straordinario Massimiliano Benassi a proteggere ermeticamente la sua porta, e palesando un nervosismo in campo, che potrebbe rappresentare un primo campanello dall’allarme dopo due sconfitte consecutive.

    L’Inter è scesa in campo nel primo tempo sfiorando in più occasioni la rete del vantaggio, per poi essere punita nel suo momento migliore da Giacomazzi. Nel secondo tempo lo strano cambio di Sneijder per Alvarez (nello stile delle indecisioni impopolari come ai tempi del derby romano Totti e De Rossi) ha di fatto tolto quella qualità utile in mezzo al campo che già l’assenza di Thiago Motta aveva palesato.

    CASO SNEIJDER – Il tecnico nerazzurro ha spiegato in conferenza stampa a fine partita come la sua squadra non sia ancora pronta per giocare con due punte e il trequartista, considerando come il modulo più adatto per mantenere i giusti equilibri sia il 4-4-2. A questo punto la domanda sorge spontanea: e Sneijder dove gioca?
    “Può giocare nel 4-4-1-1 e poi dobbiamo assimilare il rombo, perché dobbiamo continuare a pressare alto, una caratteristica che è la nostra forza maggiore al momento e ci ha fatto fare tanta strada” ha spiegato Ranieri in seguito, motivando in questo modo l’ingresso di Alvarez, nonostante l’argentino non abbia inciso in positivo nel match come si sperava. Analizzando il cambio, e le motivazioni, pare quasi che nel progetto Ranieri il numero dieci nerazzurro non sia così indispensabile, o quantomeno senza una giusto equilibrio tattico, fornito anche grazie al duo Cambiasso Thiago Motta, difficilmente Sneijder troverà il posto da titolare.

    SOLUZIONI? – Il lavoro di Ranieri a questo punto si fa davvero difficile, poiché in qualche modo dovrà cercare di inserire l’olandese e Forlan senza stravolgere completamente quanto di buono costruito fin’ora:

    “Nel secondo tempo ho preferito cambiare Sneijder proprio per tornare al 4-4-2, un modulo che sappiamo interpretare meglio di tutti gli altri. L’olandese, infatti, non può giocare defilato sulle fasce. Cosa posso cambiare ora? Con la difesa a tre non si trovano: ci aveva provato anche Gasperini e non è andata bene, loro sono abituati a stare a quattro dietro. Posso cambiare qualcosa davanti magari, con l’inserimento di Snejider e Forlan però bisogna valutare bene: oggi ho provato e avete visto come certi equilibri siano facili da compromettere”.

    Wesley Sneijder | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Tradotto in parole povere, la coperta è corta: se ci spingiamo troppo in avanti la difesa che fin ad ora aveva retto bene e garantito pochi gol subiti, senza la giusta protezione del centrocampo tornerà ad essere molto simile a quella vista nell’era Gasperini. Lo stop alla partenza di uno come Thiago Motta a questo punto diventa fondamentale.

    PAZZINI – Oltre al mero discorso tattico c’è anche da segnalare l’episodio di nervosismo tra l’olandese e Pazzini nel primo tempo, con l’attaccante che si è di fatto visto mandare a quel paese da Wes per non avergli passato la palla e aver concluso l’azione con un sinistro alto in tribuna. Anche se nel post sconfitta tutti gli addetti ai lavori cercano di minimizzare l’accaduto, la malizia su un po’ di nervosismo eccessivo sorge, poiché proprio poco dopo l’episodio Ranieri ha tolto l’olandese per far posto ad Alvarez. Senza cercare di montare un caso ad arte è ovvio che certi episodi capitino più spesso di quanto si possa pensare, il vero problema a questo punto rimane la possibile convivenza di Sneijder nell’ideologia tattica di Ranieri. Considerando come il malcontento del numero dieci nerazzurro sia ormai evidente, proprio in questi scatti di nervosismo, palesati prima nella sfida contro il Napoli e poi proprio contro Pazzini nel match perso a Lecce. Sneijder a questo punto rimane sempre il giocare intoccabile e fiore all’occhiello di questa Inter?

