Con le finali di ieri si sono chiusi i Mondiali Indoor di atletica leggera ad Istanbul, in Turchia. Vera regina e protagonista della rassegna iridata, la zarina russa Isinbayeva che ha conquistato l’ennesimo oro iridato, grande anche l’argento di Antonietta Di Martino, unica medaglia azzurra.
L’amore trovato ha fatto davvero bene alla bella Yelena che si è presentata all’appuntamento turco tranquilla e rilassata come non la si vedeva da tempo immemore. la russa ha letteralmente dominato la gara dell’asta, vinta con la misura di 4.80 e con due soli tentativi in tutto.
Gli Stati Uniti hanno fatto la voce grossa con 17 medaglie di cui 9 d’oro, si è rivisto Justin Gatlin, dopo la squalifica per doping, vincere i 60m piani con il 38enne Lagat a fare la voce grossa sui 3000m e la lunghista Brittney Reese che vince la sua gara con una misura di 7.23m alla portata veramente di poche avversarie. La Giamaica non ha presentato i suoi calibri da 90 in Turchia ma è riuscita comunque a piazzare l’acuto con Veronica Campbell nei 60m donne. Debacle della Russia che, se non fosse stato per il titolo della Isinbayeva, avrebbe chiuso il mondiale con zero titoli, non proprio una situazione da andare fieri considerato il bacino d’utenza e le ingenti risorse economiche a sua disposizione. Il fondo ed il mezzofondo sono stati terra di conquista per Kenia ed Etiopia con le belle vittorie della Chelimo negli 800m e della Obiri sui 3000m e con la risposta etiope, rappresentata dall’oro di Aman negli 800m uomini. Il marocchino Iguider ha fatto suoi i 1500m con la medaglia d’oro più vecchia assegnata alla cubana – naturalizzata britannica – Aldamache con i suoi 40 anni, ha avuto la meglio delle sue ben più giovani avversarie.
Purtroppo da un po’ di tempo, si scrive Atletica Italiana e si legge solo Antonietta Di Martino in un panorama italiano che comunque ha dato qualche segnale confortante in Turchia. Che dire della Di martino, ennesima gara di coraggio e tenacia con qualche rimpianto visto che saltando i 2m si sarebbe conquistato l’oro. Ennesimo infortunio per il triplista Fabrizio Donato che ha dovuto dare forfait nel corso del terzo salto della finale del triplo, chiudendo la gara con un quarto posto pieno di rimpianti ma che comunque dimostra che il 35enne delle fiamme gialle, può ancora dare tanto alla causa azzurra. Nella stessa gara bella prestazione di Daniele Greco che ha chiuso al quinto posto la finale dopo una opaca qualificazione. La velocità azzurra si è comportata bene con la finale di Abate nei 60 ostacoli e le semifinali raggiunte sia da Marzia Caravelli che da Simone Collio. Questi erano i mondiali indoor, ma sicuramente a Giugno agli Europei e soprattutto a Luglio alle Olimpiadi, si dovrà fare molto di più anche se purtroppo, non sarà per niente facile.