Autore: Antonio Trementozzi

  • Inter – Siena 2-1, doppio Milito la Champions a -6

    Inter – Siena 2-1, doppio Milito la Champions a -6

    Buona la terza per l’Inter di Stramaccioni che batte di misura per 2-1 il Siena e accorcia notevolmente sulle avversarie per la corsa, ad un ancora aperta lotta, al terzo posto in classifica. Il bel gioco ancora non si vede, e la mano del tecnico è evidente solo nella carica motivazionale delle rimonte attuate, come già visto contro il Cagliari e contro il Genoa. Neanche il tanto atteso inserimento dei giovani è arrivato, con l’età media della rosa che si addirittura innalzata, a sottolineare come anche il nuovo tecnico punti forte sui senatori, più che sulle nuove leve. Ma i risultati parlano chiaro, 7 punti in tre turni non sono affatto un cattivo rullino di marcia per tornare nelle zone alte e chiudere al meglio il finale di stagione. In attesa di vedere l’Inter affrontare l’Udinese nel prossimo turno i tifosi e il presidente Moratti possono gioire per questa ritrovata vittoria.

    AVVIO DIFFICILE – La partita si mette subito in salita per l’Inter: nonostante i nerazzurri partono con un buon ritmo di gioco al 6’ è il Siena a passare in vantaggio su un brutto errore di Samuel , con D’Agostino che recupera palla e serve l’assist a Destro che calcia a botta sicura trovando un miracolo di Julio Cesar. Sulla respinta del portiere carioca una doppia conclusione, prima di Brienza con un’altra respinta di Julio Cesar e a seguire il tiro da fuori area di D’Agostino che beffa tutti trovando la rete del vantaggio. Il Siena al 35’ non sfrutta il possibile match ball del 2-0 con Brienza che tarda a servire Destro, solo grazie a un intervento miracoloso di Samuel. Il difensore argentino poco dopo lascerà il campo per problemi fisici, con Nagatomo a prendere il suo posto. Al 41’ l’Inter rialza la testa e sugli sviluppi di un corner Pesoli involontariamente serve l’assist a Milito che da due passi non sbaglia battendo Pegolo di testa e trovando la rete del pari.

    Diego Milito © Claudio Villa Getty Images Sport

    CI PENSA MILITO – Nella ripresa sono nuovamente i nerazzurri ad essere pericolosi, con una conclusione di Alvarez respinta da Pegolo e sulla quale arriva Milito in scivolata mancando la porta e il gol del vantaggio da due passi. Al 34’ bellissimo spunto di Nagatomo che ingaggia un duello in area con Mannini riuscendo a procurarsi un rigore per una spinta evidente dell’esterno bianconero. Milito si assume la responsabilità di calciare il rigore e realizzarlo con una freddezza estrema, portando i suoi in vantaggio per 2-1. I nerazzurri controllano il vantaggio e ottengono la seconda vittoria dell’era Stramaccioni accorciando la distanza con le dirette concorrenti per il terzo posto ancora possibile.

    Pagelle Inter

    J. Zanetti 7,5 Nel giorno del suo record di presenze in Serie A (570) aggancia Zoff nella speciale classifica dei calciatori con più partite, riesce a giocare una partita come avesse nemmeno venti primavere alle spalle, solcando la sua fascia per novanta minuti senza sosta e deliziando il pubblico di San Siro con dribbling e sgroppate da campione. Insostituibile.

    Milito 7 Si divora prima un gol davanti a Pegolo, poi coglie da rapace d’area l’occasione che gli serve involontariamente Pesoli agguantandosi di testa sul pallone per realizzare il gol del pari. Non contento batte e realizza i rigore del 2-1, salendo a quota 20 gol stagionali, e a 16 solo nell’anno solare. Avesse iniziato prima…

    Samuel 5,5 Serataccia, e si vede da subito con l’errore con cui regala di fatto il vantaggio ai toscani, perdendo palla da ultimo uomo sul pressing di Destro. Si farà ammonire poco dopo, ed essendo in diffida salterà il match contro l’Udinese. Salva su Brienza prima di chiedere il cambio per guai muscolari

    Pagelle Siena

    D’Agostino  6,5 rientra dopo una lunga assenza dai campi da gioco e alla prima occasione utile schierato in un ruolo più avanzato punisce l’Inter dopo i tentativi di Destro e Brienza. Partita di buona qualità. Risolutivo

    Destro 6,5 Buone giocate e buoni spunti. Meno lucido del solito sottoporta, ma se l’Inter è realmente interessata a riportarlo alla casa base, non fa di certo un cattivo pensiero. Anzi.

    Pesoli 4,5 pesa in maniera determinante sull’andamento della partita l’assist involontario verso Milito, considerando come un disimpegno più semplice e risolutivo in quel frangente era sicuramente possibile.