  • Lecce Inter 1-0, le pagelle. Benassi Spiderman

    Lecce Inter 1-0, le pagelle. Benassi Spiderman

    Date a Cesare ciò che è di Cesare, si è spesso detto quando come spesso è accaduto si è lodato l’operato di Ranieri in grado di vincere 7 partite di campionato consecutivamente e riportare l’Inter in alto. Oggi però come gli sono piovute addosso molte lodi, è lecito fargli numerose critiche per le scelte tattiche e per i cambi effettuati nella ripresa del match perso contro il Lecce. Inspiegabile la rivoluzione fatta nella ripresa dopo che nel primo tempo l’Inter aveva mostrato un buon gioco ed era stata punita solo da un gran gol di Giacomazzi, in complicità con un errore di posizionamento di Lucio. Togliere Sneijder per Alvarez ha certamente allargato le maglie del gioco nerazzurro, ma ha di fato tolto l’unico uomo in grado di avvicinare centrocampo e attacco, garantendo quella qualità necessaria per sbloccare una partita del genere (senza dimenticare che togliendo l’olandese si è di fatto rinunciato a calciare le punizioni). Mantenere Obi in campo per poi far entrare Zarate ha di fatto sconfessato ogni scelta fatta dal tecnico romano. Sconfitta pesante e dura da digerire soprattutto in una giornata che registra il sorpasso della Lazio e l’allungo della Juve che accumulando 9 punti di distacco dai nerazzurri di fatto, ribadisce come la lotta scudetto sia più un affare a due, con il Milan come maggiore insidia.

    PAGELLE LECCE

    Benassi 8
    Super Star assoluta ruba le luci dello spettacolo anche all’autore dello splendido gol del vantaggio Giacomazzi. Compie almeno 3 parate decisive, catalogabili come miracoli veri e propri. La prima e la seconda a distanza di pochi minuti l’una dall’altra: su Samuel di puro istinto su colpo di testa ravvicinato, e poi su Pazzini togliendo dall’angolo basso in tuffo un diagonale rasoterra. Nel finale mette ulteriormente la sua firma sulla vittoria togliendo dalla rete un pallone imprendibile sull’incornata di Pazzini con un gesto che sovverte le leggi della fisica.

    Giacomazzi 7 Bella la partita del capitano dei giallorossi, che trova il gol con un movimento da attaccante d’area di razza: controllo solitario, spalle alla porta, conclusione rasoterra in diagonale di prima per battere Julio Cesar e portare i suoi in vantaggio. Lascia il campo per i crampi anzitempo, dopo aver corso come un forsennato per tutto il match.

    Cuadrado 7 Continua a sorprendere l’esterno ex Udinese, con prestazioni convincenti e di qualità. Propositivo in avanti e sempre attento in difesa è uno dei migliori in campo per i suoi.

    Massimiliano Benassi

    Muriel 6,5 Paragonato a Ronaldo dai suoi tifosi, il piccolo talento del Lecce fa vedere i suoi numeri migliori mettendo in difficoltà un difensore granitico come Samuel in più occasioni. Non trova il gol solo grazie ad un paio di buoni interventi del portiere nerazzurro.

    Di Michele 6 Gioca una partita di sacrificio. Nel finale ha la palla buona per chiudere l’incontro si fa negare la rete da una perfetta parata di Julio Cesar.

    PAGELLE INTER

    Julio Cesar 6,5 Incolpevole sul gol, compie una bella parata in uscita sull’accelerazione di Muriel nel primo tempo. Nel finale è bravo a negare il gol del raddoppio a Di Michele, deviando la conclusione in angolo.

    Lucio 4,5 Inspiegabile il suo posizionamento nell’azione del gol del Lecce. Si perde senza validi giustificazioni la marcatura di Giacomazzi, lasciandogli il tempo di stoppare e calciare per battere Julio Cesar in piena area. Nella ripresa prova fin troppe volte le sue galoppate rischia tutto che lasciano sguarnita la difesa facendo imbestialire Ranieri.

    Maicon 5 Sembra come svogliato, e di conseguenza tira sempre indietro la gamba, giocando in maniera quasi approssimativa. Perde spesso l’uomo da marcare (vedi l’azione finale fermata da J.Cesar su Di Michele). Ci prova, ma senza efficacia con cross mal calibrati e pochi spunti utili davanti.

    Sneijder 6 La domanda è lecita. Perché togliere il fulcro del gioco nerazzurro? Tiene bene il campo e serve buoni assist ai compagni, sfiorando di poco il gol nel primo tempo. Poi qualche segnale di nervosismo e poca intesa con Pazzini forse convincono Ranieri a sostituirlo con Alvarez. La scelta dell’argentino non pagherà.

    Pazzini 5,5 Sfortunato e infuriato prima con Sneijder e poi con Alvarez rei di averlo ignorato e peccato di egoismo. Si vede negare due volte il gol da due splendide parate di Benassi. Quella sul finale è davvero clamorosa.

