Autore: Abracalabria

  • Baggio nuovo “Man of Peace”

    Baggio nuovo “Man of Peace”

    Come avviene ogni anno, tutti i Premi Nobel per la pace hanno assegnato il premio “Peace Summit Award 2010” alla persona che si è più distinta per il suo impegno verso popolazioni bisognose.

    Quest’anno a ricevere il premio sarà l’ex Pallone d’Oro Roberto Baggio, che si è meritato il riconoscimento grazie all’impegno sociale che ha dimostrato verso varie iniziative di beneficenza in tutto il mondo, per diversi finanziamenti ad ospedali, per il terremoto di Haiti e per il suo impegno in merito alla liberazione di Aung San Suu Kyi.

    Il nuovo “Man of Peace” sarà dunque il Divin Codino, che verrà insignito ad Hiroshima nel Summit che si terrà tra il 12 ed il 14 Novembre. Grande in campo, ancora di più nel sociale.

  • Moratti e Facchetti Jr. divisi da Calciopoli

    Moratti e Facchetti Jr. divisi da Calciopoli

    Da quando Facchetti Jr. ha chiesto che venisse restituito alla Juventus lo scudetto 2006, tra i Moratti e la famiglia Facchetti qualcosa si è rotto. La riprova si è avuta ieri, quando è stato consegnato il premio “Campione non solo in campo” a Gianfranco Zola ed intitolato a Giacinto Facchetti.

    Tra gli ospiti mancava il patron nerazzurro, di cui ha fatto le veci la moglie Milly. Ma è chiaro che l’assenza di Massimo Moratti è sintomatica della situazione che si è venuta a creare. Il figlio di Facchetti, Gianfelice, proprio ieri è tornato a parlare di Calciopoli: “C’è una riflessione da fare, quella della differenza che c’è tra il peso delle offese e delle successiva smentite. Tutto ciò che riguardava mio padre è stato sconfessato sia in tribunale, sia con lettere di scuse. Fare chiarezza potrebbe essere una cosa positiva per tutto l’ambiente, non so se ci sia la volontà.»

    Si spera che la situazione fra Moratti e  Facchetti Jr. non sia insanabile, vista anche la stima che il patron ha sempre dimostrato nei confronti dell’ex giocatore e dirigente nerazzurro.

  • Un “Galacticos” alla corte di Madama

    Un “Galacticos” alla corte di Madama

    La Juventus, secondo quanto riferito da Tuttosport, starebbe cercando di rinforzare l’attacco in vista del mercato di riparazione. Si fanno i nomi di Benzema, sempre più ai ferri corti con Mourinho, e di Klose. Per il francese potrebbe esserci la possibilità di acquisirlo in prestito con diritto di riscatto e questo avrebbe ingolosito non poco Marotta & co

    A rischiare il posto sarebbe Amauri, che non ha convinto Del Neri in questo inizio di stagione,visti anche i suoi numerosi infortuni. Sull’oriundo pare ci sia in pressing il Napoli di De Laurentiis pronto a far l’ultimo sforzo per completare l’organico a disposizione di Mazzarri.

  • Moratti: “Il Milan? Io ho paura degli infortuni”

    Moratti: “Il Milan? Io ho paura degli infortuni”

    Massimo Moratti è apparso molto preoccupato, più che per il sorpasso del Milan, a causa dei ripetuti infortuni, che hanno riempito l’infermeria interista in questo inizio di stagione. Lo confermano le dichiarazioni che il patron nerazzurro ha rilasciato, oggi, fuori dalla sede Saras:

    Abbiamo una situazione in classifica più che dignitosa, a preoccuparmi sono gli infortuni. Mi dispiace molto per Walter Samuel. Comunque non penso che questa sarà la settimana decisiva per la stagione, ce ne saranno altre nel corso del prosieguo” riferendosi alla vicina sfida contro i cugini milanisti. Il patron ha poi proseguito: “Quando avremo tutti i giocatori importanti a disposizione, torneremo  ai livelli degli anni scorsi.
    Le ultime battute sono per due sue vecchie conoscenze: “Balotelli? Non ho visto nulla, non guardo il calcio inglese. Mourinho? Ha fatto la storia dell’Inter, ora sta facendo quella del Real Madrid“.
  • Post Lazio – Roma: Morganti si promuove per l’impegno