    Video gol e highlights Inter Siena

     

  • Inter – Siena, Stramaccioni lancia Alvarez

    Inter – Siena, Stramaccioni lancia Alvarez

    Solo qualche anno fa, il Siena era una tappa fondamentale per la conquista del titolo da parte dell’Inter. Ora i ruoli e le posizioni di classifica sono completamente cambiate, con i nerazzurri ad affrontare una stagione da attori non protagonisti, e il nuovo tecnico Andrea Stramaccioni alla ricerca di una continuità di risultati che tarda ad arrivare. Chiudere nel migliore dei modi questo campionato è l’unica ricetta per ripartire al meglio nella prossima stagione, poiché l’utopia del terzo posto, rimarrà tale, mentre una qualificazione nell’Europa League dovrebbe essere a questo punto l’obiettivo da raggiungere. Inter Siena però può nascondere delle insidi, l’undici di Sannino infatti è una squadra che non rinuncia a giocare, e che potrebbe in caso di pari o vittoria contro i nerazzurri raggiungere la quota salvezza, visti i 39 punti attuali.

    INTER – Stramaccioni conferma Zarate e rilancia Alavarez Nella classica conferenza stampa alla vigilia della partita ha voluto escludere la parola turn over, considerando anche la situazione degli infortunati, con un paio di assenze di lusso come Maicon e Sneijder. In poche parole scenderà in campo la formazione migliore, con gli unici dubbi legati nella mediana a un nuovo utilizzo di Guarin , e per la fascia destra nel tridente offensivo vista la pessima prova di Forlan , ci sono buone possibilità di rivedere in campo Alvarez. Nessun cambiamento per quanto riguarda il modulo, con il solito 4-3-3, dove sicuramente ci sarà il rientro tra i pali di Julio Cesar, con la linea a quattro difensiva composta da Lucio e Samuel, con Zanetti e Chivu sulle rispettive corsie laterali. In mediana Stankovic e Cambiasso dovrebbero avere il posto fisso, con Poli favorito su Obi e Guarin. Davanti inamovibile al centro dell’attacco i bomber argentino Milito (a quota 14 gol nell’anno solare), Con Zarate e probabilmente Alvarez più larghi a supporto. Potrebbe trovare spazio anche Pazzini, forse in una staffetta con Milito.

    Ricky Alvarez © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SIENA – Sannino dal canto suo è consapevole della difficoltà di trovarsi di fronte un avversario come l’Inter a San Siro, ma vorrà giocarsi tutte le sue carte a disposizione per non sfigurare e perché no fare risultato. La vittoria contro l’Atalanta nell’ultimo turno di campionato rappresenta senza ombra di dubbio una carica motivazionale da sfruttare nell’immediato. Out il bomber della squadra Calaiò, Sannino punterà tutto sull’ex nerazzurro Mattia Destro , su cui sono tornate le sirene interiste per il prossimo mercato estivo. Nel dettaglio il modulo dovrebbe essere un classico 4-4-2 con Pegolo tra i pali, Rossettini, Terzi, Vitiello e Del Grosso a formare la linea difensiva. A centrocampo nuovamente linea a quattro con capitan Vergassola, e Gazzi a garantire la giusta copertura, leggermente più avanzati Giorgi a destra e Grossi sul versante opposto. Davanti dovrebbe fare coppia con Destro il rientrante Brienza, che ha scontato il turno di squalifica. Occhio anche a Larrondo in rampa di lancio per fare coppia con Destro davanti.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER SIENA

    Inter (4-3-3): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel, Chivu; Cambiasso, Stankovic, Obi; Alvarez, Milito, Zarate.
    A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Nagatomo, Poli, Guarin, Forlan, Pazzini. All.: Stramaccioni

    Siena (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Terzi, Rossettini, Del Grosso; Giorgi, Vergassola, Gazzi, Grossi; Brienza, Destro.
    A disp.: Brkic, Pesoli, Contini, D’Agostino, Mannini, Bogdani, Larrondo. All.: Sannino

  • Cagliari – Inter le pagelle, Milito ancora decisivo

    Cagliari – Inter le pagelle, Milito ancora decisivo

    Non basta la volontà di tornare grandi, di far bene, e l’entusiasmo che un cambio di panchina può dare momentaneamente. A questa Inter serve realmente un progetto e un ricambio di giocatori su tutti i reparti. La partita con il Cagliari è un enorme passo indietro rispetto a quella vista contro il Genoa, dove se contro i liguri c’era stato l’alibi dei tre rigori, in questo caso le disattenzioni difensive sono state fino troppo evidenti. Stesso discorso per la manovra offensiva, praticamente nulla, con i gol arrivati grazie alla feddezza di Milito e Cambiasso abili a realizzare le uniche vere occasioni importanti per i nerazzurri. Considerando la superiorità numerica, questo è un dato che deve far riflettere, quanto poco sia stato il gioco espresso dagli uomini di Stramaccioni, e quanto poco siano stati utili Zarate e Forlan che solo una settimana fa contro il Genoa sembravano aver ritrovato un po’ di grinta. Cagliari Inter finisce 2-2 con un punto poco utile alla rincorsa utopica del terzo posto. La domanda sorge spontanea: l’Inter è al punto di partenza?

