Le voci che spesso circolano a proposito del “portar sfortuna” da parte di qualcuno spesso possono rivelarsi pesanti come macigni, logorando l’io dei diretti interessati che, pur provando a non dar credito a quanto vien detto sul proprio conto, prima o poi possono trovarsi a fare i conti con un sentimento difficile da accettare. Questo è quanto accaduto a molti personaggi famosi, tacciati di essere “portasfortuna” e, pertanto, in questo articolo ci limiteremo ad esporre – senza voler lasciare intendere null’altro – una notizia emersa in queste ultime ore inerente una strana coincidenza che riguarderebbe il calciatore dell’Arsenal, Aaron Ramsey e gli “effetti” macabri dei suoi gol, peraltro non troppo frequenti.
Infatti, secondo quanto hanno rilevato alcuni attentissimi appassionati di statistiche, pare che ad ogni rete realizzata da Aaron Ramsey vada a conseguire la morte di un personaggio molto famoso. Il “fenomeno” è stato osservato a partire dal mese di maggio scorso, quando il giocatore dell’Arsenal mise a segno un gol contro il Manchester United ed, il giorno seguente, la notizia della morte di Osama Bin Laden raggiunse il mondo intero, dopo anni di ricerche vane, seguite agli attentati terroristici che colpirono New York l’undici Settembre 2001.
Come si suol dire in gergo investigativo, un indizio non costituisce una prova: il secondo indizio, però, rende l’ “accusa” più robusta. Nel mese di Ottobre, il giocatore dei Gunners mise a segno una rete nel derby londinese contro il Tottenham e, tre giorni dopo, vi fu la notizia della morte di Steve Jobs, il geniale fondatore della Apple, gravemente malato da tempo. Ancora nel mese di Ottobre, dopo il gol di Ramsey in Champions League contro l’Olympique Marsiglia, appena il giorno successivo, venne data la notizia della morte del colonnello libico Gheddafi: terzo indizio.
Il quarto indizio, invece, è attualità: sabato, nella sfida fra Sunderland ed Arsenal valida per la Premier League, Aaron Ramsey mette a segno un gol fondamentale, quello dell’ 1-1 (al primo pallone toccato dopo essere appena entrato in campo ad un quarto d’ora dalla fine, ndr). Cosa accade dopo la rete messa a segno dal gallese Ramsey? Come ormai ampiamente noto, la cantante Whitney Houston viene trovata cadavere a Beverly Hills, presumibilmente a causa di un pericoloso cocktail di alcol e droghe.
Dopo il quarto indizio, pare che il forum del quotidiano inglese Sun sia stato letteralmente preso d’assalto da improvvisati statistici, che – condizionati e suggestionati da quanto appana appreso – continuavano a supporre relazioni di causa-effetto fra altre reti segnate in carriera dal calciatore gallese dell’Arsenal ed altri lutti che hanno colpito personaggi famosi del mondo dello spettacolo o della politica: in tal senso, secondo quanti riportato da un membro del forum del Tabloid Sun, pare che esista una “relazione di 1-1” fra gli eventi in questione, ossia che ad ogni rete messa a segno da Ramsey corrisponda una morte celebre.
Naturalmente, tale conclusione non è stata ancora verificata ma, data l’attenzione che fenomeni del genere solitamente suscitano nell’opinione pubblica (come ad esempio le capacità previsionali del Polpo Paul durante i Mondiali Sudafricani, ndr) , non è da escludere che presto tale aspetto verrà maggiormente approfondito.
UPDATE: La maledizione di Aaron Ramsey colpisce ancora. Domenica 10 agosto infatti Ramsey ha segnato contro il Manchester City nella supercoppa inglese, il giorno dopo, 11 Agosto, la notizia della morte di Robin Williams, noto e amato attore statunitense de “L’attimo Fuggente” e “Mrs. Dubtfire”. Insomma una coincidenza macabra che, ad ogni gol del gallese, fa tremore i vip di tutto il mondo.