La nuova versione di Controcampo va in scena a notte fonda con ambizioni minori rispetto al passato e con delle prospettive differenti cercando di muovere la discussione partendo ovviamente dagli spunti di giornata ma mossi poi dall’interazione con il pubblico che da casa può prender parte al dibattito colloquiando in studio con Abbantantuono, la zanzara Cruciani e Brandi.
La notte fonda e una giornata devastante mi avevano portato a seguire la trasmissione in dormiveglia, anzi, credevo di esserlo quando per commentare il disastro nerazzurro è stato chiamato in causa l’interista doc e Ministro delle Difesa Ignazio La Russa.
Il ministro incarnando in pieno il suo ruolo si è sfiancato prima nel difendere le scelte di Moratti e poi nel cercare di difendere Gasperini ma ottenuto il suo punto più alto quando è stato pungolato su Calciopoli e le ultime dichiarazioni di Andrea Agnelli. Questa volta non si è aspettato il consenso dell’Onu o l’intervento della Nato La Russa è partito subito scagliandosi, come un normale tifoso “Il comunicato della Juventus che vorrebbe l’esclusione dell’Inter dall’Europa? Il presidente Agnelli mi sembra veramente un bugiardo: mi pare che abbia l’ossessione dell’Inter, glielo si legge negli occhi”.
“Agnelli ha passato tutta l’estate a parlare dell’Inter e credo che ieri abbia perso l’occasione per festeggiare la bella partita che ha fatto la Juventus nel nuovo stadio. Invece si attarda in queste cose. A chi ha fatto l’esposto? Alla Uefa di Platini? Un vecchio vizio di amicizie”
Il ministro è un fiume in piena a dimostrazione che il caldo argomento gli faccia dimenticare la veste ufficiale che occupa del nostro paese e continua “Io credo che la Juventus, in questi cinque anni, abbia commesso una miriade di errori, soprattutto a livello di scelte tecniche. Come mai non è più riuscita a vincere uno scudetto? Evidentemente qualche anomalia prima ci doveva essere. E come mai l’Inter finché quell’anomalia c’era non riusciva a vincere e quando è stata scoperta l’anomalia ha cominciato a vincere?”
Ricordiamo a La Russa che la crisi dell’Italia visto il velato invito ad Agnelli di occuparsi della Fiat dovrebbe riguardare in prima persona lui. Un ministro non può dire di voler metter una pietra sopra su una questione in cui vi è in corso ancora un processo. Per quanto riguarda il coinvolgimento di Platini oltre di cattivo gusto sarebbe da equiparare alla posizione di Guido Rossi.