Il Pallonaro

Atp Finals, partono bene Novak Djokovic ed Andy Murray

Inizia senza particolari sorprese il Masters finale di Londra fra i migliori otto giocatori al Mondo, Novak Djokovic ed Andy Murray superano rispettivamente Jo Wilfried Tsonga e Tomas Berdych rispettando il pronostico della vigilia.

E dire che i due campioni venivano dalla non esaltante prova nel Masters 1000 di Parigi dove sono usciti al primo match ma, considerando la prestazione fornita a Londra, possiamo tranquillamente dire che la trasferta transalpina non era certamente la priorità per i due gemelli del tennis mondiale.

Il match dello scozzese non è stato facile, Tomas Berdych ha dimostrato di essere in forma vincendo il primo set con il punteggio di 6-3 denotando una solidità al servizio mostruosa e mettendo in difficoltà Murray con il dritto, il colpo migliore del ceco. Murraynon si è minimamente scomposto riuscendo a ribaltare il match nel corso del secondo set dove lo scozzese non ha perso più campo ed alzando il livello del proprio servizio, ha restituito il 6-3 al suo avversario. Anche nel terzo set non c’e’ stata veramente mai storia con lo scozzese che è perfetto nei propri turni di battuta e realizzando il break decisivo nel corso del quarto game consentendogli la vittoria per 6-4.

Novak Djokovic ©CARL COURT/AFP/Getty Images

Anche il numero uno del Mondo non aveva un match semplice con il francese Jo Wilfried Tsonga che gioca un primo set al limite della perfezione non concedendo mai una palla break ma finendo per perderlo al tie break dove l’incisività di Djokovic alla risposta ha fatto la differenza. Perso il primo set Tsonga si è sciolto dietro al pressing del serbo che si è portato subito avanti 2-0 finendo per chiudere facile il set e l’incontro con il punteggio di 6-3.

Oggi è il turno di Roger Federer che avrà di fronte il serbo Janko Tipsarevic in un match dal pronostico apparentemente chiuso con l’altro incontro che vedrà opposti l’argentino Juan Martin Del Potro ed il fresco vincitore del Masters 1000 di Parigi Bercy, lo spagnolo David Ferrer.

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