    HIGHLIGHTS LECCE INTER 1-0

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  • Lecce Inter 1-0, Giacomazzi e Benassi fermano i nerazzurri

    Lecce Inter 1-0, Giacomazzi e Benassi fermano i nerazzurri

    Il treno Inter guidato da Claudio Ranieri si ferma a Lecce dopo 7 vittorie consecutive, sbattendo contro un Lecce spietato e ben organizzato in difesa. I nerazzurri trovano sulla loro strada un super Benassi tra i pali che con un paio di veri e propri miracoli mantiene inviolata la propria rete. Sconfitta che segna inevitabilmente la rincorsa scudetto per l’Inter, che spreca il match point per agganciare il terzo posto dell’Udinese (facendosi scavalcare dalla Lazio) e trovandosi a meno 9 dalla capolista Juventus dicendo addio alle ambizioni di rimonta tricolore. Prima vittoria casalinga per il Lecce che inizia a staccarsi dal fondo della classifica superando il Cesena e vedendo il Siena più vicino.

    PRIMO TEMPO – Prima occasione per i nerazzurri al 10’ con Benassi che su pressing di Milito perde il pallone in maniera ingenua, regalandolo di fatto all’argentino che calcia da posizione defilatissima senza trovare lo specchio della porta di pochissimo. I Salentini soffrono il pressing nerazzurro, sbagliando molti passaggi in fase di impostazione a inizio manovra. Al 18’ si vede davanti il Lecce, su un’azione di ripartenza Muriel brucia Samuel sullo scatto recuperandogli almeno cinque metri calciando e trovando una pronta chiusura di Julio  Cesar in uscita. Ottimo il pressing di Sneijder che al 25’ recupera un pallone al limite dell’area, scarta un difensore e calcia cercando il palo lontano con un tiro a giro, senza però trovare lo specchio della porta, con il pallone che finisce alto sopra la traversa.

    La difesa nerazzurra non mostra la solita sicurezza difensiva commettendo molti errori di disattenzione. L’Inter viene fuori alla lunga: doppio miracolo di Benassi su colpo di testa di Samuel sugli sviluppi di un calcio d’angolo alla mezz’ora e poi altro salvataggio a chiudere lo specchio della porta su una conclusione rasoterra di Pazzini con un riflesso felino. Al 40’ arriva la doccia fredda per i nerazzurri che mostrano evidenti limiti difensivi: cross di Oddo dalla trequarti, in area Giacomazzi è libero di stoppare, girarsi e calciare un rasoterra letale per Julio Cesar portando il Lecce in vantaggio nel momento migliore per l’Inter. Altro contropiede pericolosissimo per i padroni di casa che potrebbero raddoppiare ma Muriel viene murato da un buon intervento di Julio Cesar. Il risultato non cambia e le squadre vanno a riposo con il Lecce in vantaggio.

     

    Claudio Ranieri | © OLIVIER MORIN/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Cambio a sorpresa per Ranieri all’ingresso in campo delle squadre nella ripresa, con Sneijder che rimane negli spogliatoi e Alvarez a prendere il suo posto. Il gol del pari arriva al 6’ ma viene giustamente annullato a Cambiasso per posizione di fuorigioco, dopo un bel palo colpito da Samuel di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’Inter ci prova con continuità ma non riesce a trovare il guizzo finale per mandare gli attaccanti in porta, rischiando moltissimo sulle ripartenze pericolosissime dei salentini, che sfruttano la velocità di Muriel. Sembra che l’assenza di Sneijder abbia in qualche modo scollato il reparto del centrocampo con le due punte, fin troppo isolate, costringendo sempre più spesso Milito ad abbassarsi per ricevere palloni giocabili. Altro urlo strozzato in gola per i nerazzurri che vedono negarsi un’altra reteal 27′ per fuorigioco, con Milito a ribadire in rete un appoggio di Cambiasso che si  trova però oltre la linea dei difensori salentini.

    Ranieri un minuto dopo si gioca tutto togliendo Obi e inserendo Zarate per un’Inter a trazione anteriore. Continua il forcing nerazzurro ma in maniera sterile, con numerosi cross neutralizzati e molte conclusioni da fuori area che non impensieriscono Benassi. Nel finale è proprio il portiere salentino a rendersi protagonista negando il gol a Pazzini su colpo di testa con una parata spettacolare quasi a togliere il pallone dalla rete con un colpo di reni straordinario. Sul ribaltamento l’occasione è ghiotta per il Lecce che con Di Michele potrebbe chiudere il discorso, ma Julio Cesar è bravo a deviare in corner. Il match finisce dopo 4 minuti di recupero con il Lecce che strappa 3 punti d’oro escludendo l’Inter dal discorso scudetto.

