La chiamano la regina dello short track azzurro, ed hanno ragione: Arianna Fontana, dopo l’argento nei 500 metri con un pizzico di rimpianto per l’oro sfumato, conquista anche il bronzo nei 1500 metri toccando quota due medaglie a Sochi 2014 e ben quattro podi olimpici dopo tre edizioni delle olimpiadi invernali cui ha partecipato: Torino 2006 in cui vinse il bronzo nella staffetta, Vancouver 2010 in cui vinse il bronzo nei 500 metri, e infine Sochi 2014. L’obiettivo dichiarato alla vigilia per Arianna Fontana era di arrivare in finale in tutte le discipline per poi disputarsi l’accesso al podio: ebbene, c’è riuscita in pieno finora. Nella gara dei 1500 ha dovuto combattere con le agguerrite avversarie asiatiche, la cinese Yang Zhou e alla sudcoreana Suk Hee Shim, alle quali si è arresa ma con onore conquistando, appunto, la medaglia di bronzo.
Ma la soddisfazione più grande, probabilmente, per la pattinatrice di velocità azzurra Arianna Fontana è la considerazione che la gara sui 1500 metri non è, in realtà, la sua specialità considerando che in carriera ha conquistato appena due vittorie in Coppa del Mondo e che nelle competizioni internazionali, sulla lunga distanza, non aveva mai vinto nessuna medaglia. Ebbene, ci sono situazioni in cui tutto sembra possibile, come se ci fosse un allure magico ad avvolgere gli atleti, che vivono uno stato di grazia in cui tutto è possibile. Probabilmente, è proprio questo il caso di Arianna Fontana: sicura, precisa, veloce e determinata. Una scheggia che vola verso la meta e la conquista.
Per questo motivo, il volto sorridente ed il caschetto biondo e liscio di Arianna Fontana rimarranno nell’immaginario di tutti a rappresentare una fetta importante dei successi italiani a Sochi 2014, condividendo la copertina con un altro atleta sorprendente: Cristof Innerhofer, bronzo nella super combinata dello sci alpino contro ogni aspettativa della vigilia, anche in virtù del fatto che – come lui stesso ha candidamente ammesso – non è uno specialista di quella disciplina. Un bronzo, quello di Innerhofer che ha fatto seguito, proprio come nel caso di Arianna Fontana, all’argento nella discesa.
Nel suo caso, però, l’appuntamento per lui più atteso, quello con il Super G, non ha riservato ugual fortuna: nella gara di questa mattina, infatti, è uscito dopo 10 secondi. “Ho sbagliato la gara più facile, ma ho dato tutto, volevo spingere fin da subito pensavo che le risposte della neve fossero ancora buone”, con queste parole Cristof Innerhofer commenta la sua gara non nascondendo il dispiacere ed il rimpianto per una storica tripletta che sarebbe potuta arrivare ma, comunque, potrà consolarsi con l’argento ed il bronzo conquistati.