    PAGELLE CAGLIARI

    Diego Milito © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Astori 6,5 Realizza un gol in acobazia di rara bellezza nonostante la marcatura di Ranocchia, indirizzando il pallone nell’angolino alto con una girata da campione. Prestazione buona con molti interventi di testa a sovrastare le punte nerazzurre.

    Nainggolan 7 Un mediano di grinta, corsa e carattere, dotato di un gran tiro dalla distanza. È sempre pronto a pressare il primo portatore di palla neroazzurro, e se può si fa vedere davanti come quando dalla sua metà campo fa fuori mezza squadra avversaria, facendo partire un tiro violentissimo dal limite neutralizzato da Castellazzi.

    Pinilla 6 Lotta contro Samuel e nel primo tempo rischia l’espulsione per una manata rifilata a Stankovic. Nella ripresa trova un gol di prepotenza anticipando tutti di testa, ma poi ingenuamente essendo già ammonito si arrampica sulla recinzione per i tifosi e viene espulso per somma di ammonizioni, lasciando i suoi in inferiorità numerica.

    Cossu 7 è la spina nel fianco della difesa nerazzurra. Costringe Forlan a stare basso e Chivu e gli altri difensori a cercare sempre di raddoppiarlo per non essere saltati.

    Ibarbo 6 Entra nel finale, e delizia i suoi tifosi con una giocata a saltare prima Chivu, poi Samuel e per finire Ranocchia, prima di trascinarsi il pallone fuori.

    PAGELLE INTER

    Ranocchia 5 Rientro amaro per il centrale italiano che di questo passo difficilmente vedrà Euro 2012. Si fa beffare da Astori sul primo vantaggio cagliaritano e sbaglia qualche pallone di troppo, evidenziando una mancata sicurezza che su un centrale non può mancare mai.

    Cambiasso 6,5 Ritrovato il centrocampista con il vizio del gol e con i tempi degli inserimenti perfetti. Riporta i suoi sul pari con un gol da rapinatore d’area, ma avrebbe anche un’altra occasione di testa nel primo tempo sventata da Agazzi.

    Guarin 5,5 Spento e parente lontano di quello apprezzato nella mezz’ora di Genoa. Rimane come ingabbiato nel centrocampo nerazzurro e sbaglia molti palloni, riuscendo a servire nonostante tutto l’assist a Zarate sul primo gol interista.

    Forlan 5 a parte l’assist per Cambiasso l’uruguaiano non combina praticamente nulla. Vuoi la posizione non adatta, o lo schema non gradito, la condizione fisica e la voglia di far bene sono lontane milioni di km. Inguardabile, viene fischiato all’uscita.

    Milito 6,5 Il Re Mida del gol: tocca un pallone e lo trasforma in oro, ops in gol. Bella la girata e la rete realizzata che permette di trovare il pari subito dopo lo svantaggio. Poi si vede in fase di appoggio e di sponda, niente più.

    Video gol e highlights Cagliari Inter

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  • Cagliari – Inter 2-2, già esaurito l’effetto Stramaccioni?

    Cagliari – Inter 2-2, già esaurito l’effetto Stramaccioni?

    L’ Inter di Stramaccioni esaurisce l’entusiasmo del cambio di panchina e impatta contro un Cagliari combattivo e mai banale. Finisce 2 a 2 il match sul campo neutro di Trieste, con una evidentissima involuzione sul piano del gioco da parte dei nerazzurri (che non riescono ad approfittare dell’inferiorità numerica dei sardi). La contemporanea sconfitta della Roma avrebbe garantito in caso di vittoria un aggancio pesante in classifica, e invece l’ Inter continua come già visto in tutta la stagione a fare un’altalena di risultati che probabilmente la estrometteranno anche dall’Europa League per il prossimo anno.

    Nessuna novità in formazione negli schieramenti, dove Stramaccioni schiera il 4-3-3, con Ranocchia al posto di Lucio affiancato da Samuel, a centrocampo Guarin al posto di Poli e davanti confermato il tridente Zarate, Forlan e Milito. Tutto confermato anche per Ficcadenti che non cambia nulla nelle previsioni con Thiago Ribeiro che vince il ballottaggio con Ibarbo.

