Mentre in Europa siamo impegnati con Euro 2012, in Sud America è tempo di verdetti nel campionato argentino. Dopo la promozione in prima divisione del River Plate, avvenuta grazie alla vittoria di sabato firmata David Trezeguet, nella giornata di ieri si è concluso il campionato clausura argentino e a trionfare per la prima volta è stato l’Arsenal de Sarandì, club del sud di Buenos Aires. Mai infatti l’Arsenal aveva vinto un titolo nazionale prima di ieri quando nell’ultima giornata del clausura ha battuto il Belgrano per 1-0 grazie alla rete al 27′ di Lisandro Lopez, giovane difensore classe 1989 che vanta anche due presenze nella nazionale argentina. I neo campioni di Argentina hanno approfittato del passo falso del Tigre, che ha pareggiato 2-2 con l’Independiente, mentre i campioni del torneo d’apertura ovvero il Boca Juniors hanno perso con l’All Boys e chiuso al terzo posto in classifica a pari merito tra l’altro con il Velez Sarsfield (ex squadra di Ricky Alvarez e Maxi ‘nano’ Moralez), che aveva trionfato nel clausura 2011.
Vittoria storica e meritata quindi per il club di Sarandì, che ha chiuso il clausura con 38 punti in classifica 2 punti in più del Tigre e 5 in più di Boca Juniors, Velez Sarsfield e All Boys. La vittoria nel clausura 2012 è soprattutto merito del rendimento casalingo del club di Sarandì. Infatti nelle 10 partite giocate allo stadio “El Viaducto” i ragazzi allenati da Gustavo Alfaro non hanno mai perso ottenendo ben 24 punti sui 30 disponibili frutto di 7 vittorie e 3 pareggi. Saranno contenti dello storico titolo conquistato ieri alcuni giocatori che in passato hanno giocato nelle file dell’Arsenal prima di arrivare in Italia. German Denis è uno di questi perchè nel 2003/2004 e 2004/2005 ha giocato e totalizzato 54 presenze e 13 gol con la maglia del club di Sarandì. Lo stesso vale per El Papu Gomez, attualmente al Catania. L’attaccante del club siciliano infatti è cresciuto nelle giovanili dell’Arsenal de Sarandì prima di approdare nella prima squadra dove ha giocato dal 2004 al 2008.
Non solo festa in Argentina visto che sempre ieri un grande giocatore argentino ha dato il suo addio al calcio giocato. Stiamo parlando di Juan Sebàstian Veron, centrocampista argentino che ha militato in Italia con le maglie di Samp, Parma, Lazio, Inter e in Europa con quelle di Chelsea e Manchester United. La sua carriera è finita là dove era cominciata ovvero all’Estudiantes, dove ieri i suoi tifosi gli hanno riservato una lunga standing ovation e una pioggia di applausi che hanno generato in Veron una grande commozione. Ecco le sue parole: “Non è una giornata triste, al contrario. Sono felice di ritirarmi indossando la maglia della squadra che ho sempre amato e con cui ho vinto tanto. La vita, così come il calcio, è fatta di cicli, e il mio si è concluso nel migliore dei modi”. Prima di chiudere la carriera in Argentina, Veron ha vinto e tanto con diverse maglie in Europa. Splendidi gli anni col Parma dove ha vinto una Supercoppa italiana, una Coppa Uefa e una coppa Italia come del resto è splendida l’annata 1999/2000 giocata con la maglia della Lazio e culminata con la vittoria dello scudetto. Negli ultimi sei anni è tornato a vestire la maglia del club che l’ha cresciuto e fatto conoscere al mondo e non dimentichiamo i successi ottenuti dall’Estudiantes anche grazie a lui (2 campionati Apertura 2006 e 2010 e 1 Coppa Libertadores nel 2009). Il calcio argentino e non solo ha perso ieri un grande interprete.