Autore: Abracalabria

  • Dalla testata all’abbraccio. Pace fatta tra Materazzi e Zidane

    Dalla testata all’abbraccio. Pace fatta tra Materazzi e Zidane

    Galeotto sarebbe stato l’hotel dove ha alloggiato il Real Madrid nella trasferta milanese di due giorni fa. Secondo il quotidiano spagnolo Marca, Zinedine Zidane e Marco Materazzi si sarebbero incontrati nella hall dell’albergo, quando il difensore interista ha fatto visita al suo ex-mister Josè Mourinho.

    Dopo un iniziale imbarazzo e un freddo saluto, i due avrebbero parlato per alcuni minuti, probabilmente chiarendo quanto avvenuto durante la finale dei Mondiali 2006 e si sarebbero congedati abbracciandosi calorosamente. Quando si dice: “Storie a lieto fine”.

    La testata di Zidane a Materazzi:
    [jwplayer mediaid=”106439″]

  • Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Javier Saviola

    Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Javier Saviola

    Quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito dire: “Questo è il nuovo Maradona?” Lo stesso Pibe de Oro ha delegato la sua eredità a decine di giovani giocatori, che, per un motivo o per un altro, non sono stati in grado di emulare le gesta del numero 10 per eccellenza. Oggi analizzeremo la storia di uno di questi:  Javier Pedro Saviola Fernández.

    Javier Saviola nasce a Buenos Aires l’11 Dicembre 1981 ed esordisce nel massimo torneo argentino a soli 17 anni. Dotato di velocità fulminea e di un dribbling ubriacante, riesce a mettere subito in mostra le sue immense qualità realizzative, diventando già a 18 anni capocannoniere dell’intero campionato con 16 reti e si ripete l’anno successivo mettendo a segno la bellezza di 20 gol. Gli occhi di tutto il mondo vengono puntati addosso a questo piccolo (alto solo 1,68 cm) e rapidissimo attaccante, che riesce ad agire, con la stessa maestria, nei ruoli di seconda o prima punta.

    Dopo la vittoria del “Pallone d’oro” sudamericano nel 1999, trascina la Nazionale argentina Under 20 alla conquista dei Mondiali di categoria del 2oo1. Gli elogi si sprecano, le offerte pure.

    Nell’estate del 2001 arriva l’offerta irrununciabile del Barcellona di Louis Van Gaal. Sembra l’inizio di una lunga e sfavillante carriera, ma nei tre anni passati al Barca viene spesso relegato in panchina; riuscirà comunque a realizzare 43 gol in 105 presenze.

    I due anni successivi Saviola viene ceduto in prestito, prima al Monaco (stagione 2004/05) e successivamente al Siviglia (stagione 2005/06), con la speranza che potesse terminare la sua fase di ambientamento al calcio europeo. Ma nè in terra monegasca, nè in terra andalusa riuscirà a compiere il definitivo salto di qualità, pur avendo avuto diverse chance da titolare.

    Terminato il prestito al Siviglia, torna al Barcellona dove rimarrà una sola stagione, giocando con il conta-gocce. Per questo motivo non gli verrà rinnovato il contratto in scadenza a giugno 2007. Diverse squadre si interessano ad un ancora giovane Saviola, con la possibilità di acquisirlo a parametro zero, ma prevarrà su tutte un’insperata offerta degli acerrimi nemici del Barcellona: il Real Madrid. Sembrava potesse essere la seconda chance di ritagliarsi un posto nel calcio che conta per il piccolo attaccante di Buenos Aires, ma anche in terra madrilena non riuscirà ad imporsi, giocando ancora meno rispetto agli anni di Barcellona.

    Nella stagione 2009/10 si trasferisce al Benfica nel campionato portoghese, dove nella prima stagione realizzerà 11 gol in 27 presenze e dove milita tutt’ora. Non si riescono a comprendere le motivazioni che hanno portato un immenso talento come il suo a percorrere una carriera in costante declino.

    Javier Saviola ha ancora 28 anni, ma le pagine più belle della sua carriera saranno quelle che non sono state mai scritte.

  • Juve in panne ma Del Neri ci crede, Giandonato titolare

    Juve in panne ma Del Neri ci crede, Giandonato titolare

    Non sarà Milan-Real e nemmeno Tottenham-Inter, ma la partita con il Salisburgo è diventata fondamentale per il prosieguo del cammino juventino in Europa League. Gigi Del Neri deve fronteggiare l’emergenza infortuni. Alla già lunga lista di infortunati si è aggiunto all’ultimo minuto Felipe Melo, che non figura nella lista dei convocati; il brasiliano ha accusato un affaticamento muscolare e rimarrà ad allenarsi a Vinovo.

    Gigi Del Neri ha attinto a piene mani alla rosa della Primavera, allenata da Bucaro, per completare la rosa e non è da escludere l’utilizzo di qualche giovane fin dal primo minuto. Ieri il tecnico di Aquileia, durante la conferenza stampa al Media-Center di Vinovo, è parso sereno nonostante l’emergenza, affermando che la Juventus nelle difficoltà ha sempre trovato grandi motivazioni.

    Questa la probabile formazione juventina:   (4-4-2) Storari, Motta, Bonucci, Legrottaglie, Pepe, Krasic, Sissoko, Giandonato, Marchisio, Del Piero, Amauri. A disposizione: Costantino, De Paola, Liviero, Buchel, Boniperti, Giannetti, Libertazzi All: Delneri

  • Andreas Beck, un treno tedesco per la Juventus

    Andreas Beck, un treno tedesco per la Juventus

    Andreas Beck (23), terzino destro dell’Hoffenheim e della nazionale tedesca, non è certo un nome nuovo nella lista degli acquisti di Marotta e Paratici. Già in estate c’era stato un primo abboccamento, ma la società di Corso Galileo Ferraris aveva deciso di virare su Marco Motta (24), vista la possibilità di acquisirlo in prestito. Ora il nome del laterale, originario di Kemerovo, è tornato prepotentemente in auge, in vista del mercato di riparazione.

    Del Neri, deluso dalle prestazioni di Motta e visto il contingente infortunio di Grygera (30), ha chiesto un nuovo innesto per la corsia destra. Il fratello-agente di Beck afferma che al momento non ci sono stati contatti, nè con la Juventus nè con altri club. Si attendono novità.