  • Lecce Inter probabili formazioni. Alvarez favorito su Sneijder

    Lecce Inter probabili formazioni. Alvarez favorito su Sneijder

    Chiusa la parentesi della Tim Cup, con l’eliminazione ai danni del Napoli, l’Inter guidata da Ranieri si rituffa nel clima campionato per riprendere la rincorsa alla zona Champions. Lecce Inter trasferta importante e decisiva oggi al Via del Mare, contro i giallorossi di Cosmi per evitare di perdere terreno dalla Juve, che ieri ha battuto l’Udinese 2 a 1 e continua a mantenere un rullino di marcia impressionante. Portare a casa i tre punti vorrebbe dire guadagnare terreno proprio sui friulani, e perché no, in attesa dei risultati del Milan rimanere agganciati al treno scudetto. Cosmi alla ricerca di una vittoria ancora mai arrivata in casa, troverà un avversario in forma, e motivato, che solo poche settimane fa nel recupero della prima giornata schiantò la sua squadra per 4 a 1.

    LECCE- Cosmi alla disperata ricerca di punti salvezza per staccarsi dal fondo della classifica, affida le sue speranze al bel gioco, come lui stesso ha dichiarato nella conferenza stampa alla vigilia della partita. Aver rigenerato un giocatore come Di Michele, è certamente un’arma in più e contro i nerazzurri, i salentini scenderanno in campo cercando di conquistare i tre punti. Per quanto riguarda la situazione tattica l’idea del tecnico è quella di giocarsi la partita a viso aperto, scegliendo un 3-5-2. Modulo che prevede, grazie ad un centrocampo folto, di spezzare il gioco nerazzurro sul nascere, sfruttando al tempo stesso la velocità degli esterni per colpire in maniera letale nelle ripartenze, come spesso ci ha fatto vedere quest’anno l’Udinese di Guidolin. Per quanto riguarda la scelta dell’undici che scenderà in campo Cosmi sembra aver le idee chiare: la difesa a tre vedrà Oddo, Tomovic e Miglionico; in mediana Giacomazzi, l’ultimo arrivato Blasi, Oliveira, Brivio e Cuadrado. Zero dubbi in attacco dove il tandem offensivo sarà composto da Di Michele, e Muriel già a segno nel match d’andata contro i nerazzurri.

    Ricardo Alvarez | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    INTER- Ranieri non ha affatto voglia di fermarsi, come ha già spiegato nella conferenza stampa alla vigilia del match odierno. Vincendo questa partita c’è infatti la possibilità di agganciare l’Udinese al terzo posto a quota 38 punti in classifica, riuscendo inoltre a non prendere ulteriori distanze dalla Juventus. Il mercato non ha regalato grosse soddisfazioni al tecnico romano, che inaspettatamente è alle prese con la grana Thiago Motta, cercando di tenere in ogni modo il centrocampista a Milano, lontano dalle lusinghe francesi del Psg. Assente per infortunio, o per precauzione, volendo evitare di rischiare un giocatore oggetto di mercato con le valigie già pronte, in mediana ci dovrebbe essere spazio per Zanetti o per Poli. Solito modulo per Ranieri che utilizzerà un rodato 4-4-2, dove davanti a Julio Cesar scenderanno in campo la ritrovata coppia argentino brasiliana, Lucio e Samuel, mentre sulle corsie laterali a destra ci sarà Maicon e a sinistra c’è il ballottaggio tra Nagatomo (che ha smaltito i postumi dell’influenza) e Chivu, con il romeno leggermente favorito sul nipponico. Centrocampo che con l’assenza di Motta dovrebbe vedere Zanetti al centro ad affiancare Cambiasso,  e Alvarez e Faraoni sugli esterni di centrocampo. Di nuovo panchina per Sneijder, con Ranieri che sembra volerlo utilizzare con il contagocce. Coppia d’attacco ritrovata con Milito e Pazzini, che vede nel Lecce uno dei suoi bersagli preferiti. Se dovesse scendere in campo Sneijder dal primo minuto, ci potrebbe essere anche la sorpresa del 4-4-1-1 con l’olandese alle spalle dell’unica punta Milito e il Pazzo potrebbe partire dalla panchina.

    LECCE INTER PROBABILI FORMAZIONI:

    Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Olivera, Brivio; Muriel, Di Michele
    A disp.: Petrachi, Tomovic, Obodo, Grossmuller, Piatti, Seferovic, Corvia.
    All.: Cosmi
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Carrozzieri, Giandonato, Falcone, Esposito

    Inter (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Faraoni, Zanetti, Cambiasso, Alvarez; Milito, Pazzini
    A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Poli, Obi, Sneijder, Zarate.
    All.: Ranieri
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Muntari, Stankovic, Forlan, Motta

  • Verso Lecce Inter, Ranieri sogna l’ottava

    Verso Lecce Inter, Ranieri sogna l’ottava

    È ora di rialzarsi dopo la sconfitta al San Paolo, e l’Inter di Ranieri avrà l’occasione per farlo nel prossimo turno di campionato in trasferta contro il Lecce di Cosmi. Nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita il tecnico romano rassicura i giornalisti su un possibile contraccolpo dovuto all’interruzione della striscia positiva in Tim Cup contro gli azzurri di Mazzarri: “La sconfitta di Napoli non mi preoccupa, ma sono curioso di vedere come reagiamo. Noi abbiamo sempre la forza e l’energia per risollevarci. Abbiamo visto tutti come siamo caduti a Napoli, però adesso dobbiamo continuare a fare bene in campionato per vedere poi quanti punti avremo”.