    PRIMO TEMPO – Primo squillo di tromba per i nerazzurri con Zarate che da sinistra si crea lo spazio, rientra con il destro e impegna con un bella conclusione Agazzi che devia in angolo. È però il Cagliari a passare in vantaggio al 5’ con Astori che sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nonostante la stretta marcatura di Ranocchia riesce ad avvitarsi in acrobazia e a battere Castellazzi. Non passa nemmeno un minuto e l’Inter pareggia: progressione di Zarate che serve un pallone d’oro a Milito, con l’argentino che controlla il pallone, si gira e senza guardare batte con un rasoterra Agazzi. Graziato al 17’ Pinilla, che rifila una manata al volto a Stankovic guadagnandosi un cartellino giallo. Ancora Inter pericolosa davanti con una buona risposta del portiere del Cagliari al 25’ su un bel colpo di testa di Cambiasso. Splendida progressione di Nainggolan al 37’ che, partendo da centrocampo fa fuori mezza difesa nerazzurra e si vede neutralizzare da Castellazzi con una parata in due tempi una gran conclusione dal limite dell’area.

    Esteban Cambiasso © Giuseppe Bellini Getty Images Sport

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa per entrambe le squadre, con gli stessi ventidue del primo tempo. Il centrocampo nerazzurro sembra soffrire la stanchezza, mancando di pressing e di buone iniziative davanti, con Stramaccioni che toglie uno spentissimo Guarin per inserire un più fresco Poli al 10’. Continua a giocare meglio il Cagliari e al 15’ ritrova il vantaggio con una bella azione corale: Conti mette dentro un bel pallone su cui incoccia di testa Pinilla, prendendo in contro tempo Castellazzi che viene beffato. Decisione contraddittoria dell’arbitro che ammonisce nuovamente Pinilla per eccesso di esultanza, con il risultato che l’attaccante cagliaritano viene espulso lasciando i suoi in dieci. L’Inter ripete lo stesso copione del primo tempo e trova il gol del pari un istante dopo il gol dello svantaggio. Cross dalla trequarti di Forlan, con Cambiasso che approfitta di una disattenzione difensiva e batte Agazzi da due passi. Ficcadenti al 26’ corre ai ripari inserendo Ibarbo al posto di Thiago Ribeiro. Occasione sprecata al 28’ da Zarate che in area stoppa e calcia largo angolando troppo il tiro. Non si arrende il Cagliari che nonostante l’inferiorità numerica, crede nella vittoria e si rende pericoloso in un paio di occasioni. Stramaccioni alla mezz’ora toglie uno spentissimo Forlan per Pazzini. Ancora occasione per Zarate che si vede negare il gol su un tiro a giro solo grazie a una bellissima parate di Agazzi che vola in tuffo. Ultimi cambi per le due squadre al 38’ con Ficcadenti che inserisce Perico e Nenè per Ekdal e Cossu, mentre Stramaccioni manda in campo Obi al posto di Stankovic. Incredibile occasione mancata dai nerazzurri con Pazzini che approfitta di un’uscita sbagliata da Agazzi e schiaccia di testa mancando la rete di pochissimo. Il match finisce sul punteggio di 2 a 2 che frena ancora una volta gli entusiasmi e le ambizioni europee nerazzurre.

  • Cagliari – Inter, Stramaccioni si affida a Ranocchia e Guarin

    Cagliari – Inter, Stramaccioni si affida a Ranocchia e Guarin

    Stramaccioni tenta il bis domani nella 31esima giornata di Serie A che vede appunto,  la sfida tra Inter e Cagliari sul neutro di Trieste vista l’inagibilità del Sant’Elia. Il nuovo allenatore nerazzurro dopo aver iniziato la sua avventura interista con la vittoria per 5 a 4 contro il Genoa, è deciso a non voler lasciare punti preziosi lungo il cammino, cercando di ottenere un finale di stagione in divenire. Otto finali, lo separano dal termine di questo campionato, e guai a parlare di terzo posto in un momento in cui si dovrebbe pensare solo ad una partita per volta, evitando come lui stesso dice in conferenza stampa, di fare tabelle di marcia. Riconfermarsi dopo Genoa non sarà affatto facile, ma il fattore campo neutro sicuramente darà una mano ai nerazzurri, considerando come i tifosi cagliaritani al Sant’Elia avrebbero supportato in maniera forte i loro idoli.

