Dopo la relazione di Palazzi anche i più attendisti hanno iniziato a domandarsi il perchè nel 2006 le indagini presero una piega lasciando fuori una parte consistente delle intercettazione che hanno contribuito in maniera evidente nella sentenza finale. Da Della Valle fino a Galliani per non tralasciare il presidente Agnelli che della crociata contro un processo sommario ha fatto il suo primo cavallo di battaglia. 
© Massimo Cebrelli/Getty Images Il Consiglio Federale mantenendo lo status quo e sopratutto salvando ancora una volta la poltrona ha deciso di non decidere lasciando tutto il procedimento sotto una coltre di mistero che altro non fa di aumentare sospetti. Calciopoli non è chiuso e a settembre quando il processo di Napoli arriverà a sentenza ci sarà un nuovo tormentone. Chi la pensa in modo diametralmente opposto è chi dovrebbe imporre chiarezza e trasparenza all’intero sistema, il presidente Abete ieri però, nel giorno della presentazione dei calendari di serie B, ha spiazzato nuovamente tutti il Consiglio Federale si è espresso con grande chiarezza. Abbiamo preso una decisione e abbiamo deciso di rispettare le regole”. “Caso chiuso”