Anelka prime parole alla Juve: “qui per vincere”

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Anelka, prime parole in bianconero | ©Anelka, Peter Parks/Getty Images

Il suo arrivo alla Juventus non è stato accolto con entusiasmo, considerando che le aspettative dei tifosi erano orientate su altri nomi. Il suo curriculum, però, racconta di esperienze di primo livello, di militanza nei maggiori club d’Europa e di un’invidiabile esperienza internazionale. Nicolas Anelka, dunque, potrebbe essere considerato come un’incognita di lusso per la squadra bianconera in virtù del suo passato ad alto livello, in particolare con la maglia del Chelsea in cui divenne anche capocannoniere della Premier League con 19 gol, ma anche come “punto interrogativo” a causa della sua lunga assenza “dal calcio che conta”, considerando la sua esperienza in Cina allo Shanghai Shenhua. Anelka, però, si presenta alla Juventus con i giusti stimoli, almeno stando alle sue prime dichiarazioni da giocatore juventino, rilasciate alla vigilia del probabile esordio in campionato nel match di domani alle 12,30 contro il Chievo, anche se – come ha precisato Conte – non scenderà in campo dal primo minuto. Le parole adoperate dall’attaccante francese esprimono grande gioia nel tuffarsi nell’avventura bianconera, in una squadra che lui definisce una famiglia, un grande club con grandi giocatori”, sottolineando proprio le prime positive sensazioni percepite dall’ambiente e dallo spogliatoio, che lo ha accolto bene e lo ha fatto sentire “come a casa”. D’altronde, lui stesso aveva avuto modo di chiedere informazioni a chi quella famiglia l’ha conosciuta – per lungo tempo – in passato, ossia i suoi ex compagni di Nazionale Lilian Thuram e David Trezeguet, i quali non potevano che spendere parole positive per la Signora e per la sua “famiglia”.

Anelka, prime parole in bianconero | ©Anelka, Peter Parks/Getty Images
Anelka, prime parole in bianconero | ©Anelka, Peter Parks/Getty Images

Se le premesse sono state positive, dunque, ora Anelka dovrà provare a conquistare sul campo la fiducia e l’affetto dei tifosi, per far ricredere coloro che hanno preferito storcere il naso alla notizia del suo arrivo. Il momento è delicato, considerando il mese nero di Gennaio e i punti persi per strada a vantaggio del Napoli, ma la Juventus ha l’obbligo di ripartire e di cercare nuovamente quelle caratteristiche che, finora, l’avevano resa protagonista indiscussa.

Gli obiettivi stagionali per la Juventus sono ancora due e lo stesso Anelka non nasconde in tal senso le sue ambizioni, sia personali che di squadra ma con molta umiltà: “sono qui per dare il mio contributo, non per prendere il posto a qualcuno ma per dare una mano a rivincere il campionato e andare il più lontano possibile in Champions League”, aggiungendo anche un significativo commento che dimostra come abbia già iniziato a metabolizzare la filosofia-Conte per cui la squadra ed il collettivo vengono prima dei singoli: “Anelka è Anelka, ma la Juventus è la Juventus, ed è più grande di me“.

Per Nicolas Anelka, all’età di 34 anni, dopo la militanza in Premier League, Liga Spagnola, Ligue 1 Francese e campionato cinese, sarà la prima esperienza nel calcio italiano che non ha mai avuto modo di conoscere da vicino, neppure da avversario considerando che lui stesso precisa di aver incontrato poche volte in carriera le squadre di casa nostra ma, a quanto pare, si è bene informato sulle caratteristiche tipiche del campionato di serie A: “so che è un campionato molto duro, molto difficile, con giocatori molto fisici ed è molto combattuto, come dice anche la classifica attuale”.

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