    Alla ricerca dell’ottava vittoria consecutiva in campionato Ranieri analizza un girone d’andata terminato con buoni risultati dopo la pessima partenza, fissando a questo punto gli obiettivi stagionali: “Fin qui abbiamo fatto bene, ma ora dobbiamo risalire. Questa deve essere la nostra motivazione. Vogliamo la zona Champions, per questione di prestigio e anche economica. Davanti ci sono tre ottime squadre e da dietro altre incalzano. Ora c’è un girone di ritorno dove bisognerà fare più punti possibile”.

    Ranieri | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    QUESTIONE MERCATO– Le voci di un addio sempre più prossimo di Thiago Motta monopolizzano ogni discorso relativo al mercato in uscita nerazzurro. Ranieri si dice ottimista sulla permanenza dello stesso, però lasciando qualche dubbio sulla sua mancata convocazione a Lecce: “No, oggi il giocatore non si è allenato quindi non mi sembra corretto convocarlo. Se devo rispondere a tutte le parole di procuratori, fratelli e quant’altro, dovrei andare su quelle diavolerie tipo Facebook o Twitter…”.
    Sulle fondate preoccupazioni dei tifosi il tecnico nerazzurro chiede pazienza: “Io ho sempre detto che vuole restare. Poi dico ai tifosi di aspettare un pochino”.
    Mentre si mostra abbottonatissimo per quanto riguarda i nomi caldi sul mercato in entrata: “Aspettiamo e poi vi dirò tutto se ci sarà chi verrà o chi andrà via. Io lavoro con questi ragazzi e cerco di tirare il massimo da loro come deve fare ogni allenatore”.

    LECCE- Ranieri non si fida del Lecce e soprattutto di un tecnico esperto come Cosmi, in grado di rivitalizzare i salentini soprattutto dal punto di vista del gioco. L’obbligo è di non sottovalutare l’avversario vista la posizione in classifica e prepararsi a una partita difficile: “Cosmi sta dando la giusta determinazione. Di Michele? Ha fatto sei gol come Milito, ha ritrovato la vena giusta. Poi c’è Muriel che aveva segnato a San Siro, Cuadrado che è uno velocissimo. Ci sarà campo pesante e dovremo fare una bella partita”.

    L’IMPORTANZA DI SNEIJDER-  Il recupero dell’olandese è un obiettivo fondamentale per il tecnico romano, che sminuisce le critiche piovute su uno Sneijder troppo nervoso nella partita contro il Napoli: “Mah, Sneijder nervoso? In Coppa ha fatto un fallo brutto ma a Napoli nel secondo tempo ha fatto vedere le cose di cui è capace. Io sono fiducioso sulla voglia di Wes di fare bene, credo che in vista della Champions raggiungerà il top della forma”.
    Massima fiducia per l’inserimento del numero dieci nerazzurro in una rosa che ha appena trovato la sua quadratura:  “Beh, avete visto Sneijder che sta entrando nel suo meccanismo. Quando Forlan starà bene, capiremo quanto possiamo riuscire a migliorare. Però io sto sempre lì con l’ago della bilancia per vedere quali obiettivi raggiungere. Con Forlan, Chivu e Deki abbiamo una bella rosa. Vogliamo rimontare, io mi auguro che non ci siano sbandamenti verso una cosa che potrebbe essere più bella. Mi auguro che praticità e bellezza si possano sposare per fare il salto di qualità”.

    INSULTI A CELI- Nel finale a chi gli avesse chiesto sugli insulti all’arbitro Celi nella sfida di Coppa, Ranieri risponde con una smentita: “Non credo di avere insultato l’arbitro, anzi se è un ragazzo intelligente farà esperienza di quello che gli ho detto e gli servirà per migliorare”.  In merito all’episodio con protagonista Mourinho, nel post partita di Barcellona Real, il tecnico nerazzurro risponde in maniera ironica sdrammatizzando: ” Io non ho mai aspettato un arbitro in garage”.
    Dichiarazioni tratte da : Fc Inter News.it, Eurosport.com

