Nessun risultato a sorpresa in questa settima giornata con le big che vincono tutte e le inseguitrici che non demordono. Importante vittoria del Savona nell’anticipo contro il Trieste, nonostante gli alabardati meritassero almeno un punto ma la beffa nel finale ha impedito loro di continuare la loro serie positiva. Altri tre punti per l’Acquachiara che sembrerebbe essersi rimessa in carreggiata, anche se a Firenze è stato meno semplice del previsto per i napoletani. Il Vis Nova conferma il buon momento di forma al di là della sconfitta, preventivabile, contro il Brescia. Perde ancora il Sori, che fa fatica a trovare la via della rete, motivo per cui i granata sono ancora fermi a zero. Settimana che vedrà impegnate le squadre italiane in Coppa, ma sabato sarà di nuovo campionato.
Un buon test sia per la Pro Recco che per l’Ortigia. A Siracusa, come era lecito aspettarsi, non c’è stata partita. Alla ” Caldarella ” è stato un monologo della formazione ligure di Pomilio per almeno tre tempi, visto che il primo gol i siciliani lo hanno messo a segno a poco più di un minuto dal termine della terza frazione di gioco. Davvero poco da fare per la squadra di Gino Leone, troppo inferiore a un Recco che ha affrontato l’avversario con il massimo rispetto, cercando di sfruttare l’occasione per prepararsi al match di Champions in programma domani a Sori.
L’avversario sarà il Partizan, ben altro impegno rispetto a quello di sabato, senza nulla togliere all’Ortigia, che dovrà lottare per la salvezza. I biancoverdi senza Danilovic hanno potuto provare alcune situazioni contro una corazzata, in vista dell’incontro che tra meno di una settimana li vedrà opposti al Sori in una sfida fondamentale per la stagione, la terza in ottica salvezza, dopo i primi tentativi falliti contro Florentia e Trieste.
L’importante era vincere per il Brescia in modo tale da tenere il passo dei Campioni d’Italia e così è stato. Qualche distrazione c’è stata, un rilassamento nella seconda fase del match, ma di fronte c’era pur sempre l’avversario; una squadra ostica come la Roma Vis Nova, tra le più in forma in questo momento. Chi pensava che i lombardi potessero surclassare la formazione di Ciocchetti si sbagliava, perchè, in linea con le ultime prestazioni, quella dei padroni di casa ha confermato l’ottimo stato di salute di Calcaterra e compagni. La maggiore esperienza del Brescia è emersa nei primi due tempi e all’intervallo il tabellone segnava un più cinque in favore della squadra di Bovo. Vis Nova in palla però, quadrata, ognuno pronto ad aiutare il compagno, sacrificio e determinazione fino alla fine. Una rimonta negli ultimi due parziali, tutti e due di marca romana, fino all’11 a 9 finale, con la coppia Bezic – Calcaterra ( che ancora sembra un ragazzino ai due metri ) in gran spolvero, oltre a Nicosia, classe ’98, protagonista al suo esordio tra i pali con parate superlative. Una squadra che sta crescendo partita dopo partita e che potrà dar fastidio a tanti. Brescia può sorridere ma, in vista della partita di Eurocup in Russia, Bovo dovrà limare qualche dettaglio, soprattutto in fase difensiva.
Non inciampano Bpm Sport Management e Posillipo, che mantengono il passo delle grandi grazie alle vittorie rispettivamente contro Lazio e Bogliasco. Illusoria la prima rete di Di Rocco, coincisa con il vantaggio dei capitolini.
Uno stimolo per i padroni di casa, che alle piscine Manara di Busto finora hanno dovuto abdicare solo di fronte alla Pro Recco. D’altronde quella è stata anche l’unica sconfitta dei mastini allenati da Baldineti, squadra che con quella di sabato ha centrato la sua sesta vittoria in sette gare in questo campionato. Sintomo di una squadra solida, che si difende bene e ha nel collettivo la sua forza, senza dimenticare l’importanza dei singoli, Petkovic su tutti, autore di altre cinque reti. E’ davvero forte questa Bpm e anche la Lazio, non in un momento semplice, l’ha provato sulla propria pelle. Per la squadra di Vittorioso non c’è stato nulla da fare; a parte all’inizio infatti la squadra, sotto nel punteggio, si è un pò sfilacciata lasciando fuggire l’avversario fino al 13 a 7 finale. Non è stato un calendario semplice, contando che le trasferte giocate dalla formazione romana sono state tutte complicate, ma nelle prossime sfide dovranno arrivare i punti.
