Il calcio scommesse è il male del calcio moderno, la possibilità di controllare l’esito delle partite, di modificare il naturale corso di un campionato alletta chi, avendo le mani in pasta, può generare guadagni semplice e senza dare troppo nell’occhio.
Nel corso degli anni abbiamo spesso assistito a scandali che coinvolgono personaggi noti al mondo pallonaro, ma forse all’idea di un calcio manovrato e corrotto, da sportivi veri, non vogliamo mai abituarci. Le nostre certezze, o presunte tali, vacillano però questa mattina quando rimbalza la voce dell’arresto di Beppe Signori, si proprio Beppegol il bomber dalla faccia pulita fino ad oggi incubo solo dei portieri costretti spesso a dar le spalle al campo per recuperare la palla in rete.
L’ex attaccante di Lazio, Bologna e ovviamente della Nazionale stando alle indagini della squadra mobile di Cremona era parte integrante di una vera e propria organizzazione criminale messa in piedi per condizionare l’esito delle partite. Chi ha condotto l’indagine ritiene che anche in quest’ultimo campionato “la banda” composta da circa 30 elementi tra cui il difensosore dell’Ascoli Vittorio Micolucci, il centrocampista Vincenzo Sommese e Gianfranco Parlato, ex giocatore di Serie B e C e attualmente collaboratore del Viareggio, sia riuscita a condizionare l’esito di qualche incontro sopratutto in B e Lega Pro.
L’indagine nata a metà novembre del 2010 in seguito all’intossicazione di alcuni giocatori della Cremonese dopo l’assunzione di bevande alterati da qualche membro dell’organizzazione proprio per condizionare la gara. Signori, che da qualche tempo ricopriva la carica di opinionista di Mediaset Premium, adesso si trova agli arresti domiciliari.
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