  • Calciomercato Inter Thiago Motta non convocato, il Psg non molla

    Calciomercato Inter Thiago Motta non convocato, il Psg non molla

    Teveznovela chiusa? Il mercato continua a non annoiare mai, lanciando il nuovo intrigo francese sul centrocampista nerazzurro Thiago Motta. Parte o rimane? Questa la domanda che risuona da giorni tra gli addetti ai lavori del mercato invernale. Ranieri continua a fare muro, ribadendo la sua volontà di tenere il giocatore in squadra, vista la sua difficile sostituzione nell’immediato, mentre il suo procuratore continua a mandare messaggi poco carini alla società precisando come la volontà del giocatore sia quella di cambiare aria. Il terzo interlocutore è ovviamente Leonardo che in modo diciamo garbato spiega ai giornalisti come per chiudere l’affare vi sia bisogno di tempo: “L’Inter ha voglia di tenersi il giocatore, studiamo la situazione. Motta ha già dimostrato di voler venire è questo è molto importante, ma noi rispettiamo molto l’Inter e faremo la cosa solo se arriveremo a un accordo che conviene a tutti”.

    Thiago Motta

    STOP E NODO CONTRATTO-Ora l’intrigo si riempie di nuovi particolari. Poiché essendo al centro di una trattativa importante di mercato il giocatore ha dato forfait per la sfida di Lecce. Le motivazioni ufficiali parlano di un dolore accusato al polpaccio in uno scontro di gioco contro Gargano nella sfida al San Paolo. Il giocatore si è allenato regolarmente anche se ha svolte sedute individuali in palestra, quasi a volersi cautelare in vista di un prossimo trasferimento, ricordando bene il caso Viviano che si infortunò proprio alla vigilia del suo trasferimento con suon di squadre in attesa di tesserarlo.  Altro nodo principale da sciogliere rimane il mancato rinnovo del contratto, che avrebbe dato non poco fastidio al calciatore e all’agente dello stesso, quasi a non voler considerare il centrocampista italo brasiliano un perno fondamentale del centrocampo nerazzurro. La sensazione è che se dovesse arrivare un’offerta importante il giocatore partirebbe in direzione Parigi subito.

    CALCIOMERCATO INTER BLOCCATO-  Nonostante il mancato riscatto ipotizzabile per l’acquisto di Zarate che non ha mai convinto, e il tesoretto di 25-30 milioni da investire su Tevez non siano stati spesi, rimangono molti dubbi e perplessità sul perché di questo immobilismo sul mercato, in un momento così delicato. La scorsa stagione la mano di Moratti porto in dote pezzi pregiati come Pazzini, Ranocchia e Nagatomo riuscendo a raddrizzare una stagione compromessa. Ranieri proprio per aver fatto tornare il motore dell’Inter rombante come una fuoriserie avrebbe meritato rinforzi, e invece paradossalmente la stasi sul mercato dimostra il contrario. È stato dichiarato dall’inizio del mercato la necessità di un rinforzo in mediana e nonostante l’infortunio di Stankovic, e la possibile partenza di Thiago Motta tutto sembra far presagire a un immobilismo inspiegabile. L’unica trattativa in piedi in entrata da segnalare porterebbe al nome di Fredy Guarin del Porto ‘scaricato’ dalla Juventus, e su cui ci sarebbero le attenzioni nerazzurre, ma in alternativa la Gazzetta dello Sport riporta anche di un possibile interessamento dell’ultima ora per Candreva del Cesena, e per Constant del Genoa. Il dubbio rimane, se parte Motta chi lo sostituisce?

    PARTENZE- Rimangono da segnalare inoltre le mosse in uscita, dove se Ranieri sembra volersi tenere Zarate (forse per mancanza di offerte), i nomi caldi per le partenze del calciomercato Inter sono i soliti, con Castaignos e Coutinho in pole. Per il baby olandese vi sono molte squadre alla finestra, (con un rifiuto eccellente verso il Liverpool) ci sarebbe l’interesse in ottica prestito di Bologna, Cesena, Everton e Saragozza. Discorso diverso per Coutinho che per paura di perdere l’occasione di giocare le Olimpiadi (come Lucas), vorrebbe trovare più continuità di gioco, magari in club come Corinthians, San Paolo o Internacional, che hanno forti interessi sul brasiliano. Attenzione anche all’Udinese che potrebbe inserirsi per il baby Cou, anche se il brasiliano preferirebbe giocare in Brasile.

    Dichiarazioni tratte da Gazzetta dello Sport.

  • Napoli Inter 2-0, le pagelle. Thiago Motta già a Parigi, Cavani Matador!

    Napoli Inter 2-0, le pagelle. Thiago Motta già a Parigi, Cavani Matador!