    Post Lazio – Roma: Morganti si promuove per l’impegno

    Ha passato la giornata davanti alla televisione, Emidio Morganti, ad analizzare il derby e la sua prestazione: “Il derby? Mi promuovo per l’impegno” ha commentato l’arbitro che ha poi continuato l’analisi: “Il primo tempo mi sembra di averlo bypassato bene, il secondo l’ho riguardato attentamente per migliorarmi”.

    Il direttore di gara si è poi addentrato ad analizzare i singoli episodi: “In diretta non si era capito il fischio sul fuorigioco di Borriello. Ma la spiegazione è molto semplice: il guardalinee non aveva visto di chi era stato il tocco giunto a Borriello. Lo ha chiesto a me, io ho risposto che era stato di Riise e quindi, con un po’ di ritardo, ha alzato la bandierina“.

    In merito al rigore chiesto da Mauri per la trattenuta di Riise, Morganti ha preferito non dire nulla, ha chiesto però maggior rispetto per la classe arbitrale in generale: “Bisogna credere nella classe arbitrale, senza tirare fuori sempre sudditanze, dietrologie o condizionamenti basati sulle dichiarazioni.”

    Morganti si è poi mostrato scettico nei confronti di un possibile utilizzo di tecnologie quali la moviola per aiutare gli arbitri a dirigere più obiettivamente le gare: “Anche usando la moviola, ci sarebbe sempre spazio per l’interpretazione umana“.

  • SuperMario double-face, 2 gol e tre giornate di squalifica

    SuperMario double-face, 2 gol e tre giornate di squalifica

    Se c’è un giocatore che in questo momento rappresenta meglio di ogni altro il detto “genio e sregolatezza” questi è senz’altro Mario Balotelli.

    Domenica per Super Mario doppietta travolgente nella sfida tra tecnici italiani Manchester CityWest Bromwich e successiva sciocca espulsione per somma di ammonizione che gli costerà 3 turni di squalifica.

    I titoli dei tabloid inglesi erano tutti per lui. Pronti ad elogiare le sue qualità, ma altrettanto repentini a snocciolare i suoi difetti caratteriali. Intanto i Citizen hanno pronto un ricorso da presentare alla Football Association perchè gli venga ridotta la squalifica a due o ad una giornata. E’ evidente che Mancini ha fortemente bisogno di Balotelli, soprattutto in vista del derby con il Manchester United.

  • Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Pablo Aimar

    Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Pablo Aimar

    El Payaso“, il pagliaccio. Questo soprannome dice già molto sulle qualità di Pablo César Aimar Giordano, nato a Buenos Aires il 3 Novembre 1979.L’esordio nel campionato argentino arriva prestissimo, a soli 16 anni, dopo una breve trafila nelle giovanili del River Plate.

    Dotato di classe sopraffina, ha nel dribbling e nell’ultimo passaggio le sue maggiori qualità. Salta avversari come birilli, con la palla sempre attaccata ai piedi; specializzato nella rabona con la quale effettua splendidi passaggi smarcanti e riesce addirittura a segnare. Sul finire degli anni novanta è, insieme a Riquelme, tra i più forti giovani intercontinentali e mezzo mondo si mette sulle sue tracce. Durante i 6 anni in Argentina realizza 21 gol in 83 presenze, non poche per “un dieci” classico.

    Nel Gennaio 2001 il Valencia di Hector Cuper, si aggiudica le sue prestazioni, ritenendolo il giocatore ideale per regalare qualità al centrocampo valenciano. Diventa subito un titolare fisso, componendo un trio stellare con Rubén Baraja e David Albelda. E’ in campo anche durante la finale di Champions League persa dal Valencia ai rigori contro il Bayern Monaco.

