Archiviata l’avventura degli Europei di Polonia ed Ucraina 2012, il prossimo appuntamento per le Nazionali di calcio sarà il Mondiale di Brasile 2014, che si preannuncia già come un evento di grandissima importanza, soprattutto in considerazione del fatto che il Paese ospitante è, per tradizione e cultura, la patria del bel calcio, dello spettacolo e dei giocatori di maggior tasso tecnico. Il Mondiale verdeoro, dunque, sta già prendendo forma ed, in tal senso, la televisione brasiliana “Globo” ha lanciato la mascotte Brasile 2014, con un presentatore d’eccezione che è anche uno dei membri del LOC (Local Organising Committee): Ronaldo Luis Nazario da Lima.
L’ex campione dell’Inter e del Real Madrid, oltre che vincitore del Mondiale con la Nazionale Brasiliana nel 2002, ha così dato il benvenuto ufficiale all’Armadillo, la mascotte che “avrà un importante ruolo in veste di ambasciatore del Mondiale 2014 per i prossimi due anni”, e che già dalle prossime settimane inizierà il suo tour “promozionale” in giro per il Brasile, accompagnata dal sottofondo musicale della canzone ufficiale, “Tatu Bom de Bola”, di Arlindo Cruz.
La scelta dell’Armadillo a tre fasce come mascotte e simbolo, inoltre, non è stata affatto casuale: si tratta, infatti, di una specie indigena del Brasile in via d’estinzione e, dunque, in tal modo si punterà ad una maggiore sensibilizzazione verso le problematiche connesse alla tutela dell’ambiente e della fauna del luogo che possiede un immenso patrimonio naturalistico (Foresta Amazzonica in primis, ndr), ma troppo spesso poco tutelato; l’auspicio, dunque, è che tale mascotte possa avere un significato ben più ampio del mero ambito calcistico, divenendo il simbolo ed icona di una piattaforma di comunicazione per dar maggior spazio a tali tematiche a livello internazionale.
Ben presto, l’Armadillo avrà anche un nome e sarà la stessa popolazione Brasiliana a “battezzarlo”, così come accaduto già nel caso della scelta del nome del pallone ufficiale della competizione, “Brazuca”. Anche questa volta, la scelta sarà affidata ad una votazione pubblica, che prenderà il via a partire dal prossimo mese di Novembre , potendo scegliere fra una terna di nomi dal significato molto importante: Amijubi, che racchiude il significato di “amicizia e gioia”, due valori tradizionalmente caratteristici del popolo brasiliano, e Fuleco e Zuzeco, che si ricollegano alla finalità di rappresentare il messaggio ecologista.
Qualuque sia la scelta del nome della mascotte, dunque, potrà essere un fondamentale veicolo di valori positivi, nell’ottica di una sinergia fra calcio giocato e diffusione di messaggi di alto profilo, per fare in modo che manifestazioni tanto importanti e seguite sfruttino la loro “visibilità” per nobili finalità, cercando di raggiungere il più ampio target possibile, in maniera trasversale, e proseguendo un lodevole cammino già intrapreso dalla FIFA anche in occasione di precedenti edizioni della Coppa del Mondo, come nel caso del Mondiale Sudafricano del 2010, quando l’obiettivo prefissato era quello di fornire un’opportunità di crescita, sviluppo e visibilità all’intero Continente Africano, il più povero del Pianeta.
In tale direzione, dunque, la Coppa del Mondo “verde” di Brasile 2014 ha già avuto il suo importante calcio d’inizio.