Lo storico stadio che ospita le partite interne del Liverpool è salvo. A causa dei limiti di espansione dell’impianto, negli ultimi anni si è valutata l’opportunità di costruire un nuovo stadio nella zona di Stanley Park, salvo poi sviluppare un progetto in grado di ampliare la capienza dell’Anfield che passerà così dagli attuali 45 mila posti a sedere ai 60 mila. Un aumento di circa 15 mila unità che permetterà alla squadra inglese di uniformarsi ai miglior club d’Inghilterra, aumentando i ricavi provenienti dallo stadio. Il costo di questo ampliamento è di circa 185 milioni di euro e si andrà anche ad intervenire anche nel quartiere Anfield, con la demolizione di qualche casa troppo vicina all’impianto dei Reds.
“Il Liverpool Football Club ha celebrato quest’anno il suo 120esimo anniversario ad Anfield e non c’è alcun dubbio che Anfield rappresenti la casa spirituale del club. E’ per questo che la nostra preferenza è sempre stata quella di rimanere ad Anfield” queste sono le dichiarazioni di Ian Ayre, general manager del Liverpool, che si dice entusiasta per la possibilità di rimanere nel loro storico stadio che tanti successi ha portato. La società visionerà da vicino anche la ristrutturazione di alcune abitazioni situate nell’area, investendo circa 50 milioni di euro.
Soddisfatto anche il sindaco della città, Joe Anderson, che ringrazia la dirigenza inglese per aver rinunciato alla costruzione di un nuovo impianto in un’altra zona, punta a riqualificare la zona Anfield, dandogli un nuovo futuro. Circa i tempi, cerca di mettere un po di pressione, anche se capisce il periodo economicamente non brillantissimo che sta passando il mondo del calcio e si limita ad augurarsi che tutto venga svolto il prima possibile. Secondo le prime stime, i lavori dovrebbero iniziare nel 2014.
I giocatori potranno ancora osservare la targhetta posta all’inizio della scalinata che porta al campo da gioco, con la scritta “This is Anfield“, fatta mettere dal tecnico inglese degli anni 80 Bill Shankly, per ricordare ai proprio giocatori per quale maglia giocano e per creare pressione agli avversari. Esultano invece i sostenitori del Liverpool, che temevano di dover lasciare la Kop, la famosa curva che mette i brividi solo a vederla, soprattutto quando con le braccia in aria e sciarpe in mano i tifosi cantano l’inno della squadra “You’ll Never Walk Alone”.