Ancelotti è pronto a sbarcare in Francia dal suo amico Leonardo. Infatti l’attuale direttore sportivo del Paris Saint Germain ha deciso di affidare la squadra all’ex tecnico di Chelsea e Milan, dopo aver esonerato Antoine Kombuarè nella giornata di ieri.
RIVOLUZIONE FRANCESE: Leonardo fa rivivere alla sua nuova città la rivoluzione del 1789. Questa volta però lo scenario è capovolto. A farne le spese è un tranquillo cittadino francese, Kombuaré, la cui colpa è quella di non possedere il sex appeal internazionale richiesto dal brasiliano. Protagonista assoluto del moto rivoluzionario è Re Carlo. Ancelotti rientra nel mondo del calcio due giorni prima di Natale, e lo fa in grande stile.
PRIMO POSTO? NON IMPORTA: tutti pensavano di conoscere bene Leonardo: persona razionale, tranquilla, affabile. Ma da ora in molti si dovranno ricredere. Il solo Moratti era stato capace di un gesto simile nei confronti di Mancini, quando lo cacciò senza troppi complimenti dopo aver vinto il secondo scudetto consecutivo in Serie A. Nonostante il primo posto in classifica nella Ligue One, 40 punti in 19 partite e tre sole sconfitte, Kombuarè ha dovuto cedere il passo a Carletto Ancelotti. I parigini capiranno?
LA NOTIZIA: stamattina sul Parisien campeggia l’ingrandimento del tecnico di Reggiolo con la mano alzata e un sorriso radioso. Sullo sfondo un triste Kombuarè nelle sue ultime partite da allenatore del Psg. Si parla di un accordo raggiunto sulla durata di due anni e mezzo, fino a giugno del 2014. Le cifre del contratto ancora non sono trapelate e per l’annuncio ufficiale si dovrà attendere l’inizio della prossima settimana.
OBIETTIVI: il primo obiettivo per Ancelotti sarà quello di vincere il campionato francese. Tra le varie squadre che possono creare difficoltà alla passerella trionfale di Re Carlo ci sono Lione, Montpellier, Lille e un ritrovato Marsiglia. Nelle ultime ore si rincorrono le voci di un possibile arrivo alla corte parigina di David Beckham, e dell’attaccante Soldado, ora in forza al Valencia. Leonardo spera di non doversi pentire nei prossimi mesi per questa scelta da molti giudicata sconsiderata. Comunque vada, evviva la Rivoluzione!