La moglie è già cittadina italiana, lui lo sarà tra qualche mese
Amauri pare sempre più vicino ad indossare la maglia della Nazionale ora che la moglie è a tutti gli effetti una cittadina italiana e lui potrebbe diventarlo presto, con un iter burocratico di circa 6 mesi. A Marcello Lippi piace tanto l’idea di poter convocare il centravanti della Juventus, ma va presa con le molle perchè potrebbe far scoppiare qualche polemica all’interno dello spogliatoio azzurro. Infatti non tutti sono entusiasti all’idea di un giocatore che arriva all’improvviso guadagnando la nazionalità attraverso la burocrazia e si ritrova a giocare in Nazionale magari soffiando il posto a qualcuno che quella maglia se l’è sudata.
Gattuso ha già detto la sua in merito: “Non siamo una nazionale qualunque, siamo l’Italia. E’ meglio che lui vada a giocare con il Brasile” cercando di far capire che per lui il quasi ex brasiliano non è il benvenuto.
Amauri, dal canto suo, risponde seccamente: “Quello che dice Gattuso sinceramente non m’interessa” a cui gli fa eco il ds della Juventus Alessio Secco: “Sarebbe meglio guardare in casa propria. Altrimenti si finisce come Gattuso con Amauri, a parlare di cose che non si conoscono bene”.
I colleghi di reparto potrebbero manifestare qualche malumore perchè soffierebbe il posto da titolare in squadra ad uno tra Gilardino e Toni o il posto in squadra a Di Natale e scavalcherebbe quelli che rimangono in attesa di una chiamata del ct come Del Piero e Cassano.
Insomma quello che doveva essere il valore aggiunto alla Nazionale rischia di trasformarsi in un caso difficile da controllare ma Marcello Lippi, che ha dichiarato che se dovesse diventare cittadino italiano e continuare a giocare bene (come sta facendo) lo chiamerebbe subito, è abituato a
gestire questo tipo di problemi, se si può parlare di problemi. Amauri è un attaccante che sa fare tutto li davanti, non c’è cosa che non sappia fare: protegge palla, sa far salire la squadra, è veloce, tecnico sa tirare con entrambi i piedi e ha un colpo di testa a dir poco esplosivo.