Certo un appassionato di calcio si aspettava tutt’altro match tra bianconeri e giallorossi allo Juventus Stadium, considerando il fatto che si affrontavano la migliore difesa della stagione (solo 7 gol subiti fino allo scontro diretto) e il miglior attacco.
Alla vigilia del match si parlava di una Roma che sarebbe salita nella tana della Vecchia Signora con una mentalità offensiva, capace di aggredire la Juve dall’inizio alla fine per dominarla negli spazi.
Antonio Conte però è stato bravo a sfruttare la capacità camaleontica dei suoi e ha preparato un inizio di partita diverso. Ha lasciato sfogare i giallorossi facendo adottare una tattica attendista ai suoi. La Roma nel primo quarto d’ora ha tenuto palla in modo asfissiante senza mai sfondare però, solo un’occasione al 7′ per Ljajic servito in area da Totti e chiuso magistralmente da Chiellini. La Juventus si è sistemata ha capito l’avversario e accelera colpendo di rimessa. Combinazione stretta tra Tevez e Lichtsteiner, l’argentino entra in area e offre con un tocco felpato la palla a Vidal che nel frattempo si è inserito. A due passi dalla porta il guerriero bianconero infila De Sanctis in uscita sul suo palo ed è 1-0.
La prima frazione si chiude con una timida reazione giallorossa finalizzata da due tiri da fuori insidiosi di Dodò e di Pjanic ben controllati da Buffon, mentre per la Juve è Llorente a sfiorare la rete con un tiro potente di poco alto sulla traversa.
La ripresa parte subito con i bianconeri protagonisti. Due minuti di gioco e Pirlo su calcio di punizione serve Bonucci che in spaccata realizza il doppio vantaggio. Sul gol pesante errore di Castan che perde di vista il suo avversario nella marcatura lasciandolo solo.
La Roma inizia a perdere la testa ed oltre alle proteste su qualche decisione dell’arbitro inizia ad essere anche più dura nei contrasti. Garcia tenta di cambiare qualcosa inserendo Destro al posto di Pjanic e Torosidis al posto di un Dodò in affanno su Lichtsteiner, ma è tardi perché la sua squadra non mostra la reazione sperata e poco dopo il tecnico transalpino gioca la carta Florenzi al posto di Totti. La Juve deve sostituire Tevez con Vucinic per crampi.
Al 75° Chiellini sulla sua fascia di competenza effettua un coast-to-coast incredibile, De Rossi lo segue ed entra in ritardo in spaccata sulle gambe del giocatore bianconero. Rizzoli non può far altro che espellere il giocatore.
Sugli sviluppi del calcio di punizione battuto dal solito Pirlo Castan salva sulla linea di porta con una mano. calcio di rigore e seconda espulsione. Sul dischetto va Vucinic e realizza la terza rete per la Juventus che a questo punto ha messo definitivamente al sicuro la partita e deve solo far passare i minuti fino al 90°
Dalla Roma ci si aspettava qualcosa di più, almeno un’ottima capacità di sopportare le pressioni che giostrano proprio sui grandi match come questo ed invece c’è ancora molto da lavorare, se i livelli tecnici delle due squadre possono essere vicini quelli relativi alla mentalità ed il carattere sono ancora lontanissimi. La Juventus a +8 punti dalla Roma e momentaneamente a +13 dal Napoli a questo punto della stagione può solo perderlo da sola il suo terzo scudetto consecutivo dell’era Conte.
JUVENTUS 3 (1) – (0) 0 ROMA:
Marcatori: 17° Vidal, 48° Bonucci, 77° Vucinic (RIG.).
Juventus (3-5-2): Buffon 6, Bonucci 6,5, Barzagli 6, Chiellini 7, Pirlo 6, Pogba 6,5, Vidal 6,5 (78′ Marchisio sv), Asamoah 6, Lichtsteiner 6, Tevez 6,5 (60′ Vucinic 6), Llorente 5,5 (81′ Quagliarella sv).
A disp.: Storari, Rubinho, Isla, Caceres, Ogbonna, Peluso, De Ceglie, Padoin, Marchisio, Giovinco.
All.: Antonio Conte.
Roma (4-3-3): De Sanctis 6, Maicon 6, Benatia 6, Castan 5,5, Dodò 5 (55′ Torosidis 5,5), Pjanic 5 (55′ Destro 5,5), De Rossi 4,5, Strootman 5,5, Gervinho 4,5, Totti 5 (72′ Florenzi sv), Ljajic 5.
A disp.: Skorupski, Lobont, Burdisso, Jedvaj, Bradley, Taddei, Marquinhos, Caprari, Borriello.
All.: Rudi Garcia.
Arbitro: Rizzoli.
Note: Ammoniti Tevez, Chiellini, Barzagli (J), Gervinho, Ljajic (R). Espulso al 75′ De Rossi per gioco scorretto e al 76′ Castan per fallo di mano.