Andrea Agnelli va controcorrente. Il presidente della Juventus, in un’intervista rilasciata a Studio Sport XXL che andrà in onda sabato notte alle ore 00.30, afferma la sua predilezione verso Luciano Moggi, abbracciando virtualmente anche Giraudo, ovvero i due che insieme a Roberto Bettega costituivano la “famigerata” triade, la quale era riuscita a portare ai vertici del calcio italiano ed europeo il club bianconero durante gli anni ’90 e i primi del 2000.
Calciopoli ancora non è stata dimenticata, né dai tifosi juventini né dal numero uno della società juventina. Il più giovane degli Agnelli, ora alla guida della Vecchia Signora, era ancora un ragazzo quando la squadra di Lippi riusciva a trionfare nelle competizioni nazionali ed internazionali. Ha vissuto direttamente tutta l’epopea di Moggi, il quale è ancora oggi definito dai tifosi del club torinese uno degli uomini fondamentali per il ciclo vincente della Juventus, un autentico “mago” del calciomercato.
Andrea Agnelli, non curandosi della bufera che potrebbe scatenare con le sue dichiarazioni, afferma che Moggi è stato “il più bravo di tutti”. Dolci parole anche per Giraudo, il quale viene rappresentato come un padre per il giovane presidente bianconero, un punto di riferimento importante con cui non sono mancate a volte anche delle accese discussione, come è normale in un rapporto così stretto.
Durante l’intervista ribadisce un concetto trasformato in vero e proprio simbolo e filosofia di vita dalla Juve, “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” (copyright della leggenda Boniperti, a cui Agnelli ha accostato Alessandro Del Piero, uno dei maggiori complimenti fin qui espressi in favore del capitano juventino, giunto quest’anno all’ultima stagione con la maglia della Signora).
A sorpresa vede in Andrea Barzagli l’acquisto più importante di quest’anno, grazie al quale la squadra di Antonio Conte ha fatto un salto di qualità importante dal punto di vista dell’equilibrio tattico. Non rimpiange Del Neri, a cui gli viene riconosciuta l’attenuante di essere arrivato all’inizio del rinnovamento della squadra e dell’assetto societario, mostrandosi comprensivo per il fatto che non sia riuscito ad essere competitivo in una situazione complicatissima.
Infine, alla domanda su chi sia il giocatore bianconero che più ha amato in questi anni, il presidente Agnelli a sorprese fa il nome di Montero, mentre per le figure ideali sceglie Torricelli insieme a Nedved.