Abbiamo parlato ieri della nuova Desmosedici varata a sorpresa dalla Ducati per provare a raddrizzare un Mondiale abbastanza in ombra il cui esordio è previsto ad Assen nel prossimo Gran Premio d’Olanda in programma in questo weekend. La GP11.1, così è stata battezzata la nuova Ducati dopo il restyling, non ha niente a che fare con la moto che abbiamo visto fino ad ora: il progetto GP11 è stato rivoluzionato, nuovo telaio, nuove carene, nuovo motore, nuova ciclistica e meccanica, cambio di nuova generazione che dovrebbe ridurre il gap dalla Honda che sfrutta al meglio il suo sistema elaborato alla perfezione e che quest’anno sta consentendo a Casey Stoner di “bastonare” gli avversari e dominare il Mondiale. Ma andiamo al dunque: il famoso sito spagnolo dedicato ai motori, motocuatro.com, oggi lancia la pesante accusa in un articolo firmato dall’autorevole giornalista German Garcia Casanova, che la Ducati nei test privati abbia illegalmente fatto provare la GP11 800 cc, quella che è scesa in pista fino a qualche giorno fa per intenderci, ai piloti titolari, ovvero Valentino Rossi e Nicky Hayden, al posto della nuova GP12 1000 cc in fase di sviluppo per la prossima stagione, tra l’altro senza la presenza di nessun ispettore o commissario FIM, Dorna o IRTA, cosa questa assolutamente proibita dal regolamento. Inoltre l’autore dell’articolo calca la mano scrivendo che i due test al Mugello dello scorso 26 maggio e 15 giugno sono “doppiamente illegali” perchè a ridosso del Gran Premio d’Italia che si correrà proprio sul circuito fiorentino il prossimo 3 luglio. A smontare però le gravi accuse che scagionano la casa di Borgo Panigale ci pensano il noto giornalista Mediaset e telecronista storico della MotoGP Guido Meda, attraverso il blog di Sportmediaset, GranPrix, e il sito GPone.com in un articolo che porta la firma di Ernesto Emmi. In parole povere, nell’articolo di Meda si legge come non sia assolutamente possibile sostenere la tesi della Ducati GP11 con in sella Rossi e Hayden mascherati dai collaudatori Franco Battaini e Vittoriano Guareschi e come sia errato quanto riportato da giornalista spagnolo sull’assenza di qualcuno che vigilasse: al Mugello in occasione di quelle prove private gli ispettori FIM c’erano eccome (tra loro anche Franco Uncini) che hanno potuto constatare la regolarità dei test. Ma non solo: Casanova tira in ballo la Dorna che a livello di regolamenti non centra proprio un bel niente essendo la società che organizza il Mondiale. Poi sulla questione del test del Mugello ravvicinato al Gran Premio, Meda fa luce sulla vicenda scrivendo che ogni team sceglie, e quindi ha a disposizione, una pista di riferimento dove effettuare i propri test e il Mugello lo è per la Ducati come Motegi lo è per la Honda; i piloti titolari quindi dispongono di 8 giornate per lo sviluppo della moto per la prossima stagione a patto che ciò non avvenga però nei 15 giorni che precedono lo stesso GP. E se si fanno bene i conti (15 giugno – 3 luglio) si può stabilire che il regolamneto non è stato affatto violato. Emmi invece nel suo articolo certifica con argomenti tecnici e più che convincenti l’assoluta certezza che quella scesa in pista al Mugello con in sella Rossi fosse la GP12 e non la GP11 come invece sostiene il giornalista spagnolo. In definitiva secondo le due versioni proposte da Guido Meda ed Ernesto Emmi pare che German Garcia Casanova abbia preso una grossa cantonata. Una polemica quella spagnola del tutto priva di fondamento.