    Andrea Ranocchia © Claudio Villa/Getty Images

    CAGLIARI- Ficcadenti dovrebbe schierare il suo undici titolare, recuperando Agazzi che ha smaltito la botta al gomito rimediata contro l’Atalanta e Astori che rientra al centro della difesa dopo il turno di squalifica. Le solite assenze sono quelle di Dossena, Rui Sampaio e Eriksson. Pochi dubbi sul modulo, con un 4-3-1-2 che dovrebbe garantire la giusta copertura difensiva e di allargare il campo per la fase offensiva. Nel dettaglio davanti ad Agazzi la linea a quattro dovrebbe vedere Pisano e Agostini sulle corsie laterali, mentre al centro agiranno Astorie e Canini. In mediana al centro del vertice basso spazio a Daniele Conti, affiancato da Ekdal e Nainggolan, con Cossu più avanzato nel ruolo di trequartista. Coppia d’attacco col ballottaggio, dove l’unico ad avere il posto garantito è Pinilla, in ottima forma, mentre a giocarsi un posto in due sono Thiago Ribeiro e Ibarbo, con il primo leggermente favorito.

    INTER- Stramaccioni deve fare i conti con la lunga lista di indisponibili, vuoi per squalifica, vuoi per guai fisici: Sneijder, Alvarez, Lucio, Maicon e Julio Cesar non ci saranno. Spazio dunque nuovamente al 4-3-3 già visto contro il Genoa, con qualche cambio di pedina. In porta ad esempio si accomoderà Castellazzi, mentre al centro della difesa per sostituire il brasiliano Lucio (squalificato) ci sarà Andrea Ranocchia, che avrà l’occasione di riscattarsi dopo le prestazioni deludenti delle ultime uscite. Immancabile Samuel al centro, con la garanzia di Zanetti e Chivu sugli esterni. Turn over in mediana, dove Guarin dovrebbe ‘rubare’ il posto a Poli, in sostegno di Cambiasso e Stankovic nel reparto centrale. Davanti pochi dubbi, con Milito in grandissima forma al centro dell’attacco, mentre sulle corsie laterali spazio a Forlan e al ritrovato Zarate.

    PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI INTER :

    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Astori, Canini, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Thiago Ribeiro, Pinilla. All.Ficcadenti.

    A disposizione: Avramov, Perico, Ariaudo, Bovi, Larrivey, Ibarbo, Nenè.

    Diffidati: Agazzi, Pisano, Ariaudo, Agostini, Nenè.

    Squalificati: 

    Indisponibili: Dessena, Rui Sampaio, Eriksson.

     

    INTER (4-3-3): Castellazzi; Zanetti, Ranocchia, Samuel, Chivu; Guarin, Stankovic, Cambiasso; Zarate, Milito. Forlan. All.Stramaccioni.

    A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Nagatomo, Poli, Obi, Palombo , Pazzini.

    Diffidati: Sneijder, Samuel, Poli-

    Squalificati: Julio Cesar (1), Lucio (1).

    Indisponibili: Maicon, Sneijder, Castaignos, Alvarez

  • Inter, Stramaccioni cerca conferme contro il Cagliari

    Inter, Stramaccioni cerca conferme contro il Cagliari

    Dopo aver strappato i primi tre punti della sua nuova gestione Inter, Andrea Stramaccioni dovrà continuare a far bene vincendo contro il Cagliari, dimostrando che il suo presidente Massimo Moratti abbia fatto la scelta giusta scegliendolo come sostituto di Ranieri. Trasferta insidiosa per i nerazzurri, che affronteranno gli uomini di Ficcadenti a Trieste, dopo le lunghe polemiche per l’impraticabilità del Sant’Elia di Cagliari. Il tecnico nerazzurro Stramaccioni dovrà dare continuità ai risultati, cercando di inserire le sue nuove idee tattiche un passo per volta, come già evidenziato con il nuovo modulo 4-3-3 e la riscoperta di un Zarate esterno motivatissimo.

    Per la partita esterna contro il Cagliari, gli ultimi allenamenti sostenuti ad Appiano Gentile parlano di una conferma dello stesso schieramento tattico, con Castellazzi a subentrare tra i pali per la squalifica rimediata da Julio Cesar contro il Genoa e Andrea Ranocchia che torna dal primo minuto al posto di Lucio (anche lui sconta un turno di squalifica). In mediana ci sono i dubbi maggiori per il tecnico nerazzurro, dove il colombiano Fredy Guarin sembra aver convinto tutti, e quindi dovrebbe essere in campo fin dal primo minuto a scapito di uno tra Poli, Stankovic e Cambiasso. Il tridente offensivo sembra scontato, con Forlan e Zarate larghi sulle corsie laterali e Milito inamovibile unica punta centrale. Ancora panchina per Pazzini che non sembra aver convinto a pieno Stramaccioni.

