E’ un Alonso comprensibilmente rammaricato quello che si presenta in conferenza stampa al termine dell’ultimo Gran Premio della stagione che ha consegnato la corona iridata a Vettel. Lo spagnolo, presentatosi ad Abu Dhabi da leader della classifica, è stato vittima di una strategia Ferrari sbagliata che gli ha tolto la possibilità di quello che sarebbe stato il suo terzo titolo mondiale, il primo all’esordio con la scuderia di Maranello. Una batosta per il pilota asturiano che commenta così la debacle odierna:
- “Così sono le gare e lo sport in generale, facciamo di tutto per fare bene e vincere, alcune volte ci riesce altre volte no. Speriamo di fare bene l’anno prossimo ma i complimenti vanno a chi ha vinto. Abbiamo copiato la strategia di Webber e invece dovevamo imitare quella di Button, non dovevamo difenderci, abbiamo pensato a difendere una posizione lasciandone scoperta un’altra.
Non abbiamo perso il Mondiale qui, il campionato è lungo, ha diciannove gare. Ci sono stati gran premi in cui abbiamo perso punti ma anche gran premi in cui siamo stati fortunati come in quello della Sud Corea. Quando mi sono accorto di aver perso il Mondiale? L’ho capito all’ultimo giro quando sullo schermo gigante ho visto Vettel che tagliava il traguardo. Pensavo fino all’ultimo che potesse succedere qualche cosa“.
Alonso poi lancia una frecciatina, dettata anche dalla frustrazione del momento particolare, a Petrov colui che ha ostacolato, in maniera del tutto regolare, la rimonta dello spagnolo:
- “Abbiamo visto in lui un’aggressività mai vista prima in tutto il campionato. In ogni caso la Renault aveva un’ottima velocità di punta ed era praticamente impossibile superare Petrov. Ho provato a superarlo ma non potevo rischiare la collisione“.
Amareggiato anche il presidente della Ferrari Luca Montezemolo, giunto ad Abu Dhabi nella giornata di ieri e che è voluto stare vicino al team al fianco dei suoi uomini nella speranza di un risultato positivo, che scagiona completamente Alonso e che trova la forza di elogiare il grande lavoro svolto da team fino all’ultimo e di guardare avanti al futuro con fiducia:
- “Dire che siamo giù di morale è poco. Oggi era una gara in cui bastava tenere la posizione o arrivare al quarto posto. Purtroppo è andata così e credo che Vettel durante la stagione abbia avuto la macchina migliore: noi oggi gli abbiamo dato una mano, non tutto ha funzionato, ma nessuno pensava mesi fa di poter partire prima dell’ultimo GP in testa. Alonso è stato grandissimo, se non ha vinto il titolo oggi non è certo per colpa sua: avrà modo di riscattarsi già a partire dalla prossima stagione“.
Fa mea culpa il direttore della gestione sportiva del team Ferrari Stefano Domenicali, messo sotto accusa da molti e ritenuto il responsabile della disfatta rossa nel deserto degli Emirati Arabi:
- “E’ andata male, non possiamo essere contenti. C’è sicuramente delusione, complimenti a chi ha vinto, le analisi le faremo con calma. Sappiamo dove abbiamo sbagliato. Pensavamo che con le morbide il degrado era più forte e abbiamo marcato Webber per questo. La safety car all’inizio, poi, ha messo in mezzo altre squadre che hanno complicato la rimonta. Dobbiamo tenere alta la testa perché la squadra ha fatto un grandissimo lavoro, lavoriamo per il prossimo anno“.