Anche il Posillipo prosegue la sua marcia e, come la Bpm Sport Management, finora anche gli uomini di Occhiello hanno perso solo contro il Recco.
Lo svantaggio iniziale ( 3 a 2 a fine primo tempo ) ha rappresentato la scossa per il Robertozeno Posillipo, capace di reagire e di staccare addirittura l’avversario tra la seconda e la terza frazione. Un buonissimo Bogliasco che mette alle spalle la brutta partita di Brescia, confermandosi squadra ostico e rognosa per qualsiasi avversario. Non mollano mai gli uomini di Bettini che però non riescono a riprendere i padroni di casa, nonostante i tentativi messi in atto fino alla fine. 12 a 9 il risultato finale, terza vittoria consecutiva per la compagine posillipina in una settimana e secondo posto, in coabitazione con la Bpm, mantenuto grazie alla forza di un gruppo che, se continuerà così, potrà togliersi delle soddisfazioni. Complimenti al Bogliasco, presentatosi alla Scandone senza nessun timore e con la voglia di fare risultato giocando a viso aperto.
Sarebbe stata l’occasione per fare punti per il Sori, ma andare a vincere a Napoli è sempre molto complicato. Il fattore campo ha influito e la Canottieri, pur senza il loro bomber Darko Brguljan ha confermato di essere una squadra molto unita. Eppure per due tempi i ragazzi di Cavallini se la sono giocata, dando a tratti anche del filo da torcere ai giallorossi. Troppo sterili i granata davanti, tre reti segnate e peraltro solo nella terza frazione sono davvero poche e l’aver preso un solo gol a uomini pari certifica alcuni miglioramenti della compagine ligure.
Niente da fare, non si sblocca il Sori, costretto a concedere le reti in inferiorità numerica per un arbitraggio parso un pò penalizzante proprio nei confronti della squadra ospite, con il doppio delle espulsioni fischiate alla Canottieri Napoli di Zizza che ha saputo quindi controllare, sfruttando quasi il 50 % delle occasioni, ma sbagliando troppo davanti, come affermato a fine gara dallo stesso tecnico. 8 a 3 il risultato finale. Sori che avrà un play out anticipato sabato in casa contro l’Ortigia, una gara da vincere a tutti i costi.
Vince con l’orgoglio l’Acquachiara a Firenze contro una Florentia mai doma all’interno delle quattro frazioni. Con questi tre sono sette i punti raccolti dalla squadra di Paolo De Crescenzo nelle ultime tre partite, i primi lontano dalla Scandone, sintomo che qualcosa sta cambiando e che forse questo potrà essere il vero inizio di campionato per la formazione acquachiarina. Non c’è continuità ancora, lo dimostrano le troppe fasi in cui i giocatori in acqua spengono come l’interruttore perchè, in vantaggio di tre reti, in poco tempo i napoletani hanno rischiato di buttare all’aria tutto. Da 5 a 2 a 5 a 5, prima di riprendere il largo, o almeno di provare a farlo, visto che la Florentia arriva fino alla rete del 10 a 10, prima di arrendersi definitivamente di fronte alla giornata di grazia dei fratelli Luongo, che con quattro reti a testa hanno permesso all’Acquachiara di far pendere l’ago della bilancia da una parte. Ottima prova della Florentia, costretta ad arrendersi solo nell’ultima frazione ma rimane la grinta della squadra di Vannini.
C’è poi il Savona, che ritrova la vittoria, in casa nell’anticipo contro il Trieste. Una partita all’ultimo respiro, dove un pareggio per quello che si è visto in acqua sarebbe stato più giusto. La decide Milakovic con l’uomo in più a pochi secondi dal termine, in una gara dove non c’è stata una vera protagonista tra le due squadre, ma l’equilibrio l’ha fatta da padrone e a lasciare stupiti è stata la percentuale a uomo in più, quasi perfetta, da ambedue le parti. Una gara con tanti cambi di fronte, diversi errori, ma proprio per questo emozionante dall’inizio alla fine. Salgono a 10 con questa vittoria gli uomini di Angelini, mentre gli alabardati della Pallanuoto Trieste se ne tornano a casa con l’amaro in bocca in una partita che sarebbe potuta finire in ogni modo.