    Andrea Stramaccioni © Claudio Villa/Getty Images

    Per quanto riguarda il suo futuro prossimo il tecnico interista, rassicura gli addetti ai lavori, parlando di pensieri rivolti nell’immediato alla sfida contro il Cagliari, sperando di riuscire a non deludere la mission aziendale, ottenendo  quel finale di stagione che il presidente e ogni tifoso nerazzurro si augura possa regalare ancora emozioni forti. La parola terzo posto non è più pronunciata da nessuno, ma punti alla mano con un paio di scontri diretti da doversi giocare i nerazzurri potrebbero ancora sognare un posto nell’Europa che conta.  Stramaccioni con l’aiuto di Guarin e il rientro di giocatori importanti come Alvarez, Sneijder e Maicon potrebbe ripetere lo stesso filotto di vittorie che consentirono a Ranieri di risalire la classifica, e guadagnarsi a quel punto una conferma anche per la prossima stagione.

  • Guarin giura amore all’Inter, Branca apre a Balotelli

    Guarin giura amore all’Inter, Branca apre a Balotelli

    Nel giorno della sua presentazione ufficiale Fredy Guarin parla a ruota libera, spiegando come dopo la buona prestazione contro il Genoa cercherà di non deludere le aspettative, per guadagnarsi il riscatto nerazzurro. Dalle sue parole si evince come, nonostante diverse squadre fossero sulle sue tracce, il colombiano avesse in testa solo l’Inter, addirittura già due anni, considerando l’ottimo rapporto con il compagno di squadra suo connazionale Ivan Cordoba. Le sue intenzioni sono quelle di giocarsi le sue carte e prolungare la permanenza con la maglia dell’Inter ben oltre i sei mesi del prestito.

    L’esordio con un po’di timidezza, scrollata subito di dosso, riuscendo a strappare i suoi primi applausi al pubblico di San Siro, il rigore conquistato e le lodi di Moratti e Paolillo, rappresentano un segnale importante per il giocatore, che a questo punto si giocherà le sue carte nei prossimi otto incontri di campionato.

    Fredy Guarin © Claudio Villa/Getty Images

    BRANCA- Il direttore dell’area tecnica Marco Branca, presente alla conferenza stampa, interpellato dai giornalisti sulla possibilità di prendere il giocatore già due anni fa, risponde spiegando:

    “Gli acquisti fatti dall’Inter sono tutti importanti nel loro periodo storico. Lo tenevamo d’occhio anche da più di due anni, abbiamo parlato col Porto ma non era facile prendere un giocatore così bravo. Il Porto non fa questi tipi di accordo che abbiamo raggiunto noi, il presidente però ha compreso la grande voglia di Fredy di venire all’Inter, sono stati comprensivi, si sono parlati due grandi club e si è arrivati all’idea che era una cosa che lui voleva fortemente. Noi eravamo felici di poter vedere da vicino, di curare con pazienza, un giocatore che poteva far parte del nostro futuro tecnico”.

    Rimane anche il tempo per una domanda sul tormentone Balotelli, con i giornali che non fanno altro che parlare di un suo possibile ritorno in nerazzurro già nella prossima stagione. Branca dribbla la domanda, lasciando al tempo stesso uno spiraglio per il ritorno del pupillo di Massimo Moratti:

    “Non è la sede giusta per parlare di Mario, siamo qui per presentare Guarin, sta meglio, siamo sicuri che potrà stare ancora meglio. Per le altre cose ci sarà tempo tra 1-2 mesi per parlarne”.

  • Calciomercato Inter, Guarin sarà riscattato

    Calciomercato Inter, Guarin sarà riscattato

    L’oggetto misterioso della campagna acquisti invernale nerazzurra è sbocciato domenica scorsa contro il Genoa. Fredy Guarin, il talentuoso esterno capace di vincere tutto con il Porto ai tempi di Villas Boas, dopo la buona prestazione, nei pochi minuti contro i liguri, ha subito dimostrato di aver personalità e carattere da vendere, con un paio di accelerazioni, qualche conclusione alta e un rigore conquistato d’astuzia. L’Inter l’ha acquistato con un prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 13,5 milioni di euro. Una cifra sicuramente importante in tempi di Fair Play Finanziario, ma il giocatore colombiano in queste ultime 8 partite che lo separano dal finale di stagione, avrà le sue possibilità di dimostrare il suo reale valore, e ‘costringere’ la dirigenza nerazzurra a puntare forte su di lui per la prossima annata.

    In realtà in questi ultimi giorni alcuni rumors giornalistici parlavano di una clausola speciale, secondo la quale se l’Inter avesse riscattato in anticipo, già a maggio, Guarin dal Porto, il prezzo si sarebbe ridotto a 8,5 milioni di euro, evidenziando una notevole diminuzione sul costo del cartellino. Il direttore dell’area tecnica nerazzurra Marco Branca ha voluto togliere ogni dubbio sulla questione rispondendo alle domande su un’intervista del quotidiano ‘O Jogo’:

    “La notizia degli 8,5 milioni di euro è falsa. L’opzione per il riscatto di Guarìn ammonta a 13,5 milioni di euro, se la eserciteremo in quel momento. Questo è il prezzo che abbiamo concordato con il Porto, e questa è la cifra che pagheremo”.