    Si conferma la bestia nera dell’Inter il Napoli targato Mazzarri, già devastante a San Siro con un secco 3-0, i partenopei stendono nuovamente nel clima accogliente di ‘casa’ al San Paolo la squadra di Ranieri, regalandosi le semifinali di Tim Cup. Non si può sempre rinunciare a giocare le partite a viso aperto cercando di trovare il gol alla prima occasione utile, questa è la lezione che dovrebbe aver appreso Ranieri, che praticamente non ha fatto scendere in campo per tutto il primo tempo la sua squadra.

    Nel secondo tempo e in particolare nel finale gettarsi a testa bassa in avanti non porta al gol del pareggio ma solo ad esporsi in maniera sbilanciata alle ripartenze di un Napoli spietato nel ribaltamento di fronte. Ovviamente uscire dalla coppa non sarà un dramma, ma questa sfida evidenzia molti limiti dei nerazzurri, e mostra come Thiago Motta nonostante la presenza fisica al San Paolo, fosse mentalmente già a Parigi. Cavani si fa perdonare il rigore sbagliato nell’ultimo turno segnando una doppietta da sogno e facendo esultare tutto il popolo azzurro. Mazzarri torna a sorridere, ritrovando una vittoria importante e un giocatore fondamentale come Lavezzi.

    PAGELLE NAPOLI

    De Sanctis 7 Decisivo quanto un attaccante. Assente nel primo tempo, soffre la solitudine e la noia. Nella ripresa si rende utile per la squadra neutralizzando un paio di conclusioni di Sneijder e una conclusione facile di Alvarez. Nel finale con una doppia parata prima su Zarate poi su Cambiasso fa esultare tutto il San Paolo prendendosi le lodi per il gesto miracoloso.

    Gargano 7 Partita perfetta la sua. Interditore puro, ferma il gioco dell’Inter all’origine. Si prende un brutto colpo da Sneijder nel primo tempo e gliene dice quattro di persona. Non si arrende mai e dimostra di essere il padrone del centrocampo azzurro.

    Zuniga 6,5 Mamma mia quanto corre urlano i tifosi interisti e lo stesso Ranieri. Si trova di fronte un cliente scomodo come Maicon quindi davanti non punge come vorrebbe, ma in fase difensiva è l’arma in più del Napoli.

    Lavezzi 6,5 Bentornato Pocho! Si vede che non è al top della forma, ma quando accelera manda in tilt la difesa nerazzurra. Chiedere a Chivu che soffre in maniera particolare le sue accelerazioni e i suoi cambi di passo.

     

    Edinson Cavani |©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Cavani 7,5 El Matador infligge una dura punizione all’Inter, tornando a calciare dagli undici metri dopo l’errore dello scorso turno di campionato contro il Siena. Stavolta esorcizza la maledizione del rigore e trova nel finale un gol di rara bellezza, mettendo a sedere prima Ranocchia e poi anche Castellazzi prima di inserire in rete il gettone del match winner.

    PAGELLE INTER

    Chivu 5 Primo tempo da incubo per il romeno. Enorme leggerezza sull’inserimento di Maggio fermato solo da una provvidenziale parata di Castellazzi. Non riesce a contenere Lavezzi e si prende un giallo per fermarlo. Non bastasse rischia un rigore su Cavani con un contatto dubbio avvenuto comunque fuori area. Nella ripresa soffre meno.

    Thiago Motta 4 Adieu Thiago avranno pensato moltissimi tifosi nerazzurri. Non risulta mai incisivo e spesso troppo distratto (forse dalle voci di mercato) soprattutto nell’azione che genera il rigore per il Napoli. Perde palla con estrema leggerezza al limite dell’area e poi stende Cavani nel tentativo di rimediare all’errore, ‘regalando’ di fatto il gol del vantaggio napoletano. Considerando come potrebbe essere la sua ultima partita con l’Inter, non lascia di certo un bel ricordo.

    Alvarez 5,5 Cambia in meglio il volto della partita, permettendo di allargare il gioco e convincendo Ranieri della possibile convivenza con Sneijder. Serve l’assist perfetto per Milito prima che l’argentino venga steso in area. Ma mostra nuovamente come nel derby, la sua pochissima lucidità sotto porta fallendo un gol di fatto difficilissimo da sbagliare solo davanti a De Sanctis.

    Sneijder 6 L’olandese parte male come il resto della squadra, in un ruolo che non gli si addice, largo al fianco di Milito come seconda punta. Si innervosisce molto e dopo essere stato ammonito è Ranieri a doverlo placare. Buoni spunti e buone conclusioni, ma non trova mai la via utile per la porta.

    Milito 6 Lotta e si batte come un ossesso, ma stasera non riesce a trovare l’ennesimo gol consecutivo. Sfortunato nell’occasione del rigore negato, prova a reggere il peso dell’attacco da solo, ma sente inevitabilmente l’assenza di un compagno di reparto come Pazzini.

