73 anni e non sentirli: oggi, 17 Marzo, Giovanni Trapattoni spegne settantatre candeline, proprio nel giorno in cui si celebra anche la chiusura dei festeggiamenti per il 150 esimo anniversario dell’ unità d’Italia. Sarà un caso, ma è curioso pensare che uno come lui, che ha rappresentato e rappresenta tanto per il calcio italiano, sia nato in un giorno “storico” per il nostro Paese. Un monumento, il Trap, con la sua leggerezza, le sue battute, la sua sagacia nel trovare il lato positivo in ogni situazione. Un vincente, negli anni dei trionfi in bianconero, e poi anche in nerazzurro – l’ultimo scudetto prima dell’epopea Mancini e Mourinho del post-Calciopoli – per finire con l’esperienza tedesca, al Bayern Monaco, in compagnia di Strunz, che lui stesso ha contribuito a rendere celebre con l’esilarante conferenza stampa che lo ha visto protagonista.
Ancora, come non ricodare la parentesi Azzurra, alla guida della Nazionale maggiore, nell’edizione dei Mondiali Nippo-Coreani del 2002, e poi agli Europei portoghesi del 2004: due esperienze di certo non brillanti, nonostante il gruppo lo seguisse in modo compatto, nelle quali non ha raccolto i frutti che tutti si auguravano, anche a causa di episodi sfortunati, come la presenza dell’ ormai celebre arbitro Ecuadoreno Moreno, che contribuì notevolmente all’eliminazione del Trap e degli Azzurri contro la Corea del Sud negli ottavi di finale. Dell’esperienza Azzurra del “Giuanìn”, come lo chiamano i suoi storici amici milanesi, non si possono non ricordare i suoi riti scaramantici nel pre-partita, dall’acqua santa, all’asciugamano porta fortuna, oltre che la sua gestualità e le sue interviste spesso esilaranti, sulla scia di “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.
Esilarante il “personaggio Trap”, ironico e brillante, così come è straordinaria la sua professionalità, la dedizione, ed il suo attaccamento al lavoro, alla sua passione più grande: sono state queste motivazioni a spingerlo ad accettare l’incarico di ct della Nazionale Irlandese, prossima avversaria degli Azzurri nel girone eliminatorio degli Europei.
Un’esperienza iniziata prima dei Mondiali 2010, caratterizzata dalla sfortunata (e scandalosa, ndr) eliminazione contro la Francia negli spareggi di qualificazione, e proseguita proprio in vista dei prossimi Europei in Polonia ed Ucraina. In quella circostanza, Trap sarà un avversario ostico e non farà sconti a nessuno: uno come lui non ci sta mai a perdere, ancor di più contro i suoi connazionali.
Nonostante sia un prossimo avversario della nostra Nazionale, però, non è possibile considerarlo realmente in quanto tale, almeno per oggi: dunque, tanti auguri di buon compleanno grande Trap!