    Fredy Guarin © Claudio Villa Getty Images Sport

    La soddisfazione sia del presidente Massimo Moratti, sia di Paolillo che di Branca mostra come il ragazzo abbia di fatto dimostrato di voler far parte del progetto futuro di questa Inter. Nella prossima sfida contro il Cagliari in programma a Trieste, Andrea Stramaccioni potrebbe schierarlo titolare, lanciandolo nella mischia sin dall’inizio. Ovviamente per convincere la dirigenza nerazzurra a riscattarlo, dovrà fare del suo meglio, dimostrando di essere da subito pronto per il calcio italiano. Lo stesso Branca nell’intervista spiega come il riscatto non sia ancora cosa certa, ma l’impressione è che se il ragazzo continuerà su questa strada, l’affare si farà:

    “Abbiamo tempo per decidere. Ma sicuramente siamo molto soddisfatti di Guarìn. Ha fatto il suo debutto, e ha giocato molto bene questa mezz’ora contro il Genoa ed è questo che vogliamo. Abbiamo capito che possiamo aggiungere la sua qualità fino al termine della stagione. Siamo rimasti colpiti dall’atteggiamento competitivo del ragazzo, che corrisponde a quello che ci aspettavamo”. 

  • Balotelli prepara un clamoroso ritorno all’Inter?

    Balotelli prepara un clamoroso ritorno all’Inter?

    Il primo amore non si scorda mai. Ecco appunto, tra Mario Balotelli e l’Inter, nonostante il tormentato addio e l’approdo alla corte di Mancini in quel di Manchester, la relazione non è mai finita. I continui viaggi in direzione Milano, sono la testimonianza vivente dell’attaccamento alla città di Mario, che non hai mai completamente completato il processo di integrazione nella terra britannica. Aggiungete poi come la Love Story con Raffaella Fico, che per motivi di lavoro è sempre in quel di Milano, aumenta notevolmente la voglia del bizzoso quanto estroso calciatore di tornare nella ‘sua’ città. La comparsata in stile Carramba che Sorpresa durante la conferenza stampa di presentazione di Andrea Stramaccioni ad Appiano Gentile, potrebbe rappresentare più di un indizio del reale interessamento di Super Mario, nel voler rivedere un ambiente a lui familiare. Paolillo e Moratti hanno piacevolmente gradito la visita, senza nascondere, come un ritorno in patria, e nell’ambiente nerazzurro per un prodotto del vivaio interista come Mario, non troverebbe ostacoli di nessuna natura, a parte forse quelli economici.

    INTER – A questo punto l’approdo sulla panchina nerazzurra di un tecnico giovane e preparato come Andrea Stramaccioni, potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per la nuova generazione dei giovani nerazzurri in attesa di rientro in patria. Balotelli, Coutinho, Caldirola, Destro e Khrin per fare i nomi dei più decantati nelle sedi di calciomercato. Ma si parla di puro fantamercato o c’è una possibilità concreta di rivedere Mario Balotelli indossare nuovamente la casacca nerazzurra? Gli elementi a favore di questa tesi ci sono, poiché nonostante Mario avesse in qualche modo chiuso la sua avventura con il lancio della maglia, e con l’intervista con Staffelli relativa alla maglia dei cugini rossoneri, i tifosi interisti gli perdonerebbero le intemperanze e le balotellate in cambio di valanghe di gol. Massimo Moratti rimane uno dei suoi più grandi ammiratori, Stramaccioni o Bielsa lo vedrebbero benissimo nel loro scacchiere tattico, e soprattutto considerando come l’Inter debba ancora veder versare parte del costo del cartellino del giocatore dal Manchester City, la corsia preferenziale è già aperta. In più ci sarebbe da aggiungere l’ipotesi di un diritto di prelazione a favore dei nerazzurri qualora il City decidesse di vendere Mario.

    Mario Balotelli © David Rogers Getty Images Sport

    MANCINI – Il  tecnico del Manchester City,  Roberto Mancini si è detto ormai stufo dei suoi comportamenti e insoddisfatto del suo rendimento, nonostante le 17 reti in quasi 30 partite giocate, avrebbe dichiarato come Mario con le sue potenzialità in Premier potrebbe e dovrebbe segnare molto di più e fare la differenza sempre. Gli stessi compagni iniziano a evidenziare una certa insofferenza nei suoi confronti, come testimoniano le parole di De Jong che l’ha definito uno ‘stupido che deve crescere’ e l’ultimo litigio in campo con Kolarov e Kompany nel match contro il Sunderland per decidere chi dovesse battere una punizione. Destabilizzare lo spogliatoio è l’ultima cosa che servirebbe al City del Mancio, soprattutto con il sogno Premier che si allontana ai danni di un Manchester Unitedlanciatissimo.