    E’ titolare anche nel Valencia di Rafa Benitez e contribuirà fortemente ai successi della squadra, nella prima metà degli anni 2000. Ma il fisico di Aimar non è forse adatto ad un calcio a così alti livelli. Iniziano infortuni a catena e la pubalgia ne limita l’esplosione. In seguito, una forma di meningite lo allontanerà per parecchio tempo dai campi di gioco. Viste le continue defezioni e nonostante le 162 partite quasi sempre da protagonista, il Valencia decide di sbarazzarsi del payaso, che viene ceduto al Real Saragozza per la stagione 2006/07 dove non riesce ad imporsi come in passato. Nelle due stagioni trascorse in maglia bianco-blu totalizza 53 partite realizzando solamente 5 reti.

    Successivamente viene ceduto per soli 6,5 milioni di euro al Benfica, dove incrocerà nuovamente il suo destino con quello di un altro ex bambino prodigio: Javier Saviola. Anche in terra lusitana, dove attualmente gioca, non riuscirà a tornare ai livelli che competono alla sua classe. Avesse avuto un fisico più resistente, forse adesso racconteremmo un’ altra storia. Per molti della mia generazione, rimarrà comunque un grandissimo. El Payaso ci ha fatto davvero divertire.

    [jwplayer mediaid=”106456″]

  • Caso Cassano – La necessità davanti all’orgoglio

    Caso Cassano – La necessità davanti all’orgoglio

    I risultati stentano, la Sampdoria è parsa senza idee nelle ultime uscite senza il Genio di Bari vecchia. Per questo motivo pare imminente il reintegro in squadra di Fantantonio. Cassano era stato messo fuori squadra dopo la famosa lite con il presidente Garrone. A metà settimana ci sarà un incontro chiarificatore tra i legali del barese e i vertici societari, per risolvere la situazione che appare paradossale. Cassano ha sbagliato, ma la posizione presa dalla Sampdoria è parsa troppo dura con lui. Garrone potrebbe tornare sui suoi passi.

    Il vicepresidente dell’Aic Leo Grosso, ospite su Radio Anch’io lo Sport su Radiouno, si è dichiarato speranzoso in merito al reintegro di Cassano: “Cassano ha fatto una grossa stupidaggine, ma auspico che giocatore e società concordino una sanzione, comunque meritata“, per il bene di entrambi. I tifosi sperano di tornare a vedere Fantantonio al più presto.

    A giovarne, oltre a Pazzini e compagni, saranno i tifosi del bel calcio.

  • Frederik Hillesborg Sørensen, il personaggio della settimana

    Frederik Hillesborg Sørensen, il personaggio della settimana

    Ha partecipato con grazia al “ballo del debuttante Frederik Hillesborg Sørensen. Nato il 14 Aprile 1992, ha appena diciotto anni, ma il fisico di un uomo maturo. Arriva dalla serie B danese, da una squadra sconosciuta ai più, il Lyngby.
    Reduce da alcune partite con la primavera di Bucaro, il danese si è ritrovato in prima squadra grazie alla miriade di infortuni che ha decimato la difesa della Juventus. In panchina già contro Bologna e Milan, ha esordito ieri contro il Cesena di Ficcadenti.

    L’inizio della partita non è stato dei migliori, ma con il passare dei minuti ha acquisito sicurezza e ha mostrato buone capacità nell’anticipo e piedi discreti, che gli hanno permesso di impostare l’azione con qualche lancio preciso verso le punte. Marotta ha detto che vorrebbe rimpolpare la primavera juventina con giovani già pronti per aiutare la prima squadra in caso di necessità: “Verranno altri Sørensen” ha dichiarato il dirigente juventino.
    Intanto Del Neri si coccola questo giovane, perchè sa che potrà certamente tornare utile nel corso della stagione.
    La Juventus cercava un sostituto per Chiellini e Bonucci, forse lo ha già trovato. E se il buon tempo si vede dal mattino..
  • La “Pallonata” della Domenica

    La “Pallonata” della Domenica

    Ranieri: “I romanisti stanno godendo come ricci”… Rischio investimento ai margini della Aurelia, pare che i laziali guidassero ad occhi chiusi imitando l’arbitro Morganti.