    HIGHLIGHTS NAPOLI INTER 2-0

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  • Napoli Inter 2-0, Cavani porta gli azzurri in semifinale di Coppa Italia

    Napoli Inter 2-0, Cavani porta gli azzurri in semifinale di Coppa Italia

    Si ferma al San Paolo la striscia di imbattibilità della squadra di Ranieri, affondata da una doppietta del Matador Cavani che prende per le corna l’Inter e ferma la sua corsa, regalando ai napoletani una semifinale di Coppa Italia ‘agevole’ contro il Siena. L’Inter rinuncia a giocarsi la partita come era già accaduto contro la Lazio, e stavolta viene punita dalla sterilità offensiva di Alvarez e dall’errore madornale di Thiago Motta già con la testa a Parigi. Il Napoli invece controlla la partita e quando vuole affonda mostrando la pericolosità dei suoi tenori. Dopo essere stata una competizione monopolizzata da Roma e Inter la Coppa Italia torna ad essere un affare di pubblico dominio con Juve e Napoli diventate serie candidate per il titolo, rimanendo in attesa del big match tra Milan e Lazio.

    PRIMO TEMPO – Come in una sfida pugilistica entrambe le squadre si studiano nei primi minuti del match, con un’attenzione particolare a non scoprirsi in attesa che l’avversario faccia la prima mossa. La prima buona opportunità è per i padroni di casa al 14’: lancio perfetto di Gargano per Maggio, che taglia fuori Chivu e in area si vede negare il gol da un ottimo intervento in uscita di Castellazzi. Altro match ball a seguire per i partenopei su punizione dal limite dell’area calciata benissimo da Gargano di pochissimo a lato. L’Inter è lenta a ripartire e il Napoli ne approfitta essendo perennemente in possesso del gioco e costringendo i nerazzurri a schierarsi con tutti gli uomini nella propria metà campo.

    Edinson Cavani | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Principio di rissa alla mezz’ora per un bruttissimo intervento di Sneijder su Gargano con il giocatore del Napoli che cerca di farsi giustizia da solo richiamando a gran voce l’olandese, Celi sbaglia a non ammonire l’olandese. Molte le proteste del Napoli anche al 35’ per un contatto al limite dell’area e concluso all’interno, tra Chivu e Cavani, su cui Celi non vede irregolarità. Solo Napoli in questo primo tempo, con Aronica che al 40’ ha un’occasione d’oro quando viene servito all’altezza dell’altezza del dischetto ma calcia  troppo centrale. Nell’Inter da segnalare il nervosismo esasperato di Sneijder che già ammonito esagera nelle reazioni e nelle proteste con Ranieri che lo incita alla calma. Poco spettacolo nella prima frazione di gioco con l’Inter praticamente mai pericolosa.

    SECONDO TEMPO – Cambio nella ripresa con Ranieri che schiera Alvarez al posto di Obi, lasciando in campo Sneijder. Ingenuità clamorosa di Thiago Motta al 5’ che perde palla al limite dell’area regalandola a Cavani, non contento a seguire stende in area il giocatore uruguaiano in maniera ancora più stupida. Cavani si fa perdonare l’ultimo errore dagli undici metri calciando forte e centrale battendo Castellazzi e portando il Napoli in vantaggio. L’Inter recrimina un rigore abbastanza evidente, con Milito che viene atterrato da Maggio al 12’. Celi fa segno di proseguire e  in seguito ammonisce il giocatore argentino per proteste. Mazzarri al 20’ sostituisce uno stanco Lavezzi inserendo l’ex di turno Goran Pandev. Occasione fallita da Alvarez al 23’, fotocopia dell’azione del derby, servito da Sneijder solo davanti a De Sanctis calcia centrale e senza forza, disturbato da Zuniga sbagliando un match ball incredibile. Il Napoli legittima il vantaggio ed è devastante nelle ripartenze, con  i nerazzurri che si salvano in un paio di occasioni solo grazie a una chiusura tempestiva di Samuel su Cavani e su un pallone calciato alto da Pandev.

    Ranieri si gioca la carta Zarate, con Thiago Motta che lascia il campo al 32’. Buona prova per Sneijder che nel finale riesce ad avvicinarsi in più occasioni alla via del gol, mentre il Napoli spreca un altro paio di occasioni, una con Gargano su un rinvio sbagliato di Castellazzi. Grandissima risposta del portiere del Napoli nel finale su Zarate, con il San Paolo che esulta quasi come per un gol. E’ il Napoli però a sferrare il colpo del k.o. che arriva al 93’ grazie allo slalom di Cavani che mette a sedere Ranocchia e Castellazzi regalando la qualificazione al Napoli. I partenopei troveranno il Siena in semifinale.