    Le premesse per un clamoroso ritorno alla base ci sono tutte, considerando come non ci sia solo l‘Inter in ballo, ma anche il Milan, attraverso una corte spietata che sta attuando già da un anno nei confronti del ragazzo, da parte di Galliani e soci, con Raiola ormai socio rossonero,  Occhio quindi, perché qualora lo sceicco Mansour si stufasse definitivamente delle bizze di Balotelli, si aprirà un nuovo infuocato derby estivo sul mercato!

  • Inter – Genoa 5-4, le pagelle. Stra-ordinario Milito

    Inter – Genoa 5-4, le pagelle. Stra-ordinario Milito

    Entra subito nel cuore dei tifosi la nuova ‘Pazza’ Inter di Stramaccioni, con la grinta e la voglia di non mollare mai, marchio di fabbrica della vecchia squadra allenata da Mourinho. La vittoria pirotecnica e rocambolesca ottenuta contro il Genoa, potrebbe davvero rappresentare quella famosa scintilla di cui parlava Massimo Moratti. Nonostante il discorso terzo posto sia quasi compromesso, i giocatori hanno dato tutto in campo, dimostrando quell’attaccamento alla maglia che nelle ultime prestazioni era assolutamente mancato.

    Buona la prova tattica di Strama che con il nuovo 4-3-3 risveglia dal letargo invernale Mauro Zarate, dandogli la giusta dose di fiducia per fargli ritrovare la serenità smarrita. Il gol che realizza è la risposta migliore che un tecnico possa volere da un suo uomo. Da segnalare le note positive di Poli, Zanetti, un ritrovato Cambiasso, e un super Milito che con la tripla di oggi sale a 17 gol (avesse iniziato a segnare prima sarebbe stata un’altra stagione). Sale agli onori delle cronache anche l’oggetto misterioso Fredy Guarin che al suo esordio conquista il pubblico con buoni spunti, ottime giocate e un rigore conquistato. I quattro gol incassati non sono di certo un bel segnale, ma forse nemmeno Stramaccioni poteva immaginare un esordio così pazzo come la sua nuova Inter.

    Diego Milito © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Lucio 5,5 Qualche buona chiusura nel primo tempo, poi anche l’assist decisivo per Samuel, ma dimentica che il suo compito è quello di non far prendere gol, e nel finale compie un intervento un po’ troppo scomposto regalando il terzo rigore della partita ai rossoblu.

    Poli 6,5 Buonissimo l’impatto sulla partita del ex doriano. Il ragazzo ha qualità e sicuramente sta dimostrando di avere ulteriori margini di miglioramento. Chiude, corre, recupera e si concede anche qualche bella giocata nello stretto strappando gli applausi dei suoi tifosi.

    Zanetti 7 Il capitano nel suo vecchio ruolo, in sostituzione di Maicon non sfigura affatto, anzi. Corre come un ragazzino della primavera anticipando e scartando ogni avversario. Sfortunato sull’episodio del rigore, considerando come la distanza ravvicinata, il tocco di mano sarebbe potuto essere considerato involontario.

    Milito 7,5 Welcome back Principe. Per la serie scusate il ritardo. Mette a segno una tripletta che lo scaraventa a quota 17 gol. Considerando come abbia iniziato a segnare tardissimo, con una stagione migliore avrebbe lottato per il titolo cannonieri a mani basse.

    Zarate 6,5 Il vizio di non passare la palla ce l’ha sempre, ma stavolta i dribbling e le giocate da campione gli riescono, trovando un gol da cineteca con la palla che gira e beffa Frey. Ritrovato.

    PAGELLE GENOA

    Kaladze 5 Soffre tantissimo e commette una serie innumerevole di errori, tra cui il più brutto è dimenticarsi la marcatura su Milito nel primo gol.

    Veloso 5 Macchinoso e lento. Avrebbe dovuto essere il metro di riferimento della sua squadra, gestendo le chiavi del gioco rossoblu, invece risulta essere il peggiore in campo.

    Belluschi 6 Splendida la verticalizzazione per Palacio mettendolo in condizione di essere uno contro uno con il portiere nerazzurro. Poi fallo scriteriato su Guarin, che gli costerà il rosso diretto e il rigore per gli avversari

    Sculli 6,5 Bella e fortunata la sua rovesciata nel finale di primo tempo. Caparbio e determinato nell’azione in cui si conquista il calcio di rigore prendendosi il calcione in area da Lucio.

    Palacio 6 Spreca un occasione a inizio gara, poi segna un rigore e se ne procura un altro saltando con grande tecnica Julio Cesar.

    Video Inter Genoa

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